Sabato 11 luglio 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
11 luglio 2015

RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO


 
L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Beni archeologici
Consegna del diploma numero 100
 
Vent'anni di attività e cento studenti diplomati. È tempo di ricorrenze per la Scuola di specializzazione in beni archeologici. Il doppio traguardo sarà celebrato giovedì prossimo, con una cerimonia organizzata in occasione della consegna del diploma al centesimo studente, durante la fase della sessione estiva delle tesi di diploma. Parteciperà anche il rettore dell'Università, Maria Del Zompo. La Scuola di specializzazione in beni archeologici, diretta da Rossana Martorelli, ha formato generazioni di archeologi ora inseriti negli atenei italiani, in strutture pubbliche legate ai Beni culturali (Soprintendenze archeologiche e assessorati alla cultura di enti locali e musei). Altri lavorano come liberi professionisti nella formazione e valorizzazione del patrimonio culturale sardo, sia in cantieri archeologici sia in contesti turistici.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
In Breve
INSULARITA'
 
Un convegno sui costi monetari e non dell'insularità chiude il progetto di ricerca sull'analisi dei costi economici di Crenos e Università. Si svolgerà lunedì e martedì dalle 15 nell'aula magna della facoltà d'Ingegneria e Architettura.
 

LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 4
Il disavanzo non c’è più: la Regione è promossa
Via libera al rendiconto, ma restano alte le spese per sanità e farmaceutica
Segnali incoraggianti per agricoltura e turismo, stop al calo degli occupati
di Mauro Lissia
 
CAGLIARI Il problema è sempre quello: la sanità. I costi crescono, di poco ma crescono. Per ogni sardo la Regione spende 2012 euro all’anno, quasi 150 euro in più rispetto alla media nazionale. Sanità più cara e spesa farmaceutica fuori controllo: nel 2014 registra un 7,38% in più rispetto all’esercizio precedente, un dato allarmante in pieno contrasto con i tentativi di mettervi un freno. Ancora - e si sapeva - pesano sul rendiconto generale della Regione i debiti prevalentemente commerciali rimasti appesi al bilancio nel corso degli anni: secondo i calcoli del controllo ammontano a oltre due miliardi ma nei conti risultano soltanto 539 milioni, la quota che al di là delle perenzioni, i debiti prescritti, l’amministrazione potrebbe essere costretta a pagare. Debiti ancora vivi, ma col punto interrogativo. Infine le ombre sui fondi europei: si fa sempre molta fatica a portarli in Sardegna, la tendenza prevista non è rassicurante: 116 milioni sono già andati in fumo con la chiusura del Por Sardegna 2000-2006. Punti dolenti. I punti dolenti sono questi, ma sottolineati in rosso e in blu i passaggi critici dello strumento contabile, la Corte dei Conti a sezioni riunite ha dato il via libera al rendiconto, giudicandolo formalmente corretto. Come dire: le cifre tornano, l’amministrazione Pigliaru ha rispettato le regole. I magistrati contabili hanno spulciato ogni dettaglio tecnico e hanno potuto dire con chiarezza che la navicella regionale veleggia verso acque finanziarie meno agitate, forse addirittura tranquille malgrado le incognite della crisi in corso. I numeri. Sono i numeri a dimostrarlo: il consigliere relatore Lucia D’Ambrosio valuta il risultato complessivo della gestione 2014 in termini positivi per 255,496 milioni di euro, con l’azzeramento del disavanzo ereditato dalle gestioni precedenti e un avanzo finale di 39 milioni. Tutto questo grazie alla gestione virtuosa dei residui passivi, che ha bilanciato la riduzione delle entrate. L’economia. Il pil non registra ancora segnali positivi, ma la Corte dei Conti registra «lievi segnali di recupero» nell’industria e nei trasporti, mentre anche nell’edilizia la tendenza negativa sembra essersi arrestata. Ristagna il commercio, crescono turismo e trasporti. La tendenza si riflette sul mercato del lavoro, dove il calo degli occupati si è arrestato. Ma è l’agricoltura ha fornire le indicazioni più incoraggianti, insieme a ristorazione e settore alberghiero: la crescita è sensibile e l’assessore Elisabetta Falchi - in una nota stampa - esprime soddisfazione per «l'analisi illustrata dalla Corte dei Conti, che incoraggia gli indirizzi di programmazione individuati dall'assessorato dell'Agricoltura». Il via libera. Con le sezioni riunite, quella di controllo e quella giurisdizionale, il presidente Cristina Astraldi De Zorzi si è pronunciata dopo una breve camera di consiglio, seguita alla relazione del consigliere Lucia d'Ambrosio e alla requisitoria del procuratore regionale Donata Cabras. Il giudizio di parifica del rendiconto, presente il governatore Francesco Pigliaru, è il presupposto essenziale per la successiva approvazione consiliare ed è stato preceduto dalla verifica della gestione finanziaria 2014 da parte della sezione di controllo. Con la parifica la Corte si esprime sul bilancio, le finanze e la gestione delle risorse economiche: «Nel 2014 gli accertamenti di entrata della Regione si sono ridotti rispetto ai precedenti esercizi - hanno sottolineato i magistrati contabili - a fronte dell'incremento degli impegni di spesa l'andamento ha determinato un disavanzo della gestione di competenza, con un saldo negativo di 239,280 milioni».
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Economia – pagina 15
Expo, riflettori sui costi alimentari
Protagonista il Cnr di Sassari con un dettagliato focus sugli aspetti ambientali
 
MILANO Cnr di Sassari protagonista all’Expo. Dove oggi organizza dalle 14 alle 17 l’incontro Food Print - Il costo ambientale degli alimenti. L’appuntamento fa capo all’Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche. E, come spiega il coordinatore dell'iniziativa, Pierpaolo Duce, rientra in un un ciclo di 24 eventi, frutto di una collaborazione che ripercorre le scoperte e le applicazioni più innovative della ricerca. Ci sarà anche l’assessore Donatella Spano. Il dibattito ruota intorno al quesito se sia possibile assicurare cibo di qualità, sano, sufficiente e sostenibile per tutta l'umanità. Un focus aperto a questioni scientifiche e sociali. «Occasione unica, per la Sardegna, di essere attrice, con la propria esperienza agricola millenaria», afferma la titolare della giunta regionale per le questioni ambientali. La strategia si fonda su un approccio che consente di misurare la sostenibilità del cibo in ogni suo aspetto, offrendo una visione multiprospettica: dall’estrazione delle materie prime alle emissioni nell’ambiente determinate dalle pratiche agricole, dall’uso di risorse naturali al consumo confezionato, sino alla fine vita di un prodotto. La struttura del programma Food-print rimanda al menù di un ristorante e si ispira alla creatività tipica di un pranzo conviviale. Così gli interventi si svilupperanno seguendo l’ordine delle pietanze: dall’antipasto al dolce, verranno condivisi studi, ricerche, tecniche. Come il momento del pasto richiama l’idea del confronto aperto e diretto, così Food-print si configura come un’occasione di interscambio e di approfondimento, fatto di ascolto e di stimoli reciproci. Le ‘pietanze’ saranno preparate da alcuni dei maggiori esperti a livello nazionale e internazionale: ricercatori, produttori agro-industriali. «Nella rievocazione di un gesto quotidiano, come quello di sedersi a tavola _ spiega Duce_ si vogliono veicolare due messaggi: in primo luogo che gli argomenti trattati riguardano concretamente la vita e le abitudini qdi ciascuno di noi. E poi che ogni nostra scelta ha precise ripercussioni sul sistema naturale locale e globale». (p.p.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Economia – pagina 15
oggi presentazione di luca deiana
A Milano uno studio su dieta e centenari
 
MILANO. Sbarca all'Expo un progetto avveniristico sullo studio dei centenari sardi attraverso il cibo. In inglese si chiama "A Sardinian wish to live to 100". L'acronimo è Akea, in limba "A kent'annos". Si basa sul raffronto tra diete differenti e sulle sperimentazioni portate a termine con l'utilizzo dei ratti e di un mix particolare di formaggi. Il report sarà presentato stamane nei padiglioni milanesi da Luca Deiana, dell'università di Sassari. Il docente si occupa di longevità da lunghissimi anni. E adesso, nel quadro delle iniziative della rassegna, ha infatti vinto il bando internazionale dal titolo "Best Sustainable Development Practices" per la sicurezza alimentare. In quest'occasione il professore presenterà un filmato che riassume l'intera programmazione scientifica sviluppata nell'isola. Il resoconto di oggi costituisce in qualche modo la sintesi e il risultato della ricerca condotta da Deiana proprio nell'ambito dello studio Akea. Lo stesso lavoro che ha dato la possibilità di creare un archivio comprendente più di 3.300 centenari, tra deceduti e viventi, e di oltre 22.000 persone con età compresa tra i 90 ed i 99 anni. Oltre a una Biobanca della longevità, dove sono conservati a - 20° e a -80° Dna, siero, plasma. Del progetto sono partner la Regione, i dipartimenti sassaresi di Agraria e Veterinaria, Agris e Cnr.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 21
I lavoratori di Asl e Aou: «Qual è il nostro futuro?»
Ieri mattina un’affollata assemblea con i sette sindacati di categoria e le Rsu
Indetto lo stato di agitazione e chiesto un incontro urgente ai vertici della Sanità
 
SASSARI La proclamazione dello stato di agitazione e la richiesta di un incontro urgente ai commissari e dirigenti della sanità sassarese. Sono le decisioni scaturite ieri mattina dall'assemblea generale delle lavoratrici e lavoratori delle due aziende sanitarie, Asl e Aou, indetta congiuntamente dalle Segreterie territoriali e le Rsu. I lavori sono stati aperti dalle Rappresentanze sindacali e dai segretari delle sette organizzazioni sindacali territoriali, che hanno comunicato, a una sala gremita di lavoratori, quelle che sono le rivendicazioni e istanze che da mesi vengono rappresentate ai due commissari straordinari e ai loro staff, in ordine alle quali si chiede l'apertura di un confronto reale e costruttivo che da un lato renda partecipi e protagoniste le rappresentanze sindacali nell'ambito del progetto di scorporo e incorporazione dell'Ospedale civile Santissima Annunziata all'Azienda ospedaliero universitaria, dall'altro si proceda ad attivare la contrattazione decentrata, ferma da otto mesi, per dare applicazione a una serie di istituti contrattuali (normativi ed economici) oggi non riconosciuti. In particolare, l'assemblea contesta il blocco della contrattazione sul passaggio di fascia economica superiore da gennaio 2015, sull'erogazione della produttività 2014, sul debito/credito orario che sarebbe dovuto confluire in una banca ore, sulle procedure di mobilità e trasferimento e sulle politiche di governo del personale. A questo proposito, la discussione ha esaminato l'emergenza organizzativa dovuta alla storica carenza di personale sanitario (infermieri e operatori socio sanitari), fenomeno che sembra sia ormai diffuso nei tre distretti e nelle unità operative. Una condizione per cui il personale - è stato ribadito ieri a più riprese - è costretto a barcamenarsi per garantire un'adeguata assistenza, tra le numerose barelle in sosta nei corridoi delle unità operative. Tanto più, spesso costretto al lavoro straordinario e magari a saltare i riposi settimanali. Numerosi sono stati gli interventi degli operatori che hanno manifestato la loro preoccupazione sul possibile deterioramento della qualità dell'assistenza «a causa di un governo delle risorse umane inadeguato e privo di alcuna programmazione - è stato detto - che consenta di intercettare e prevenire le criticità segnalate in più occasioni e denunciate all'opinione pubblica». Timori che hanno posto l’interrogativo su «quale futuro ci aspetta?» Pertanto, su mandato unanime dell'assemblea, i segretari delle sette organizzazioni sindacali e le due Rsu (Asl e Aou) oltre a proclamare lo stato di agitazione, hanno chiesto la convocazione di un tavolo sindacale entro i prossimi dieci giorni per un confronto reale su tutti i temi affrontati . In caso contrario, è stata già annunciata una manifestazione di protesta in piazza d’Italia davanti alla Prefettura. Al prefetto i sindacati con l’assemblea intendono chiedere un intervento nei confronti dei due commissari straordinari utile a ristabilire corrette relazioni sindacali, «così da garantire i diritti sacrosanti dei lavoratori - è stato rimarcato - e contestualmente adoperarci per assicurare una modello di sanità che risponda a quelle che sono le attesa dei cittadini».
 
 

 

Questionario e social

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