Giovedì 9 luglio 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 luglio 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Provincia Ogliastra (Pagina 33 - Edizione CA)
L’aeroporto chiuso entra nel distretto aerospaziale
TORTOLÌ. Tra agosto e settembre primi test sul maxi drone dell’Avio
 
L’aeroporto di Tortolì si appresta a diventare parte integrante del Distretto aerospaziale sardo (Dass), dopo aver ospitato negli anni scorsi, in stretta sinergia con il Poligono del Salto di Quirra, le sperimentazioni sulle navicelle Usv Castore e Polluce condotte dal Cira (Centro italiano per le ricerche aerospaziali). La lettera di intenti per dislocare nello scalo ogliastrino nuove sperimentazioni, con contratto d’affitto quinquennale, è stata sottoscritta dal presidente del Consorzio industriale, Mimmo Lai e da quello del Dass, Giacomo Cao.
TEST AD AGOSTO Secondo alcune indiscrezioni, il Dass si accinge ad inaugurare l’aeroporto ogliastrino con le prove su un drone di grandi dimensioni, già nella prima quindicina di agosto oppure a settembre. Intanto, le sperimentazioni sui motori del lanciatore spaziale Vega,condotte negli anni scorsi a Capo San Lorenzo, Poligono del Salto di Quirra, hanno portato fortuna al neonato Distretto aerospaziale sardo che nelle scorse settimane ha firmato con la Avio srl il contratto per la realizzazione nell’Isola di inserti in materiale speciale destinati proprio al razzo Vega (Vettore europeo di generazione avanzata). Gli inserti, in materiale Uhtcs (ultra high temperature ceramics), saranno impiegati per i motori a propellente solido e liquido del lanciatore Vega.
I soci del Distretto coinvolti in questo progetto saranno l’Università di Cagliari, il CRS4 e lo spin off dell’ateneo cagliaritano Im (Innovative materials) srl, che oggi dispone presso la sede di Sestu di una apparecchiatura per la compattazione di polveri con procedimento sps (spark plasma sintering), una delle tecnologie più avanzate in Italia.
IL PRESIDENTE «Il Dass - spiega il presidente Cao - si propone di essere operativo in attività di ricerca e sviluppo nei campi relativi ai test di velivoli a pilotaggio remoto, al monitoraggio ed esplorazione dello spazio, ai servizi satellitari, all’astrofisica e ai materiali e tecnologie per l’aerospazio».
Avio è entrata a far parte del Dass come socio industriale nel febbraio di quest’anno. L’Ogliastra è rappresenta nel Dass dalla Opto Materials di Piergiorgio Lorrai, l’imprenditore di Tortolì che ricopre anche l’incarico di vice presidente del Distretto.
Nino Melis
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Quell’ingegnere visionario
Cinquant’anni fa Enrico Mandolesi disegnò la città del futuro
Il ricordo dell’urbanista che varò il piano regolatore con l’Asse mediano e La Palma
 
Tra il 1955 e il ’70 cambiò l’approccio dell’Università nei confronti dell’urbanistica e dell’architettura. Ieri, a pochi giorni dalla scomparsa, il mondo accademico ha ricordato l’ingegner Enrico Mandolesi: i suoi principali allievi e collaboratori si sono ritrovati per rendere omaggio a una figura che ha condizionato in positivo il modo di pensare di migliaia di studenti, ma non solo: nel 1965 ha dato vita al piano regolatore che ha disegnato l’allora futuro di Cagliari. «Un lavoro tanto innovativo da essere ancora fortemente attuale», ricorda l’ex rettore Pasquale Mistretta.
L’URBANISTA Sono tante le tracce lasciate da Mandolesi in città, grazie a una visione illuminata che andava oltre i numeri e i calcoli: «Dopo il buio del biennio, ha portato la luce all’Università con un colpo di frusta: ci parlava di umanesimo, arte e dialettica», ricordano gli ex allievi. L’incontro, al quale ha partecipato anche il rettore Maria Del Zompo, si è tenuto nell’aula magna del Rettorato di via Università. «Il suo piano regolatore è stato applicato nella quasi totalità e ha subito pochissime modifiche: già dal ’60 ha introdotto standard urbanistici per le quote di verde, servizi e parcheggi che solo dopo anni sono diventati obbligatori per legge», spiega Mistretta, «Dobbiamo a lui la salvaguardia del Molentargius: al tempo non c’era grande sensibilità e si voleva prosciugare lo stagno per proseguire l’espansione della città verso Quartu, ma lui sapeva che patrimonio andava a tutelare».
L’ASSE MEDIANO Su quel fronte della città, un’altra grande intuizione è l’Asse mediano di scorrimento: fu lui a ideare un’arteria in grado di ospitare il traffico di passaggio e creare collegamenti che dal centro arrivassero verso Sestu e Oristano. Suoi anche, tra i tanti interventi, il piano particolareggiato del centro storico, il grande padiglione della facoltà di Ingegneria, il Palaboxe di Monte Mixi, l’edilizia popolare a La Palma e la sopraelevazione con ristrutturazione di Magistero.
GLI EX STUDENTI «Quando è arrivato qui, nel 1955, c’erano ancora le grandi ferite della guerra e Cagliari doveva essere ricostruita», ricorda Carlo Aymerich: «Studiavamo materie astratte e difficili, poi era arrivato lui a spiegarci che un edificio può non essere simmetrico e rispettare gli ordini, che l’architettura è cultura». Tra i tanti ricordi dei quindici anni trascorsi da Enrico Mandolesi a Cagliari, c’è lo stretto contatto che aveva con i suoi studenti. «Arrivò a Cagliari a 31 anni da libero docente e dal lunedì al venerdì viveva qui. In questo modo ha potuto conoscere al meglio Cagliari», aggiunge Mistretta: «Pizze, chiacchierate, cinema e musica: condividevamo molto tempo con lui e questo ci ha aiutati molto».
IL RICORDO Ha un ottimo ricordo di Mandolesi anche il direttore del Dicaar, dipartimento Ingegneria civile, ambientale e architettura: «L’ho conosciuto quando uscivo dal tunnel del biennio e lui mi ha acceso la luce», racconta Antonello Sanna: «Noi facevamo le volute e lui ci parlava di modernizzazione, di arte, cinema e culture umanistiche, ci ha portati in una dimensione contemporanea». È «profondamente mandolesiano» anche il professore Antonio Tramontin: «Aveva carisma, fascino e metodo: pendevamo dalle sue labbra, mi ha trasmesso anche la passione per il jazz e il cinema neorealista, così come la sua ossessiva ricerca del particolare costruttivo». Gianfranco Carrara, considerato il delfino di Mandolesi, ne ricorda la capacità di intuire il futuro: «Capiva subito in che direzione andava l’architettura e riusciva sempre ad anticipare i tempi. Come persona era molto “teatrale”: amava creare il palcoscenico in qualunque contesto grazie al fatto che aveva recitato in teatro, anche al fianco di Alberto Sordi ai tempi dell’avanspettacolo».
Marcello Zasso
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
I bandi finanziati dall’Ue
AMBIENTE E CLIMA. Life 2014-2020
 
Organizzata da Sardegna Ricerche e dalle Università di Cagliari e Sassari, la giornata informativa regionale intitolata “Il nuovo programma per l’ambiente e l’azione per il clima, Life 2014-2020”, si svolgerà oggi alle 14 nell’aula magna Maria Lai, in via Nicolodi 102. Strumento dell’Unione europea in materia di ambiente e clima, il progetto contribuisce al passaggio a un’economia efficiente in termini di risorse e a migliorare lo sviluppo e l’attuazione delle politiche ambientali europee. La giornata è organizzata dallo Sportello Ricerca europea di Sardegna Ricerche in collaborazione con la direzione per la Ricerca e il Territorio dell’Università di Cagliari e l’Ufficio Ricerca dell’Università di Sassari. Gli esperti illustreranno le linee generali del programma, con le aree prioritarie d’intervento e le tipologie di progetti finanziabili col bando 2015.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 34 - Edizione CA)
Alghero
La scuola estiva coinvolge anche i migranti
 
Al via la seconda edizione della Scuola estiva per bambini nei locali dell’ex Asilo Sella, sul lungomare Garibaldi, ad Alghero. L’iniziativa è organizzata dall’Università dei Bambini dell’Ateneo di Sassari e nelle tre giornate di attività (oggi, domani e dopodomani) vedrà il coinvolgimento di cinquanta piccoli studenti delle elementari che saranno chiamati a ripensare e progettare la scuola e i suoi spazi. Il programma prevede lezioni, storie, giochi e laboratori progettuali. Quest’anno sono stati coinvolti anche i ragazzi ospitati nel Centro di accoglienza migranti del Vel Marì che, con le loro storie e le loro esperienze dal Mali, Gambia, Nigeria, Costa d’Avorio e Senegal, giocheranno con i bambini per scoprire modi diversi di vedere e vivere la scuola. L’ultima giornata si concluderà con la presentazione dei lavori, alle 18 all’Asilo Sella. I piccoli racconteranno ai genitori, agli amministratori e al pubblico in generale i risultati della loro esperienza. ( c. fi.
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Cagliari24Ore – pagina 9
ricerca
Premio americano a una sarda
 
Graziella Tocco, ricercatrice in Chimica Organica al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento nell’ambito del Programma Fulbright, il più importante programma di scambi culturali internazionali degli Stati Uniti.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Cagliari24Ore – pagina 9
Università
Prima laurea in apprendistato
 
Prima laurea in apprendistato di alta formazione e ricerca: Maria Laura Spanedda ha tagliato il traguardo dopo un’esperienza lavorativa e formativa nella cooperativa sociale Panta Rei Sardegna. È la conclusione del primo percorso di questo tipo attivato in convenzione con l’Università di Cagliari. Spanedda ha conseguito la laurea magistrale in Scienze filosofiche e storico-filosofiche.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Lettere e commenti – pagina 17
il riordino degli enti locali
Anche i piccoli centri, compresi quelli molto piccoli, saranno coinvolti in questo processo se sapranno costituirsi come nuove entità
di Giovanni Maciocco
 
Le recenti decisioni della Giunta regionale sulle province ravvivano il dibattito pubblico sul tema cruciale del riordino degli enti locali e soprattutto sul suo vero volto che è la nuova geografia delle centralità urbane. Il concetto di centralità urbana esprime con efficacia il riconoscimento del ruolo che la città svolge come aggregazione delle convivenze umane nel territorio, tuttavia la declinazione territoriale di questo concetto si scontra con la marcata crisi culturale e gestionale delle nostre città: una perdita di identità, che si manifesta nell’atteggiamento imitativo verso modelli prevalenti che sono spesso sottesi alle politiche dell’Unione europea. Di fronte ai grandi problemi e alle sfide decisive che ci aspettano, le città devono invece conservare un alto grado di libertà, ricusando questo tipo di comportamento imitativo che riduce la loro autonomia trasformandole in un sistema chiuso e rapidamente obsoleto. Gli stessi modi di classificazione del mondo di città sembrano favorire questa attitudine raffigurando le star del firmamento urbano con le definizioni più suggestive, come megalopoli, global cities, world cities, che sembrano alludere a uno scenario ineluttabile, quasi fantascientifico, di un mondo dominato da giganti urbani. Si consuma così una standardizzazione della vita urbana ancorandola a parole passpartout, talmente ricorrenti e abusate da perdere la relazione con le cose. La stessa espressione "città metropolitana" fa da ombrello in Europa a situazioni urbane che sembrano agli antipodi tra loro in un intervallo demografico che va dagli oltre 10 milioni di abitanti di Londra e Parigi al milione di Zurigo o Palermo. Ed essa abbraccia a un tempo forme di governo assai differenti, ma che nell’esperienza europea non sono quasi mai entità metropolitane istituzionalmente monolitiche come quelle proposte per legge nel nostro paese. Forse il grado di libertà che la legge nazionale lascia alla Sardegna, affidandole il compito della scelta su questo tema, può aprire il campo a una esplorazione specifica e approfondita sui destini della nostra geografia urbana e istituzionale. Un’esplorazione, questa, che potrebbe ricavare alcuni interessanti elementi da uno sguardo prospettico sull’universo urbano, ad esempio attraverso il rapporto Onu 2014 sull’urbanizzazione. Vi si rileva che la popolazione urbana ha ormai superato quella rurale, che il numero e la taglia delle megacities aumentano, anche se non oltre il 12% della popolazione urbana mondiale, ma che vi è anche la presenza costante di un mondo urbano che sembra più fedele e più saldo rispetto a possibili deviazioni dai concetti più familiari di città. Questo mondo accoglie la metà della popolazione urbana mondiale nelle città piccole e medie e in Europa raggiunge addirittura i due terzi. Poiché queste quote sembrano destinate a crescere nel 2050, appare chiaro che saranno queste città a doversi occupare dei territori rurali o non urbanizzati e stabilire con il paesaggio ambiente un rapporto di uguaglianza e di cura reciproca, da cui far nascere nuove urbanità, nuovi rapporti tra urbs e civitas. Ciò apre interessanti prospettive per la nostra regione che in questo quadro dovrà rafforzare il suo tessuto di città piccole e medie trasformandolo in un sistema urbano di opportunità alternative e complementari distribuite nel territorio. Anche i piccoli centri, compresi quelli molto piccoli, saranno coinvolti in questo processo se sapranno costituirsi come nuove entità urbane, città di paesi, uniti intorno ai grandi segni comuni della natura e della storia, di cui incarnano il presidio territoriale. Questo territorio di città piccole e medie è il nostro mondo, esterno rispetto alle grandi nebulose urbane, ma con un vantaggio comparato dinanzi ai loro problemi sempre più gravi di congestione ambientale e di disuguaglianza sociale.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Cultura – pagina 33
Libri, arte, incontri e idee
Il cartellone di Perdasdefogu
Dal 27 luglio al 2 agosto il festival “Sette sere, sette piazze, sette libri”
Paola Soriga, Farian Sabahi, Benedetta Tobagi e Sergio Rizzo tra i tanti ospiti
di Daniela Paba
 
CAGLIARI A Foghesu, altrimenti detta Perdasdefogu, l’estate mette insieme, attorno alla comunità longeva, teatro in lingua e canti popolari, tradizioni dotte e gastronomia, ma soprattutto il festival letterario “Sette sere, sette piazze, sette libri” in programma dal 27 luglio al 2 agosto, giunto alla quinta edizione, con l’intento di indagare l’attualità e la storia. Protagoniste assolute di questa edizione le donne perché, dei sette incontri in calendario, cinque le vedono protagoniste, tra le piazze del paese, a parlare delle loro opere. In questo contesto Farian Sabahi, scrittrice italo-iraniana, docente all’Università di Torino e Ginevra, nonché gionalista del Corriere della Sera, presenta il suo “Noi donne di Teheran” scritto come un copione teatrale e uscito in e-book, per sfatare pregiudizi e luoghi comuni sulle donne iraniane, il 28 in piazzetta Fiori; “Come mi batte forte il tuo cuore” è il libro che Benedetta Tobagi ha dedicato al padre ucciso dalle Br: verrà presentato dall’autrice il 2 agosto in Piazza Daniele Lai. La manifestazione si apre il 27 a Sa Muragessa con il romanzo d’esordio di Pina Ligas, editor di Einaudi, “Solo il mio silenzio”, una storia femminile che ci riporta alla Sardegna del primo Novecento, tra miniere, malattie e migrazioni; giovedì 30 luglio un’altra scrittrice sarda, Paola Soriga presenta, in Piazza Europa, “La stagione che verrà”, nuovo romanzo sulle donne che hanno fatto la Resistenza. Da non perdere, il 29 a San Sebastiano, l’incontro con l’ottuagenaria Vera Pegna, protagonista di “Tempo di lupi e di comunisti”. In questo libro-testimonianza la donna racconta, da militante del PCI di Togliatti, di quando, poco più che ventenne, venne mandata dal segretario del partito in Sicilia, a Caccamo, col compito di contrastare con l’azione politica la mafia locale collusa col monocolore democristiano. Quella stagione di sfide e ottimismo politico, negli anni in cui la Sicilia vedeva fiorire le comunità fondate da Danilo Dolci, possono aiutare il confronto col presente del nostro Paese raccontato da Sergio Rizzo in “Da qui all’eternità. L’Italia dei privilegi a vita”, venerdì 31 luglio in piazza Cent’anni di solitudine. Con questo libro il giornalista del “Corriere della sera” mette insieme un documentato elenco di benefit, pensioni e prebende che i politici garantiscono a se stessi e alle proprie famiglie nel mondo parallelo che hanno costruito negli anni. La speculazione edilizia di casa nostra, il saccheggio dell’ambiente e delle coste è argomento dell’e-book “Cosa conta”, scritto dal giornalista Francesco Giorgioni dall’osservatorio della Costa Smeralda, verrà discusso a Perd’e Palassiu, il primo agosto. Durante la manifestazione gli scultori Efisio Maria Monni e Giovanna Deligia esporranno una scultura, sempre diversa, in tema con la serata. Nelle notti di Foghesu, promette Giacomo Mameli, giornalista che organizza la manifestazione con i contributi del Banco di Sardegna, si potra gustare, insieme a culurgiones e altri piatti tipici, il minestrone della longevità.

Questionario e social

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