Martedì 9 giugno 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 giugno 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 

 
L’UNIONE SARDA
 
1 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 giugno 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
CONSIGLIO DI STATO. Concorso per ricercatore universitario, ribaltate le sentenze del Tar
 
“GUERRA” TRA MEDICI SPORTIVI: IN APPELLO VINCE TOCCO
 
Il Consiglio di Stato, alla fine, ha dato ragione al medico sportivo Filippo Tocco, per due volte vincitore del concorso da ricercatore nel dipartimento di Scienze dell'esercizio fisico e dello sport della Facoltà di Medicina e, entrambe le volte, “licenziato” dai giudici del Tar Sardegna che avevano accolto i ricorsi della seconda classificata, la cagliaritana Myositis Massidda, ex nazionale di ginnasitca e ora ricercatrice universitaria.
Due anni fa, il primo concorso era stato annullato dai giudici amministrativi perché il presidente della commissione, il docente ordinario Alberto Concu, non si era astenuto nonostante avesse firmato varie pubblicazioni assieme a Tocco. Viziato il concorso, il dipartimento ne aveva bandito uno nuovo vinto, lo scorso anno, sempre dal medico sportivo cagliaritano. Per la seconda volta, però, l'aggiudicazione era stata annullata dal tribunale amministrativo perché, secondo la sentenza, la commissione aveva concesso per erorre alcuni punti in più al vincitore ai danni della seconda.
L'ex ginnasta (assistita dall'avvocato Fabrizio Traina) in questi anni aveva sempre vinto davanti ai giudici ma la serie positiva si è interrotta ora al Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso Tocco (patrocinato dal legale Andrea Pubusa), condannandola a pagare le spese processuali del primo e del secondo grado. Perché? È accaduto - si legge nella decisione dei giudici romani - che l'Università ha riconteggiato i punti di entrambi e il “dottor Tocco è risultato ancora una volta vincitore della selezione pubblica”.
Insomma, la commissione, eseguendo quanto gli aveva imposto il Tribunale amministrativo regionale lo scorso anno, ha valutato nuovamente le pubblicazioni di entrambi i concorrenti, facendo vincere per la terza volta medico cagliaritano. Quelle dell'ex ginnasta, non considerate per errore la prima volta, non hanno avuto punteggio perché ritenute dalla commissione stessa “non scientifiche”. (fr.pi.)
 
 
L’UNIONE SARDA

2 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 giugno 2015 / Economia (Pagina 9 - Edizione CA)
LOGISTICA. Missione regionale al salone di Barcellona
Un asse tra Porto Torres e Beirut per gli scambi nel Mediterraneo
Per la Regione sarà un'occasione per definire le strategie per la gestione dei flussi commerciali e per confrontarsi con gli operatori del trasporto merci nel Mediterraneo. Il Salone internazionale della logistica, in programma oggi e domani a Barcellona, rappresenta un'opportunità per illustrare il progetto Optimed, un nuovo schema di rete dei traffici marittimi tra le sponde nord e sud del Mediterraneo. Il piano, di cui è beneficiario e capofila l'assessorato regionale dei Trasporti, è finanziato dal programma europeo di cooperazione transfrontaliera, Enpi Cbc Med. L'iniziativa «vedrebbe la Sardegna, e in particolare lo scalo di Porto Torres, al centro di importanti rapporti commerciali tra i Paesi costieri e i territori continentali», dice l'assessore Massimo Deiana.
Gabriella Massidda, responsabile del progetto Optimed e direttore generale dell'assessorato, chiarisce che questa proposta «mira a favorire rapporti di cooperazione economica, in linea con gli obiettivi del programma, tra i Paesi dell'arco latino nord-occidentale, Spagna, Francia e Italia, e dell'area sud-orientale: Libano, Egitto, Giordania, Siria».
L'obiettivo è individuare due hub portuali di riferimento, Porto Torres e Beirut, in posizione baricentrica rispetto alle direttrici di traffico che interessano le sponde opposte del Mediterraneo. Il progetto sarà presentato nello spazio allestito dall'assessorato dei Trasporti, con il Cirem, Autorità portuale del Nord Sardegna e Unione delle Camere di commercio del Mediterraneo. (e. b.)
 
 
L’UNIONE SARDA

3 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 giugno 2015 / Provincia di Oristano (Pagina 13 - Edizione OR)
CABRAS. A Mont'e Prama ritornano gli archeologi di Cagliari e Sassari
Minoja dà il via libera: ok agli scavi dell'Università
«Con dei fondi a disposizione non potrei mai dire di no al lavoro di ricerca. L'importante è agire nel rispetto delle procedure». Il soprintendente ai beni archeologici della Sardegna Marco Minoja dice sì alle Università di Cagliari e Sassari. I due atenei hanno infatti ottenuto un finanziamento di 450 mila euro dalla Fondazione Banco di Sardegna per poter scavare ancora nella collina di Mont'e Prama, la stessa dove sono al lavoro gli archeologi della Archeosistemi di Reggio Emilia per conto del Ministero. Per le due Università, l'unico ostacolo da superare era appunto avere la concessione da parte della Soprintendenza che pare non aver nessun tipo di problema.
GLI SCAVI «Ho già chiesto ai due rettori di voler visionare i contenuti progettuali della loro ricerca visto che c'è già un lavoro in corso - spiega Minoja, «prima di tutto è indispensabile capire come e dove si vuole agire per continuare nel modo migliore. Del resto, la ricerca deve procedere per obiettivi e non solo perché ci sono delle risorse a disposizione». E ancora: «Non solo è giusto analizzare un nuovo progetto ma anche vedere se questo può coesistere con il lavoro ora in corso». Minoja poi lancia una frecciatina: «In Sardegna, comunque, non esiste solo Mont'e Prama. L'attenzione da parte degli studiosi non deve essere concentrata solo nel Sinis. Nell'Isola ci sono tanti tesori da scoprire. L'equilibro è doveroso in tutte le cose, anche in archeologia». Sul punto interviene anche il sindaco di Cabras Cristiano Carrus: «Continuerò a dire sempre la stessa cosa: l'importante è scavare ancora, senza mai fermarsi. Per il resto non è mio compito stabilire chi deve operare a Mont'e Prama».
IL RESTAURO Intanto al museo Giovanni Marongiu di Cabras è terminata la prima fase di restauro dei reperti scoperti l'estate scorsa nel Sinis dagli archeologi dell'Università di Sassari. Prima i frammenti nuragici sono stati analizzati e catalogati, poi gli esperti hanno proceduto con la pulitura. Un lavoro delicato tra l'esterno e l'interno dell'edificio per conto del centro di conservazione archeologica di Roma e alcuni studenti delle migliori Università americane. L'attività ora è sospesa per una settimana, giusto il tempo per far arrivare un altro gruppo di esperti. Il restauro comincerà nuovamente lunedì. L'obiettivo è quello di ricostruire pezzo per pezzo le figure dei Giganti.
Sara Pinna
 
 
L’UNIONE SARDA

4 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 giugno 2015 / Agenda Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
ARCHEOLOGIA E DIDATTICA
Oggi alle 11, nell'aula rossa della Cittadella dei Musei (piazza Arsenale) si svolgerà la presentazione dei risultati dei progetti didattici promossi dai Servizi educativi del museo e del territorio della Soprintendenza Archeologia e realizzati da alcune scuole del Cagliaritano. Hanno partecipato il Siotto, il Pertini, il Pacinotti e l'Alberghiero di Monserrato.
 
 
 
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5 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 giugno 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Maltempo
Un fulmine colpisce il tetto del bar della facoltà
Il violento temporale che si è abbattuto per pochi minuti su Cagliari ha lasciato il segno. Un fulmine, verso le 15, ha colpito la copertura del bar interno della facoltà di Scienze politiche in viale Sant'Ignazio. Pezzi di mattone sono finiti a terra fortunatamente senza centrare nessuno.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. La zona è stata messa in sicurezza per il tempo necessario a effettuare le verifiche sul tetto. Il danno è stato minimo e la situazione è tornata subito alla normalità. A parte qualche studente spaventato dal boato e dalla vista dei detriti precipitati a terra, non ci sono state altre conseguenze.
Nel resto della città l'acquazzone ha provocato qualche infiltrazione in alcune abitazioni soprattutto nei quartieri più vecchi. I mezzi della protezione civile e della polizia municipale hanno presidiato le zone maggiormente a rischio (Pirri, Marina Piccola, asse mediano) ma, alla fine, non si sono registrati allagamenti. (m. v.)
 
 
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6 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 giugno 2015 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
IL GIURISTA. Deffenu: il referendum era solo consultivo, ma ha un peso
«Non è facile ignorare la volontà dei sardi»
L'Isola compatta non vuole il deposito dei rifiuti radioattivi. Ecco perché, spiega Andrea Deffenu, docente di Diritto costituzionale all'Università di Cagliari, ogni decisione politica dovrà tener conto della volontà dei sardi.
 Partiamo dall'inizio e torniamo indietro di quattro anni.
«Nel 2011 c'è stato un referendum regionale consultivo che si è concluso con un esito chiaro: il no alle scorie nucleari. Se ragionassimo da un punto di vista strettamente giuridico potremmo anche chiudere la questione in pochi secondi: il referendum consultivo non è vincolante per il “decisore” politico».
 Ma i sardi non si arrendono così facilmente.
 «E infatti si può fare un discorso più ampio che parte dal ruolo dei cittadini in un sistema democratico come quello attuale. In un'epoca di delegittimazione della politica si è fatta strada l'idea che la democrazia non possa essere solo rappresentativa ma anche partecipativa, valorizzando gli istituti che consentano agli elettori di esprimere le proprie opinioni».
A cominciare dal voto.
 «Se il referendum fosse stato propositivo o abrogativo avrebbe avuto un peso maggiore, ma c'è anche da dire che in questo caso probabilmente - anche se giudicato ammissibile dal nostro ufficio regionale - sarebbe stato oggetto di impugnazione da parte del governo perché si sarebbe potuto prestare a vizi di legittimità costituzionale».
 Invece era “solo” consultivo.
 «Sì, ma ha un suo valore e non da poco. Se sulla questione sottoposta al voto degli elettori il legislatore prende una decisione non può ignorare l'esito referendario. Quanto meno deve spiegare giuridicamente perché ha deciso di ignorarlo. Molti oggi parlano di “motivazione” della legge che prima era un atto politico sottratto a una valutazione in questo senso. Una decisione che non va in questa direzione può assumere profili di illegittimità».
 Il voto del 2011 è stato sostenuto anche da atti formali come i due ordini del giorno approvati dal Consiglio regionale.
 «Sono atti politicamente importanti ma nessuno di questi è decisivo. Tutti però danno un contributo a costruire il punto di vista della “comunità” regionale. Si ottiene così una sintesi politica che vede convergere non solo le istituzioni ma anche la volontà dei cittadini. È un'opinione pubblica a tutto tondo».
 Un fronte che lancia un messaggio chiaro e politicamente importante: no alle scorie in Sardegna.
 «In questo caso la “sintesi politica” è proprio questa. Anche se non si è portato a termine un atto giuridico vincolante resta la decisione espressa da un'opinione pubblica compatta. Una volontà che non può certo essere ignorata». (a. le.)
 
 
L’UNIONE SARDA

7 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 giugno 2015 / Economia (Pagina 9 - Edizione CA)
ENERGIA. Tavola rotonda a Cagliari
Fonti rinnovabili, largo al fotovoltaico
«Promuovere nel Mediterraneo le energie rinnovabili, in particolare quelle solari fotovoltaiche». È questo l'obiettivo di un progetto internazionale finanziato dalla Ue. Se ne parlerà domani a Cagliari dalle 9,30 nella sala Anfiteatro di via Roma n.253 in una tavola rotonda dedicata alle «Politiche di promozione delle fonti energetiche nell'area del Mediterraneo». La tappa cagliaritana del progetto vedrà la partecipazione dell'assessore regionale all'Industria Maria Grazia Piras. Si discuterà soprattutto sugli ostacoli, anche di tipo burocratico ed amministrativo che rallentano il cammino delle fonti da energia solare fotovoltaica. Il progetto infatti, nasce con l'obiettivo di promuovere l'adozione di impianti solari fotovoltaici e le tecnologie innovative nell'area del Mediterraneo. Tra gli interventi in programma, quello di Antonello Sanna, direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Anna Catte, direttrice dell'autorità di Gestione del progetto, l'architetto Lucia Ceccherini Nelli, ricercatrice dell'Università di Firenze.
 
 
L’UNIONE SARDA

8 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 giugno 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
Il Comune ha firmato l'accordo con la Regione per l'utilizzo dei fondi europei
A Is Mirrionis sedici milioni per il rilancio del quartiere
Quindici milioni per Is Mirrionis e altri 40 per l'area metropolitana. La Regione e il Comune hanno siglato un accordo di programma sulla gestione dei fondi comunitari per la programmazione 2014-2020. Le principali azioni previste nel popoloso quartiere sono la sistemazione degli spazi pubblici, la trasformazione dell'hangar di via Is Mirrionis nella Casa delle associazioni, il recupero di strutture pubbliche per servizi socio sanitari con la nascita di un centro diurno per anziani, progetti nelle scuole Ciusa di via Is Mirrionis e Mameli di via Bligny e progetti per «innovazione sociale e inclusione attiva» destinati ai 13 mila abitanti del rione.
 I FONDI La fetta di soldi destinati a Is Mirrionis fa parte dei fondi Por mentre i 40 milioni riguardano gli stanziamenti del fondo Pon Metro destinato alle città metropolitane. L'assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda hanno spiegato che si tratta di un traguardo arrivato dopo un anno di incontri per arrivare a presentare alla Unione europea progetti già pronti. «La collaborazione che si è instaurata tra i due enti è un esempio a livello nazionale, che ci permette di programmare e progettare interventi mirati con la certezza che saranno finanziati», ha assicurato Paci.
 IL QUARTIERE «Gli interventi previsti a Is Mirrionis riguardano la riqualificazione sociale ed economica del quartiere, non più solo quella urbana già avviata con diversi interventi come la riqualificazione di parte dell'edilizia popolare o di piazza San Michele», ha spiegato Zedda, «stiamo collaborando con Area per gli alloggi, con l'Ersu per ciò che riguarda gli studenti universitari e con la Asl per l'ospedale di Is Mirrionis». I tavoli tecnici sono avviati da tempo e dovrebbero permettere di incassare il via libera dalla Commissione europea previsto per luglio. «Parte dei fondi è già disponibile perché la Regione ha già anticipato la sua parte - assicura Gianluca Cadeddu, direttore del Centro regionale di programmazione - ma abbiamo la ragionevole certezza che tutti i progetti saranno finanziati senza rischio di brutte sorprese».
I RESIDENTI Le iniziative previste per la rinascita del quartiere partiranno dal basso. «Porteremo avanti progetti di inclusione attiva e collaborazione tra abitanti - spiega l'assessore comunale alla Pianificazione strategica Barbara Cadeddu - come il portierato sociale, la badante condominiale e l'infermiere di comunità». In Comune nascerà una struttura apposita per la gestione di tutti i progetti legati ai 55 milioni in arrivo da Bruxelles.
Marcello Zasso
 
 
L’UNIONE SARDA

9 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 giugno 2015 / Salute (Pagina 35 - Edizione CA)
Laurea ad honorem al neurologo Giacomo Rizzolatti
II neurologo di fama internazionale Giacomo Rizzolatti, noto per aver scoperto i neuroni specchio, sarà a Sassari questa mattina per ricevere dall'Università di Sassari la laurea ad honorem in “Servizio sociale e politiche sociali”. La cerimonia inizierà alle 11 in Aula Magna e sarà preceduta da una conferenza stampa.
In apertura, è previsto il discorso introduttivo del magnifico rettore dell'Università degli Studi di Sassari, Massimo Carpinelli. Seguirà il saluto di Gavino Mariotti, direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali che ha proposto il conferimento della laurea. Toccherà quindi a Baingio Pinna, professore ordinario di Psicologia sociale nell'Ateneo turritano, spiegare le motivazioni alla base della proposta. Infine, Giacomo Rizzolatti terrà una lectio doctoralis dal titolo “Il cervello empatico: basi neurologiche e conseguenze sociali”. Parteciperà l'associazione Coro dell'Università di Sassari diretta dal maestro Laura Lambroni.
Giacomo Rizzolatti, accademico dei Lincei, è professore ordinario di Fisiologia Umana all'Università degli Studi di Parma, dove dirige il Dipartimento di Neuroscienze. I neuroni specchio sono ritenuti fondamentali nel meccanismo di apprendimento per imitazione ed empatia, e possono contribuire alla creazione di una complessiva teoria della mente e della conoscenza.Giacomo Rizzolatti, accademico dei Lincei, è professore ordinario di Fisiologia Umana all'Università degli Studi di Parma, dove dirige il Dipartimento di Neuroscienze. I neuroni specchio sono ritenuti fondamentali nel meccanismo di apprendimento per imitazione ed empatia, e possono contribuire alla creazione di una complessiva teoria della conoscenza.
 
 
L’UNIONE SARDA

10 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 giugno 2015 / Cronaca di Nuoro (Pagina 18 - Edizione OR)
In catene nella sede dell'ateneo di Nuoro
Si incateneranno ai cancelli dell'Università per denunciare quella che vivono come una grave ingiustizia. Partirà domani alle 8, sede di Sa terra mala, la protesta dei dipendenti della coop Ecotopia che garantiva all'Università di Nuoro un'ampia rosa di servizi. Ma il bando per il riaffidamento dell'appalto li ha tagliati fuori. Alla base dell'esclusione il fatto che, sostengono, «non conteneva le condizioni economiche e contrattuali minime stabilite per legge, se non - spiegano ancora - sottopagando il personale e dando un servizio di scarsa qualità». All'orizzonte l'ombra del licenziamento per i 33 dipendenti che operavano per il Consorzio universitario da ormai due decenni. Nel corso dei quali hanno maturato esperienza. E professionalità che difficilmente (visti i tempi e l'età media, 40 anni) potranno ancora facilmente spendere. In un estremo tentativo di uscita dal tunnel si sono affidati ad Andrea Lai, segreteria regionale Uiltucs. ( fr. gu. )
 
 
 
L’UNIONE SARDA

11 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 giugno 2015 / Esteri (Pagina 8 - Edizione CA)
Pechino
Studenti agli esami controllati dal drone
PECHINO È un drone l'ultima arma usata dalle autorità cinesi per combattere l'abitudine di imbrogliare agli esami. Il governo della città di Luoyang, nella provincia centrale dell'Henan, ha affermato di aver investito «centinaia di migliaia di yuan(decine di migliaia di euro) in un drone a sei eliche. Il velivolo è stato visto sorvolare gli edifici nei quali si svolge il cosidetto «gaokao», una specie di esame di maturità che in Cina è particolarmente importante perchè i suoi risultati determinano il tipo di università alle quali gli studenti possono accedere. Il drone è in grado di individuare «movimenti sospetti» degli studenti. Nonostante le critiche, le famiglie continuano ad attribuire una grande importanza al «gaokao», che quest'anno verrà sostenuto da 9,43 milioni di studenti.
 


LA NUOVA SARDEGNA 
12 – LA NUOVA SARDEGNA di martedì 9 giugno 2015 / Sardegna - Pagina 6
SVOLTA NELL’INCHIESTA
La Procura di Cagliari ha acquisito gli atti delle selezioni e indaga per peculato e abuso d’ufficio. Il racconto del superteste
CRS4, IN UN FILE I VINCITORI DEI CONCORSI
di Mauro Lissia
CAGLIARI C’è un supertestimone che ha indovinato sistematicamente i nomi dei vincitori di tutte le selezioni interne al Crs4, il braccio operativo scientifico di Sardegna Ricerche, sotto inchiesta giudiziaria da marzo scorso dopo una serie di esposti presentati dall’avvocato Carlo Amat per conto di precari allontanati a fine contratto dal parco Polaris, la sede di Piscina Manna a Pula. La sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza si appresta a sentirlo, ma intanto gli investigatori hanno acquisito agli uffici della società controllata dalla Regione la prima parte del materiale e dei documenti richiesti dal pm Marco Cocco, titolare dell’indagine iscritta per adesso contro ignoti su ipotesi di peculato aggravato e abuso d’ufficio. Si tratta degli atti relativi alle prove di concorso interne, che a leggere gli esposti sarebbero state pilotate. In almeno un caso, riportato negli esposti, i nomi dei cinque vincitori sono stati annunciati con lettere indirizzate al presidente di Sardegna Ricerche Ketty Corona e alla direzione del Crs4, cinque ricercatori selezionati e poi assunti ancora prima che le prove selettive cominciassero. Non solo: negli esposti sui quali sta lavorando la Guardia di Finanza si parla di ricerche scientifiche costosissime richieste dal San Raffaele e condotte riservatamente con apparecchiature e mezzi del Crs4 da un ex ricercatore dell'istituto milanese. L’inchiesta va avanti nel più stretto riserbo, ma i dettagli trapelati confermano che il fascicolo nelle mani del magistrato si è arricchito in tre mesi di nuovi elementi che presto saranno l’oggetto di un rapporto investigativo. Non prima però che il teste Omega della Procura abbia fornito alla polizia giudiziaria quanto raccolto: esperto in informatica, il testimone ha messo insieme tutti i concorsi-selezione svolti all’interno del Crs4, ha indicato i nomi dei vincitori e li ha riportati in un file di cui è possibile riscontrare la data della creazione. A quanto sembra le previsioni dell’autore risultano tutte azzeccate. I nomi previsti sono quelli che il Crs4 ha selezionato e nel documento informativo appaiono almeno qualche giorno prima che la selezione si svolgesse. I casi sono due: o siamo di fronte all’opera di un’oracolo contemporaneo oppure chi ha elaborato il documento aveva a disposizione informazioni precise sulle scelte adottate dal Crs4, che sarebbero tutte indipendenti dall’esito delle selezioni. A leggere gli esposti il personaggio-chiave della vicenda è Alessandro Bulfone, un ricercatore titolatissimo arrivato al parco Polaris per aprire la società Bioflag srl, di cui risultano soci Benedetta Campodoni, moglie del responsabile del Crs4 Gianluigi Zanetti, e Giorgio Casari. L'oggetto sociale di Bioflag è la ricerca e lo sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dell'ingegneria. Bulfone - caposettore di biomedicina - è uno scienziato che proprio grazie alla sua fama viene nominato anche direttore scientifico di SharDna, la società di ricerche sul genoma fondata da Renato Soru e acquisita nel 2009 dal San Raffaele con un'operazione piuttosto discussa, che ha dato luogo a due inchieste giudiziarie. Nell'esposto dell'avvocato Amat vengono segnalati alcuni fatti da chiarire: il primo è che all'ingresso nel Crs4 Bulfone invita l'unica dipendente di Bioflag, Franca Scintu, a licenziarsi. Subito dopo la assume con un contratto a progetto nel laboratorio di genomica del Crs4 senza passare per una selezione pubblica. Niente di strano se non fosse che la Scintu, stando agli esposti, continua a lavorare per Bioflag malgrado sia una dipendente del Crs4. Il fatto è ancora più strano se si considera che il laboratorio della Bioflag risulta chiuso. Ed è qui che nascono i sospetti denunciati negli esposti: ancora a novembre del 2012 Bulfone sembra utilizzare la strumentazione del Crs4 per svolgere ricerche sul genoma per conto del San Raffaele, utilizzando risorse pubbliche a vantaggio di una società privata. Si tratta - secondo le denunce - di un'attività discreta, le stanze in cui sono custodite le attrezzature vengono chiuse a chiave, possono entrare solo gli stretti collaboratori di Bulfone. Chi chiede spiegazioni viene allontanato. Le ricerche riservate risultano da testimonianze citate negli esposti e da numerose bolle di trasporto recuperate al parco Polaris, riferite a materiale arrivato dal San Raffaele perché venisse trattato nella struttura pubblica sarda. Qualsiasi lavoro svolto dal Crs4 per società private e i relativi introiti dovrebbero comparire nel bilancio di Sardegna Ricerche, ma secondo l'avvocato Amat non se ne trova traccia.
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
13 – LA NUOVA SARDEGNA di martedì 9 giugno 2015 / Cagliari 24 ore - Pagina 9
MALTEMPO
Fulmine sul tetto della facoltà

Paura nella facoltà di Scienze Politiche dove nel primo pomeriggio un fulmine ha colpito il tetto del bar. Danni al soffitto, alcune mattonelle sono precipitate al suolo ma per fortuna nessuno è rimasto ferito. I vigili del fuoco hanno fatto un sopralluogo per scongiurare il rischio di ulteriori cedimenti.
 
ECOBEBÈ
Sì ai pannolini lavabili
Un test su novantacinque mamme. E l'85% di loro è rimasto soddisfatto: lavare in casa i pannolini del bambino è stata una bella esperienza. Questa la risposta alle domande di un questionario somministrato al termine di un progetto durato due anni, promosso dall'Azienda ospedaliera universitaria. Sono gli ecobebè: un kit di panno, mutandina e maglietta chenon si butta. Alternativo ai prodotti usa e getta. Buoni per la salute del bambinoe per l'ambiente.
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
14 – LA NUOVA SARDEGNA di martedì 9 giugno 2015 / Economia Sardegna - Pagina 15
Oggi a CAGLIARI
Fondi Ue, c’è il Comitato di sorveglianza
CAGLIARI Riunione oggi a Cagliari del Comitato di sorveglianza su come sono stati spesi dalla Sardegna i fondi europei 2007-2013 e su quali sono le direttive per i prossimi sei anni (2014-2020) del piano regionale del fondo sociale. All’inizio della giornata di confronto fra i rappresentati della Commissione di Bruxelles e la Regione sarà presentato il rapporto annuale di esecuzione (quanti i finanziamenti spesi) del vecchio piano. Sarà interessante conoscere qual è lo stato di avanzamento del programma in quello che è considerato dall’Europa l’ultimo anno possibile per utilizzare i finanziamenti 2007-2013. Nella seconda parte del vertice cagliaritano, i commissari presenteranno le direttive per i prossimi sei anni. A dicembre la Commissione europea ha approvato il programma e anche quali saranno i criteri di selezioni previsti per la nuova programmazione. Si sa già che la Regione per il 2014-2020 ha deciso di concentrare i finanziamenti solo su una trentina di linee d’intervento per concentrare i fondi europei (i primi che saranno utilizzati) sui settori più strategici per uscire dalla crisi economica.
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
15 – LA NUOVA SARDEGNA di martedì 9 giugno 2015 / Cultura e spettacoli - Pagina 33
SCIENZA Ieri all’università di Sassari la lezione dello studioso americano L’insegnamento dalla sua vicenda professionale e umana
IL NOBEL MARTIN CHALFIE: “FINANZIAMENTI PUBBLICI PER UNA RICERCA LIBERA”
di Antonio Meloni
SASSARI Da ragazzo pensava che i ricercatori fossero individui isolati dal resto del mondo e costantemente immersi nei loro studi. Era convinto che gli scienziati trascorressero buona parte dell’esistenza solitari, avulsi dalla realtà circostante, ostinandosi con tenacia, dentro i laboratori, a trovare le risposte ai tanti interrogativi incontrati durante la faticosa attività di ricerca. Negli anni ha avuto tempo e modo di ricredersi, arrivando infine a una serie di conclusioni che hanno poi condizionato il suo straordinario lavoro di scienziato. Dopo ogni tappa del suo percorso di ricerca, infatti, ha capito quanto fosse importante nella scienza la componente umana, quanto possano l’amicizia e la condivisione, determinare i destini di un’indagine, quanto importanti siano lo scambio reciproco e il confronto continuo con i compagni di viaggio. Se la sua ricerca è andata a buon fine, infatti, si deve al lavoro di squadra fatto con i colleghi Osamu Shimomura e Roger Y. Tsien che con lui hanno condiviso una prolifica stagione di scoperte. Questa è la lezione più importante di Martin Chalfie, premio Nobel per la Chimica, ospite, ieri a Sassari, nell’aula magna dell’Università, per partecipare alla giornata internazionale di studi dedicata al microbiologo Piero Cappuccinelli. L’iniziativa, organizzata e promossa dall’ateneo turritano, ha visto allo stesso tavolo accademici, esponenti politici e amministratori, riuniti con l’intento di fare il punto sul ruolo centrale della ricerca di base nei programmi di cooperazione internazionale. Al riguardo c’è da dire subito quanto la vicenda umana e professionale del biologo americano Martin Chalfie possa essere emblematica per capire la straordinaria portata della ricaduta di una scoperta scientifica eccezionale come la proteina verde fluorescente, osservata per la prima volta, nel 1962, in una medusa e diventata poi uno dei più importanti strumenti della scienza contemporanea. Grazie alla sua fluorescenza naturale, alle dimensioni relativamente ridotte e alla possibilità di modificarne le caratteristiche luminose, la Gfp è diventata, negli ultimi decenni, lo strumento più diffuso per “marcare” le cellule oggetto di studio, distinguendole dalle altre. Se colpita da una radiazione a una certa lunghezza d'onda, infatti, la proteina fluorescente è in grado di emettere luce di colore verde intenso, da qui l’impiego nello studio delle cellule tumorali, nella ricerca sulla degenerazione delle cellule cerebrali, negli studi sul morbo di Alzherimer o sullo sviluppo dei batteri nocivi. Ma al di là delle questioni tecniche, pure importanti, diversi passaggi, della lectio magistralis tenuta dal Nobel statunitense in una gremita aula magna, hanno offerto ampia materia di riflessione. Fra questi, va rimarcato senz’altro quello relativo alla necessità di finanziare la ricerca, specie quella di base, anche quando i risultati non fossero immediatamente fruibili. Martin Chalfie si è soffermato a lungo su un tema delicato in un periodo storico caratterizzato da tagli continui che costringono a fare delle scelte spesso dolorose e impopolari. «La scoperta – ha spiegato il biologo americano – è il frutto di un cumulo di nozioni che provengono dall’attività di ricerca di tanti studiosi, se manca la base, coloro che proseguono non potranno mai arrivare alla scoperta che magari è proprio quella più importante, quella che consente di salvare la vita o di costruire una struttura ingegneristica capace di sostenere un’autostrada». Non solo, Chalfie, ha voluto evidenziare, a chiare lettere, quanto la ricerca portata avanti nelle strutture pubbliche abbia meno vincoli, offra risultati di più ampio respiro e soprattutto sia più libera. Prima della lectio magistralis tenuta nel pomeriggio, nella sede centrale, di mattina, il Nobel ha incontrato gli studenti nel dipartimento di Scienze biomediche. Rispondendo alle loro domande, ha raccontato anche tanti aneddoti relativi alla sua attività di ricerca, come le difficoltà incontrate all’inizio. In prima battuta, infatti, la comunità scientifica internazionale, a suo tempo, non comprese subito la portata della scoperta e questo dettaglio, certamente non marginale, della sua vicenda professionale, ha offerto lo spunto per invitare i ragazzi a essere ostinati, a non rinunciare mai alla difesa delle proprie posizioni anche in circostanze oggettivamente difficili.
LA GIORNATA DI STUDI La giornata di studi che si è tenuta ieri nell’aula magna dell’università di Sassari, con la prestigiosa presenza del premio Nobel per la chimica nel 2008, Martin Chalfie, era dedicata Piero Cappuccinelli, Accademico dei Lincei. Occasione per ricordare che un Nobel insegnò nell’università di Sassari, era Daniel Bovet, (che fu in biochimico ed esperantista svizzero naturalizzato italiano, vincitore del premio Nobel per la medicina nel 1957, docente di Farmacologia all'Università di Sassari dal 1965 al 1969, scomparso nel 1992, e a cui l’ateneo sassarese ha dedicato una targa in occasione dei festeggiamenti per dei 450 anni dell’università.
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
16 – LA NUOVA SARDEGNA di martedì 9 giugno 2015 / Cultura e spettacoli - Pagina 33
NEUROSCIENZE
Oggi laurea ad honerem per Giacomo Rizzolati
SASSARI II neurologo di fama internazionale Giacomo Rizzolatti, considerato il padre dei neuroni specchio, sarà oggi all’università di Sassari per il conferimento della laurea ad honorem in “Servizio sociale e politiche sociali”. La cerimonia, con inizio alle 11, in aula magna, sarà preceduta da un incontro con la stampa. Giacomo Rizzolatti, accademico dei Lincei, è professore ordinario di fisiologia umana all'università di Parma, dove dirige il dipartimento di neuroscienze. I neuroni specchio sono ritenuti fondamentali nel meccanismo di apprendimento per imitazione e possono contribuire alla creazione di una complessiva teoria della mente e della conoscenza. La cerimonia di conferimento della laurea ad honorem sarà aperta da una relazione del rettore Massimo Carpinelli, a seguire, il saluto di Gavino Mariotti, direttore del dipartimento di scienze umanistiche e sociali che ha proposto il conferimento della laurea. Toccherà quindi a Baingio Pinna, ordinario di psicologia sociale nell'Ateneo turritano, spiegare le motivazioni alla base della proposta. Infine, Giacomo Rizzolatti terrà una lectio doctoralis dal titolo “Il cervello empatico: basi neurologiche e conseguenze sociali”. Alla cerimonia, partecipa l’associazione coro dell’università di Sassari diretta dal maestro Laura Lambroni. (A.Me.)



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