Sabato 6 giugno 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 giugno 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 6 giugno 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
 
 
Domani alle 11.15 i funerali
LA SCOMPARSA DI BEN AMARA, POLITICO CONTRO

«Il Consiglio comunale è un vomitorium. Andarci è una perdita di tempo. C'è un'inflazione discorsiva insopportabile, si parla solo per parlare». Radhouan Ben Amara odiava il politicamente corretto, sia che si discutesse in un bar, sia tra i banchi di un'assemblea politica: libero, mai scontato, spesso controcorrente. Ex consigliere regionale e comunale, professore di lingue a Cagliari, è morto ieri a 62 anni in una clinica di Decimomannu, dove era ricoverato da tempo. Sempre sulla sponda sinistra: i suoi partiti sono stati Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Sel.
 
Nato a Tozeur, in Tunisia, si era laureato in “Lettres Anglaises” all'Ecole Normale Superieure dell'Università di Tunisi, e in Lingue e letterature straniere a Cagliari.
Opposizione dura e senza sconti in Consiglio comunale, sotto l'amministrazione Floris: «Cagliari è una città nella quale la cultura non appare» e dove «l'unica cosa che si fa sono le mostre», diceva. È stato il primo, insieme all'allora compagno di banco Gianni Loy, a votare no alle scale mobili in Castello - quartiere dove ha abitato - inizialmente approvate dal resto della minoranza.
La sua indipendenza e la sua schiettezza lo hanno fatto amare dai rappresentanti di tutti gli schieramenti politici: non è un caso che ieri, sui social network, la notizia della sua morte abbia suscitato tanti commenti commossi, arrivati in gran parte da esponenti del centrodestra. L'ultimo saluto domani alle 11.15, nella sala del commiato del cimitero di San Michele, a Cagliari. ( m.r. )
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di sabato 6 giugno 2015 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
L'ex presidente della Camera dei deputati
ha partecipato ieri a un dibattito col rettore Del Zompo
«Ricordo una frase che mi disse Giovanni Paolo II quando lo ricevetti alla Camera: nessuna guerra si può fare in nome di Dio». Pier Ferdinando Casini allora era presidente della Camera, ora guida la Commissione Esteri del Senato. «Quel pensiero di Wojtyla vale per tutte le religioni. Non dobbiamo cadere nella trappola dei terroristi dell'Isis che intendono portare a uno scontro di civiltà», ammonisce. «C'è uno Stato terrorista che si propone di mettere in discussione una società, un modo di vivere. Rifiutiamo il concetto di scontro tra religioni diverse», ribadisce.
Il tema è scottante e più che mai attuale: “Islam, Isis, Occidente, dialogo (im)possibile? Il ruolo strategico dell'Italia e della comunicazione mediatica”. Attorno al tavolo il rettore Maria del Zompo, la giornalista di Al Jazeera Barbara Serra, il presidente di Pro Libera Civitate Federico Ibba. Modera il vicedirettore dell'Unione Sarda Bepi Anziani. «In Libia non abbiamo uno Stato con cui dialogare, l'unica scelta che possiamo fare oggi è cercare di limitare i danni», osserva ancora Casini. «Intervenire sul terreno sarebbe un gravissimo errore, non risolverebbe la questione, anzi».
Il richiamo ai continui sbarchi di profughi è inevitabile. «Un problema epocale ma non è vero che tutti i disperati del mondo arrivano a Lampedusa», commenta. «Ci sono persone che si sottopongono a mesi e mesi di umiliazioni per raggiungere l'Europa. Non è accettabile. Abbiate consapevolezza del grande ruolo che anche la Sardegna può svolgere nel Mediterraneo».
Sara Marci
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di sabato 6 giugno 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
T-HOTEL. Spesso è più invalidante della stessa patologia: gli specialisti studiano le terapie
«Il dolore è una vera malattia e come tale va curata»

Ne soffre una persona su quattro. Eppure, in tanti non sanno neanche di essere ammalati. Perché soltanto un recente approccio consente di trattare il dolore come una vera e propria malattia. È questo, in pillole, il senso della 9 ª edizione del corso regionale “Terapia del dolore cronico, persistente e acuto”, che ieri ha impegnato per l'intera giornata decine di medici al T hotel. In realtà, lo scopo era un altro: coinvolgere gli operatori nella creazione di una “rete del dolore”, di una sinergia tra tutti gli specialisti che si trovano a confrontarsi con il problema.
Perché, spesso, chi soffre si rivolge al primo medico che incontra. Può capitare che non riceva un adeguato trattamento e, al tempo stesso, intasa gli studi degli specialisti. «Noi», racconta Alessandra Cherchi, responsabile del centro cefalee dell'Azienda ospedaliero universitaria, «ci occupiamo di circa 1.500 pazienti l'anno. Eppure, in questo momento, la lista d'attesa arriva a dicembre, gennaio». Perché, nel centro, arriva anche chi potrebbe essere curato dal medico di famiglia. E, nel frattempo, chi deve fare i conti con la cefalea a grappolo (chiamata anche “cefalea del suicidio” perché, quando gli attacchi sono devastanti, si pensa anche a togliersi la vita) deve attendere per mesi.
Lo stesso problema con il quale fa i conti Sergio Mameli, responsabile della terapia del dolore del Businco (e direttore del corso). «Qualche tempo fa», ricorda, «è venuto un paziente alle prese con un tumore del rene. Il suo più grande problema non era però la patologia oncologica ma il dolore all'emitorace che gli impediva di fare qualunque cosa». Certo, il tumore non è regredito. «Ma, trattato, ha ritrovato il sorriso nonostante la malattia».
Il dolore, pur essendo uno dei cinque “segni vitali”, è un nemico da battere. E la ricerca va avanti. «Nel giro di un anno», riprende Cherchi, «sarà disponibile un dispositivo di stimolazione che stanno testando a Milano. Si stanno studiando anche farmaci naturali e nuove terapie per l'attacco acuto. Ma, anche in questo campo, è fondamentale la prevenzione». ( mar.co. )
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di sabato 6 giugno 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Da subito alcuni laboratori a Pirri in attesa dell'ex Manifattura
IL CRS4 RITORNA IN CITTÀ: SCIENZIATI ALL'EX DISTILLERIA
Il Crs4 mette un piede in città, circa 600 metri quadri della ex Distilleria di Pirri ospiteranno gli scienziati Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna. «È solo il primo passo: speriamo che tutto il Crs4 torni a Cagliari - annuncia il sindaco Massimo Zedda - senza però impoverire e mortificare il parco di Pula che ospita il centro ricerche».
In via Ampere, dove arriverà anche una fermata della metro, verranno ospitati da subito alcuni laboratori e nasce così una succursale cittadina del centro di Piscina Manna che il Comune vuole riportare nel capoluogo. «Stiamo valutando con la Regione la possibilità che il Crs4 trovi spazio nella Fabbrica della creatività che sta nascendo nell'ex Manifattura Tabacchi - spiega Zedda - ma al tempo stesso si stanno già pensando soluzioni alternative per riempire gli spazi di Pula».
LA COLLOCAZIONE Il parco a pochi passi dalla 195 è immerso nel bosco, ma se da una parte questo è un pregio per quanto riguarda la ricerca, la distanza da Cagliari e la scomodità dei collegamenti frenano lo sviluppo pratico dei progetti che vengono realizzati nei laboratori di Pula. «Per noi è molto importante il trasferimento tecnologico, per la messa in pratica, la comunicazione e la divulgazione la distanza dal centro è un limite - conferma il presidente del Crs4 Luigi Filippini - in questi spazi è più facile organizzare convegni, seminari e workshop perché siamo a stretto contatto con la città».
I BENEFICI I rapporti tra Crs4 e Comune vanno avanti da poco più di un anno e stanno dando i primi frutti, in un clima di collaborazione e soddisfazione che l'assessore ai Servizi tecnologici Maria Paola Loi ha sintetizzato così: «Ci stiamo trovando d'accordo su tutto, facendo una sintesi diciamo che l'hashtag è #siamotutticontenti». L'assessore ha ricordato i risultati già raggiunti dal Comune sul fronte della fibra ottica, dell'open data e sulla rete wi-fi. «Presto ci sarà il salto di qualità, sarà più snella e senza bisogno di registrazione», ha precisato il sindaco sulla rete wi-fi.
LA COLLABORAZIONE Gli altri aspetti sono stati sottolineati dal presidente del Crs4: «Il Comune ha raggiunto un ottimo livello sull'open data, ci sono tantissimi dati accessibili, noi abbiamo i ricercatori che possono creare gli algoritmi per sfruttarli al meglio - ha spiegato Ligi Filippini - all'ex Distilleria siano collegati con la fibra e possiamo comunicare al meglio col Comune e col parco di Pula».
Marcello Zasso


5 - L’UNIONE SARDA di sabato 6 giugno 2015 / Provincia di Sassari (Pagina 32 - Edizione OR)
ALGHERO. Esposto in Procura
Piano del parco, il Cda replica: convenzione ok

Nessuna incoerenza nella convenzione tra l'ente parco e l'Università di Sassari. I vertici dell'azienda speciale di Porto Conte replicano alle accuse di presunte illegittimità contenute nel provvedimento con il quale, anni fa, è stato affidato al Dipartimento di Botanica il compito di redigere il Piano del Parco per un importo di 80 mila euro. Raffaele Cadinu, geometra ed ex consulente del Comune di Alghero, di recente, ha segnalato il caso in Procura, evidenziando alcune anomalie. Prima fra tutte quella di non aver bandito una gara pubblica e aver proceduto, invece, a un affidamento diretto dell'incarico. Ora il Cda del parco, (il presidente Antonio Farris e i due consiglieri Luigi Cella e Edoardo Morette) precisa che si tratta di atti amministrativi precedenti all'insediamento dell'attuale management. Quindi la replica. «Come si può ipotizzare la sussistenza di un presunto abuso di ufficio sulla base di una interpretazione normativa fornita dal Consiglio di Stato nel 2013? - si legge nella nota del Cda - Cioè a distanza di quattro anni dal provvedimento che si assume viziato. Peraltro nella sentenza citata dall'autore è proprio la magistratura amministrativa a dare atto della necessità di risolvere un lungo e tormentato conflitto giurisprudenziale tanto da richiedere alla Corte di giustizia europea una pronuncia sul punto». I vertici del parco dicono che la redazione del Piano contempla anche la gestione di un sito di interesse comunitario e di una zona di protezione speciale, non è come redigere un Puc dove «la figura dell'ingegnere o dell'architetto assume un ruolo determinante».
( c. fi. )
 
 
6 - L’UNIONE SARDA di sabato 6 giugno 2015 / Provincia di Cagliari (Pagina 29 - Edizione CA)
SENORBÌ
«La necropoli a Monte Luna è più vasta del previsto»

Prosegue la campagna di indagini, condotta con tecniche innovative, nei siti archeologici di Senorbì e della frazione Sisini. Presentati i primi risultati della campagna di scavi condotta da Giovanni Loddo, ingegnere minerario e docente dell'Università e-Campus: prevede indagini non invasive con metodi geofisici per verificare l'estensione della necropoli e dell'acropoli di Senorbì.
Gli archeologi sono convinti che a Monte Luna e nell'altura di Santu Teru ci siano parti di territorio inesplorato che nascondono resti della necropoli cartaginese. È stato siglato un accordo tra Comune, museo Sa domu nosta, università eCampus, istituto tecnico luigi Einaudi e Sopritendenza archeologica della Sardegna per la valorizzazione dei siti nuragici, compreso il nuraghe di Sisini. Alla presentazione del progetto “Alternanza scuola lavoro” c'erano il sindaco Adalberto Sanna e il responsabile del museo Elisabetta Frau. (sev. sir.)
 
 


LA NUOVA SARDEGNA

7 – LA NUOVA SARDEGNA di sabato 6 giugno 2015 / Sardegna - Pagina 6
I neolaureati di Sassari e Cagliari: insufficienti le soluzioni-tampone della giunta
MEDICI E SCUOLE, CRESCE LA RIVOLTA
SASSARI Nuova rivolta sulle scuole di specializzazione. I medici sardi neolaureati lanciano altre accuse. «La Regione deve risolvere tutto entro la prossima settimana, altrimenti rischiamo di restare fuori dal concorso», attaccano furibondi. Mancano i fondi perché non sono stati inseriti nella Finanziaria. E il vicepresidente della giunta la scorsa settimana aveva così studiato una soluzione col rettore dell'ateneo cagliaritano: dare un milione di euro in più all'accademia e liberare risorse che le due università. Ma i tempi stringono: se i provvedimenti d'integrazione ai decreti ministeriali non saranno ultimati in pochi giorni, i candidati del primo anno nelle scuole di medicina non potranno partecipare alle prove, fissate per fine luglio. «La giunta non ha ancora adottato alcuna misura, bisogna accelerare», denuncia il deputato nuorese Roberto Capelli, che per primo aveva segnalato la grave carenza. «Senza una richiesta d'integrazione al Miur, le rassicurazioni sono destinate a restare vane», attacca l'esponente del Cd. E a Sassari il coordinamento medici per specializzazioni rincara la dose: «Altre amministrazioni, come le Province di Trento e Bolzano, hanno presentato richieste suppletive e il ministero ha subito fatto il decreto: da noi tutto è fermo». L'altra sera c'è stata un'assemblea rovente nella cittadella universitaria di Monserrato. L'hanno promossa movimenti degli studenti, specializzandi e specializzati. Interventi dell'assessore regionale Luigi Arru, del rettore Maria Del Zompo e di rappresentanti dell'Ordine dei medici. Giuseppe Frau, responsabile Sanità della segreteria regionale del Pd, e Paolo Truzzu, vicepresidente della Commissione programmazione, dei Fratelli d'Italia, hanno spiegato di aver segnalato mesi fa, a più riprese, il pericolo all'esecutivo guidato da Francesco Pigliaru. Come responsabile del settore Luigi Arru si è impegnato a intervenire con il ministero. Ma dal dibattito è apparso evidente come la responsabilità sia oggi in capo all'assessorato alla programmazione piuttosto che alla Sanità. L'incontro è stato segnato a tratti da toni molto aspri, dato che la questione riguarda il futuro di quasi 200 neolaureati e, più in generale, le prospettive di assistenza specialistica nell'isola. Al termine, la proposta dei candidati alle scuole è stata fatta propria da Del Zompo: si verificherà la possibilità di attivare con i fondi europei messi a disposizione da Raffaele Paci, tirocini nelle cliniche e nei reparti convenzionati. Strutture che, nelle intenzioni dei promotori, «dovrebbero permettere ai laureati nel 2013-2014 esclusi dalle specializzazioni di mantenere viva la preparazione e presentarsi l'anno prossimo al concorso». Un'altra proposta emersa dall'assemblea è un corso di preparazione sulle materie di base caratterizzanti le prove di accesso alle scuole. Al tempo stesso - e questa è la seconda richiesta fatta l'altro ieri nell'incontro - il rettore chiederà alla giunta di compensare nella prossima Finanziaria la mancanza degli importi di quest'anno raddoppiando il numero delle borse. Da Sassari il coordinamento di categoria utilizza argomenti ultimativi. E attraverso i suoi delegati sostiene che si deve riprende la strada maestra: trovare le risorse e sollecitare modifiche ai decreti ministeriali per i bandi inserendo subito le posizione dei sardi. «La soluzione trovata nei giorni scorsi dal vicepresidente della giunta non è spendibile per il prossimo concorso: quei soldi serviranno al massimo per pagare le borse di chi ha già superato le prove, non certo per aiutare quelli che ancora le devono affrontare», dicono i rappresentanti del comitato. Che ricordano come questo blocco stia aprendo una falla nella formazione e contribuisca una volta di più ad affossare le speranze di tanti giovani sardi neolaureati. «Senza considerare che l'entità della somma preventivata è esigua: per le nuovo borse occorrerebbero almeno 2,5 milioni», affermano in conclusione. (pgp)
 
 
8 – LA NUOVA SARDEGNA di sabato 6 giugno 2015 / Sardegna - Pagina 7
Università, Regione e Autorità portuale al Sil di Barcellona per dare allo scalo un ruolo internazionale
PORTO TORRES HUB DEL MEDITERRANEO
SASSARI Università di Cagliari, Regione e Autorità portuale del Nord Sardegna stanno provando a ridisegnare un ruolo per lo scalo di Porto Torres. E martedì, tutti insieme, prenderanno parte al “Salon Internacional de la Logistica e de la Manutencion” che si tiene a Barcellona. Con un punto fermo, far diventare lo scalo marittimo portotorrese uno hub nel Mediterraneo. Con Regione, Università e Autiorità portuale ci saranno gli specialisti del Cirem (Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità dell’università di Cagliari) guidati da Paolo Fadda, responsabile scientifico del progetto Optimed finanziato dal programma Enpi-Che Med. Il Sil di Barcellona è uno degli appuntamenti di prestigio nel panorama della logistica internazionale, un’occasione di sviluppo e rafforzamento della filiera produttiva relativa ai traffici via mare. Barcellona può essere l’opportunità per un consolidamento delle relazioni fra operatori marittimi e imprenditori del settore, per implementare i rapporti con esperti e addetti ai lavori sull’evoluzione dei mercati e degli scambi commerciali. Con lo scalo di Porto Torres, la Regione punta a diventare un punto di riferimento per il traffici commerciali via mare. Il ruolo della Sardegna viene evidenziato in uno studio particolareggiato messo a punto dai ricercatori isolani. La Regione punta quindi a rimarcare una leadership nello sviluppo e nel supporto dei traffici marittimi nel Mediterraneo. Un ruolo che, grazie anche alle tratte per Barcellona, Propriano e Marsiglia-Tolone, Porto Torres ha già sperimentato e con risultati più che lusinghieri. «La riorganizzazione dei traffici marittimi con l’obiettivo di riportare economicità nel sistema globale dei trasporti dell’Unione Europea – sostiene Paolo Fadda, ordinario di Progettazione dei sistemi di trasporto –, mette in gioco territori finora esclusi con eccellenti opzioni anche per la Sardegna». La missione sarda sarà presente nella fiera, che si tiene dal 9 all’11 giugno, con uno stand espositivo particolarmente curato. Al Sil, nella sessione del 10 giugno, sono previsti gli interventi di Paolo Fadda e Gianfranco Fancello con relazioni sui sistemi innovativi inerenti i trasporti marittimi, mentre per la Regione interverrà Nicola Pusceddu su relazioni tra porto e città. Un ruolo che, come in passato è stato riconosciuto da diversi operatori del settore, è quasi facilitato dalla posizione geografica della Sardegna in generale e dello scalo di Porto Torres in particolare. Le esperienze maturate con i collegamenti con la Spagna e la Francia-Corsica sono quindi un punto di partenza, analizzato dagli esperti del Cirem, una base sulla quale lavorare per potenziare le capacità operative dello scalo marittimo portotorrese, che sembra voler guardare alle realtà delle altre regioni mediterranee dell’Unione Europea.
 
 
9 – LA NUOVA SARDEGNA di sabato 6 giugno 2015 / Cagliari 24 ore - Pagina 9
È stato consigliere regionale: l’unico nato nel sud del Mediterraneo
L’ADDIO A RADHOUAN BEN AMARA
CAGLIARI La sua elezione aveva fatto epoca: Radhouan Ben Amara è stato e lo è ancora il primo e unico consigliere regionale nato nella sponda sud del Mediterraneo, in Tunisia. Malato da tempo, a 62 anni Ben Amara è morto ieri in una clinica cagliaritana. Era nato nel governatorato di Tozeur, per poi trasferirsi a Cagliari dopo aver vinto il concorso di ricercatore prima docente universitario poi nella facoltà di Lettere, in cui ha insegnato inglese, francese e teoria della traduzione. Da subito si mette in luce per l’impegno sociale e politico nel mondo della sinistra, con un grande attivismo nelle iniziative per l’integrazione fra i popoli del Mediterraneo. Poi l’elezione in Consiglio comunale, a Cagliari, con la lista dei Comunisti italiani, e una forte opposizione alla giunta guidata dall’attuale senatore di Forza Italia Emilio Floris. Nel 2009, l’elezione in Consiglio regionale di cui ha fatto parte per tutta la XIV legislatura che si è conclusa nel 2014 e in cui è stato un antagonista della giunta di centrodestra guidata da Ugo Cappellacci (Forza Italia). Oltre che nei Comunisti italiani, Ben Amara ha militato in Rifondazione e in Sinistra ecologia e libertà.


10 – LA NUOVA SARDEGNA di sabato 6 giugno 2015 / Economia Sardegna - Pagina 15
FONDO SOCIALE EUROPEO >> IL PROGRAMMA
Nel confronto con i rettori l’assessore al Lavoro punta sulle risorse umane per far ripartire l’economia dell’isola
MURA: «ORA INVESTIAMO SULLE PERSONE»
di Antonio Meloni
SASSARI Massima attenzione agli investimenti e progetti di qualità per l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. L’Università sarda prova a ripartire forte nel nuovo Piano operativo regionale, anche con un rinnovato senso di cooperazione tra i due atenei e ll prezioso sostegno degli Enti locali. Sono stati questi i temi al centro del dibattito che ha visto allo stesso tavolo i rettori di Cagliari e Sassari, Maria Del Zompo e Massimo Carpinelli, affiancati da Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio regionale, Virginia Mura, assessore regionale al Lavoro e Nicola Sanna, sindaco di Sassari. Perché se è vero che rispetto al piano precedente mancano 230 milioni di euro, è vero anche che lavorando insieme si può ovviare all’inconveniente. La presentazione del nuovo Por, circa 445 milioni di euro, ha dato il là a un dibattito con un filo conduttore: il ruolo determinante del Fondo sociale europeo e la necessità di spendere bene i soldi destinati alla Sardegna. Soldi che saranno “spalmati” su cinque assi in cui gli interventi a favore dell’occupazione (171 milioni di euro) faranno la parte del leone. Di importanza non secondaria, il sostegno all’istruzione e alla formazione (più di 155 milioni), senza trascurare le piaghe drammaticamente aperte della disoccupazione e delle povertà (circa 89 milioni di euro). Grande importanza è stata data al programma “Flexicurity”, destinato ai lavoratori fuori dalla mobilità in deroga, ai quali sarà consentito il reinserimento con un sistema di tirocini e bonus occupazionali. In questa partita gli atenei sardi si preparano a giocare un ruolo da protagonisti: «L’università non può essere ulteriormente rimaneggiata – ha tagliato corto Maria del Zompo – perché per i giovani sardi rappresenta l’unica possibilità di crescita e di ingresso nel mercato del lavoro, un’arma formidabile a disposizione degli amministratori per creare ricchezza e occupazione nel territorio». La neo eletta rettrice di Cagliari ha invitato ad andare oltre gli steccati: «Non è più tempo di contrapposizioni, sediamoci a un tavolo, troviamo i punti d’incontro e lavoriamo insieme per cercare soluzioni». Sulla stessa linea, Gianfranco Ganau, ha rimarcato più volte la necessità di spendere in modo oculato i fondi destinati all’istruzione auspicando un coordinamento sempre più stretto fra i Centri servizi per il lavoro e la Regione. L’assessore regionale al Lavoro ha rimarcato la ferma intenzione della giunta regionale di sostenere con programmi mirati il sistema dell’istruzione e della formazione «ma soprattutto – ha precisato Virginia Mura – a valorizzare il prezioso patrimonio di risorse umane per far ripartire la Sardegna. Il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, ha fatto proprio l’invito a lavorare in squadra evidenziando la necessità di stare insieme in un momento di crisi. La conclusione della mattinata, coordinata dal giornalista Gibi Puggioni, è stata affidata a Federica Ghiani, giovane architetto algherese reduce da un master and back, che pur riconoscendo l’indubbio valore del programma regionale, ha anche evidenziato la necessità di lavorare per potenziare la realtà locale evitando, una volta rientrati a casa, di vanificare la preziosa esperienza maturata all’estero.
 
 
11 – LA NUOVA SARDEGNA di sabato 6 giugno 2015 / Sport - Pagina 44
I quartieri di sette comuni
in gara al Parco di Terramaini
CAGLIARI Si svolgerà domenica (a partire dalle ore 9.30) la manifestazione QuartierInGara. L’appuntamento con i giochi è presso il Parco Terramaini di Cagliari. Alla cerimonia di apertura saranno presenti autorità dei Comuni coinvolti, rappresentanti del Coni Sardegna, dell'Università di Cagliari e dell'Esercito. Molte e divertenti le prove che le squadre dei 19 quartieri partecipanti affronteranno per vincere il premio di 10.000 euro spendibile nell’acquisto di arredi e attrezzature sportive da installare nei vari rioni. Una sorta di ”Giochi senza Frontiere” che coinvolgerà gli abitanti dei Comuni di Cagliari, Elmas, Monserrato, Quartucciu, Quartu Sant’Elena, Selargius e Sestu. L’evento, per la sua valenza sportiva, è stato inoltre inserito dal Coni Sardegna nella Giornata Nazionale dello Sport. QuartierInGara è un progetto del Centro Sportivo Italiano di Cagliari che ha l’obiettivo di avvicinare lo sport alle persone avvicinando le persone allo sport.
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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