Lunedì 8 giugno 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 giugno 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 8 giugno 2015 / Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
STATISTICHE. Oltre 236mila euro ai primi quattro enti. La preferita è la onlus Domus de Luna
IL 5 PER MILLE SARDO AL VOLONTARIATO

Associazioni in testa alla classifica delle scelte dei contribuenti Il cuore tributario dei sardi batte per il volontariato. Sono le associazioni che operano in questo ambito a beneficiare maggiormente della donazione volontaria del 5 per mille nella denuncia dei redditi del 2013.
I dati e le cifre, riportati dall’Agenzia delle Entrate, dimostrano come tra i quattro macro-settori, in cui vengono collocati i soggetti beneficiari, il volontariato desti particolare attenzione. L’importo complessivo ottenuto dalle prime quattro associazioni di volontariato risulta pari a 236.743,06 euro, una cifra di gran lunga superiore rispetto a enti o istituzioni che rientrano in categoria diverse.
VOLONTARIATO È la Fondazione Domus de Luna onlus Sardegna la più premiata dai cittadini con un totale di 67.666,21 euro che arrivano dal 5 per mille. Domus de Luna, che si occupa di aiutare i bambini e i ragazzi in difficoltà, è l’organizzazione che ottiene il maggior numero di contributi in tutta l’Isola. Subito dopo c’è la Federazione Diabete giovanile che ottiene oltre 60mila euro. Sono cifre che acquistano un valore ancora maggiore se confrontate con enti come la Regione o i Comuni delle grandi città che, inseriti in altri elenchi, ricevono cifre decisamente inferiori. Un’altra cifra importane (oltre 53mila euro) viene destinata all’associazione Peter Pan che si occupa di fornire assistenza a bambini (e alle loro famiglie) affetti da disturbi pervasivi dello sviluppo ed altre patologie neurologiche invalidanti.
Tra le associazioni di volontariato premiate dai contribuenti c’è la Lega per i diritti degli animali (Lida) di Olbia al quale viene destinato un totale di 52.851 euro. Sensibilità anche per quanto riguarda la donazione di organi: l’associazione Elisa Deiana Onlus riceve complessivamente 50.154,57 euro. L’importo complessivo si ottiene sommando la quota volontaria e la destinazione generica che viene assegnata dallo Stato quando sulla dichiarazione dei redditi non viene espressa nessuna preferenza.
LA SCELTA Il fattore che evidenzia una particolare sensibilità da parte dei contribuenti sardi per il volontariato è proprio il numero delle scelte. Tutte le associazioni possono vantare una grande quantità di “destinazioni volontarie”, ossia una decisione da parte del cittadino che usufruisce di questa donazione in maniera consapevole. Infatti, il cinque per mille in ogni caso viene decurtato nella denuncia dei redditi. Se non viene specificata alcuna scelta, la cifra va allo Stato che ripartisce le quote tra enti associazioni e istituzioni iscritte ai registri dei beneficiari.
Per le associazioni di volontariato, la somma delle donazioni volontarie rappresenta praticamente il totale del contributo. Significa che esiste una maggiore sensibilità nei confronti di chi opera in ambiti difficili che coinvolgono sempre più persone. La malattia, la povertà e le difficoltà rappresentano, almeno sulla base dei numeri, settori in cui è necessario un sostegno.
RICERCA E SOCIALE Nella ricerca scientifica l’Università di Cagliari ottiene poco più di 50mila euro, grazie a 1.210 scelte e 11mila euro di destinazione generica. Subito dopo c’è l’Università di Sassari con 26mila euro. Premiato anche il conservatorio di Cagliari al quale arrivano 1.741 euro. Per quanto riguarda le attività sociali dei Comuni, Cagliari e Sassari ottengono rispettivamente 38.562 e 32.269 euro. Subito dopo Carbonia che, nonostante non sia una delle città più popolate in Sardegna, ottiene quasi 13mila euro. Cifre decisamente più ridotte per quanto riguarda gli enti della ricerca sanitaria. La Regione Sardegna raggiunge una quota di 3.038 euro e poi l’Istituto Zooprofilattico sperimentale che ottiene 2.642 euro.
Matteo Sau
 
L’UNIONE SARDA di lunedì 8 giugno 2015
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 8 giugno 2015 / Provincia di Nuoro (Pagina 25 - Edizione CA)
NUORO. Dopo vent’anni gli operatori di Ecotopia fuori dai servizi universitari
«Rinunciamo al lavoro, ma non alla dignità»

«Non abbiamo partecipato alla gara perché riteniamo sia più dignitoso perdere il lavoro che rinunciare alla propria dignità e alla sicurezza sul posto di lavoro». Con queste parole i 33 operatori della cooperativa Ecotopia, che garantisce ancora per pochi giorni i servizi nell’università di Nuoro, spiegano il perché della rinuncia a concorrere al bando di febbraio che li mette fuori dalla gestione delle attività dopo vent’anni. In vista del sit-in di mercoledì, quando per protesta si incateneranno nella sede di Sa Terra Mala, sottolineano che «la sofferta decisione di non partecipare è scaturita dalla valutazione del bando di gara: non conteneva le condizioni economiche e contrattuali minime stabilite per legge, se non sottopagando il personale e dando un servizio di scarsa qualità, e per la mancanza delle condizioni di sicurezza». Sotto accusa l’appalto con un importo a base d’asta del 30 per cento in meno, ribasso a parte, rispetto alla precedente del 2007 pur con gli stessi servizi. «Significava - spiegano - licenziare dieci persone su 33 o tagliare a tutti gli stipendi, ma non le ore, del 30 per cento con una netta diminuzione della qualità del servizio, non solo nelle pulizie, ma soprattutto per quelli qualificanti come la biblioteca o la segreteria che serve tutti gli studenti del territorio iscritti a Sassari». In vent’anni la coop ha garantito competenza e professionalità, anche grazie a continui corsi di aggiornamento del personale. «Noi in questa università, come risorsa per tutto il territorio, ci crediamo davvero - sostengono -. La prova sta nell’aver anticipato decine di mensilità nonostante il cronico ritardo con cui ci vengono pagate le fatture, pur di non interrompere lezioni ed esami, e solo dopo anni di disagi e difficoltà economiche abbiamo scioperato». Ora l’impegno si interrompe anche perché nella nuova gara non è prevista la clausola di salvaguardia per il riassorbimento del personale già in servizio.
 
3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 8 giugno 2015 / Sport Vari (Pagina 45 - Edizione CA)
NUOTO. Ci saranno 8 sardi
SetteColli per Guttuso Caccia alle Universiadi

Un record di categoria a Sassari nelle qualificazioni per i campionati sardi assoluti estivi. A firmarlo è stata Maddalena Palladino nei 50 delfino (29”7) categoria Ragazze. Nessun primato invece nel concentramento sud di Terramaini. La manifestazione ha coinvolto in tutto 380 atleti in rappresentanza di 18 società: le finali si svolgeranno ancora a Sassari il 26 e 27 giugno.
SETTECOLLI La settimana prossima è intanto in programma a Roma un altro importante appuntamento: il meeting internazionale SetteColli con otto sardi in gara: Giuseppe Guttuso (Promogest ), Francesca Annis (Atlantide), Alessandro Porcu (Esperia), Chiara Ruiu, Antonello Ianni, Nadia Manconi, Alessandro Tanda e Andrea Farru tutti dello Sport Full Time (ha dato forfait per motivi di studio Emiliano Zucca) dove si festeggia la nascita di Beatrice, primogenita di Valeria e Pierluigi Salis, allenatore del club sassarese.
Particolarmente atteso alla prova Giuseppe Guttuso che pochi giorni fa ha partecipato a Bologna ad un altro test per velocisti azzurri nell’ambito di un programma voluto dalla Federnuoto, in collaborazione con l’Università felsinea. «Giuseppe è in costante crescita», spiega il suo allenatore Nicola Pau, che a Bologna faceva parte dello staff del direttore tecnico azzurro Butini; «l’obiettivo al SetteColli è confermare la qualificazione per le Universiadi di luglio in Corea del Sud». ( l.f. )
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di lunedì 8 giugno 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
TERRAMAINI. Sant’Elia-Poetto primo tra i rioni di Cagliari, Quartu e altri cinque centri
IL TRIONFO DELLO SPORT IN PIAZZA
Trecento cittadini-atleti ieri alle finali di “Quartieri in gara”

Più che un rione, ha vinto una coalizione. Nome in codice CA 17, è stato il gruppo formato da Poetto, La Palma, Quartiere del Sole, Borgo Sant’Elia (vecchio e nuovo) e Medau Su Cramu, ad aggiudicarsi l’edizione 2015 di “Quartieri in gara”, che dopo un mese di sfide si è conclusa ieri con le finali disputate nell’area verde di Terramaini, all’interno del Parco del Molentargius. La gara sportiva che ha coinvolto 18 quartieri di sette diversi Comuni ha visto sul podio anche QT 1 (Su Gregori di Quartucciu, secondo in classifica) e i terzi di CA 18, ovvero Pirri (Is Bingias, Terramaini, Monteleone, Santa Rosalia e Monreale).
LA COMPETIZIONE Il podio è per tre, ma la festa è stata per trecento, cioè gli atleti non professionisti che si sono iscritti a una delle diciotto squadre (quella del proprio quartiere) per un’iniziativa senz’altro di sport, ma pensata anche per far socializzare persone che si sfiorano tutti i giorni perché vivono nello stesso quartiere, ma non si conoscevano: non a caso, lo slogan era “Uniti nello sport”. Anche in questo senso, gli organizzatori del Centro sportivo italiano alleati con le Facoltà di Scienze motorie e Medicina, con il Parco del Molentargius e con sette Comuni, hanno fatto centro, corroborati anche da un finanziamento della Fondazione Banco di Sardegna e dal supporto dell’Esercito. Si sono sfidate le rappresentanze dei diversi quartieri di Cagliari, Quartu, Quartucciu, Selargius, Sestu, Elmas e Monserrato.
SOLIDARIETÀ Che cosa hanno vinto, i cagliaritani della squadra CA 17 capitanati dal 77enne Fausto Delrio? Prima di tutto, diecimila euro con il vincolo di spenderli per acquistare arredi e attrezzature sportivi per i propri quartieri, ma non solo. Lo sponsor Pasta Cellino, che ha offerto un piatto di malloreddus e spaghetti a tutti dopo la competizione, regala ai vincitori una tonnellata di pasta e oltre 25 mila fette biscottate che la squadra arrivata prima donerà a persone bisognose o ad associazioni di volontariato che operano nei quartieri della “coalizione”. Così, tanto per non dimenticarsi che l’obiettivo di “Quartieri in gara” è prima di tutto sociale: creare legami tra i residenti e promuovere la cultura dello sport e del benessere psicofisico.
LE PIAZZE Le competizioni (a proposito: il Coni ha inserito “Quartieri in gara” come iniziativa ufficiale della Giornata nazionale dello sport) sono il sale dell’attività fisica, soprattutto per atleti non professionisti. Però, prima, bisogna allenarsi ed è quello che è successo in diciotto piazze di Comuni dell’hinterland. Ciascuna di loro è stata trasformata per un mese in una palestra all’aperto, nella quale gli allenamenti erano coordinati da laureati e laureandi in Scienze motorie. C’erano anche i medici, che hanno collaborato alla preparazione di programmi di attività fisica più leggeri per le persone anziane, facendo altrettanto anche per diversamente abili e persone che soffrono di patologie.
LO SPIRITO Al di là del successo dei vincitori, e anche delle iniziative di beneficenza legate ai premi, molto è ciò che resta di questo mese all’insegna dello sport e dell’alleanza tra abitanti dei diversi quartieri, ed è il valore aggiunto al quale il presidente del comitato provinciale del Centro sportivo italiano, Maurizio Siddi, aveva subito dichiarato di tenere di più: le piazze che in ogni rione sono state utilizzate per gli allenamenti sono ancora lì, i laureati o laureandi in Scienza motorie no, ma i loro insegnamenti sì. Il vero successo di “Quartieri in gara” sarà decretato da chi, quegli insegnamenti, continuerà a metterli in pratica nella “sua” piazza, con i suoi compagni di squadra spesso conosciuti in quest’occasione, perché finalmente avrà incontrato la cultura dello sport.
Luigi Almiento
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di lunedì 8 giugno 2015 / Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
Alcuni dati a sorpresa nel Rapporto sugli immigrati: le presenze nella Regione sono 42mila
IMPRESA IN OGNI LINGUA DEL MONDO
Cresce nell’Isola il numero di stranieri che avviano un’azienda

Accogliere, integrare o respingere. In prima linea nella trincea tra Europa e Africa, la Sardegna affronta da tempo il tema dei migranti: e i fatti di questi giorni lo confermano. Clandestini, rifugiati o immigrati regolari: il sistema di accoglienza è stato analizzato nelle sue potenzialità e criticità dal rapporto “I flussi migratori in Sardegna 2011-2014”, presentato di recente nella sede dalla Fondazione Banco di Sardegna a Cagliari.
Un momento di confronto su un tema di stretta attualità al quale hanno partecipato anche il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il padrone di casa Antonello Cabras, presidente della Fondazione, e Luigi Manconi, senatore del Partito democratico e presidente della Commissione sui diritti umani e le tutele del Senato.
IL CENSIMENTO Il dossier realizzato dall’associazione “A buon diritto” ha disegnato il quadro generale dell’immigrazione nell’Isola censendo la popolazione straniera, comprendendo quindi le persone legalmente e stabilmente trasferite, sia di provenienza dall’Unione europea che extracomunitaria.
E così si scopre che nel 2013 erano 42mila gli stranieri residenti in Sardegna: «Una cifra che è pari al 2,5% della popolazione totale», ha spiegato Valentina Brinis, sociologa e responsabile del rapporto, «meno di un terzo della media dell’8% degli immigrati del resto del Paese, che sono quasi 5 milioni su 60 milioni di italiani. Marocchini, cinesi e senegalesi occupano il podio delle presenze nell’Isola, mentre è il settore dei servizi (alberghiero e ristorazione soprattutto) quello in cui gli stranieri trovano i maggiori spiragli professionali». I cittadini comunitari arrivano a poco più di 18mila unità, mentre i restanti 24mila «posseggono nella maggior parte dei permessi di soggiorno illimitati anche in qualità di parente di cittadino straniero residente in Italia».
«ACCOGLIERE» «Abbiamo sempre vissuto la nostra posizione al centro del Mediterraneo come un vantaggio», è la riflessione del presidente Pigliaru, «ora non possiamo far finta di non essere più il crocevia tra due continenti. Ecco perché dobbiamo accogliere tutti, che fuggano da crisi economiche o sistemi dittatoriali, riuscendo a gestire l’integrazione, senza però permettere - ha avvertito - che l’esasperata richiesta di sicurezza da parte di cittadini si tramuti in una chiusura delle porte della solidarietà».
I NUMERI Ed è proprio il rapporto a confermare quanto i cittadini stranieri sappiano integrarsi diventando imprenditori. Il numero dei titolari di imprese individuali con sede in Sardegna nati in Paesi non comunitari è passato, nel periodo 2011-2012, da 5.749 a 6.170, con un incremento pari al 7,3%, fino alle attuali 9.166.
Capitolo a parte lo meritano i circa 1.230 tra richiedenti asilo e rifugiati arrivati in Sardegna. «Il punto di riferimento è il centro di accoglienza di Elmas da 220 posti», ha spiegato Brinis: «Da qui le persone vengono poi trasferite in altre strutture distribuite su tutto il territorio, per intraprendere percorsi di inserimento sulla base di progetti individuali ».
«Soltanto i burocrati possono distinguere carestie o conflitti», ha osservato Luigi Manconi: «Fortunatamente l’accoglienza dei sardi fino ad ora è stata equilibrata, ma nulla esclude che in futuro si possano manifestare eventi di intolleranza». Il dossier ha infine individuato nella lentezza dei processi di inserimento dei richiedenti asilo il vero ostacolo a un’accoglienza ottimale.
Un iter che secondo Brinis potrebbe essere migliorato «con l’istituzione di una commissione territoriale che possa accelerare la valutazione delle richieste di asilo; il trasferimento del Cara di Elmas all’esterno dell’area aeroportuale, per consentire agli ospiti un regime meno gravato da controlli e vincoli; l’incremento dei progetti di inserimento professionali; l’avviamento di iniziative per la riduzione della quota di attività in nero e infine la valorizzazione del lavoro straniero in agricoltura. In una regione in cui il 64% delle terre è coltivabile».
Luca Mascia
 
  

 
LA NUOVA SARDEGNA
 
 
6 – LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 8 giugno 2015 / Sport vari - Pagina 40
Biologi e farmacisti stavolta fanno meglio di medici e chirurghi
SFIDE TRA UNIVERSITARI, VINCONO I BIOFAR
CAGLIARI Biologi e farmacisti meglio di medici e chirurghi: la terza edizione di Ateneika registra un cambio di passo. Con 12 medaglie d’oro, 7 d’argento e 6 di bronzo, BioFar precede MedChi, ai vertici nel 2014. La facoltà che giura su Ippocrate coglie 11 ori, altrettanti secondi posti e 12 terzi. In breve, vittoria sofferta e combattuta. Come i nove giorni di gare al campus di Sa Duchessa. Con un testa a testa anche tra Ingegneri-architetti e Scienze economiche giuridiche e politiche: i primi firmano 9 ori, 11 argenti e 12 bronzi contro 8, 12 e 8. Distanziate Scienze (5, 6 e 1) e Studi umanistici (4, 2, 6). Sabato notte - con duemila studenti che seguono Juventus-Barcellona sul mega schermo in attesa della premiazione - al Cus trionfa uno spirito speciale: sport, aggregazione, confronto e culture multietniche. Ateneika, curata dall’associazione Il Paese delle meraviglie con l’università di Cagliari e del Cus, ha fatto centro. Musica e confronto ad alzo zero. Coinvolgimento delle sei facoltà e del territorio, inclusi studenti Erasmus e docenti stranieri. «Un percorso eccellente». dice il pro rettore vicario, Francesco Mola. «Una festa nella festa», spiega il pro rettore Alessandra Carucci. «È stata dura e ma ce l’abbiamo fatta» chiosa Alessio Correnti, presidente Paese delle meraviglie. Il plauso anche dall’assessore comunale allo sport, Yuri Marcialis e dal vice presidente del Cus Cagliari, Stefano Arrica. In vetrina, nel tennis Carlotta Lehner, Elisa Idini, Michele Secci e Alessandro Cannavera. Medaglie nel tennistavolo per Matteo Cozzolino (oro) e Sulis-Sarigu (Scienze economiche). Oro, individuali e a squadra, per Moret (basket 1vs 1), Gianluigi Prasciolu (Ingegneri) e Alessandro Piccinnu (Scienze economiche), Michele Sanna (calcetto, Medicina), Maria Serrau (calcetto, Medicina). Sul podio Luca Ruggiu (calcio a 5), Gianluca Fadda, Nicolò Atzori, Silvia Depau, Marco Caddemi. Gare ok (mezzo fondo) per Carla Girometti e Giulia Innocenti. Tra fiumi di birra e hamburger, un film di sport, rock e fair play per i 1.300 iscritti in cento ore di sfide. Con cinquanta volontari e i ragazzi Special Olimpics che meritano un bacio. La fiamma si è spenta alle sei di domenica mattina, gli U2 per sottofondo. Appuntamento al 2016.
Mario Frongia
 
 
7 – LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 8 giugno 2015 / Sport vari - Pagina 43
CROSSFIT A CAGLIARI
Sette atleti in finale e due podi, la Jchnos di Sassari fa il pieno
CAGLIARI Grande successo per la Battle of Ateneika, che si è svolta martedì 2 giugno sul campo della Cus Cagliari. La gara di Crossfit, che ha ottenuto laa sponsorizzazione della Reebok, è stata organizzata dalla CrossFit Kasteddu in occasione dei Giochi Universitari che si sono svolti nel capoluogo sardo. Hanno partecipato cinquanta atleti provenienti da ogni angolo di Sardegna, un vero e proprio campionato sardo di CrossFit, insomma, al termine del quale sono stati assegnati i pass per la fase finale. Una rappresentanza importante della palestra CrossFit Jchnos di Sassari ha piazzato ben sette atleti nelle quattro finali di categoria ottenendo due podi con Valentina Ortu nella categoria Open donne e con Marco Dettori anche lui secondo nella categoria Open uomini. Enorme, dunque, la soddisfazione dei coach Stefania Denurra e Antonio Milocco che da ormai un anno stanno facendo conoscere questo nuovo sport agli atleti sassaresi. Un giorno di puro divertimento e una grandissima sfida: gli atleti hanno affrontare tre differenti wods nelle strutture messe a disposizione per l’occasione. La prima gara si è svolta nella piscina Acqua Sport di viale Diaz, gli altri DUE wods e le finali sono stati invece ospitati del campo d’atletica del Cus Cagliari. Un migliaio di persone accorse da tutta la Sardegna hanno fatto da contorno a una manifestazione ben organizzata da Fabio Fierro e Francesca Tanda. I risultati delle finali. Open women: Monica Manca, Valentina Ortu (Jchnos Sassari), Martina Gaslini, Silvia Zoccheddu e Patrizia Cappeddu. Open men: Maurizio Mei, Marco Dettori (Jchnos Sassari), Alessio Ligas, Giovanni Diana (Jchnos Sassari) e Federico Farina (Jchnos Sassari). Rx women: Raffaella Cachia, Manja Perko, Sara Serrenti, Antonella Carai (Jchnos Sassari) e Monica Cossu. Rx men: Giuseppe Meloni, Mirko Secci, Filippo Peis, Carlo Ghelfi e Giuseppe Gutierrez (Jchnos Sassari).


QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionario e social

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