Martedì 2 giugno 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 giugno 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 36 - Edizione CA)
INTERNET
 
L'“Internet delle Cose” (Internet of Things, Iot) è al centro dell'ottavo incontro con i ricercatori del Crs4, domani alle 15.30 nell'aula magna della facoltà di Ingegneria, in via Marengo. Il seminario del ricercatore Davide Carboni, aperto a tutti, tratterà il tema dei problemi legati alla privacy e alla sicurezza.
 

LA NUOVA SARDEGNA
2 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 45
Positive alla clamidia 8 giovani su dieci
In aumento tra i ragazzi anche le altre malattie sessualmente trasmissibili. E ricompare la sifilide che si credeva debellata
di Monica Demurtas
 
SASSARI Le malattie sessualmente trasmissibili, l’infezione da clamidia in modo particolare e perfino la sifilide di cui si era quasi persa la memoria, tornano a colpire nel Sassarese e contagiano soprattutto i ragazzi, in percentuale più alta le donne. Disinformati e per questo ancora più vulnerabili, i giovani e i giovanissimi sono i più esposti a un rischio che si sta diffondendo. Per scongiurarlo, senza allarmismi ma con pragmatismo, non c’è che un sistema: la prevenzione. Non a caso “Conoscere per prevenire” era il titolo del convegno, organizzato dall’Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri della Provincia di Sassari, che si è svolto nei giorni scorsi nell’aula magna dell’Università. L’iniziativa, dedicata a Trotula la prima donna medico della storia, ha rappresentato per i medici presenti un importante momento di formazione, ma ha portato soprattutto all’attenzione del pubblico un grave fenomeno: i casi di malattie sessualmente trasmesse sono aumentati negli ultimi anni nel territorio in modo particolare tra i giovani. Coinvolte le scuole. «Il fenomeno ha necessità di essere affrontato adeguatamente dalle istituzioni – dichiarano Rita Nonnis e Stefania Zanetti, fra le organizzatrici dell’evento – e in generale nei vari ambiti: medici, sanitari e scolastici». Per questo motivo sono stati invitati all’incontro personalità appartenenti al mondo medico, scientifico, sanitario, della scuola e della politica regionale. Nell’aula magna dell’università era presente inoltre una folta rappresentanza di studenti di medicina, infermieristica e delle scuole superiori. Nella prima parte della giornata di studi sono stati presentati i dati relativi alle malattie sessualmente trasmissibili raccolti nel territorio e affrontati gli aspetti dedicati ai problemi diagnostici e terapeutici. «Negli incontri preliminari svolti – dichiara Nonnis – è emerso che vi è una scarsa informazione proprio nella fascia d’età più a rischio (14/18 anni). La materia a scuola non è trattata, sia per difficoltà oggettive di tempo ma anche per la mancanza di un progetto che individui competenze e modalità di intervento». Tra i dati più sconcertanti certamente quello relativo ad una malattia che si riteneva ormai scomparsa: la sifilide. Dalla relazione di Maria Antonietta Montesu emerge infatti che nel territorio sassarese questa malattia si è ripresentata da qualche tempo con un incidenza di 2-4 casi l'anno. L’HIV torna a far paura. Dopo la paura delle infezioni di HIV degli anni '90 ora si è un po’ allentata l'attenzione sulla prevenzione anche per questo aumentano nel territorio, come riferisce Stefania Zanetti, anche i pazienti positivi alla Clamidia: malattia sessualmente trasmissibile attualmente diffusa in prevalenza nella fascia età compresa tra i 25 e i 34 anni. Nel decennio 2005 2014 su 11986 campioni prelevati da 11807 pazienti sono risultati positivi l'ottantasei per cento delle donne (10156 individui) e il 14% degli uomini (1614 individui). Dati più rassicuranti emergono dall’intervento di Maria Stella Mura della Clinica Malattie Infettive di Sassari sugli attuali casi di HIV presenti nel territorio. Sono attualmente in cura nella struttura cittadina 49 pazienti: 5 donne e 44 uomini, di età media compresa tra i 25 e i 56 anni. Negli anni '90 a Sassari si registrò la percentuale più alta in Italia di infezioni di HIV (rispetto al numero di abitanti) ora il numero di casi si è stabilizzato e grazie alle nuove terapie è comunque diminuita la mortalità. Tavola rotonda. Nella seconda parte della giornata si è svolta una tavola rotonda, coordinata dalla giornalista Carmina Conte, in cui si è discusso dei problemi terapeutici, ma soprattutto della prevenzione di queste malattie. «I dati emersi – conclude Nonnis – confermano che il problema è grave e deve essere affrontato in maniera adeguata e condivisa fra sanità, scuole e istituzioni. Per questo il lavoro delle partecipanti al convegno proseguirà con un tavolo tecnico congiunto al fine di elaborare un progetto da condividere con le istituzioni». «Nell’anno mille Trotula si occupò di sessualità, in maniera laica e non moralistica, la prevenzione primaria è infatti il miglior modo per non ammalarsi – conclude Rita Nonnis – . I ragazzi vanno resi consapevoli anche attraverso la promozione, in ambito sessuale, di corretti stili di vita».
 
LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 46
Asl e Aou chiamano i sindacati
I due commissari: «Aperti al confronto, entro il 30 giugno la proposta d’unificazione delle aziende»
 
SASSARI Dopo le proteste dei sindacati della sanità che lamentavano la mancanza di coinvolgimento in vista della delicata fase di incorporazione di Asl e Azienda ospedaliera universitaria, i due commissari straordinari lanciano un messaggio rassicurante con un comunicato congiunto: .«A breve apriremo il confronto con i sindacati sul passaggio aziendale. E ci sarà massima tutela del personale». «Tutte le parti sociali saranno coinvolte nel processo di unificazione delle strutture sanitarie di Sassari, l’Azienda Ospedaliera Universitaria e il presidio Santissima Annunziata che fa capo alla Asl 1 – affermano i commissari della Asl 1 e della Aou di Sassari, Agostino Sussarellu e Giuseppe Pintor – . In questi primi mesi è stato necessario fare una attenta analisi preliminare, tra l’altro ancora in corso, così come lo sono le interlocuzioni con i sindacati sui tavoli regionali e locali per il processo di riforma del sistema sanitario, all'interno del quale si colloca l'unificazione delle strutture sassaresi”. Quindi c’è la chiara intenzione, stando al comunicato, «di un coinvolgimento e di un preciso confronto su ogni iniziativa che dovrà essere presa in futuro». I commissari, a scusante, ricordano che hanno avviato il loro lavoro solo pochi mesi fa e mettono le mani avanti sottolineando di aver operato finora « in un quadro generale di gravissima crisi anche gestionale». Ma intanto precisano che «già per il 30 giugno è prevista l'approvazione della proposta del percorso di unificazione delle strutture». «Tutto questo fa parte di un più grande progetto - proseguono - evidentemente collegato alla definizione della rete ospedaliera regionale». Anche sulle azioni messe in campo a tutela del personale i due commissari vogliono sgombrare il campo da allarmismi: «Per il passaggio dei dipendenti, per i quali non è previsto alcun taglio, da azienda ad altra azienda nell'ambito del servizio sanitario regionale, ci sarà un sereno confronto con tutti gli attori del sistema e con le parti sociali, perché siano garantiti tutti i diritti e le prerogative dei lavoratori». Intanto anche la Fsi (Federazione sindacati indipendenti chiede l’immediata apertura di un tavolo sindacale. «Oppure metteremo in atto ogni protesta per opporci, compresolo stato d’agitazione a oltranza», afferma la segretaria territoriale dell’FSi, Mariangela Campus.“«Il passaggio aziendale riguarda 1200 dipendenti, finora l’operazione è stata priva di trasparenza ed è stata portata avanti sottobanco sulla pelle dei lavoratori». L’Fsi ha scritto all’assessore regionale alla Sanità e agli stessi commissari di Asl e Aou: «Non possiamo consentire che tutto si riduca ad un' informazione che i commissari daranno tardivamente e dove mancheranno ormai le condizioni (tempo/ autonomia di scelte ) per delle serene e accettabili valutazioni condivise».

Questionario e social

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