UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 27 maggio 2015

Mercoledì 27 maggio 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 maggio 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI


 
L’UNIONE SARDA
 
1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 27 maggio 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Nove giorni di gare a Sa Duchessa: da battere gli studenti di Medicina
ATHENEIKA, COMINCIA VENERDÌ L'OLIMPIADE DEGLI UNIVERSITARI
La facoltà da battere è Medicina. Perché i futuri professionisti della salute sono stati i vincitori delle due precedenti edizioni di Ateneika, l' olimpiade degli studenti universitari che comincerà venerdì con la cerimonia inaugurale e si concluderà il 6 giugno. La manifestazione è stata presentata ieri mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il neo rettore Maria Del Zompo («Anche io ex atleta del Cus», ha puntualizzato), l'assessore comunale allo Sport Yuri Marcialis (alla prima uscita ufficiale), il prorettore Francesco Mola, il presidente del Cus Cagliari Adriano Rossi, il consigliere regionale Francesco Agus e Alessio Damiano Correnti, presidente di “Il paese delle meraviglie”, l'associazione che organizza la kermesse.
 I NUMERI Una manifestazione monstre con cifre da vera e propria olimpiade: in nove giorni, gli atleti, di sei facoltà, saranno impegnati in sette discipline. Ci saranno 60 squadre di calcio a cinque, 20 di pallavolo, 10 di basket, 65 atleti, 50 tennisti e 50 nuotatori. Cento ore totali di sport, mille partite in programma, 1.300 gli studenti iscritti. E, per non lasciare nulla al caso, anche una sorta di villaggio olimpico con venti stand allestiti negli impianti di Sa Duchessa.
LO SPIRITO Nove giorni nei quali gli studenti si confronteranno nelle discipline sportive. Ma anche un momento di socializzazione. Non a caso, ogni giornata di gare sarà conclusa da appuntamenti di spettacolo: il concerto inaugurale è affidato a uno dei gruppi indie più apprezzati a livello nazionale, Giorgio Canali & Rossofuoco. Tra gli artisti sardi coinvolti gli emergenti Herbert Stencil e i Debosciati, e i Ratapignata che presenteranno il loro nuovo disco “Oro siguru”. E, per non farsi mancare niente, sabato nove giugno la cerimonia di chiusura sarà anticipata dalla proiezione in diretta della finale di Champions' League tra Juventus e Barcellona.
 LA PRESENTAZIONE Universitari protagonisti. Ma non solo: nella manifestazione sono coinvolti anche gli atleti di Special olympics Italia e, per un giorno, anche gli studenti delle superiori che potranno così cominciare a respirare l'aria dell'ateneo. «Quando sono stata eletta», afferma Maria Del Zompo, «ho promesso di impegnarmi non solo nel sostegno all'attività agonistica ma anche nella promozione». E, dopo aver punzecchiato il governo Renzi («Spero che la “Buona università” non vada in porto»), il rettore ha rimproverato bonariamente anche il Cus: «Lo dico da medico, gli impianti devono dotarsi di defibrillatore».
Marcello Cocco
 
 
L’UNIONE SARDA

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 27 maggio 2015 / Economia (Pagina 38 - Edizione CA)
Convegno
LA BONIFICA DELLE MINIERE DIVENTERÀ UNA RISORSA
È un grande problema che, però, può diventare una risorsa. In Sardegna, dove esiste la maggiore concentrazione italiana di miniere abbandonate (169 siti minerari e oltre 65 milioni di tonnellate di residui inquinanti), la bonifica dei territori interessati può, infatti, dare vita a un'opportunità economica per le imprese. Il dipartimento di Scienze chimiche e geologiche dell'Università di Cagliari, che studia i bio-rimedi, illustra questa mattina la “Settima giornata nazionale sulle miniere”, un evento internazionale che si svolgerà il 30 e 31 maggio a Iglesias e vedrà la partecipazione dei più importanti esperti americani.
Il convegno, coordinato da Giovanni De Giudici, ricercatore del dipartimento Scienze chimiche e geologiche, coinvolge il Parco geominerario, Epa (Protezione ambientale), Ausi, Crs4, Enea, EuroGeoSurveys e la Regione. Durante l'incontro, saranno approfondite le ricerche, gli studi e i progetti dello staff specialistico dell'ateneo di Cagliari sull'impatto circa la riqualificazione mineraria, i bio-rimedi e le opportunità occupazionali nell'Isola. Al centro della due giorni anche l'analisi del territorio ai fini della valutazione delle risorse naturali e della qualità dell'ambiente. I ricercatori, che collaborano con il servizio geologico degli Stati Uniti, discuteranno anche sui rimedi dei siti inquinati e dell'importanza del trasferimento delle ricerche alle attività del tessuto produttivo.
( ma. mad. )
 
 
L’UNIONE SARDA

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 27 maggio 2015 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
SEMINARI
Al via oggi i seminari del professor Kevin Keasey, docente alla Business school dell'Università di Leeds, nell'ambito del programma Visiting professor 2014-15 finanziato dalla Regione, e organizzati dal Dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell'Università. Primo incontro alle 11.30 nell'aula Magna in viale Sant'Ignazione 74.
 
 
L’UNIONE SARDA

4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 27 maggio 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
BUONCAMMINO. Ieri il trasferimento della prima tranche di documenti
Dal Colle a via Gallura: l'archivio storico trasloca
Dai sotterranei del carcere di Buoncammino all'archivio di Stato. È qui, al primo piano dell'edificio di via Gallura 2, che d'ora in poi si potrà sfogliare la storia dell'ex penitenziario cagliaritano e curiosare (pur nel rispetto della privacy) nella vita dei detenuti che fin dall'Ottocento sono stati rinchiusi nelle sue celle. Ieri è scoccata l'ora x: a mezzogiorno in punto i primi faldoni dell'archivio di Buoncammino, dopo aver lasciato il Colle ed essere stati caricati su un cellulare della polizia penitenziaria, sono entrati nelle stanze dell'archivio di Stato dove, tra qualche giorno, saranno consultabili dal pubblico.
 LA SVOLTA È solo la prima tranche della documentazione d'interesse storico sul carcere, così come individuata dalla commissione interprovinciale di sorveglianza sugli archivi e censita dai detenuti che con lavoro certosino, sotto la guida degli esperti, hanno passato in rassegna ogni foglio, catalogando i fascicoli degni di conservazione. Da ieri, centinaia di documenti “riposano” nella sede di via Gallura, fra gli scaffali dove sono stati riposti sotto la regia del direttore della casa circondariale di Uta, Gianfranco Pala (che dall'aprile del '99 ha guidato l'ex carcere), della direttrice dell'archivio di Stato Carla Ferrante (già componente della commissione di sorveglianza, al lavoro sull'archivio dal 2008) e di Filippo Demara, capo dell'ufficio detenuti dell'ispettorato regionale della Sardegna. «Finalmente ci siamo», dice Pala, mentre mostra l'elenco dei documenti consegnati, tra cui spicca il fascicolo di Emilio Lussu (arrestato per «omicidio» il primo novembre 1926) e il “Ruolo matricolare dei forzati esistenti nei Bagni del regno di Sardegna” (comprese le carceri di San Bartolomeo): «Faremo altri due-tre viaggi per trasferire l'intero archivio, mentre a Buoncammino resteranno solo i documenti più recenti che ci possono essere utili».
I DOCUMENTI Il viaggio di ieri è servito a trasportare i primi 150 registri matricole, con nomi, data di nascita e reati dei detenuti a Buoncammino, fin dai primi ingressi risalenti al 1830. «Un altro archivio importante si aggiunge a quelli già ospitati nei nostri uffici - spiega la direttrice dell'archivio di Stato - a ogni registro daremo un numero e, una volta pronti, saranno consultabili dal pubblico, studenti, ricercatori, storici e chiunque voglia sapere. Per noi è routine, anche se è emozionante perché qui dentro, dentro queste carte, c'è la vita delle persone, oltre che un pezzo della storia della Sardegna, economica e sociale». Renzo Becconi, uno dei tre detenuti che ha fatto il censimento, considera «un onore aver lavorato a questo progetto, un vero viaggio nei secoli dei secoli».
Carla Raggio
 
 
L’UNIONE SARDA

5 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 27 maggio 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Presentato il programma per trenta giovani provenienti da tutta Europa
Gli studenti Erasmus “studiano” da futuri leader
Un patrimonio condiviso di competenze, idee, strategie da importare in madrepatria. Lo stanno costruendo, in questi giorni a Nurri, trenta giovani di tutta Europa, artefici del progetto internazionale “Youth Leaders+”, corso di formazione inserito nell'azione Chiave 1 del programma Erasmus+, presentato ieri a Cagliari. Fino a sabato, operatori e rappresentanti dai 18 ai 25 anni metteranno sul tavolo criticità e potenzialità del proprio paese (arrivano da Italia, Romania, Ucraina, Armenia, Georgia, Bulgaria, Turchia, Bielorussia e Slovacchia), cercheranno insieme soluzioni e progetti di sviluppo da applicare al rientro a casa. «Il corso», ha spiegato Marina Patteri, presidente dell'associazione Studenti per la città, che ha organizzato l'iniziativa - in linea con la sua volontà di favorire l'inclusione e la partecipazione dei giovani alla vita sociale del territorio - «si è concentrato su tematiche legate alla cittadinanza e partecipazione attiva sia a livello locale che internazionale, all'inclusione sociale di giovani provenienti da contesti particolarmente svantaggiati e alla creazione di percorsi di formazione loro dedicati».
Da Alisa Maliutina, ucraina, è arrivata la richiesta di politiche di gestione della disabilità giovanile in Italia. Una domanda che, come accaduto tante volte in queste prime giornate di corso, ha innescato un meccanismo costruttivo. Fatto di comunicazione interculturale e in pubblico, di lavoro di gruppo, di maturazione di conoscenze e capacità, utili a gestire situazioni di conflitto, sia in termini di prevenzione che di risoluzione. «Crediamo fortemente nella mobilità giovanile», ha affermato Tiziana Tunis, dell'assessorato regionale alla Pubblica istruzione, «è uno strumento di educazione non formale, che affianca e integra quella erogata dal sistema scolastico».
Clara Mulas
 
 


LA NUOVA SARDEGNA
6 – LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 27 maggio 2015 / Sport - 44
Sport e competizione ma anche tanta musica, grandi eventi e aggregazione
Spazio per gli studenti Erasmus. Vincerà un premio chi parla meglio l’italiano
TERZA EDIZIONE DI ATENEIKA DA VENERDÌ A SA DUCHESSA
di Mario Frongia
CAGLIARI Cultura sportiva, aggregazione e goliardia. L’Università e il Cus Cagliari colgono al volo gli sforzi dell’associazione Il paese delle meraviglie. La sfida tra studenti e facoltà - in pista, campo, piscina e pedane - si apre nelle strutture di Sa Duchessa venerdì e si chiude sabato 6 giugno. Sport e competizione ma anche musica, eventi e aggregazione. Con uno spazio per gli studenti Erasmus. La curiosità? Vince un premio chi parla meglio l’italiano. Insomma, un canovaccio vincente e capace di attrarre sempre maggiori consensi. «Sono sportiva, ho giocato a pallavolo e apprezzo le emozioni delle gare. Mi piace l’idea di un confronto annuale. Siamo al vostro fianco e sosteniamo i colleghi di Medicina e fisiologia dello sport» le parole del rettore Maria Del Zompo. «Crediamo nel progetto, confidiamo un una grande festa collettiva, gli studenti che vivono in presa diretta la manifestazione, meritano un plauso. L’ateneo trae linfa anche da questi momenti» aggiunge il pro rettore, Francesco Mola. Ottimi auspici anche dall’assessore comunale allo sport, Yuri Marcialis («La città vi è vicina, complimenti per l’idea») e dal consigliere regionale Francesco Agus: «Iniziativa meritoria. Sarebbe bello pensare a una legge che allo sport e al benessere fisico degli studenti dedichi risorse certe». In breve, tutti al fianco degli atleti. «La terza edizione di Ateneika è il volto sportivo d’eccellenza ospitato dalle nostre strutture. Lontano dall’agonismo e vicino alla passione» aggiunge Adriano Rossi, numero uno del Cus Cagliari. «Ringraziamo i tanti che ci sostengono, ma soprattutto i volontari che da mesi ci danno una mano” taglia corto Alessio Correnti, presidente del Paese delle meraviglie. I nove giorni che coinvolgono le sette facoltà: medicina è campione in carica. In breve, a Sa Duchessa si respira un’aria speciale. Intanto, ci sono i ragazzi Special Olimpics. Poi, serate culturali a tema, dj-set, presentazione di libri, concorso fotografico, avvicinamento al golf. E per quanti amano la musica, tutte le sere al termine delle gare rock live. Da segnalare Joe Perrino, Tamurita e Ratapignata: al Cus presentano il loro ultimo cd, “Oro siguru”. Ed è molto attesa anche la notte della birra.

 


LA NUOVA SARDEGNA 
7 – LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 27 maggio 2015 / Nove giorni di gare con sette discipline
Milletrecento iscritti, calcio a cinque con sessantuno squadre, pallavolo con diciannove, basket con dieci. Ma sono al via anche cinquanta tennisti e altrettanti nuotatori. Numeri davvero imponenti e in crescita per l’edizione 2015 di Ateneika. La manifestazione sportiva griffata Paese delle meraviglie e supportata da ateneo e Cus Cagliari, prevede nove giorni con sette discipline sportive in calendario: atletica, basket, calcio a 5, nuoto, pallavolo, tennis e tennis tavolo. Negli impianti di Sa Duchessa si respira il ritmo olimpico con oltre mille partite in programma per circa cento ore di sport. Con risultati e news rilanciate su Facebook, Instagram, Youtube e i siti web, a partire da Unica.it. lo staff guidato da Alessio Correnti marcia ormai da quattro mesi. E conta di battere i record - dopo aver triplicato i seicentoquindici studenti iscritti nell’anno 2013 - delle precedenti edizioni: da circa diecimila a oltre ventimila spettatori. (m.fr.)

 
 

LA NUOVA SARDEGNA 
8 – LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 27 maggio 2015 / Sport - 43
Bilancio positivo per l’isola ai campionati universitari di Salsomaggiore
L’ORO È ROSA PER I DUE ATENEI SARDI
CAGLIARI Oro che luccica nella bacheca dei Cus di Sassari e Cagliari. Alice Cocco, porta a casa per l’ateneo turritano i 5.000. Carlotta Lehner e Elisa Idini sono le racchette vincenti per l’Università del capoluogo. In breve, da Salsomaggiore a testa alta. I campionati nazionali universitari hanno regalato negli ultimi due giorni titoli nazionali per nulla scontati. L’atleta di Alà dei Sardi, ventenne nata al Cus Sassari, chiude in bellezza con lo scudetto su avversarie più esperte. «Alice ha lasciato intuire cosa può fare fin da dicembre scorso con la nazionale agli Europei bulgari di Somokov» gongola Gianni Ippolito, dirigente Cusi. Ottima musica anche dalle cagliaritane, vincitrici su Orsi-Dellosso, Cus Foro Italico, numero uno del torneo, con tre set tutto cuore. Insomma, buone notizie per i presidenti Nicola Giordanelli e Adriano Rossi. Nell’annata che vede i centri universitari sportivi sardi assenti nelle gare a squadre - nel calcio e nel calcio a 5, la tradizione vede i team isolani ai vertici - la mini ribalta arriva da atletica e tennis. Da applausi anche le medaglie d’argento di Giuseppe Marvulli (Cus Sassari) nel lungo e Gianluca Farneti (Cagliari) nel golf. A seguire, una decina di bronzi equamente divisi tra nord e sud dell’isola. Da annotare anche il momento sotto tono di arti marziali e atletica, di solito più prolifiche in zona podio. Con Salsomaggiore che probabilmente ospiterà l’edizione 2016 dei nazionali universitari, l’occasione è stata ghiotta per perseguire un caposaldo della filosofia Cusi: l’aggregazione dei seimila tra studenti, dirigenti e tecnici anche negli eventi lontani dalle gare. La località termale a 20’ d’auto da Parma, con Fidenza ha ospitato 49 Cus, impegnati dal 15 al 24 maggio in venti discipline aperte al pubblico. Con l’opera di 200 volontari - e pessime condizioni meteo: dal caldo umido a pioggia e vento - hanno debuttato beach volley maschile e femminile, basket e calcio a 5 femminile, mountain bike. Ma anche salto con l’alto in piazza: evento unico in Italia. A seguire, le iniziative Medal Plaza e Casa Cusi: angolo chic di fronte alle rinomate terme Berzieri, sorto per l’ospitalità degli atleti-studenti. Da qui, concerti rock, sfilate e feste. Il tutto con un filo di naturale goliardia.
Mario Frongia
 
 

LA NUOVA SARDEGNA 
9 – LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 27 maggio 2015 /
Firmato il protocollo per consegnare ai Comuni alcuni beni del Demanio
Dalla necropoli di Anghelu Ruju all’ex caserma della finanza a Olbia
LO STATO CEDE I SUOI GIOIELLI DA ALGHERO FINO A PALAU
La missione in Sardegna del direttore nazionale del Demanio non è piaciuta a tutti. La prima critica è arrivata dai banchi della maggioranza di centrosinistra, con Anna Maria Busia del Cd: «Abbiamo solo assistito all’ennesima calata di un colono romano, che vorrebbe imporci come dobbiamo utilizzare i nostri beni demaniali. Sia chiaro: la Sardegna deciderà da sola come ristrutturali. E sia anche chiaro questo: lo Stato dovrebbe preoccuparsi soprattutto di tenere fede alle promesse purtroppo finora vane sulla Vertenza entrate». Decisa è stata anche la critica di Ugo Cappellacci e Alessandra Zedda (Forza Italia): «La missione del Demanio ci ha lasciato solo questo gusto amaro: il solito Stato che stavolta vuole allungare il suo artiglio rapace sui beni dei sardi, esattamente come ha fatto con i soldi delle entrate».di Paoletta Farina wSASSARI Dal recupero degli Orti di Garibaldi a Caprera, al restauro dell’ex biblioteca universitaria di Sassari, proseguendo con la necropoli algherese di Anghelu Ruju, gioiello prenuragico, fino all’ex caserma della Guardia di Finanza a Olbia. Sono i beni del Demanio che diventano proprietà dei Comuni del Nord Sardegna e dell’università con lo scopo di valorizzarli a fini turistici e culturali ma anche di ottimizzazione della spesa. Il patrimonio immobiliare pubblico in Sardegna vale 2 miliardi di euro (a fronte dei 60 a livello nazionale) ma intanto lo Stato ogni anno spende la stratosferica cifra di 915 milioni per affittare locali dai privati , di cui 23 nell’isola. La firma. Il passaggio formale è avvenuto ieri nella sede centrale dell’ateneo turritano grazie agli accordi e ai protocolli d’intesa siglati dai sindaci, dal presidente del Parco della Maddalena Giuseppe Bonanno, dal rappresentante del Mibact, e dal prorettore Omar Chessa con il direttore generale dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, presente la direttrice regionale Rita Soddu. Reggi ha chiuso così a Sassari la due giorni isolana per dare una svolta a pratiche che viaggiavano da anni dagli uffici periferici a quelli centrali e proporre altre opportunità agli enti territoriali di utilizzo di beni pubblici per toglierli dal degrado e dall’ abbandono. La missione dell’Agenzia. Ma l’Agenzia del Demanio ai sindaci presenti in forze all’appuntamento (Sassari, Alghero, Ozieri, Palau, Tempio, Olbia, Bosa, Siniscola, San Vero Milis, Siniscola) ha ricordato anche le altre opportunità da sfruttare per l’utilizzo e riutilizzo del vasto patrimonio edilizio. La vendita di immobili non ritenuti più strategici, in primo luogo, che verrebbero messi sul mercato attraverso la Cassa depositi e prestiti. Entro il 31 maggio è fissata la scadenza per presentare le proposte. E poi, appunto, la necessità di ridurre le locazioni passive. Solo a Sassari la spesa è di 3 milioni di euro. «L’obiettivo – ha detto Reggi – è di dimezzare queste somme entro cinque anni». Gli Orti di Garibaldi. L’Eroe dei Due Mondi aveva la passione per l’agricoltura e adesso i terreni che coltivava sono stati consegnati al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per essere assegnati in gestione all’Ente Parco della Maddalena, che ha a disposizione già 600mila euro per il loro recupero. Si affiancheranno al percorso museale dedicato a Garibaldi Necropoli di Anghelu Ruju. Ci sono voluti 50 anni, ha detto il sindaco Mario Bruno, da quando la Sella&Mosca cedette allo Stato l’area della necropoli. Ora c’è l’accordo con il Comune di Alghero e il Mibact per la valorizzazione della Necropoli di Anghelu Ruju. L’Agenzia del Demanio consegnerà il sito archeologico in uso governativo al Ministero, che a sua volta lo concederà al Comune. Un pezzo pregiato che entrerà nel sistema che comprende il nuraghe Palmavera e la necropoli di Santu Pedru. Biblioteca universitaria. Erano demaniali anche i locali dell’ex biblioteca universitaria sassarese, nella sede centrale fino al trasferimento nell’ex ospedale civile di piazza Fiume. Affreschi sulle volte e un fascino antico. Il protocollo firmato con l’ateneo prevede la concessione gratuita degli spazi, che verranno restaurati. C’è già un finanziamento di 1 milione e mezzo. La caserma di Olbia. A Olbia l’ex Caserma della Guardia di Finanza verrà utilizzata come sede dell’università. Il Demanio lo cederà in comodato gratuito al Comune che a sua volta girerà allo Stato una parte dell'immobile che ospita l'Aspo. Non è stato invece possibile il passaggio del carcere della Rotonda a Tempio al Comune dove si vota il 31 maggio, mentre un’intesa è già stata raggiunta tra l’amministrazione di Palau per l’antica batteria di Capo d’Orso.
 
 

LA NUOVA SARDEGNA 
10 – LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 27 maggio 2015 /Fatto del giorno - Pagine 2/3
CAMPAGNA ANTINCENDIO
Riuniti 150 studiosi di tutto il mondo
Circa 150 gli esperti sono arrivati da tutto ilmondo per condividere esiti di progetti e sperimentazioni su fuoco, incendi, tecniche di prevenzione e spegnimento. La quattro-giorni di Alghero andrà avanti nelle sale dell’Hotel Calabona. I lavori della conferenza internazionale, organizzata dall’università di Sassari, dall’Istituto di Biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche di Sassari e dal Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici, si protrarranno fino a venerdì 29 maggio.
 
Analisi su dimensioni e frequenze dei roghi negli ultimi 15 anni
In aiuto modelli economici mirati
ALGHERO Modelli economici mirati per aiutare gli operatori nella battaglia contro gli incendi. Li stanno predisponendo i docenti sassaresi Marco Vannini e Claudio Detotto, con la collaborazione strettissima del ricercatore nuorese Nanni Concu e della studiosa di Girona Laura Serra Saurina. «Analizziamo gli incendi negli ultimi 15 anni osservando dimensioni e frequenze anche nelle aree dei demani civici», dice Marco Vannini. Report collegati ai fattori sottesi alle percezione del rischio e alle azioni di prevenzione. «Perché la campagna d’informazione tra la gente resta fondamentale», aggiunge Laura Serra Saurina. Obiettivo finale? «Ridurre i costi valutando esperienze in territori di altri Paesi simili al nostro». (pgp)
 
I RICERCATORI INTERNAZIONALI
«Siccità e picchi di caldo: ecco le difese per l’isola»
ALGHERO L'avanzata del fuoco in Sardegna si può bloccare: anche dinanzi a eventi estremi come le ondate di caldo e le nuove tempeste di vento rovente. Lungo questa direttrice progetti di ricerca e strategie politiche possono viaggiare insieme. Ma c'è bisogno di più intese operative. «Dobbiamo garantire tecniche innovative, strumenti elastici e duttili, misure all'avanguardia _ sottolineano gli esperti _ E diffondere maggiori conoscenze integrate tra fattori ambientali e umani: i progetti di contrasto non devono essere divisi tra chi fa pianificazione naturalistica sul territorio e chi si occupa di questioni sociali», sostengono gli esperti del Terzo millennio. Così oggi nell'isola la rassegna più qualificata per parlare di questi problemi si conferma il convegno internazionale tra specialisti in corso ad Alghero. Una convention che vede mobilitati professionisti sbarcati da diversi Paesi europei, Usa, Canada, Australia. La stessa tribuna da cui fin da ieri sono arrivate indicazioni nella lotta contro le fiamme su scala sarda. Idee a confronto. Quello promosso dal Consiglio nazionale delle ricerche -Istituto di biometeorologia, università di Sassari e Centro euro-mediterraneo per i cambiamenti climatici è uno dei principali avvenimenti scientifici dell'anno in tema d'incendi e gestione dei rischi. Occasione di confronto tra operatori e politici per fare il punto su risultati raggiunti, prospettive e sinergie tra amministratori e scienziati per vincere la guerra alle fiamme. Curiosità e attese. Una quattro-giorni dalla quale stanno già emergendo spunti d’interesse. E analisi dettagliate, come quella dell'americano Mark Finney, arrivato dal Montana per spiegare attraverso test in laboratorio nuove teorie sulla fisica della propagazione dei roghi grazie all'esperienza maturata nel Forest Service Usa. Il ruolo del Cnr. Perché, come chiarisce, Claudio Conese, dell'Ibimet di Firenze dal quale dipende anche la sezione sassarese del Cnr, «dobbiamo superare il divario che allontana il mondo della ricerca dai servizi sul territorio». «A livello europeo lavoriamo perciò da tempo su progetti per ristabilire un contatto continuo tra associazioni di volontariato, operatori professionisti sul campo e rappresentanti della comunità scientifica», aggiunge Conese, specializzato in sistemi informativi proprio sui tanti problemi al centro di queste indagini. Realtà e metodologie. Dal Desert Research Institute Usa del Nevada Tim Brown dà un quadro di previsioni a tinte fosche sulla situazione degli Stati americani occidentali: «Con una forte siccità che dura da 4 anni siamo stati costretti a incrementare le risorse: già stanziati, in tutto, un miliardo di dollari – dice – Ma stiamo aumentando anche le restrizioni nei grandi parchi nazionali e anticipando i controlli stagionali». E il suo collega Alan Ager, dell'Us Forest Service, ribadisce: «Diventa così fondamentale poter sovrapporre i modelli naturalistici con quelli sulle realtà umane: soltanto in questo modo le risposte saranno adeguate, in America come nel Mediterraneo». (pgp)
 
L’esperto: «Così ho imparato dagli aborigeni»
«Sono stato 10 anni in Australia impegnato nella lotta agli incendi: dagli aborigeni ho imparato a combattere le fiamme con roghi appiccati apposta per isolare il fronte del fuoco». Il ricercatore nuorese Nanni Concu, laurea in Scienze politiche a indirizzo economico, a suo tempo partito per Perth e Brisbane con una borsa di studio dell’ateneo sassarese, adesso collabora con la sua vecchia università e gestisce in proprio un progetto di agricoltura sostenibile a Seneghe. «In particolare – spiega – lavoro con Marco Vannini a uno studio pianificato dal dipartimento di economia». (pgp)
 
 

LA NUOVA SARDEGNA 
11 – LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 27 maggio 2015 /Economia - Pagina 16
Il ministro annuncia: «Unificheremo i servizi strumentali dei corpi di polizia»
Contestazioni al Forum da parte di un gruppo di lavoratori del sindacato Usb
Madia: la riforma della Pa approvata entro l’autunno
di Andrea Scutellà
ROMA Inaugurazione del Forum Pa al veleno per Marianna Madia. Il ministro della Pubblica amministrazione è stato contestato da una ventina di lavoratori del sindacato Usb, al grido di “Madia-bugia”. Un paio di rappresentanti della protesta, dopo essere saliti sul palco dove era presente anche il ministro per la Riforma francese Thierry Mandon, hanno cercato di consegnare a Madia un Pinocchio giocattolo. «Proprio in questa sala lo scorso anno ci aveva promesso che non avrebbe bloccato i contratti nel Def, ma il blocco non solo c’è stato, ma è ancora in vigore», accusano i contestatori. Madia rifiuta il burattino e si difende: «Il blocco dei contratti non è stato previsto nel Def ma nella legge di Stabilità ed è stata una decisione collegiale». Poi, però, entra nel merito della protesta: «Ho sempre detto che auspichiamo il prima possibile di riaprire una dialettica contrattuale. Il blocco della contrattazione non può e non deve essere la normalità». Dopo il botta e risposta i contestatori lasciano la sala, permettendo il confronto tra Madia e Mandon. E il ministro italiano fissa una scadenza per la riforma della Pubblica amministrazione. «Credo che al massimo entro l’autunno potrà essere approvata. Comunque ci siamo impegnati ad emanare entro quest’anno tutti i decreti attuativi». Le novità maggiori, però, il ministro le annuncia sulla riforma dei corpi di polizia. «Abbiamo deciso di accorpare tutti i servizi strumentali. Pensate che oggi le cinque forze di polizie del nostro Paese hanno cinque uffici legali, cinque uffici acquisti, cinque uffici del personale». Il secondo aspetto su cui il governo intende intervenire è la duplicazione delle funzioni. «Con la nostra riforma ognuno si dovrà specializzare in un ambito. E cinque catene di comando ci sembrano eccessive». Madia conferma infine la volontà di assorbire la polizia Forestale all’interno di un altro corpo. Ma in un contesto come quello del Forum Pa, non si poteva tacere sull’argomento “digitale”. È tutto sull’app: il sistema di accreditamento agli eventi, la consultazione del programma. Così il ministro parla di vera e propria «cittadinanza digitale» e non di semplice digitalizzazione riferendosi allo Spid (Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale), che dovrebbe permettere ai cittadini di accedere a tutti i servizi delle pubbliche amministrazioni in rete con un solo codice. «Vogliamo dare almeno a 3 milioni di italiani la cittadinanza digitale entro il 2015 e arrivare 10 milioni nel 2017. Entro il 2018 con l’Agid dovremmo superare sempre di più l’Italia a macchia di leopardo e unire la maggior parte dell’amministrazioni e dei loro servizi, collegandole all’identità digitale unica di ogni cittadino».


QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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