Venerdì 15 maggio 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 maggio 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 

 
L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 15 maggio 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Dati sempre più allarmanti: in aumento i casi di stalking e di violenza sulle donne
I numeri sono allarmanti: più trentacinque per cento di fenomeni di violenza sulle donne e stalking rispetto al 2013. Con il dato di gennaio 2015 raddoppiato rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, l’età delle vittime che continua ad abbassarsi e un sommerso preoccupante. È quanto emerge dal primo Forum territoriale delle culture di genere, promosso dall’associazione culturale Donna Ceteris.
IL DIBATTITO«Chi dice che avvicinarsi a un centro antiviolenza significhi risolvere il problema sbaglia», ammonisce la presidente Silvana Maniscalco. «Non voglio creare allarmismi, ma è importante capire che dobbiamo ancora fare un lungo percorso, soprattutto per quanto riguarda il reinserimento nella società da parte delle donne vittime di violenza». Il prefetto Alessio Giuffrida è il primo a intervenire alla tavola rotonda organizzata a Palazzo Regio. «Per poterlo affrontare in tutte le sue complesse variabili, il fenomeno necessita di essere conosciuto», premette. «Le indagini condotte negli ultimi dieci anni dimostrano che questo tipo di violenza è endemica nei paesi industrializzati come in quelli in via di sviluppo, e trasversale a tutte le classi sociali», spiega. «Un elevatissimo numero di casi di violenza provenienti dal partner non viene denunciato, ciò impone un potenziamento di iniziative e interventi in grado di fornire risposte concrete», sentenzia. «Vanno certamente sostenuti i centri antiviolenza, ma occorre investire anche nell’informazione e sensibilizzazione della collettività, nell’educazione scolastica, nelle forze dell’ordine, negli operatorie sanitari, sociali e in chi a vario titolo si occupa del fenomeno».
 I DATI Poco meno di ottocento interventi nel 2014, 759 per la precisione. Di questi 517 rientrano nell’area psicologica, 103 in quella legale, 77 sono stati di tipo sociale, e i restanti 62 rientrano nella sfera dello stalking. «Oltre la metà delle donne che si sono rivolte al nostro centro hanno un età compresa tra i trentuno e i cinquant’anni, il 15 per cento dai cinquantuno ai settanta», rivela Maniscalco. «Ciò che mi preoccupa maggiormente è osservare che la fascia d’età delle vittime si è abbassata rapidamente. Tra le nostre assistite abbiamo anche minorenni». Il rapporto annuale mostra una società evidentemente malata, i fatti di cronaca lo ricordano a giorni alterni. «Se non entriamo nelle scuole con una didattica inclusiva di genere saremo qui tra vent’anni a parlare di violenza di genere. Questo non è più possibile. Non possiamo definirci una società civile se ancora il numero delle donne uccise continua a essere così elevato». Il microfono passa al rettore Maria Del Zompo: «È giusto che si intervenga sul danno già fatto, ma è fondamentale cominciare a pensare a ciò che si può fare per prevenire».
Sara Marci
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 15 maggio 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
L’accordo è stato sottoscritto anche da Villasimius, Muravera, Pula e Domus de Maria
UN PIANO “ACCHIAPPATURISTI”
Patto tra Comune e Tirrenia: pacchetti scontati nave-albergo
Sessantamila passeggeri in più, rispetto al 2013, hanno viaggiato l’anno scorso sulle navi della Tirrenia dirette verso Cagliari. Complessivamente gli sbarchi in città sono stati 300 mila. Una crescita importante per la compagnia di navigazione privatizzata tre anni fa che confermerebbe non soltanto il successo delle strategie aziendali ma anche il valore dell’accordo sottoscritto, sempre nel 2013, tra Tirrenia, Comune di Cagliari e “#visitsouthsardinia”. Ovvero, la rete dei cinque centri rivieraschi del meridione isolano (oltre a Cagliari, capofila, anche Villasimiu, Muravera, Pula e Domus de Maria) e dei quattro consorzi turistici (Consorzio Costa sud, Consorzio turistico Villasimius, Apt Muravera, Consorzio costiera Sulcitana).
LE FIRME Un patto di ferro per un rilancio in grande stile della vocazione turistica del sud Sardegna che fa affidamento su 300 chilometri di costa e trentamila posti letto, 4 mila dei quali - invero pochini - offerti dal capoluogo. «Cagliari, però, se non può competere con le altre località turistiche ben più attrezzate nel campo della ricettività alberghiera, si propone come città della cultura», ha spiegato l’assessore al Turismo, Barbara Argiolas che ieri mattima, insieme all’amministratore delegato di Tirrenia Cin, Ettore Morace, hanno rinnovato la collaborazione per favorire l’arrivo e la permanenza dei turisti in città.
IN MUNICIPIO «Vogliamo - ha aggiunto l’assessore - confermare e implementare le iniziative di promozione turistica per Cagliari e il sud Sardegna attraverso azioni di co-marketing a bordo delle navi». In testa il nuovo video promozionale della città che in questi giorni è stato presentato a Oslo e Stoccolma e che nelle prossime ore approderà all’Expo di Milano e a tutte le iniziative legate alla promozione di Cagliari capitale della cultura 2015. «Sulle navi Tirrenia, inoltre, saranno distribuite la guida di Cagliari in diverse lingue e le mappe turistiche, ma anche questionari per passeggeri, turisti e residenti che una volta elaborati dall’Università di Cagliari (un lavoro coordinato da Patrizia Modica, docente di economia aziendale al Dipartimento di Scienze economiche) consentiranno di raccogliere dati preziosi e indispensabili per costruire le migliori e future strategie per acchiappare e trattenere i visitatori in città.
 LE STRATEGIE «Tirrenia ha sin da subito, durante l’avvio della privatizzazione, puntato sulla Sardegna», ha ricordato l’ad Ettore Morace. «Intanto trasferendo la sua sede legale a Cagliari, dove poco più di tre anni fa non esisteva neppure un ufficio di rappresentanza». Un impegno che sembra aver dato i suoi frutti visto che sardi e passeggeri più in generale si sono riavvicinati alla compagnia di navigazione facendo lievitare sensibilmente i numeri del consenso. «La maggiora parte dell’incremento riguarda il traffico Civitavecchia-Cagliari dove abbiamo registrato quarantamila passeggeri in più tra il 2013 e l’anno scorso. Un dato curioso: sulle navi tra la Sicilia e il capoluogo abbiamo avuto diecimila presenze in più e altrettante tra Napoli e Cagliari. Tutto questo significa che i nostri clienti stanno apprezzando i servizi e il cambiamento proposti».
In aumento - secondo l’amministratore delegato - anche il numero di chi quest’estate sceglierà la nave per andare in vacanza. Le prenotazioni per i traghetti di Tirrenia sono cresciute del cinque per cento rispetto allo scorso anno.
 LE MODALITÀ L’accordo sottoscritto in queste ore tra la rete del sud Sardegna e la compagnia di navigazione conferma naturalmente i pacchetti-viaggio per i turisti che prenoteranno la traversata e la permanenza alberghiera. Un lavoro consolidato in questi tre anni e reso possibile soprattutto dai quattro consorzi turistici e dai loro rapporti con le agenzie di viaggio nazionali e internazionali. L’offerta ha tariffe speciali che si aggirano anche su sconti del 20-30 per cento rispetto al prezzo del normale biglietto.
 LA MOBILITÀ Resta ancora da risolvere il problema della mobilità tra Cagliari e i centri costieri. Un handicap che contribuisce a bloccare gli spostamenti dei turisti tra Pula, Villasimius, Muravera e Domus de Maria e il capoluogo. Magari la sera, dopo una lunga giornata di sole e mare.
Andrea Piras
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 15 maggio 2015 / Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
TEATRO MASSIMO
Campanini dialoga con Dahmash
Entra nel vivo con un focus sulla Palestina, “sul mondo arabo in conflitto e su religione e civiltà del Mediterraneo” (alle 17,30, Teatro Massimo di Cagliari), il Festival della Filosofia, organizzato dal Teatro di Sardegna e dall’Università di Cagliari, che ha quest’anno come filo conduttore “La cognizione del male: il tragico, la memoria, il perdono”.
A parlare di religione e di conflitti che incendiano il Medioriente, lo storico Massimo Campanini, esperto di filosofia islamica e Wasim Dahmash, ricercatore di lingua e letteratura araba all’Università di Cagliari.
Alle 21 andrà in scena lo spettacolo “Incendi” di Wajdi Mouawad, per la regia di Guido De Monticelli.

 
FESTIVAL DELLA FILOSOFIA
La studiosa tunisina Emna Jeblaoui protagonista dell’anteprima
«Quando perdi l’identità inciampi nell’integralismo»
Quando è in questione l’identità di un individuo, o di un popolo, anche un succedaneo di religiosità fa al caso. Quando alla domanda “chi sono” non si possiede neppure uno straccio di risposta, al più una babele di lingue e idee, ci si lega all’àncora più solida, o almeno che pare tale, e tutti i fondamentalismi di varia natura, ben si prestano, offrendo a buon mercato certezze e sicurezza.
C’è una crisi d’identità innanzitutto, nel radicalismo islamico che terrorizza il mondo, una povertà di pensiero e un’ignoranza religiosa diffusa che riguarda le vecchie come le nuove generazioni di musulmani, sia tra chi rimane a casa, sia tra chi emigra verso l’Europa, dove la possibilità di un futuro migliore diviene, spesso, desiderio indiscriminato di rivalsa. È in un deludente sistema sociale economico e culturale, che, da una sponda all’altra del Mediterraneo, si declina la comprensione della deriva musulmana, secondo la studiosa tunisina Emna Jeblaoui, membro del Comitato consultivo dell’Istituto arabo per i Diritti Umani e direttrice dell’Istituto tunisino per lo Sviluppo dell’Uomo, protagonista dell’anteprima del Festival di Filosofia che si apre oggi a Cagliari, alle 17.30, al Teatro Massimo.
Ieri sera, nella sede della Fondazione del Banco di Sardegna, con l’esperta di società civile tunisina si è offerto un assaggio del tema cui è dedicata la kermesse, allestita dal Teatro di Sardegna e l’Università di Cagliari: «L’infinito fratricidio. Capire il male: storia, memoria, catarsi». Secondo Emna Jeblaoui, che durante il dialogo con Alessandra Marchi della Casa Museo Antonio Gramsci, ha analizzato le ragioni del radicalismo religioso nel mondo arabo, la mancanza di conoscenza e di progetti di civiltà chiari e tangibili, l’assenza di prospettive culturali e tecnologiche che potrebbero offrire al composito universo islamico una posizione nel nuovo equilibrio mondiale dei poteri, fa sì che le persone si aggrappino a concetti superficiali e pratiche spirituali che li allontanano dal resto del mondo e sono incompatibili con i valori della democrazia e dei diritti umani.
L’isolamento di molte comunità islamiche; una generale ignoranza del testo sacro compensata da una predicazione monocorde e, il più delle volte, senza fondamento; una lacunosa programmazione culturale da parte dei media; una globalizzazione a casaccio che ha creato, tra i più giovani, identità vulnerabili prive di saldi principi di civiltà, sono tra i motivi principali di questa radicalizzazione sociale e religiosa. Facile vendere estremismo. Di contro l’Europa non ha fatto granché per accogliere gli immigrati, respingendo ai margini anche i loro figli, nati e cresciuti nelle sue città.
Il terrorismo è anche il frutto di una politica dell’accoglienza e dell’integrazione debole e carente. L’obiettivo è lo stesso, di qua e di là del Mediterraneo: crescere insieme nel dialogo e nella condivisione dei diritti umani fondamentali.
Franca Rita Porcu
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 15 maggio 2015 / Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Vertice Regione-Anas-sindaci: nascerà una strada di 400 metri accanto a quella crollata
DUE CORSIE PER EVITARE IL CAOS
Nuova 554, c’è la soluzione tampone: «Bretella pronta a giugno»
Una soluzione tampone per l’estate: in attesa dei lavori definitivi che partiranno il primo ottobre, la Regione pensa a garantire la viabilità sulla Nuova 554. Da luglio sarà riaperto il tratto franato due mesi fa (al chilometro 2,950), ma saranno percorribili solo due corsie e non saranno utilizzate deviazioni su altre strade. Come emerso ieri dal vertice tra l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda, l’Anas e i sindaci della zona interessata (Quartu, Quartucciu, Sinnai, Maracalagonis e San Vito), i lavori di ripristino temporaneo riguarderanno 400 metri, saranno consegnati entro giugno e costeranno duecentomila euro circa.
«L’Anas ha presentato la soluzione provvisoria e quella definitiva per il crollo della 554 bis assumendosi le responsabilità riguardo alla sicurezza della percorribilità della proposta - ha detto Maninchedda dopo l’incontro - Sono stati rispettati i tempi sia della presentazione del progetto che della sua realizzazione. Con i Comuni si è anche discusso della disciplina del traffico: le prime soluzioni adottate da Anas non sono andate bene, le ultime hanno dato dei riscontri più apprezzabili. Andiamo avanti con questo monitoraggio e vediamo come ridurre ulteriormente i disagi, cercando soluzioni perché gli inevitabili rallentamenti durante l’estate e i giorni di festa siano sostenibili».
Disagi che durante il primo weekend di maggio erano stati insostenibili per gli automobilisti (costretti a restare chiusi in auto, in fila, anche per un’ora e mezzo) e che avevano portato i sindaci della zona a parlare di una situazione «da incubo». Ora, la riapertura del tratto interdetto dovrebbe scongiurare maxi ingorghi come quelli di domenica 3 maggio. Almeno in parte, visto che la doppia corsia in una strada che ne ha quattro non potrà evitare i rallentamenti in strade e gallerie che portano al mare.
Il crollo al chilometro 2,950 risale al 12 marzo. Ma non è stato un fulmine a ciel sereno. Già a febbraio e nel corso del 2014 erano stati registrati fenomeni di smottamento. La strada (costata 55 milioni di euro) è stata aperta al traffico nel 2004 e collaudata nel 2007, mentre i primi cedimenti si sono registrati nel 2008. Secondo le analisi effettuate dall’Università di Cagliari, all’origine del crollo di due mesi fa ci sarebbe una frana preesistente sotto il rilevato stradale e riattivata dalla pioggia, fatto che ancora deve essere verificato dal Genio civile. Nel frattempo, sul disastro della Nuova 554 indaga anche la Procura di Cagliari che ha aperto un fascicolo. Quanto all’intervento di ripristino definitivo, durante un vertice del 22 aprile con la Regione, l’Anas ha parlato di lavori che richiederanno circa quattro mesi, almeno da ottobre a gennaio.
Nell’attesa, c’è l’intervento provvisorio. Ma la ricetta Regione-Anas non ha impedito al consigliere regionale del Pd, Cesare Moriconi, di presentare un’interrogazione sulle modalità e i tempi con cui vengono effettuati gli interventi di manutenzione programmata. Moriconi chiede al governatore Pigliaru e al titolare dei Lavori pubblici «se la Giunta regionale intenda elevare una vibrata protesta nei confronti dei vertici dell’Anas, richiamandoli a un maggior rispetto dei diritti dei sardi in tema di mobilità e collegamenti, e invitandoli a rimuovere con tempestività le ragioni che sono alla causa dell’attuale stato di palese inadeguatezza della gestione dell’Azienda nell’Isola». E se, «al fine di salvaguardare la stagione estiva appena avviata, data la conclamata inadeguatezza dell’attuale conduzione, non sia il caso di sollecitare la richiesta di una gestione commissariale dell’Anas in Sardegna attraverso la persona del presidente della Regione».
Un commissariamento dell’Anas sembra però improbabile: oggi alle 12, proprio con l’Anas, Francesco Pigliaru, Paolo Maninchedda, il commissario della Provincia di Cagliari e i sindaci di Cagliari, Monserrato, Selargius, Quartucciu e Quartu firmeranno l’Accordo di Programma sulla Strada Statale 554. Quella vecchia.
Roberto Murgia
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 15 maggio 2015 / Provincia di Oristano (Pagina 14 - Edizione OR)
Maritime day
TURISMO NAUTICO  Oggi convegno all’università
L’European maritime day oggi fa tappa in città. Questo pomeriggio alle 16, nella sede del Consorzio Uno si parlerà di “crescita blu e rilevanza del turismo nautico in Sardegna”. L’evento, che ha scelto Oristano come unica tappa sarda, è promosso da AlTurEgo, associazione culturale costituita nel 2012 da un gruppo di laureati in Economia e gestione dei servizi turistici. La Giornata marittima europea è un’iniziativa nata nel 2008 per volontà del Consiglio, Parlamento e della Commissione europea «per consolidare la consapevolezza dei cittadini europei sull’importanza del mare come risorsa». In particolare “nell’economia blu” il turismo nautico sembra avere margini di crescita più rilevanti rispetto agli altri e in Sardegna potrebbe diventare un settore strategico su cui investire. ( v. p. )
 
 
6 - L’UNIONE SARDA di venerdì 15 maggio 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Sfide di abilità per studenti e pensionati di tutta la città
IN GARA PER IL QUARTIERE
Fausto Delrio ha 77 anni. Con la moglie Maddalena, si allena tutti i giorni nel giardinetto all’angolo tra via S’Arrulloni e via Scirocco, al Quartiere del Sole: corre, saltella, fa stretching, a pochi passi da casa. Perfetto testimonial - nonché il più longevo - di Quartieringara, la manifestazione targata Centro sportivo italiano che da alcune settimane ha invaso piazze, giardini di quartiere, parcheggi di tutta la città. Con la ferma intenzione di trasformarli in luogo di sport e socializzazione.
Il traguardo, per gli iscritti, va ben oltre muscoli tonici e amicizie nuove e riscoperte, che rimpiazzano anni di sguardi e saluti rapidi di circostanza tra le strade e i servizi della zona: l’incentivo supplementare, perché un pizzico di sana competizione ci sta tutto, è una gara, una sorta di “giochi senza frontiere” su un percorso a ostacoli, un vero e proprio palio dei quartieri, che si terrà il 7 giugno nel parco di Molentargius. Al vincitore, diecimila euro in attrezzature sportive. Quanto basta per impegnarsi sul serio, come fa il centinaio di partecipanti alla fase di training, accolto da istruttori già laureati e laureandi in Scienze motorie dell’ateneo cagliaritano.
Gli aspiranti atleti, chiamati al massimo impegno durante le lezioni di attività motoria, rappresentano circa un terzo dei 300 iscritti alla fase finale. T-shirt bianche, studenti e pensionati si allenano a turno in ogni spazio all’aperto disponibile: i prossimi toccati dal tour saranno oggi Marina Piccola e il parcheggio dell’ipermercato di via Jenner, domani lo spiazzo antistante il centro commerciale di via dei Valenzani, domenica ancora Marina Piccola.
Le squadre più corpose finora (le iscrizioni sono ancora aperte, come da procedura pubblicata sul sito www.quartieringara.org) sono proprio quella del Quartiere del Sole, che raduna Poetto, La Palma, il Quartiere del Sole vero e proprio, borgo Sant’ Elia, nuovo borgo Sant’Elia e Medau su Cramu; e Pirri, che fonde le abilità atletiche dei residenti di Is Bingias, Terramaini, Monteleone, Santa Rosalia, Villa Doloretta, Monreale.
«Molti sono over 50, ma Quartieringara è aperto a partire dai 17 anni, per incentivare il legame tra generazioni diverse», spiegano dal comitato cagliaritano del Csi: «A breve attiveremo anche un servizio di baby parking per incentivare i genitori, che vogliano allenarsi e partecipare». Lo spirito dell’iniziativa è quello dello sport ovunque e per tutti. Ecco perché, il 7 giugno, ci sarà spazio anche per i più piccoli, con l’evento parallelo Giocasport, aperto ai bambini e agli adolescenti dai 6 ai 16 anni. Sulla falsariga di Quartieringara, impegnerà i giovani concorrenti in un ventaglio di attività ludico-motorie, studiate per la condivisione con i genitori e - in barba all’agonismo più spinto - riscoprire il piacere dello sport come divertimento puro.
Clara Mulas
 
 
7 - L’UNIONE SARDA di venerdì 15 maggio 2015 / Spettacoli e Società (Pagina 42 - Edizione CA)
MUSICA
Dopo un primo maggio passato a macinare rime e beat di fronte a 5 mila persone che a Cagliari hanno animato la Cittadella universitaria di Monserrato per UniverCity e una data segreta nella sua città d’origine - l’invito scritto il 7 maggio su Facebook recitava semplicemente: “Live a sorpresa al Devil Kiss di Olbia tra un’ora! Venite? È gratis” - ora la road map dei summer show di Salmo punta verso la Spagna: questa sera sarà alla Sala El Tren di Granada, domani a Barcellona, all’Upload. Evento che vedrà sul palco anche Sick Boy Simon (Simone Lumini), rapper e producer cagliaritano trapiantato in Catalogna, parte della banda Dirty Dagoes in cui militano il sardo-romano Charles Bronzon e Dj Tray. Al rientro, Salmo è atteso il 21 maggio al Wired Festival di Milano e il 30 a Bolzano, per il Full Tension Festival. Poi, «una cosa inaspettata, una grande sfida»: l’apertura alle date estive del tour di Jovanotti, “Lorenzo negli stadi”. ( m. cast. )
 
 



LA NUOVA SARDEGNA
 
8 – LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 15 maggio 2015 / Agenda – Pagina 21
In breve
IL CONSORZIOUNO PER LA SCIENZA
Anche il Consorzio Uno, l’università di Oristano, partecipa all’evento nazionale “CapiAmo il Pianeta”, organizzato dal Movimento culturale “Italia Unita per la Scienza”. Si tratta di incontri simultanei in varie città di Italia di informazione e divulgazione scientifica, durante i quali avere l’occasione di formare un’opinione personale basata sulla corretta conoscenza. L’incontro è in programma per oggi nella sede universitaria del Chiostro del Carmine. Si inizia alle 9. L’obiettivo è quello di sensibilizzare in particolare modoal mondo della scienza gli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori, anche in vista di eventuali future vocazioni scientifiche. L’evento è comunque aperto a tutti gli interessati. Interverranno il direttore del master Comunicazione della Scienza, Andrea Rinaldi dell’università di Cagliari; il ricercatore del corso di laurea in Biotecnologie industriali dell’università degli Cagliari, sede di Oristano, Paolo Zucca; e il coordinatore del corso di laurea in Biotecnologie industriali, Enrico Sanjust


9 – LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 15 maggio 2015 / Nuoro - Pagina 27
L’ALTRA STAGIONE DEL TURISMO
Autunno in Barbagia, un successo senza confini
Il bilancio della rassegna è stato illustrato in una conferenza all’istituto Satta
Roberto Sau (Aspen): «Negli ultimi anni impennata delle presenze e dei fatturati»
di Francesco Pirisi
NUORO Detrattori e critici devono fare un passo indietro. La rassegna “Autunno in Barbagia” difende e migliora il proprio consenso tra i visitatori locali e i turisti. Lo dicono i dati delle presenze che l’anno passato sono state 400mila, con una crescita del 30 per cento rispetto al 2008. Il quadro è stato tracciato ieri durante un convegno all’istituto commerciale “Salvatore Satta”. L’occasione il bilancio didattico legato proprio alla rassegna fieristica che dal 2010 è per i ragazzi come una palestra dove mettere a punto quanto appreso all’interno dell’aula. Un consuntivo che ha potuto contare sui maggiori attori del sistema della fiera che da settembre a dicembre vede coinvolti 28 comuni (oltre alla frazione di Lollove). I nomi: Roberto Sau, direttore dell’Aspen, l’azienda della Camera di commercio che coordina la manifestazione. Luigi Crisponi, che da assessore regionale del Turismo è stato uno dei più convinti sostenitori. L’assessore comunale di Nuoro, Leonardo Moro, per ricordare la parentesi di “Mastros”, una delle tappe del circuito. Da non dimenticare la presenza dell’artigiano oranese Roberto Ziranu: iscritto dalla prima edizione e un’arte che oggi viaggia fuori dall’Europa, con commesse dagli Emirati Arabi. Un contributo per le conclusioni l’ha portato da Cagliari la docente universitaria Clementina Casula, con una considerazione sopra tutte le altre: «L’elemento forte della rassegna è nel fatto che va a valorizzare una stagione non di punta per il turismo e si propone come un’offerta di nicchia». Concetti che ricorreranno durante la conferenza all’auditorium del “Satta”. I protagonisti sono i ragazzi, dell’indirizzo di Amministrazione, Finanza e Marketing e del corso Turistico. Quattro anni vissuti sul campo per analizzare le aziende: la propensione all’innovazione, all’utilizzo delle nuove tecnologie, il valore delle ricadute economiche. Sull’altro versante, lo studio del visitatore: il numero, la provenienza, la propensione alla spesa. Dati che sono andati ad aggiungersi a quelli rilevati dall’Aspen, che proprio nel 2014 si è affidata all’università di Cagliari per fermare la macchina e fare un bilancio, così da ripartire con ulteriori certezze, magari dopo aver corretto il tiro. La ripartenza 2015, a fine estate, sarà come un lancio dalla pedana verso la discesa. Parola di Roberto Sau: «Gli ultimi due anni hanno segnato una vera impennata sia nelle presenze, sia nei fatturati. Un andamento positivo iniziato un lustro fa e che non si è mai interrotto. Gli unici momenti un po’ così hanno coinciso con la mancata partecipazione di qualche comune, più che altro per problemi interni». Gli oltre 7 milioni e mezzo di euro di ricaduta sono la conferma della crescita. Movimento sul quale Sau mette la bandiera della sua azienda, soprattutto per l’attività di marketing: dai 90mila “door hanger” (i cartoncini appesi alle maniglie delle porte di albergo), alle brochure negli hotel della Costa Smeralda, sino al concorso fotografico con le immagini delle località visitate “postati” nel portale Cuoredellasardegna.it. Luigi Crisponi, dalla sua visuale di operatore turistico, giudica la fiera nuorese come «una tra le migliori operazioni di marketing a livello nazionale». E continua: «Va migliorata. Un aspetto irrinunciabile è il legame con i centri storici dei comuni, che sono il faro sulla vita e le tradizioni locali. Se conservati a dovere evitano prima di tutto che i paesi si spopolino». Concetti cari anche al fabbro Ziranu, deciso a ricordare che «non si può esporre tutto, ma unicamente produzioni di qualità. Non è infatti importante quanto si vende nel momento, ma piuttosto il ricordo che il turista porta via con sé». Un concetto che sposta il discorso sulle linee da raddrizzare. Una proprio legata al discorso appena fatto: evitare le commistioni di oggetti e prodotti che non hanno alcun legame con la tradizione e la cultura del luogo. L’altro aspetto è sulla misura con cui il messaggio di Autunno in Barbagia passa nelle comunità. Che ci sia da lavorare lo conferma il sindaco di Sarule (e docente della scuola ), Mariangela Barca: «Da noi è mancata la motivazione degli operatori». Chi ne ha fatto un successo sono i ragazzi dell’istituto commerciale, guidati dai docenti Maria Vittoria Angioi, Vina Cherchi e Nino Cucca. Un vantaggio racchiuso in un concetto piccolo, piccolo, della dirigente Pierina Masuri: «Gli ha permesso di affinare le competenze e verificare il grado di preparazione didattica».

«Così le tradizioni e la cultura del territorio vengono fatte conoscere in tutto il mondo»
Autunno in Barbagia vista dall’università di Cagliari. Il tramite in questo caso è la professoressa Clementina Casula (nella foto) sociologa-economica. Nel Nuorese ha girato in lungo e in largo negli ultimi anni, con l’obiettivo fisso sulle “Cortes”. Due valutazioni, da parte della docente. La prima economica: «Allunga la stagione turistica e dunque accresce i fatturati. Altra cosa, si tratta di un turismo integrato e sostenibile, cosa non di poco conto per perpetuare i valori ambientali del territorio». La seconda sociale: «Consente di mantenere vive le tradizioni e legare il popolo al proprio territorio». La crescita è comunque nelle cose. La professoressa Casula, evidenzia una delle vie: «La tipicità dell’offerta è fondamentale, ma è aspetto non secondario il modo con il quale il bene prodotto viene presentato al visitatore e potenziale acquirente». Poi mettendosi dalla parte degli operatori incontrati tra Orani e Orune, nel giro autunnale, Clementina Casula porta nel dibattito all’istituto commerciale “Satta” anche la loro richiesta più pressante: «Verificare la qualità di quanto viene esposto durante la rassegna ed evitare gli incroci con produzioni che non hanno il “marchio” del territorio e della cultura a cui li si mette in collegamento». (f.p.)
 

10 – LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 15 maggio 2015 / Sassari - Pagina 30
Riforma delle autonomie locali, il ruolo dei Consorzi
SASSARI «Il ruolo strategico dei Consorzi industriali provinciali nella riforma delle autonomie locali»: tema di stretta attualità, se ne parla questa mattina, alle 9.30, nel corso in programma nell’aula magna dell’Università centrale. L’iniziativa è organizzata da Università di Sassari e Associs - Associazione dei Consorzi industriali sardi - e sarà aperta dal sindaco Nicola Sanna, dal Rettore Massimo Carpinelli e dal coordinatore di Associs Pasquale Taula (che è anche il presidente del Consorzio industriale provinciale di Sassari). Le conclusioni saranno affidate all’assessore regionale all’Industria Maria Grazia Piras che, anche di recente, ha seguito da vicino l’evoluzione delle vicende sul fronte industriale nel territorio del Sassarese. Le relazioni saranno curate dal Prorettore dell’Ateneo sassarese Omar Chessa, dal docente di Economia alla Luiss di Roma Matteo Caroli e dalla docente di Pianificazione urbanistica al dipartimento di Architettura di Alghero Alessandra Casu. Tra gli interventi programmati, quelli del presidente della commissione regionale consiliare Attività produttive Luigi Lotto e del presidente della commissione regionale consiliare alla Programmazione Franco Sabatini. Parteciperanno inoltre i rappresentanti degli otto Consorzi industriali sardi per un confronto costruttivo sul ruolo che le istituzioni possono svolgere nel sistema economico e industriale. Il Consorzio industriale provinciale di Sassari, proprio di recente, ha avviato una serie di iniziative per focalizzare l’attenzione sul progetto di metanizzazione della Sardegna, a cominciare dal Nord dell’isola, dove esistono strutture e caratteristiche idonee per realizzare l’impresa.

 

11 – LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 15 maggio 2015 / Cultura e spettacoli - Pagina 32
IL PERSONAGGIO Domani a Sassari, su iniziativa del Garden Club, l’intestazione dello spazio alla scienziata
ECCO I GIARDINI EVA MAMELI CALVINO
di Pasquale Porcu
SASSARI I Giardini pubblici (compresi tra via Tavolara, viale Mancini e via Regina Margherita) domani alle 11 verranno intitolati alla botanica sassarese Eva Mameli Calvino. L’iniziativa è del Garden Club di Sassari che conclude, in questo modo, le celebrazioni in onore della illustre scienziata. Con una breve cerimonia il sindaco Nicola Sanna scoprirà un grande pannello esplicativo (posizionato nell’ingresso di via Tavolara). Un pannello, composto di due parti, che descrive in sintesi le vicende storiche del giardino storico di Sassari, la pianta con veduta aerea del sito e la pianta con le indicazioni botaniche delle circa 350 piante appartenenti a 53 specie evidenziate col loro nome: scientifico, italiano e sardo (dove possibile). Saranno inoltre posizionate targhe identificative nelle varie piante. Il Garden Club ha voluto con questo omaggio a Eva Mameli Calvino supplire in qualche modo alla mancanza di un vero e proprio “orto botanico” e consentire al pubblico che frequenta spesso il giardino di conoscere la sua storia e le sue interessanti caratteristiche scientifiche. La ricerca su Eva Mameli Calvino e sul giardino ha visto il coinvolgimento di tutte le socie del Club e la partecipazione di alcuni specialisti, che si sono spesi per la riuscita del progetto. Eva (o Evelina, come molti la chiamavano) Mameli è nata a Sassari il 12 febbraio 1886 da Giovanni Battista e da Maria Maria Maddalena Cubeddu di Ploaghe, ed era nipote del canonico Giovanni Spano. Il padre, ufficiale dei carabinieri, era dei Mameli di Lanusei, parenti stretti di quel Goffredo che scrisse l’inno nazionale italiano. A quella scienziata, che divenne madre di Italo Calvino, l’associazione Garden Club di Sassari ha voluto dedicare un convegno e tributare quegli onori che a Eva Mameli non sono stati mai offerti in Sardegna. Laureata in Matematica all’Università di Cagliari nel 1905 e nel 1907, Eva fu la prima donna in Italia, a laurearsi in Scienze naturali. Nel 1908, però, le passioni di ricerca di Evelina si indirizzano verso un filone più preciso della Botanica: la fisiologia. E proprio in questo settore ha avviato ricerche allora ritenute all’avanguardia, come la foto sintesi e il meccanismo di assimilazione dell’azoto. Da allora in poi Eva Mameli si è affermata come una delle pioniere della Botanica in Italia. Una figura di prestigio internazionale. Vinse la cattedra di Botanica all’università di Cagliari e, contemporaneamente, ne ha diretto l’Orto Botanico. Eva morì a Sanremo il 31 marzo 1978.



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