Sabato 9 maggio 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 maggio 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 9 maggio 2015 / Provincia Ogliastra (Pagina 39 - Edizione CA)
SEUI. Giornata dell'orientamento universitario con i rettori e l'assessore
Claudia Firino Pigliaru agli studenti: «Scegliete con cura la strada»

Va' dove ti portano la passione per lo studio e la tua inclinazione intellettuale. Le due università sarde hanno scelto Seui per dialogare con gli studenti delle superiori sulla scelta ragionata dell'indirizzo di laurea. L'incontro è stato promosso dagli studenti del Liceo scientifico e dall'amministrazione guidata da Marcello Cannas. «La scelta della facoltà deve essere valutata con attenzione - ha sottolineato il presidente della Regione Francesco Pigliaru - già diversi anni prima del conseguimento della maturità o del diploma». Pigliaru non dimentica di essere un docente universitario quando interloquisce con gli studenti che hanno affollato la piazza sottostante la via principale del paese.
Al suo fianco ci sono Claudia Firino, assessore alla Pubblica istruzione, Massimo Carpinelli, rettore dell'Università sassarese promotrice dell'incontro, e Maria Del Zompo neo rettore dell'Università di Cagliari.
I docenti dei due atenei hanno utilizzato diversi locali del centro storico per illustrare gli orientamenti dei diversi corsi di laurea. Così una cella dell'ex carcere spagnolo ha ospitato Giurisprudenza di Sassari, mentre il cortile all'aperto è stato scelto da Giacomo Cao dell'università di Cagliari per illustrare il corso di ingegneria chimica. Pigliaru e la Firino hanno anche dovuto rispondere a numerose richieste e obiezioni presentate dagli studenti e dal sindaco di Seui: « La giunta regionale - hanno spiegato - ha stanziato 120 milioni per l'edilizia scolastica e fondi sufficienti per soddisfare, già da quest'anno, il 75 per cento degli aventi diritto alla borsa di studio». La giunta Pigliaru punta le sue carte sul progetto Iscol@ ma deve fare i conti con la penuria di risorse. In platea commenti non proprio benevoli nei confronti dell'assessore Firino dopo i tagli di alcune sedi scolastiche in Ogliastra. Comunque, l'iniziativa è stata molto apprezzata dagli studenti: «Con la speranza - è stato il commento più diffuso - che la scelta consapevole del corso di laurea porti al conseguimento di un posto di lavoro stabile e dignitoso».
Nino Melis


2 - L’UNIONE SARDA di sabato 9 maggio 2015 / Cultura (Pagina 46 - Edizione CA)
Teresa Noce
Lunedì (16,30) Biblioteca Universitaria di Cagliari conferenza dedicata a Teresa Noce. Interventi del Rettore Maria del Zompo, Valeria Fedeli, Carlo Dore Jr, Laura Stochino, Luisa Sassu.
 

3 - L’UNIONE SARDA di sabato 9 maggio 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
SANITÀ. Prestazioni a pagamento negli ospedali: «Paghi e passi prima»
Dica 33. Ma in privato Intramoenia: chi la fa, dove, quanto ci guadagna
Lavoro privato nelle strutture sanitarie pubbliche: tutto legale, si chiama intramoenia, parola latina che significa “entro le mura” e designa una pratica introdotta per impedire l'antipatica consuetudine del «venga nella mia clinica» con cui, fino a qualche anno fa, si prendeva per il collo il paziente che aveva fretta di guarire. Ora ai medici è permesso di esercitare la libera professione all'interno dell'ospedale per cui lavorano, utilizzandone le strutture e il personale in cambio di una percentuale sulle prestazioni fatturate. Nonostante l'ex ministro alla Sanità Ferruccio Fazio (governo Berlusconi IV) avesse parlato di rivederla («Vogliamo evitare differenze - proclamò cinque anni fa - tra le liste d'attesa lunghissime per le prestazioni ordinarie e quelle abbreviate nell'intramoenia»), la si pratica in tutta Italia, e Cagliari non fa eccezione.
CIFRE Basta scorrere i redditi 2014 dei dirigenti pubblicati sui siti internet delle tre aziende sanitarie cittadine. Nella colonna “altre componenti variabili” vengono riportati compensi di varia natura che vanno a sommarsi alle componenti base dello stipendio, e in diversi casi le superano (in uno, al Brotzu, le triplicano): «Ci sono almeno venti voci», spiegano dalla Asl 8, fra cui reperibilità, progetti-obiettivo e libera professione (intramoenia). Impossibili da scorporare, assicurano.
BROTZU «Tra i progetti-obiettivo da noi ci sono pure trapianti, reperibilità e altre cose», spiega il direttore sanitario del Brotzu, Nazareno Pacifico. Ed è proprio dovuto ai trapianti il dato di un professionista che, grazie a 149.081 euro di “altre componenti variabili”, il 65 per cento dei suoi introiti, raggiunge un reddito finale (lordo) di 227 mila euro. Sotto di lui, al Brotzu, molti viaggiano a 60, 70, 80, 90 mila euro l'anno (che si aggiungono alle altre voci): e l'intramoenia pesa.
AOU All'Azienda mista promettono che i dati sull'intramoenia li pubblicheranno, scorporati, lunedì: ma mancheranno all'appello i dirigenti medici universitari. «Sono dipendenti dell'Ateneo», spiegano dai piani alti del San Giovanni di Dio; e pare facciano la parte del leone.
ASL 8 La Asl 8, sollecitata dalla Regione, un mese fa ha pubblicato una delibera (la 423) in cui illustra tutto sulla libera professione: quanti medici l'hanno fatta nel 2014, in quali strutture, per quante prestazioni. C'è di tutto: salute mentale, prevenzione, presidi territoriali, Businco (dove fanno intramoenia 58 professionisti), Binaghi (28), Santissima Trinità (84), Marino (52), Microcitemico (11). Otto professionisti universitari hanno erogato 2.734 prestazioni spartendosi un fatturato di circa 380 mila euro.
TRIBUNALE DEL MALATO La filosofia dell'intramoenia non piace a Maria Laura Maxia, coordinatrice del Tribunale del malato, costola sanitaria di Cittadinanzattiva: «Paghi e passi per primo». La pratica, sottolinea, è prevista dalla legge ma pone un problema: disincentiva gli sforzi per ridurre le liste d'attesa nelle strutture pubbliche. «I pazienti non si lamentano perché hanno paura», dice: «In ospedale, poi, devono tornarci».
ANAAO-ASSOMED E poi: come fa un medico, dopo aver lavorato le 7 ore e i 35 minuti previsti dal contratto, ad avere ancora energie per effettuare prestazioni private tali da superare, spesso, lo stipendio tabellare? Susanna Montaldo è la coordinatrice dell'Anaao Assomed, associazione di categoria dei medici ospedalieri: «In teoria - spiega - l'intramoenia dovrebbe essere fatta in uno dei due giorni liberi settimanali e i proventi di essa non dovrebbero superare la metà del valore medio di produttività del reparto». E nella realtà? «Non ci sono grandi controlli».
NETTO Però, occhio: secondo Montaldo, non è tutto oro quello che luccica: «Personalmente ho smesso di fare libera professione perché su 100 euro di fattura, detratta la quota per l'azienda, che arriva a trattenere il 25 per cento per l'uso di infermieri e telefono ma anche per l'affitto dei locali, alla fine me ne restavano 25-30».
Marco Noce
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di sabato 9 maggio 2015 / Spettacoli e Società (Pagina 47 - Edizione CA)
Teatro Dal 14 maggio alle Saline di Cagliari
Akroama osa: 1 euro Festival

L'amore romantico negli squallidi alberghetti fuori stagione di “Storiafinta”; i fantasmi di un giovane studente di “The Wall” con le musiche dei Pink Floyd; un viaggio nella Francia degli anni '50 sulle note di Edith Piaf. C'è tutto questo e molto altro dentro la settima edizione di “1 euro Festival”, la rassegna teatrale organizzata dalla compagnia Akroama che porta tutti a teatro con un euro.
La manifestazione si sviluppa attraverso un calendario che prevede dieci spettacoli, in programma dal 14 maggio al 7 giugno, al Teatro delle Saline di Cagliari, e offre ai primi cento abbonati la possibilità di acquistare i ticket per l'intera rassegna al prezzo di 10 euro, un euro per ogni spettacolo, appunto.
«Si tratta di un modo per avvicinare più persone al teatro», spiega Lelio Lecis, direttore artistico di Akroama. «Anni fa ci siamo inventati la rassegna “Teatro a mille lire”, sulla scia di quel successo da un po' di tempo proponiamo la nuova formula a un euro», aggiunge. L'idea è quella di incentivare, stimolare, invogliare coloro che non frequentano più il teatro con la frequenza del passato, utilizzando anche la leva del prezzo. Sì, anche, perché «non può essere soltanto il prezzo basso a richiamare l'attenzione attorno al palcoscenico, ma deve essere soprattutto il progetto culturale», spiega Lecis. Dunque, «un'opportunità unica, perché gli spettacoli della rassegna valgono molto più di un euro», aggiunge.
Questa edizione di “1 euro Festival” guarda verso nuove modalità di proporre il repertorio teatrale. E, per dirla con le parole di Lelio Lecis, «la scelta degli spettacoli, che intrecciano sperimentazioni e contaminazioni, non è casuale». Questa linea si incrocia con quella dedicata al teatro contemporaneo e musicale, con prime assolute, work in progress e seconde visioni.
Non è dunque una coincidenza che a inaugurare la rassegna, il 14 maggio, sia proprio “Storiafinta”, di Lecis, produzione Akroama, con Simeone Latini e una straordinaria Marion Constantin protagonisti, un testo scritto più di 30 anni fa per una sceneggiatura cinematografica che Lecis ha elevato a poesia nella dimensione teatrale.
Il Cartellone è ricchissimo: il 17 si prosegue con la danza di “The Wall”, della compagnia sassarese Estemporada, coreografia di Livia Lepri, che sarà protagonista anche il 2 giugno con “Studio per anestesia dei sentimenti”. Il 19 maggio sarà la volta della compagnia Teatri tra i binari, con “Ade - La vana fuga”, il 21 spazio ancora alla danza con una produzione Asmed, “Come lame di luce”, di Senio Dattena. Il 24 maggio la compagnia Ilos proporrà “Cherridoras”, la chiusura, il 7 giugno, con “Voglio un chilo di pane” della compagnia Tama Trio. Il valore aggiunto del Festival è rappresentato dalla collaborazione che sta nascendo tra Akroama e l'Università di Cagliari. Per un Master in management dei prodotti e servizi della comunicazione.
Mauro Madeddu
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di sabato 9 maggio 2015 / Speciale (Pagina 49 - Edizione CA)
L'autore Oriente Il saggio di Vinicio Busacchi, docente di Teoretica all'Università di Cagliari Ikeda, buddismo e azione Il filosofo giapponese propugnatore della pace
«Leggere non è occupazione o passatempo di un gruppo sociale in particolare. Che uno sia un commerciante, un operaio o un impiegato è del tutto naturale leggere (...) per ampliare la propria conoscenza. (...) È veramente importante scegliere con cura i libri da leggere». La citazione è tratta da uno scritto di Daisaku Ikeda citato nel secondo volume “I saggi”, dei cinque che andranno a completare l'opera “Daisaku Ikeda. Una nuova filosofia dell'azione” di Vinicio Busacchi. Docente di Filosofia teoretica all'Università di Cagliari e studioso dell'opera di Paul Ricoeur, Busacchi si occupa da tempo delle attività culturali di Ikeda e della Soka Gakkai Internazionale, l'organizzazione buddista laica della quale il pensatore giapponese è presidente, che si richiama alla scuola fondata nel Giappone del tredicesimo secolo dal monaco Nichiren Daishonin.
Come spiega Busacchi nella presentazione del volume, Daisaku Ikeda (n. 1928) non è un filosofo nel senso accademico del termine, ma può essere considerato tale in senso lato, essendosi occupato con cognizione di causa di una vasta gamma di argomenti, sociali, etici e culturali. Il suo orizzonte d'interessi abbraccia il mondo intero: «l'opera filosofica di Ikeda si sviluppa e articola nel confronto con le diverse produzioni scientifiche e speculative della cultura mondiale». Ikeda è un leader religioso, pur essendo un laico, che si è guadagnato nel tempo un lunga serie di riconoscimenti internazionali, tra lauree ad honorem (tra cui quella dell'Università di Palermo) e cittadinanze onorarie (tra le quali Torino e Gavoi). Ha fondato la Soka University, con sedi in Giappone e in California, e ha pubblicato una serie di dialoghi con i personaggi più disparati, dallo storico inglese Arnold Toynbee all'uomo che ha posto fine all'Unione Sovietica, Michail Gorbaciov. Coerentemente con ciò che ci si può attendere da un leader religioso, uno degli aspetti fondamentali del suo pensiero consiste nella ricerca della costruzione di una società pacifica, non violenta, attraverso azioni concrete. A ciò si deve la sua costanza nell'elaborare all'inizio di ogni anno, a partire dal 1983, una proposta di pace che viene inviata all'Onu.
Nell'arco di tredici capitoli più quattro appendici, Busacchi suddivide gli scritti di Ikeda per tematiche, tra le quali spiccano, di maggior interesse per il lettore non specialista, quelli dedicati a politica e religione (1964), scienza e religione (1965), e arti quali musica, letteratura e pittura (1973). Nonostante siano ormai datati, questi saggi offrono comunque un esempio molto interessante di come la prospettiva filosofica buddista di Ikeda affronti il rapporto delicato tra arte, politica, scienza e religione. Il resto del volume è dedicato a scritti di carattere prevalentemente dottrinale e di storia del buddismo, con l'eccezione del saggio su “L'educazione Soka”, frutto di una serie di conferenze tenute tra il 1973 e il 2001 in materia di educazione e filosofia dell'educazione, con particolare riferimento a Tsunesaburo Makiguchi e John Dewey.
Ignazio Sanna
 
 
 



LA NUOVA SARDEGNA

6 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 9 maggio 2015 / Sardegna - Pagina 7
CONFRONTO A SEUI
Pigliaru agli studenti: «Costruiamo il domani»
SEUI La scuola è il ponte imprescindibile tra presente e futuro. Così il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha esordito a Seui nella giornata dedicata al progetto Orienta Giovani . Davanti alla platea di decine di studenti delle scuole di Seui, Villacidro, Perdasdefogu Sorgono, Lanusei e Tortolì, Pigliaru ha citato le percentuali che certificano l’aumento delle probabilità di trovar lavoro con il diploma e ancor di più con la laurea. «Siamo abituati a chiederci cosa può fare la politica per noi. Adesso chiedetevi cosa potete fare voi per voi stessi. La risposta è: studiare, e studiare bene», ha detto. Alla Regione spetta invece la responsabilità di garantire il buon funzionamento delle scuole. «Un paese che non investe sull’istruzione a è un paese che ha perso speranza. Noi siamo qui per migliorare le scuole e il percorso didattico. Lo faremo con molte risorse». L’assessore alla Pubblica istruzione Claudia Firino ha posto l’accento sul progetto: «Nuove tecnologie, e un tipo di apprendimento circolare in cui tutti contribuiscono a costruire la didattica del domani. La scuola che noi abbiamo in mente, convoglia i bisogni, li discute e con i finanziamenti riuscirà a soddisfarli».
 
 



QUOTIDIANI NAZIONALI
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