Venerdì 1 maggio 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
01 maggio 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
In Breve
SCUOLA E DISEGUAGLIANZE
 
Martedì alle 11 nell'aula magna dell'ex facoltà di Economia, sarà presentato il nuovo rapporto Cird: “Dieci punti sulle transizioni scolastiche in Sardegna”. Parteciperanno il rettore, Maria del Zompo e l'Assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Claudia Firino. Saranno presentati i principali risultati della prima survey sulla scelta scolastica svolta a livello regionale sugli studenti delle scuole superiori. Base dell'indagine un campione di oltre 2700 studenti delle prime e delle quinte superiori. Il rapporto mette in luce la persistenza delle diseguaglianze sociali.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
SAN GIOVANNI DI DIO. Sino al 10 maggio mostre e concerti
Ospedale Civile, visite ai sotterranei
 
Un'altra fabbrica architettonica apre i suoi spazi. Sino al 10 maggio visite guidate ai sotterranei dell'ospedale Civile, dibattiti, concerti e mostre per i 171 anni del San Giovanni di Dio. La posa della prima pietra dell'opera del Cima, progettata nel 1842, è del 1844.
«Sono in programma visite guidate al monumento e ai sotterranei, dove i cagliaritani hanno trovato riparo e salvezza durante i tragici bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale», spiega il commissario straordinario dell'Azienda mista, Giorgio Sorrentino. «Inoltre ci saranno concerti, mostre, dibattiti e spazi riservati ai bambini e ai ragazzi».
Dopo l'inaugurazione, avvenuta ieri alla presenza di autorità civili, religiose e accademiche, visite guidate oggi dalle 16 alle 20, domani e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, il 9 e il 10 maggio dalle 10 alle 20 in occasione di Monumenti aperti. Previsti appuntamenti con bambini e ragazzi: lunedì 4 dalle 16 alle 19 nella hall appuntamento con I bambini disegnano la città e il San Giovanni .
Nella hall e nei corridoi dell'ospedale la mostra di pittura degli artisti Boy-Peri-Usai e quella delle foto storiche della città. Domenica alle 18 nell'aula Costa concerto gospel con il Black soul choir. Il 6 maggio alle 17, sempre nell'aula Costa, si terrà l'esibizione della sezione musicale della scuola media Rosas.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
Osservatorio
Proclamato lo stato di agitazione
 
Stato di agitazione dei lavoratori dell'Osservatorio astronomico di Cagliari e del Radiotelescopio di San Basilio per protestare contro l'accorpamento, deciso dall'Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf) tra la struttura sarda e quella di Bologna. Una scelta che sposta i centri decisionali a Roma e, per la Flc Cgil, mina l'autonomia di una struttura di eccellenza, con riflessi disastrosi per le prospettive dell'Osservatorio e i livelli occupazionali. Lo stato di agitazione proclamato dalle rappresentanze sindacali unitarie riguarda i turni di lavoro al Radiotelescopio di San Basilio con effetti che saranno evidenti alla comunità scientifica a metà maggio: in quel periodo si svolgerà la fase di raccolta dei dati ricevuti dalle antenne di tutto il mondo, ma ai gruppi di ricerca internazionali non arriveranno quelli di San Basilio. Una scelta certamente sofferta quella dei lavoratori. Una decisione, ribadisce la Cgil, del tutto ingiustificabile e pericolosa per le prospettive di sviluppo economico e tecnologico in un settore che la Giunta regionale ha indicato come strategico.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 47 - Edizione CA)
Addio Grotta della vipera
Chiude la storica rivista
Il caso Maria Giuseppa Cossu, figlia del fondatore, spiega le ragioni della dura scelta
 
È stata specchio di un tempo in cui la Sardegna, grazie al dibattito favorito da un gruppo di intellettuali, provava a parlare al mondo di se stessa e a ragionare - senza presunzione e inibizioni, in sardo e in italiano - di prospettive e sviluppo. Di politica, questioni linguistiche, economia, innovazione e arte.
La grotta della vipera , rivista pubblicata a Cagliari nel 1975 da Antonio Cossu (Santu Lussurgiu, 1927-2002) , ha cessato le uscite. L'ultimo numero, edito da Grafica del Parteolla (compartecipe del tentativo di sopravvivenza) con la direzione di Giovanni Sanna, è stato pubblicato lo scorso febbraio ma era già chiuso nel 2014. Impossibile sostenere lo sforzo economico per un prodotto incapace di autofinanziarsi attraverso le vendite. Difficile dare spessore a una pubblicazione che non ha mai avuto come obiettivo quello di riempire spazi. Intollerabile parlare a un mondo svincolato da valori condivisi, autoreferenziale, caratterizzato da una comunicazione effimera.
Maria Giuseppa e Mariangela Cossu, figlia e moglie del padre fondatore, non nascondono l'amarezza di fronte a una scelta che va letta come un'eutanasia. «Quando 7 anni fa - nel 2007 - abbiamo deciso di dare continuità al progetto - scrivono nell'editoriale di commiato - sapevamo che il nostro cammino non sarebbe stato facile. I problemi, adesso come allora, sono sempre gli stessi: mancano i soldi, mancano le volontà, manca anche la speranza di riuscire a tenere in vita qualcuno degli ideali che univano noi, che abbiamo voluto dar seguito all'idea di Antonio, e gli amici che hanno aderito alla nostra richiesta di far parte della redazione: l'amore per la nostra terra, la convinzione di avere un'identità da difendere, l'orgoglio di sentirci parte di una cultura antica ma capace di interpretare i cambiamenti di una società tumultuosa e contraddittoria come quella in cui viviamo».
Seduta nella poltrona del salotto cagliaritano in cui suo padre era solito arrovellarsi sul futuro della rivista e dell'Isola, Maria Giuseppa racconta la stagione di cui La grotta della vipera è stata figlia. Ricorda bene quando la sua casa - allora in corso Vittorio Emanuele - ospitò l'idea di far nascere una rivista che, traendo titolo dal mausoleo romano che si affaccia su viale Sant'Avendrace - fosse in grado di sopperire al vuoto lasciato da Ichnusa di Antonio Pigliaru.
Attorno all'intellettuale lussurgese - laureatosi alla Statale di Milano, maturato culturalmente a Roma e poi a Ivrea dove fu impegnato nel Movimento di Comunità di Adriano Olivetti, concorrente al Campiello insieme a Moravia - si riunì una redazione animata dall'obiettivo di costruire, servendosi della cultura, una società migliore. Si trattava di lanciare una sfida - scriveva Cossu nel primo editoriale - «per uscire dalla grotta in cui spesso ci sentiamo chiusi; per rompere l'isolamento sardesco; per intrecciare rapporti con gli altri e stabilire con essi dialogo e contatto costanti». Della redazione storica fecero parte Giovanni Lilliu, Pinuccio Sciola, Franco Oliverio, Dino Sanna, Gian Mario Selis e Lina Gallus. Di quella rinnovata dopo la morte dello scrittore e diretta da Giovanni Sanna sono stati anima Bachisio Bandinu, Placido Cherchi, Mimmo Bua, Paolo Cossu, Luciana Floris, Cristina Lavinio e Maria Luisa Salaris.
Sulla rivista hanno pubblicato articoli, disegni poesie e racconti gli ingegni più alti della Sardegna. Ci hanno scritto, tra i tanti, Costantino Nivola, Michelangelo Pira, Francesco Alziator, Antonio Romagnino, Giaime Pintor, Giuseppe Dessì, Michele Columbu, Sandro Maxia, Manlio Brigaglia. Nella Grotta ha avuto fiato la voce del poeta lussurgese Giovanni Corona, eco della terra delle origini che nella rivista non ha mai smesso di farsi sentire. «La morte della Grotta della vipera - dice Pinuccio Sciola, testimone di quella luminosa stagione - è un fatto naturale, imposto dai tempi che viviamo. Antonio Cossu era uomo di grande cultura. Fu capace di far affacciare il mondo intellettuale sardo sul panorama internazionale, evitando l'avvilimento che il provincialismo produce ma esaltando i tratti caratterizzanti della nostra cultura». Insomma la rivista muore ma sopravvivono le idee di cui è stata laboratorio. Anche in tempi acerbi si può riscoprirne la forza. «I limoni - recita una poesia di Cossu - son verdi di speranze».
Manuela Arca
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Orario continuato dalle 8 alle 20
I musei restano aperti da mattina a sera: una sbornia di cultura
 
Musei aperti da un capo all'altro dell'Isola: orario continuato, dalle 8 alle 20. Oggi, in Sardegna, non è solo la festa del lavoro e di Sant'Efisio ma della cultura. L'iniziativa è del polo museale regionale, uno dei 17 istituiti in tutta Italia dalla riforma voluta dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini: a capo di quello sardo, che coordina le attività di undici fra musei e siti archeologici distaccati dalla Soprintendenza, è stata nominata Giovanna Damiani, che ieri mattina, nella pinacoteca nazionale di piazza Arsenale ha presentato l'iniziativa alla stampa. E non è tutto: domenica, che è la prima domenica del mese, in tutti i musei sardi l'ingresso sarà gratuito.
A Cagliari le novità di oggi riguardano la stessa pinacoteca e il museo archeologico. In quest'ultimo, che ospita ancora i Giganti di Mont'e Prama, saranno proiettati due video coprodotti dalla Soprintendenza e da Tcs su alcuni dei reperti più celebri in esposizione, fra cui il bronzetto che raffigura il Guerriero con quattro occhi e quattro braccia e sulla statuetta del dio fenicio Bes di Bithia; le visite guidate saranno gratuite. Alla pinacoteca, invece, si parlerà di gotico internazionale grazie alla presenza di tre opere del fiorentino Scolaio di Giovanni, arrivate in Sardegna da Firenze in cambio di una parte del retablo della Porziuncola firmato dal Maestro di Castelsardo e raffigurante La predica di San Francesco, prestato per una mostra temporanea.
Nel resto dell'isola saranno aperti l'Antiquarium turritano di Porto Torres, la pinacoteca Mus'a (dov'è allestita la mostra Cortesie per gli ospiti, fra arte contemporanea e moderna, e quella dedicata alle sorelle Altara, e il museo archeologico G. A. Sanna di Sassari, a Nuoro il museo archeologico G. Asproni, a Caprera il compendio garibaldino, dove sarà possibile visitare la casa di legno realizzata da Garibaldi con le sue mani con legname proveniente dalla sua amata Nizza, e il Memoriale, nuovo museo multimediale e interattivo, con visite alla fortezza sabauda di Arbuticci.
Giovanna Damiani, che è stata coordinatore presso la soprintendenza Psae di Firenze e in seguito soprintendente a Parma e Piacenza e quindi a Venezia, ha sottolineato l'unicità del patrimonio storico, artistico, archeologico e culturale della Sardegna e si è detta convinta che non solo l'Expo che si inaugura oggi ma anche il Giubileo saranno per l'isola occasioni importanti di richiamo turistico. Ha anche spiegato che il polo museale regionale nasce per migliorare il servizio offerto dai musei sardi in termini di formazione dei cittadini, dai bambini agli adulti e per rafforzare il valore della cultura, dell'identità e delle radici.
Marco Noce
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Detenuti, artisti, studenti riaprono
le celle dell'ex istituto di pena
BUONCAMMINO. Domani e sabato dalle 10 alle 20 sarà possibile visitare l'edificio sul colle
 
Il bis sulla riapertura di Buoncammino riserverà due novità: «Domani e domenica ci sarà il sole e le visite saranno meno affrettate». Dopo il successo del 21 e 22 marzo, il Fai (Fondo ambiente italiano) domani e domenica (dalle 10 alle 20) riapre le porte dell'ex istituto penitenziario cagliaritano. Il successo sarà assicurato non solo per motivi legati al clima, ma anche, e soprattutto, per la concomitanza con la festa più importante dell'anno in Sardegna: Sant'Efisio. Maria Antonietta Mongiu, che nel Fai sta mettendo anima e corpo, questa volta ha voluto fare le cose in grande coinvolgendo nell'iniziativa detenuti, scrittori, studenti, artisti, intellettuali, vertici dell'amministrazione penitenziaria e chi in prigione e dietro le sbarre ci sta per lavoro. Una due giorni intensa che, come detto, darà l'opportunità a migliaia di cagliaritani e turisti di scoprire un angolo incantevole e misterioso della città, per un secolo e mezzo inaccessibile.
VITA IN CARCERE Maria Antonietta Mongiu non vuole dimenticare quello che per che per oltre un secolo e mezzo è stato un inferno per migliaia di detenuti e luogo di espiazione delle pene. Che come stabilisce l'articolo 27 della nostra Costituzione, «devono tendere alla rieducazione del condannato». E da questa traccia prende ispirazione lo stand Galeghiotto allestito nell'ex istituto di pena. «Verranno messi in vendita i prodotti delle colonie penali. Miele, formaggio e olio prodotti frutto del lavoro dei reclusi». Il significato non è solo simbolico. «Vogliamo dare prova di come può essere Buoncammino. Domani e domenica - precisa Maria Antonietta Mongiu - il capoluogo sarà stracolmo di turisti. Ecco allora la prova generale di come si può utilizzare uno spazio vissuto di Cagliari. Vogliamo dimostrare come queste fabbriche architettoniche al centro delle città con poco possono davvero offrire molto».
LE NOVITÀ La vera novità, rispetto alle Giornate di primavera di marzo, sarà l'apertura della sezione femminile a tutti. Visita che, il mese scorso, era stata concessa solo ai soci del Fai. I visitatori, una volta superate le due porte del corpo di guardia, la scalinata e il varco della sezione detentiva, entreranno nel braccio destro, per poi avventurarsi nei tre piani dove venivano rinchiuse le donne. Al pian terreno e al primo piano le celle, alcune sistemate in modo da accogliere anche i figli delle detenute. Al secondo piano, altre stanze di detenzione e la cappella dove veniva celebrata la messa. Sempre nel reparto femminile, ma nella zona un tempo utilizzata per l'isolamento delle imputate, le ultime finestre a bocca di lupo.
Andrea Artizzu
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 40 - Edizione CA)
Architettura, il presidente chiede la lista della spesa 
ALGHERO. Il Governatore in visita alla Facoltà: «Vi aiuteremo»
 
«Sono consapevole del valore del Dipartimento di Architettura e solo un masochista vorrebbe non dare continuità a una esperienza come questa». Il governatore Francesco Pigliaru ha esordito così all'incontro con gli studenti della facoltà algherese riuniti nella sede di Santa Chiara per avere risposte circa il futuro della comunità didattica che, da tempo, chiede di essere compresa tra le sedi distaccate, con fondi certi.
PARI OPPORTUNITÀ Una istanza che la giunta regionale non ha respinto a priori, chiedendo l'istituzione di un tavolo per la predisposizione di un protocollo nel quale mettere nero su bianco l'elenco delle spese, in modo da sapere di quanti fondi ha bisogno la facoltà. Pigliaru, intervenuto insieme all'assessore alla Pubblica istruzione Claudia Firino, ha preso la parola dopo i saluti del sindaco Mario Bruno, riconoscendo pubblicamente l'eccellenza del Dipartimento. Per quanto riguarda la questione del decentramento, però, ha preferito utilizzare il concetto di "pari opportunità". «Calcoliamo gli svantaggi di una sede che non risiede in Ateneo - ha detto - e i costi aggiuntivi per la distanza, lo facciamo in un documento entro settembre». Poi l'incontro con i dirigenti scolastici del territorio, nella sala dell'istituto Alberghiero, sui temi dei trasporti, delle nuove tecnologie e dell'importanza della lingua inglese.
L'INCONTRO CON I MINATORI Ma prima di tutto il presidente ha voluto fare una sosta a Olmedo, dai lavoratori della miniera di bauxite licenziati dalla società S&B che ha deciso di restituire l'autorizzazione all'estrazione. C'era anche l'assessore all'Industria, Maria Grazia Piras e il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau. «Nelle prossime due settimane vedremo la ministra dello Sviluppo economico, Federica Guidi», ha annunciato Pigliaru, mentre l'assessore Piras ha assicurato che la Regione continuerà il suo ruolo di mediazione per l'ottenimento della cassa integrazione e al ritiro dei licenziamenti. Il segretario dell'Ugl Simone Testoni ha chiesto la modifica delle normative sulle concessioni minerarie, specie per quanto riguarda le tariffe.
Infine la visita a Surigheddu, la tenuta regionale abbandonata sulla quale il Comune di Alghero ripone la scommessa di rilancio per il comparto agroalimentare di qualità.
Caterina Fiori
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 40 - Edizione CA)
La nuova città comincia alla Pietraia
ALGHERO. Piano urbanistico: si punta sulla qualità della vita
 
Alghero città della qualità della vita. È al primo punto delle linee guida del Puc che ieri sera il sindaco Mario Bruno ha presentato alla Consulta lavoro e sviluppo economico, nell'aula del vecchio municipio. «Il diritto alla casa, la sostenibilità ambientale, la giustizia sociale e la qualità urbana - ha detto il primo cittadino - sono al primo posto, a cominciare dai quartieri». Le borgate e le periferie saranno rigenerate con il coinvolgimento delle facoltà di Architettura di Alghero e Cagliari. Si comincia dalla Pietraia «che si presta a essere un modello per la riqualificazione, con l'aiuto di esperti internazionali». Si apre un nuovo ciclo per l'attività edilizia, «una edilizia nuova, orientata a recuperare e trasformare», ha aggiunto Mario Bruno spiegando che l'intenzione dell'Amministrazione è di arrivare all'adozione del Puc in tempi stretti, visto che il 70 per cento del lavoro è stato già fatto. Il piano urbanistico disegnerà la città di domani, senza andare troppo oltre. «Ci siamo dati un orizzonte breve - ha concluso - massimo dieci o quindici anni». ( c. fi. )
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 19
Per Architettura la chance di nuovi fondi
L’eccellenza già riconosciuta con 300mila euro, buone possibilità di divenire anche sede decentrata
 
ALGHERO Trecentomila euro che piovono come una investitura ufficiale per Architettura di Alghero. Parola di Francesco Pigliaru: «Il dipartimento è una conclamata eccellenza». E per questo motivo la Regione gli ha riconosciuto quei soldi, scorporandoli dal fondo unico dell’Università. Quindi 300mila euro che Alghero per quest’anno gestirà per conto proprio, senza passare per l’Ateneo sassarese. Lo dice il famigerato emendamento passato frettolosamente durante l’approvazione della Finanziaria, e poi emendato con una dicitura e motivazione precisa: premio all’eccellenza raggiunta. Ma trasformare queste risorse estemporanee e volatili in un sostegno economico stabile, sul quale costruire una programmazione, è un’altra storia. «E’ assurdo dare soldi ogni anno senza specificare un perché – spiega Pigliaru – noi vogliamo un orizzonte pluriennale, scrivere un protocollo stabile e decidere quanti soldi deve ricevere Alghero e per quali motivi». Uno dei motivi, secondo gli studenti, i ricercatori, e i docenti che affollano l’aula di Santa Chiara, oltre al criterio meritocratico è quello della posizione geografica. Il dipartimento di Alghero è al di fuori dei confini del comune di Sassari, sede dell’Ateneo, e dunque il decreto ministeriale gli riconosce lo status di sede decentrata. Tradotto: ulteriori possibilità di ottenere finanziamenti per sopperire alle difficoltà logistiche e didattiche che derivano dalla distanza, dai trasporti pubblici carenti e via dicendo». Ma mentre sull’eccellenza parlano i raking di Architettura, per quanto riguarda il decentramento ancora non esistono regole certe. Pigliaru e l’assessore Claudia Firino vogliono scrivere un percorso normativo per definire delle pari opportunità e chiarire chi abbia i reali requisiti per essere una sede decentrata. Per ora l’unica concessione certa per Alghero è questa: «E’ il dipartimento più decentrato della Sardegna». (lu.so.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 21
Università, concorso con “aiutino” per 1500 candidati
Pubblicate sul sito dell’ateneo 500 domande e risposte
Si tratta dei test di preselezione previsti per il 6 e 7 maggio
di Vincenzo Garofalo
 
SASSARI Mille e cinquecento candidati per quattro posti di lavoro a tempo indeterminato devono avere scosso le coscienze ai piani alti dell’Università di Sassari. Tanto che per il concorso che mette in palio quattro contratti nell’area amministrativa dell’ateneo sassarese, l’Università ha pensato bene di dare a tutti un aiutino, e ha pubblicato sul proprio sito internet domande e risposte dei test di preselezione che il 6 e 7 maggio metteranno alla prova tutti gli aspiranti dipendenti pubblici. I due bandi per la copertura di quattro posti di lavoro sono stati pubblicati nell’estate del 2014 e in questi giorni, accanto agli elenchi dei candidati ammessi, delle convocazioni per le preselezioni e delle istruzioni di partecipazione, sul sito web dell’ateneo è stata pubblicata anche la corposa banca dati che contiene le 500 domande cui dovranno rispondere i millecinquecento convocati, con tanto di risposte. Certo, per non incoraggiare i candidati all’ignavia totale in attesa del test, per ogni domanda è indicata una risposta multipla che mette l’esaminando di fronte a quattro possibili scelte, di cui solo una è quella giusta. Basta avere la pazienza e la forza d’animo di andare sui testi di studio per verificare quale sia la risposta giusta e il gioco è fatto. Niente a che vedere con l’angoscia di presentarsi alle prove, il giorno del test, senza sapere quali insidiose domande si frapporranno fra i candidati e un posto di lavoro che a molti potrebbe cambiare, in meglio, la vita. «La banca dati pubblicata sul sito www.uniss.it è stata progettata - su incarico dell’Università degli studi di Sassari - dalla Pform srl, società aggiudicatrice della gara per la gestione delle preselezioni relative ai 2 concorsi pubblici in oggetto», si legge sul documento con le istruzioni per partecipare alle prove preselettive. È spiegato con cura quali saranno le tematiche su cui verteranno le cinquecento domande dei test di preselezione, e per non inquietare troppo gli animi è scritto anche che, «eventuali osservazioni in merito alle domande contenute nella banca dati potranno essere inviate all’indirizzo email dedicato». Così se qualche domanda fosse poco chiara, o ritenuta inappropriata, i candidati potranno togliersi lo sfizio di chiedere spiegazioni in merito o protestare. Nel frattempo, aspettando le prove di preselezione che, visto l’enorme numero di candidati ammessi, si svolgeranno al palazzetto dello sport Palaserradimigni, sarà sufficiente spulciare le domande pubblicate sul sito, avendo cura di individuare quale, fra le quattro risposte suggerite sia quella giusta. Poi sarà solo un problema di memoria. I posti in palio sono quattro, divisi equamente in due concorsi distinti, e in ciascuno dei quali un contratto è riservato al personale che già lavora per l’Università. La selezione dovrà essere “feroce”: i due bandi prevedono infatti che «saranno ammessi a sostenere le prove successive i candidati che si collocheranno in graduatoria nei primi 200 posti, più gli eventuali ex aequo nell’ultima posizione». Resta da vedere quanti ex aequo ci saranno, visto che le domande dei test sono note, e le risposte individuabili senza troppo sforzo. Esperimento interessante, all’insegna della “pubblica utilità”.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
TimeOut – pagina 32
Questo pomeriggio alla Cittadella di Monserrato
Dal rock al dubstep, dall’hip hop alla techno
“Univercity” con Salmo e gli Zen Circus
di Andrea Musio
 
MONSERRATO Festa dei lavoratori e Sant’Efisio, ma non solo. Nel capoluogo isolano è l'università a festeggiare. Per il secondo anno va in scena l'Univercity Festival. Salmo, Madh, The Zen Circus, Daddy’s Groove e Joeysuki saranno oggi i protagonisti principali della kermesse musicale organizzata da un gruppo di associazioni studentesche. Studenti Ajò, Amici del divertimento, Goliardia universitaria, Escape e Trip hole hanno unito le forze per allestire il megafestival all'interno della cittadella universitaria di Monserrato. Sarà una intensa giornata di musica il cui inizio è previsto alle15. Salmo sarà l'artista di punta. Con la sua miscela esplosiva di rap e dubstep, venata dai trascorsi punk e hard-core. Una popolarità simile a lla sua sta incontrando (con diverso pubblico) un'altro cantante sardo: Madh. Marco Cappai all'anagrafe di Carbonia si è classificato secondo a X-Factor. Un successo crescente anche grazie al singolo “Sayonara” (in cui compare anche Fedez) e naturalmente il cd che porta lo stesso titolo, pubblicato dalla Sony e che contiene cinque cover rivisitate. Grande attesa anche per il ritorno in Sardegna dei Zen Circus. La folk punk band toscana, metterà in scena un live set energico e divertente con la loro poesia metropolitana ed il loro estremismo cantautoriale tutt'altro che politically correct. Schietti e diretti nel loro linguaggio così come nell'ultimo capitolo discografico intitolato “Canzoni contro la natura” (La tempesta dischi, 2014). Sarà la musica reggae a farla da padrona nel set di Simone Pireddu, in Arte Bujumannu. Sul palco dell'Univercity, il cantante dei Train To Roots sarà accompagnato dagli Stone Republic per un progetto da solista che si sta rivelando soddisfacente e con buoni riscontri a livello di critica e pubblico. L'apertura della serata sarà affidata a due gruppi emergenti: Il duo Hip Hop Lyrical Dropperz e il gruppo stoner rock Soda Yells mentr la chiusura della festa, a notte fonda sarà gestita dai Dj Alessio Mereu, Laddo ed ancora uno dei dj del collettivo napoletano Daddy Groove e gran finale con la star olandese Joeysuki.
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
TimeOut – pagina 33
domani e domenica a cagliari “Il primo miglio”
Buoncammino riapre i cancelli a idee, incontri e scrittori
di Sabrina Zedda
 
CAGLIARI Visite guidate, tavole rotonde, letture di racconti da recluse e performance in due giornate ribattezzate “Il primo miglio”. Sabato e domenica l’ex carcere di Buoncammino apre di nuovo le sue porte. Forte di più di 30 mila visitatori accorsi per le Giornate di Primavera lo scorso marzo, il Fai prova a bissare quel successo. L’evento nelle due giornate si svolgerà dalle 10 alle 20, vedrà aperto il braccio destro dell’ex penitenziario e stavolta sarà accessibile anche la sezione femminile. Oltre alle visite in sé (uno stuolo di volontari e studenti è già pronto a fare da Cicerone), stavolta il cuore dell’iniziativa sembra stare per buona parte nei momenti di riflessione organizzati per la giornata di domani, non a caso intitolata “Michel Foucault: Istituzioni totali e comunità ospitanti”.
Momenti di approfondimento sulla vita carceraria e sul senso oggi delle prigioni. Si parte alle 9.30 con i saluti delle autorità, e si arriva subito al vivo delle questioni (alle 10) con una la prima tavola rotonda: “Il riscatto dei guardati senza sguardo”. Si tratta di riflessioni sulle difficili condizioni dei carcerati a cura di Silvano Tagliagambe, filosofo della scienza, del neuroscienziato Gianluigi Gessa, dello psichiatra del carcere di Uta Matteo Papoff, del costituzionalista Pietro Ciarlo, e dell’antropologo Bachisio Bandinu. Alle 11 si parlerà di “Donne in reclusione ed il tema delle pari opportunità” con, tra gli altri, Rita Dedola, presidente dell’Ordine degli avvocati di Cagliari, Fiorella Pilato, magistrato della Corte d'appello di Cagliari e Annalisa Diaz, presidente del Centro di documentazione e studi delle donne già parlamentare.
La terza tavola rotonda è in programma per le 12 e ha per titolo: “L’istituzione totale nell’epoca della sua trasformazione in comunità educante: I primi passi del primo miglio”. Ultimo appuntamento dedicato alle riflessioni e agli approfondimenti nel pomeriggio (ore 18) con l’incontro “La cella di Gaudì” che vedrà interventi di Marcello Fois, Salvatore Bandinu, Laura Cabras, Michela Capone, Giampaolo Cassitta, Michele Pio Ledda Savina, Paolo Limbardi, Dolores Massa, Nicolò Migheli, Claudia Musio e i giornalisti Pietro Picciau e Gianni Zanata. Ciascuna tavola rotonda sarà inframezzata dalle “Piccole storie recluse”: storie scritte per l’occasione da autrici come Giulia Clarkson, Susi Ronchi, e Maria Francesca Chiappe.

Questionario e social

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