Martedì 28 aprile 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 aprile 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
Università
Il Rettore presenta la sua squadra
 
Il Rettore Maria Del Zompo ha definito la squadra dei prorettori: «Il giusto mix di età, competenze e di genere». La squadra è stata presentata al Senato accademico. Si tratta di vere e proprie deleghe, che vanno ad aggiungersi alla figura del prorettore vicario, Francesco Mola. Di ricerca scientifica si occuperà Micaela Morelli, farmacologa della facoltà di Medicina. A seguire la didattica sarà Ignazio Efisio Putzu, direttore del Dipartimento di Filologia e docente alla facoltà di Studi umanistici. Alessandra Carucci, presidente della facoltà di Ingegneria e architettura, sarà il punto di riferimento per l'internazionalizzazione, mentre il costituzionalista Pietro Ciarlo è stato scelto per occuparsi di semplificazione e innovazione amministrativa.
Di territorio e innovazione si occuperà Annalisa Bonfiglio, coordinatrice del corso di laurea in Ingegneria biomedica e direttore del DeaLab. Medicina: il prorettore per le attività sanitarie sarà il professore ordinario di Medicina interna Francesco Marongiu, e Vito Lippolis ha ottenuto infine la delega per seguire tutte le vicende e le problematiche del presidio di Monserrato.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Sabato e domenica riapre l'ex prigione
 
Riapre l'ex carcere di Buoncammino. Dopo il bagno di folla del 21 e 22 marzo, quando in 30 mila hanno potuto visitare la prigione diventata monumento, il Fai (Fondo ambiente italiano) concede il bis sabato e domenica. Dentro il carcere sarà allestito un gazebo, in cui i visitatori potranno dire la loro sulla futura destinazione del “gigante” che sovrasta la città, luogo di sofferenza fino all'alba di domenica 29 novembre 2014, giorno della chiusura dopo 159 anni.
LA VISITA I visitatori, per due giorni, dalle 10 alle 20, potranno seguire un percorso che si snoda lungo il “braccio destro” e avranno a disposizione, oltre a studenti e volontari, una mappa che riproduce i percorsi dei reclusi. La formula è la stessa di marzo: «L'ingresso è libero, ma chi vorrà potrà lasciare una piccola donazione al fine di collaborare alle attività e alla missione del Fai», è scritto nella nota dell'iniziativa.
GLI EVENTI In occasione dell'apertura del 2 maggio ci saranno eventi tematici nell'ambito del progetto “Il Primo Miglio”, che riguardano la vita carceraria. Saranno inoltre installati stand dove si potranno acquistare i prodotti dei detenuti delle colonie penali sarde. Nel cortile dell'ex carcere ci sarà un box dedicato alle “Nuove strade per Buoncammino” in cui, chi vorrà, potrà lasciare una sua idea sull'utilizzo futuro. Per via delle avverse condizioni meteorologiche, nelle Giornate Fai di Primavera del 21-22 marzo non è stato possibile sviluppare al meglio le performance degli artisti che il 2 e il 3 maggio si terranno in viale Buoncammino dalle 17 alle 20.
IL PROGRAMMA La scaletta dell'iniziativa “Il primo miglio” prevede sabato mattina, nel reparto destro, un incontro dal titolo “Michel Foucault: Istituzioni totali e comunità ospitanti”. Alle 9,30 l'apertura, con i saluti di Gianfranco Pala, direttore della casa circondariale di Uta, della presidente del Fai Maria Antonietta Mongiu, del sindaco Massimo Zedda, del governatore Francesco Pigliaru, del rettore Maria Del Zompo e di Mauro Mura, procuratore della Repubblica. Alle 10 Tavola rotonda sul tema “Il riscatto dei guardati senza sguardo ”, coordinata dalla giornalista Elena Sorci. E poi, per “Piccole storie recluse”, Rita Dedola presenta “La sindrome della porta chiusa dell'avvocato Vanessa Podda”, con la partecipazione di Silvano Tagliagambe, filosofo della Scienza dell'Università di Sassari, del neuroscienziato Gianluigi Gessa, dello psichiatra del carcere di Uta Matteo Papoff, del costituzionalista Pietro Ciarlo e dell'antropologo Bachisio Bandinu. Sempre per “Piccole storie recluse” Giulia Clarkson presenta “La curatrice d'anime, classe quinta A, Istituto Comprensivo Santa Caterina Cagliari. Mi chiamo Maria”. Alle 11 è prevista la tavola rotonda su “Le donne in reclusione e il tema delle pari opportunità” coordinata da Gian Franca Fois del Fai. Ancora per “Piccole storie recluse”, la giornalista Maria Francesca Chiappe presenta “La detenuta claustrofobica”. Previsti gli interventi del presidente dell'Ordine degli avvocati Rita Dedola, del medico del Fai cagliaritano Cinzia Cittarella, dell'avvocato del Fai di Sassari Teresa Pala, del magistrato del Tribunale di Cagliari Fiorella Pilato e di Annalisa Diaz, ex parlamentare, presidente del centro di documentazione e studi delle donne. Per “Piccole storie recluse” sarà poi la volta di Francesca Falchi con “La ballata della vecchia meretrice”. Alle 12 è in scaletta la tavola rotonda su “L'istituzione totale nell'epoca della sua trasformazione in comunità educante: i primi passi del primo miglio”, coordinata da Mario Marchetti del Fai di Cagliari. Quindi Annalisa Diaz presenta “Amore criminale”: interverranno Gianfranco Pala, direttore del carcere di Uta, il questore Filippo Dispenza Questore, il giurista Carlo Pilia, don Ettore Cannavera della comunità La Collina, Giampaolo Cassitta, dell'Ufficio detenuti, e il presidente Fai Maria Antonietta Mongiu. Quindi sarà il turno di Francesca Gallus con “Libera” e di Susi Ronchi con “Il volo della farfalla”.
LA CELLA DI GAUDÌ Sabato pomeriggio, sempre nel reparto destro, si parla di “Progetti di inserimento e recupero”. Alle 18, introdotta da Susi Ronchi, presentazione di “La cella di Gaudì”, con l'educatrice del carcere di Isili Maria Valeria Putzolu e, dalle 18,20, gli interventi di Marcello Fois, Salvatore Bandinu, Laura Cabras, Michela Capone, Giampaolo Cassitta, Michele Pio Ledda, Paolo Limbardi, Savina Dolores Massa, Nicolò Migheli, Claudia Musio, Pietro Picciau e Gianni Zanata. Il libro si potrà acquistare: il ricavato servirà come borsa di studio per un figlio di un detenuto.
Lo. Pi.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 18 - Edizione OR)
Rilancio, accordo di programma in un mese
NUORO. La Provincia presenta alla Regione i progetti per sconfiggere la crisi
 
Sono stati presentati ieri alla Regione le proposte, i progetti e le idee emerse dopo mesi di studi dai tavoli tematici, istituiti dalla Provincia di Nuoro per cercare di affrontare e combattere la crisi del territorio del centro Sardegna e disegnare un progetto di rilancio per il Nuorese. Tra le priorità da affrontare, l'apertura della scuola forestale a Nuoro, il riavvio del cantiere della diga di Cumbidanovu, il rilancio dell'Università e delle imprese. Diversi gli spunti forniti al governo regionale a al capo di Gabinetto di Pigliaru Filippo Spanu che ieri a Nuoro ha chiesto ai tecnici che hanno operato nei tavoli tematici, un condensato delle cose da fare subito.
«Entro dieci giorni - ha dichiarato ieri Spanu - bisogna individuare gli interventi a breve termine, avere cioè ben definiti gli strumenti di valutazione per raggiungere in un mese un accordo di programma che consenta alla Giunta di attuare le delibere amministrative». Insomma cucire dei bandi appositi per il Nuorese. È questa la risposta di Spanu a sindacati, associazioni di categoria e sindaci, che chiedevano di fare presto. E a chi, come il presidente degli industriali Roberto Bornioli, chiedeva se le risorse da affidare al territorio sarebbero state straordinarie, Spanu ha assicurato: «Abbiamo preso un impegno e un intervento straordinario che deve riprendere le cose lasciate indietro» assicurando che anche le risorse destinate saranno straordinarie. Università, dighe, ambiente, viabilità, scuole sono diversi, tra gli ambiti scelti gli indirizzi dati per una pronta "cantierabilità" con la prospettiva di dare risposta alle centinaia di persone che presto dovranno fare a meno degli ammortizzatori sociali. Proprio sulle aree di crisi nel nuorese Spanu ha annunciato: «A giorni apriremo il tavolo tecnico su Tossilo».
Fabio Ledda
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia Ogliastra (Pagina 23 - Edizione OR)
Vent'anni di progetti perduti per tutelare le erbe officinali
ARZANA. Il piano di salvaguardia del 1996 non venne mai supportato
 
Dal progetto pilota sul reimpianto della genziana portato avanti dalla Pro loco di Arzana nel 1996, a quello analogo presentato sabato scorso a Villagrande dall'Ente foreste, su scala regionale, sono trascorsi ben diciannove anni. «Anni sciupati - denuncia il sindaco Marco Melis - dalla cecità della politica regionale che non ha saputo tradurre le potenzialità del progetto scientifico arzanese in sviluppo economico innovativo e posti di lavoro. Mi auguro che la giunta che oggi guida la regione sia in grado di operare una seria riflessione sulle occasioni perdute. Per vent'anni - ricorda il sindaco Melis - amministrazione comunale e Pro loco hanno avviato, a proprie spese, decine di iniziative scientifiche per valorizzare le erbe del Gennargentu. Senza risultati tangibili».
LA BIODIVERSITÀ Il lavoro di tre diverse amministrazioni civiche con la Pro loco, guidata fin da allora da Raffaele Sestu, aveva fatto di Arzana la meta ricorrente di ricercatori giunti da 83 Università dei quattro continenti per studiare le biodiversità del Gennargentu.
Tanto che il paese ogliastrino è il primo comune al mondo ad aver dato il nome ad una medicina: l'arzanolo, principio attivo estratto dall'elicriso. Nel palmares scientifico di Arzana figurano gli studi condotti dai ricercatori sulla digitalia (utilizzata per combattere lo scompenso cardiaco), sul tasso (chemio terapeutico) e su numerose altre essenze del Gennargentu.
L'ESPERIMENTO A Cixi Crobeni era stato realizzato, nel 1997, un vivaio sperimentale per la propagazione della genziana, antesignano dei vivai conservativi proposti oggi dall'Ente foreste «La stessa comunità scientifica - insiste Raffaele Sestu, presidente storico della Pro Loco arzanese - aveva posto l'esigenza di realizzare un distillatore dedicato alle erbe officinali. La proposta non aveva mai trovato ascolto in Regione, complice il clima talebano con cui il progetto di Parco del Gennargentu aveva permeato la politica isolana. Ripropongo oggi, con più forza, l'esigenza di far nascere proprio ad Arzana, in virtù della sua tradizione, un distillatore ad alta tecnologia per ottenere essenze dalle erbe officinali, sia naturali che coltivate, presenti in tutta l'isola».
Per evitare che dopo vent'anni gli sforzi fatti si rivelino del tutto inutili.
Nino Melis

Questionario e social

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