Lunedì 9 marzo 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 marzo 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 9 marzo 2015 / Provincia di Sassari (Pagina 25 - Edizione CA)
Alghero
Una commissione per Architettura
Una commissione paritetica permanente che si occupi di dialogare con la Regione per reperire finanziamenti per la facoltà di Architettura. Lo suggerisce Tonino Baldino, presidente del Centro di Studi & Politica Giuseppe Toniolo. «La Regione sta per approvare il nuovo ordinamento degli Enti Locali - spiega - Vorranno, il Comune e l’Università, profittare di questa importante opportunità per agire a supporto dell’istituzione regionale, dando così dimostrazione del ruolo originale che il Dipartimento di Architettura e il Comune di Alghero potrebbero svolgere nel dibattito politico-culturale sullo sviluppo della nostra Isola?». Il punto di partenza è proprio la creazione di una commissione ad hoc. ( c. fi. )

 

L’UNIONE SARDA
 
2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 9 marzo 2015 / Provincia Sulcis (Pagina 21 - Edizione CA)
CARBONIA. Premio per la mostra “Sa Pipia cun s’ou e is coccoeddus”
I pani pasquali del Sulcis alla ribalta nazionale
In tante case dell’Isola ci si prepara già alla realizzazione dei pani che il 5 aprile, domenica di Pasqua, arricchiranno dei sapori e dei colori della tradizione tante tavole sarde. Ma intanto i pani pasquali che lo scorso anno sono stati ammirati da centinaia di visitatori nella Grande miniera Serbariu a Carbonia, hanno conquistato la ribalta nazionale.
 IL RICONOSCIMENTO La mostra “Sa pippia cun s’ou e is coccoeddus fra tradizione e innovazione”, organizzata nell’aprile 2014 dalla sezione Antropologica del Museo del Carbone, diretta dalla professoressa Paola Atzeni (con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura del Comune di Carbonia, del Parco Geominerario e dell’Università di Cagliari), riceverà presto un prestigioso riconoscimento: è stato l’evento più votato per il concorso “Italive.it”, il progetto promosso da Codacons, in collaborazione con Autostrade per l’Italia e Colderitti, che in un portale informa su quello che accade nel territorio nazionale.
 LA PREMIAZIONE La mostra dei pani pasquali ha ottenuto il premio nella categoria dell’evento più votato tra quelli organizzati in Italia e la premiazione avverrà tra qualche giorno (il 12 marzo) a Roma, nell’archeologica dello Stadio di Domiziano. Il premio sarà consegnato dal sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu, dall’Ad di Atlantia e Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci e dal presidente do Coldiretti Giovani Maria Letizia Gardoni. «È un grande successo di consensi per l’umanità del Sulcis Iglesiente che vuole rigenerarsi e rigenerare il mondo», ha commentato Paola Atzeni.
 LA TRADIZIONE Si tratta di un riconoscimento che premia decine di donatrici e i donatori dei pani pasquali. Abili mani di artigiani ma anche di tante scuole, associazioni di volontariato e famiglie che custodiscono come un gioiello prezioso i segreti di questa antica arte. Per la mostra erano arrivati i pani da Carbonia, Iglesias, Musei, Narcao, Perdaxius, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi e Sant’Antioco ma avevano collaborato anche tanti artigiani e artigiane di numerosi centri dell’Isola, contribuendo tutti insieme a offrire una preziosa testimonianza di un’antica tradizione. Per questo, dato il grande interesse suscitato dalla mostra, già dallo scorso anno ci si è adoperati per far sì che la mostra, da estemporanea, diventi permanente.
Stefania Piredda
 
 

L’UNIONE SARDA
 
3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 9 marzo 2015 / Agenda Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
CORSO. Al Conservatorio
Spettacolo, esperti in cattedra
Edizione numero sei per il Mas, il corso di management dell’arte e dello spettacolo nato per offrire occasioni di approfondimento, perfezionamento e newtorking a chi lavora (o desidera farlo) nell’ambito dell’organizzazione e della comunicazione di eventi culturali. Dal 21 marzo al 23 maggio i maggiori esperti in Italia sul campo saranno a Cagliari, nel Conservatorio “G. P. Da Palestrina” per sviscerare, forti della loro pluriennale esperienza , temi come la progettazione culturale, la raccolta dei fondi per la realizzazione di un evento attraverso il crowudfunding, la costruzione delle relazioni virtuose che fanno bene all’attività proposta. Il programma si articolerà in cinque incontri organizzati di sabato, dalle 9.30 alle 17.30. Il corso si rivolge a laureati, laureandi, studenti e professionisti che operano nel campo della produzione culturale e dello spettacolo.
 
 


LA NUOVA SARDEGNA
 
4 – LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 9 marzo 2015 / prima pagina
DAI NUOVI MATERIALI PER MARTE AL RADIOTELESCOPIO PIU’ GRANDE D’EUROPA
Missione spazio: polo tecnologico sardo all’avanguardia
Università, imprese e centri di ricerca stanno diventando protagonisti nell’isola di uno straordinario sviluppo degli studi sullo spazio. Ricerca pura, come quella legata all’attività del telescopio di San Basilio, ma anche applicazioni industriali innovative  PAGG. 4 E 5
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
5 – LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 9 marzo 2015 / Sardegna - Pagina 4
RICERCA E INDUSTRIA
Nell’isola opera da anni una comunità scientifica che studia l’esplorazione del cosmo
Materiali innovativi da usare su Marte sono stati brevettati dal Distretto aerospaziale
ASTRONAVE SARDEGNA: COSÌ NASCE LA GRANDE SFIDA DELLO SPAZIO
di Felice Testa
CAGLIARI Costruzione di “nasi” per velivoli ipersonici e “inserti di gola” per motori a propellente solido e liquido, esperimenti su razzi sonda e mappe in 3D della superficie lunare.In Sardegna c’è una comunità di ricercatori che somiglia a un’astronave, una Enterprise della scienza, proiettata a studiare i misteri del cosmo e a permettere all’uomo e ai robot di esplorarlo. Ne fanno parte le università di Cagliari e Sassari e il Distretto aerospaziale della Sardegna (Dass). «Il Distretto nasce nell’ottobre del 2013 con 15 soci, diventati 19 a fine dello scorso gennaio – spiega il presidente del Distretto Aerospaziale della Sardegna, Giacomo Cao, professore ordinario di Principi di Ingegneria Chimica all’università di Cagliari –. Nelle aziende che ne fanno parte lavorano circa 250 dipendenti, solo la Vitrociset, alla quale, di recente, è stata commissionata la fabbricazione dei carrelli per gli F35, ne impiega 150 nel poligono interforze di Salto di Quirra». Il Distretto opera negli ambiti della aero-defence, dell’aviazione civile, del monitoraggio ed esplorazione dello spazio, dei servizi satellitari e dell’astrofisica. Settori di grande interesse, non solo scientifico, ma anche economico, tenendo conto che l’industria italiana per l’aerospazio e la difesa è la quarta in Europa e la settima a livello mondiale. «Abbiamo cinque progetti – prosegue Cao – nell’ambito dei quali la Sardegna può giocare un ruolo leader a livello internazionale, a cominciare dal monitoraggio, attraverso il radiotelescopio, eventualmente coadiuvato da alcune strutture presenti nel poligono di Quirra, della spazzatura spaziale, costituita da satelliti, piccoli e grandi meteoriti. L’isola, inoltre, con le sue infrastrutture aeroportuali, sia civili sia militari, a Fenosu, ad Arbatax, sulla pista di 800 metri del poligono interforze, può diventare punto di riferimento internazionale per i test dei droni di qualunque tipo e dimensione. La peculiarità di queste strutture è che sono inserite in quelli che in gergo tecnico si chiamano “spazi aerei segregati” che permettono, cioè, i test di questi apparecchi senza pilota in condizioni che non possano arrecare danni né alle persone né alle strutture. Ci occupiamo di gestione e sfruttamento delle informazioni satellitari ai fini di protezione civile per fare previsioni accurate di tipo meteorologiche, sulle precipitazioni e gli incendi. In questo momento il Distretto si avvale come coordinatrice del comitato tecnico scientifico della dott.ssa Daniela Pani, considerata uno dei massimi esperti internazionali di acquisizione e interpretazione di dati satellitari. Nei progetti, anche lo sviluppo e la produzione di materiali innovativi per l’aerospazio, tra i quali, i coni di prua, detti anche “nasi”, dei velivoli adatti al volo ipersonico, cioè al volo oltre l’atmosfera, e gli inserti di gola di motori a propellente solido e liquido. Infine – conclude il presidente del Distretto aerospaziale – svilupperemo tecnologie per l’esplorazione umana e robotica di Luna e Marte. Sarà la prosecuzione del progetto Cosmic, finanziato nel 2009 dall’Agenzia spaziale italiana, nel corso del quale sono state sviluppate due tecnologie, i cui brevetti sono già stati nazionalizzati in Europa, Stati Uniti, Cina, India, Giappone e Russia. Abbiamo studiato la realizzazione, sfruttando risorse lunari e marziane, di elementi strutturali per la protezione dalle radiazioni: tecnologia riconosciuta da International space exploration and coordination group come idonea ad essere testata sui prossimi lander lunari. La seconda tecnica consente, invece, la sopravvivenza di equipaggi umani su Marte, sfruttando risorse disponibili sul pianeta rosso».
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
6 – LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 9 marzo 2015 / Sardegna - Pagina 4
Diciannove soci per una scommessa nata nel 2013
Fanno parte del Distretto aerospaziale della Sardegna, nato nel 2013 come Società consortile e responsabilità limitata, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Crs4 Surl, l’istituto Nazionale di Astrofisica, Sardegna Ricerche, l’Università di Cagliari, l’Università di Sassari, Aermatica spa, il Centro Sviluppo Materiali spa, Geodesia Tecnologie srl, Innovative Materials srl, Intecs spa, Opto Materials srl, Poema srl. Alla fine dello scorso gennaio, dopo un aumento di capitale, sono entrati a far parte del Distretto altre quattro aziende private, Avio spa , NeMeA Sistemi srl, Nurjana Technologies Srl e Karalit srl, società spin off del Crs4, portando il numero dei soci a 19.
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
7 – LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 9 marzo 2015 / Sardegna - Pagina 4
Università di Sassari, 25 anni di esperimenti sul sistema immunitario degli astronauti
SASSARI Il gruppo di fisiologi del Dipartimento di Scienze biomediche dell’università di Sassari, guidato dal professor Proto Pippia, compie 25 anni di attività di ricerca. Nel corso di questo quarto di secolo, l’equipe sassarese ha effettuato esperimenti in laboratorio e nello spazio per lo studio del sistema immunitario degli astronauti. Di recente il gruppo di ricercatori sassaresi è stato scelto dall’Agenzia spaziale italiana, insieme ad altre tre università italiane, Milano, Napoli e Roma, per divulgare nel mondo della scuola, la cultura dello spazio. Il professor Proto Pippia illustra l’attività del suo team e le prossime iniziative come “ambasciatori” della ricerca spaziale tra gli studenti. «Dal 1989 il nostro gruppo si occupa di fisiologia microgravitazionale e di biologia spaziale – dice – abbiamo condotto esperimenti in laboratorio, grazie alla presenza di un clinostato, simulatore di microgravità, unanimemente riconosciuto come il miglior simulatore di esperimenti su cellule o piccoli organismi, sia animali che vegetali. Il nostro target è lo studio del sistema immunitario degli astronauti. È noto che il sistema immunitario, in volo va incontro a un deficit, se vogliamo possiamo dire che il sistema immunitario degli astronauti diventa molto pigro. Abbiamo approfondito lo studio riuscendo a capire cosa succede a livello dei geni che presiedono alla sintesi di queste molecole. Il risultato più importante in questo settore è stato coronato da un premio che ci ha assegnato la Società astronautica americana che ha giudicato la nostra recente pubblicazione, del 2013, come la miglior top discovery , la miglior scoperta, fatta a bordo della stazione spaziale internazionale nel 2012. Questi risultati non li abbiamo ottenuti noi da soli ma in collaborazione con colleghi del policlinico di Zurigo e dell’università di San Francisco. Due esperimenti nello spazio sono stati effettuati dagli scienziati sassaresi, nel 1994 e nel 2003 a bordo dello Shuttle Columbia. Altri quattro esperimenti sono stati condotti a bordo della stazione internazionale che ospita la Cristoforetti». Nelle prossime settimane l’università di Sassari avvierà un corso didattico pilota sullo spazio. «Terremo una lezione al mese, fino al ritorno sulla terra della Cristoforetti – spiega Pippia –. Gli argomenti sono l’esplorazione umana dello spazio, l’ambiente spaziale, la stazione spaziale internazionale, la biologia vegetale e animale nello spazio, ultima lezione l’astrobiologia. Faremo esperimenti con i ragazzi del liceo Azuni, utilizzando il clinostato. L’Agenzia spaziale ha stampato un libro, già distribuito ai ragazzi che stanno studiando questi argomenti. Gli esperimenti in laboratorio riguarderanno l’effetto della microgravità simulata sulla germinazione di semi di soia. L’Agenzia spaziale ha stabilito che i ragazzi potranno rivolgere domande alla Cristoforetti, però c’è un problema. Per fare le domande i ragazzi devono andare a Roma. La scuola non ha soldi, l’Agenzia spaziale neppure, perciò chiederemo all’Agenzia che nei mesi successivi al rientro della Cristoforetti trovino un giorno libero per presentare, in un piccolo convegno, la nostra astronauta ai ragazzi e alla città di Sassari». (f.t.)
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
8 – LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 9 marzo 2015 / Sardegna - Pagina 5
Il telescopio di San Basilio è il più potente in Europa e il secondo al mondo
Entrerà a pieno regime entro il 2015 e accoglierà progetti internazionali
LA GIGANTESCA ANTENNA CHE SCRUTA L’UNIVERSO
di Gian Carlo Bulla
SAN BASILIO Il Sardinia radio telescope , il secondo telescopio più grande al mondo e il primo in Europa, con una copertura di frequenza da 0,3 a 100 Ghz, sorge nell’altopiano di Planu Sanguni, a circa 700 metri sul livello del mare, a una distanza di 35 km da Cagliari. È dotato di una gigantesca parabola del diametro di 64 metri e ha circa 70 metri di altezza. La struttura pesa complessivamente tremila tonnellate. Completa la rete astronomica italiana costituita dalle antenne di Medicina ( Bologna ) e Noto in Sicilia, entrambe di 32 metri. Il progetto costato complessivamente circa 60 milioni di euro è stato finanziato principalmente dal ministero dell’Università e ricerca, dalla regione Sardegna, nell’ambito del piano di sviluppo del sistema scientifico e tecnologico del Meridione, dall’Agenzia spaziale italiana con il supporto dell’istituto nazionale di astrofisica. La grande antenna ha visto “la prima luce” il pomeriggio dell’otto agosto del 2012. Ha osservato con successo “ Hydra “ una radiogalassia distante dalla terra 840 milioni di anni luce. Mentre erano in corso le procedure di validazione degli strumenti, nel maggio del 2013, il Srt ha identificato al centro della Via Lattea, una “magnestar”, una tipologia di stelle super compatte e con un intenso campo magnetico. La grande antenna, inaugurata ufficialmente il 30 settembre del 2013 alla presenza del sottosegretario dell’istruzione e della ricerca Marco Rossi Doria, entrerà in funzione a pieno regime entro la fine dell’anno in corso. Tra breve saranno disponibili, non appena saranno completati i collaudi, il centro visita, gli uffici, la foresteria, dotata di 10 posti letto, e tutte le infrastrutture. Attualmente vengono svolte attività definite di routine. Sono in fase di completamento, a cura esclusivamente del personale dell’osservatorio astronomico di Cagliari, diverse osservazioni alcune delle quasi stanno per superare la fase di test e dovrebbero essere validate astronomicamente. Il responsabile della stazione è il dottor Ettore Carretti che vanta una notevole esperienza acquisita nel radio telescope di Perkes in Australia. Ha guidato un team di ricercatori di diverse nazionalità che ha scoperto e mappato” giganteschi flussi di particelle cariche che si estendono per circa 50 mila anni luce. «Il Srt, non appena entrerà a pieno regime, parteciperà al Vlbi un sistema di osservazioni contemporanee e simultanee combinate insieme tra diversi telescopi che creerà un unico telescopio tra i due più lontani avente uno specchio grande pressappoco quanto l’Europa. Entro la fine dell’anno – sottolinea Ettore Carretti – inviteremo gli astronomi di tutto il mondo ad inviare progetti che saranno valutati da una apposita commissione. Saranno accolte le proposte scientifiche ritenute migliori. Il Srt sarà, pertanto, utilizzato per fare osservazioni con le idee migliori al mondo».
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
9 – LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 9 marzo 2015 / Sardegna - Pagina 5
L’ASTEROIDE
Mister Big “catturato” da Cagliari
Il corpo celeste “2004 BL86” , soprannominato “Mister Big” è stato osservato nella notte fra il 26 e il 27 gennaio anche dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Cagliari col telescopio da 41 cm. “Mister Big” brillava come una stella di magnitudine 9.5 e si muoveva rapidamente sullo sfondo delle stelle della costellazione del Cancro percorrendo circa 2 gradi all’ora (l’asteroide percorre l’orbita a una velocità di circa 15 km/s rispetto alla Terra). L’osservazione è stata effettuata dal professor Gianluca Usai, docente di Fisica dell’Università di Cagliari e coordinatore del corso di laurea in Fisica, e da Alessandro Riggio, ricercatore di Astronomia e Astrofisica. Sono state scattate un centinaio di foto della durata di qualche secondo ciascuna. Una volta sommate, le foto mostrano chiaramente l’asteroide sfrecciare sullo sfondo delle stelle fisse. Il corpo celeste ha impiegato circa 20 minuti per spostarsi dal lato sinistro al lato destro del campo di ripresa del telescopio.
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
10 – LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 9 marzo 2015 / Sardegna - Pagina 5
ACCORPAMENTO CON BOLOGNA
Osservatorio, autonomia in pericolo
CAGLIARI. L’autonomia dell’Osservatorio astronomico di Cagliari è in pericolo. L’Istituto nazionale di Astrofisica ha infatti deciso di accorparlo con l’Istituto di Radioastronomia di Bologna. L’allarme è stato lanciato dai sindacati che hanno sottolineato come l’Osservatorio sardo, in cui lavorano una sessantina di ricercatori e tecnici, dovrebbe cedere la direzione scientifica a Bologna e quella amministrativa a Roma, diventando in sostanza «una mera succursale periferica». Un percorso bocciato dai lavoratori in assemblea e per fermare il quale i sindacati hanno chiesto un incontro al ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. La presa di posizione per salvare l’autonomia dell’Osservatorio (istituito nel 1899) è stata raccolta anche dal mondo della politica. Sul tema è intervenuto la settimana scorsa l’assessore regionale alla Programmazione e al Bilancio, Raffaele Paci: «L’Osservatorio astronomica della Sardegna è un’opera strategica per la quale sono stati fatti importanti investimenti: siamo d’accordo sull’ipotesi di un coordinamento con la sede di Bologna per sfruttare le relative competenze, fare sinergia e ottenere i migliori risultati possibili, ma è importante mantenere l’autonomia e non mortificare le nostre eccellenze». Nei prossimi giorni il governatore Pigliaru incontrerà il presidente dell’Istituto nazionale di Astrofisica.
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
11 – LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 9 marzo 2015 / Sardegna - Pagina 5
UNIVERSITÀ DI CAGLIARI,
progetto con i cinesi per la mappatura della Luna in 3D
CAGLIARI Un progetto di tre anni per realizzare la prima mappa lunare in 3D. Ricercatori e studenti dell’università di Cagliari sono stati scelti dall’Agenzia spaziale italiana, insieme ad altre sei università italiane, per realizzare una mappa ad alta definizione del satellite nell’ambito di un progetto di cooperazione internazionale tra Italia e Cina. Nei giorni scorsi, a Roma nella sede dell’Agenzia spaziale italiana, si è tenuto il lancio ufficiale del programma “Joint Lunar Map Drawing Project by Chinese and Italian College Students. All’incontro, in rappresentanza dell’Università di Cagliari che aderisce alla ricerca attraverso il Laboratorio Telegis del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche, ha partecipato Maria Teresa Melis, referente per il Laboratorio Telegis e vice presidente del’Associazione Italiana di Telerilevamento, da diversi anni coinvolta in progetti di cooperazione internazionale. Maria Teresa Melis ha presentato le attività di rilevamento geologico e geomorfologico mediante utilizzo di dati satellitari: il know how che il gruppo di Cagliari offrirà per lo sviluppo del progetto. «Il nostro laboratorio – spiega Maria Teresa Melis – è attivo, nel campo del telerilevamento, dagli anni ’80. Negli ultimi tempi ci siamo dedicati allo studio di aree desertiche in Nord Africa, Asia, Sud America. L’obiettivo del progetto italo-cinese è arrivare entro tre anni alla realizzazione di una vera e propria mappa video tridimensionale della Luna, con caratteristiche di omogeneità e precisione assolutamente inedite. Nell’intenzione dei nostri partner cinesi, inoltre, verrà stampato anche un atlante cartaceo che sarà distribuito nei musei, in Italia e in Cina. Il risultato finale sarà una mappa ad alta definizione della luna, strumento prezioso per qualsiasi futura missione. Il progetto è inserito in un accordo bilaterale siglato dal Ministry of Science and Technology, P.R. China (Most) e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca italiano ed è coordinato dall’Asi per l’Italia e dal National Remote Sensing Center of China. Ci sono due aspetti importanti nel protocollo – sottolinea Melis – , il primo è che la collaborazione deve coinvolgere gli studenti italiani e cinesi , tre per ogni sede universitaria, che dovranno lavorare insieme in gruppi di lavoro tematici. Si tratta di un importante scambio culturale e umano a cui i cinesi tengono in particolare. La Cina sta investendo moltissimo sulla formazione dei giovani. L’altro aspetto è che L’Agenzia spaziale cinese ha acquisito moltissimi dati sulla superficie della Luna, attraverso i suoi satelliti, immagini ad altissima definizione che mettono a disposizione per questa ricerca. Ai ricercatori italiani chiedono di condividere le metodologie di indagine e di elaborazione. Questi dati permetteranno di costruire l’atlante 3D. Infine c’è anche un aspetto legato alle risorse lunari. Intorno alla ricerca di materie prime che sarebbe possibile estrarre si muovono rilevanti interessi economici. Più immediatamente, c’è un interesse legato alla ricerca di nuove zone di allunaggio». (f.t.)
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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