Venerdì 6 marzo 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 marzo 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Università
Erasmus, 1328 chance per l'estero
 
Sono 1328 i soggiorni di studio in Europa a disposizione degli studenti iscritti all'Università grazie alla pubblicazione del nuovo bando “Erasmus+ Studio” valido per l'anno accademico 2015/16. Si tratta del noto programma europeo che consente agli universitari di trascorrere un periodo di studio - dai 3 ai 12 mesi - presso le Università dei Paesi europei convenzionate con l'Ateneo cagliaritano, ottenendo al rientro il pieno riconoscimento delle attività svolte all'estero.
A disposizione degli studenti più meritevoli 500 borse mensili, di 500 euro. Possono partecipare alla selezione gli iscritti ai corsi di laurea triennale e magistrale, secondo le modalità riportate nella Guida facilmente reperibile sul portale web dell'Ateneo. Le domande per partecipare alla selezione possono essere presentate entro le ore 14 del 3 aprile, collegandosi al sito www.unica.it. Il bando sarà presentato agli studenti martedì alle 10 nell'Aula magna della facoltà di Studi umanistici, Campus Aresu - Via San Giorgio 12.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
«Borse di studio regionali: una beffa per gli studenti»
PROTESTA. Senza l'ok dell'Inps sull'Isee le domande sono bloccate
 
Nel panico sono finiti centinaia di studenti universitari che, «per colpa dell'Inps», rischiano di perdere le borse di merito della Regione. Il termine per la presentazione della domanda sta per scadere (l'11 marzo, quindi mercoledì prossimo) ma se l'ente previdenziale non si sbrigherà a rilasciare l'attestazione Isee (indispensabile per valutare la situazione economica di tutti quelli che richiedono prestazioni sociali agevolate) i potenziali beneficiari potranno dire addio all'assegno.
IL CASO A spiegare il pasticcio, frutto delle nuove norme che dal primo gennaio impongono l'obbligo di passare sotto la supervisione Inps per ottenere la certificazione sui redditi (fino allo scorso anno rilasciata semplicemente dai Caf), «a nome di tanti altri studenti meritevoli e nella mia stessa situazione» è la venticinquenne Domenica Farci, uno di quei “cervelli” costretti a lasciare l'Isola, dopo la laurea a Cagliari (una “3+2” in Biologia, entrambe con 110 e lode) per proseguire il percorso di studi all'estero. Da un anno vive a Bonn, impegnata in un dottorato che terminerà nel 2017. «È una beffa, l'ennesima sulle spalle di chi, come me laureata col massimo dei voti e in anticipo rispetto ai tempi, non ha trovato neppure spazio in Sardegna per il dottorato. Vorrei tanto - è l'appello a nome di tanti altri studenti nella sua stessa situazione, visto che sono duemila i sardi interessati all'assegno di merito - poter fare la richiesta della borsa di studio regionale per avere almeno indietro i soldi usati per coprire il pagamento delle tasse, dei libri e di tutto il materiale utilizzato durante il primo anno della laurea magistrale, risalente a ben due anni fa».
IL PROBLEMA A fine gennaio, come racconta Domenica Farci, è partito il bando per le borse della Regione: «Peccato, però, che a oggi delle certificazioni Isee non si sappia nulla e io, come tanti altri, sto ancora aspettando di riceverlo per poter fare la domanda», la cui data di consegna è già stata posticipata da viale Trento dopo la valanga di segnalazioni degli studenti.
ALTRE CHANCE «Ho invano tentato di utilizzare il servizio Inps per le comunicazioni online, poi ho ripiegato sulla mail della direzione generale pregandoli di inviarmi il certificato Isee: diversamente dopo che mi è stata negata l'opportunità di un dottorato nel mio Paese, mi vedrò anche negato questo diritto. A meno che la Regione non ci conceda un'altra proroga». (c. ra.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
Unicef
A Cagliari il corso
sui diritti dei bambini
 
Riparte il XXI corso universitario Unicef per l'anno accademico 2015. Oggi alle 18, nell'Aula magna della facoltà di Studi umanistici (ingresso via Trentino), a Cagliari, si terrà l'inaugurazione del XXI corso organizzato dal Comitato provinciale per l'Unicef, dall'Università di Cagliari, con il patrocinio della Fondazione Banco di Sardegna. Le lezioni si terranno, con cadenza settimanale, ogni venerdì da febbraio a maggio per un totale di 12 incontri. Il Corso di educazione allo sviluppo si articola in tre moduli.
Nel primo si parlerà di diritti dei minori con un intervento di Laura Baldassarre, dell'Ufficio nazionale del Garante. Il secondo modulo è interamente dedicato agli obiettivi Onu del millennio: abbattere la povertà e promuovere l'istruzione. Il terzo, invece, si focalizzerà sulla protezione dell'infanzia: uno sguardo responsabile sulla condizione dei bambini che vivono nelle zone di guerra, ma anche di quelli che patiscono la crisi economica che sta attraversando il nostro Paese.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 35 - Edizione CA)
Sassari
Università: lezioni di Islam
 
Uno studio dedicato al diritto e alla storia dell'Islam, alla comparazione tra diritto religioso islamico, ebraico e canonico, focalizzando l'attenzione sulla finanza nel mondo arabo, i cui due pilastri consistono nel non poter ottenere interessi sui prestiti e nel dover effettuare investimenti socialmente responsabili. L'Università di Sassari si adegua ai tempi e arricchisce la propria offerta didattica secondo le esigenze di conoscenza dettate dalle vicende attuali di maggior rilievo sullo scenario internazionale. Il Dipartimento di Giurisprudenza ha deciso di attivare dal prossimo anno accademico l'insegnamento di Diritto islamico. Un importante segno di apertura verso mondi sempre più in contatto.
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 7
sassari
Università, istituito corso
di diritto islamico
 
SASSARI Uno studio dedicato al diritto e alla storia dell'Islam, alla comparazione tra diritto religioso islamico, ebraico e canonico, focalizzando l'attenzione sulla finanza nel mondo arabo, i cui due pilastri consistono nel non poter ottenere interessi sui prestiti e nel dover effettuare investimenti socialmente responsabili: l'Università di Sassari si adegua ai tempi e arricchisce la propria offerta didattica secondo le esigenze di conoscenza dettate dalle vicende attuali di maggior rilievo sullo scenario internazionale. Il Consiglio di dipartimento di Giurisprudenza ha deciso di attivare dal prossimo anno accademico l'insegnamento di diritto islamico. Un importante segno di apertura verso mondi sempre più in contatto, ma il corso – che sarà tenuto dal professor Luigi Nonne, docente di diritto pubblico comparato – permetterà all'Università e agli studenti di confrontarsi con alcune particolarità di un sistema finanziario che in aree come la Sardegna potrebbe rappresentare un utile termine di paragone in materia di micro-credito e di impresa sociale.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Cultura – pagina 36
oggi all’università
Dibattito a Sassari sulla fragile eredità della Primavera araba
 
SASSARI Nell'ambito del ciclo di seminari “Voci ostinate e contrarie”, organizzato da Paolo Puddinu e da Nicola Mocci, oggi alle 16,30 nell’aula magna del dipartimento di Scienze politiche (in viale Mancini) si terrà il seminario “Movimenti di protesta e processi di democratizzazione nel mondo arabo”. Introduce Rodolfo Ragionieri; relatrici Patrizia Manduchi Alessandra Marchi, docenti di Storia e istituzioni del mondo musulmano. Il ciclo di seminari ha l'obbiettivo di analizzare quanto sta accadendo nei Paesi del Mediterraneo meridionale, con un approccio storico. L’attenzione sarà centrata sui movimenti della Primavera araba in Tunisia e in Egitto a distanza di quattro anni dalle proteste di piazza. Patrizia Manduchi ha approfondito i temi dei movimenti di protesta studenteschi con numerosi studi pubblicati sia a livello nazionale che internazionale. Alessandra Marchi ha completato la sua formazione in Studi islamici con un dottorato all’Ecole des hautes etudes en science sociales di Parigi e ha approfondito, in particolare, lo studio sulle confraternite Sufi.

Questionario e social

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