Mercoledì 4 marzo 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 marzo 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Google Award al matematico Atzori
Prestigioso riconoscimento, assegnati cinquantamila euro
 
È stato assegnato a Maurizio Atzori, ricercatore del Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Cagliari, un prestigioso“Google Faculty Research Award”, premio destinato a finanziare progetti di ricerca innovativi nell'ambito dell'Ict. L'obiettivo: sostenere il lavoro di eccellenti ricercatori delle migliori università del mondo.
È la prima volta che il prestigioso riconoscimento - una somma di 50 mila dollari - viene assegnato ad un ricercatore sardo. Selezionato tra 808 progetti provenienti da 55 nazioni, “Exploiting Structured Queries in Question Answering and Search” presentato da Atzori e Carlo Zaniolo, professore della University of California in Los Angeles, è uno dei 122 selezionati tra cui soltanto due provengono da università italiane. In passato, il premio è stato conferito a ricercatori di 13 atenei italiani, di cui al sud solo a ricercatori di Napoli e Bari.
Grazie ai fondi della Regione, Zaniolo è stato visiting professor al Dipartimento di Matematica e Informatica nel 2011 e nel 2012. Il progetto prende spunto dalle attività sviluppate nell'ambito del progetto Denis, coordinato da Nicoletta Dessì.
Il progetto di Atzori e Zaniolo permettere la formulazione di interrogazioni strutturate in linguaggio naturale all'interno dei motori di ricerca. L'idea è un'estensione di un precedente lavoro dei due ricercatori.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
Marco Meloni (Pd)
«Osservatorio astronomico,
intervenga il ministro»
 
«L'accorpamento dell'Osservatorio astronomico di Cagliari con quello di Bologna rischia di non portare razionalizzazione ed efficienza, ma soltanto la marginalizzazione di un'eccellenza sviluppata dalla Sardegna in questi anni, anche attraverso forti investimenti della Regione sarda». È quanto sostiene il deputato del Pd Marco Meloni, che ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini perché vigili sulle prospettive più opportune per il miglior funzionamento delle strutture di Cagliari e Bologna, verificando prioritariamente gli spazi per rafforzare il loro coordinamento, salvaguardando la specificità della sede sarda». L'Osservatorio «è capace di attrarre cervelli e di costituire un gruppo di ricerca apprezzato a livello mondiale, in un contesto in cui la Sardegna, anche attraverso il Distretto Aerospaziale, può giocare un importante ruolo nella ricerca e nell'innovazione». Per questo, sottolinea il parlamentare sardo, «è necessario evitare l'accorpamento che appare mortificante per il territorio».
 
L’UNIONE SARDA3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Conti 2012, la Regione boccia l'azienda (che si era promossa)
BROTZU/2. Premiato l'ex direttore amministrativo. Per viale Trento, la gestione peggiore nell'isola
 
Come è stato amministrato il Brotzu nel 2012? Male, secondo la Regione, che per i risultati di quell'anno due settimane fa ha assegnato all'azienda che gestisce il più importante ospedale sardo l'ultimo posto in classifica. Bene, secondo Antonio Garau, che due mesi e mezzo fa, poco prima del commissariamento, in uno degli ultimi atti da direttore generale, ha riconosciuto un premio di poco meno di 20 mila euro (lordi) al direttore amministrativo dell'epoca, Attilio Murru, per i risultati conseguiti nel 2012 e nel 2013.
Le pagelle della Regione ai direttori generali delle aziende sanitarie sarde sono contenute nella delibera 7/18 del 17 febbraio scorso, firmata dal direttore generale Alessandro De Martini e dal presidente Francesco Pigliaru, e servono «anche ai fini della eventuale attribuzione» di una quota di «trattamento economico integrativo». La valutazione riguarda gli obiettivi assistenziali e quelli economico-gestionali fissati a suo tempo: per i primi, il massimo è di 60 punti su cento, per i secondi di 40 su 100. L'anno di riferimento è il 2012. Appena 36 i punti della valutazione complessiva attribuita all'azienda Brotzu, 71 quelli dell'azienda mista ospedaliero-universitaria, 44 quelli dell'Asl 8. Il più bel voto è per l'Asl 6 (Sanluri): 89 punti.
Nel dettaglio, l'azienda mista, allora diretta da Ennio Filigheddu, ha ottenuto 30,62 punti per gli obiettivi assistenziali e 40 per quelli economici. L'Asl 8 (con a capo Emilio Simeone) 38,26 punti per gli obiettivi assistenziali e 6,10 per quelli economici. Il cattivo risultato del Brotzu, diretto all'epoca da Antonio Garau, è invece dovuto allo zero ricevuto per gli obiettivi economico-gestionali: i 36 punti della valutazione complessiva sono l'arrotondamento dei 36,38 ottenuti per gli obiettivi assistenziali.
Il premio riconosciuto da Garau al direttore amministrativo dell'epoca, Attilio Murru, è oggetto della delibera 2194 del 19 dicembre 2014 ed è motivato col raggiungimento degli obiettivi aziendali per il 2012 e il 2013.
Duro il commento da parte del sindacato Uil-Fpl: «In questi ultimi anni al Brotzu regnava una palese “confusione” organizzativa-sanitaria - scrive il segretario Attilio Carta - tale da rischiare di veder vanificato l'elevato impegno professionale dei tanti operatori che, con abnegazione unica, vi lavorano quotidianamente. Serve un radicale cambio di rotta a tutto campo». (m. n.)
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
In Breve
SEMINARI AL CRS4
 
Al via i seminari per la valorizzazione dei risultati della ricerca del Crs4. L'inaugurazione si tiene oggi, nella facoltà di Ingegneria e Architettura in via Marengo dalle 14,30 alle 18.
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
PIAZZA D'ARMI. Da domani i corsi
A Ingegneria si pianifica il territorio
 
Territorio urbano, pianificazione tra teoria e pratica. Il dipartimento di Ingegneria civile dell'Ateneo cura un workshop di forte attualità. I lavori si aprono giovedì e proseguono anche ad aprile e maggio. In cattedra Beatrix Haselberger, specialista dell'Università di Vienna. S'inizia con lei, domani alle 16, con “Pianificazione del territorio urbano in teoria e pratica”. Quindi il workshop specialistico. I lavori - inerenti il secondo semestre dell'anno accademico - rientrano nel quadro delle attività del corso di Pianificazione territoriale e si tengono di lunedì e giovedì, dalle 18 alle 20 e dalle 16 alle 20, a marzo, aprile e maggio. Il workshop è curato da Corrado Zoppi (professore ufficiale del corso di Pianificazione territoriale), ha una durata di circa sessanta ore e si svolgerà in via Marengo 2 (Piazza d'Armi).
 

LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Prima pagina
architettura
«Ora il rettore deve sentire noi studenti»
 
Alghero – pagina 29
Gli studenti: ora il confronto col rettore
Dopo le dimissioni (respinte due volte) del direttore Cecchini, gli universitari vogliono chiarezza sul destino della facoltà
di Gianni Olandi
 
ALGHERO Per gli studenti della facoltà di Architettura alle prese con una situazione abbastanza complicata, forse in via di soluzione, ma al momento sostenuta soltanto da parole e impegni generici, sono giornate caratterizzate da uno stato di assemblea permanente. Incontri vengono svolti ormai quotidianamente per prendere atto degli ultimi aggiornamenti e individuare azioni da assumere. Come quella svolta recentemente a Cagliari quando in oltre 200 hanno raggiunto la sede del consiglio regionale per manifestare le proprie preoccupazioni ma anche le tante perplessità per un atteggiamento complessivo dell'istituzione che non sembra eccessivamente attenta ai problemi della facoltà, e soprattutto a quelli riguardanti le risorse economiche con le quali affrontare l'ordinaria amministrazione. Gli studenti del Dadu (Dipartimento di architettura, design e urbanistica) sono alle prese con un ulteriore problema emerso nel corso dell’assemblea svolta nell'ex asilo Sella lunedì sera. Problema che riguarda la nuova presentazione delle dimissioni dall'incarico del direttore Arnaldo “Bibo” Cecchini. Dimissioni respinte in prima istanza e ora ripresentate e respinte ancora una volta dal rettore Massimo Carpinelli, secondo quanto riferito dagli studenti in assemblea. Gli studenti hanno interpretato la decisione del rettore «come un'apertura al dialogo con l'assemblea» e auspicato che Carpinelli sia disponibile per un incontro. Nel corso dell'affollata assemblea dei futuri architetti non sono mancate considerazioni poco positive sull’atteggiamento complessivo da parte dell'istituzione regionale che non sembrerebbe tenere conto dei risultati raggiunti dalla facoltà, del ruolo svolto e del grande interesse che sta ormai rivestendo in ambito nazionale e internazionale. Forse con un po' di esasperazione dei concetti, peraltro anche comprensibili vista la situazione ancora non definita, da qualche parte è stato manifestato il timore che questa sorta di indifferenza sia figlia legittima proprio di quei risultati che sulla facoltà hanno acceso riflettori troppo forti. «Qualcuno è rimasto accecato»: è una battuta raccolta tra le tante voci tipiche di una assemblea studentesca che per la tematica in discussione non poteva che essere vivace e condita anche da tratti polemici. Il clima, pur tra le perplessità, è comunque ancora improntato verso la fiducia: «Sarebbe del tutto incomprensibile - dicono gli studenti - istituire una facoltà, farla crescere in buona salute e poi indebolirla per condizionarne un ulteriore sviluppo».
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Alghero – pagina 29
regione
Trecentomila euro
solo per un anno
 
Lo stato attuale del ragionamento in corso tra Regione, Comune e Università di Sassari prevede per Architettura la concessione di 300mila euro per un anno che potrebbero non ricadere sui fondi dell'ateneo sassarese. Ma il fronte è aperto anche per una sistemazione concreta per le annualità future in modo da eliminare quell'incertezza finanziaria che oggi sta creando non pochi problemi alla facoltà. Problemi che riguardano contratti, personale, servizi, quella che abitualmente viene definita come “ordinaria amministrazione”. Ordinarietà senza la quale si rischiano di bloccare procedure e attività essenziali per architettura. (g.o.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Lettere e commenti – pagina 17
FACOLTA’ A RISCHIO
Architettura, perché non bisogna cancellare le buone speranze
di Giampaolo Cassitta
 
Quelle curve, gettate quasi per caso verso il cielo, erano diventate il suo incubo felice, la soglia paradossale della creatività. Avrebbe voluto rincorrerle per comprenderne il senso e per impararne la sinuosità. Lui, che nella vita aveva sempre percorso solo vie diritte e veloci. Poi quei sorrisi facili, quella falsa felicità, si trasformò in un vortice di scelte errate. Sino a finire in carcere dove tutto era terribilmente diritto, grigio, senza nessuna fantasia. Lui conosceva benissimo come si maneggiava una pistola, come si lavorava con un coltello, come si disegnavano traiettorie mortali. Lui aveva sparato. Aveva vent’anni e poca consapevolezza del senso della vita. Così, con le sue giovani ossa, fu sbattuto in una cella di un carcere fuori dal centro di una grande città, in un altrove sconosciuto, lontano da qualsiasi cielo. Scoprì, quasi per caso, un libro di fotografie. Lo prese in prestito dalla biblioteca del carcere. Gli piacque subito perché in copertina vi era un edificio coloratissimo e incredibilmente storto. Pensò alla sua vita, alla pistola, agli anni di galera. E cominciò a sfogliare quel libro. Finì per innamorarsi di Gaudì e della Sagrada Familia, quelle curve verso il cielo, quell’apparente disarmonica forma che diventava non solo opera d’arte, ma riusciva ad essere sublime, irripetibile. Un’opera ancora non conclusa, un po’ come la sua vita. Cominciò a richiedere tutti i libri su Gaudì e scoprì che in carcere era possibile studiare. Si diplomò in cinque anni e cominciò a riflettere sul futuro prossimo. Un giorno lesse un interpello appeso nella bacheca della sezione e subito compilò la richiesta di trasferimento. Nel carcere di Alghero, in Sardegna, era possibile non solo iscriversi all’università, ma sopratutto alla facoltà di Architettura. Ritornò Gaudì dentro i suoi occhi e i pensieri erano costellati dalle visioni oniriche di coccodrilli colorati e di curve lente e inesorabili che si sarebbero arrampicate verso il cielo. “Tutti hanno diritto alla propria cattedrale” diceva spesso durante l’ora d’aria e i suoi compagni lo guardavano con un certo distacco. Studiare troppo in carcere non fa bene, pensavano. Lui però non si scomponeva e a tutti rispondeva: «Vedrete, riuscirò un giorno a costruire la mia cattedrale». Giunse il giorno del trasferimento. Tra le poche cose che si portò vi furono tutti i libri acquistati sull’architetto catalano e tutti i disegni preparatori della sua cattedrale. Aveva le idee chiare, lui. Una scala ellittica ma non troppo, pareti senza spigoli e con molte venature, spazi ampi e senza porte. Aveva disegnato, per anni, l’esatto contrario di un carcere. Lui, oggi, è iscritto al secondo anno di architettura. Ha imparato molte cose e ha compreso che non basta un bel disegno per costruire qualcosa di bello e di solido, funzionale e che duri nel tempo. Ha scoperto però che, a volte, i disegni e le speranze vengono cancellate, con un colpo di “cimosa” da leggi e decreti incomprensibili e che su certe cose lui è assolutamente impotente. Non è potuto andare a Cagliari e manifestare con i propri colleghi. Lui è rimasto in cella ad attendere. Era fiducioso, è da anni che cammina con le tasche gonfie di buone speranze. Non poteva credere che un presidente della Regione peraltro docente universitario, potesse cancellare il suo sogno e quello di tantissimi studenti iscritti alla facoltà di Architettura di Alghero. Lui era portato per il disegno e non per la scrittura. Ha deciso, così, di inviare, in busta chiusa uno strano disegno al presidente della Regione Pigliaru, aggiungendovi poche parole: «Ho sempre raccolto molte pietre nella mia vita. Molte le ho lanciate, altre le ho usate male. Questo ammasso di pietre che ho disegnato su questo foglio servono per la mia cattedrale. Mi aiuti a costruire un sogno». Lui, con il suo mucchietto di sassi, aspetta di poter dimostrare che anche le curve della vita possono essere rivolte al cielo.
 
 

Questionario e social

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