Sabato 28 febbraio 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 febbraio 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 26 - Edizione CA)
Selargius
I lavoratori: salviamo l'Osservatorio
 
Alla rabbia dei sindacati si unisce quella dei lavoratori. «Ci opponiamo con fermezza all'accorpamento dell'Osservatorio astronomico di Cagliari con quello di Bologna», scrivono i dipendenti della struttura in località “Cuccuru Angius”. L'indice è puntato contro la decisione presa dall'Inaf Istituto nazionale di astrofisica, di fondere i due centri.
Dopo l'appello della Cgil al governatore Francesco Pigliaru e la presa di posizione del direttore Andrea Possenti («non ci sono ragioni per cambiare il modulo di gioco di una squadra vincente»), le proteste vanno avanti. «Negli ultimi tredici anni l'osservatorio di Cagliari è cresciuto tantissimo, diventando oggi uno stimolante luogo primario per la ricerca scientifica. Non è assolutamente accettabile pensare a una fusione», protestano i lavoratori in una nota.
«Con l'accorpamento diventerebbe solo una filiale di un'altra struttura». Segue l'avvertimento: «Siamo pronti e determinati a perseguire tutte le possibili legittime azioni per fermare la decisione dell'Inaf».
Sa. Ma.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro (Pagina 26 - Edizione OR)
Annunciata una conferenza
Università da rilanciare, Pigliaru a Nuoro
 
Ottenuto un aumento del 20 per cento dei fondi da destinare all'Università nuorese, i consiglieri regionali eletti in provincia di Nuoro proseguono l'azione coordinata - e bipartisan - per il potenziamento e il rilancio dell'ateneo incassando ulteriori risultati. Il presidente della Regione Francesco Pigliaru sarà presto nel capoluogo barbaricino per presiedere «una conferenza di tutti i soggetti coinvolti nella politica universitaria al fine - scrivono i consiglieri nuoresi in una nota - di redigere un piano organico e pluriennale di sviluppo dell'università a Nuoro sotto il profilo della didattica della ricerca, dell'alta formazione, delle dotazioni strumentali e delle sedi, dei servizi agli studenti e naturalmente delle dotazioni finanziare adeguate per consentire un sensibile incremento della qualità dell'offerta e del numero degli insegnamenti e degli studenti».
Efisio Arbau, Angelo Carta, Luigi Crisponi, Roberto Deriu, Daniela Forma, Pietro Pittalis e Emilio Usula, firmatari dell'iniziativa che punta alla difesa e al rilancio dell'università in Barbagia, non nascondono la propria soddisfazione perché «in risposta al principale emendamento dei consiglieri nuoresi, condiviso e sottoscritto da numerosi altri colleghi appartenenti a tutti i gruppi del Consiglio, il presidente della Regione si è impegnato a coordinare tutte le azioni tese alla riorganizzazione ed allo sviluppo dell'università a Nuoro. I consiglieri regionali, in preparazione della conferenza di Nuoro, promuoveranno il confronto col mondo universitario nuorese, con le autorità locali e con le istanze economiche e sociali».
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 40 - Edizione CA)
Preside di Architettura: «Sciopero della fame»
ALGHERO. La Regione non riconosce il Dipartimento come sede distaccata
 
Solo trecentomila euro ad Architettura. La Regione non riconosce il Dipartimento come sede distaccata e stanzia le briciole per la sopravvivenza della comunità didattica di Alghero, togliendo fondi all'Università di Sassari. Il preside, infuriato, minaccia lo sciopero della fame: «Se il mio medico mi autorizza inizierò domenica», scrive Arnaldo Cecchini sulla sua pagina Facebook. E annuncia pure le dimissioni: «Tenendo conto che i vertici dell'Ateneo non hanno ritenuto di assumere una posizione pubblica sulla vicenda - dice - è evidente che il mio mandato come direttore è in discussione». Le risorse arriveranno dal fondo unico. Non è quello che chiedevano a gran voce gli studenti, i docenti e gli esponenti politici del territorio. L'emendamento, passato ieri in Consiglio regionale, prevede nello specifico che «l'Ateneo di Sassari provveda a destinare una quota non inferiore a 300 mila euro annui delle risorse dal fondo Interventi regionali per l'Università per il funzionamento del proprio Dipartimento di Architettura».
Ci si aspettava di più. «Non è giusto - commenta il sindaco Mario Bruno - che sia solo l'Ateneo a farsi carico di Architettura, anche se lo slittamento di Olbia nel fondo dell'università diffusa ha liberato risorse. Non posso non rimarcare che ancora una volta si è agito in emergenza. Non è stata riconosciuta la oggettiva difficoltà che ha Architettura ad Alghero come sede decentrata». Anche per il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde occorre lavorare «per inserire il Dipartimento nel Fondo per l'Università diffusa, al fine di metterlo al riparo dai chiari di luna della politica isolana». Il direttore Cecchini incalza: «il Dipartimento di Architettura sta ad Alghero, chiunque dica il contrario è ignorante o in malafede o entrambe le cose». Il preside chiederà al governatore Pigliaru di motivare le sue ragioni di fronte alla comunità di Architettura. ( c. fi. )
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Mutuo e rincaro Irap: sì alla Finanziaria 2015
CONSIGLIO. Solo quattro giorni di votazioni: Paci ringrazia la minoranza
 
Volevano farla in fretta, e ci sono riusciti. Volevano anche farla bene, e su questo i pareri sono discordi: comunque ora la Finanziaria c'è, la maggioranza l'ha portata a casa dopo appena quattro giorni di votazioni. Record per la durata dell'esame in Consiglio, non per la tempestività visti i due mesi di esercizio provvisorio. Ma ora la Giunta dispone del suo vero strumento d'azione. Una manovra che, unendo fondi regionali ed europei, muove in totale circa 7,8 miliardi.
I CARDINI Il piano pluriennale di opere pubbliche, finanziato con un mutuo da 700 milioni, è senz'altro la novità principale. Ormai anche i banchi dell'aula hanno appreso l'intento ribadito a più riprese da Francesco Pigliaru e dal suo vice Raffaele Paci: reagire alla crisi aprendo cantieri che diano lavoro subito, e creino infrastrutture utili alle imprese. Contraendo il mutuo gradualmente, ai bassi tassi d'interesse attuali, il debito non dovrebbe pesare troppo.
L'opposizione resta contraria, ma il suo vero bersaglio è il rincaro Irap. Sparisce lo sgravio del 70% per tre anni sull'aliquota nazionale, deciso nel 2013: ora lo sconto diventa permanente, ma ridotto al 25%. Per le nuove imprese l'imposta è azzerata per cinque anni.
LA SPESA L'altra grande novità della manovra è ciò che non c'è: i vincoli imposti dal patto di stabilità. «Il passaggio al pareggio di bilancio, concordato col governo, ci consentirà di spendere tutto», assicura Paci. La scommessa della Giunta è innescare meccanismi virtuosi sui costi della sanità, che continuano a pesare moltissimo sulla spesa totale (un pelo sotto i 3 miliardi).
Pigliaru ricorda spesso che ogni risparmio in quel settore potrà ora essere destinato allo sviluppo. Al tempo stesso, però, l'obiettivo del pareggio costringe ad abbandonare la gestione in deficit delle Asl, ed è tutto da dimostrare che ci si riesca.
UNIVERSITÀ Nell'ultima giornata in aula la discussione si accende sul contributo da 300mila euro al dipartimento di Architettura di Alghero. Un emendamento firmato da tutto il Consiglio si scontra con l'irritazione di Pigliaru: «Non è bene varare norme che fotografano singoli casi, sia pure di eccellenza». Meglio garantire «premialità a chi svetta in classifiche credibili, come quelle del Censis sugli atenei».
Alla fine lo stesso Pigliaru trova la soluzione: sì all'emendamento con la precisazione che il contributo è dovuto alla «posizione di eccellenza raggiunta dal dipartimento nelle classifiche nazionali». Il tema rientra in un ampio dibattito sull'università diffusa, per cui si batte molto, tra gli altri, Roberto Deriu del Pd.
ALTRI INTERVENTI Via libera ai 12 milioni di aiuti alle imprese artigiane, proposti da Anna Maria Busia del Centro democratico per la soddisfazione dell'assessore (in quota Cd) Francesco Morandi. Va male invece all'Isre: bocciate le richieste di scongiurare il taglio di 1 milione (su 3,5). Negati anche i 5 milioni per le società in house delle Province: «Il centrosinistra fa cinica macelleria sociale», commenta Antonello Peru (Fi).
Polemizza, dai banchi forzisti, anche Alessandra Zedda, cui viene respinto l'emendamento da 500mila euro per “soggetti che diffondano valori positivi sulla figura femminile”. «L'unica donna che ha votato a favore sono io», nota l'ex assessore, attaccando le tre colleghe della maggioranza.
Ma le schermaglie non impediscono di arrivare all'approvazione finale, con 28 sì e 16 no: «Ringrazio anche l'opposizione per il suo contributo leale», conclude Paci, «ora la Sardegna può ripartire».
Giuseppe Meloni
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 6 - Edizione CA)
Per l'Expo ci sono 3,5 milioni
Si punta sulla qualità della vita
Prende forma il progetto sardo per la partecipazione alla vetrina di Milano
 
Complessivamente ci sono 3 milioni e 490.000 euro: è questa la cifra che la Regione avrebbe deciso di stanziare per la partecipazione all'Expo, l'esposizione universale 2015, in programma a Milano dal primo maggio al 31 ottobre. A rivelarlo è un'inchiesta di Notiziario Chartabianca, che anticipa i dati che la Regione si appresta a diffondere nei prossimi giorni.
Non si tratta di una cifra definitiva, perché gli ultimi dettagli sono ancora in fase di definizione nei diversi assessorati coinvolti (Turismo, Agricoltura, Industria e Sanità). Tuttavia, i 3,5 milioni di cui si parla dovrebbero, comunque, rappresentare una cifra abbastanza vicina a quella definitiva.
Per questo appuntamento la Regione ha deciso di distribuire i fondi sulla base di quattro direttrici: la qualità delle produzioni agroalimentari, l'eccellenza ambientale, l'innovazione sostenibile e la longevità. L'Expo di Milano che è dedicato alle meraviglie del cibo e dell'agroalimentare (lo slogan dice tutto, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”) è infatti una gigantesca vetrina e la Sardegna non vuole mancare.
Ecco allora, secondo quanto anticipa Chartabianca, come la Regione avrebbe deciso di investire le risorse. Innanzitutto, se è vero che Lombardia e Lazio dovrebbero essere le uniche due regioni ad avere uno spazio espositivo permanente nel Padiglione Italia dell'Expo, è altrettanto vero che la Sardegna intende essere ben presente. Per gli spazi in cui saranno proposte le bellezze turistiche della regione così come i prodotti d'eccellenza agroalimentare sarà disponibile uno stanziamento da 500 mila euro (ancora da definire la superficie e la durata complessiva della presenza). Il piano della Regione prevede, quindi, 280 mila euro per la partecipazione al progetto Cibus (che prevede incontri B2B tra aziende), 380 mila per quella a Eataly, entrambe finanziate dall'assessorato al Turismo.
E ancora: 300 mila euro saranno destinati al progetto “Expo verso i territori”, 390 mila al laboratorio per la creatività (coinvolte le università di Cagliari e Sassari), 130 mila per il laboratorio per le relazioni internazionali e l'accoglienza delle delegazioni estere, 100 mila per un laboratorio per l'innovazione sostenibile (affidato a Sardegna Ricerche), più altri 410 mila per la promozione dei prodotti a marchio di qualità (Laore), 100 mila per la valorizzazione del patrimonio naturale e 100 mila per l'animazione territoriale riferita al sistema delle imprese. A questi, si aggiungono poi gli 800 mila euro con cui l'assessorato all'Industria finanzierà piccole e medie imprese per la partecipazione all'Expo 2015. La Regione, però, attraverso l'assessorato che coordina gli stanziamenti, ovvero quello al Turismo, ha la possibilità di incrementare le voci di spesa «definendo ulteriori azioni, coerenti con la strategia generale e gli obiettivi della partecipazione della Regione».
Non solo soldi, però: la Giunta avrebbe infatti definito anche ruoli e compiti per la partecipazione all'Expo. La regia, come detto, sarà affidata all'assessorato al Turismo, che avrà il compito di coordinare le azioni inerenti la cooperazione internazionale e le relazioni con i vari ministeri; dovrà gestire inoltre la partecipazione della Sardegna all'interno del Padiglione Italia e seguire le procedure negoziate con il dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e con Invitalia. Infine, curerà la partecipazione all'interno del comitato del Turismo e le attività relative alla presenza della Sardegna nei gruppi di lavoro tra le regioni.
Tra le aziende iscritte tra i fornitori, rivela Chartabianca, attualmente solo 5 sono sarde: si tratta di un libero professionista nella progettazione grafica, di una società che opera nel campo della fornitura di condotte per acquedotti, gasdotti e fognature, una società del settore trasporti su merci, una ditta specializzata nell'arredo casa e una società di informatica. Nessuna di queste aziende, però, finora si sarebbe aggiudicata lavori o gare per l'Expo. La lista è naturalmente parziale, perché solo dopo il 10 marzo, giorno in cui scade il bando che stanzia 800 mila euro per i contributi a favore di piccole e medie imprese isolane, si conoscerà il numero reale di quelle che saranno presenti.
Mauro Madeddu
 

LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Fatto del giorno – pagina 3
il caso alghero
Architettura, fondi una tantum:
il direttore fa lo sciopero della fame
di Pinuccio Saba
 
ALGHERO «Il Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica sta ad Alghero. Chiunque dica il contrario è ignorante o in malafede o entrambe le cose. Le mie dichiarazioni successive non saranno così pacate, ma le farò da privato cittadino. Chiederò al professor Pigliaru di venire a motivare le sue ragioni di fronte alla comunità di Architettura ad Alghero. Se il mio medico mi autorizza, per dare forza a questa legittima richiesta inizierò domenica uno sciopero della fame. Tanto sono grasso». Non rinuncia all’autoironia Bebo Cecchini, direttore del dipartimento di Archittetura di Alghero. Autoironia che però sembra nascondere più di un timore per il futuro di quella che viene considerata la miglior scuola di architettura, design e urbanistica d’Italia. Il timore è che il contribuito di 300 mila euro stanziati dalla Regione sia una tantum, risorse sufficienti a portare avanti quest’anno accademico che dovrebbero andare ad aggiungersi ai 250 mila euro che l’Università di Sassari annualmente gira (girava?) al dipartimento di Architettura. Un timore peraltro condiviso dagli studenti e da molti docenti che hanno già dichiarato di esser pronti ad affiancare il “loro” direttore nello sciopero della fame. A far scattare il campanello di allarme, sono tate soprattutto le motivazioni per le quali la Regione ha erogato i 300 mila euro, e cioé per gli ottimi risultati raggiunti dal dipartimento. Sono infatti seicento gli studenti iscritti alla facoltà con sede ad Alghero, con 150 stranieri provenienti da mezzo mondo. E chi esce dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Sassari, non si limita a passare fotocopie in qualche studio affermato ma lavora a progetti internazionali a Rio De Janeiro, Shangai, Barcellona solo per citarne alcuni. Logica la protesta degli studenti quando il loro futuro era in bilico. Meno logica, secondo il rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli, la presa di posizione di Bebo Cecchini. Rettore sorpreso anche dall’erogazione dei 300 mila euro da parte della Regione. «Certamente è una delle nostre migliori realtà ma non è l’unica – ha detto il rettore durante la conferenza stampa di presentazione del progetto StartCup –. Mi auguro comunque che questi fondi non siano stati tolti all’università di Sassari. Detto questo credo sia arrivato il momento di affrontare un discorso organico sul sistema universitario in Sardegna per fronteggiare la concorrenza di altri atenei». «Architettura è salva, ma si poteva fare di più, con più coraggio – è invece il commento del sindaco di Alghero Mario Bruno –. Ora la giunta regionale deve dare continuità ai finanziamenti nella convenzione Università-Regione. Non è giusto che sia solo l’ateneo a farsi carico di Architettura, anche se lo slittamento di Olbia nel fondo dell'università diffusa ha liberato risorse. Ancora una volta si è agito in emergenza. Non è stata riconosciuta l’oggettiva difficoltà di Architettura ad Alghero come sede decentrata, unico dipartimento a non essere nella sede di ateneo. Si è ribadita la centralità della sede ad Alghero e l’eccellenza dei risultati. Sono stati determinanti gli studenti – conclude Mario Bruno – ma anche la caparbietà di tanti, tra i quali i consiglieri del territorio, con Luigi Lotto primo firmatario dell'emendament». «Architettura è una risorsa per le città di Sassari, Alghero e la Sardegna – ha detto il sindaco di Sassari Nicola Sanna – . Auspichiamo che, pur nelle ristrettezze del bilancio, la Regione possa assicurare la certezza sul fronte delle risorse finanziarie che oggi manca e che è alla base di ogni ipotesi di crescita di nuove e forti professionalità, utili allo sviluppo dell'isola». Soddisfatto anche il vice presidente del consiglio regionale Antonello Peru che ha ricordato l’impegno profuso per salvare la facoltà di Architettura di Alghero.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 7
in breve
Università di Cagliari
Nuovi concorsi per docenti
 
Via libera del Consiglio di amministrazione dell’Università di Cagliari ai concorsi per docenti e ricercatori sulla base delle richieste arrivate dai Dipartimenti. Gli Organi collegiali dell’Ateneo - Senato e Cda - hanno deliberato di procedere all’emissione di nuovi bandi per le procedure di chiamata di 16 professori associati e per il reclutamento di 14 ricercatori di cui tre di tipo B.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 23
Cervelli dell’ateneo in gara, via al bando Start Cup 2015
Ritorna la competizione dedicata ai progetti imprenditoriali più innovativi
Tre gli obiettivi: creare aziende, mettere in luce i talenti e la ricerca applicata
 
SASSARI Dopo il successo della finalissima nazionale svoltasi proprio qui in città lo scorso dicembre, i cervelli più innovativi dell’ ateneo sassarese si preparano ancora una volta a dare battaglia ai loro colleghi della Penisola presentando davanti a una giuria le proprie idee imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico. In poche parole, ritorna la Start Cup Sardegna, arrivata ormai all’ottava edizione. Per partecipare c'è tempo fino all’11 giugno: il bando sarà pubblicato sul sito “www.startcupsardegna.it” a partire da lunedì prossimo. Possono partecipare alla Start Cup Sardegna sia idee di business collegate al mondo della ricerca che provenienti da soggetti esterni alle università, presentati da gruppi composti da almeno due persone. Ma anche le imprese in forma di società, purché non costituite prima del primo gennaio 2015. «La Start Cup - spiegano gli organizzatori - è una competizione nazionale presente in Sardegna dal 2008, grazie alla collaborazione fra gli uffici di Trasferimento tecnologico delle Università di Sassari e di Cagliari. Un’iniziativa di successo che nelle sette edizioni precedenti ha raccolto 225 idee di business, 53 business plan (10 nel 2014) e distribuito premi per 88mila euro, coinvolgendo più di 730 aspiranti imprenditori, erogando oltre 120 ore di formazione alla cultura di impresa ed al trasferimento tecnologico, contribuendo alla costituzione undici nuove imprese. Quella di quest’anno sarà un'edizione particolarmente sentita, poiché è vivo ancora il ricordo della finalissima nazionale del concorso tenutasi a Sassari appena tre mesi fa in una due giorni ricca di eventi che ha ottenuto grande partecipazione grazie alla qualità e alla carica innovativa delle idee in gara. In finale si sono sfidati i 58 progetti vincitori delle 15 finali regionali provenienti da oltre 49 atenei italiani, il Cnr e l'Istituto italiano di tecnologia. "La Start Cup - dice il rettore Massimo Carpinelli - è un’azione a cui tengo tantissimo ed è anche una delle iniziative di maggior successo e qualità del nostro ateneo. Le gare mi piacciono, in questo caso so anche che potremo competere ad alto livello e ottenere nuovi risultati dato che le eccellenze della ricerca dell'università sono numerose e crediamo fortemente nelle potenzialità e nella creatività dei nostri giovani». Apprezzamento per l’inziativa anche da parte del rappresentante di Confindustia Nord Sardegna e del sindaco di Sassari Nicola Sanna. «C’è davvero la convinzione da parte degli enti locali e delle imprese di puntare sui progetti innovativi», ha detto il primo cittadino.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 23
Malattie rare, stamattina un convegno
 
SASSARI In occasione dell’VIII Giornata mondiale delle malattie rare,oggi alle 8.30, nell’aula magna del Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università, è in programma il convegno sulla displasia fibrosa poliostotica. L’incontro, nato dalla collaborazione tra diverse associazioni di pazienti, l’Aou, l'Università di Sassari e la Federazione italiana malattie rare Onlus, prevede una parte scientifica sulla displasia fibrosa poliostotica e una tavola rotonda che consentirà agli operatori sanitari di confrontarsi per la creazione di una rete multidisciplinare per le malattie rare e di discutere con i pazienti che esporranno le loro esigenze primarie. La Giornata mondiale delle malattie rare intende rendere omaggio ai malati, alle famiglie e a chi presta loro assistenza. Il tema quest'anno sarà “Giorno per giorno, mano nella mano”. Lo slogan richiama infatti la solidarietà tra le famiglie, i malati e le comunità. La natura complessa della maggior parte delle malattie rare, unita all’accesso limitato a trattamenti e servizi, implica, spesso, che le famiglie siano la fonte primaria di solidarietà, sostegno e cure per le persone affette. Per la maggior parte di queste malattie ancora oggi non è disponibile una terapia efficace, ma numerosi trattamenti appropriati possono migliorare la prognosi e la qualità della vita di patologie che spesso necessitano, per la definizione di una corretta diagnosi e poi degli interventi terapeutici, dell'intervento di più specialisti. La displasia fibrosa poliostotica, una fra le tante malattie rare, è un esempio della necessità di questo tipo di percorso.

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie