Domenica 18 gennaio 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 gennaio 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di domenica 18 gennaio 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Del Zompo e Raffo primi candidati ufficiali. Nomination fino al 27 febbraio
LA NEUROSCIENZIATA E L’INGEGNERE: «PRONTI ALLA SFIDA PER IL RETTORATO»

Avanti il prossimo. Sono due i “coraggiosi” che hanno rotto il silenzio di una campagna elettorale che stenta a decollare anche ora che si conosce la data (anticipata al 9 marzo) in cui l’Università voterà il suo rettore: la farmacologa Maria Del Zompo, già in corsa nel 2009, e l’ingegnere Luigi Raffo. Al momento sono gli unici candidati ufficiali, anche se c’è tempo fino al 27 febbraio per scendere in campo. Non scoprono ancora le carte gli altri due ingegneri, Giacomo Cao e Giorgio Massacci, dati per certi dietro le quinte. D’altra parte, anche se si scommette su una sfida a quattro, il toto-candidature non esclude sorprese: non è detta, infatti, l’ultima parola sul polo di viale Fra Ignazio, proprio perché da qui proviene l’attuale rettore Giovanni Melis. Rinuncerà alla sua nomination? Se così non fosse, sembra comunque improbabile che sia Paola Piras, prorettore alla Didattica e tra i nomi più gettonati, a rappresentare il polo economico-giuridico-politico.
INCONTRO PUBBLICO La speranza è che ora, con le candidature ufficiali della Del Zompo e di Raffo, cominci a muoversi qualcosa: a meno di due mesi dall’appuntamento con le urne, gli elettori sono infatti disorientati. Un primo assaggio di campagna elettorale ci sarà il 2 marzo nel dibattito che stanno organizzando gli studenti di Unica2.0: ancora da decidere sede e orario ma si annuncia che «tutti i candidati che hanno manifestato intenzioni di candidatura hanno accettato l’invito». Tra questi, oltre a quelli noti, ci sarebbe anche il fisico Biagio Saitta, altro nome in odore di elezione. Per tutti l’ultima chiamata è per il 27 febbraio, termine entro il quale si devono presentare le candidature.
I DUE CANDIDATI Del Zompo e Raffo sono gli unici che hanno manifestato la volontà di candidarsi con una mail alla mailing list dell’ateneo. Nella lettera a studenti, docenti, tecnici e amministrativi la neuroscienziata si dice pronta ad affrontare (per la seconda volta) la sfida del «cambiamento», di cui vuole essere «parte attiva e proponente», per permettere alla «nostra Università» di continuare a essere «protagonista non solo nel territorio ma anche a livello internazionale». Anche l’ingegnere (Luigi Raffo, 49 anni, di Lavagna, è docente di ingegneria industriale e dell’informazione) si dice convinto che «questa Università, se affronta la sfida del cambiamento, ha al suo interno le forze per diventare qualcosa di diverso e più importante: un’Università aperta al mondo e che non ha paura di confrontarsi e vincere la competizione con altri atenei nella ricerca e nella didattica, nell’assistenza, nell’incidere sul territorio, nel formare le cittadine e i cittadini di domani».
Carla Raggio
 
 
 
 
L’UNIONE SARDA
 
2 - L’UNIONE SARDA di domenica 18 gennaio 2015 / Cultura (Pagina 53 - Edizione CA)
CULTURA SARDA IN LUTTO
Gianfranco Contu: è scomparso un coerente paladino della vera autonomia
Da qualche tempo Gianfranco Contu era costretto a non far sentire la sua forte voce di instancabile difensore della Sardegna. Intellettuale, studioso e saggista di rango, non stava bene. Si è spento ieri, all’alba, a 82 anni. Per lui hanno però continuato a parlare - e di sicuro continueranno per molto - i volumi e gli articoli ai quali ha affidato l’esito di rigorose ricerche.
Ginecologo, docente universitario, scrittore di buona mano, Gianfranco Contu (Mogoro, 1932) era uomo colto e di vasti interessi. Ma è stato soprattutto un protagonista coerente di tante battaglie democratiche e civili per la rivendicazione dei diritti dei sardi, per il riscatto dell’Isola drammaticamente segnata dall’arroganza, dalla prepotenza, dall’oppressione di cinici dominatori e umiliata da troppi governanti inadeguati. Al suo impegno aveva dato il compito di definire in concreto e di sostenere con forza l’idea di un’autonomia reale e di un federalismo corretto. Ha scritto molto Gianfranco Contu. Libri, saggi, articoli. Aveva idee chiare e penna efficace, si faceva leggere e comprendere da tutti. Contestava l’elitario distacco dal semplice cittadino di certi accademici. In molte opere ha illuminato la personalità, le idee e gli obbiettivi politici e sociali di pensatori dell’Isola.
Pur sollecitato da vasti interessi culturali, Contu ha indirizzato il suo impegno agli studi storico-politici e in particolare a temi - fra passato e attualità - relativi al sardismo e al federalismo. È stato fra i fondatori di “Nazione Sarda” e, dal 1994, del “Movimento federalista sardo”. Già negli anni Settanta aveva dato visibilità nazionale ai problemi della minoranza isolana e all’aspirazione dei sardi all’autodeterminazione. Collaboratore di giornali e riviste si è consegnato all’ammirazione e al rispetto come esempio convincente di fedeltà ragionata ai propri ideali. Era molto critico nei confronti di certi “gestori” della modesta autonomia concessa alla Sardegna dallo Statuto speciale. E tuttavia traeva da “qualche segnale” la speranza che “non tutto sia perduto”. Purtroppo è scomparso un grande intellettuale che a questa speranza ha assicurato stimoli forti.
Gianni Filippini
 
 
 
L’UNIONE SARDA
 
3 - L’UNIONE SARDA di domenica 18 gennaio 2015 / Provincia di Oristano (Pagina 40 - Edizione CA)
MONT’E PRAMA. Alta due metri, di metallo e dotata di un cancello
UNA RETE TUTELERÀ I GIGANTI DAI CURIOSI E DAI PREDONI
Quella rete arancione in plastica, facile da oltrepassare, ha le ore contate. Nella collina di Mont’e Prama stanno per arrivare gli operai della Soprintendenza per installare una recinzione vera e propria: in metallo, e alta due metri. Finalmente uno stop per i curiosi che a tutte le ore si avvicinavano a vedere gli scavi dove quest’estate sono stati scoperti quattro Giganti.
Lo ha annunciato la Soprintendenza per le province di Cagliari e Oristano. Una buona notizia che arriva poco dopo l’annuncio dell’assessore regionale alla Cultura Claudia Firino sull’installazione di diverse termocamere capaci di rilevare la presenza umana e trasmettere le immagini in una sala operativa. Insomma, le polemiche sulla sicurezza a quanto pare possono finire. Perché se prima il sito archeologico era alla portata di tutti, tra poco non sarà più così.
LA RECINZIONE Si tratta di un progetto redatto e finanziato dalla stessa Soprintendenza, costato circa 17 mila euro. «È una misura che, oltre ad andare incontro alle esigenze di tutela dell’area archeologica, consentirà di operare sui prossimi cantieri di scavo con maggiore sicurezza», ha dichiarato il Soprintendente ad interim Marco Minoja. I lavori partiranno nei prossimi giorni. La recinzione verrà installata nei terreni della Curia di Oristano, proprietaria dell’area e dove ancora oggi sono al lavoro gli archeologi delle Università di Cagliari e Sassari.
IL PROGETTO La prima parola che viene in mente all’archeologo della Soprintendenza Alessandro Usai, è «Finalmente». Tra «pochissimo», assicura, «verrà eseguita la topografia dell’area e poi subito dopo sarà sistemata una rete in metallo con tanto di cancello». E le telecamere, quando arriveranno? «Per quelle ci vorrà un po’ più di tempo», continua Usai. «Prima di tutto bisogna realizzare un impianto elettrico».
LE POLEMICHE Sembra dunque che il presidio volontario organizzato durante le festività natalizie da diversi giovani appassionati di archeologia sarda abbia avuto effetto. In più occasioni, i ragazzi provenienti da tutta la Sardegna che trascorrevano le giornate a Mont’e Prama avevano chiesto più sicurezza nella zona per allontanare i tombaroli. Ma Usai non è d’accordo: «Non serviva la loro presenza a Mont’e Prama per farci capire quanto è importante tenere in sicurezza un sito del genere. Ma la burocrazia è lunga per tutti. Anche per noi della Soprintendenza».
Sara Pinna
 
 
 
 
L’UNIONE SARDA
 
4 - L’UNIONE SARDA di domenica 18 gennaio 2015 / Provincia Ogliastra (Pagina 48 - Edizione CA)
LANUSEI. Il classico è l’istituto che prepara meglio gli studenti per l’Università
LE SCUOLE MIGLIORI? BOLLINO BLU PER IL DA VINCI

Sono le scuole che preparano meglio gli studenti ad affrontare l’università. Secondo Eduscopio, la banca dati della Fondazione Giovanni Agnelli i licei classici di Tortolì e Lanusei hanno i risultati migliori in Ogliastra. Il primo ha un indice di valutazione di 75,36 punti, mentre il Mameli raggiunge 72,56. Tra gli istituti tecnici c’è in testa la Ragioneria di Tortolì (53,76). Parametri che mettono insieme la media dei voti e i crediti ottenuti normalizzati in una scala che va da 0 a 100, dando un peso pari al 50 per cento a ognuno dei due indicatori. Nella scuola di Tortolì, dove si diplomano in media 21 studenti ogni anno, il voto medio della maturità tra gli immatricolati è di 80,9. I tassi d’iscrizione all’università sono alti, al liceo di via Scorcu non c’è dispersione: l’86 per cento s’immatricola e supera il primo anno, non ce la fa il 14 per cento.
Il 23 per cento delle matricole sceglie facoltà umanistiche, il 18,6 indirizzo scientifico, il 16,2 giuridico-politico. Il 51,2 per cento si iscrive a Cagliari, il 16,3 a Sassari, il 16,4 si divide tra Roma, Bologna e Padova. Inferiori, ma di poco, i dati al liceo classico dell’Istituto Da Vinci di Lanusei dove, ogni anno, sono in media 20 i diplomati con un punteggio del 77,2 per cento. Anche qui la voce zero dispersione, mentre il 33 per cento dei diplomati non supera il primo anno di università. Ci riesce invece il 68 per cento. Agli studenti che hanno ottenuto il diploma al Mameli piacciono gli indirizzi giuridico-politici e scientifico (22,5 per cento), seguito dall’area tecnica (20). Tuttavia la ricerca portata avanti Eduscopio ha dei limiti, soprattutto nella portata: restano infatti esclusi sia gli istituti professionali sia i licei artistici. Ma questo non toglie nulla al riconoscimento attribuito alle scuole d’Ogliastra, piccole ma di alta qualità. ( ro. se. )
 
 
 
 
L’UNIONE SARDA
 
5 - L’UNIONE SARDA di domenica 18 gennaio 2015 / Cultura (Pagina 54 - Edizione CA)
Ales, il premio
Letteratura e jazz per celebrare Gramsci e rendere omaggio a Sergio Atzeni

Un compleanno importante, festeggiato nel suo paese natale nel ricordo di Sergio Atzeni e al ritmo di jazz. Si chiama “Buon Compleanno Antonio” la due giorni organizzata ad Ales dall’associazione “Casa Natale Antonio Gramsci” per il centoventiquattresimo anniversario della nascita dell’intellettuale. Diversi appuntamenti fra musica, letteratura e poesia faranno da contorno alla premiazione del quattordicesimo premio letterario intitolato a Gramsci. Con un unico filo conduttore: la memoria dello scrittore e giornalista Sergio Atzeni di Capoterra, scomparso vent’anni fa. Da un suo racconto nacque il reading “Bella Mariposas”, che sarà proposto giovedì alle 17,30 nella sala conferenze del Comune di Ales con l’attrice sarda Monica Demuru. Testo e regia di Annalisa Bianco, direzione tecnica di Simona Parravicini, costumi di Carla Cecchi e musiche originali di Giovanni Guaccero. Alle 18,30 i vincitori del concorso letterario premiati da Salvatore Zucca, Giulio Angioni, Gavino Angius, Maria Paola Masala, Lilli Pruna, Alberto Coni, Rossana Meloni con Giorgio Serra che coordinerà i lavori.
Poi Alessandra Marche e Patrizia Manduchi presenteranno le attività del “Gramsci Lab” in collaborazione con l’Università di Cagliari. Sergio Atzeni ha anche scritto alcuni articoli su Gramsci contenuti nel numero speciale del Cagliaritano “Un caffè con contorno di jazz. Speciale tutto Gramsci”. Numero che sarà ricordato venerdì alle 17,30 da Pinuccio Sciola e Walter Porcedda. Poi il filmato del concerto al Festival Jazz “Ai confini tra Sardegna e Jazz” a Sant’anna Arresi nell’agosto 2008, con le voci di Giorgio Baratta e Clara Murtas, il trombone di Giancarlo Schiaffini e il contrabbasso di Adriano Orrù.
A conclusione il reading di poesia “Taliban” di Alberto Masala che sarà anche voce narrante con Marco Colonna alle ance e Marco Atzei alle percussioni. Una rivolta civile contro i divieti dei Talebani alle donne afghane.
Antonio Pintori
 
 
 
 
L’UNIONE SARDA
 
6 - L’UNIONE SARDA di domenica 18 gennaio 2015 / Agenda Cagliari (Pagina 26 - Edizione CA)
CONVEGNO UCSI. TERZO SETTORE
Un incontro nella Facoltà di teologia
“Informazione e terzo settore. Conoscersi per aumentare gli spazi della partecipazione” è il tema del convegno organizzato dall’Ucsi Sardegna in programma venerdì alle 17,30, nell’aula magna della pontificia facoltà teologica. Relatore, Edoardo Patriarca che sta collaborando alla stesura della nuova legge nazionale sul terzo settore. La manifestazione rientra tra le iniziative organizzate dall’Unione cattolica della stampa italiana in occasione della festa di san Francesco di Sales. I lavori - preceduti alle 17 dalla messa - saranno aperti dai saluti del preside della Facoltà, padre Maurizio Teani, del Presidente regionale dell’ordine dei giornalisti (Filippo Peretti), del presidente Assostampa (Celestino Tabasso), del Presidente Ucsi (Mario Girau). Coordinerà Francesco Birocchi (Presidente onorario di Assostampa).
  
  


LA NUOVA SARDEGNA 
  
7 – LA NUOVA SARDEGNA di domenica 18 gennaio 2015 / Sardegna - Pagina 4
UNIVERSITÀ CAGLIARI
Comincia la corsa per il rettorato: i primi due candidati
CAGLIARI Via alla corsa per il Rettorato all’Università di Cagliari: le candidature in vista delle elezioni, che si terranno il 9 marzo, per la successione di Giovanni Melis si ricevono entro il prossimo 27 febbraio. Ma due professori si sono già fatti avanti nella mailing list dell’Ateneo annunciando l’intenzione di scendere in campo. La prima è stata la farmacologia Maria Del Zompo. Il secondo è Luigi Raffo, docente di Ingegneria, delegato per i progetti europei.
 
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
8 – LA NUOVA SARDEGNA di domenica 18 gennaio 2015 / Alghero - Pagina 31
UNIVERSITÀ >> LA CITTÀ CATALANA DIMENTICATA
Alla facoltà era stato assegnato un finanziamento annuo di 300mila euro
FONDI PER ARCHITETTURA: LA REGIONE RESTA IN SILENZIO
Ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio di via Roma ma è tutto fermo
di Gianni Olandi
ALGHERO Regione matrigna con Architettura. Nonostante un ordine del giorno votato all’unanimità dall’intero consiglio regionale che attribuiva alla facoltà un finanziamento annuo di 300mila euro da destinare all’attività ordinaria, da Cagliari non sono arrivate risposte. Risposte che non ci sono state da parte dell’ente regionale neanche alle segnalazioni del direttore Bibo Cecchini che ha puntigliosamente ricostruito le esigenze dell’istituzione universitaria, e al pellegrinaggio dello stesso nei palazzi che contano in via Roma e via Trento a Cagliari. Le sedi universitarie decentrate di Olbia, Iglesias, Nuoro e Oristano sono state interessate nel dicembre scorso da una ripartizione finanziaria deliberata dalla giunta regionale per complessivi 4 milioni e mezzo di euro. Dalla ripartizione è stata esclusa la facoltà del complesso di Santa Chiara. Stupisce che la richiesta di intervento sia stata disattesa, nonostante l’ordine del giorno condiviso da tutte le forze politiche soprattutto perché il finanziamento era finalizzato a migliorare la qualità dell’offerta formativa e alla ordinarissima gestione quotidiana. Ma stupisce soprattutto il fatto che da oltre un anno non viene presa in considerazione una richiesta che giunge da una istituzione accademica che ha ottenuto negli ultimi anni prestigiosi riconoscimenti in ambito nazionale che l’hanno proiettata nell’offerta universitaria internazionale come un riferimento di eccellenza anche per la qualità del corpo docente. Sulla questione, la quota di 300mila annui, in ambito locale si è recentemente impegnato anche il sindaco Mario Bruno che ne ha fatto esplicita richiesta al presidente Pigliaru. Ma anche il sindaco del centrosinistra al governo della città catalana è stato raggiunto dal “fuoco amico”. L’attenzione dell’istituzione regionale sulla facoltà dell’università di Sassari che ha sede ad Alghero si rivela piuttosto superficiale anche in un’altra vicenda: quella della casa dello studente. A fronte di una popolazione scolastica di circa 600 studenti, il cui 80 per cento è costituito da esterni, non si registra alcuna iniziativa per risolvere il problema dell’alloggio e quello della mensa. Ne consegue che centinaia di studenti, e soprattutto le loro famiglie, sono esposte al mercato immobiliare privato con costi che entrano in rotta di collisione con l’abusata enunciazione del diritto allo studio della quale la politica fa uso, e spesso abuso. Il mancato riconoscimento della quota finanziaria non favorisce certo quella straordinaria spinta professionale che ha caratterizzato questi ultimi dieci anni della facoltà.
L’EX SINDACO
Tedde: “Situazione inaccettabile”
Anche il consigliere regionale Marco Tedde, ex sindaco di Alghero, lamenta di non aver ricevuto alcuna risposta dal presidente Pigliaru in relazione a una interrogazione presentata nel settembre scorso che aveva per argomento la mancata concessione del finanziamento annuo alla facoltà di Architettura. Tedde ricorda che questa situazione è “figlia” della convenzione del 2008 – allora il presidente era Renato Soru – nella quale la sede universitaria di Alghero venne trasformata “da sede gemmata a suburbana di Sassari”. L’ex sindaco annuncia: «Chiederò conto al presidente Pigliaru di questa situazione inaccettabile». (g.o.)
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
9 – LA NUOVA SARDEGNA di domenica 18 gennaio 2015 / Attualità - Pagina 7
Un team di 14 ingegneri e architetti nella città distrutta dal terremoto nel 2011
CHRISTCHURCH RICOSTRUITA DAI SARDI
di Luca Fiori
CHRISTCHURCH La ricostruzione di Christchurch, la seconda città della Nuova Zelanda fondata dagli inglesi nel 1850 e semidistrutta dopo il terribile terremoto del 2011, potrà contare su ingegno e mani sarde. Quattordici architetti e ingegneri dell’isola (gli unici italiani), selezionati attraverso il programma di alta formazione della Regione Sardegna, sono attualmente in Nuova Zelanda per contribuire a progettare, insieme ai colleghi provenienti da vari paesi del mondo (Nuova Zelanda, Cina, Vietnam, Filippine e Scozia), il futuro di Christchurch, seconda città del paese con 366mila abitanti. Per la ricostruzione la Nuova Zelanda si è rivolta alle migliori professionalità mondiali. Tra i coordinatori del progetto c’è anche un sardo: Alessandro Melis, docente di "Progettazione sostenibile" all’Università di Auckland, la più grande e popolosa città della Nuova Zelanda. Cagliaritano di 46 anni, Melis ha conseguito la laurea in architettura a Firenze e dopo aver approfondito gli studi a Pisa, Berlino e Auckland ha insegnato a Dessau e Vienna prima di accettare, un anno e mezzo fa, una cattedra all’università di Auckland. «La ricostruzione di Christchurch – spiega Alessando Melis – è uno degli eventi più importanti nel panorama dell’architettura mondiale». Tra le professionalità in campo anche il vincitore del Premio Pritzker, che è il nobel dell’architettura, Shigeru Ban, giapponese, autore della Cattedrale di "cartone" in sostituzione della chiesa anglicana oggi pericolante. Nella notte tra il 3 ed il 4 settembre del 2010, una scossa di magnitudo 7,1 ha causato numerosi danni materiali alla città di Christchurch. Una nuova scossa di magnitudo 6,3 si è verificata il 22 febbraio 2011, con 181 vittime e migliaia di sfollati. Ingenti i danni alle case a agli edifici pubblici, tra gli edifici particolarmente danneggiati l’antica cattedrale. Il 13 giugno 2011 si sono verificate due nuove forti scosse (rispettivamente di magnitudo 5,7 e 6,3) a circa 80 minuti di distanza. La ricostruzione durerà diversi anni. Il 4 febbraio idee, progetti e strategie verranno presentati alle autorità locali e governative. Gli architetti ed ingegneri selezionati provengono da tutta la Sardegna: Cagliari, Sassari, Oristano, Tortolí e Orroli. La maggior parte di loro sono laureati negli atenei sardi di Cagliari (Facoltà di Ingegneria) e Sassari (dipartimento di architettura di Alghero). Sono giunti a Christchurch il 6 gennaio e si sono messi subito al lavoro, organizzati in otto unità progettuali alle quali si sono uniti i colleghi provenienti dalle più importanti facoltà di architettura neozelandesi. I professionisti sardi, tutti di età compresa tra i 26 e i 30 anni, rimarranno altri tre mesi in Nuova Zelanda per partecipare ad attività di stage presso studi di progettazione internazionali. Si tratta di: Emanuele Lisci, Francesca Serra, Gessica Sferrazza Papa, Giacomo Cherchi, Giulia Floris, Livia Farris, Marco Moro, Monica Masala, Nicola Frau, Paola Agus, Rachele Curiat, Silvia Pisano, Simone Criscuolo e Simone Ferreli. La partecipazione allo Studio Christchurch e’ il cuore di una serie di attività di alta formazione promosse dalla Regione Sardegna (Assessorato al Lavoro) in collaborazione con l’Università di Sassari (Dadu Alghero), l’Università di Arti Applicate di Vienna e, appunto, l’Università di Auckland. «I giovani professionisti sardi – spiega Alessandro Melis – sono entusiasti della partecipazione perché la Nuova Zelanda è un paese che non conosce crisi economica, ha una crescita immobiliare sconosciuta all’Europa di oggi, quindi vedono concrete prospettive anche professionali, nel caso che loro riescano a fare bene il loro lavoro. Quando sono arrivati sono rimasti un po’ choccati dalla devastazione della città, si aspettavano probabilmente la Nuova Zelanda più classica, quella dei film del Signore degli Anelli. Adesso hanno capito che questa è una grande opportunità e sono perfettamente integrati nei team internazionali di lavoro. Intravedono opportunità professionali che difficilmente avrebbero in Italia».


QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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