Lunedì 29 dicembre 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 dicembre 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca Italiana (Pagina 10 - Edizione CA)
Università, niente assegno di merito
Migliaia di studenti non lo hanno ricevuto. L'assessore Firino: colpa del Patto di stabilità
 
Migliaia di universitari sardi stanno ancora aspettando di ricevere sul proprio conto corrente l'assegno di merito, l'intervento messo a punto dalla Regione Sardegna per premiare gli studenti più meritevoli, 2.800 euro per chi è in sede e 6.000 per i fuorisede. Un'attesa che va avanti da mesi: il bando per la concessione delle somme è scaduto il 12 novembre del 2013. Da allora è stata pubblicata solo una graduatoria provvisoria con il nome dei beneficiari suddiviso per categoria, provvedimento inserito nel sito dell'amministrazione lo scorso giugno. Molti speravano di trovare un bonifico sotto l'albero, speranza smentita dalla realtà dei fatti.
Enrico, laureato in giurisprudenza durante lo scorso anno accademico, sottolinea quanto sarebbe utile ricevere l'assegno. «Sto frequentando un master universitario all'estero. Con 2.800 euro potrei pagare l'affitto da qui sino alla fine del corso e, quindi, chiedere meno soldi alla mia famiglia. Il ritardo della Regione è inaccettabile anche perché tanti miei colleghi hanno dovuto rinunciare all'iscrizione a corsi postuniversitari per la totale incertezza rispetto alle tempistiche di liquidazione. Ho l'impressione che l'amministrazione non voglia premiare il merito».
Claudia Firino, assessore regionale alla Cultura, conosce molto bene il problema: «I ritardi nei pagamenti sono dovuti alle norme del Patto di stabilità, purtroppo non riusciremo a pagare tutti i beneficiari nel breve periodo. Anche se qualcuno ha già iniziato a ricevere le somme». L'esponente della Giunta intende però rassicurare gli universitari: «Ho dato precise disposizioni, verrà data priorità a chi ha un reddito basso. Tutti i beneficiari del bando 2013 possono stare tranquilli».
L'assessore ha confermato che nella prossima finanziaria saranno potenziati gli interventi per la tutela del diritto allo studio.
Matteo Mascia
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
NUOVO MASTER
 
Progettazione europea, via al nuovo master. È stata presentata la quinta edizione del Mape, organizzato dal Crenos in collaborazione con i partner Interforum, Poliste e Censloc, presso il Dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell'Università di Cagliari.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano (Pagina 28 - Edizione CA)
La Firino: «Da un mese la Forestale controlla il sito»
MONT'E PRAMA. Intanto si rafforza il presidio dei volontari: manifestazione il 6 gennaio
 
Poco importa se a Mont'e Prama fa freddo. I volontari, arrivati da tutta la Sardegna, continuano a presidiare gli scavi. A loro interessa non lasciare la collina del Sinis incustodita per paura che qualche malintenzionato danneggi lo scavo. Sabato sera erano in 15, ma ieri il numero delle persone pronte a difendere ciò che si nasconde ancora sotto terra è raddoppiato. Un presidio volontario da parte di persone comuni che durerà sin quando la Soprintendenza deciderà di intervenire. Ma secondo l'assessore regionale alla Cultura Claudia Firino il problema non esiste: «Intorno al sito, la cui vigilanza è di competenza della Soprintendenza, la Regione ha attivato da oltre un mese un servizio di vigilanza diurno e notturno attraverso il Corpo forestale. Che poi tanti cittadini si mobilitino per passione e senso civico a tutela di questo patrimonio, dimostra la sensibilità diffusa nei confronti dei nostri beni culturali». Anche il comandante della Forestale, Maria Piera Giannasi, ribadisce lo stesso concetto: «Non è vero che il sito è alla portata di tutti. Gli agenti passano più volte al giorno, anche in borghese. Ovviamente, con tutta la mole di lavoro è impossibile che stiano sempre fissi lì». Ma ai volontari-custodi, poco importa dei discorsi delle istituzioni. Loro presidiano giorno e notte e sono a lavoro per organizzare una giornata dedicata ai Giganti e alla loro salvaguardia. L'appuntamento è per il 6 gennaio. Perché la zona è troppo preziosa per essera lasciata in balia di una sorveglianza discontinua e irregolare. Nell'area di Mont' e Prama infatti si potrebbero nascondere tanti altri tesori, si estende per 30 ettari, sino al Comune Riola Sardo. Addirittura gli scavi potrebbero essere imminenti ipotizza il vicesindaco, Domenico Ari, nella sua pagina Facebook. Ma il sindaco di Riola, Ivo Zoncu, ci va cauto: «Diversi mesi fa l'Università di Sassari aveva espresso la volontà di voler scavare anche qui, esattamente tra Monte Trigu e Monte Palla. In realtà non so se siano già stati fatti dei rilievi, ora aspettiamo di sapere quando vorranno iniziare».
Sara Pinna
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 5
cagliari
Asl, oggi il via all’era Sorrentino
 
CAGLIARI. Inizia il nuovo corso all'Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari. Il commissario straordinario Giorgio Sorrentino prenderà possesso della carica oggi, negli uffici della direzione generale del San Giovanni di Dio. «Il mio obiettivo – spiega il nuovo manager – è partire subito con il piano di rilancio dell'Azienda per farne un polo di eccellenza a livello nazionale per l'assistenza sanitaria, la ricerca e la didattica. Un polo che prevede un'unica direzione e che ha nel Policlinico universitario Duilio Casula di Monserrato la sua forza».
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 7
I giganti spiati dallo spazio
Nasa: «Pronto un satellite»
Per individuare nuove statue sono pronte le tecnologie più sofisticate
L’assessore Firino tranquillizza: i siti sono già sorvegliati dal corpo forestale
di Simonetta Selloni
 
CABRAS Ben venga la disponibilità dei tanti volontari che dimostrano la crescita di consapevolezza e attaccamento al patrimonio archeologico della Sardegna. Ma a Mont‘e Prama c’è già un servizio di vigilanza, notturno e diurno, attraverso il Corpo forestale, con agenti in divisa e in borghese. Il servizio è stato intensificato in occasione delle feste: lo dice l’assessore regionale ai Beni culturali, Claudia Firino, intervenendo dopo la mobilitazione che sta creandosi attorno al sito. «Nell’attesa che venga stabilizzato il servizio di vigilanza da parte della Soprintendenza – afferma l'assessore Firino – abbiamo ritenuto indispensabile garantire la vigilanza di un sito di così grande valore e pregio. Che la Regione e tanti cittadini, per passione e senso civico, si mobilitino a tutela di questo patrimonio archeologico eccezionale, dimostra l'estrema sensibilità diffusa nei confronti dei nostri beni culturali che altro non attendono se non di essere valorizzati al meglio e resi fruibili al maggior numero di persone. In tal senso si sta muovendo la Regione, con un piano di scavi archeologici straordinario e in sintonia con il Governo nazionale, da cui ci attendiamo pronta risposta anche in questa circostanza». Senza considerare che a Mont‘e Prama, dove il primo Gigante riemerse 40 anni fa, davvero non c’è più nulla da prendere: la campagna di scavi ha finora dimostrato che sono rimasti solo loro, appunto, i Giganti e pochissimi reperti piccoli. Chi volesse andare a vampirizzare Mont‘e Prama dovrebbe armarsi di strumenti idonei: ruspe, escavatori, per esempio. Senza i quali i grandi massi con i quali sono stati realizzati i Giganti, difficilmente potrebbero venir via. È invece interessante capire come sarà sorvegliata l’area in cui si prevede sarà estesa la ricerca. Monte Trigu e Monte Palla, nel territorio di Riola Sardo. Dove, precisa il professor Gaetano Ranieri, docente di Geofisica all’Università di Cagliari, che si occupa delle ricerche con il georadar, non sono ancora stati compiuti sondaggi nè verifiche da parte dell’équìpe che sta lavorando ai Giganti. Un territorio tutto da esplorare, dunque. Ma dove, in un’area certamente ancora non identificata, potrebbero celarsi altre statue, almeno una ventina. Nella stessa area potrebbe essere sepolto anche un tempio. Anche la Nasa potrebbe arrivare in soccorso della sofisticatissima apparecchiatura messa in campo nelle ricerche. Il professor Ranieri ha avuto contatti con gli scienziati della Nasa, disponibili a intervenire sulle tecnologie satellitari di cui dispongono per rendere ancora più approfondita la ricerca nel sottosuolo. Ma questi contatti sono ancora agli inizi. Intanto, si aspetta la ripresa degli scavi, il 7 gennaio.

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