UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 24 dicembre 2014

Mercoledì 24 dicembre 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 dicembre 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda di mercoledì 24 dicembre 2014 /  / Cronaca di Oristano (Pagina 17 - Edizione OR)
MONT’E PRAMA. Il caso
Telecamere gratis? No, grazie
«I tombaroli a Mont’e Prama? C’è il modo per fermarli». Parola dell’oristanese Antonio Curcu, titolare della Global security service, che due mesi fa aveva offerto gratuitamente alla Soprintendenza di Cagliari un impianto di videosorveglianza per il sito archeologico del Sinis. Purtroppo però, Antonio Curcu non ha mai ricevuto una risposta e ora la zona è alla portata di tutti. Di giorno mancano gli archeologi, assenti per le festività natalizie, mentre la notte la guardia giurata non c’è più: le Università di Cagliari e Sassari impegnati in quest’ultima campagna di scavo non hanno più i soldi per pagarla. «Ho avanzato la mia proposta via mail il 13 ottobre, alla Soprintendenza, all’archeologo Alessandro Usai, incaricato degli scavi e a Carla Delvais, direttore del museo di Cabras - sottolinea Antonio Curcu - Usai e Delvais si erano dimostrati subito molto interessati ma, nelle comunicazioni telefoniche riferivano che per procedere nell’iter dovevano aspettare la conferma della Soprintendenza». Risposta che però non è mai arrivata. Intanto ora gli scavi del Sinis sono a disposizione di tutti i passanti che non rinunciano a fermarsi per curiosare e scattare qualche foto. Ma il rischio è soprattutto la notte, visto che quella zona è deserta. Un peccato, vista la proposta fatta alla Soprintendenza che per tenere sotto controllo l’intero sito, sia di giorno che di notte, non avrebbe speso nemmeno un euro.
Sara Pinna
 
 
2 - L’Unione Sarda di mercoledì 24 dicembre 2014 / Provincia di Oristano (Pagina 19 - Edizione OR)
In rivolta anche il Comune
«La Provincia abbandona il Consorzio uno»

L’ex assessore regionale Gian Valerio Sanna è il nuovo presidente del Consorzio uno, che gestisce i corsi universitari in sostituzione di Pupa Tarantini. Meglio, dovrebbe essere, perché sulla elezione di Sanna si sono messi contro a muso duro il sindaco Guido Tendas e il presidente della Provincia Massimiliano de Seneen, assenti alla riunione per impegni istituzionali. Avevano chiesto un rinvio che i quattro presenti al Cda, con l’eccezione degli Industriali, non hanno tenuto in nessun conto. L’incarico a Sanna se lo sono giocato in tre: Guido Bertolusso, Nando Faedda, attuale presidente dei commercianti, e il direttore generale del Consorzio Eugenio Aymerich. Il sindaco protesta per «l’inconsueta procedura che taglia fuori Comune e Provincia. Potrei non discutere sul nome ma il modo grida vendetta».
PROVINCIA Dura presa di posizione anche di Massimiliano de Seneen ieri in Consiglio, a meno di 24 ore dall’elezione di Sanna nel Consorzio Uno di cui l’ente, come socio, detiene l’11,1 per cento delle quote di partecipazione: «Hanno voluto fare un colpo di mano in mia assenza ma preannuncio già che ho dato disposizione di predisporre una proposta di delibera per l’uscita della Provincia dal Consorzio Uno». Il motivo? «La presidenza è sempre stata affidata alla Provincia o al Comune capoluogo». E Sanna, rimasto per lunghi mesi senza una poltrona, oggi non rappresenta nessuno dei due enti. Inoltre De Seneen ha chiesto l’acquisizione della documentazione per illegittimità dell’elezione: «Molti dei soci non erano in regola coi pagamenti».
( f. c. )
 
 
 


LA NUOVA SARDEGNA 
 
3 - La Nuova Sardegna di mercoledì 24 dicembre 2014 / Prima pagina

NELLE CRONACHE
Università, la Provincia minaccia l’addio
Il blitz che ha portato all’elezione di Gianvalerio Sanna alla presidenza del Consorzio Uno è stato visto come uno sgarbo istituzionale in Provincia.
 
Pagina 21 - Oristano
CONSORZIO UNO >> IL NUOVO PRESIDENTE
Dopo il blitz degli altri soci sarà chiesto al Consiglio di votare l’uscita. L’ente è proprietario della sede dell’ateneo
MASSIMILIANO DE SENEEN È stato tenuto un comportamento inqualificabile per arrivare all’elezione di Gianvalerio Sanna Pagheranno l’affitto
    
di Enrico Carta
ORISTANO La rabbia mica passa in un giorno. E se anche passasse, il blitz dell’elezione di Gianvalerio Sanna alla presidenza del Consorzio Uno rischia di lasciare pesanti strascichi. Lo sgarbo istituzionale, imputato ai soci che hanno partecipato all’assemblea che ha nominato il presidente in assenza di Provincia e Comune, apre la porta a una sorta di “vendetta istituzionale”. Nessuno la chiama così, ma probabilmente rende bene l’idea di quanto sta maturando nelle intenzioni del presidente della giunta provinciale Massimiliano De Seneen che, in maniera ben più pesante del sindaco Guido Tendas, aveva bollato come «inqualificabile», il modo con cui si era arrivati all’elezione del nuovo presidente. Gianvalerio Sanna è stato nominato alla guida dell’università oristanese al posto di Pupa Tarantini, alla quale in segno di riconoscenza per il lavoro svolto è stato assegnato un posto nel nuovo consiglio. Tutto è però avvenuto in contumacia di Provincia e Comune, assenti giustificati con tanto di avviso perché impegnati in fondamentali questioni di finanziamenti pubblici e di confronto con la Regione. E questo a Massimiliano De Seneen non è piaciuto. Il gradimento sotto zero per quanto avvenuto l’ha convinto ad agire immediatamente e le conseguenze per il Consorzio Uno possono essere pesantissime. Ha infatti chiesto la documentazione sull’assemblea per poi fare l’altro passo: chiederà al consiglio provinciale di votare l’uscita dal Consorzio Uno. Significa che all’università, che dalla Provincia aveva ricevuto in questi anni non meno di 800mila euro, ora non sarà più concesso gratuitamente l’utilizzo della sede al chiostro del Carmine, per la quale dovrà quindi pagare. In realtà, questo dovrebbe essere già contenuto nelle nuove normative che imporranno alla Provincia di esigere un canone per ciascun immobile di proprietà che venga dato ad altri enti, ma lo «sgarbo istituzionale» comporterà che il chiostro non sarà certo concesso a una cifra simbolica. L’intero stabile dove si fanno le lezioni e vengono ospitati uffici e laboratori è iscritto al bilancio della Provincia con un valore di 178mila euro e spiccioli. Senza andare troppo per il sottile con i calcoli, significa che il Consorzio Uno sarebbe chiamato a sborsare poco meno di 15mila euro al mese. Sicuri che ce li abbia, visto che ogni anno è in grossissime difficoltà nel far quadrare i conti di fronti ai continui tagli? E poi un’ulteriore domanda: «È regolare un’assemblea alla quale partecipano cinque soci, di cui uno senza diritto di voto?», si chiede Massimiliano De Seneen. 
 

 

QUOTIDIANI NAZIONALI
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