UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 11 dicembre 2014

Giovedì 11 dicembre 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
11 dicembre 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione sarda di giovedì 11 dicembre 2014 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Giù le mani dallo stemma della città
Giù le mani dallo stemma della città che il sindaco Zedda e la sua Giunta hanno deciso di modificare con un atto autoritario, seppure supportato da studi universitari e araldici ma senza il coinvolgimento e il consenso dell’intera comunità cagliaritana. Non possono essere ragioni grafiche e mercantili (buste, carta intestata, siti web e amenità similari) a giustificare una scelta che tocca la storia e la vita stessa della nostra comunità, simbolo della città “medaglia d’oro” per il sacrificio dei suoi figli ai valori della Patria, della civiltà, della pace. La Giunta, a mio giudizio, non ha titolo ad adottare, come pare abbia fatto, in assoluto silenzio, una tale decisione, che è nei poteri esclusivi del Consiglio comunale e di tutte le rappresentanze politiche che, a loro volta, non possono non coinvolgere e interpellare tutte le componenti della nostra comunità, che, mi si perdoni, non è solo l’Università, meno ancora il solo dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura, che avrebbe fatto gli studi necessari. Le bombe dell’ultima guerra hanno distrutto parte della città, ora la Giunta Zedda, con un atto autonomo e d’imperio, vuole eliminare quel simbolo che rappresenta la storia dell’orgoglio della città e del suo popolo, soprattutto dei suoi figli che sotto quel simbolo hanno sacrificato la vita. Non permettiamo che ciò avvenga, sarebbe un insulto alla storia nobile della città di Cagliari.
Marcello Roberto Marchi
 
 
2 - L’Unione sarda di giovedì 11 dicembre 2014 / Cultura (Pagina 39 - Edizione CA)
AGENDA. Da oggi a Sant’Eulalia i “Cittadini sospesi”
Mem: Murgana e Salis. I Gramsci a Sorgono
ARTIFIZIO Due serate, oggi e domani, al Teatro Sant’Eulalia di Cagliari (vico Collegio 2) per affrontare il tema della violenza di genere e dell’immigrazione: sono le iniziative del progetto “Cittadini sospesi” curato dall’associazione culturale Artifizio. Oggi dalle 20 si parlerà di “Crimini coniugali”, prima attraverso lo spettacolo “Il processo” (con Gianmario Demuro, Massimo Ledda, Lucia Perra, Daniela Mei e Carlo Soro) e poi con il dibattito moderato da Gianni Zanata con gli interventi di Michela Capone, giudice del Tribunale dei minori, Bruno Colombo, psicologo, Marina Bardanzellu, consulente giuridico di mediazione familiare. “Voci minori”, trasposizione scenica di Carlo Antonio Angioni tratta dal libro “Ascoltami” di Michela Capone, vedrà sul palco Giulia Pani, Francesca Pani, Monica Manca e Enrico Inserra, mentre il duo Taglia 40, Consuelo Melis e Annalisa Zedde, chiuderà con “DolceAmaro”, tragitto tragicomico dal matrimonio alla vedovanza. Domani, sempre alle 20, ad aprire la serata sarà lo spettacolo “Io sono la mia storia?” con Daniela Mei e Carlo Soro. A seguire il dibattito “Rifugiato!”, con Gianmario Demuro, ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Cagliari, don Marco Lai, parroco di Sant’Eulalia, Jasmina Mahmutcehajic, mediatrice culturale della Provincia di Cagliari, e Alessandro Corda, avvocato. Dopo il dibattito, sarà la volta di “Identità sospese”, racconto di un cittadino sopravvissuto alla drammatica esperienza dei cosiddetti viaggi della speranza. A chiudere la serata sarà la compagnia ANAM con “Veterani”, lavoro ispirato alla Grande Guerra, di e con Daniele Pettinau e la partecipazione di Cristina Olianas.
MARCO MARRAS Stasera alle 18.30 nella sede dell’associazione culturale Antonio Gramsci di Cagliari (via Doberdò, 101) si terrà la presentazione del libro di Marco Marras “I Gramsci a Sorgono” (Iskra). Insieme all’autore interverranno Mauro Pala (docente dell’Università di Cagliari e membro dell’IGS) e Laura Stochino dell’associazione Gramsci Cagliari).
“SA LEVADORA” ALLA MEM Oggi alle 18.30 la Mem di Cagliari (via Mameli, 164) ospita la presentazione del libro “Sa levadora” di Ivan Murgana e Carmen Salis, edito da Amico Libro. A moderare gli interventi degli autori sarà il giornalista Severino Sirigu. (gr.pi.)
 
 
 
3 - L’Unione sarda di giovedì 11 dicembre 2014 / Marghine Planargia (Pagina 23 - Edizione OR)
MACOMER
Studiosi a confronto sulle riforme
Una tavola rotonda sul ruolo dello Stato e delle Regioni nella riforma costituzionale si terrà lunedì (ore 17) al centro servizi culturali di Macomer. La manifestazione è organizzata dall’associazione Nino Carrus, l’università di Sassari e il Centro studi autonomistici Paolo Dettori.
L’introduzione è affidata a due studiosi di questioni costituzionali e finanziarie, Omar Chessa, docente all’università di Sassari, e Giovanni Mameli, avvocato di Sedilo. Partecipano Roberto Ciotti, senatore del movimento Cinque Stelle, Emilio Floris, senatore di Forza Italia, Paolo Maninchedda, assessore regionale e presidente del Partito dei Sardi, Francesco Sanna, deputato Pd, Pietrino Soddu, presidente del Centro studi Dettori, Pierpaolo Vargiu, deputato dei Riformatori, e Luciano Uras, senatore di Sel. Coordina Giorgio Macciotta, già parlamentare, esperto di problemi finanziari. Conclusioni di Gianmario Demuro, ordinario di diritto costituzionale all’università di Cagliari e assessore agli Affari generali e alla riforma della Regione. ( f. o. )
 
 
4 - L’Unione sarda di giovedì 11 dicembre 2014 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
INNOVARE L’INNOVAZIONE
Ultima fase di “Innovare l’innovazione”. I 24 manager (giovani laureati sardi) presentano al pubblico i loro "Progetti d’Innovazione". Appuntamento a partire dalle 9 di domani nel centro comunale Il Ghetto (via Santa Croce 18).
CULTURA IMMATERIALE
Domani e sabato a partire dalle 9 la sala conferenze dell’Hotel Regina Margherita ospita il convegno internazionale organizzato dal Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo. Si parlerà di dieta mediterranea, carnevale, riti sacri, falconeria, artigianato, musica tradizionale.
 
 
 
5 - L’Unione sarda di giovedì 11 dicembre 2014 / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
Opzioni estreme per gli italiani
Digerire tutto oppure fuggire
Massimo Crivelli
M a davvero l’Italia è un Paese ad alta digeribilità, come ha scritto il professor Galli della Loggia? Sul serio siamo gente capace di farsi scorrere tutto addosso, come niente fosse, anche gli scandali più vergognosi? Possibile che non ci sia alcuna reazione, se non quella di fare spallucce, di fronte all’intreccio sempre più organico tra politica, amministrazione pubblica e malavita?
Credo che l’editorialista del “Corriere della Sera”, purtroppo, abbia ragione. Anche al cospetto di quel verminaio scoperchiato in Campidoglio, che coinvolge destra e sinistra, ma dove tutti (da Alemanno a Marino, da Veltroni a Zingaretti, dalla Meloni a Tajani, da Gasparri a Sassoli) fanno finta di cadere dalle nuvole, ci sono state solo frasi di prammatica, parole vuote, autosospensioni o dimissioni di dubbia efficacia, una generale tendenza a ridimensionare, in una edizione rivisitata dell’eterno “così fan tutti”.
Galli della Loggia se la prende con quello che chiama “il partito trasversale degli smaliziati”, quelli che sull’altare della politichetta di oggi, «mischiando l’ottimismo craxiano-berlusconiano di un tempo con l’antigufismo renziano», guardano con sufficienza alle richieste di maggior moralità, a quei milioni di italiani (la maggioranza, oltretutto) fessacchiotti, sprovveduti e tartassati che continuano a tenere la schiena dritta, continuando a sperare, malgrado tutto, in un riscatto collettivo di questa malconcia nazione.
E però, anno dopo anno, arrivano inquietanti segnali di scollamento. Cittadini che si arrendono, alzano bandiera bianca, abbandonano l’Italia in cerca di un Paese più civile e di un futuro migliore. Attenzione, non sono solo i pensionati dissanguati dal fisco che cercano riparo in Bulgaria, alle Canarie o a Santo Domingo. Ci sono, ad esempio, quegli 82 mila connazionali (dati Istat) che l’anno scorso sono andati a vivere all’estero (il 20% in più rispetto all’anno precedente). Per la maggior parte sono giovani e laureati che in questa Italia non credono più.
Eppure non c’è nulla di più triste fra queste due opzioni estreme: assuefarsi alle peggiori nefandezze o fare le valigie e dire addio alla “terra di mezzo” dove vivono e prosperano “er cecato” o “er maialotto”.
 
 


LA NUOVA SARDEGNA 
 
 
6 - La Nuova Sardegna di giovedì 11 dicembre 2014 / Sassari - Pagina 30
Sfumato il “sogno” della La Marmora, le proposte dell’associazione: dall’ex questura all’ex Telecom di via Brigata Sassari
IL WWF: «IL CAMPUS? ECCO DOVE FARLO»
SASSARI «L’entusiasmo che il "sogno" di una residenza studentesca nella caserma La Marmora ha suscitato, rappresenta un mandato preciso all’amministrazione comunale perché attribuisca la massima priorità alla ricerca di "case" per studenti nel centro storico». Il Wwf ripropone all’attenzione il problema del campus, entrato, dopo i primi entusiasmi, nel dimenticatoio. E lancia le sue proposte di recupero di edifici pubblici e privati da uilizzre come casa dei fuori sede. «Di edifici disabitati da trasformare c’è un lungo elenco – dicono Wanda Casula, presidente della sezione sassarese, e Bruno Merella – . L’ex sede della Fondazione Brigata Sassari attende da anni che l’Ersu (proprietario) avvii i lavori di recupero e l’ex sede dell’Inps in via Zanfarino continua a proporsi con un ottimo progetto. Ma residenze universitarie potrebbero diventare (per fare qualche esempio) il grande edificio di largo Brigata Sassari di proprietà della Telecom, l’ex sede della Questura e del Provveditorato agli studi (di fronte ai giardini pubblici)… ed altre strutture di proprietà privata», rilanciano Casula e Merella. Non solo. I rappresentanti cittadini dell’associazione ambientalista propongono anche un’ulteriore soluzione:«Il Comune potrebbe fare la prima mossa, affidando all’Ersu in comodato d’uso gratuito l’ex cinema Astra (può essere utilizzato come grande aula, sala convegni, auditorium, teatro, sala per le feste …). Accettando il "regalo" l’Ente eviterebbe la costruzione di una struttura analoga». Per il Wwf questo davvero potrebbe essere «un primo piccolo passo per trasformare Sassari in città universitaria». Il Wwf torna poi sul caso della caserma La Marmora. «Come non entusiasmarsi se il primo entusiasta è stato il sindaco ? Gli applausi più sentiti sono arrivati subito dai commercianti che hanno stampato centinaia di manifestini di incoraggiamento. Oggi possiamo dire che si è trattato di un sogno, bello e, purtroppo, breve. Nella caserma lo spazio inutilizzato (quello lasciato libero dalla questura) è appena un sesto e il comando della Brigata Sassari lo occuperà non appena il demanio militare glielo metterà a disposizione. Punto». Wanda Casula e Bruno Merella fanno anche il punto sul bando dell’Ersu. Ricordano che al primo posto si è classificato l’oliveto di 6.7 ettari di proprietà Clemente-Segni al prezzo di 10,72 milioni di euro (1,6 milioni ad ettaro) compreso tra l’Ufficio delle Entrate e la casa di cure San Nicola; al secondo un terreno della Tema Spa vicino alla bretella tra Latte Dolce e Santa Maria di Pisa, al prezzo di 860.000 euro ad ettaro; al terzo un’area di 3 ettari a fianco al tribunale per i minori, proprio di fronte all’Orto Botanico, di proprietà dell’Università, al prezzo di 561.440 euro ad ettaro. «L’area Clemente-Segni – rileva il Wwf – è divisa in due appezzamenti da una striscia di terreno di proprietà del Comune e di un Istituto pio e gravata di servitù e per essere utilizzata ha necessità di una variante al Puc; l’area proposta dall’Università ha un prezzo per ettaro pari quasi ad un terzo della prima classificata, non ha bisogno di varianti al Puc e può essere utilizzata immediatamente. Ogni commento è superfluo». «Ma noi – concludono – ci batteremo con decisione contro qualunque progetto possa cancellare anche un metro di terreno ed una sola pianta della cintura di oliveti lasciataci in eredità». (p.f.)



QUOTIDIANI NAZIONALI
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