Sabato 6 dicembre 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 dicembre 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 – L’Unione Sarda di sabato 6 dicembre 2014 / Cultura (Pagina 49 - Edizione CA)
Botanica La “Pinguicola Sehuensis” è una fra le specie più antiche del Mediterraneo
IL PATRIARCA DAI PETALI VIOLA
A Seui la prima pianta carnivora della Sardegna
 
È un patriarca, ma non lo dimostra. Un piccolo fiore dai petali violetti, che spiccano per contrasto sulle pareti di calcare biancastro nel Montarbu di Seui, è in realtà un tesoro botanico. La prima specie carnivora endemica della Sardegna e una delle più antiche del Mediterraneo. È la Pinguicula sehuensis , ovvero la pinguicola di Seui. Così l'ha battezzata Gianluigi Bacchetta, 46 anni, direttore del Centro di conservazione della biodiversità dell'Università di Cagliari, che l'ha trovata durante un'escursione nel 2012. «Mi ha colpito subito per la sua bellezza e la sua diversità. Pensavo che fosse del tipo diffuso in Corsica. Ma quando abbiamo approfondito le indagini abbiamo capito che si trattava di una specie nuova, mai registrata prima». Per giunta, antichissima: «Parliamo di un patro-endemismo, un ancestore delle altre specie di pinguicole del Mediterraneo».
La scoperta della Pinguicula sehuensis è stata resa pubblica da Phytotaxa, una rivista specializzata internazionale, e sta suscitando notevole interesse.
Gianluigi Bacchetta dovrebbe averci fatto il callo: nella sua carriera accademica ha scoperto una cinquantina di specie nuove. Però si dichiara emozionato. «Non era mai stata segnalata una carnivora endemica della Sardegna. Tutte le altre sono di importazione». La piccola pinguicola dallo stelo sottile (misura al massimo 15 centimetri d'altezza) si nutre di insetti e minuscoli ragni. «Fiorisce fra aprile e giugno, cresce nelle pareti rocciose, ma non in luoghi inarrivabili». Sino a prova contraria, solo nel Montarbu. Per trovare nuovi esemplari, Gianluigi Bacchetta l'ha battuto palmo a palmo, in compagnia di due studiosi con i quali condivide l'onore dell'articolo su Phytotaxa. Uno è Lorenzo Peruzzi dell'Università di Pisa, esperto delle pinguicole italiche. L'altro è Marcello Cannas, sindaco di Seui, membro del Corpo Forestale e grande appassionato della flora e della fauna sarda. Figlio del mitico Salvatore, che addomesticò la mufla Stellina. «Abbiamo individuato otto nuclei di pinguicola, ciascuno in ambiti di poche decine di metri quadri». I semi della stagione 2013 e 2014 sono ora conservati nelle celle frigo della Banca del germoplasma, all'Orto botanico di Cagliari. Insieme a quelli dell'uva d'epoca nuragica e a tante meraviglie della natura. Spesso a rischio di estinzione, come il fiore carnivoro del Montarbu, insidiato da capre e mufloni. La nostra isola è un autentico scrigno di gemme. «Sono ben 322 gli endemismi, di cui 193 esclusivi della Sardegna. Un patrimonio inestimabile. In Italia siamo secondi solo alla Sicilia, dove però le ricerche sono cominciate prima». Forse i botanici sardi, per troppo tempo, hanno preferito le scrivanie alle campagne. Ma è certo che i fondi scarseggiano. Le ricerche sulla pinguicola di Seui sono state sovvenzionate dalle università di Cagliari e Pisa. Mentre la Regione Che non ha ancora approvato la legge di protezione della flora spontanea, sollecitata a gran voce da studiosi e ambientalisti. La scorsa estate, quando il Consiglio regionale discuteva (anche in quel caso con grande ritardo) di una norma sulla agro-biodiversità, gli specialisti delle università di Cagliari e Sassari, della Società italiana di botanica e del Cnr hanno inviato ai legislatori un documento ricco di informazioni, consigli e raccomandazioni. Oltre, naturalmente, alla piena disponibilità a collaborare. «Ad oggi non ci hanno risposto». La fragile pinguicola, e tanti altri splendori che colorano i paesaggi della Sardegna, non interessano i politici.
Daniela Pinna
 
 
 
L’UNIONE SARDA
 
2 – L’Unione Sarda di sabato 6 dicembre 2014 / Provincia di Nuoro (Pagina 29 - Edizione OR)
Sorgono
Fondazione Agnelli: lo Scientifico è al top

È la scuola della Provincia di Nuoro che prepara meglio gli studenti ad affrontare l'Università. Il liceo scientifico Costa Azara di Sorgono guadagna un prestigioso attestato reso pubblico dalla fondazione Agnelli che ha diffuso on line, attraverso il progetto Eduscopio, la classifica delle scuole superiori di tutta Italia che si sono distinte per la formazione dei ragazzi. Tutto calcolato su un indice che mette insieme la media dei voti e dei crediti ottenuti dagli studenti universitari.
Il liceo di Sorgono si è affermato in prima posizione a livello provinciale e secondo in Sardegna, dietro lo Scientifico di Iglesias. «Questo riconoscimento ci gratifica molto - dice il dirigente scolastico del liceo di Sorgono, Romano Carta - e dimostra che i ragazzi della nostra scuola hanno ottenuto un'ottima preparazione per affrontare gli studi universitari. Questo è il miglior incentivo che potessimo avere».
Roberto Tangianu
 
 
 
L’UNIONE SARDA
 
3 – L’Unione Sarda di sabato 6 dicembre 2014 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
CAGLIARI
Restyling del logo comunale: ecco il nuovo stemma

Addio a castelli d'argento, palme lussureggianti e sirenetti dagli addominali scolpiti. Il Comune di Cagliari, dopo 85 anni, sostituirà lo storico stemma cittadino con un nuovo logo. Su documenti ufficiali, carte intestate e materiale promozionale nelle prossime settimane farà l'esordio una versione più moderna dell'emblema comunale. Rimarranno comunque gli stessi simboli: lo scudo crociato, sovrastato da una corona e affiancato da due tritoni, ma rivisti in una veste grafica stilizzata.
Il restyling, approvato dalla Giunta (ma non tutti i cagliaritani sono d'accordo) è stato affidato al dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura, «e realizzato - assicura l'assessore alla Comunicazione Barbara Cadeddu - dopo approfonditi studi e ricerche, secondo quanto prescritto nel dettato araldico presente nel regio decreto del 23 dicembre 1929 e riportato nell'articolo 2 dello Statuto comunale».
Sarà pubblicato sul sito del Comune il manuale nel quale verranno descritte le regole grafiche da seguire nell'utilizzo dell'immagine (colori, dimensioni e applicazione nei diversi prodotti di comunicazione).
«Il vecchio logo pittorico era difficile da riprodurre, sia nel formato digitale che in quello di semplice timbro, - spiega l'assessore - ora abbiamo un simbolo chiaro, riconoscibile e fortemente identitario».
Luca Mascia
 
 
 


LA NUOVA SARDEGNA 
 
4 – La Nuova Sardegna di sabato 6 dicembre 2014 / Sardegna - Pagina 6
TRASPORTO MERCI
Porto Torres e Beirut nel piano Optimed
Tempi più veloci e meno spese per il trasporto delle merci nel Mediterraneo. E due scali che devono diventare punti di riferimento: Beirut a est e Porto Torres a ovest. Il progetto Optimed coinvolge Regione, Università di Cagliari e Autorità portuale del nord ardegna. Un ulteriore passo avanti è stato fatto in un incontro tra i partner dell'iniziativa a Barcellona. Per dare gambe al progetto ci sono quasi due milioni di euro.
 
 

LA NUOVA SARDEGNA

5 – La Nuova Sardegna di sabato 6 dicembre 2014 / Sardegna - Pagina 6
PREMIO INNOVAZIONE
Sassari, al concorso in gara 49 università da tutta Italia: vince il progetto di un gruppo di ricerca di Milano
Particelle della seta ripareranno il corpo umano
di Vincenzo Garofalo
SASSARI La scarpa che si chiude da sola, con la semplice pressione del piede non ce l’ha fatta. Niente da fare nemmeno per lo spazzolino da denti super automatico, per la pastiglia a Led che debella i batteri dallo stomaco, o per le case di cartone solide come il cemento, che comunque sono arrivati fra i primi sedici progetti. Sassari, scelta per ospitare la dodicesima edizione del Premio nazionale dell’innovazione, manifestazione organizzata dall'Università di Sassari e dall'associazione PNICube, in collaborazione con Comune di Sassari, Camera di Commercio e Confindustria del Nord Sardegna, ha premiato come migliore idea d’impresa “ad alto contenuto tecnologico” per il 2014 il progetto Silk Biomaterials. Un’idea innovativa, nel pieno spirito dell’evento, con cui un gruppo di ricercatori di Milano ha messo a punto un sistema che dà nuova vita ai tessuti umani utilizzando le micro e nano particelle della seta. Questa idea d’impresa ha vinto il premio di 25 mila euro riservato alla sua categoria (Life Sciences) ed è stata scelta come miglior proposta d’impresa in assoluto fra tutti i 58 progetti che hanno partecipato, spalleggiati da 49 atenei, al talent show dell’ingegno italiano e della voglia di fare impresa di tanti giovani armati di creatività, tanta formazione e altrettante buone speranze. Fra questa onda benevola di inventiva quattro idee, divise per categorie, sono state gratificate con la gloria e un assegno di 25 mila euro. Oltre al vincitore assoluto Silk Biomaterials, gli altri Archimede del nuovo millennio scelti dalla giuria sono il progetto Fermo!Point (categoria Ict), di un gruppo milanese che ha sviluppato un’idea in apparenza semplicissima: un servizio che consente di comprare i nostri prodotti preferiti su internet e ritirarli con comodità nel negozio sotto casa, liberando l’acquirente dall’ansia di ricevere il pacco a casa. Per la categoria Agrifood Cleantech è stato premiato il progetto Diptera, idea made in Puglia, che si propone di produrre mangimi per animali a base di insetti, da usare in alternativa ai classici mangimi a base di pesce, diventati sempre più costosi e sempre più difficili da realizzare visto che inizia a scarseggiare la materia prima. L’altro assegno di 25 mila euro, per la categoria Industrial, è andato all’idea d’impresa Smart patch, frutto delle ricerche di un team del Piemonte e valle d’Aosta, per produrre un sistema di monitoraggio, a basso costo ma ad alta efficienza e affidabilità, per controllare lo stato di salute della costruzione e delle infrastrutture. Premi sono stati assegnati a un’altra decina di progetti con la possibilità di potersi giocare le loro carte in incubatori d’impresa in Inghilterra e in Francia. E poi il premio da 2500 euro della Fondazione Gabriele Bacchiddu è andato a una squadra di ricercatrici, tutta al femminile, della Calabria, che ha gareggiato con il progetto Gel Oil, ossia, come dice il nome, produzione di olio extravergine di oliva in gel, aromatizzato. Per tutti le alte idee d’impresa, tutte degne di nota e tutte scaturite dall’impegno e dalla insaziabile immaginazione di ricercatori italiani desiderosi di emergere, il premio è stato quello di partecipare alla fase finale della manifestazione. Di contribuire a miscelare l’atmosfera di fiducia, entusiasmo, sapienza e ottimismo che per due giorni ha pervaso l’Expo al Palazzo della Frumentaria (dove sono stati illustrati tutti i progetti, con la speranza di attrarre investitori), il teatro Verdi e un po’ tutto il monto scientifico e imprenditoriale non solo di Sassari, ma di tutta l’isola.
 
A un passo dal podio gli inventori sardi ma tante le idee che arrivano dall’isola
SASSARI. Il sogno di appuntarsi sul petto la medaglia di “migliore” è svanito all’ultimo istante. Ma i cagliaritani Luca Savoldi, Davide Ariu e Andrea Sanna (nella foto), si godono la soddisfazione di essere stati scelti fra i migliori sedici gruppi di ricerca e impresa che hanno partecipato al PNI. Con il loro progetto Deep Fisher, piattaforma software capace di prevenire e rilevare in maniera davvero precoce gli attacchi informatici, avevano già conquistato l’attenzione della Start Cup Sardegna, piazzandosi fra i primi tre. Ieri non si erano illusi più di tanto, forti anche di una buona fetta di mercato su cui hanno già messo le mani, e soprattutto il loro prodotto. Poca gloria ieri anche per gli altri tre progetti sardi in gara: Lifely, un software per comunicare con gli oggetti a distanza (il vaso wifi Lifely per “parlare con le piante); Sea me, moderna forma di eco-turismo partecipativo abbinato alla ricerca scientifica, che offre esperienze appassionanti di interazione con il mondo della ricerca in mare su balene e delfini; Fast trial, piattaforma per Rendere farmaci di ultima generazione disponibili a tutti in tempi brevi semplificando la fase di test mettendo in interconnessione le industrie farmaceutiche, i centri di ricerca e i medici di base. (v.gar.)
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
6 – La Nuova Sardegna di sabato 6 dicembre 2014 / Sassari - Pagina 6
Presentato il progetto “piste ciclabili”. Due milioni per rendere università, comune, ospedali e uffici a portata di ciclista
Otto chilometri destinati alle biciclette
di Giovanni Bua
SASSARI Un enorme circuito dedicato alle due ruote. Che passa per viale Italia, liberata dalle auto in sosta, scende in viale San Pietro e via delle Croci. O sale in via Rockfeller fino a via Deffenu, viale Dante, via Margherita di Savoia. Chilometri di asfalto riservati alle biciclette, che si snodano e si intersecano in mezza città collegando tra loro le varie sedi dell’università, alcune sedi del Comune,il Policlinico, l’ospedale, le cliniche, i carabinieri e gli uffici Inps. Cala un altro asso la giunta comunale, decisa a cambiare marcia sul tema traffico e viabilità. E dopo aver toccato i confini del cuore del centro mette le mani su uno dei classici tabù sassaresi: le piste ciclabili e la possibilità o meno di inforcare le due ruote sui saliscendi cittadini. E lo fa in grande stile, con un progetto già esecutivo da quasi 2 milioni finanziato con i fondi Por 2006-2013, illustrato ieri nella sala convegni del Palazzo della Frumentaria in occasione della XII edizione del Premio nazionale per l’innovazione. «La sua denominazione, "piste ciclabili a Sassari, itinerari dell'Università" e il fatto che coinvolga le sedi della ricerca e dello studio non è stata fatta a caso - ha spiegato il sindaco di Sassari Nicola Sanna - ma significa che si vuole rendere fruibile a tutti la ricerca e lo studio. E ancora, è innovativo per una città come Sassari che, sappiamo, non è in prevalenza pianeggiante ma garantisce pendenze accessibili al cittadino medio». Ecco allora che nei sui 8,2 km di lunghezza, il percorso spera di favorire la mobilità dei cittadini attraverso l’uso di un mezzo, la bicicletta, forse ancora troppo poco utilizzato a Sassari ma che i sassaresi si stanno abituando a inforcare in altri comuni del circondario (Alghero su tutti). Il progetto prevede un circuito che, partendo da piazza università raggiunge il dipartimento di Botanica e le facoltà di Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia, Scienze, Agraria, Economia, Farmacia, Giurisprudenza, Lingue e letteratura straniera, Medicina Veterinaria e Scienze Politiche. Con la pista ciclabile saranno raggiungibili il policlinico, le cliniche universitarie, l’ospedale civile, la stazione degli autobus, l’emiciclo Garibaldi, il Comando provinciale dei carabinieri, la sede dell’Inps, la casa dello studente di via Verona. Nella zona di viale Italia la pista ciclabile verrebbe realizzata su una corsia riservata che, sollevata dal livello stradale e all’altezza del marciapiede, occuperebbe lo spazio che attualmente è destinato ai parcheggi liberi. I parcheggi, una cinquantina in tutto, verrebbero recuperati nelle aree circostanti, nei parcheggi interrati e si pensa a una convenzione con il Policlinico sassarese. «Una scelta che riqualifica viale Italia - ha detto Manuele Marotto, l’ingegnere che assieme all’architetto Anna Maddalena Pattitoni ha redatto il progetto - perché elimina gli elementi di rallentamento e dà continuità al flusso pedonale e ciclistico. Inoltre - ha detto - l’eliminazione dei parcheggi di superficie valorizza i negozi della via che sarebbero maggiormente visibili». Previste tre stazioni di bike sharing per biciclette con la pedalata assistita: una in via dei Mille, in prossimità dei parcheggi Atp, uno in piazza Conte di Moriana e una all’emiciclo, per un totale di 30 posti. Un progetto che potrebbe vedere lo sviluppo di tecnologia applicata al bike sharing con la creazione specifica di App per smartphone in grado di indicare in tempo reale le biciclette a disposizione e le tempistiche di riconsegna.
 
 

LA NUOVA SARDEGNA
 
7 – La Nuova Sardegna di sabato 6 dicembre 2014 / Porto Torres - Pagina 31
Consegnato al Comune il progetto redatto dall’Ateneo sassarese e dalla Laore
Lo studio prevede la ricostituzione del paesaggio e delle attività zoo-agricole
L’università: «Così si può riqualificare l’Asinara»
di Gavino Masia
PORTO TORRES Il Comune ha ricevuto in consegna nei giorni scorsi lo studio di fattibilità “isola dell’Asinara: condizioni agroalimentari e ruralità sostenibile, stato di fatto, criticità e opportunità”. Il lavoro, nato dalla proposta del consigliere delegato per le Politiche attive sull’isola Gilda Usai, è stato realizzato dal dipartimento di Scienze della natura e del territorio dell’università di Sassari e dall’agenzia regionale Laore, ente delegato alla verifica delle condizioni e degli scenari socio-economici per la reintroduzione di attività agricole nel Parco nazionale dell’Asinara. La metà del territorio di Porto Torres è infatti costituito da un immenso patrimonio ambientale, storico e culturale, che occorre tutelare con progetti di sviluppo interconnessi, legati sia al rispetto delle originarie specificità rurali sia alle linee guida del Piano paesaggistico regionale che impegna la pianificazione locale a vietare trasformazioni e utilizzazioni diverse da quelle agricole originarie. «È risaputo che le attività rurali contribuiscono al controllo dell’erosione dei terreni – sottolinea il consigliere Usai –, alla conservazione delle coperture verdi e al conseguente equilibrio dell’atmosfera: se l’Asinara continuerà ad essere “lasciata a se stessa” le terre diventeranno suscettibili di erosione, con conseguenze di rada copertura vegetale ed espansione della macchia che riduce la diversità del paesaggio e la ricchezza ambientale». Per l’ex sindaco, inoltre, occorre rispondere con immediatezza agli interventi suggeriti dal Piano del Parco, che propone due linee di azione. La prima tratta della ricostituzione del paesaggio rurale-agricolo, ovvero muri a secco, ponticelli, vie d’acqua, abbeveratoi, riqualificazione locali di servizio esistenti, raccolta e smaltimento di elementi estranei al contesto agricolo. La seconda linea prevede la ricostituzione del modello orticolo, di quello agro-zootecnico, viticolo, del pascolo zootecnico naturale con allevamento limitato di equidi per uso ricreativo. «Lo studio – conclude Gilda Usai – sarà considerato prezioso supporto scientifico teso alla conoscenza dell’isola, e ci accompagnerà nella programmazione di quei progetti che sono in fase di realizzazione e che hanno l’obiettivo di valorizzare l’isola creando nuove iniziative di lavoro e di sviluppo sia turistico che ambientale». Si alza dunque l’attenzione sull’isola parco, sulla possibilità di creare nuove progettualità anche per sconfiggere la disoccupazione, e martedì il sindaco Beniamino Scarpa e Gilda Usai incontreranno a Cagliari il presidente della Regione Francesco Pigliaru per descrivere opportunità e criticità di un’isola spesso dimenticata dalle istituzioni che contano.
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
8 – La Nuova Sardegna di sabato 6 dicembre 2014 / Cultura e spettacoli - Pagina 37
A NUORO IL CONVEGNO SUL POETA
BUSTIANU E GRAZIA TRA POESIA E NARRAZIONE
Il 10 dicembre si svolgerà a Nuoro, a cura dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico (Issre), la “ Giornata deleddiana 2014”. Quest’anno, in occasione delle celebrazioni per il centenario della morte di Sebastiano Satta, la manifestazione sarà incentrata sui contesti ambientali e su quelli del comune sentire dei due autori. “Oralità, poesia e narrazione tra Sebastiano Satta e Grazia Deledda” è il temadel dibattito che alle 9,30 aprirà la giornata. Intervengono: Francesco Bachis, Università di Cagliari; Duilio Caocci, Università di Cagliari; Ugo Collu, saggista; Maria Mereu, liceo classico Asproni di Nuoro; Paolo Zedda, poeta. Coordina, Aldo Maria Morace, Università di Sassari. Alle 17 “Sebastiano Satta e la gara poetica”, con Leonardo Moro, assessore alla Cultura delComune di Nuoro; Duilio Caocci, Università di Cagliari; Sebastiano Pilosu, conservatorio di Cagliari. Coordina Paolo Piquereddu, già direttore generale dell’Issre. Alle 19, infine, “Gara poetica” tra Bruno Agus, Dionigi Bitti e Giuseppe Porcu, accompagnati dal gruppo Tenore Nugoresu.



QUOTIDIANI NAZIONALI
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