UniCa UniCa News Rassegna stampa Venerdì 14 novembre 2014

Venerdì 14 novembre 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 novembre 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
In prima pagina
CAGLIARI
UNIVERSITÀ, LA SQUADRA DEGLI ECCELLENTI
 
L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Sul podio delle eccellenze
Astrofisici da record, ma nomi di livello in ogni facoltà 
UNIVERSITÀ. Ecco la squadra cagliaritana che raccoglie scoperte e successi
UN MONDO DI ECCELLENZE SFORNATE DALL’UNIVERSITÀ. CAGLIARITANI ALLA RIBALTA DELLA CRONACA PER LE LORO IMPRESE. A PARTIRE DA QUELLE SPAZIALI, CHE SONO NUMEROSISSIME. MA IL CONTRIBUTO È DI TUTTE LE FACOLTÀ
 
Scoprire che è cagliaritano uno dei “papà” di Rosetta è stata la conferma che l’Isola delle eccellenze esiste. Ma se il fisico Angelo Atzei 30 anni fa dava il via a quest’avventura spaziale, appena conclusa con lo sbarco sulla cometa sotto l’egida dell’Esa, tanti altri cagliaritani viaggiano nello spazio. Partiti dal Dipartimento di Fisica, microcosmo di eccellenze ad altissimo livello nazionale, sono arrivati in alto, scoprendo i segreti di stelle e astri che affascinano nonni e nipoti. «È il campo in cui l’Italia eccelle», assicura Luciano Burderi, professore associato di Astronomia e Astrofisica all’Università di Cagliari. Nel suo gruppo di ricerca, tra quelli di punta nel panorama mondiale per lo studio delle stelle di neutroni, ci sono talenti nati e coltivati nell’Ateneo del capoluogo, giovani galilei che collezionano scoperte e successi ben valsi la pubblicazione su Nature, che per loro è «come vincere le Olimpiadi». Matteo Bachetti è uno di loro: la sua fortuna è stata quella di scoprire la “pulsar” più luminosa dell’universo, che brilla come 10 milioni di Soli messi assieme. Praticamente cagliaritana (lavora come Bachetti all’Osservatorio astronomico cagliaritano) è ormai Marta Burgay , che qualche anno fa figurò tra i venti italiani “che stanno cambiando il mondo”, per aver scoperto la prima pulsar doppia. Ma dalla squadra di astrofisici dell’Università di Cagliari arriva anche Alessandro Papito , scopritore dell’anello di congiunzione tra le stelle pulsar che emettono raggi X e quelle che emettono onde radio. «Era stato cercato per 40 anni», spiega Burderi, padre scientifico di questi ragazzi, cresciuti assieme al collega D’Amico, direttore del Sardinia Radio Telescope di San Basilio.
Ma se l’Università di Cagliari sale sul podio per i suoi astrofisici, non meno eccellenti (seppure minoritari) sono i nomi sfornati dalle altre facoltà. C’è quello di Valentina Cuzzocrea , ricercatrice di Sociologia, inserita nel Pool of European Youth Researcher (PEYR), un gruppo di studiosi che avrà il compito di supportare nei prossimi due anni il lavoro delle istituzioni europee sulle politiche dei giovani.
Altri due nomi: Miriam Melis e Marco Pistis , professori associati resi famosi per la loro scoperta sull’alcolismo (c’è un fattore di rischio che aumenta la predisposizione al bere) pubblicata su una rivista scientifica molto nota nell’ambiente. E che dire di Angelo Ziranu , l’architetto di Orani? Assegnista di ricerca, è l’unico sardo (e unico italiano) nel gruppo di professionisti che sta realizzando la Sagrada Familia a Barcellona. Da Cagliari, e precisamente da Microbiologia arriva anche un altro ricercatore, Luca Zinzula , nominato a gennaio “young scientist” del mese dalla rivista Antiviral Research. La lista potrebbe continuare all’infinito inserendo, per esempio, Francesca Leone (laurea magistrale in Informatica 110 e lode), premiata a Roma con i 4mila euro della borsa di studio “Omero Ranelletti”. È nel nome delle eccellenze che il professor Burderi lancia «un appello accorato a Pigliaru perché non ci deluda e ci garantisca i finanziamenti per la ricerca di base: finora è grazie ai fondi regionali che siamo andati avanti e abbiamo potuto investire in personale ad altissimo livello. Ci sono 50 ricercatori in scadenza, che aspettano il rinnovo per altri due anni: se i soldi non arrivassero li perderemo. Una follia».
Carla Raggio
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Commenti (Pagina 37 - Edizione CA)
Un pasticcio vergognoso
Test universitari,farsa con lode
Roberto Roveda
 
Oramai da tempo le università italiane sono ai piani bassi nella classifica dei migliori atenei del mondo. A questa situazione sconfortante, si è aggiunta di recente la farsa dei test di ammissione, ulteriore picconata al residuo prestigio del nostro mondo accademico.
Prima ci ha pensato, qualche mese fa, la ministra Giannini annunciando di punto in bianco, senza alcuna spiegazione, la decisione di eliminare i test di ammissione alle facoltà di medicina. Una boutade in puro stile renziano - l’importante è l’annuncio, poi, chi vivrà, vedrà… - nata per acquisire visibilità e qualche voto in prossimità delle elezioni europee. Poi i test di medicina sono stati funestati da irregolarità e pressapochismi da vera e propria repubblica delle banane. Errori non a costo zero perché hanno portato a migliaia di ricorsi prontamente accolti dal Tar. Risultato: tutti ammessi i bocciati ai test, con, in aggiunta, la libertà di scegliere quale ateneo frequentare. Cornuti e mazziati, invece, gli studenti che il test lo hanno superato. Loro possono accedere solo all’università dove hanno sostenuto la prova, anche se è lontana da casa.
Inutile nascondersi che ci saranno nuovi ricorsi, così come non si può tacere il fatto che i responsabili di questa situazione demenziale dovrebbero andare a casa e dedicarsi ad altro, a iniziare dalla signora ministro.
Ancora più importante, però, è che i disastri accaduti portino a una riflessione seria sui criteri di ammissione a determinate facoltà. Probabilmente test e numero chiuso non sono la migliore delle soluzioni. Permettere, però, dall’oggi al domani, la libera iscrizione significa portare le università al collasso e dire definitivamente addio all’idea di atenei capaci di dare una preparazione di alto livello. Significa trasformare il tanto decantato diritto allo studio in un diritto alla laurea che porta solo a sfornare disoccupati.
Si vogliono eliminare i test? Allora - e lo diciamo prima di tutto alla ministra Giannini che ha espresso questa volontà - si faccia un progetto serio perché nel giro di un decennio gli atenei abbiano spazi, docenti e risorse per accogliere tutti gli studenti che si iscriveranno. E si renda l’università più meritocratica e selettiva di quanto non sia oggi.
Senza questi passi, meglio tenersi il numero chiuso ed evitarsi migliaia di laureati in medicina o altro costretti a lavorare nei call center.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
Eventi
La passione politica di Marianedda Bussalai
Stasera a Nuoro un grande convegno
 
La consapevolezza ante litteram, la verità di una militanza sardista quando il sardismo era ancora una dimensione dell’anima, e non una scelta politica. Marianna Bussalai, Marianedda e sos battos moros , nata a Orani nel 1904 e scomparsa prematuramente all’età di 43 anni, i colori della propria bandiera li aveva tatuati nel cuore. La vita, l’attività politica, le amicizie ricostruite attraverso la corrispondenza e la poesia saranno al centro di un convegno che questo pomeriggio si terrà alla biblioteca Satta di Nuoro. Scritti, versi, canti, rime dialettali. E traduzioni delle composizioni di Antioco Casula, il Montanaru di Desulo. Sempre oggi, a Cagliari, alle 10,30 nella sala stampa del Consiglio regionale, il capogruppo del Partito sardo d’azione Christian Solinas, illustrerà ai giornalisti la proposta di legge per l’istituzione della “Fondazione Marianna Bussalai”. A promuovere l’iniziativa nuorese è l’associazione Amistantzia guidata da Ivana Dettori. Appuntamento alle 17: oltre alla Dettori interverranno Alessandro Bianchi, Antonello Cabras, Francesco Casula, Claudia Firino, Michelina Masia, Vannina Mulas, Sabrina Perra, Maria Vittoria Porcu, Gianluca Scroccu. Passione politica, e un’idea di nazione basata sull’altruismo e sul senso del dovere di ogni cittadino.
Le cifre dell’impegno di Marianna Bussalai: «Il mio sardismo nasce prima del Partito sardo d’azione», scriveva in una lettera la giovane militante, «quando sui banchi delle scuole elementari mi chiedevo umiliata come mai nella storia d’Italia non si parlasse mai della storia della Sardegna. Capii allora che la Sardegna non era Italia e doveva avere una storia diversa». La casa di Marianna era il ritrovo di antifascisti e esponenti della resistenza partigiana. Da lei per un certo periodo si nascose Emilio Lussu che fuggiva dal regime fascista. Di Lussu fu grande amica, per proteggere lui rischiò la denuncia. L’obiettivo della tavola rotonda a Nuoro è valorizzare le donne che hanno tracciato la storia politica della Sardegna attraverso una figura femminile emblematica.
Francesca Gungui
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
Lite su Buoncammino,
tutti contro l’ipotesi del baby penitenziario
Contrario anche il sindaco Zedda
 
Che fine farà la struttura di Buoncammino dopo il trasferimento del carcere a Uta? Se i tempi sono ancora incerti, il dibattito sul futuro del vecchio istituto è già diventato infuocato. Da quando, un mese fa, il ministero della Giustizia ha fatto sapere che Buoncammino avrebbe potuto ospitare il penitenziario minorile, oggi a Quartucciu.
Struttura vecchia e inadeguata, sovraffollamento, agenti costretti a turni massacranti per garantire la sicurezza. Sul carcere al centro di Cagliari se ne dicono di tutti i colori. Di ufficiale ancora nulla. Ma su Buoncammino il ministero della Giustizia sembrerebbe avere le idee chiare: diventerà il nuovo penitenziario minorile. La novità è emersa ufficialmente un mese fa nella nota che il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha inviato a ministero dell’Interno, Prefettura e agenzia del demanio di Cagliari. Lo spostamento rientra in una serie di movimenti necessari per trovare una nuova sede per il Cspa-Cara: il centro di accoglienza per immigrati e richiedenti asilo, attualmente all’interno dell’area aeroportuale militare di Elmas, dovrebbe finire, come messo nero su bianco nella comunicazione firmata dal vicecapo vicario del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Luigi Pagano, in due strutture: la Scuola di formazione di Polizia penitenziaria a Monastir e, appunto, l’attuale istituto minorile a Quartucciu.
«L’amministrazione - ha scritto il vicecapo vicario Pagano -, ribadisce l’intenzione di dismettere la scuola di Monastir. Il demanio ha invece manifestato la disponibilità a mantenere in uso il carcere di Buoncammino di Cagliari per destinarvi gli uffici del provveditorato regionale e dell’ufficio per l’esecuzione penale esterna, ora in affitto». La parte avrebbe un’altra destinazione: ospitare il carcere minorile.
Immediate le proteste. Alessandro Cara, segretario regionale del sindacato di polizia penitenziaria Ugl Sardegna, ha subito chiarito: «Siamo contrari e ci chiediamo quale possa essere l’utilità di queste decisioni. Ci sono vincoli che non verranno rispettati, risparmi tutti da dimostrare. Ma soprattutto ci chiediamo dove gli agenti della polizia penitenziaria svolgeranno la formazione e l’aggiornamento professionale?».
Gianfranco De Gesu, provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, qualche settimana fa aveva dettato anche i tempi sui primi trasferimenti di detenuti da Buoncammino a Uta: entro novembre. E sul futuro del carcere? Il Comune non vuole assistere a quello che sarebbe visto come uno scippo: «Non sono d’accordo con il trasferimento del carcere minorile a Buoncammino», ha subito detto il sindaco Massimo Zedda. «In accordo tra Regione, Comune e Università potrebbe ospitare un albergo, spazi per gli studenti e di aggregazione, attività commerciali».
Matteo Vercelli
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Provincia Sulcis (Pagina 28 - Edizione CA)
Nuova iniezione di soldi per Carbosulcis
GONNESA. Pagamenti dopo la certificazione tecnica dell’Università
 
In arrivo 18 milioni di euro alla Carbosulcis per le spese di messa in sicurezza e custodia per il 2014. Con una delibera di Giunta, la Regione ha dato il via libera alla stipula della convenzione tra assessorato all’Industria e società mineraria per il trasferimento dei fondi. Non solo: nella stessa delibera la Regione incarica l’Università di Cagliari, Dipartimento di Ingegneria civile, di certificare le spese sostenute dall’azienda, così come prescritto dalla Commissione europea. Infatti, da quando Bruxelles ha avviato l’indagine sugli aiuti di Stato, i finanziamenti pubblici alla Carbosulcis sono bloccati, a eccezione di quelli necessari per la messa in sicurezza e la custodia della miniera di Nuraxi Figus. A patto che le spese siano certificate da un ente terzo. Questa è la procedura seguita anche per i 18 milioni che la Regione ha previsto di trasferire. Intanto cresce l’attesa per il vertice in programma il 19 novembre e già rinviato due volte. In quella occasione le organizzazioni sindacali, per la prima volta, dovrebbero confrontarsi con l’assessore Piras sul piano di dismissione approvato a Bruxelles. L’estrazione del carbone dovrebbe continuare fino al 2018, ma tra gli addetti ai lavori c’è chi solleva dubbi sull’organico Carbosulcis: molti dei dipendenti che lavorano in sottosuolo sarebbero vicini alla pensione. Ora che l’estrazione sta per ripartire dopo quasi un anno di stop, c’è da organizzare le nuove turnazioni. Tutte questioni che dovranno essere affrontate a breve, nel giro di pochissimo tempo, con il contributo della Regione, azionista unico della miniera.
Antonella Pani
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Oristano (Pagina 13 - Edizione OR)
«Il futuro è nelle risorse umane»
ARBOREA. Convegno alla 3A sulla sostenibilità economica delle aziende zootecniche
 
Resistere alla crisi? È fondamentale investire nelle risorse umane. Il concetto è stato ribadito più volte ieri, durante il convegno “Sostenibilità economica e formazione nelle aziende zootecniche”, presso lo stabilimento 3A della Cooperativa latte Arborea. E investire sulle risorse umane è proprio quello che intende continuare a fare la grande fabbrica del latte made in Arborea. Il direttore della cooperativa Francesco Casula, dopo i saluti del presidente Filippo Contu e del sindaco Pierfrancesco Garau, si è soffermato sul concetto di sostenibilità economica: «Significa creare i presupposti affinché l’azienda passi alle generazioni future: garantirle un futuro». E per far ciò serve una visione improntata al medio-lungo periodo, «dal 2007 a oggi, la grande volatilità del prezzo del latte per i produttori è stato l’anello più importante e allo stesso tempo più fragile della catena: un’incertezza che spaventa», legata anche all’aumento dei costi di produzione (dal 2006 il mais del 50% e la soia del 100%). Altro concetto centrale, la gestione dell’incertezza: «Servono maggiori competenze manageriali. Per le aziende la parola fortuna non esiste». Per la cooperativa che immette il 90% del latte presente nel mercato isolano pronti «nuovi investimenti: ci apprestiamo a riorganizzare i processi di vendita». Per il commercialista Sergio Vacca è centrale la diffusione della conoscenza: «Possederla significa collocarci nel mondo dove vogliamo noi». E perciò è necessario investirci tempo e risorse, così come ha fatto la coop di Arborea con diversi corsi di formazione, organizzati col dipartimento Agraria dell’Università di Sassari e della Regione. Il docente Antonello Cabras: «Con la ricerca cresce l’efficienza del sistema produttivo, come conferma l’esperienza della 3A che produce ricchezza e valore in un contesto regionale che è quello che conosciamo».
Fabrizio Carta
 

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Provincia di Sassari – pagina 23
Sennori, ventimila euro in borse di studio
I contributi, ricavati dall’indennità a cui il sindaco ha rinunciato, saranno assegnati in base al merito
 
SENNORI Ventimila euro per 33 borse di studio a beneficio degli studenti sennoresi meritevoli. Lo ha deliberato nei giorni scorsi la giunta comunale di Sennori, guidata dal sindaco Roberto Desini, per realizzare «interventi volti a favorire il diritto allo studio e consentire agli studenti meritevoli il proseguimento degli studi nei corsi universitari». I premi saranno consegnati il 20 dicembre direttamente dalle mani del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e dell’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Claudia Firino. La giunta comunale ha stabilito il numero degli assegni e le modalità di erogazione. In particolare, l’esecutivo ha stabilito che saranno erogate 10 borse di studio da 200 euro ciascuna per i meritevoli diplomati nell’anno scolastico 2013/2014, altre 10 dell’importo di 500 euro ciascuna per i meritevoli laureati nell’anno accademico 2012/2013, e ulteriori 13 assegni da 1000 euro ciascuno verranno erogate agli studenti meritevoli laureandi successivi al primo anno nell’anno accademico 2012/2013. La decisione è arrivata all’indomani dell’elezione al Consiglio regionale del primo cittadino. Infatti, le 33 borse di studio verranno finanziate con i fondi risparmiati dal mancato pagamento dell’indennità del sindaco. In altre parole, le economie ottenute a beneficio del bilancio comunale per effetto dell’impossibilità di cumulo delle indennità, permette oggi di spendere i denari a beneficio dei più giovani mantenendo i saldi invariati. «Per legge quell’indennità non mi spetta - spiega il primo cittadino - faccio il sindaco gratis e lo faccio volentieri. Abbiamo assunto la decisione di destinare quei soldi a iniziative a favore dei ragazzi del paese». Le domande per ottenere l’assegno devono essere depositate all’ufficio protocollo del Comune di Sennori entro venerdì 21 novembre. (s.s.)
 

Cagliari, per il dopo-Melis all'Università è corsa a cinque
Ingegneria, Medicina, Scienze politiche e Fisica: il nome del nuovo Magnifico potrebbe uscire da una di queste Facoltà. A sei mesi dalle elezioni si rincorrono i rumors sui 'papabili' a palazzo Belgrano. E l'inaugurazione dell'Anno accademico, l'ultima con Giovanni Melis rettore, potrebbe essere anticipata di un mese.
 
CAGLIARI - È 'pesante' (in termini di importanza e di 'voce in capitolo'), dà prestigio ed è tra i desideri – neanche tanto nascosti – di più di un professore. La poltrona principale di palazzo Belgrano, tra meno di sei mesi, cambia titolare: l'attuale rettore, Giovanni Melis, si avvia alla conclusione del mandato. Lasciando un Ateneo con i conti in regola, lo 'snellimento' del numero delle Facoltà con conseguente potenziamento di ogni Dipartimento, e con il numero dei laureati in netto aumento. E i movimenti interni sono belli che iniziati. In cinque per una poltrona: tre uomini e due donne.
In Ingegneria i nomi sarebbero due: Giorgio Massacci (60 anni, ex presidente della Facoltà, oggi professore ordinario di Sicurezza del lavoro e Difesa ambientale) e Giacomo Cao (54 anni, ordinario di Princìpi di ingegneria chimica e ricercatore del Crs4). Per Medicina c'è la corsa solitaria di Maria Del Zompo (nata nel 1951, insegna Farmacologia, già candidata per la poltrona di rettore alle ultime votazioni). Altro nome è quello di Paola Piras (59 primavere, docente ordinario di Diritto amministrativo, attuale Prorettore per la didattica, per due anni e mezzo vicesindaco nella Giunta Zedda, dal 2008 al 2012 numero uno di Scienze politiche). Dalla Facoltà di Fisica c'è Biagio Saitta (classe 1953, cattedra di Fisica generale, da agosto 2007 dirige la seziona cagliaritana dell'Istituto nazionale di Fisica nucleare). Cinque nomi 'non ufficiali': nessuno ha ancora presentato le carte necessarie per candidarsi. Tuttavia, chi più chi meno, porta avanti tra i corridoi dell'Ateneo la sua personale 'campagna elettorale'.
Del Zompo non lo fa certo sottotraccia, anzi. Il tentativo-bis dura dal giorno successivo alle elezioni del 2009, quando si fermò al primo turno. In quell'occasione, dati alla mano, la candidatura del suo collega di Facoltà, Gavino Faa, spaccò in due il bacino di voti di Medicina. Che, se si votasse oggi, dovrebbe convergere verso la sola Del Zompo. In Ingegneria si vocifera di palesi 'intenzioni di candidatura' tanto da parte di Massacci quanto da parte di Cao. Che, all'ultimo momento, potrebbero trovare un accordo per non disperdere le preferenze del polo di piazza D'Armi. Discorso un filo diverso per Paola Piras: la sua candidatura è vista da alcuni come una 'prosecuzione naturale' dell'azione svolta da Melis nei sei anni da Magnifico. E, negli anditi di Fisica, più di una voce dà Biagio Saitta molto battagliero – seppur sottotraccia – nella sua azione personale di ricerca di numeri utili a capire fin dove può arrivare.
Le candidature ufficiali sono aperte fino a dieci giorni prima del voto, previsto a maggio 2015. Poi, due turni di votazioni, l'eventuale ballottaggio e il passaggio di consegne non prima del prossimo novembre. E una novità 'recente': il voto del personale amministrativo dell'Ateneo avrà un peso del 15 per cento sul totale delle preferenze.
Nel frattempo, ai piani alti del palazzo storico di via Università sembrano iniziati (il condizionale è d'obbligo) i preparativi per l'inaugurazione dell'Anno accademico: Melis l'ha sempre calendarizzato a gennaio, ma per la sua ultima volta la data cerchiata in rosso – indiscrezione docet – dovrebbe essere quella del prossimo cinque dicembre. Ma la situazione è in continua evoluzione: la teoria delle 'gole profonde' ruota attorno al 'perno' del concorso nella facoltà di Economia (tra i nomi dei candidati per il passaggio di ruolo da professore associato a ordinario c'è anche il figlio di Melis). Per via della legge Gelmini, all'interno di uno stesso Ateneo non possono lavorare parenti stretti, quindi l'attuale Magnifico sarebbe obbligato a dimissioni 'anticipate' di qualche mese. Una teoria che, tuttavia, non sembra reggere: il concorso in questione sarebbe stato spostato in una data del 2015 'tranquilla' cioè col mandato di Melis concluso. Ecco perchè la data dicembrina dell'inaugurazione dell'Anno accademico resta un punto interrogativo.
Paolo Rapeanu
Ultimo aggiornamento: 13-11-2014 11:43

Questionario e social

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