Domenica 24 agosto 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 agosto 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
«Premiata la ricerca» Classifica degli atenei, soddisfatto il rettore Melis
UNIVERSITÀ. Cagliari è numero 461 al mondo, quattordicesima in Italia
 
Tra i primi cinquecento al mondo cinque anni fa, addirittura tra i migliori quattrocento nel 2004, fuori dalla lista negli ultimi anni e di nuovo ai “vertici” in questo 2014. Cagliari fa festa: nella classifica dell'Academic Ranking of world universities, stilata ogni dodici mesi a metà agosto dall'università cinese Jao Tong di Shangai, l'ateneo del capoluogo si piazza al numero 461 surclassando a livello nazionale rivali quali Parma, Perugia e Trieste. Un riconoscimento che ha spinto il rettore Giovanni Melis (eletto nel 2009, il mandato scade nel 2015) a parlare di un «premio» per «la ricerca scientifica» e a sottolineare che «se su 75 Università italiane entrano nel ranking internazionale solo 21, significa che stiamo percorrendo la strada giusta. È un orgoglio». Si dirà: che ragione c'è di entusiasmarsi così, posto che non si sta discutendo di un ingresso nei primi dieci al mondo (ma nemmeno nei primi cento)? Propaganda sul nulla per una Università che nell'ultimo anno accademico ha contato quasi 30 mila studenti, molti dei quali fuoricorso?
E invece il tornaconto sarebbe importante, nonostante i numeri possano ingannare i non addetti ai lavori. Soprattutto in termini di prestigio. Tutto gira intorno alla quotazione nazionale e internazionale dell'ateneo, alla sua crescita e a un conseguente ritorno positivo in termini di iscrizioni, investimenti e accesso ai fondi pubblici e privati. Insomma: più si scala la classifica, per meriti acquisiti sulla base di determinati parametri, maggiori sono le somme che l'Università potrebbe incassare e destinare alla ricerca. Un circolo virtuoso fondamentale per il miglioramento di offerta e numero di corsi. Quello di Shangai è una sorta di “ente indipendente” con misuratori di qualità e collaboratori che girano il mondo e valutano capacità, strutture e competenze. Nello stilare la classifica prende in esame l'offerta agli studenti, i programmi, il numero di docenti e di iscritti, i risultati ottenuti (come premi Nobel e pubblicazioni nazionali e internazionali) e la completezza dell'offerta. La posizione internazionale muove i parametri che stabiliscono l'accesso ai fondi pubblici, salire di livello può attirare anche investitori privati perché le aziende per eventuali collaborazioni e progetti si rivolgono alle Università più rinomate e affidabili.
Così, nel 2004 Cagliari - rettore era Pasquale Mistretta - aveva raggiunto la vetta più elevata della sua storia: il 361esimo posto, il 147esimo tra le università europee e il tredicesimo tra quelle italiane. Oggi si trova cento posti più indietro al mondo, al numero 174 in Europa e in quattordicesima posizione in Italia davanti a rivali come Ferrara, Genova, Palermo, Parma, Pavia, Perugia e Trieste.
«È un risultato importante perché la classifica si basa fondamentalmente sulla ricerca ad altissimo livello», sottolinea Melis, «e noi abbiamo avuto un costante miglioramento in questo settore. È difficile recuperare posizioni, ancor più in un periodo di tagli come questo». Chi critica la posizione «non sa forse che le Università al mondo sono migliaia e che l'unica del Meridione italiano in classifica è Palermo. Non c'è neanche Sassari che pure è molto quotata». Il messaggio è che «chi si iscrive ha a disposizione docenti riconosciuti sul piano qualitativo». Ed ecco perché «la laurea rimane un patrimonio indispensabile per i giovani».
Andrea Manunza
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
I numeri
Settantotto corsi e 28 mila studenti
 
L'Università di Cagliari ha 78 corsi di laurea e più di diecimila tirocini formativi, percorsi di apprendistato nelle aziende e oltre quattrocento accordi con atenei stranieri e scambi Erasmus. Nell'ultimo anno accademico contava 27.754 iscritti, quattrocento dei quali stranieri, mentre per la stagione 2014/2015 sono aperte le iscrizioni ai test di ammissione e valutazione: al momento siamo a quota 14.468 partecipanti ma la scadenza è fissata per il 26 agosto, fatta eccezione per i corsi di laurea triennale in Ingegneria.
L'ateneo ha le facoltà di Biologia e Farmacia, Ingegneria e Architettura, Medicina e Chirurgia, Scienze, Scienze economiche, Giuridiche e Politiche e Studi umanistici con innumerevoli corsi di primo e secondo livello, magistrali e di specializzazione. È attivo anche un corso di laurea in inglese (International management). Quest'anno sono previste tre nuove lauree triennali (Tecnica della riabilitazione psichiatrica, Tecniche di laboratorio biomedico, Beni culturali e spettacolo), due lauree magistrali (Scienze delle professioni sanitarie e della prevenzione) più Filosofia e Teorie della comunicazione. Sono ottocento le borse di studio previste per gli scambi all'estero.
I dati confermano che il famoso “pezzo di carta” pare essere ancora un documento che fa la differenza: il tasso di disoccupazione dei laureati in Sardegna si attesterebbe al 9,7 per cento, quello dei diplomati al 15,81. Il numero sale in presenza della sola licenza media: il 20,37. (an. m.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
La statistica
Inattaccabile dominio degli Usa
 
Anche in questo 2014 la parte del leone nella sterminata famiglia delle Università è recitata dagli Stati Uniti. Sono otto gli atenei Usa nei primi dieci posti. Gli altri due sono occupati dalla Gran Bretagna.
Sul gradino più alto del podio c'è Harvard, poi Stanford e la Mit (la mitica Massachusetts Institute of Technologies). Quindi, dal quarto posto in giù, Berkeley, Cambridge (la prima britannica), Princeton, Caltech, Columbia, Chicago e Oxford (altra britannica). Sono solo trenta le Università europee tra le prime cento e nessuna di queste è italiana: Zurigo è 19esima, la francese Pierre & Marie Curie 35esima, Copenaghen 39esima, la Paris-Sud 42esima e così via.
Per trovare un'italiana si deve scendere sino al 173esimo posto, dove si piazza Bologna. La segue la Statale di Milano (186esima), quindi Padova (188), Pisa (190), Roma - La Sapienza (191), Torino (195), Milano - Politecnico (233), Firenze (263), Pisa - Normale (344), Milano - Bicocca (377), Napoli - Federico II (378), Roma - Tor Vergata (385), Milano - Cattolica (415) e finalmente Cagliari (461).
Ancora più giù si piazzano Ferrara (467), Genova (468), Palermo (478), Parma (479), Pavia (480), Perugia (481) e Trieste (492). Agli ultimi tre posti, dal 498esimo al 500esimo, ci sono le Università di Waseda (Giappone), Wuhan (Cina) e York (Canada).
An. M.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 6 - Edizione CA)
I super dirigenti della Regione
In tre anni i “premi di risultato” sono aumentati di oltre il 62%
L'ANALISI. La Corte dei conti fotografa la finanza pubblica: la Sardegna bocciata per la spesa
 
Personale, retribuzioni e premi: sul fronte del risparmio la Sardegna è una vergogna nazionale. In tre anni è aumentato il numero dei dipendenti regionali, ovviamente è cresciuta la spesa per pagare gli stipendi, ma soprattutto i “premi di risultato” ai dirigenti, mentre in quasi tutta l'Italia sono diminuiti, da noi sono cresciuti del 62,36%. Abbiamo il record negativo assoluto, segue la Calabria con un incremento del 55%.
LO STUDIO La fotografia è della Corte dei conti, fa parte dell'analisi sugli andamenti della finanza territoriale (per gli anni 2011-2012-2013), la cui relazione al Parlamento è stata approvata dalla Sezione delle autonomie nell'adunanza dell'11 luglio scorso. Obiettivo: registrare i flussi di cassa degli enti riguardo il contenimento, la razionalizzazione, lo snellimento.
I DATI Il quadro della magistratura contabile è relativo principalmente al 2010, 2011, e 2012. La consistenza media del personale dirigente (partecipate escluse) è di 131,9 nel primo anno, 132,2 nel secondo 141 nel terzo. Con una variazione di oltre il 7%. A livello nazionale, lo stesso dato è -5,67%. Attualmente i dirigenti sono 136. Per il personale non dirigente: da 3952 unità del 2010 si passa a 3907 e quindi a 4152 (+5,06%), il totale di tutte le Regioni è a quota -0,19%. Anche il personale a tempo determinato è lievitato - dal 2010 al 2012 del 327,86% - mentre in Italia è sceso del 34,83%.
LA SPESA Nel 2012 sulle casse regionali il personale ha pesato per poco meno di 184 milioni di euro, contro i 168 milioni di due anni prima (+9,51%). Totale nazionale: -1,10%. Alla voce “dirigenti”, le cifre delle tabelle pubblicate dalla Corte dei conti sono scandalose. La spesa media (cioè il rapporto tra la spesa netta e le unità annue) è passata da 97 mila 284 euro a 100.242 a 103.257 (+6,14%). Ma è la “struttura retributiva” quella che fa riflettere, cioè le parti che compongono lo stipendio dei vertici della macchina amministrativa. La variazione della spesa netta è del 13,59%, della retribuzione di posizione del 9,68 e di quella di risultato del 62,36%. Cioè: i premi di produzione dei dirigenti regionali si sono gonfiati progressivamente: da 2 milioni di euro, a 3 milioni 23 mila, a 3 milioni 258 mila 631 euro. Nel complesso delle Regioni si è scesi del 15,71%.
LA TRASPARENZA Sul sito istituzionale, la trasparenza è rispettata soltanto in parte. Ci sono le retribuzioni lorde dei singoli dirigenti (aggiornate al 2012) e i ruoli e gli incarichi, senza relativi stipendi, a fine luglio 2014. Però ci sono i curricula di tutti, divisi per struttura di appartenenza e l'elenco delle posizioni vacanti.
LA RIFORMA «I servizi della Regione passeranno da 137 a 126, mentre l'organico dirigenziale passerà da 195 a 158 posizioni, con una riduzione di circa del 19%. I servizi di staff/studio passeranno da 29 a 3 posizioni, mantenute in via provvisoria, e tutte riferite alla Presidenza». Così l'assessore alle Riforme e Affari generali Gianmario Demuro, che nei giorni scorsi ha presentato la la delibera che ridisegna l'assetto della macchina regionale a partire da gennaio 2015. «L'intervento è il primo passo predisposto dalle direzioni generali secondo la normativa vigente. Puntiamo a ulteriori e più significative razionalizzazioni», ha spiegato. «Attualmente in servizio ci sono 127 dirigenti a tempo indeterminato, 9 con incarico esterno. Ancora, 3 dirigenti in posizione di comando, e sei dirigenti esterni, di cui 5 direttori generali e un direttore di servizio».
LA PROSPETTIVA «Questo intervento», ha aggiunto Demuro, «fa parte di un percorso a tappe per la riorganizzazione della Regione. Da settembre si partirà con la discussione in Consiglio regionale del disegno di legge. Già da ora, con questi interventi sui vertici, vogliamo snellire la complessa macchina regionale e consentire ai dipendenti di lavorare in maniera ottimale e più produttiva».
Cristina Cossu
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 42 - Edizione CA)
Sassari
Università, si parte
 
Via alle iscrizioni ai corsi di laurea dell'Università di Sassari. Dal 1 agosto e sino al 15 ottobre sarà possibile iscriversi per la prima volta ad un corso di studi o inviare la propria domanda per gli anni successivi al primo. Per i corsi invece a numero programmato è necessario consultare i bandi di concorso sul sito dell'Ateneo. All'indirizzo www.uniss.it gli studenti potranno trovare tutte le informazioni utili sulla modulistica e la documentazione da presentare. «Per potersi iscrivere a tutti i corsi di laurea - è scritto nella nota dell'Università - anche quelli ad accesso libero, è obbligatorio sostenere una prova. Le date sono indicate nei bandi e nei siti dei 13 Dipartimenti». (a. br.)
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
Il materiale trasferito nel centro lagunare
 
Ancora pochi giorni e le porte degli enormi magazzini sotterranei del museo civico Giovanni Marongiu di Cabras verranno aperte nuovamente. Lunedì alle 10, l'archeologo della Soprintendenza Alessandro Usai, supervisore del lavoro di ricerca a Mont'e Prama, assieme al primo cittadino Cristiano Carrus e all'assessore della Cultura Fenisia Erdas, durante una conferenza stampa faranno vedere da vicino gli ultimi ritrovamenti nel Sinis. Ogni giorno, gli archeologi delle Università di Cagliari e Sassari impegnati dal mese di maggio nella prima campagna di scavo assieme anche a quattro detenuti della casa circondariale di Massama, trasferiscono con attenzione tutti i reperti che la terra cabrarese continua a restituire senza sosta dai primi giorni di lavoro. La visita ai magazzini, stracolmi di tesori custoditi dentro casse di plastica e solitamente chiusi al pubblico, sarà sicuramente l'occasione per fare il punto della situazione e anche capire se ci sono altre novità che riguardano gli scavi sui Giganti. ( s. p. )
 

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 19
Architettura, uno stage in Canada
Quindici studenti per un mese progetteranno il paesaggio costiero a Quebec City
 
SASSARI Continuano le attività del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell'Università. Dal 18 agosto al 26 settembre saranno impegnati in uno stage a Quebec City, in Canada, i 15 studenti iscritti al Master internazionale "Waterscape. Designing Settlements for Sustainable Coastal Territories”. Durante lo stage, i corsisti saranno impegnati nella progettazione del paesaggio costiero in relazione alle dinamiche ambientali della regione di Rimousky che si sviluppa dal villaggio di Le Bic a quello di Pointe-au-Père (Quebec). Sono previste attività sul campo, incontri con stakeholders locali e l'esposizione finale dei lavori presso la Scuola di Architettura della Universitè Laval alla presenza degli esponenti dell’ambasciata Italiana in Canada. Tutti i corsisti avranno un tutor accademico dell’Ateneo di Sassari e un tutor presso la sede ospitante canadese; saranno inoltre supportati da assistenti della Universitè Laval e dell’Università di Sassari (i tutor del Dadu sono i docenti Silvia Serreli e Gianfranco Sanna, i tutor canadesi Giampiero Moretti e Francois Dufaux).

Questionario e social

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