RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
SASSARI Secondo Marco Milanese, ordinario di Archeologia medievale nell’università di Sassari e direttore degli scavi di Geridu, il batterio di brucellosi ritrovato in uno scheletro del villaggio medievale nei pressi di Sorso, «non è la causa dell’abbandono del villaggio da parte dei suoi abitanti. Si tratta di un batterio veicolato da ovini ed è naturale che in una società rurale e pastorale si siano verificati diversi casi di infezione. Ma questa patologia non è il motivo per cui Geridu è stato abbandonato nei primi anni del 1400». Le ragioni dell’abbandono di questo grande villaggio, che attorno al 1300 contava circa 2000 abitanti, furono numerose, ma le più devastanti erano collegate al sistema feudale imposto con la conquista catalana a partire dal 1323, la conseguente forte pressione fiscale, le terribili pestilenze della metà del Trecento e le carestie. Molti abitanti, ormai non più in grado di reggere il peso delle nuove tasse, si rifugiarono dentro le mura di Sassari, per scampare alle rappresaglie che il villaggio subì a scopo intimidatorio», continua il professor Milanese, che commenta: «Questa scoperta è indicativa del forte cambiamento della ricerca archeologia, oggi rispetto al passato. Un tempo gli archeologi e i siti davano il nome alle anfore oggi l’archeologia (e il caso di Geridu è certamente se non il primo caso in Italia, uno dei primissimi) dà il nome a nuovi genomi, come Geridu -1, aprendo in qualche modo il campo della biologia storica, con questa ricerca avanzata di bioarcheologia». La scoperta è stata realizzata in un laboratorio inglese grazie ad una ricerca collettiva di un’équipe multidisciplinare di studiosi guidata dall’università di Sassari, ed è stata pubblicata in questi giorni su MBio, rivista della società statunitense di Microbiologia. A seguito della scoperta, il microrganismo Brucella melitensis è stato ribattezzato appunto Geridu -1 e collegato a una specie identificata in Italia negli anni ’60, attraverso l’analisi del Dna tratto dal nodulo calcificato di uno dei cadaveri ritrovati nel sito.
7 – La Nuova Sardegna / Sassari (pagina 22)
ALLA SCOPERTA DELL’ISOLA IN TRE DIMENSIONI
Venerdì mattina nella sede dell’ateneo è in programma un seminario sulle questioni ambientali
SASSARI Un seminario sullo “Scenario Sardegna - 3D Rte” è in programma venerdì alle ore 10 nell’aula Eleonora d’Arborea della sede dell’ateneo, in piazza Università. L’appuntamento rientra nell’ambito dei sette seminari tematici del “Sic del Grifone” rivolti alle istituzioni e alla popolazione con l’intento di aumentare la consapevolezza sulle questioni ambientali, sulle attività didattiche, turistiche e produttive realizzabili all’interno del Sito di interesse comunitario “entroterra e zona costiera tra Bosa, Capo Marargiu e Porto Tangone” e nell’area circostante. Il tema del seminario è lo “Scenario Sardegna - 3D Rte”, realizzato per il Soccorso alpino e speleologico della Sardegna dalla Pangea srl, che consiste nello sviluppo di un sistema cartografico tridimensionale tale da risultare un valido supporto sia in termini di operatività reale (missioni di soccorso, elisoccorso, ricerca dispersi) che in termini di prevenzione degli incidenti fornendo ai potenziali fruitori degli ambienti montani maggiori opportunità di valutare e verificare itinerari e mete in funzione delle proprie capacità. Non sono poi trascurabili le implicazioni turistiche del software. In esso, dati scientifici di tipo geografico (morfologia, foto aeree, immagini satellitari, dati laserscan, dati batimetrici, dati meteorologici dinamici, eccetera) si integrano con qualsiasi altro tipo di informazioni del cliente, ivi incluse tracce Gps in tempo reale e oggetti 3D, in una "scena Rte". La risultante integrazione di informazioni conserva accuratezza, dettaglio e rigore concettuale, ed offre facilità di fruizione, interattività ed immediatezza di rappresentazione. Parteciperanno, in qualità di relatori: Maria Cristina Mele, direttore tecnico della Smeralda Consulting & Associati, azienda che cura il progetto del Sistema informativo; Alessandro Molinu, presidente del Soccorso alpino e speleologico della Sardegna (Sass), Matteo Cara, amministratore del Sistema cartografico Sass. L’evento rappresenta un’occasione ulteriore di dibattito, per conoscere le effettive ricadute ed i benefici ricevuti dalla divulgazione delle scene 3D Rte sugli operatori turistici e le amministrazioni locali. Verrà, inoltre, distribuito del materiale sul Progetto del Sistema informativo territoriale che la Smeralda Consulting & Associati S.r.l. sta portando avanti e nell’ambito del quale rientrano le attività seminariali.
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR