Venerdì 4 luglio 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 luglio 2014

RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

 

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 43 - Edizione CA)
CONVEGNO SULLA CRISI FINANZIARIA
 
Oggi, dalle 9,30, nell’Aula Magna della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche (ex Facoltà di Economia, viale Sant’Ignazio 74), si terrà il convegno "Financial Crisis and Credit Crunch. Micro and Macroeconomic implications". Parteciperanno al dibattito Philip Molyneux (Università di Bangor), Otto Hieronymi (Università di Ginevra) e Keavin Keasey (Università di Leeds).
 
 
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 42 - Edizione CA)
Ersu, un’indagine sull’acquisto di quadri
L’ente nel 2004 aveva speso 25 mila euro per tele e incisioni di Fofo Floris
 
L’Ersu di Cagliari - l’ente per il diritto allo studio universitario - ha speso circa 25 mila euro per comprare una serie di quadri di un artista cagliaritano. L’acquisto, effettuato nel 2004 e inserito nel capitolo di spesa relativo alle spese per «mobili e arredi», di recente è finito al vaglio di carabinieri e guardia di finanza del gruppo di polizia giudiziaria della procura che si sono mossi a seguito di un esposto anonimo avviando un’inchiesta al momento contro ignoti.
L’investimento in arte contestato, è stato fatto quando ai vertici dell’Ersu c’era Christian Solinas - oggi capogruppo del Psd’Az in Consiglio regionale - che avrebbe dato il via libera per far entrare nelle sale dell’ente che gestisce le case dello studente, otto tele a olio e una ventina di incisioni del pittore Adolfo (Fofo) Floris. Quest’ultimo è lo stesso artista che aveva firmato i dipinti costati proprio a Solinas - assieme ai compagni di partito Giacomo Sanna ed Efisio Planetta - un’accusa di peculato nell’ambito dell’inchiesta bis sulle spese dei fondi dei gruppi del Consiglio. Stando alle accuse, il Psd’Az aveva comprato le tele - ritrovate in Consiglio - con i fondi ai gruppi regionali, una spesa che per la procura sarebbe non pertinente alle finalità politico-istituzionali cui quel denaro pubblico era destinato.
L’inchiesta aperta dal pm Marco Cocco è strettamente legata a all’indagine che il 16 dicembre dell’anno scorso aveva portato alle perquisizioni nelle case dei Solinas, Sanna e Planetta, indagati nell’inchiesta bis sulle spese pazze in Consiglio regionale. Secondo gli inquirenti una quota dei fondi destinati all’attività politica e istituzionale incassati dal partito sarebbe stata utilizzata per l’acquisto di tre opere del pittore cagliaritano. I quadri non erano a casa degli indagati, ma negli uffici del gruppo del Psd’Az in Regione, insieme ad altri due dipinti simili.

 

L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 43 - Edizione CA)
SEMINARIO SUI BREVETTI
 
Oggi, dalle 9,30 alle 13,30, nell’aula Maria Lai, della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, in via Nicolodi 102, è in programma un seminario dello Sportello Proprietà intellettuale di Sardegna sul tema. È richiesta la registrazione online all’indirizzo www.puntocartesiano.it. Per informazioni: ipdesk@sardegnaricerche.it; telefono 070/92431.
 
 
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 57 - Edizione CA)
Nuoro
 
Arriva ieri nelle casse del consorzio universitario nuorese l’ultima tranche dei fondi regionali del 2012, ovvero 546 mila euro, fondamentali per onorare gli impegni di spesa presi da tempo. Un mese fa, nei giorni caldi della protesta fatta dagli operatori della cooperativa Ecotopia, senza stipendio da mesi, l’annuncio della Regione del pagamento del saldo.
«La disponibilità è arrivata solo ora», commenta Caterina Loi, commissario del consorzio. «Auspico - aggiunge - che non passi molto tempo per l’accredito relativo al 2013 perché questa somma è del tutto insufficiente per pagare i debiti arretrati».
Per il 2013 il consorzio attende due milioni 745 mila euro, somma praticamente già impegnata per garantire i corsi di laurea e l’attività amministrativa della sede nuorese.
 
 
 

 
LA NUOVA SARDEGNA

5 – La Nuova Sardegna
Alghero – pagina 29

oggi AL QUARTè SAYAL
Ingegneri a confronto sui piani urbanistici
 
ALGHERO Il Consiglio dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Sassari e Olbia-Tempio, con la collaborazione del Centro nazionale di studi urbanistici, ha organizzato per l’intera giornata di oggi al Quartè Sayàl (via garibaldi 87) un incontro sui temi dell’urbanistica e sulla necessità di riscrittura della legge urbanistica della Sardegna. Il programma è articolato in due sessioni: “Verso una nuova stagione di politiche urbanistiche” (dalle 9.30 alle 13.30) e “Le politiche urbanistiche di co-pianificazione. Opportunità di sviluppo”, dalle 15 alle 18.30. «Questa iniziativa - spiegano gli organizzatori - nasce dall’esigenza di adeguare le norme che disciplinano il governo del territorio, la tutela del paesaggio, la salvaguardia delle risorse paesaggistiche. L’attuale assetto istituzionale troppo articolato e sovrapposto, l’eccesso di pianificazione e di sovrapposizione tra i piani, un pesante sistema di vincoli, alcuni imposti da leggi nazionali, ma moltissimi originati dalla pianificazione territoriale generale e di settore, con debolezza del livello locale rispetto alla complessità delle valutazioni tecnico-amministrative e la conseguente lentezza dei procedimenti, rendono la legge urbanistica della Regione Sardegna non più adeguata alle necessità della collettività e della pressante richiesta di semplificazione». L’incontro intende essere un’occasione di riflessione e di contributo «sulla necessaria riforma della legge sarda per il governo del territorio». Il moderatore è Mauro Pietri, presidente provinciale dell’Ordine degli ingegneri. Tra i relatori, gli ingegneri esperti dell’argomento Rino Canalis, Maurizio Tira, Paolo Tanas, Gianni Agatau e Vanni Maciocco. Al termine dei lavori sono previsti gli interventi del pubblico.
 


LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Cultura – pagina 33
Ambiente e cultura, un binomio per crescere
Oggi e domani due iniziative del Fai della Sardegna a Sedilo e a Santu Lussurgiu
Religione e identità ma anche crescita legata al dinamismo dei piccoli Comuni
di Costantino Cossu
 
Ricominciare dai piccoli Comuni. Ridefinire un percorso di crescita sostenibile a partire da realtà locali ricche di risorse materiali e immateriali da inserire in un disegno complessivo che possa essere un’alternativa alle politiche di pura e semplice gestione dell’emergenza. Fai, infatti, non significa soltanto tutela del paesaggio e dell’ambiente. Significa, in senso ben più ampio e ben più radicale, impegno a definire un quadro di priorità e di pratiche che sono anche economiche e sociali. Non a caso il titolo dell’ultimo congresso nazionale della Fondazione, che si è tenuto lo scorso maggio a Ivrea, si intitolava “Quale rinascita?”. E non a caso è stata scelta Ivrea, il piccolo luogo della grande esperienza olivettiana. La neoeletta presidentessa del Fai Sardegna, Maria Antonietta Mongiu, su questa strada s’è messa con convinzione: «La scelta di un rinnovato ruolo sociale e culturale della nostra Fondazione – dice – si realizza attraverso un sempre maggiore radicamento territoriale, che si può attuare soltanto con il coinvolgimento di quanti operano nei territori stessi. Salvaguardare quanto l’Italia e la Sardegna conservano, per favorire il benessere intellettuale e materiale delle comunità». Coerentemente rispetto a questa scelta il Fai Sardegna sta promuovendo una serie di iniziative in tutti i territori, a partire, appunto, dai piccoli Comuni. Il primo appuntamento, intitolato "Quale rinascita? I novenari: un patrimonio materiale ed immateriale da conoscere e salvaguardare", si terrà a Sedilo oggi dalle 17, 30 a Sa prima Ighina. Studiosi ed amministratori affronteranno il tema della tradizione religiosa e comunitaria della Sardegna, da salvare non soltanto dalla dimenticanza, ma anche dalla banalizzazione folkloristica e dalla imbalsamazione etnicistica, i nemici peggiori. «Sedilo – spiega Maria Antonietta Mongiu – è uno dei centri che hanno tenuto viva la tradizione in maniera intelligente. Vi si celebra un importante novenario dedicato a San Costantino, durante il quale, il 6 luglio di ogni anno, si corre l’Ardia. E’ ancora valido, per Sedilo, quanto scriveva Clara Gallini nel suo saggio "Il consumo del sacro: "L’uso paraliturgico della novena, di origine medievale, ebbe in Europa una moda crescente, a partire dal XV secolo. Ma l’istituto del novenario presso una chiesa campestre non trova (almeno allo stato attuale delle conoscenze) paralleli continentali, e sembra essere una caratteristica isolana, da correlarsi dunque alle particolari condizioni storiche e socioeconomiche della Sardegna ». Un patrimonio straordinario che va studiato e tutelato. La seconda iniziativa del Fai avrà invece per tema "Quale rinascita? Esperienze di comunità in Sardegna e sviluppo locale" e si terrà domani a Santu Lussurgiu dalle 17,30 all’ex Monte Granatico. Storici, sociologi, esperti di gestione dell’ambiente e amministratori rifletteranno sulla possibilità che i piccoli centri possano ancora essere attori di crescita e di sviluppo sostenibile. «Partiremo – dice Maria Antonietta Mongiu – da una riflessione sul progetto che l’Organizzazione per la cooperazione economica europea (Oece) attuò in Sardegna tra il 1958 e il 1962. Un piano che prevedeva interventi e metodologie in grado di sostenere processi di empowerment favorevoli allo sviluppo del capitale sociale». L’Oece è stata un’organizzazione internazionale attiva dal 1948 al 1962. Fu istituita con lo scopo di controllare la distribuzione degli aiuti americani del Piano Marshall per la ricostruzione dell’Europa dopo la seconda guerra mondiale e per favorire la cooperazione e la collaborazione fra i Paesi del vecchio continente. «Perché – si interroga Maria Antonietta Mongiu – la strada indicata dal progetto Oece fu abbandonata? Perché la Rinascita non si fondò su un modello che anticipava i temi dello sviluppo locale? Ed oggi, tramontata la stagione della chimica di base e della rapina delle coste, è possibile praticare politiche che privilegino il recupero dei centri storici e del paesaggio e la centralità dell’agricoltura e dell’artigianato? Un modello che privilegi le qualità territoriale e le sue competenze. Storici, urbanisti, sociologi ed amministratori sono chiamati al confronto con le popolazioni, perché i decisori non siano lasciati soli nella responsabilità di un futuro che deve essere di tutti e per tutti».



LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Lettere e commenti – pagina 18
 
UNIVERSITA’
Assegni di merito, mancano i fondi
Siamo degli studenti delle Università di Sassari e Cagliari e vorremmo richiamare l’ attenzione su quanto si sta verificando in merito all’erogazione degli assegni di merito (media non inferiore al 27 e conseguimento del 70% dei Cfu richiesti nell’anno accademico). Il 16 giugno sono state pubblicate le graduatorie provvisorie relative ai soggetti idonei, ovvero 3.371. Ma di questi solo un terzo (1.150 studenti) otterrà l’assegno, poiché con la giunta Cappellacci i fondi da 14.500.000 euro sono diventati 3.900.536 . Ulteriore e peggiore lascito della giunta precedente è l’eliminazione dei finanziamenti per gli anni successivi al 2013: è questo l’ultimo bando di ciò che la deputata Pd Caterina Pes, nel 2008 , vantava essere “una vera rivoluzione”. La domanda che ci poniamo a Sassari e Cagliari è questa: è davvero necessario tagliare i fondi nell’unico caso in cui la meritocrazia è protagonista assoluta? Speriamo di no, dato che l’assessore alla Pubblica istruzione Claudia Firino, in alcune dicharazioni del 26 giugno scorso, ha fatto intendere di non volersi sottrarre all’impegno di recuperare le risorse per “sanare questa ingiustizia” . Ci chiediamo infine, considerando il numero degli iscritti alle Università di Sassari e Cagliari , come possa ancora sussistere la discriminazione tra beneficiari frequentanti facoltà scientifiche e beneficiari frequentanti facoltà non scientifiche, e auspichiamo una revisione del relativo criterio di assegnazione.
Un gruppo di studenti meritevoli 
 

Questionario e social

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