UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 25 giugno 2014

Mercoledì 25 giugno 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
25 giugno 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    
 

L’UNIONE SARDA

L’UNIONE SARDA.it > Nel Mondo > I nomi di due ricercatrici sarde nella lista dei "cervelloni" mondiali
 
I NOMI DI DUE RICERCATRICI SARDE NELLA LISTA DEI "CERVELLONI" MONDIALI
Manuela Uda e Serena Sanna, entrambe del CNR di Cagliari, tra le 3.200 "beautiful mind" del mondo.

L’università di Cagliari "fucina" di talenti nel mondo. L’ateneo sardo risulta infatti tra le sedi individuate dalla società Thomson Reuters in cui operano alcuni dei 55 italiani più talentuosi nei loro campi lavorativi. Si va dalla Medicina alla Farmacologia, dalle Scienze agrarie allo Spazio. Spiccano i nomi di Manuela Uda e Serena Sanna, entrambe del CNR (Consiglio nazionale delle ricerche) di Cagliari, e del visiting professor dell’università di Cagliari Matthias Angermeyer.
Le università citate nella lista, che comprende in totale 3.200 nomi selezionati "fra le migliori e più brillanti menti scientifiche del nostro tempo", sono quelle di Cagliari, Ferrara, Trieste, Parma, Bologna Torino, Padova, Firenze, il Politecnico di Milano, l’Istituto Mario Negri e l’ateneo de L’Aquila.

Martedì 24 giugno 2014 17:05




 
 
 L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda / Economia (Pagina 15 - Edizione CA)
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Il futuro della PA: firme elettroniche e agenda digitale
Il digitale è il presente e il futuro della Pubblica amministrazione. Un concetto che verrà ribadito anche questa mattina all’Auditorium del Banco di Sardegna di Cagliari durante un convegno, dalle 10 alle 17, intitolato “La dematerializzazione dei documenti della Pa”. L’evento, realizzato in collaborazione con l’Aniem Sardegna, fa parte delle attività di animazione 2014 dello Sportello appalti imprese: un servizio gratuito a sostegno degli operatori economici sardi intenzionati a entrare o a consolidarsi nel mercato degli appalti pubblici, ideato e promosso da Sardegna Ricerche in collaborazione con Promo Pa Fondazione e l’Università di Roma Tor Vergata.
 GLI ARGOMENTI Dopo i saluti di Valentina Meloni, presidente Aniem Sardegna e di Vincenzo Francesco Perra di Sardegna Ricerche, durante l’incontro, condotto da Carlo Notarmuzi, della presidenza del Consiglio dei ministri, verranno affrontati i temi della formazione e conservazione dei documenti informatici, della fatturazione elettronica, della redazione del contratto elettronico in forma pubblica, della trasmissione informatica dei documenti, del pagamento dell’imposta di bollo, dell’assolvimento degli obblighi di trasparenza e pubblicità e della tutela della privacy. Si discuterà anche dell’Agenda digitale italiana. (lan. ol.)
 
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 16 - Edizione CA)
CONVEGNO
Le emozioni tra identità e patologia: in memoria di Vanna Gessa
Un convegno sulle emozioni, che riunisca filosofi, storici delle idee e della scienza, psicoanalisti, medici e farmacologi, nel nome di Vanna Gessa Kurotschka, ordinario di Filosofia morale all’Università di Cagliari, venuta a mancare troppo presto, nel 2010. L’appuntamento è per dopodomani, venerdì 27 alle 9.30, nell’Aula Motzo di Studi Umanistici. Organizzato in maniera interdisciplinare per far agire tra di loro diversi piani di ricerca, il seminario affronterà i temi dell’affettività nella riflessione filosofica e nei saperi scientifici del Novecento, indagando anche le patologie del disagio mentale. “La sfera emozionale tra identità e patologia” il tema. In ideale continuazione con i due precedenti convegni dedicati alla studiosa, l’incontro intende interrogare ancora i fondamenti pre-politici e i presupposti cognitivi di un nuovo umanesimo, intrecciando riflessioni della storia delle idee e della cultura, studi sulla coscienza, prospettive della psicoanalisi e delle neuroscienze. A Gabriella Baptist, anima dell’iniziativa, il compito di introdurre i lavori con “Le emozioni nella polis”. Seguiranno, moderati da Giuseppe Cacciatore, Giuseppe Cantillo (Napoli): “L’affettività nella filosofia dell’esistenza di Karl Jaspers”, Tonino Griffero (Roma): “Non dentro ma fuori. Le atmosfere come spazi emozionali”. Simona Argentieri (Roma): “Depressione e ambiguità”. Matteo Borri (Ginevra): “Identità biologica e soggetto epistemico nelle patologie mentali. L’Alzheimer”.
Nella sessione pomeridiana, coordinata da Micaela Morelli, interverranno Maria Del Zompo: “La malattia bipolare: solo genetica?”; Gaetano Di Chiara: “Il cervello in modalità di default, una condizione del tutto personale”; Fiorella Battaglia (Monaco di Baviera): “Robotica ed emozioni”; Yamina Oudai Celso (Venezia): “Inconscio e biologia delle emozioni”. Parteciperanno al dibattito Marco Boninu, Vinicio Busacchi, Fortunato Maria Cacciatore, Elisabetta Cattanei, Pierpaolo Ciccarelli, Francesca Crasta, Pier Luigi Lecis, Anna Maria Loche, Anna Maria Nieddu, dottorandi e studenti.
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 38 - Edizione CA)
CONVEGNO AL RETTORATO
“L’Autonomia Sarda e la riforma del Titolo V della Costituzione italiana”: è questo il titolo dell’incontro che si terrà venerdì alle 17,30 nell’Aula magna del rettorato, in via Università 40.

 
4 - L’Unione Sarda / Primo Piano (Pagina 8 - Edizione CA)
L’apparecchio consente un intervento a terra: è stato sperimentato con successo a Nuoro
LA SCHIUMA PER FERMARE IL FUOCO
Il nuovo sistema ideato da un forestale e realizzato a Pratosardo
È frutto di una lunga esperienza maturata nella lotta agli incendi estivi, di intuizioni tecniche e di intelligenza. Garantisce un intervento preciso, praticamente chirurgico a protezione di uomini, case, mezzi e macchia dall’assedio del fuoco. Oltretutto è economico perché per spargere lo schiumogeno antincendio per la prima volta non serve un Canadair o un Elitanker che provveda dall’alto. Il nuovo apparecchio consente l’intervento a terra, finora proibito. L’ha creato Livio Peluffo, agente forestale originario di Tonara, in servizio a Nuoro, da 25 anni in prima linea contro le fiamme. L’ha realizzato l’officina Camarda di Pratosardo. E dopo i primi test di successo messi a punto dal Corpo forestale barbaricino, da ieri è adottato dall’intero apparato antincendio.
ESERCITAZIONE Novanta operatori tra agenti forestali giunti dall’intera provincia, addetti dell’Ente foreste e della Protezione civile, vigili del fuoco e polizia stradale partecipano all’esercitazione che ieri mattina collauda il nuovo strumento e mette in sicurezza la periferia di Nuoro, in un’area di Città Giardino dove nel 2007 il terrore arriva a lambire schiere di villette. A sovrintendere alle operazioni il neo comandante regionale del Corpo forestale, Gavino Diana, fino a un mese fa al vertice della sede nuorese. La novità - spiega - è rappresentata da una lancia miscelatrice con regolatore e serbatoio per lo schiumogeno, collegata all’autobotte dove attingere l’acqua. «Ci consente di trattare una fascia per creare una zona di sicurezza, frenare l’avanzata del fuoco e proteggere mezzi, case, uomini», dice mentre gli operatori spruzzano sulla macchia quello strano sapone biodegradabile finora affidato all’intervento aereo. «È uno strumento flessibile, si può spostare in qualunque autobotte. Garantisce un’operazione rapida, veloce e molto economica. Lo schiumogeno ha un effetto immediato».
 LUNGO LAVORO «Il nuovo apparecchio rende possibile una nuova strategia di intervento che vede l’operatore aspettare il fuoco anziché portarsi di fronte», sottolinea l’autore dell’invenzione. Livio Peluffo per sei mesi concentra conoscenze ed energie su questo strumento, creato assemblando oggetti di uso comune. Riesce a combinarli in modo da ottenere la lancia miscelatrice, fondamentale per dosare la percentuale di schiuma che crea una pellicola impenetrabile sulla vegetazione tenendo le fiamme al di là. «C’è una bella interazione tra istituzione, imprenditoria locale e anche università», commenta soddisfatto Peluffo. In effetti, l’ateneo di Sassari e il Cnr sono interessati a un piano di ricerca. Intanto, le prime prove sul campo con il nuovo apparecchio coinvolgono tutti i reparti antincendio. Le stazioni forestali del Nuorese ne avranno uno in dotazione. Ma in prospettiva arriverà anche alle altre. E come dimostra l’esercitazione di ieri, benedetta anche dai vertici di Prefettura e vigili del fuoco, sarà modalità operativa comune dell’intero apparato.
 IL RISPARMIO La fase sperimentale svela le virtù di questo strumento. Anzitutto, la precisione della linea di protezione che segue un disegno esatto e non dissemina dove capita lo schiumogeno come avviene invece con il pur efficace intervento aereo. Ma in tempi di spending review c’è anche una valenza economica non da poco. La mobilitazione di Canadair o elicotteri ha costi elevati, ben diversi da quelli modesti che implica l’utilizzo del nuovo strumento messo nelle mani esperte degli operatori a terra. Soprattutto, garantisce una situazione di sicurezza. «Non c’è l’apprensione che il fuoco salti da una parte all’altra, siamo tranquilli», commenta Diana. Forma di protezione anche per chi, in prima linea, rischia l’accerchiamento delle fiamme: basta spruzzare lo schiumogeno sulla vegetazione attorno e mettersi lì al riparo. Il fuoco, senza varchi, si ferma come succede ieri nella campagna assolata di Città Giardino.
Marilena Orunesu


LA NUOVA SARDEGNA 
 
5 - La Nuova Sardegna / Sardegna - Pagina 4
Parte dall’università di Cagliari il progetto sul piano strategico europeo contro il crimine informatico
CYBERROAD, LA GUERRA AL TERRORISMO SUL WEB
di Felice Testa
CAGLIARI Cinquecento miliardi di euro l’anno. Tanto fruttano alla criminalità le truffe e le attività illecite su internet. Seicentomila i profili facebook manomessi ogni giorno, oltre cinquecento milioni le vittime, 18 al secondo. Numeri che parlano di una crescente esposizione al pericolo, su un terreno, il web, frequentato da milioni di cittadini e che lo sarà ancora di più nei prossimi anni. La lotta al crimine e al terrorismo informatico, a livello europeo, parte dall’università di Cagliari. Ieri, all’hotel Regina Margherita, si è tenuto il meeting di avvio di CyberRoad, un progetto biennale di ricerca contro le attività illecite che coinvolge venti paesi europei. Il capofila è l’ateneo cagliaritano, con i ricercatori del PraLab, guidati da Fabio Roli, docente del dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica della facoltà di ingegneria di Cagliari, e l’obiettivo di elaborare il Piano di ricerca europea sui crimini e gli atti di terrorismo informatici. L’intera ricerca è finanziata dalla Commissione Europea, con un milione e trecentomila euro. «Il progetto – spiega il direttore del PraLab, Fabio Roli – è partito il 1° giugno, durerà due anni e dovrà fornire alla Commissione europea il piano strategico di difesa dai crimini tecnologici e dal terrorismo informatico. Dovrà elaborare strumenti tecnologici ma anche giuridici ed educativi, per difendere i cittadini dalle truffe e da attacchi terroristici. Il terrorismo via internet è una realtà ormai operativa da tempo. Basti pensare ai recenti attacchi alle centrali nucleari iraniane, attraverso il virus informatico Stuxnet. Per un mese le centrali iraniane sono state bloccate dal virus. Di fatto si è trattato di un attacco militare perfetto: senza morti, senza distruzioni e senza neppure la certezza di chi sia il nemico che ti ha aggredito». Se le azioni terroristiche via internet interessano, principalmente, le grandi potenze, all’interno di conflitti militari tra stati, le operazioni di phishing, le truffe informatiche che cercano di convincere gli utenti della rete a fornire dati personali sensibili con lo scopo di rubare credenziali e identità, riguarda, ogni giorno, chiunque operi sul web. «La criminalità informatica – precisa Roli – lavora su grandi numeri con centinaia di migliaia di e-mail spedite ogni giorno. Non si tratta di attacchi portati da singoli hacker, ma di vere e proprie organizzazioni criminali che operano attraverso modalità Botnet che rendono difficile individuare da dove partano i loro attacchi. Proteggere i cittadini su internet significa fornire ai governi “bracci tecnologici” e “bracci giuridici” che consentano di stabilire i confini tra cosa deve essere limitato sul web e cosa deve essere lasciato libero per non distruggere la natura stessa della rete. Oggi, esistono vuoti legislativi da colmare. Non è neppure sicuro, dal punto di vista delle norme, se internet sia da considerarsi uno spazio reale oppure no. Quello che è certo è che le truffe e le attività criminali nel mondo virtuale hanno ricadute concrete sul mondo reale e sulle persone. L’università di Cagliari – conclude – ha già elaborato applicazioni per proteggere gli utenti dai virus scaricati dai Qrcode, e dall’intrusione di malintenzionati in sistemi che riconoscono gli utenti dal viso o dalle impronte digitali, come già avviene in alcuni smartphone. In questi due anni il gruppo di CyberRoad fornirà alla commissione europea un ventaglio di interventi per rendere più sicuro per tutti il web. Poi spetterà ai politici renderlo operativo».
 
 
6 - La Nuova Sardegna / Economia Sardegna - Pagina 14
migrazioni, ricerca e sviluppo
Intesa Banco-Università per rilanciare il Mediterraneo
CAGLIARI Mediterraneo alla riscossa. Stamani la Fondazione Banco di Sardegna e Unimed, (l’unione delle università del Mediterraneo, costituita da 90 atenei dell’area di Paesi che si affacciano sul Mediterraneo), presentano un accordo di collaborazione per lo sviluppo di progetti e di iniziative nell’area mediterranea. Al centro di tutto c’è la rinnovata vitalità delle economie di certe zone africane come il Marocco o l’espansione produttiva incorso in Algeria. La congiuntura è favorevole anche per via delle rimesse dei lavoratori emigrati nei paesi del Golfo e i flussi finanziari delle monarchie petrolifere. Il progetto sarà illustrato oggi nel dettaglio dal presidente della Fondazione, Antonello Cabras, i rettori delle Università sarde, Attilio Mastino e Giovanni Melis, il rettore dell’Università di Tunisi, Hmaid Ben Aziza, la vice rettrice dell’Università del Marocco, Rajaa Cherkaoui Moursli. I rappresentanti delle Università del Mediterraneo saranno protagonisti di una tavola rotonda che sarà coordinata da Franco Rizzi, professore ordinario di Storia dell’Europa e del Mediterraneo presso l’Università di Roma. Due anni fa, Franco Rizzi, ha vinto, in Sardegna, il premio Alziator con il suo libro «Mediterraneo», dedicato alle economie del Magreb in relazione alle cosiddette primavere arabe. La tavola rotonda ha per tema: «Migrazione, ricerca universitaria, transizioni politiche». La questione mediterranea per l’Europa è sullo stesso piano di quella meridionale in campo nazionale. Una necessità che ha motivazioni economiche, (oggi c’è un eccessivo sbilanciamento delle politiche verso l’Est europea), e sociali, con le fortissime ondate di migrazioni. Della questione mediterranea in Europa si parla da più di vent’anni, da quando in un vertice a Cannes, venne predisposto il primo pacchetto di aiuti economici per il Nord Africa cui erano seguiti altri programmi specifici. Poche risorse, in realtà, solo un primo passo che deve essere completato. Già da qualche anno, ad esempio, di doveva attuare, così com’era stato prevista, l’Area di libero scambio nel Mediterraneo. Doveva diventare operativa nel 2010, c’è stato un rallentamento, legato anche alle primavere arabe, ma il progetto andrà avanti: è solo rimandato. (al.f.)
 
 
7 - La Nuova Sardegna / Fatto del giorno - Pagina 3
A Sassari vertice coi centri sulla biodiversità. Brevetti, un’altra proposta di legge del consigliere Lotto
I BOTANICI: COSÌ SALVEREMO LE PIANTE ANTICHE
SASSARI Salvare le antiche piante dell’isola. Proteggere erbe e principi attivi da brevetti esterni o indebiti. Tutelare al meglio i semi di specie endemiche. Riparte da questi tre imperativi la strategia dei botanici sardi per valorizzare l’oro verde in pericolo. Gli specialisti sono scesi in campo - letteralmente - per sollecitare la copertura dei vuoti normativi. Gli stessi “buchi” che a livello regionale hanno permesso fin qui ipotesi di scorrerie da parte delle multinazionali straniere ai danni della flora nostrana. E in un vertice tenuto nel dipartimento d’Agraria di Sassari hanno stretto nuovi accordi per una stretta sinergia d’azione che assicuri risposte e difese immediate. Ha spiegato, al termine dell’incontro, Giuseppe Brundu, presidente della sezione sarda della Società botanica italiana: «Presenteremo un nostro documento di sintesi agli amministratori regionali e a tutte le altre istituzioni interessate alla questione. A metà luglio ci rincontreremo nel Centro Sardegna con l’augurio che alle iniziative predisposte aderiscano altre organizzazioni per la salvaguardia dei beni naturali».«E a ogni modo – ha chiosato – eserciteremo la nostra azione su tre principali direttrici: quadro normativo complessivo sulle biodiversità, focus specifico sull’agro-biologico, interventi a tutela della flora spontanea». L’idea è insomma quella di allargare il discorso della protezione all’intero settore, dalla forestale al florovivaismo. Dando indicazioni per razionalizzare le proposte di legge presentate alla Regione su questi temi. In modo da allargare l’insieme delle protezioni a ogni aspetto, e non limitarlo alle sole specie produttive sul piano agrario. «C’è la massima disponibilità a fornire i nostri elementi di conoscenza e la nostra esperienza ai rappresentanti della pubblica amministrazione per colmare quelle lacune che ancora oggi rappresentano pericoli», ha commentato Gianluigi Bacchetta, direttore del Centro per la biodiversità vegetale dell’università di Cagliari. «In una fase di rischi potenziali come questa è senz’altro doveroso dare il nostro contributo alle istituzioni», ha quindi voluto aggiungere Ignazio Camarda, direttore del Centro per la diversità dell’ateneo sassarese. «E nello stesso tempo rafforzare uno stretto collegamento con il Ccb del sud ai fini di un uso sempre più razionale delle sedi di Cagliari e Surigheddu», ha proseguito. Oltre alle iniziative di legge del passato tese a evitare blitz di multinazionali per brevettare sementi e piante sarde, che risalgono addirittura agli anni Settanta ma non sono mai state approvate, di recente alla Regione sono in attesa del varo diverse e articolate proposte che vedono sempre come primo firmatario l’esponente del Pd Luigi Lotto. Tutte tese a salvaguardare quell’oro verde che rappresenta uno dei beni più preziosi dell’isola, così come hanno sottolineato ieri i botanici sardi. «A quella che già si discute in commissione Attività produttive – spiega il consigliere democratico - due-tre settimane fa ne ho affiancato una seconda destinata esclusivamente alla salvaguardia delle piante spontanee e delle loro progenitrici: temi diversi che tuttavia meritano la stessa attenzione». (pgp)
 
 
8 - La Nuova Sardegna / Fatto del giorno - Pagina 3
SANITÀ Oggi in giunta arriva la delibera. Sul tavolo c’è già la lettera del Governo che dà il via libera per i 262 posti letto
SAN RAFFAELE, LA REGIONE AL RUSH FINALE
di Umberto Aime
CAGLIARI Le carte del San Raffaele sono tutte sul tavolo. Dal piano industriale del nuovo Bambin Gesù, a Olbia, alla lettera d’intenti con cui per tre anni, fino al 2017, il Governo libera la Sardegna dai vincoli imposti dal Patto per la salute: non manca più niente. Anzi, manca solo la delibera amministrativa con cui la Giunta dà il via libera «all’ingresso del San Raffaele nella rete ospedaliera e nel servizio sanitario regionale». Oggi potrebbe essere il gran giorno: Pigliaru e i suoi assessori dovrebbero deliberare, anche se il caso non è all’ordine del giorno della riunione, ma dovrebbe essere portato «fuorisacco» dall’assessore alla Sanità, Luigi Arru. In mattinata il fascicolo sarà poi trasmesso alla commissione Salute del Consiglio regionale, che è stata già convocata d’urgenza giovedì ed entro il 29 giugno esprimerà il parere sulla nuova convenzione o contratto fra la Regione e l’accoppiata Qatar Foundation-Bambin Gesù di Roma. Sulla carta, la commissione ha venti giorni di tempo, ma come annunciato dal presidente Raimondo Perra «i tempi saranno molto più veloci» per arrivare puntali alla scadenza di fine mese o al massimo del primo luglio per la firma finale. Ormai è certo invece che la delibera non passerà all’esame del Consiglio regionale e la scorciatoia della Commissione dovrebbe evitare altri intoppi. Piano industriale. Confermati i posti letto complessivi del San Raffaele: saranno 262, 180 per i pazienti acuti. 82 destinati alla riabilitazione. Ma solo 232 (numero totale) saranno convenzionati, accreditati, con il servizio sanitario, costo presunto per la Regione intorno ai 50 -60 milioni. I restanti trenta saranno le «suite sanitarie» a pagamento. I poli. Le indiscrezioni dicono che il San Raffaele sarà diviso in quattro sezioni: pediatria, cardiologia, urologia e neurologia. Poi sono previsti reparti trasversali e dovrebbero essere tre: cardiochirurgia, neurochirurgia, ortopedia e oculistica, con posti letto limitati. Un discorso a parte è ipotizzato per il polo della riabilitazione, soprattutto neurologica e sportiva, che di fatto sarà il «core business» del San Raffaele, con un centro di assoluto livello internazionale. Poi c’è il settore della ricerca, con la certezza che i centri saranno almeno due, uno si occuperà degli studi sulla talassemia, l’altro sul diabete, col coinvolgimento diretto delle università di Sassari e Cagliari e anche del Crs4. Sulla ricerca, Lucio Rispo della Qatar Foundation ha confermato che sarà investirà una «fetta consistente» del miliardo e 200 milioni spalmato in dieci anni. Secondo altre indiscrezioni, proprio la QF ha fatto trapelare l’intenzione di trasferire al San Raffaele «i migliori professionisti oggi impegnati nelle altre strutture di cui è proprietaria in Europa». Lettera d’intenti. È stata firmata ieri mattina dal ministro alla Salute Beatrice Lorenzin e controfirmata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. Nei prossimi giorni, la stessa lettera sarà ratificata dal Governo con due deroghe ufficiali. La prima riguarda i posti letto, con i 262 del San Raffaele che per tre anni saranno esclusi dai tagli imposti dal Patto della salute nazionale. La Sardegna, stando alla deroga, dovrà comunque ridurre «l’attuale dotazione della rete ospedaliera» di 700 unità, per arrivare al numero complessivo di 5300 posti letto. La seconda deroga permetterà – sempre fino al 2017 – alla Sardegna di essere esclusa dai vincoli sulla spesa ospedaliera privata imposti a suo tempo dal decreto Monti. In particolare, non dovrà rispettare la riduzione del 2 per cento nei prossimi anni e scendere sotto il tetto degli attuali 150 milioni. Ma nessuno sa ancora cosa accadrà dal 2018 in poi.
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Sassari - Pagina 28
Finale cittadina della Cup-Sardegna con 17 idee a confronto
SFIDA TRA I “ GENIETTI” DELLE START-UP
SASSARI Domani alle 15.30, nella sala conferenze dell’assessorato alla Programmazione e cultura del Comune, ex infermeria di San Pietro - largo infermeria San Pietro, si terrà la finale di Sassari della start cup Sardegna. Sono 17 le idee d’impresa arrivate quest’anno all’ateneo turritano. Interverranno all’evento il rettore Attilio Mastino, il delegato al Trasferimento tecnologico dell’ università Emilio Turco, il presidente della camera di commercio di Sassari Gavino Sini, l’Assessore alla cultura Monica Spanedda, Pierluigi Pinna, presidente di confindustria del nord Sardegna, Pierluigi Monceri direttore generale della banca di Credito sardo e Stefano Cucca, partecipante alla competizione nel 2012 e fondatore di "Rumundu", progetto di storie e stili di vita sostenibili. come in ogni business competition, la presentazione di una short list delle 17 idee di business avverrà nella forma dell’elevator pitch: ogni gruppo avrà a disposizione 4 minuti per raccontare in modo chiaro ed efficace la propria idea e convincere sulla validità della stessa. I primi 3 classificati vinceranno 2.000 euro (in subordine alla prosecuzione della competizione) e i 5 gruppi selezionati per la fase regionale godranno dell’affiancamento di un team di commercialisti per lo sviluppo del business plan. A ottobre, la sfida regionale tra i primi classificati delle competizioni di Sassari e Cagliari proclamerà i tre vincitori di start cup Sardegna 2014, cui spetteranno premi da 8000 euro, 4000 euro e 2000 euro.
 
 
10 - La Nuova Sardegna / Sassari - Pagina 28
IL CONVEGNO Trasporti, esperti a confronto
Tecnici e politici intorno a un tavolo nell’appuntamento Confapi
SASSARI È in programma domani pomeriggio, a partire dalle 15, nella sede di Promocamera (in via Preedda Niedda 18) il convegno dal titolo “Lo sviluppo del nord Sardegna: mobilità, trasporti e territorio”. Appuntamento organizzato da Confapi Sardegna Sassari con la collaborazione di Sardafidi, Sfor (l’istituto di formazione di Confapi) e Camera di Commercio. «Per valorizzare un territorio è necessario creare i presupposti per poterlo vivere con facilità – recita la nota di accompagnamento dell’evento – arrivarci e spostarsi all’interno dello stesso sono le precondizioni essenziali». I lavori sono stati programmati partendo da due prospettive diverse: durante la prima parte tecnica parleranno esperti dell’università di Cagliari che proporranno soluzioni per un sistema dei trasporti integrato efficiente (Franco Annunziata) e come questo possa creare un processo virtuoso per la valorizzazione del territorio (Corrado Zoppi), cercando di individuare una governance istituzionale appropriata, soprattutto alla luce della rimodulazione delle competenze degli Enti Pubblici intermedi (Paola Piras). Nella seconda parte invace (inizio previsto alle 17) spazio alla politica con una tavola rotonda alla quale interverranno gli assessori regionali ai Trasporti Massimo Deiana, all’Industria Maria Grazia Piras e al Turismo Francesco Morandi, confrontandosi con i sindaci di Sassari Alghero, Porto Torres ed Olbia illustreranno le linee guida della Regione e le priorità degli Enti Locali.



 

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