Giovedì 8 maggio 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 maggio 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI


 

L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 24 - Edizione CA)
CONVEGNI
Cinquant’anni fa l’Ateneo di Cagliari istituiva la cattedra di Storia del cinema
Aprile 1964. Cinquant’anni fa. All’Università di Cagliari viene istituita la cattedra di Storia e critica del cinema. Ufficialmente è la seconda in Italia, dopo Pisa, che la affidò a Luigi Chiarini. Nell’ateneo cagliaritano arriva il fiorentino Pio Baldelli, docente serio e preparato che lasciò il segno. Come i suoi successori, Gillo Dorfles (che insegnava Estetica) e Antonio Cara.
Fu grazie all’azione di convincimento di intellettuali e professori di spessore come Aldo Capitini e Ernesto De Martino che la didattica universitaria venne arricchita da una nuova disciplina ritenuta fondamentale per la formazione complessiva in campo umanistico: il cinema. E proprio per ricordare l’anniversario sardo ma riflettere sul cammino universitario di questa disciplina, che domani (dalle 15,30) e sabato presso la Facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Cagliari (aula multimediale 5) si terrà il convegno “Il cinema come disciplina. La nascita dell’insegnamento universitario del cinema e dell’audiovisivo in Italia (1945-1970)”. Organizzano il Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio, il Dottorato in Storia, Beni culturali e Studi internazionali e il CELCAM (Centro per l’Educazione ai Linguaggi del Cinema, degli Audiovisivi e della Multimedialità) dell’Università di Cagliari, insieme al Dipartimento di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano) e al Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali dell’Università di Udine, oltre ad avvalersi del patrocinio della Consulta Universitaria del Cinema.
Il convegno dopo aver delineato un quadro di riferimento sul piano istituzionale, indagherà sui CUC, i Centri Universitari Cinematografici studenteschi che promuovevano l’attività all’interno degli atenei, e uno spazio particolare sarà riservato ad alcune figure di spicco che hanno inciso in misura notevole sulle sorti del cinema come disciplina universitaria e più in generale sullo sviluppo della cultura cinematografica, fra questi, Luigi Chiarini, Mario Verdone e Lino Miccichè.
 
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 24 - Edizione CA)
Festival Dal 4 all’8 giugno il sesto appuntamento con “Leggendo Metropolitano”
SCIENZA, SOGNI, AMORE E se tutto fosse un gioco?
E se tutto fosse un gioco? È la seducente proposta di “Leggendo Metropolitano”, il festival internazionale di letteratura, sesta edizione, che da giovedì 5 giugno a domenica 8, a Cagliari, imbastirà le parole e le idee, il presente e il futuro, i sogni e la realtà con i fili del gioco e, spaziando fra scienza, filosofia, economia, arte, scuola, metterà a confronto diversi linguaggi. A far da quinta, come sempre, il quartiere di Castello: i bastioni di Santa Croce e Saint Remy, il Teatro Civico, il Chiostro della Facoltà di Architettura, il Ghetto. Il festival, diretto da Saverio Gaeta e organizzato da Prohairesis, avrà un’anteprima, mercoledì 4 giugno, alle 19.30, al Bastione Santa Croce. La narrazione tra parole e musica, il titolo dell’incontro fra la scrittrice, poetessa e musicista sudafricana Liesl Jobson e Alessandro Spedicati.
Poi si entra nel vivo con quattro giornate, dense di incontri, tenendo sempre ben stretta la chiave del gioco, capace di aprire mille e una porta. Da quella dello scienziato Edoardo Boncinelli a quella del giornalista della Stampa, Domenico Quirico, prigioniero in Siria che dialogherà con la scrittrice Clara Usòn sui giochi di guerra. Quante volte abbiamo usato la parola gioco, termine gioioso, per indicare invece paura e morte? «Il gioco - ha spiegato ieri mattina Saverio Gaeta, vulcanico motore del festival - è declinato in ogni aspetto: si gioca con le parole come sa fare Stefano Bartezzaghi, ma anche avventurandosi nei labirinti della mafia. Quest’anno - ha aggiunto - offriremo cinque incontri in più rispetto agli altri anni, che confermano la vocazione internazionale del festival con numerosi ospiti stranieri». Uno di questi è certamente il premio Nobel per l’economia Robert J. Aumann che il 5 sarà al Civico di Castello per “Games people play”. Nato a Francoforte, Aumann fuggito con i genitori negli Stati Uniti nel 1938, è uno dei fondatori del Centro per la teoria dei giochi nell’economia. Appuntamento da non perdere è quello con Michele Serra, autore del successo letterario “Gli sdraiati”.
Una delle novità è il nascondino tra i musei con una guida d’eccezione: Francesco Cataluccio, filosofo, studioso di letteratura e storia dell’arte, illustrerà i meandri di musei come Brera e gli Uffizi. Mentre ci saranno due grandi ritorni: il matematico, logico e saggista Piergiorgio Odifreddi e la sua “Breve storia dell’Essere” e Michele Mari, autore di “Roderick Duddle” che spiegherà “Il gioco della letteratura”.
Si parlerà poi dei “Labirinti della criminalità organizzata”: lo faranno, coordinati da Gaeta, una truppa di giornalisti, Lirio Abbate (inviato speciale per il settimanale L’Espresso, autore di inchieste giornalistiche sulle collusioni fra politica e malaffare, Cosa Nostra e ’ndrangheta), Claudio Fava (giornalista, deputato alla Camera e vicepresidente della Commissione antimafia, figlio di Giuseppe, che nel 1984 venne assassinato dalla mafia) e Gaetano Savatteri, giornalista del Tg5. Solo in apparenza più leggero “Il gioco della vita amorosa” è il tema di cui sa tutto Massimo Recalcati, noto psicoanalista lacaniano. Scoprire i meandri segreti del gioco amoroso, potrebbe essere una grande sfida.
Anche il viaggio può essere gioco: Roberto Napoletano ci porta a spasso per il Paese. Il direttore de Il Sole 24 Ore ha pubblicato per Rizzoli il suo ultimo libro “Viaggio in Italia. I luoghi, le emozioni, il coraggio di un paese che soffre ma non si arrende”.
Il festival (costo intorno ai 150 mila euro, 50 mila della Regione, 21 mila del Comune e tra gli sponsor la Fondazione del Banco di Sardegna) è pronto a prendere il largo. E visto che è un gioco, non può non chiudersi con la sorpresa finale: il nome dell’ospite della serata conclusiva di domenica (l’anno scorso era stato Roberto Saviano) sarà comunicato all’ultimo minuto. E non è un gioco. (red. cult.)
 
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 24 - Edizione CA)
ALIG’ART. Domani, alle 20, all’ex Vetreria di Pirri
 “Insostenibili Anonimi”: confessioni e peccati quotidiani
È tempo di confessioni: per liberarsi dai sensi di colpa, per alleggerire la coscienza nei confronti dell’ambiente, per ammettere di aver peccato contro la natura. Niente paura perché i peggiori saranno premiati. L’ora giusta scocca domani alle 20 all’ex Vetreria di Pirri.
Da un’idea brillante di Sustainable Happiness nasce la necessità di dare libero sfogo a tutte quelle azioni indifendibili. Si tratta di una opportunità per “Insostenibili Anonimi” che saranno invitati a riflettere su quei comportamenti che troppo spesso si commettono a casa o in macchina, a lavoro e in piazza.
Sarà un momento di autocritica e molta ironia guidato da Elio Turno Arthemalle e Rossella Faa. Saranno loro a incentivare le denunce che potranno essere verbali oppure scritte attraverso un sms o un bigliettino per chi sceglierà l’anonimato. Ogni dichiarazione sarà commentata dagli esperti: Italo Meloni, professore del Dipartimento Ingegneria del Territorio e Trasporti, Giovanni Sistu (Dipartimento Ricerche Economiche e Sociali), Alfonso Damiano (Dipartimento Ingegneria Elettrica ed Elettronica). I più insostenibili riceveranno dei premi. L’iniziativa è il primo evento della campagna di raccolta fondi per la nuova edizione del festival Alig’Art di settembre. Durante la serata live painting di Neeva, Ilcarbonauta, La Fille Bertha, Giorgia Atzeni e Carol Rollo le cui creazioni - insieme a quelle di Manuela Meloni, Milena M, Saletta Team e Signorafranca - verranno battute all’asta. (gr.pi.)


 
4 - L’Unione Sarda / Speciale (Pagina 29 - Edizione CA)
CELOCENTESI. Lo studio su 111 donne in gravidanza
Da un test per la talassemia diagnosi per la sindrome di down
Si chiama celocentesi ed è l’ultimo ritrovato della scienza in fatto di diagnosi prenatale per la talassemia: un test non invasivo, che fornisce risultati certi al 100% già dal secondo mese di gravidanza. Funziona un po’ come la più classica amniocentesi, ma ne abbassa sensibilmente i rischi: il prelievo avviene senza perforare sacco amniotico e placenta con l’ago, quindi è molto più sicuro per il feto.
Il test è stato messo a punto presso l’Ematologia II dell’ospedale Cervello di Palermo diretta dal professor Aurelio Maggio, presso il Campus di Ematologia Franco e Piera Cutino. Alla messa a punto del test ha collaborato anche il compianto professore Renzo Galanello, direttore dell’Ospedale Microcitemico di Cagliari fino alla sua prematura scomparsa.
«Lo studio sulla celocentesi - spiega Maggio - è stato svolto in 3 anni su 111 gravidanze a rischio talassemia. Grazie al finanziamento della Fondazione Cutino, oggi sono state eseguite ben 232 diagnosi precoci. Ora, con un nuovo finanziamento, la Fondazione sta portando avanti degli studi per applicarla anche nella diagnosi di patologie cromosomiche come la Sindrome di Down.
«Le malattie genetiche - continua Maggio - sono causate da anomalie del genotipo o da alterazioni del numero o della struttura dei cromosomi. Isolando, tramite celocentesi, le cellule embrionali dal liquido celomatico, si può analizzare il loro DNA alla ricerca di qualunque patologia cromosomica o genetica. «I dati preliminari lasciano ben sperare per la realizzazione, con celocentesi, di un nuovo test precoce per la diagnosi prenatale di malattie cromosomiche, come la Sindrome di Down, che oggi viene diagnosticata tramite amniocentesi, non prima del secondo trimestre di gravidanza. Anticipare i risultati al 2° mese - conclude Maggio - consente di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza e non all’aborto terapeutico, con un beneficio per la donna sia fisico che emotivo. Ma l’aborto non è la sola prospettiva. La diagnosi così precoce apre la strada a interventi terapeutici in utero. Questa la direzione verso cui lavoriamo». Sono circa 38.000 in Italia le persone affette da Sindrome di Down. Si tratta di un’anomalia cromosomica causata dalla presenza di tutta o di parte di una terza copia del cromosoma 21. È l’anomalia più comune nell’uomo e in Italia un bambino su 1.200 nasce con tale sindrome, quasi sempre associata a un ritardo nella capacità cognitiva, a un particolare insieme di caratteristiche somatiche e una serie di patologie cardiache.
Ilaria Vacca
 




LA NUOVA SARDEGNA
 
5 - La Nuova Sardegna / Oristano - Pagina 19
L’INIZIATIVA >> CONSORZIO UNO
Ieri la prima giornata del Meet job promosso dall’università
Di scena il corso di Economia e gestione dei servizi turistici
Anima e competenza per il successo del sistema turismo
di Simonetta Selloni
ORISTANO Controtendenza fa rima con passione, anima, curiosità, preparazione e voglia di mettersi in gioco. Se un recente studio dell’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema dell’Università e della ricerca ha di recente assegnato la maglia nera – l’ennesima – agli atenei italiani che salvo rare eccezioni peccano di troppa teoria e poca pratica, ecco che il Consorzio Uno, l’Università di Oristano, si muove ancora una volta in controtendenza. Mettendo in campo, con il suo Meet job, l’incontro tra gli studenti dei suoi corsi e le aziende del mondo del lavoro nel quale i ragazzi si preparano a entrare. Di scena, da ieri e fino a domani, le Giornate sugli sbocchi professionali del corso di Economia e gestione dei Servizi turistici. Questo è il corso con il quale, anno accademico 1996-97, ha fatto il suo esordio questa piccola e preziosa università, figlia dei due atenei isolani, Cagliari e Sassari, faticosamente impegnata a tenersi a galla – come ha sottolineato la presidente Pupa Tarantini nell’introdurre i lavori – in tempi in cui le scelte politiche non sono sempre premianti per le realtà decentrate quale quella oristanese. Il bello del Meet job è che laureati ma anche studenti, hanno la concreta possibilità di accedere a tirocini formativi in aziende di assoluto rilievo nel campo del turismo isolano. Uno al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula, uno al Pullman Timi Ama – catena Accor – di Villasimius, due tirocini alla Demi Lavanderia industriale, una delle più importanti società che si occupa di servizi per gli alberghi e la ristorazione. L’altro elemento di interesse è che l’organizzazione del Meet job Egst è reso possibile dalla collaborazione dell’Associazione studentesca del corso di laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici: gli studenti hanno letteralmente messo mano alle risorse loro assegnate e le hanno rese disponibili per contribuire alle spese vive di queste tre giornate. A raccontare le loro esperienze, personaggi di indiscusso calibro del mondo turistico. A partire da Claudio Mitidieri, responsabile del settore Risorse umane del Forte Village Resort. Al ruolo dallo studio, si affianca «ancora di più la capacità di aggiungere il valore aggiunto della passione, di disporsi ad imparare e a mettersi in gioco. Serve l’entusiasmo, noi possiamo formarvi ma voi dovete avere dentro la capacità di sentirvi parte di un sistema dove tutti, dal cameriere al lavapiatti al direttore concorrono nel rendere eccellente il servizio», ha sottolineato, ricordando anche la lezione del fondatore della catena, quel Charles Forte, partito dalla Ciociaria ai primi del ’900 e poi diventato un Pari d’Inghilterra. Aveva fatto anche il lavapiatti e gestito una latteria, lord Forte. Ma stringeva le mani, riconoscente, salutando gli ospiti che soggiornavano nei suoi alberghi (quando li incontrava, alla fine la catena aveva 1200 hotel in tutto il mondo). Umiltà, la parola d’ordine di Daniele Bassetti, direttore operativo del Pullman Timi Ama di Villasimius. «Quando andai a fare il primo esame all’Università, arrivai senza tenere conto di quel che diceva il professore: se vi presentate qui senza uno stage di almeno due mesi, sarete bocciati». Detto, fatto. Più del buonsenso, potè la supponenza, e il giovane Bassetti si trovò defenestrato. Ma con una lezione, importante: mai sottovalutare «il mondo del lavoro, quello vero, che troverete molto diverso da ciò che state leggendo sui libri e che pure è fondamentale, perché senza studio non si va da nessuna parte». Quindi, un percorso vario di esperienze, portierato notturno, ricevimento, una costante ricerca di nuovi stimoli e, su tutto, la capacità di mettersi in gioco. L’approdo al Timi Ama , e alla corte Accor, con il faro della formazione continua, essenziale, anche a detta di Bassetti. Che ai ragazzi in platea ha suggerito una ricetta: «Tirate fuori il valore dell’accoglienza che nessuno vi può inculcare. Imparate a trarre il massimo dagli stage, non guardate l’orologio. Non pensate “mi sfruttano”: state sicuramente guadagnando di più dell’azienda che vi sta formando. E che, una volta formati, ha tutto l’interesse a trattenervi». Facile facile, detta così. Ragazzi ipnotizzati, in platea. Il mondo del lavoro non sembra poi così lontano.
 



QUOTIDIANI NAZIONALI

Link: rassegna stampa MIUR

 

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