Martedì 29 aprile 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 aprile 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 36 - Edizione CA)
Basta cause civili: si trova un accordo dal mediatore
CONTENZIOSI. Intesa fra le università di Cagliari e Madrid per formare i professionisti
 
Nel mondo, chi vuole rifilare una fregatura o violare un diritto altrui è “minacciato” con poche parole: «Ti faccio causa». Da noi è chi tira il bidone a sfidare la vittima: «Fammi causa». Tanto per la sentenza ci vogliono dieci anni, se va bene.
La Giustizia civile è intasata. Chi ha assolutamente torto fa “melina” e la causa resta pendente per tempi insopportabili. Anche per questo, ma non solo, anche in Italia la mediazione civile è obbligatoria nella maggioranza delle cause. Certo, bisogna saper e che esiste e poi le parti in causa vogliono un mediatore, preparato, che sappia ascoltare e favorire un accordo saltando le aule giudiziarie, spendendo pochissimo, in tre mesi. Se poi quell'accordo non si trova, il giudice civile è sempre lì, a portata di mano.
In città, dov'è attivo l'unico sportello pubblico per la mediazione (alla Camera di commercio), si formano i mediatori. Se ne occupa l'Università: ha stretto un patto di collaborazione con quella di Madrid (Uned), com'è stato spiegato ieri alla Fiera in un incontro per promuovere la mediazione. Il primo passo formare i mediatori in tutta l'Europa, il secondo è creare una rete di organizzazioni accreditate, in concorrenza tra loro, che faccia mediazione: tra vicini di casa o tra fornitore di un Paese e cliente di un altro. «La mediazione si fa per via telematica», rimarca Carlo Pilia, ordinario di Diritto civile e privato a Giurisprudenza e coordinatore dei corsi di formazione per mediatori, «il che consente un ulteriore risparmio di denaro e di tempo. Dobbiamo diffondere la mediazione grazie a percorsi formativi fin dalla scuola dell'infanzia».
«Non c'è più il vincitore né lo sconfitto», si appassiona Francesco Sitzia, ordinario di Istituzioni di diritto romano a Giurisprudenza e responsabile scientifico dei corsi, «perché c'è l'accordo. Quando si chiude una causa civile, il rapporto tra le parti è compromesso. Con la mediazione, invece, può proseguire perché tutti rinunciano a qualcosa, tutti guadagnano qualcosa».
Luigi Almiento
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 37 - Edizione CA)
Vetri rotti e bagni devastati dai vandali
Il Rettore chiude la sala degli studenti
UNIVERSITÀ. Palazzo delle Scienze, protestano le associazioni Udu Cagliari e Jan Palach
 
Tentato e ritentato, niente da fare. La chiave non girava più nella toppa: la serratura era stata cambiata. Amara sorpresa, pochi giorni fa, per gli studenti che hanno cercato di accedere alla sede che utilizzano le associazioni studentesche Udu Cagliari e Jan Palach, una sala nel palazzo delle Scienze in via Ospedale. «Hanno cambiato tutto la mattina del 18 aprile, a vacanze iniziate e senza alcun preavviso», denunciano i rappresentanti dell'Udu, che puntano il dito contro la decisione del rettore Giovanni Melis, definita «eccessiva e pesante».
IL VANDALISMO Ma proprio in quei locali (e non solo) una ventina di giorni fa sono stati provocati danni gravi per l'università durante una festa di studenti: qualcuno ha spaccato il vetro di una finestra della sala oggi chiusa, ha dato sfogo alle sue necessità fisiologiche su quei davanzali e ha distrutto alcuni lavandini dei bagni. Danni per centinaia di euro che hanno portato alla decisione del Rettore, il quale ora spiega di essere in attesa di garanzie da parte degli studenti perché fatti di questo tipo non accadano più. Se la sede è stata chiusa, per l'università il motivo c'è ed emerge chiaramente dalla risposta secca: «A seguito del ripetersi di atti vandalici negli spazi di cui si discute».
GLI STUDENTI D'altra parte però gli studenti non accettano di essere tacciati di vandalismo: «Non c'è a oggi alcuna chiarezza sulla dinamica e nessuna evidenza che attribuisca la responsabilità all'associazione, vista la possibilità di accesso al palazzo da altri ingressi, oltre la comunicazione della sede con alcuni spazi interni». Anche sul mancato preavviso le due versioni suonano diversamente: «La decisione è stata presa senza alcun tipo di avvertimento o possibilità di spiegazione, tanto che ci siamo visti chiudere all'interno della sede beni e materiali a noi appartenenti», lamentano i rappresentanti Udu.
«ABBIAMO AVVISATO» Per l'Università invece l'avviso c'è stato, in più occasioni: «L'amministrazione ha informato l'associazione Jan Palach (il 15 aprile) e il Consiglio degli studenti (il 16) dell'intenzione di chiudere i locali in attesa di ricevere le opportune garanzie sulla sicurezza e sul corretto utilizzo dei locali stessi. Peraltro le associazioni studentesche hanno a disposizione diversi altri locali sia a Cagliari sia a Monserrato».
Veronica Nedrini
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Commenti (Pagina 32 - Edizione CA)
Come cambia la professione
I medici, i robot e i dolori dell'anima
Antonio Barracca
 
I risultati del Test di Medicina del 2014 sono stati deludenti. La media totale dei voti è stata inferiore di 13 punti percentuali rispetto al 2013. Le insufficienze sono state 26.136. Due candidati su cinque non hanno raggiunto la soglia dei 20 punti. La disciplina che ha mietuto più vittime è stata la cultura generale a dimostrazione del divario che si sta creando fra conoscenza stratificata e informazione. Solo 9.983 su 64.300 partecipanti ai test sarà ammesso alla facoltà di Medicina.
Le critiche ad un test che con 60 domande pretende di selezionare le aspirazioni e le passioni sono ogni anno feroci. Da un lato i difensori del diritto allo studio per i quali tutti dovrebbero avere la possibilità di iscriversi al corso di medicina seguendo i loro sogni, le loro aspirazioni e immaginando che la selezione sia affidata al corso di laurea ed al mercato. Dall'altro il bisogno della nostra società di regolamentare, seppur con un filtro impreciso e discutibile, il numero dei nuovi iscritti sapendo che la maggior parte di essi cercheranno sbocchi professionali nella sanità pubblica.
In realtà il quadro è più complesso. Se facciamo riferimento ai dati OSCE l'Italia ha circa 50mila medici in eccesso ed una grave carenza di infermieri. Questo dato è ancora più marcato per la Sardegna. La medicina moderna è complessa, difficile, richiede forte impegno, studio costante, conoscenze epidemiologiche, statistiche, informatiche, linguistiche. Ma ancora troppi medici continuano a pensare che la clinica sia piuttosto un'arte che una scienza. La ricerca scientifica, la epidemiologia clinica e lo studio sperimentale hanno cambiato tutto e la tecnologia sta facendo il resto.
I ragazzi che quest'anno si iscriveranno a medicina inizieranno a lavorare fra 10-12 anni. La medicina che conosciamo sarà completamente diversa da quella che essi praticheranno nel 2025. Le macchine non solo interpreteranno gli esami, ma già ora il sistema esperto Watson è capace di fare diagnosi complesse e dare indirizzi terapeutici. La chirurgia sarà sempre più automatizzata con robot comandati a distanza. Le cellule staminali, la clonazione terapeutica ed i laboratori di biotecnologie avranno un peso maggiore dei medici il cui numero si ridurrà fortemente.
In una medicina in cui le macchine cureranno le malattie degli organi i medici dovranno stare vicini ai pazienti e tornare a curare i dolori dell'anima.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 35 - Edizione CA)
Ex distretto militare, al via i bandi
I Beni paesaggistici: locali inidonei per la biblioteca
 
La Direzione regionale per i beni paesaggistici della Sardegna verrà trasferita nell'ex distretto militare del largo Carlo felice. La decisione - contrastata con veemenza da don Vincenzo Fois, parroco della confinante chiesa di Sant'Agostino - è stata presa. A breve il trasferimento da via Dei Salinieri 20 (proprio di fronte allo storico stadio Amsicora), degli uffici del ministero dei Beni e delle attività culturali. «I locali dell'ex Distretto militare risultano ancora vuoti a seguito di oggettive difficoltà sopraggiunte nella conclusione dei lavori e relativi collaudi», precisa il direttore regionale Maria Assunta Lorrai. «Sono in corso di predisposizione i bandi di gara per l'affidamento delle operazioni di trasloco nei locali del largo Carlo Felice, sia per quanto attiene il materiale librario conservato nei depositi di via Lunigiana, sia per il trasferimento degli uffici di questa Direzione regionale».
Maria Assunta Lorrai precisa che «per quanto riguarda il presunto raddoppio degli spazi della Biblioteca universitaria, la superficie dei locali non è assolutamente sufficiente a contenere l'intero patrimonio bibliotecario né il personale». Il direttore aggiunge che il progetto di restauro dell'immobile era stato avviato per la realizzazione di una mediateca, ma l'amministrazione aveva poi deciso di dare una diversa destinazione all'ex caserma Monte Grappa.
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 37 - Edizione CA)
Sanità
Policlinico: prelievi e proteste
 
Hanno ritirato foglietto con il numero ma non sono riusciti a fare il prelievo del sangue. C'erano duecento persone ieri mattina negli ambulatori del policlinico univerisitario e non sono mancate le proteste per un contrattempo (ma pare che non sia una novità) che ha costretto decine di pazienti a tornare a casa senza aver fatto i prelievi. Prima che aprisse l'ambulatorio 87 persone avevano già pagato il ticket. Le operazioni sono andate a rilento e non sono mancati i momenti di tensione. Nella tarda mattinata alcuni pazienti hanno segnalato il disservizio alla nostra redazione.
«C'erano tantissime persone - hanno detto - e non è la prima volta che accade. I prelievi sono iniziati alle 9,30 tra i mugugni. A subire i maggiori disagi sono stati i pazienti arrivati da fuori Cagliari Speriamo non si ripeta più».
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 4 - Edizione CA)
Palabanda e la lunga notte della rivoluzione fallita
TEATRO. La ricostruzione della congiura in una piéce di Luciano Marrocu e Rita Atzeri
 
L e rivoluzioni vanno sempre storte, sostiene per dottrina Luciano Marrocu. Storico e scrittore che ha voluto dare impianto teatrale a un episodio noto ai posteri come la congiura di Palabanda, vano tentativo di rovesciare il potere. Dicono i pochi documenti che nell'abitazione di Stampace del notaio e membro dello Stamento Reale Salvatore Cadeddu si riunissero alcuni personaggi di diversa estrazione sociale.
A partecipare agli abboccamenti almeno tre parenti stretti di Salvatore: i figli Luigi (delegato di giustizia) e Gaetano (avvocato) e il fratello Giovanni, Tesoriere dell'Università. Il prete bonorvese Gavino Muroni, il sarto Giovanni Putzolu, il pescatore Iganzio Fanni, il panettiere Giacomo Floris, Giuseppe Zedda, Francesco Garau, Raimondo Sorgia, Antonio Massa.
Il piano prevedeva di entrare in Marina, nella notte tra il 30 e il 31 ottobre del 1812, attraverso la porta di Sant'Agostino e poi raggiugere Castello. L'obiettivo, fisico e politico, era il ministro di Polizia Giacomo Pes di Villamarina. I congiurati si ritrovano all'ora convenuta nei pressi del convento dei Carmelitani e qui si separeranno in gran fretta, senza aver potuto dar corso all'azione. Qualcuno ha parlato, le autorità sanno tutto, gli arresti non tardano. Vengono emanate otto condanne a morte e due ergastoli. Salvatore Cadeddu viene impiccato nel 1813, il corpo bruciato e le ceneri sparse al vento. Gli atti del processo, finiti nelle mani degli eredi di Villamarina, furono fatti scomparire.
Trasposti sul palcoscenico i fatti di “Palabanda”, danno luogo a uno spettacolo, diretto da Rita Atzeri, che avrebbe bisogno di parecchie aggiustature. Ad esempio, tempi più stretti, minor uso delle immagini proiettate e una più severa selezione delle musiche originali eseguite dal vivo da Alessandro Muroni e Stefano Salis. Luciano Marrocu, autore di un testo dotto e piacevole, dovrebbe affidarne la lettura a un attore professionista. Le note storiche si alternano alle scene in costume in una sequenza che, evidente nelle pagine, si perde nelle righe dei copioni. Il nucleo del racconto, piano e ricco di spunti illuministici, è un buon soggetto di imperitura attualità. A casa Cadeddu, prima di quella sera d'ottobre del 1812, si conversava amabilmente. A parlare di amore e governo, di vecchie usanze e nuove idee, protagonisti inventati e reali ed è il loro ragionar di tutto a rendere lo spirito di un'epoca. A settembre sarà un film in dvd per la regia di Andrea Lotta.
Alessandra Menesini
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 4 - Edizione CA)
E Nuoro celebra Lilliu
L'INIZIATIVA. L'auditorium dell'Isre
 
L 'auditorium dell'Istituto superiore regionale etnografico di Nuoro verrà intitolato a Giovanni Lilliu. L'iniziativa, che rientra nelle manifestazioni regionali per Sa die de Sa Sardigna, è per questo pomeriggio, alle 17.30, in via Mereu, a Nuoro. Il luogo che da tanti decenni ospita le più importanti manifestazioni della città, nonché serate culturali e concerti, porterà così il nome dell'archeologo.
Per l'occasione interverranno il presidente dell'Isre Bruno Murgia; il direttore dell'Istituto superiore Paolo Piquereddu che riproporrà la video-intervista a Lilliu da lui raccolta nel 2005; il sindaco di Nuoro Alessandro Bianchi; l'assessore regionale della Sanità Luigi Arru; il sindaco di Barumini Emanuele Lilliu e la figlia dell'archeologo, Cecilia. Parteciperanno all'iniziativa, tra gli altri, Ariuccio Carta, ex ministro ed ex senatore, e Alberto Moravetti dell'Università di Sassari. Spiega Bruno Murgia: «L'istituto nasce nel 1972 con un legge istitutiva il cui primo firmatario è stato proprio Lilliu».
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Spettacoli e Società (Pagina 27 - Edizione CA)
Giovedì dalle 10 al parco della Cittadella di Monserrato Univercity Festival
Siete pronti a ballare?
Sikitikis, Train To Roots, Juicy M. e Dusty Kid per il primo happening universitario in Sardegna
 
Musica, arte, cultura, spettacoli, enogastronomia, sport: l'Università di Cagliari si prepara alla grande festa. Giovedì primo maggio, infatti, al parco della Cittadella Universitaria di Monserrato, si celebra il primo “Univercity Festival, un'Isola e migliaia di universi”, evento organizzato dall'associazione culturale University di Fabrizio Mattu.
Un'intera giornata, a partire dalle 10 del mattino fino a notte fonda, dedicata al divertimento con migliaia di studenti in arrivo da tutta Europa. «Prendendo spunto dalla settimana europea dell'università, l'idea è quella fare un Festival in Sardegna», spiega Pigi Giorgetti, uno degli organizzatori. «Adesso partiamo da Cagliari, l'obiettivo è arrivare, nel 2018, a organizzare un festival di una settimana in tutta la Regione».
Il clou è rappresentato dai concerti: su un grande palco, oltre 10 metri, si alterneranno Sikitikis, Train To Roots, Juicy M. Dusty Kid. E ancora, Ensi & Simone e Tiger! Shit! Tiger! Tiger!, Katsudoji, The Hearts & The Void, Whiu Whiu e Horje Delirio. Cartellone ricchissimo, quindi, per la prima edizione che si annuncia ricca di sorprese. Se la sera si balla al ritmo delle canzoni eseguite degli artisti sul palco, durante la giornata ci si può divertire con il calcetto, il basket, lo skateboard. Chi vorrà potrà, invece, dedicarsi all'arte e alla cultura partecipando ai contest di graffiti e street art. Per tutto il giorno, negli stand allestiti in tutta l'area della Cittadella si potranno gustare le specialità della cucina tipica sarda: pasta fresca, formaggi, salumi, vini e dolci, tutti prodotti “dop”. I momenti di svago saranno accompagnati anche con diverse postazioni di dj-set.
Il Comune di Cagliari, che è promotore della manifestazione insieme a quello di Monserrato, la Regione e l'Università di Cagliari, ha prolungato fino a notte fonda gli orari delle linee del Ctm che da Cagliari arrivano alla Cittadella e viceversa. Non solo. «Al capolinea della metropolitana di Monserrato saranno disponibili navette che faranno avanti e indietro gratuitamente per l'intera giornata con la Cittadella», spiega Giorgetti. Divertimento e sicurezza, quindi. Il biglietto per l'intera manifestazione costa 15 euro. Prevendite al Box Office di viale Regina Margherita, a Cagliari. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito internet www.univercityfest.com.
Mauro Madeddu
 
L’UNIONE SARDA
9 – L’Unione Sarda
Provincia Sulcis (Pagina 48 - Edizione CA)
IGLESIAS. Il programma
Un Primo maggio all'insegna della cultura
 
Sarà un Primo maggio all'insegna della cultura. E della riflessione. A Iglesias la giornata del lavoro (che non c'è) si celebra aprendo le porte del teatro Electra per ospitare una tappa itinerante del “Festival della filosofia”, organizzato dal “Teatro stabile della Sardegna” e arrivato a Cagliari alla terza edizione. L'iniziativa che si svolgerà a Iglesias, dal titolo “Vagli a spiegare che è primavera”, è curata dalla compagnia “La Cernita teatro” in collaborazione con “Teatro Stabile della Sardegna”, assessorato comunale alla Cultura e Università di Cagliari. L'intento degli organizzatori è chiaro: «creare un ponte tra espressione artistica e pensiero».
La manifestazione si aprirà alle 16 con il dialogo tra la filosofa e docente Roberta De Monticelli e l'ex magistrato Gherardo Colombo. Alle 17.30 spazio allo spettacolo de “La Cernita” dal titolo “Oliena 1946-Cortoghiana 1952: frammenti”. Sul palco Monica Porcedda, regia di Gloria Uccheddu. Dalle 18 alle 20 lezione-concerto dal tema “Il lavoro nel cantautorato italiano”, con Roberto Serra, Cinzia Crobu e i Jokers, nota band rock isolana, che riproporrà brani di Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Fabrizio De Andrè e molti altri ancora. I musicisti: Francesco Atzori (voce e chitarra), Giorgio Pinna (chitarra solista e cori), Fabio Murtas (batteria e percussioni) e Francesco Ledda (basso elettrico).
Giovedì dovrebbero essere aperti anche i siti minerari (come a Pasquetta, senza prenotazione), ma la comunicazione ufficiale da parte dell'Igea sarà fatta soltanto oggi.
Cinzia Simbula
 

LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 4
giunta
Sanità, oggi la nomina del direttore generale
 
CAGLIARI Patto di stabilità e nomina del direttore generale dell’assessorato alla sanità sono i punti più significativi dell’ordine del giorno della seduta di oggi della giunta Pigliaru. Del Patto parlerà l’assessore al bilancio Raffaele Paci anche alla luce degli ultimi incontri avuti con la Ragioneria generale dello Stato e secondo l’esecutivo «dall’esito favorevole per il riconoscimento in tempi brevi della possibilità di spendere 1,2 miliardi oltre i vincoli proprio per le maggiori entrate riconosciute». A portare al tavolo di viale Trento la nomina del direttore generale sarà invece l’assessore alla sanità, Luigi Arru. Sempre oggi la giunta dovrebbe cominciare ad affrontare proprio il problema delle nomine negli enti e nelle società controllate, col primo problema che potrebbe esserci con il consiglio d’amministrazione dell’Ersu di Cagliari su cui è in corso una spartizione in Consiglio regionale. Per la maggioranza nel Cda potrebbe entrare il giornalista Claudio Cugusi (La Base), mentre la minoranza avrebbe designato l’ex assessore dell’Udc Andrea Biancareddu. Il presidente dell’Ersu di Cagliari sarà poi nominato dal governatore Pigliaru sentito il rettore di Cagliari. Sempre a proposito di nomine oggi dovrebbero essere completati gli staff dei dodici assessori (segretario particolare, capo di gabinetto ed esperto, con l’insistente richiesta che però siano pubblicati i curricula dei prescelti come prevedono le norme sulla trasparenza delle amministrazioni pubbliche) e deliberato l’incarico di capo dell’Ufficio stampa della Giunta. Sarà Roberto Morini, già caporedattore de La Nuova Sardegna e ora in pensione.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 20
Il sindacato degli ispettori sanitari critica l’Università
«La Prevenzione Ambientale è insegnata in modo anomalo»
Una laurea triennale con molta teoria e ben poca pratica
di Gabriella Grimaldi
 
SASSARI Una laurea triennale, quella in Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, che oggi potrebbe rappresentare un concreto sbocco lavorativo per i giovani ma che, secondo la denuncia della segreteria regionale dell’Unpisi (Unione nazionale personale ispettivo sanitario), è vanificata dalla totale assenza di esperienza pratica nel piano didattico. «Si tratta di un’anomalia tutta sassarese – dicono dalla segreteria regionale che sulla questione sta portando avanti una battaglia da oltre due anni – perché, così come prevede la normativa e come succede in tutte le altre università, l’insegnamento relativo alle Tecniche di prevenzione viene tenuto da tecnici della prevenzione regolarmente iscritti all’associazione riconosciuta dal ministero. Ai quali è anche affidata tutta la parte didattica legata ai tirocini. La laurea triennale dell’ateneo turritano invece è gestita in maniera del tutto diversa e i docenti sono scelti tutti all’interno dell’università». Secondo l’Unpisi in questo modo agli studenti vengono a mancare tutta una serie di nozioni pratiche che soltanto chi lavora sul campo può insegnare. Un tecnico della prevenzione dovrebbe infatti spiegare come si effettua un sopralluogo in un cantiere (sicurezza sul lavoro) o in un supermercato o in un’azienda produttrice (igiene degli alimenti) mentre i tirocini dovrebbero essere finalizzati proprio a far sperimentare agli studenti le tecniche nei luoghi dove un domani di svolgerà la loro professione sia come dipendenti di una Asl che da liberi professionisti. «Succede invece che, nonostante tutte le nostre sollecitazioni al ministero, all’assessorato regionale alla Sanità e all’università nella persona del rettore – continuano i rappresentanti dell’associazione – nulla sia cambiato. Il risultato è che i ragazzi, dopo aver conseguito la laurea a costo di grossi sacrifici, si ritrovano a sostenere l’esame di Stato abilitante e i concorsi pubblici a livello nazionale, impreparati su molti aspetti della professione e vengono regolarmente superati dai colleghi provenienti dalle altre università. Perché sia chiaro che soltanto a Sassari si è venuta a creare una situazione del genere». Nelle comunicazioni inviate dall’associazione al ministero e all’università di Sassari si rileva che «la figura del direttore delle Attività formative e di tirocinio nella laurea triennale di Tecniche dalla prevenzione è stata affidata a un perito industriale in palese contrasto con quanto stabilito dal decreto ministeriale 270/04 e da altre direttive del ministero che stabiliscono come l’incarico debba essere affidato a un laureato magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione». Inoltre «gli studenti svolgono i tirocini formativi affiancati da figure professionali diverse da quella del Tecnico della Prevenzione con conseguenti carenze sotto il profilo della preparazione». Dopo le varie segnalazioni agli organi competenti e dopo non aver ricevuto alcuna risposta l’associazione regionale dei tecnici della prevenzione ha voluto dimostrare il proprio dissenso impedendo ai propri associati di far parte delle commissioni di laurea e per l’esame di Stato. Il ministero ha dovuto ovviare nominando tecnici dell’associazione del Piemonte perché la presenza dei Tecnici è una condizione essenziale per permettere ai giovani di laurearsi. Una guerra, insomma, che secondo la segreteria Unpisi rischia di danneggiare ulteriormente i ragazzi, già penalizzati dal fatto di non essere competitivi sul mercato del lavoro «a causa di una gestione più unica che rara nel panorama nazionale».
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Cultura e spettacoli – pagina 33
“Univercity”, una festa da danzare
Il 1° maggio alla Cittadella di Monserrato in migliaia per Train to Roots, Sikitikis, Ensi e Dusty Kid
di Walter Porcedda
 
CAGLIARI I popolari e amatissimi Train To Roots, profeti della musica in levare, i raffinati ed eclettici Sikitikis, Dusty Kid, produttore di fama internazionale di techno, gli scatenati post punk di Tiger! Shit! Tiger, la grintosa e seducente dj Juicy M e il carismatico re del freestyle Ensi per l’Hip Hop. Davvero Tanta roba per rubare il nome della etichetta discografica indipendente fondata da Guè Pequeno dei Club Dogo nelle cui fila milita appunto il sensibile autore e interprete di “Uomini contro” l’eccellente hit del rapper originario di Alpignano, alle porte di Torino, uno dei migliori rapper italiani, uno dei protagonisti più in vista della big reunion che attende migliaia di giovani, il prossimo 1 maggio, nel parco della Cittadella degli Studi di Monserrato per la festa di “Univercity”. Un mega party dedicato alla cultura, all’arte, allo sport e, ovviamente, soprattutto alla musica. Uno spazio aperto dalla fine mattinata – aprirà i cancelli solo quando la tradizionale processione e sfilata per le vie del centro cagliaritano sarà conclusa – fino a tarda ora con otto diverse aree attrezzate dedicate al relax e alle degustazioni ma anche allo sport (sono previsti tornei di basket e calcetto). La manifestazione aperta a tutti gli universitari e ai giovani dell’isola e alla partecipazione degli studenti stranieri residenti nella regione è nata in virtù della collaborazione e sinergia delle associazioni culturali Goliardia Universitaria, Esn e Studenti ayo assieme a University Rock ed Escape che hanno montato questo evento raccogliendo sponsor privati e mettendo in prevendita i biglietti al prezzo popolare di 15 euro (solo fino al 14 aprile) con un immediato successo (in pochi giorni venduti oltre tremila biglietti). Grande anche lo sforzo per allestire lo spazio. Chi arriverà sarà accolto da una scenografia di colori e luci. Un grande palco alto più di dieci metri dove su grandi schermi prenderanno vita immagini tridimensionali costruite ad hoc da visual artist. Tutto finalizzato ad una festa di suoni, musica e ritmi. Tutta musica da ballare. Dal rock all’hip hop fino alla elettronica dei dj. E ci sarà veramente l’imbarazzo della scelta e, in ogni caso, musica per tutti i gusti. Da ascoltare e da seguire con gli occhi e con il cuore quella dei bravissimi Sikitikis che, dopo il successo registrato con “Le belle cose” (oltre duecentomila dowload) dal vivo in questa tappa del loro nuovo tour proporranno un po’ la storia della loro formazione. A ruota altra importante bandiera della musica targata Quattro Mori è quella dei Train To Roots una delle migliori formazioni reggae a livello europeo. Attivi da dieci anni i Train To Roots hanno licenziato proprio queste ultime settimane il nuovo album “Growing” , inciso al termine di due anni in giro per il mondo. Post punk energico e d’assalto quello degli umbri Tiger!Shit!Tiger. Dal vivo regalano performance asciutte e di solida grinta, tali da conquistare anche il pubblico anglosassone. Poco da dire per Ensi, attesissimo e amatissimo rapper, mago e campione di freestyle, mentre a far muovere velocemente i piedi e saltare sarà sicuramente Dusty Kid, produttore di origine sardo, famoso in campo internazionale (suoi brani sono stati commissionati da artisti come Moby e Pet Shop boys) e la bella Jucy M originaria dall’Ucraina, dispensatrice di energia e ritmo.

Questionario e social

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