Giovedì 17 aprile 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 aprile 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 18 - Edizione CA)
Distretto sardo, 4 nuovi soci
RICERCA AEROSPAZIALE. Nel Dass anche Alenia, Nemea, Piaggio, Nurjana
 
Il distretto aerospaziale sardo allarga il proprio perimetro. Nel Dass, la sigla che indica proprio il distretto aerospaziale, entrano nuovi soci: Alenia Aermacchi, Nemea Sistemi, Nurjana Technologies e Piaggio aero industries entreranno presto a far parte della compagine societaria. Il distretto riunisce gli enti pubblici e le imprese che operano in Sardegna nel settore della ricerca aerospaziale. Tra gli enti pubblici ne fanno parte le Università di Cagliari e Sassari, Sardegna Ricerche, il Cnr, il Crs4 e l'Istituto nazionale di Astrofisica.
NOVITÀ L'adesione dei nuovi partner rappresenta «un importante passo avanti verso il consolidamento del Distretto» fa sapere la società. Nell'assemblea di lunedì scorso sono stati definite le principali linee dei progetti che si vogliono seguire: protezione civile e ambientale con l'ausilio di informazioni satellitari, piattaforma di test per aerei a pilotaggio telecomandato, esplorazione di Luna e Marte, materiali e tecnologie per l'astronomia e l'aerospazio, ma anche la sorveglianza, il «tracciamento e la predizione» delle rotte di oggetti orbitanti intorno alla Terra. «Abbiamo definito», sottolinea ancora il presidente del distretto, Giacomo Cao, «un'adeguata strategia che possa far recepire il valore del Distretto a livello regionale, nazionale e internazionale con l'obiettivo di raggiungere importanti livelli di finanziamento per contribuire alla crescita e allo sviluppo del settore anche in Sardegna». ( an. ber. )
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 27 - Edizione CA)
I Monumenti Aperti ora possono ingigantirsi
A maggio le statue di Mont'e Prama nella lista con Saccargia e le Rocce Rosse
 
Monumenti Aperti cresce, e non solo perché quest'anno arruola i Giganti. Nei cinque weekend dal 3 maggio al 1 giugno saranno oltre seicento i siti aperti gratuitamente ai visitatori (con novità come la basilica di Saccargia e le Rocce di porfido rosso di Arbatax oltre alle statue di Mont'e Prama) contro i 520 dell'anno scorso, e le amministrazioni coinvolte passano da 31 a 46.
Il contributo della Regione sarà di 30 mila euro come l'anno scorso, quando con l'apporto dei Comuni e delle Province si arrivò a 150 mila complessivi. Per quest'anno si vedrà: i centri sono di più, ma è vero anche che la crisi ha azzannato ancora più a fondo i bilanci delle amministrazioni locali. Di sicuro c'è che Monumenti Aperti diventa un prodotto da esportazione: come spiegavano ieri l'assessore alla Cultura Claudia Firino, quello al Turismo Francesco Morandi e il presidente di Imago Mundi Fabrizio Frongia, questa formula nata a Cagliari diciotto anni fa verrà replicata in Piemonte, a Santo Stefano Belbo, dove i volontari guideranno lo sguardo dei visitatori sulle tracce di Cesare Pavese e nella memoria dell'alluvione di vent'anni fa. Un elemento, rifletteva Firino, che dovrebbe indurci a una minore timidezza nel proprorre come esempio le nostre buone prassi.
Proprio i volontari - per il 60 per cento studenti delle università, delle superiori e delle elementari isolane - sono secondo Firino come il fulcro dell'evento. È la narrazione a costruire la tanto sospirata identità, è la capacità di trasmettere conoscenze su un nuraghe, una chiesa, un elemento paesaggistico a costruire il senso di appartenenza. Saranno oltre diecimila (il conteggio è fatto sulle polizze di assicurazione contro gli infortuni stipulate per ciascuna guida) a illustrare siti e monumenti ai visitatori. Tra questi ultimi, lo scorso anno, c'era anche Morandi che ieri, scherzando ma non troppo, si presentava «a nome non dell'assessorato al Turismo ma del sito archeologico di viale Trieste 105», visto che anche la sede del suo lavoro amministrativo rientra nell'elenco dei siti cagliaritani. In realtà gli capiterà spesso di presentarsi come assessore e di farlo insieme alla sua omologa alla Cultura: «È evidente il significato simbolico del presentarci insieme: cultura e turismo saranno al centro di una programmazione strategica». Non è l'unico gioco di squadra emerso ieri: il gruppo di lavoro che promuoverà Monumenti Aperti vedrà l'università di Cagliari e il consorzio Camù collaborare con @insopportabile , i cui cinguettii riscuotono amplissima attenzione fra gli utenti di Twitter.
Sarà uno modo - insieme alla promozione tradizionale, dagli infopoint alla pubblicità su tv e giornali - per incoraggiare a visitare «eccellenze del nostro territorio che in alcuni casi sono chiuse ai visitatori, in altri sono semplicemente ignorate», ha riassunto Frongia.
Questo è il calendario delle aperture guidate nei Comuni che aderiscono:
3-4 MAGGIO Codrongianos, Fluminimaggiore, Oristano, San Gavino Monreale, Sanluri, Sardara, Sassari.
10-11 Bosa, Cagliari.
17-18 Alghero, Arbus, Assemini, Cabras, Carbonia, Capoterra, Sadali, San Teodoro, Sestu, Settimo San Pietro, Sinnai, Tortolì/Arbatax, Villanovafranca.
24-25 Elmas, Gonnesa, Ozieri, Padria, San Giovanni Suergiu, Sant'Antioco, Santo Stefano Belbo, Serdiana, Siddi, Telti, Teulada.
31-1 GIUGNO Buggerru, Dolianova, Gonnosfanadiga, Iglesias, Olbia, Porto Torres, Portoscuso, Quartucciu, Quartu Sant'Elena, Santa Giusta, Selargius, Soleminis, Villasor. ( cel.ta )
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 39 - Edizione CA)
Dai libri al posto di lavoro: Ichnusa premia i progetti
Sesta edizione del concorso di promozione pubblicitaria del brand
 
Dalla teoria sui libri di testo alla realizzazione di un progetto marketing il passo è breve se di mezzo c'è il Premio Ichnusa, un concorso che da sei edizioni consente agli universitari di Cagliari - Scienze Economiche Giuridiche e Politiche e Scienze della Comunicazione - di cimentarsi in un vero e proprio progetto di promozione del brand. Ieri le premiazioni, in un'aula di viale Fra Ignazio gremita di studenti creativi e determinati (80 in tutto hanno risposto alla chiamata di Ichnusa, con 20 proposte). Ad aggiudicarsi il primo premio per originalità, coerenza e fattibilità è stato “Disegna la tua Ichona”, realizzato da Stefano Cannas, Filippo Cotza e Michele Porcedda, studenti in Economia e gestione dei sistemi turistici a Oristano: la loro idea di lanciare sui social network un contest per disegnare l'icona della nuova Ichnusa Limone Radler potrebbe essere operativa già nei prossimi mesi, in vista dell'appuntamento estivo Mondo Ichnusa.
Al secondo posto si è classificato il progetto “Quest'estate ci sposiamo”, spot che rappresenta il sodalizio fra la birra e il limone, e al terzo, ex aequo, “Beer Bike” e “Flipagram e co-marketing”.
Tutti i vincitori, una quindicina, ieri pomeriggio hanno sostenuto i colloqui col team marketing giunto appositamente da Milano: fra loro sarà designato il vincitore di uno stage retribuito (poco meno di 800 euro netti) presso l'azienda, «dove vengono sostenuti in tutte le attività ma anche responsabilizzati, come facenti parte del nostro gruppo», ha sottolineato la manager del gruppo Gaia Riccardi. Il vincitore 2013, Alessandro Chessa, 23 anni appena compiuti, dopo aver trascorso i sei mesi di stage è riuscito a usufruire di una sostituzione maternità e ora dovrebbe addirittura essere assunto: «Mi mancavano 4 esami e la tesi ma non ci ho pensato due volte a partire (si è laureato lo scorso marzo). Era sconvolgente dare del tu anche ai vertici ed essere interpellato su questioni importanti».
Vere opportunità di lavoro, dunque, che non sfuggono all'attenzione del docente di Marketing Giuseppe Melis: «È un'occasione davvero preziosa potersi avvicinare al lavoro per il quale ora stanno studiando».
Il concorso è iniziato lo scorso febbraio con un seminario intensivo di tre giorni, poi lo studio del proprio progetto e, ieri, premiazione e colloqui. Tra due settimane il nome del vincitore.
Michela Seu
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 41 - Edizione CA)
Scuola elementare Lilliu
Dedicato all'archeologo l'istituto di via Garavetti
Il dirigente scolastico: «La sua attività ci serva da insegnamento»
 
Nessuna targa né taglio di nastro. Solo un breve discorso e alcune diapositive di un tempo, per ricordare uno studioso, un insegnante, un padre. Si è svolta così, in semplicità, la cerimonia d'intitolazione della scuola primaria di via Garavetti a Giovanni Lilliu, figura di spicco dell'archeologia e cultura cagliaritane, scomparso due anni fa. Lunedì pomeriggio il dirigente scolastico Francesco Manconi e il corpo docente hanno accolto le due figlie Cecilia e Caterina, il sindaco Massimo Zedda e l'assessore comunale alla pubblica istruzione Enrica Puggioni per tagliare il traguardo di un iter iniziato diciotto mesi fa.
«Sono stato un suo allievo ma l'idea ha un significato più profondo», rivela il dirigente, «l'attività e la vocazione intellettuale di Lilliu rappresentano, per gli studenti di ieri e oggi, un invito a costruire il proprio futuro studiando il passato e vivendo il presente sulla base di alcuni principi fondamentali che ha sempre coltivato».
La proposta, accolta quasi all'unanimità dal collegio dei docenti nel settembre 2012 a pochi mesi dalla scomparsa del professore, è stata approvata, ironia della sorte, a fine febbraio. Quindi, durante il centenario della nascita di Lilliu, celebrato con l'inaugurazione delle due mostre a lui dedicate, e l'esibizione al pubblico dei Giganti di Mont'e Prama. «Non li aveva mai dimenticati», ha ricordato Manconi, «l'immagine era impressa sulla copertina di un suo volume del 1982».
Le sue tante e appassionate battaglie in difesa del patrimonio culturale e ambientale possono diventare uno stimolo per le nuove generazioni. Una prima occasione sarà la prossima edizione di Monumenti Aperti. «Vorremmo non fosse più un'iniziativa episodica ma trovasse continuità con la vera e propria adozione dei monumenti da parte della cittadinanza e delle scuole».
Il plesso di Monte Urpinu è il primo, in Sardegna, a fregiarsi del nome di professor Lilliu. Da un paio di settimane il nuovo titolo campeggia già, a caratteri rossi ed eleganti, in testa alla home page del sito web dell'istituto. Sulla scrivania del dirigente sono cambiati anche i timbri. A breve, seguirà tutta la documentazione. «Ma non è una questione estetica e formale», precisa, «il professore ci ha consegnato un motto, che vogliamo applicare al nostro lavoro di tutti i giorni: la migliore eredità che possiamo lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti sono le radici e le ali. Le prime irrobustiscono l'albero della nostra identità, le seconde ci portano a conoscere l'altrove. Solo così potremo indicare strade nuove alle future generazioni».
Clara Mulas
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 5 - Edizione CA)
LA RIFORMA. Il confronto
Erriu promette: legge urbanistica in tempi rapidi
 
«La riforma della legge urbanistica arriverà in tempi rapidi». Ad annunciarlo è l'assessore Cristiano Erriu, convinto che la Regione «si doterà prestissimo dell'aggiornamento del Piano Paesaggistico regionale e di un testo unico sull'edilizia che semplificherà le procedure e accorcerà i tempi della burocrazia». Il rappresentante della Giunta, ieri mattina a Cagliari, ha incontrato gli enti locali, le Università, i consorzi di bonifica e industriali, i sindacati, gli ordini e le categorie professionali di ingegneri, geologi, geometri, architetti, periti industriali e agrari. Non ci sarà un intervento con la mannaia su ciò che è stato fatto ma uno studio approfondito con l'obiettivo di «coniugare insieme la tutela del nostro ambiente con le esigenze dello sviluppo, eliminando tutti gli elementi di criticità», ha sottolineato Erriu. Dunque il percorso continua senza «scorciatoie che rendono nulli gli atti», dice l'assessore che punta a «collaborare con gli altri assessorati regionali competenti». Apprezzamenti per il nuovo corso sono arrivati anche dal vicepresidente dell'Anci, Emidio Contini, presente alla riunione: «L'assessore Erriu ha la capacità di vedere le cose attraverso gli occhi dell'amministratore. Questo è un aspetto molto positivo». Contini è convinto che «i sindaci debbano dare il loro parere perché sono le figure istituzionali più a contatto con i cittadini e dunque chiamati a risolvere le numerose problematiche che il Ppr ha spesso causato. Per questo motivo convocheremo a breve tutti i sindaci per raccogliere ulteriori segnalazioni e consigli». (mat. s.)
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Spettacoli e Società (Pagina 28 - Edizione CA)
TEATRO. Crogiuolo-UnivErsu
Perché Mattei fu un patriota degli anni '50
 
Come definire un uomo che tentò di cambiare le regole del gioco imposte dai signori del petrolio, al fine di aprire una via italiana all'energia che avrebbe dato sicurezza e autorevolezza al nostro Paese? Un eroe. E infatti, Enrico Mattei, fondatore dell'Eni, questo fu. Un uomo che, con intelligenza, astuzia e coraggio, negli anni '50 e '60 ridette orgoglio all'Italia. Ce ne fossero ancora di tipi come lui, oggi non ci troveremo nelle drammatiche condizioni che tutti conosciamo.
A distanza di oltre cinquant'anni dalla sua scomparsa, avvenuta a causa di un incidente aereo ancora avvolto da tanti interrogativi, la figura di Mattei non smette di affascinare e di essere analizzata attraverso libri o pièce teatrali come quella andata in scena l'altro pomeriggio a Cagliari nel teatro Nanni Loy, intitolata “Enrico Mattei: un patriota”, diretta da Rita Atzeri e interpretata da Fausto Siddi, nel ruolo di un giornalista incaricato di scrivere un articolo su Mattei.
«È un lavoro che nasce dalla collaborazione tra il Crogiuolo e la Facoltà di Lettere dell'Università di Cagliari, in particolare, con la professoressa Maria Luisa di Felice, titolare della cattedra di Storia contemporanea» spiega la regista a fine rappresentazione. «Lo spettacolo si inserisce nel progetto UnivErsu Teatro, che ha un respiro pluriennale, e come obiettivo principale quello di costituire una compagnia teatrale universitaria, seguendo l'esempio di ciò che fu fatto tanti anni fa», prosegue Rita Atzeri. «Per rendere più efficace il lavoro con i ragazzi, abbiamo pensato di coinvolgere i docenti nella stesura del programma artistico. Ai seminari, si unirà anche l'attività della compagnia teatrale, che svilupperà i temi di volta in volta affrontati. La parte didattica vera propria, partirà in autunno. Quella che si sta svolgendo in questi mesi, è una sorta di anteprima».
Il 6 maggio, altro rendez-vous, questa volta, con la compagnia sulcitana La cernita, impegnata nella produzione “Il lavoro mobilita: 1948 a Carbonia e dintorni”. Testo e regia, Monica Porcedda. In scena: Alessandro Congeddu, Arianna Basciu, Carla Galliu, Gloria Uccheddu, Lucia Longu, Luciano e Rosanna Sulas, Mariella Mannai, Piero Deidda, Piero Carta, Riccardo Montanaro.
Carlo Argiolas
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 76 - Edizione CA)
Alghero
Architettura senza spazi, l'appello del rettore
 
Architettura è a corto di spazi e il rettore Attilio Mastino scrive al commissario straordinario: «La mancata consegna delle aule ha provocato, e continua a provocare, profonde difficoltà al Dipartimento di Architettura, all'Università e anche, sinceramente - si legge nella lettera - a tutta la città di Alghero che si vede privata di spazi culturali importanti da troppo tempo e dopo avere investito cifre considerevoli». I locali promessi all'interno del complesso di Santa Chiara non sono stati ancora consegnati, quattro aule, indispensabili per l'attività didattica. «Esiste una convenzione che regola il rapporto Comune-Università e una delibera che impegnava l'Amministrazione alla consegna di tutte le aule e all'avvio della gestione congiunta della biblioteca», incalza il rettore. Anche il preside Arnaldo Cecchini si unisce all'appello e va oltre. «Entro maggio porterò scatoloni di libri in biblioteca - annuncia - entrerò nelle aule e farò lezione». (c. fi.)
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano (Pagina 71 - Edizione CA)
Scano Montiferro
Arriva la laurea via web
 
Per gli studenti-lavoratori il Centro multimediale di Scano Montiferro, che gestisce la laurea in informatica del Politecnico di Torino, ha una interessante offerta formativa. Chi vuole iscriversi al corso di laurea può frequentare direttamente da casa e risparmiando più della metà dei costi degli studenti normali. «Una opportunità che vogliamo dare a tutti coloro che lavorano e che hanno poco tempo per frequentare le lezioni», spiega Giuseppe Rosa direttore del Centro Multimediale di Scano. Basta avere un pc a casa e una buona connessione internet e il gioco è fatto. «Si può seguire - prosegue Rosa - l'intera attività didattica in modalità e-learning grazie all'utilizzo di una piattaforma informatica. Saranno disponibili videolezioni in streaming del Politecnico di Torino». Le iscrizioni scadono il 30 di maggio. ( j . p. )
 
L’UNIONE SARDA
9 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 26 - Edizione CA)
Studi di genere
Un mare in comune, e sette secoli di storie al femminile: diverse eppure vicine
 
Dal Quattrocento al nostro millennio: sette secoli raccontati attraverso sette figure femminili. Diverse ma vicine, perché hanno un mare in comune. Si chiama “Tutte Mediterranee, storie di donne e di culture” il libro (Edizioni Epoké) promosso dal centro studi “Il Mediterraneo Al Mutawassit” di Cagliari e curato dalle ricercatrici Melania Busacchi e Emanuela Locci della Facoltà di Scienze Politiche. Presentato mercoledì al SeArch del Comune di Cagliari. Sette saggi per un quadro sulla realtà di genere nel Mediterraneo. Non solo storie personali, ma anche problematiche come la religione, il potere, la famiglia, i viaggi. La vita delle nobildonne nella Serenissima del Quattrocento. O la vicenda politica e personale di Tansu Çiller, prima donna premier di Turchia negli anni Novanta. «Vogliamo stimolare - spiegano le curatrici dell'opera Emanuela Locci e Melania Busacchi - gli studi di genere nel bacino del Mediterraneo. I recenti avvenimenti che hanno interessato l'area hanno portato alla ribalta problemi politici ed economici. Nonostante gli innumerevoli tentativi di repressione recenti e meno recenti, il contributo della donne resta fondamentale nello sviluppo storico, morale e culturale della società». Centocinquanta pagine che raccolgono sette contributi di altrettanti dottori di ricerca (Roberto Ibba e Sante di Biase, Emanuela Locci, Melania Busacchi, Elisabetta Serafini, Valeria Cocozza, Valentina Oldrati) in cui le ricercatrici cagliaritane provano a dare una nuova chiave di lettura al ruolo femminile negli sviluppi ed negli assetti storico-politici dei paesi del Mediterraneo.
Lo studio sull'uso del testamento da parte delle donne sarde nell'Ottocento mostra l'ampiezza dei diritti femminili. La ricerca è trasversale rispetto alle classi sociali e particolarmente interessante risulta il ruolo femminile nei testamenti maschili. Un saggio si concentra sul rapporto tra religione e Stato nel Seicento, un altro sull'emigrazione verso l'America. Ma non manca l'attenzione alla lotta odierna delle donne libanesi.
Fabio Ledda
 

LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Prima pagina
nelle cronache
Marco Vannini si candida per il rettorato
 
Per la candidatura a rettore spunta a sorpresa il nome di Marco Vannini, docente del Dipartimento di Scienze economiche.
 
Sassari - pagina 27
Università al voto, si fa avanti Vannini
Spunta a sorpresa il nome del docente del Dipartimento di Scienze economiche per la candidatura a rettore
di Gabriella Grimaldi
 
SASSARI Un nuovo nome spunta fra i candidati rettori dell’università di Sassari. Si tratta di Marco Vannini, professore ordinario del Dipartimento di Scienze economiche e aziendali, che va ad affiancarsi ai quattro colleghi che hanno già da tempo manifestato la volontà di presentare la propria candidatura alla carica ricoperta attualmente da Attilio Mastino. Nessuna delle candidature, va detto, è stata ancora presentata ufficialmente poiché il calendario delle elezioni universitarie prevede che questa operazione possa essere effettuata fino alle 13 del 19 maggio. Di fatto però i candidati alla massima carica universitaria hanno già avviato da tempo una serie fitta di incontri finalizzati alla presentazione dei programmi. L’ultimo in ordine di tempo è stato un confronto fra i candidati e il personale tecnico amministrativo che si è svolto il 9 aprile. In quell’occasione hanno risposto alle domande di una folta parte di dipendenti dell’università che il 17 giugno sono chiamati al voto, il direttore del Dipartimento di Agraria Giuseppe Pulina, il direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche Andrea Montella, il professore ordinario del dipartimento di Veterinaria, nonchè direttore dell’ospedale veterinario, Eraldo Sanna Passino e il professore ordinario Massimo Carpinelli del Dipartimento di Chimica e Farmacia. Ai dirigenti e impiegati degli uffici universitari hanno illustrato i punti principali dei loro programmi parlando di ricerca «dalla qualità della ricerca arrivano i finanziamenti. È necessario sostenere le aree di debolezza e condividere le attrezzature» (Montella), dei maggiori ostacoli che si frappongono alla crescita dell’ateneo «liberiamo la creatività dei ricercatori dalla burocrazia e pensiamo già alle valutazioni del 2015» (Pulina), di università e assistenza «il rettore deve garantire il ruolo di tutto il personale universitario nell’Aou, e puntare all’eccellenza» (Carpinelli) e della didattica «è necessario coinvolgere fortemente i dipartimenti anche nella programmazione dell’offerta formativa. 51 corsi sono decisamente troppi» (Sanna Passino). Sono solo alcuni dei temi toccati dai candidati che stanno continuando a partecipare a riunioni utili alla diffusione dei loro programmi. La candidatura di Marco Vannini, economista molto stimato nell’ambiente, collega e amico del presidente della Regione Francesco Pigliaru, tuttavia è stata colta con sorpresa da chi forse non si aspettava passi avanti considerati tardivi. Adesso toccherà a Vannini far conoscere il proprio programma di rilancio dell’università turritana che negli ultimi anni ha sofferto molto a causa della crisi economica e dei pesantissimi tagli attuati dal Governo sul Fondo di funzionamento ordinario. Il nome del prossimo rettore comunque si conoscerà soltanto il 17 giugno. Una seconda eventuale votazione è prevista per il 19 giugno e, in caso di mancata elezione, si procederà a un primo e a un eventuale secondo ballottaggio, già previsti per il 25 e il 27 giugno.Possono presentare la propria candidatura gli aventi diritto al voto passivo, che sono i professori ordinari in servizio nelle università italiane e che abbiano optato per il regime di impegno a tempo pieno. Possono invece recarsi alle urne per questa speciale votazione i docenti dell’ateneo, i membri del Consiglio degli studenti i rappresentanti degli studenti nei Consigli di Dipartimento e i rappresentanti del personale tecnico-amministrativo. Chi sicuramente non potrà ripresentarsi è il rettore Attilio Mastino che, in base alla legge Gelmini, ha esaurito le possibilità rinnovo del mandato. Il rettore che verrà eletto rimarrà in carica per i prossimi sei anni.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 4
Urbanistica, a giugno prima bozza del Ppr
l’assessore erriu ha concluso gli incontri per la revisione
 
CAGLIARI A tappe forzate per presentare entro giugno la prima bozza di quella che sarà una rivoluzione urbanistica. È questa la tabella di marcia che si è imposto l’assessore Cristiano Erriu. Ieri ha concluso il giro di consultazioni sulla revisione del Piano paesaggistico Soru dopo che la giunta ha annullato il Pps di Cappellacci. Nei giorni scorsi il confronto era stato con le imprese e gli ambientalisti, al terzo tavolo si sono presentati gli enti locali, le università, i sindacati e sei ordini professionali, ingegneri, geologi, geometri, architetti, periti industriali e agronomi. Il confronto è durato oltre due ore e tutti hanno contribuito alla discussione con interventi, suggerimenti e memorie scritte. «È quello che volevamo – ha detto l’assessore – perché puntiamo a costruire una riforma totale del sistema urbanistico». In testa c’è ovviamente il Ppr, ma sullo stesso binario viaggiano anche la legge urbanista e il testo unico sull’edilizia, ormai troppo vecchi. «È indispensabile puntare a questo pacchetto complessivo – ha aggiunto l’assessore – per garantire insieme al massimo rispetto dell’ambiente, regole che devono essere chiare da subito». Tutela e sviluppo dovranno camminare assieme: «Vogliamo eliminare – ha detto ancora Erriu – tutte le criticità che finora hanno messo in crisi il sistema e per questo d’accordo con l’assessorato all’ambiente, non faremo tabula rasa del lavoro tecnico fatto in precedenza ma da lì ripartiremo per eliminare la sovrapposizione di leggi, leggine e circolari». La semplificazione avrà tempi rapidi, ma tutto avverrà «nella piena tutela del paesaggio, nella massima legittimità, senza scorciatoie che rendano poi nulli gli atti e soprattutto vogliamo confrontarci con lo Stato». I tempi sono stati annunciati: entro giugno la bozza sarà pronta e finirà per essere un primo duro colpo non ai vincoli, ma alla burocrazia. (ua)
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Economia – pagina 12
Distretto aerospaziale, nuovi soci
Entrano Alenia Aermacchi, Piaggio Aero, Nemea e Nurjana
 
CAGLIARI Il Distretto aerospaziale della Sardegna (Dass) si allarga e all’interno della compagine societaria entrano importanti aziende nazionali: Alenia Aermacchi Spa, Nemea Sistemi Srl, Nurjana Technologies Srl e Piaggio Aero Industries Spa. La decisione è stata deliberata durante l'ultima assemblea dei soci fra cui vi sono già il Consiglio nazionale delle ricerche, il Crs4, l'Istituto nazionale di strofisica, Sardegna Ricerche, le università di Cagliari e Sassari, Aermatica Spa, Centro Sviluppo Materiali Spa, Geodesia Tecnologie Srl, Innovative Materials Srl, Intecs Spa, Opto Materials Srl, Poema Srl, Space Spa, Vitrociset SpA. Si tratta di un passo avanti verso il consolidamento del distretto che, nella stessa assemblea, ha definito le principali linee progettuali che intende perseguire: protezione civile e ambientale con l'ausilio di informazioni satellitari, piattaforma di test per aerei a pilotaggio remoto, esplorazione di Luna e Marte, materiali e tecnologie per l'astronomia e l'aerospazio, sorveglianza, tracciamento e predizione delle rotte di oggetti orbitanti intorno alla Terra. «È stata anche definita – ha ricordato il presidente Giacomo Cao – un'adeguata strategia con l'obiettivo di raggiungere importanti livelli di finanziamento».
 
LA NUOVA SARDEGNA
13 – La Nuova Sardegna
Alghero – pagina 33
Il rettore, subito le quattro aule
Mastino a Scano: Architettura ne ha bisogno. Cecchini: entrerò e farò lezione
 
ALGHERO Usa un tono garbato, di taglio istituzionale, il rettore dell'Università di Sassari, Attilio Mastino, nella lettera indirizzata al commissario regionale Antonello Scano nella quale ricorda il vecchio problema del trasferimento in uso all'università – facoltà di architettura – di quattro aule indispensabili per programmare lezioni e attività didattica. Mastino segnala al commissario «il disagio del dipartimento di Architettura Design e urbanistica e di tutta l’Università per la mancata consegna delle quattro aule e per il mancato avvio della biblioteca a gestione congiunta tra Comune e Università». Il rettore ricorda la convenzione che regola il rapporto Comune-Università e una delibera, unanime, del consiglio comunale che impegnava l’amministrazione alla consegna di tutte le aule e all’avvio della gestione congiunta della biblioteca. Delibera della primavera del 2013. Il tono garbato di Mastino contrasta in modo stridente con quello della dirigenza locale della facoltà e degli stessi studenti. In ambito universitario infatti si registra rabbia sia per il mancato rispetto degli impegni assunti dall’assemblea civica e dei termini della convenzione, ma anche perché dall'ottobre scorso la consegna delle quattro aule viene data per imminente. Il commissario Scano ha chiesto ripetutamente gli atti ma pare che a Sant'Anna ci siano grossi problemi di natura logistica (forse anche di viabilità interna) per il trasferimento delle informazioni da un ufficio all'altro. Una situazione paradossale che negli ultimi tempi si è accentuata a conferma di uno stato di malessere complessivo che la politica algherese sembra aver trasmesso anche alla burocrazia di Sant'Anna. Sulla questione interviene il direttore di Architettura Bibo Cecchini che ricorda come fino a oggi siano stati disattesi tutti gli accordi istituzionali: «Entro maggio – dice – entrerò nella biblioteca in ogni caso, portando uno scatolone di libri. Entrerò nelle aule e vi farò lezione. Non so ancora la data, ma la comunicherò in anticipo. Eseguirò da solo una delibera unanime del consiglio comunale. E che succeda quel che deve». (g.o.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
14 – La Nuova Sardegna
Cultura – pagina 33
La primavera della cultura
Tanti appuntamenti nell’isola
Dal 3 maggio al primo giugno i weekend dedicati alla scoperta del patrimonio
Un’iniziativa di successo esportata quest’anno anche nel paese di Cesare Pavese
di Sabrina Zedda
 
CAGLIARI Tra le novità dell’edizione targata 2014 non potevano mancare i maestosi Giganti di Mont’e Prama, visitabili a Cagliari e a Cabras. Ma ci sono anche le suggestive Rocce rosse di Arbatax e la Chiesa della Santissima Trinità di Saccargia, a Codrongianos. Tutto è ormai pronto per una nuova primavera all’insegna di Monumenti aperti, la manifestazione che per una volta toglie segreti e lucchetti a monumenti, percorsi naturalistici, anfratti storici altrimenti dimenticati, per cinque weekend (dal 3 maggio al 1° giugno) all’insegna della cultura, in versione totalmente gratuita, da un angolo all’altro dell’isola. L’edizione di quest’anno si presenta particolarmente importante per la manifestazione. Innanzitutto perché diventa maggiorenne (la prima edizione si svolse nel 1996) e con l’occasione, per la prima volta, varca i confini della Sardegna per arrivare a Santo Stefano Belbo, paese in provincia di Cuneo in cui, nel 1908, nacque Cesare Pavese. Ancora: secondo gli organizzatori di Imago Mundi, stavolta si supererà il tetto delle 250 mila visite registrate l’anno scorso, per arrivare a contarne addirittura 300 mila. Numeri che sembrano quasi incredibili, e che invece non sono affatto impossibili se sei pensa al robusto cordone di volontari che da sempre dà alla manifestazione la possibilità di andare avanti. «Si tratta di dieci mila volontari di cui il 60 per cento arriva dalle scuole- ricorda il presidente di Imago Mundi, Fabrizio Frongia- E quando si è studenti, raccontare i monumenti diventa il vero gioco». Perché se è vero, osserva Frongia, che la Sardegna non possiede un patrimonio come quello di altre città italiane, è però vero che è interamente percorsa da tracce del passato più remoto (quasi ogni comune ha almeno un nuraghe), chiese antichissime, sprazzi di natura ineguagliabili, che insieme formano una rete di cose tali da meritare una visita e da essere narrate. Stavolta saranno 46 le amministrazioni comunali coinvolte (15 in più rispetto alla passata edizione), sette delle quali partecipano per la prima volta. Si tratta dei comuni di Codrongianus, Santo Stefano Belbo, San Teodoro, Tortolì-Arbatax, Ozieri, Padria e Gonnosfanadiga. Sarà possibile visitare 600 tra monumenti e percorsi tematici: dalla Chiesa della Venerabile Elisabetta Satta, a Codrongianos, nata nel 1788 e morta in odore di santità, al Tempio di Antas, a Fluminimaggiore. Dal Museo del minatore, a Buggerru, al Museo della Miniera nell’Argentiera, passando per il Centro della documentazione della Sartiglia, a Oristano, sino alle novità di quest’anno, già citate. Tra queste la partecipazione di Santo Stefano Belbo è stata salutata come un grande onore per Monumenti aperti, perché dalla Sardegna è stato ricopiato un modello di buone pratiche: nel paesino piemontese Monumenti aperti si svolgerà (il 24 e 25 maggio) con un programma di visite guidate e iniziative collaterali dedicate a Cesare Pavese e all’alluvione che si abbatté sul territorio nel 1994. Anche per quest’anno Monumenti aperti si è visto confermare il Premio di rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana e, a giorni, dovrebbero arrivare anche i patrocini delle presidenze della Camera e del Senato. «Monumenti Aperti è un momento di incontro ideale tra i due assessorati, Turismo e Cultura, lavoreremo insieme per creare un nuovo modello di sviluppo – ha sottolineato l'assessore regionale al Turismo Francesco Morandi, intervenendo alla presentazione della manifestazione – è importante poi, sviluppare la capacità di raccontare il nostro patrimonio e la nostra identità». Sulla stessa linea l'assessore alla cultura Claudia Firinu: «La sinergia tra istituzioni, scuole, enti e territorio è fondamentale. Gli studenti poi sono chiamati a diventare custodi del nostro grande patrimonio». Unico neo i fondi – la manifestazione è finanziata dalla Regione- che, a causa della crisi, come per il 2013 sono assai esigui: 30 mila euro, contro i 70 mila del 2012 i ben 100 mila del 2011. Il primo appuntamento di Monumenti aperti 2014 è in programma per il week end del 3 e 4 maggio. Seguono i fine settimana del 10 e 11 maggio, del 17 e 18 e del 24 e 25, per finire nella due giorni del 31 maggio e del primo giugno. Tutti i dettagli sono sul sito monumentiaperti.com.

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