Venerdì 11 aprile 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
11 aprile 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Primo Piano (Pagina 5 - Edizione CA)
FIRINO: «L'ISOLA VIVRÀ DI CULTURA»
Paola Pilia - Alberto Urgu
La Sardegna deve diventare una terra che in Cultura investe uno e guadagna quattro. Come accade in Francia. Come si fa? Mettendo a sistema tutto il patrimonio culturale, lavorando sulla “professionalizzazione” degli operatori e procedendo in sinergia con l'assessorato al Turismo. «Se avrò realizzato questo obiettivo durante il mio mandato sarò soddisfatta», assicura il neo assessore regionale alla Cultura Claudia Firino. Project manager del Cnr, 35 anni, ieri è stata ospite dell'Unione in diretta e ha dialogato a lungo con gli ascoltatori.
MUSEO NATURALE «Siamo un museo a cielo aperto, dobbiamo valorizzare il nostro patrimonio archeologico e museale. E lo facciamo mettendo a sistema». Mettere a sistema è una delle locuzioni che l'assessore usa più spesso. «L'inaugurazione della mostra dei Giganti di Mont'e Prama mi ha suggerito molte idee e mi ha anche aperto gli occhi. Bisogna fare rete. Per esempio, se uno va in un museo a Cagliari deve poter trovare le informazioni su tutti gli altri musei, anche quelli degli enti locali». Sui festival e i grandi eventi il discorso è lo stesso: fare sistema e programmare. «Le leggi di settore sono buone, ma sono in parte inapplicate. I regolamenti e alcune delibere attuative sono deficitarie, ma a mancare è principalmente l'attuazione delle leggi. Quello che giustamente chiedono gli operatori culturali è certezza, su criteri e su tempi di erogazione dei contributi. La mia intenzione è di creare più stabilità e, dove è possibile, immaginare una programmazione pluriennale».
 L'ISTRUZIONE Ma l'agenda politica imposta da Francesco Pigliaru già in campagna elettorale mette in testa l'istruzione, a cominciare dall'edilizia scolastica, per la quale sono stati già stanziati i primi 30 milioni di euro. «L'istruzione è un tema su cui il presidente punta tanto. La delibera sull'edilizia scolastica coinvolge molti assessorati proprio per mettere insieme sia risorse che strutture tecniche. Abbiamo messo in campo risorse importanti, un piano da 100 milioni, di cui 30 appena stanziati. Ora siamo al lavoro con gli enti locali per capire quali sono le priorità, avviare una fase di ricognizione e poi aprire i cantieri». Ma politiche per la scuola significano soprattutto lotta alla dispersione scolastica, una vera piaga della Sardegna. Insieme al numero sempre troppo basso di diplomati e laureati. «La nostra idea è di riprendere alcune buone pratiche già sperimentate nella Giunta Soru. Innanzitutto, avviare progetti che durino più di un anno e non partano a ridosso dell'inizio delle lezioni, intervenendo nei territori a più alto tasso di dispersione scolastica, che quasi sempre coincide con le zone di maggiore disagio sociale. Abbiamo bisogno di tenere le scuole aperte anche nel pomeriggio, magari sfruttando il personale precario, in modo da realizzare progetti che coinvolgano i ragazzi».
SPAZI DA MIGLIORARE Gli spazi museali in Sardegna vanno rivisti, perché manca una reale gestione professionale del patrimonio culturale. «Un problema tutto italiano, non solo sardo. I nostri piccoli musei non fanno rete, i Comuni in alcuni casi non riescono nemmeno a tenerli aperti o si affidano comunque a un custode. Mancano le figure professionali necessarie, che curino anche marketing e comunicazione». Quando si parla di musei in Sardegna, non si può non fare riferimento al Betile, il grande progetto di Zaha Hadid sul lungomare di Cagliari sfumato negli ultimi anni. Un progetto forse non del tutto cestinato. «Mi piaceva molto come idea - rivela Firino -: è stata un'occasione persa perché nel momento in cui fu pensato c'erano anche i fondi disponibili. Una parte di quei fondi sono ancora vincolati su quel progetto e magari un Betile leggermente ridimensionato, per farlo rientrare nei costi, potrebbe essere un'idea valida».
LE DOMANDE Gli ascoltatori de L'Unione in diretta partecipano con molte domande: uno chiede se non sia uno spreco dividere la mostra dei Giganti tra Cabras e Cagliari, ma l'assessore non è d'accordo. «Non vedo un problema nella divisione attuale. Le statue appartengono al territorio di Cabras e quindi è più che giusto che se ne rivendichi la presenza. Ovviamente Cagliari garantisce una visibilità e una presenza di fruitori maggiore, ma questa soluzione non mi dispiace».
ATENEI DA PRESERVARE Una dualità che va difesa anche tra le Università sarde, che qualcuno vorrebbe unificare per creare un unico Ateneo di livello nazionale. «Non sono d'accordo, forse l'unificazione avrebbe più senso in una regione non insulare. Avere due poli importanti come Cagliari e Sassari, che riescano a specializzarsi in campi diversi, lavorando in sinergia e senza creare doppioni, è una ricchezza per l'Isola».
FORZA CAGLIARI E DINAMO Tifosissima della Dinamo e del Cagliari - «da tanto tempo e sinceramente, ma non perché me lo impone il mio ruolo istituzionale» -, assicura grande impegno sullo sport. «È un settore un po' sacrificato, me lo confermano anche dagli uffici della Regione. Non può essere così, anche perché è uno strumento di riscatto importante».
LIMBA Arrivano anche domande sulla Lingua sarda e sulle politiche di valorizzazione che saranno portate avanti. «In questi anni è stato avviato un lavoro importante. Sono stati erogati molti finanziamenti, ora abbiamo bisogno di fare una ricognizione di ciò che è stato fatto e continuare con un progetto di valorizzazione soprattutto nelle scuole. Mi piacerebbe lavorare in un'ottica pluriennale per poter programmare interventi nel lungo periodo e poi valutarne gli effetti. Di certo c'è che la Lingua, dopo anni di ostracismo, è tornata ad essere un elemento forte della nostra identità». Intanto ci si prepara per Sa Die de sa Sardigna. «Abbiamo avuto poco tempo per programmare interventi diversi, perché torni ad essere sentita bisogna portarla nelle scuole». E a proposito di identità sarda, a chi consegnerebbe il Sardus Pater, il premio che la Regione assegna ai sardi illustri, l'assessore? Un momento di esitazione, per poi pescare nella sua anima più di sinistra: «Io lo darei ai disoccupati sardi».
 
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 36 - Edizione CA)
GIOCHI MATEMATICI Fase nazionale, ammessi 183 giovani sardi
Partiti a fine marzo in 2.260, hanno raggiunto il traguardo in 183. Sono i finalisti provenienti da tutta l'Isola ammessi alla fase finale nazionale dei campionati Internazionali di Giochi Matematici: verranno premiati questo pomeriggio alle 16.30 alla Cittadella Universitaria di Monserrato, aula Boscolo.
I più piccoli sono in prima media, i più grandi all'università: tutti col pallino dei numeri, come Fabio Lilliu, finalista nella categoria “Grande pubblico” (ultimi anni dell'università o adulti) per il secondo anno consecutivo.
Dopo le premiazioni, a cura del Crsem in collaborazione con l'Usr e l'Università degli Studi di Cagliari, si torna sui libri: il 10 maggio li attende la finale nazionale alla Bocconi di Milano e, se riusciranno a classificarsi fra i primi cinque delle loro categorie, voleranno a Parigi a fine agosto. (mi. se)
 
 
 
3 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 60 - Edizione CA)
SASSARI. Lettere, la vincitrice del concorso è figlia del vicepreside
Parentopoli all'Università: il Tar boccia la Castellaccio
I giudici del Tar Sardegna sono stati lapidari: Rossella Castellaccio dovrà lasciare il posto di ricercatrice in Demo-etno-antropologia all'Università di Sassari. Quando era stato pubblicato il bando del concorso che lei ha vinto, il padre Angelo Aldo Castellaccio (ordinario di Storia Medievale) era anche vicepreside della Facoltà di Lettere e Filosofia. Una situazione che, per i magistrati amministrativi, ha fatto scattare l'incompatibilità.
 BATTAGLIA LEGALE Dopo un precedente ricorso vinto dalla ricercatrice nel dicembre scorso, ora il Tar ha ribaltato il verdetto, annullando il decreto firmato dal Rettore il 17 maggio 2013 che aveva approvato gli atti del concorso. Accolta dunque la tesi della seconda classificata, Martina Giuffè - rappresentata dagli avvocati Giuseppe e Giulia Andreozzi - che aveva contestato la partecipazione al bando della vincitrice per la sua parentela con l'ex vicepreside sia quando è stato pubblicato il bando sia quando la facoltà di Lettere ha effettuato la chiamata per 4 ricercatori a tempo determinato: uno, proprio quello contestato. «Non possono partecipare al concorso» avevano chiarito i legali cagliaritani citando la norma «coloro che abbiano un grado di parentela o affinità fino al quarto grado con un professore appartenente al dipartimento o alla struttura che effettua la chiamata oppure col rettore, il direttore generale o un componente del Consiglio di amministrazione dell'Ateneo». In giudizio si erano poi associate anche le candidate Valeria Tupiano e Sofia Venuroli.
LA DIFESA Rossella Castellaccio, assistita dagli avvocati Silvio Pinna e Umberto Congiatu, si era difesa spiegando ai giudici che, dal dicembre 2011, il padre lavorava al Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali della Facoltà e non a quello di Storia, Scienze dell'Uomo e della Formazione a cui era legato il posto vinto.
Per i giudici, però, la parentela fa comunque scattare l'incompatibilità. «Si tratta di un evento» si legge nella sentenza del collegio presieduto da Caro Lucrezio Monticelli (a latere Giorgio Manca e Gianluca Rovelli), «che mette in pericolo sia l'imparzialità delle valutazioni riservate alla Commissione esaminatrice, sia l'imparzialità degli altri organi che intervengono nelle fasi del procedimento». Il concorso resta comunque valido e ora l'Università dovrà decretare la graduatoria e un nuovo vincitore.
Francesco Pinna
 
 


LA NUOVA SARDEGNA
 
 
4 - La Nuova Sardegna / Prima pagina
Concorso per ricercatori: esclusa la figlia di un docente
PARENTOPOLI FERMATA DAL TAR
Il Tar ha cassato un altro caso di parentopoli all'università di Sassari. Dopo il ricorso della seconda classificata a un concorso per ricercatori, i giudici hanno ritenuto incompatibile la posizione della vincitrice, figlia di un docente dello stesso ateneo. Il Tar ha così ordinato non l'annullamento delle prove ma della sola graduatoria. P. G. PINNA A PAGINA 7
 
 
La Nuova Sardegna / Sardegna - Pagina 7
UNIVERSITÀ DI SASSARI Concorso per ricercatori, i giudici escludono la figlia di un professore e impongono la revisione della graduatoria
TAR SCOPRE E ANNULLA CASO DI PARENTOPOLI
di Pier Giorgio Pinna
SASSARI Il Tar ha cassato un altro caso di parentopoli all'università di Sassari. Dopo il ricorso della seconda classificata a un concorso per ricercatori, i giudici hanno ritenuto incompatibile la posizione della vincitrice, Rossella Castellaccio, figlia di un docente dello stesso ateneo. Il Tar ha così ordinato non l'annullamento delle prove ma della sola graduatoria. «Rossella Castellaccio – sostengono i magistrati – non avrebbe mai dovuto venire ammessa perché la proposta d'avvio della procedura del concorso è stata approvata con deliberazione del Consiglio della facoltà di Lettere della quale all'epoca il padre Angelo era vicepreside: e rimase in tale ruolo fino al 30 giugno 2012». «Pertanto – rilevano i giudici – sia al tempo dell’approvazione sia al tempo della pubblicazione del bando e delle domande di partecipazione, sussisteva situazione d'incompatibilità». E tutto perché, secondo quest’interpretazione, c’è stata una palese violazione della legge Gelmini: quella che prevede l’esclusione a priori da certi incarichi di chi nel medesimo ateneo si trova in determinati rapporti familiari con dirigenti e professori già in servizio. Che cosa succederà adesso? L’amministrazione universitaria dovrà, scrivono ancora i magistrati, «adottare un nuovo provvedimento di nomina del vincitore e di approvazione della graduatoria». Per la ricorrente, Martina Giuffrè, ricercatrice romana seconda classificata dopo le prove, un solo punto di distacco dall’ex vincitrice, si aprono così le porte del primo posto. Un doppio successo, per lei. Il Tar infatti non ha ritenuto di dover cancellare il concorso, com’è successo nel recente passato per vicende in qualche modo analoghe avvenute sempre a Sassari. Per la commissione d’esame e per l’ateneo, che a suo tempo avevano superato indenni le contestazioni mosse sullo stesso concorso dinanzi al Tar da un’altra candidata esclusa, Chantal Arena, la sentenza di ieri equivale invece a una pesante sconfessione. Per ora non si sa verrà presentato appello al Consiglio di Stato. «Che cosa posso dire? Certo, questa è una sentenza di primo grado, ma sono davvero felice perché le mie ragioni di opposizione sono state riconosciute», ha dichiarato Martina Giuffrè. Che ha smentito di aver vinto nel frattempo concorsi in altre università. E si è detta quindi pronta a cominciare a lavorare non appena le procedure ordinate dal Tar verranno attuate. La sua posizione in aula a Cagliari era stata sostenuta in giudizio da altre due concorrenti, Sofia Venturoli e Valeria Tupiano. Le prove riguardavano la copertura di un incarico di ricercatore per tre anni (rinnovabile per altri tre) nel dipartimento di Storia, scienza dell'uomo e formazione, uno dei due nati in parte da Lettere grazie alla riforma che ha superato la suddivisione in facoltà negli atenei italiani. La materia d’insegnamento è demo-etno-antropologia. A suo tempo, l'intero concorso aveva fatto discutere. E parecchio. Intanto, c'era stata una raffica di critiche su modalità e criteri adottati nelle prove: rilievi evidenziati sul web, in particolare sul sito del Coordinamento nazionale dei precari accademici. Poi erano sorti contrasti proprio perché sulla ventina di concorrenti iniziali (solo 6 ammessi agli orali del 18 aprile 2013) figuravano diversi parenti di professori universitari. Non solo Rossella Castellaccio, figlia di un docente ordinario e storico del Medioevo. Anche la stessa Chantal Arena, esclusa dopo le prime selezioni, figlia di un ex professore, Nicolò Arena, in servizio a Sasssari sino a 5 anni fa, in Medicina. E Susanna Paulis, arrivata terza con 70 punti, figlia dell’ex preside di Lettere a Cagliari e di una sorella del rettore dell’ateneo sassarese, Attilio Mastino. Il quale già mesi fa aveva chiarito: «Se avesse conquistato il primo posto, mia nipote non avrebbe mai potuto essere chiamata in servizio perché la legge Gelmini lo vieta». In quarta posizione, sino a ieri, un’altra ricercatrice nata nella capitale, appunto quella Valeria Tupiano che ha sostenuto le argomentazioni di Martina Giuffrè.
Nessun piazzamento tale da poter venire presa in considerazione neppure in futuro anche per Silvia Venturoli, bolognese, che ha più volte ribadito di aver appoggiato le ragioni della ricorrente solo per questioni di principio.
 
 
 
5 - La Nuova Sardegna / Sardegna - Pagina 7
I RICORRENTI «Confermata la bontà delle nostre motivazioni»
SASSARI Le cause sui ricorsi per quest’unico concorso universitario contestato hanno impegnato tantissimi legali. Il collegio del Tribunale amministrativo regionale era formato da Lucrezio Monticelli (presidente), Giorgio Manca (estensore della sentenza) e Gianluca Rovelli (primo referendario). L'ateneo di Sassari ha resistito in giudizio col suo ufficio legale (ne è responsabile l'avvocato Rosanna Ruiu), rappresentato in aula dall'avvocato dello Stato Francesco Caput. Rossella Castellaccio era invece assistita dai legali Umberto Congiatu e Silvio Pinna. Mentre a presentare il ricorso per conto di Martina Giuffrè sono stati gli avvocati cagliaritani Giulia e Giuseppe Andreozzi. I quali ieri si sono detti soddisfatti: « Il Tar ha accolto il primo dei motivi, relativo alla parentela, non entrando nel merito degli altri ("assorbiti") perché è quello da solo a comportare la sostituzione della nostra ricorrente rispetto a Rossella Castellaccio _ hanno chiarito - Con la sentenza, infatti, i giudici obbligano l'università di Sassari a rifare la graduatoria tenendo conto proprio di quest'esclusione». Chantal Arena nella prima opposizione al concorso era stata invece assistita dall’avvocato siciliano Maurizio Cannatella. E se gli stessi legali di Rossella Castellaccio in questo caso avevano vinto, così come l’ateneo sassarese, sono stati invece costretti a soccombere nel secondo.
 
 
 
6 - La Nuova Sardegna / Sassari – Pagina 29
ERASMUS+, martedì l’open day dedicato al programma
Sassari. Con un budget di oltre 14 miliardi di euro per il periodo 2014-2020 il programma “Erasmus+” darà a oltre 4 milioni di giovani europei la possibilità di acquisire esperienze e competenze tramite percorsi di studio, formazione o volontariato all'estero. Così il Settore Politiche educative e giovanili del Comune, in collaborazione con l'Agenzia nazionale giovani, organizza per martedì prossimo a Palazzo di Città un InfoDay sul programma. L’incontro sarà l’occasione per scoprire tutte le opportunità offerte dal progetto e come concretamente poter partecipare. Sarà un momento di informazione e di stimolo alla progettazione, con un focus approfondito sugli scambi di giovani, il servizio volontario europeo, i partenariati strategici e la mobilità degli operatori. L'incontro è rivolto non solo a tutti i giovani interessati, ma anche ai referenti e operatori di politiche giovanili, culturali e sociali; rappresentanti dell'associazionismo locale, giovanile e sportivo; referenti di servizi rivolti ai giovani, dirigenti scolastici, formatori e tutti i giovani interessati. L'InfoDay prevede una sessione mattutina e una pomeridiana, dalle 14.30 alle 17, dedicata all'orientamento e alla progettazione e ai loro aspetti pratici. Per poter partecipare è necessario registrarsi all'indirizzo: www.eurodesk.it/infoday.
 
 
 
7 - La Nuova Sardegna / Sassari – Pagina 29
Tramontata l’ipotesi ex mulini, l’ente attiva le procedure per trovare un terreno
ERSU, UNA NUOVA AREA PER IL CAMPUS
SASSARI L'Ersu sta attivando le procedure per la ricerca di una nuova area da destinare al campus universitario. Tramontata l'ipotesi di realizzare il progetto nell'area degli ex Mulini Azzena l'ente sta mettendo in pratica gli accordi intercorsi il 14 marzo scorso in seguito all'incontro tra i rappresentanti dell'Ersu, del Comune di Sassari e dell'Università mirato alla condivisione delle scelte e delle procedure da avviare per concretizzare l'intervento. In quell'occasione i rappresentanti delle istituzioni avevano infatti concordato che se il consiglio comunale non si fosse pronunciato in maniera ufficiale sulla variante urbanistica per la realizzazione del progetto nelle ex semolerie si sarebbe andati avanti, con l'obiettivo di non perdere i finanziamenti, pubblicando un nuovo avviso per la ricerca dell'area. L'approvazione della variante da parte del consiglio comunale non è arrivata entro i termini previsti, pertanto il 28 marzo scorso il Cda dell'Ersu ha deliberato di riavviare la procedura per la acquisizione di un'area e, prima di procedere alla pubblicazione di un nuovo avviso pubblico, ha stabilito di inviare all'Università e al Comune una richiesta affinché le istituzioni verifichino se il progetto possa essere realizzato su un'area di proprietà dell'Università o su altra area di proprietà del Comune. Il commissario straordinario del Comune, Guido Sechi, ha però comunicato ufficialmente all'Ersu che l'amministrazione non ha attualmente disponibile nel proprio patrimonio un'area che corrisponda alle caratteristiche necessarie per realizzare il progetto. Nel documento dell’Ente studentesco si precisa che l'area eventualmente identificata dovrà essere idonea al programma approvato dal Cipe e rispettare il decreto ministeriale 27 del 2011, che stabilisce le linee guida relative ai parametri tecnici e agli standard minimi qualitativi per strutture universitarie, per non perdere il finanziamento. Nella stessa seduta il Cda ha inoltre deciso che se non saranno individuate aree pubbliche idonee alla realizzazione del progetto, l'Ente procederà alla pubblicazione di un avviso pubblico che individui, secondo le norme di legge e le linee guida imposte, una nuova area dove realizzare il campus. Nella seduta del 4 aprile scorso il Cda ha inoltre deliberato l'istituzione di una commissione tecnica che valuterà la congruità delle offerte che perverranno, nel rispetto dei parametri ministeriali e del progetto campus approvato dal Cipe nel 2011. Della commissione faranno parte: un docente universitario con competenze in urbanistica, un ingegnere, esperto in opere pubbliche, un esperto in procedure ad evidenza Pubblica.
 
 
 
8 - La Nuova Sardegna / Oristano - Pagina 20
Giochi storici, si premiano le tesi di laurea
ORISTANO La Federazione italiana giochi storici ha bandito il Premio Figs Cultura - Tesi di Laurea 2012-2014. Il concorso ha lo scopo di incentivare la ricerca riguardante la storia, il sistema sociale, economico, la valorizzazione del territorio, la promozione turistica dei giochi, manifestazioni e rievocazioni aderenti e non alla Federazione. Tra le manifestazione che aderiscono alla Figs figura anche la Sartiglia. Il Premio - indetto con il patrocinio di Federculture e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti - è istituito per tesi di laurea vecchio ordinamento, di dottorato di ricerca, di diploma di scuola di specializzazione, per tesi di nuovo ordinamento di 1° e 2° livello, svolte su argomenti riguardanti giochi, manifestazioni e rievocazioni storiche discusse tra il 2012 e il 2014. Previsti tre premi, ciascuno da 500 euro, per la migliore tesi di laurea di 1° e 2° livello, per la migliore tesi di dottorato di ricerca o di scuola di specializzazione, per una tesi inerente ad argomenti su manifestazioni della Regione Piemonte . Per partecipare al concorso gli interessati - tramite il Gioco, Rievocazione o Manifestazione Storica aderente alla Figs, dovranno spedire la documentazione richiesta - a mezzo raccomandata A/R - entro lunedì 20 ottobre all' indirizzo: Figs Casella Postale 339 - 50123 Firenze centro. Tutto il materiale informativo (bando, regolamento, modulistica) è presente sul sito www.feditgiochistorici.it .


 

QUOTIDIANI NAZIONALI
 
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