Lunedì 17 marzo 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 marzo 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
Un appello al governatore
Scuola, ripartire dalla vera Storia
Francesco Cesare Casula
 
Caro Presidente Pigliaru, ho notato con piacere che fra i punti di forza del Suo programma di governo c'è la scuola; ma non ho capito se intende interessarsi dell'edilizia scolastica, che effettivamente va a pezzi, o se intende intervenire sulle materie d'insegnamento e, soprattutto, sulla storia di cui sono un vecchio docente. E non perché è la mia disciplina accademica, ma perché la storia, nella sua globalità, è forse la materia più importante per un individuo, per un organismo, per un popolo. E chi maneggia la storia maneggia la vita. Tant'è che i nostri programmi scolastici riguardanti la storia sono volutamente ingannevoli, tutt'altro che scientifici, indirizzati ad arte con lo scopo dichiarato che “fatta l'Italia facciamo gli Italiani”.
Lei mi dirà, cosa c'entriamo noi Sardi in questo; c'entriamo eccome! In tutto il mondo le popolazioni studiano la storia del proprio Stato e non di un pezzo di esso. Tranne che in Italia dove, per fare gli Italiani, si studia la penisola in tutti i suoi aspetti, e non lo Stato di cui siamo tutti - peninsulari ed insulari - cittadini. E sa perché? Perché lo Stato, oggi detto italiano, è nato a Cagliari-Bonaria il 19 giugno 1324 col nome di Regno di Sardegna, e non nel continente. Ed è lo stesso Stato che in tredici anni di guerra, dal 1848 al 1861, ha conquistato tutta la penisola, dalle Alpi alla Sicilia, facendo diventare tutti gli italiani sudditi sardi. Sennonché, la mattina del 17 marzo 1861, con legge sarda n. 4671, per esigenze nazionaliste gli fu cambiato il nome in Regno d'Italia e con ciò la storia pregressa che è diventata quella della penisola, dagli etruschi ai piemontesi. Eppure, senza la Sardegna con i suoi uomini e le sue donne, le sue miserie e le sue virtù, le sue vicende e le sue tradizioni, la sua cultura e i suoi modi di vita non ci sarebbe, oggi, l'Italia.
Caro Presidente, guardi i documenti d'archivio, le cartine geo-politiche, le monete e perfino i francobolli. Faccia riferimento all'art. 5 del nostro Statuto, là dove dice che la Regione può emanare norme di integrazione ed attuazione in materia di «istruzione di ogni ordine e grado», e cominci ad insegnarlo almeno ai nostri alunni, la società sarda del domani. Altrimenti, fra cent'anni saremo ancora dei colonizzati culturalmente, degli ignorati politicamente, degli emarginati economicamente.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 28 - Edizione CA)
Nuovi prorettori
Università, si cambia
 
Omar Chessa e Quirico Migheli saranno i nuovi prorettori dell'Università di Sassari, al posto dei colleghi Francesco Morandi e Donatella Spano, nominati assessori al Turismo e all'Ambiente nella nuova giunta di Francesco Pigliaru. Il rettore Attilio Mastino, questa mattina alle 10, consegnerà le nuove deleghe: Chessa avrà l'innovazione regolamentare, affari legali e trasparenza, Migheli la ricerca e il trasferimento tecnologico. (a. br.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Olbia e provincia (Pagina 29 - Edizione CA)
«Università, la nuova sede sarà nel cuore della città»
OLBIA. La facoltà nell'ex caserma della Guardia di Finanza e all'Expo
 
L'università nel cuore della città: è la scommessa dell'amministrazione comunale che vuol puntare sugli studenti per ridare vitalità a un centro storico sempre più spento. Un'idea che qualche giorno fa ha rilanciato, girandola direttamente ai nuovi amministratori regionali, l'assessore comunale al turismo Marco Vargiu che, insieme agli auguri al neo assessore Francesco Morandi, preside della facoltà olbiese, ha inoltrato una richiesta: che lui e il governatore Pigliaru, sposino l'idea del trasloco dall'aeroporto dove il corso in Economia e management del turismo è ospitato dalla sua istituzione, dieci anni fa. Il problema naturalmente è il solito: i soldi. Trovare un immobile idoneo e allestirlo adeguamente ha un costo che per le casse del Comune può essere difficile da affrontare.
IL PROGETTO Un'idea però la giunta ce l'ha e ha già presentato un progetto che potrebbe essere finanziato con i fondi Por. «L'università potrebbe trovare uno spazio adeguato nella ex caserma della Guardia di Finanza e all'Expo. I due edifici hanno i cortili confinanti», spiega l'assessore Gesuino Achenza, con delega al polo universitario: «L'Università avrebbe una sede di prestigio e il centro sarebbe popolato da centinaia di studenti, con influsso positivo anche su locali e attività commerciali». La caserma della Guardia di Finanza, palazzetto d'epoca nel corso Umberto è reduce da un restauro andato avanti per un decennio tra blocchi ai lavori di varia natura. L'Expo di via Porto Romano, nato dal restauro dell'ex albergo Italia abbattuto dai bombardamenti del 1943, ha solo recentemente preso vita con l'apertura alla scuola civica di musica. Insieme potrebbero comodamente ospitare l'Università e diventare un polo di attrazione culturale importante. «L'Expo non ha abbastanza locali da adibire ad aule quindi da solo non andrebbe bene», dice Gesuino Achenza: «Ma i due edifici insieme andrebbero benissimo. Naturalmente servono finanziamenti per adeguarli alle nuove necessità».
L'AEROPORTO La facoltà universitaria finora ha vissuto in simbiosi con l'ambiente che ruota intorno all'aeroporto. E rientra pienamente nella filosofia di Geasar che per il Costa Smeralda segue il modello del city airport, lo scalo inserito nella vita economica e sociale della città. Ma il Comune ora vuole cambiare rotta.
Caterina De Roberto
 

LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 13
«L’Università non interferirà sul Comune»
Il rettore Attilio Mastino vuole evitare qualsiasi polemica sul progetto per il campus universitario
 
SASSARI «L'Università non intende interferire in nessun modo sul processo decisionale del Consiglio di amministrazione dell'Ersu e del Consiglio Comunale». Il rettore Attilio Mastino vuole sgomberare il campo da qualsiasi polemica sul destino del campus universitario. «È fondamentale ora il passaggio conclusivo in consiglio comunale. Se il Comune dovesse approvare un ordine del giorno favorevole al progetto delle ex Semolerie, noi non ci opporremo. L'obiettivo più importante è quello di non sprecare l'occasione di realizzare questa importante opera e di non perdere i fondi Cipe». Poi, per quanto riguarda l’ipotesi dell’ex Brefotrofio, ritorna sull’offerta: «Non escludo che nel caso in cui l'Ersu, registrando un eventuale parere contrario del consiglio comunale, decidesse di riaprire la questione della scelta di altre aree con bando pubblico o con una vera e propria gara, l'Università possa essere disponibile a partecipare: potremmo allora decidere di offrire l'ex Brefotrofio o l'area di San Lorenzo a destra di Piandanna, ovviamente non a costo zero ma recuperando almeno l'investimento iniziale. Ma questa non è una decisione del rettore ma del Consiglio di amministrazione dell'ateneo che amministra beni pubblici». E siccome in ambito accademico sono imminenti le elezioni per nominare un nuovo rettore, uno dei prossimi candidati, Giuseppe Pulina, rilancia rispetto a Mastino. «La mia idea condivisa da altri è di dare l’ex Brefotrofio a titolo non oneroso all’Ersu per costruire rapidamente il campus, risparmiando i soldi dell’acquisto». In questo modo l’opera potrebbe essere realizzata utilizzando i 20milioni del Cipe vincolati, mentre gli altri 20 milioni di finanziamento regionale, la cui destinazione è meno rigida, potrebbero essere dirottati ad esempio per la costruzione di residenze diffuse per studenti. Invece il rettore Mastino vorrebbe recuperare i 19 miliardi spesi 15 anni fa per acquistare l’ex Brefotrofio dalla Provincia, e magari ottenere dall’Ersu anche alcuni spazi restaurati dell’edificio da utilizzare per le esigenze dell’Università. La soluzione a costo zero sostenuta da Pulina parrebbe invece più conveniente per tutti: infatti con un passaggio di consegne della struttura a titolo gratuito, è probabile che si possa evitare il bando di gara pubblico, risparmiando moltissimo tempo. Dopodiché l’Università forse perderà qualche milione di euro, ma guadagnerebbe certamente in prestigio, proponendo agli iscritti dei prossimi anni un’accoglienza di grande qualità.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Cultura – pagina 19
Oggi a Cagliari dibattito sul nuovo libro di Pietro Soddu
 
CAGLIARI Si discute del futuro della Sardegna oggi a partire dalle 15,30, alle Mediateca del Mediterraneo di via Mameli. Il pretesto è l'ultimo libro di Pietro Soddu "Sardegna. Il tempo non aspetta tempo. Dialogo tra un Autonomista, un Federalista e un Sovranista" (Edes). Un epos il cui titolo esplicita l’urgenza delle scelte e del dialogo per un nuovo approccio alla politica in Sardegna, dopo la crisi dell'Autonomia speciale. Forte del suo lungo percorso politico, l'autore dà voce a tre verosimili personaggi: il Federalista, a cui spettano gli onori di casa; l’Autonomista, ovvero colui che piange il latte versato ed il Sovranista/Indipendentista cui viene affidato il compito, di volta in volta, della mosca cocchiera o di pungolo della coscienza poiché, in fondo, l'indipendenza contiene da sempre, per i sardi, la stessa attrazione ideale del sogno. Pietro Soddu con questo suo scritto rende alla Sardegna intera un grande dono, contribuendo alla riflessione sulla bontà e percorribilità delle opzioni disponibili. Coordinato alla giornalista Maria Francesca Chiappe e dal sociologo Nicolò Migheli, il dibattito è frutto della sinergia delle associazioni Lamas, Fondazione Sardinia, Terra pace solidarietà, Articolo 21 e della rivista on line Sardegnasoprattutto.com. Con l'autore discuteranno il sociologo Salvatore Cubeddu, Annalisa Diaz, ex parlamentare e presidente del Centro di documentazione e studi delle donne, il filosofo Silvano Tagliagambe, gli storici Gian Luca Scroccu e Antonello Mattone, l’archeologa Maria Antonietta Mongiu , la consigliera regionale Anna Maria Busia, il senatore Luciano Uras, il vice presidente della Fondazione Banco di Sardegna Franco Mannoni, il costituzionalista Pietro Ciarlo e la scrittrice Michela Murgia, candidata lo scorso febbraio alla presidenza della Regione. Previsti inoltre interventi di Vito Biolchini e di Piero Marcialis

Questionario e social

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