Sabato 1 marzo 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
01 marzo 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 32 - Edizione CA)
Pochi appelli, rabbia degli studenti
Polo Giuridico sotto accusa. «Facile finire fuori corso»
 
L'elenco degli iscritti all'esame di diritto processuale civile giovedì era lungo: oltre cento ragazzi. L'evento è straordinario, un post appello, o una «gentile concessione», come la chiamano gli studenti del polo Giuridico, Economico, Politico, questa settimana tornati sul piede di guerra a reclamare più appelli. A spiegare i disagi è Oscar Manca, un rappresentante: «Soppresse da quest'anno le sessioni di aprile e novembre, gli appelli utili per non finire fuori corso e pagare il 15 per cento di tasse in più sono troppo pochi». Problema condiviso, visto che mercoledì, all'assemblea erano in 400. «In duemila hanno risposto a un questionario di valutazione della didattica», fa sapere Francesco Pitirra. Risultato? «Facoltà bocciata». Nell'annunciare un incontro per martedì, l'Ateneo controbatte: «Dai nostri dati solo il 3% risulta insoddisfatto». Al coro si aggiunge Salvatore Deidda (Fratelli d'Italia): «Meno appelli al voto e più appelli agli studenti». (v.n.)
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 33 - Edizione CA)
Dibattito in facoltà
Urbanistica e cultura
 
Lunedì dalle 11, nell'aula magna della facoltà di Ingegneria, si terrà un incontro che avrà come protagonisti Bernardo Secchi e Paola Viganò, due figure tra le più accreditate nel panorama dell'urbanistica internazionale. La seconda parte della mattinata vedrà gli ospiti impegnati in un confronto su “Cagliari Capitale Europea della Cultura 2019”.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 33 - Edizione CA)
Oggi c'è Zingaretti
Si parla di Montalbano
 
Si terrà stamattina alle 11 l'incontro con Luca Zingaretti intitolato “Come ho disegnato le sfaccettature del commissario Montalbano”, che si terrà nell'Aula Magna del Campus Aresu (via San Giorgio 12).
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 34 - Edizione CA)
PROGETTO MIDEMP ALL'UNIVERSITA'
 
Si concluderà oggi, alle 10, nell'aula magna della facoltà di Scienze Politiche, l'iniziativa, inserita nel progetto Midemp, che ha portato amministratori locali, imprenditori e rappresentanti dell'associazionismo locale palestinesi, israeliani e giordani a Cagliari e provincia per una serie di lezioni sulla pianificazione integrata e gli strumenti di programmazione socio-economica previsti dalla legislazione italiana.
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 15 - Edizione CA)
Gli effetti positivi sul livello di produttività
C'è un legame stretto tra impresa e territorio
Stefano Chessa*
 
La competitività delle imprese è strettamente associata a quella del territorio: se il territorio è competitivo anche il sistema di impresa si colloca positivamente negli scenari nazionali e internazionali. La correlazione positiva tra lo sviluppo economico di un territorio e la sua dotazione infrastrutturale è testimoniata dalla quasi totalità degli studi esistenti che mostrano come un sistema di infrastrutture efficace, efficiente ed adeguato al contesto territoriale rappresenti una esternalità positiva per i soggetti operanti nel territorio stesso favorendo un aumento del livello di produttività.
Il livello di infrastrutturazione di un territorio è tradizionalmente riferito alla esistenza di risorse materiali che, per quanto riguarda le strutture sociali, l'Istat individua nella disponibilità di ospedali e case di cura, scuole e istituti di istruzione, biblioteche e centri culturali. A questa dimensione materiale vanno però connessi alcuni aspetti complementari, quali le risorse umane e strumentali disponibili nelle strutture: alla dotazione infrastrutturale in senso fisico occorre quindi aggiungere l'offerta di servizi presente nelle strutture (realizzata attraverso la presenza di personale medico e infermieristico, assistenti sociali, insegnanti ed educatori, operatori culturali nonché con l'ausilio di apparecchiature diagnostiche, scuolabus, reti telematiche).
Per valutare in modo adeguato le infrastrutture sociali non si può non considerare però un altro aspetto di rilievo relativo alle modalità con le quali la funzione/servizio viene attuata: si tratta quindi di considerarne le modalità organizzative, i livelli di utilizzazione.
Queste tre dimensioni (numerosità, risorse e modalità) influiscono sul modo in cui le infrastrutture sociali contribuiscono a determinare le condizioni di vita della collettività, incidendo per esempio sulla salute e sul livello di istruzione dei cittadini. Sono quindi fattori importanti non solo perché accrescono il livello di benessere della società, ma anche perché indirettamente, intervenendo sulla qualità del capitale umano, accrescono la produttività complessiva del sistema. In linea di massima ci si può aspettare allora che gli investimenti nel settore sanitario generino miglioramenti nella qualità della vita delle persone, mentre quelli nel settore dell'istruzione, agendo sulla preparazione professionale della forza lavoro, possano più facilmente contribuire alla creazione di condizioni più favorevoli alla crescita economica.
Appare quindi evidente come i tradizionali strumenti di politica sociale, in una società sempre più caratterizzata da crescenti disuguaglianze e progressiva frammentazione sociale, debbano essere orientati alla creazione di coesione sociale ed accompagnati da investimenti in grado di potenziare soprattutto il capitale sociale esistente (dimensione delle risorse) e sviluppare processi di creatività (dimensione delle modalità). Soprattutto in un momento in cui il bisogno diffuso è quello della produzione di socialità piuttosto che quello del consumo di socialità.
*(Ricercatore di Sociologia di processi culturali e comunicativi dell'Università di Sassari)
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 15 - Edizione CA)
Stimolare la crescita con investimenti mirati
Scelte coerenti con le prospettive regionali
Giorgio Garau*
 
La relazione tra infrastrutture (dotazione di capitale pubblico) e sviluppo economico (crescita del Pil) è uno degli oggetti di studio degli economisti, che utilizzano modelli per spiegare la realtà. Nel volume a cura della Banca d'Italia apparso di recente si mettono a confronto diversi approcci e si sottolinea che la relazione cambia a seconda del modello utilizzato e di come vengono misurate le infrastrutture. In tutti i casi considerati risulta un effetto positivo, che migliora quando viene considerato l'effetto leva del capitale pubblico sul capitale privato.
Un approccio ancora più immediato consente di capire la relazione tra Pil e dotazione di infrastrutture utilizzando il coefficiente di correlazione (che misura il grado di relazione tra due variabili). Tale indicatore è forte quando in tutte le regioni vi è una diffusione simile di una certa infrastruttura e questa è legata ai livelli del Pil pro capite (come le reti bancarie o le infrastrutture culturali). Quando invece, come nel caso delle reti ferroviarie o stradali, le specificità regionali - orografia e insularità - fanno la differenza, aumenta l'eterogeneità dei comportamenti regionali e diminuisce di conseguenza il coefficiente di correlazione.
Se poi si escludono dal calcolo di tale coefficiente alcune regioni periferiche come Trentino, Valle d'Aosta e Friuli e una regione anomala, perché in essa si concentrano molte infrastrutture (Liguria), il valore della correlazione passa nel 2012 da 0,27 a 0,64 (cioè da una relazione minima a una relazione elevata). Queste evidenze significano che infrastrutture e sviluppo economico vanno di pari passo. E al di là dei modelli causali che possono essere implementati per spiegarlo, è necessario chiedersi quali siano le scelte opportune per orientare gli investimenti in capitale pubblico e la conseguente dotazione di infrastrutture, in modo coerente con le prospettive di sviluppo economico regionale.
La perdita di posizione della Sardegna, sottolineata dai dati del Tagliacarne, riguarda soprattutto la rete stradale e i porti, ma poiché nel 2001 le infrastrutture fisiche in questione esistevano già, in questo lasso di tempo è peggiorata la qualità delle stesse, valutata in funzione del servizio offerto.
Il servizio offerto da tali infrastrutture costituisce un vincolo per lo sviluppo/rilancio del settore turistico e congiuntamente del settore agroalimentare. In tal senso la ripresa dello sviluppo è strettamente legata a una corretta gestione delle infrastrutture portuali sia per il trasporto passeggeri che per quello delle merci. A questo primo intervento che avrà un effetto di sicuro rilancio del Pil, si collega poi l'intervento su strade e ferrovie, che avrà invece effetti positivi non solo sulle prospettive di sviluppo del turismo non balneare ma anche più generalmente sulla qualità della vita di chi viaggia per lavoro e sulla coesione territoriale, minacciata sempre di più dai processi di spopolamento delle zone interne e di conseguente centralizzazione di alcuni servizi pubblici essenziali.
*(Professore di Statistica Economica Università di Sassari)
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 52 - Edizione CA)
Tramariglio rinasce
Porto Conte Ricerche
 
Accordo per l'utilizzo del centro di Tramariglio. L'università di Sassari ha affidato le strutture, a canone agevolato, a Porto Conte Ricerche. L'intesa, firmata dal rettore Attilio Mastino e dall'amministratore Sergio Uzzau, sarà valido per i prossimi sei anni, rinnovabile per altri sei. Potranno essere svolte attività di promozione e sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica. Secondo Mastino, l'intesa «potrà essere un punto di partenza per allargare la collaborazione tra Sardegna Ricerche e l'Università e concretizzare progetti di interesse comune». (p. p. p.)
 

LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Sardegna
PIGLIARU AL “CLAB”
«Incoraggiamo le imprese a investire nell’isola»
 
CAGLIARI «Fa molto bene ascoltare storie di imprenditori che hanno investito in Sardegna e che sono soddisfatti della loro scelta». Lo ha detto Francesco Pigliaru, intervenendo ieri sera alla Mem di Cagliari nel corso della giornata conclusiva del CLab-Contamination Lab, il percorso di formazione e accompagnamento dell'Università di Cagliari su innovazione e imprenditorialità, nell'ambito del progetto Innovare. «Dietro questa iniziativa c'è un finanziamento regionale che ha funzionato - ha proseguito Pigliaru - e che intendiamo portare avanti e migliorare. La Sardegna ha bisogno di imprenditori, e se sono imprenditori nel campo dell'innovazione è particolarmente significativo, perché le nuove tecnologie sono un mezzo per superare l'insularità. Le istituzioni hanno il compito di incoraggiarli nel loro percorso e durante la campagna elettorale ho annunciato un progetto che cita il nostro primo Master&Back e che vuole essere una sorta di Imprenditori&Back».
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 31 - Ed_Nuoro
UNIVERSITÀ
Accordo sul centro di Tramariglio
La struttura per sei anni verrà gestita da Porto Conte Ricerche
 
SASSARI Il rettore dell'Università Attilio Mastino e l'amministratore unico di Porto Conte Ricerche, Sergio Uzzau, hanno firmato un accordo per l'utilizzo degli spazi del Centro di Tramariglio: l'Università affida la gestione di tali strutture in concessione a canone agevolato a Porto Conte Ricerche. Al momento della firma, erano presenti anche il direttore generale dell'Ateneo Guido Croci e Maria Paola Corona, presidente del comitato di gestione dell'ente regionale Sardegna Ricerche, al quale Porto Conte Ricerche è collegato. Nel Centro di Tramariglio potranno essere svolte attività di promozione e sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica. Le attività dovranno prevedere la promozione di programmi di ricerca scientifica e tecnologica di interesse generale, la sperimentazione, lo sviluppo e l'acquisto di tecnologie ai fini della gestione e del controllo delle risorse. Inoltre, sono previste iniziative di formazione tecnico-scientifica ed imprenditoriale, di assistenza tecnologica, informazione, consulenza e prestazione di servizi. Avranno un ruolo centrale anche la creazione e lo sviluppo di collaborazioni tra il sistema della ricerca e il sistema delle imprese. L'Università di Sassari e Porto Conte Ricerche si impegneranno a collaborare per il coordinamento di eventi e manifestazioni. L'accordo di concessione è valido per sei anni, rinnovabile per altri sei. Secondo Maria Paola Corona e Attilio Mastino, l'intesa "potrà essere un punto di partenza per allargare la collaborazione tra Sardegna Ricerche e l'Università di Sassari e concretizzare progetti di interesse comune".
 
 

Questionario e social

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