UniCa UniCa News Rassegna stampa Domenica 16 febbraio 2014

Domenica 16 febbraio 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 febbraio 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 35 - Edizione CA)
Scuola
Abilitazioni speciali: intervengono le Università
 
Sull'imminente avvio delle procedure di immatricolazione ai Percorsi abilitanti speciali (Pas) intervengono le Università degli studi di Cagliari e Sassari, «in attesa di ricevere dall'Ufficio scolastico regionale (Usr) gli elenchi definitivi dei partecipanti aggiornati rispetto a quelli resi pubblici il 6 febbraio sulla base delle richieste di modifica della sede di assegnazione». L'avviso contenente le modalità per l'immatricolazione ai Pas sarà pubblicato entro il 21 febbraio sui rispettivi siti ufficiali www.unica.it e www.uniss.it. Gli Atenei - sottolinea una nota - hanno attivato con «notevole sforzo il maggior numero di classi di abilitazione possibile, con l'intento di soddisfare le richieste degli insegnanti sardi garantendo al tempo stesso una didattica di qualità ai partecipanti». L'Università di Cagliari comunica inoltre che «i Pas per la scuola dell'Infanzia e Primaria sono temporaneamente sospesi a livello nazionale in attesa di conoscere la definizione dell'intesa tra Ministero, Università e sindacati».
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 57 - Edizione CA)
«Un museo da salvare»
Per il Nivola appello dei rettori degli atenei sardi 
ORANI. In campo anche Licht, curatore della Collezione Guggenheim
 
Il dimezzamento dei fondi regionali fa temere il peggio per il museo Nivola, oasi culturale che guarda lontano seguendo i percorsi d'arte e di vita dello scultore che spaziano da Orani a New York. Lo spettro della chiusura dopo la recente denuncia fatta dal presidente della Fondazione, Giulio Chironi, suscita crescente preoccupazione nel mondo culturale, pronto a mobilitarsi per salvare il museo. In prima fila i rettori delle università sarde e Fred Licht, curatore emerito della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, che avverte: «Il deperimento di un museo chiuso è rapidissimo e una riapertura diventa ardua e costosa».
L'APPELLO «Il museo - sottolinea Licht - funziona per la presentazione e conservazione di opere d'arte. E anche se non fosse per l'alta qualità della collezione permanente e le esposizioni temporanee la pronosticata chiusura sarebbe una grave perdita». Il museo racconta una storia importante: «la vita e l'opera di Nivola - nota Licht - evidenziano un destino prettamente sardo e interpretano un nuovo equilibrio fra la politica, le tradizioni, la personalità della Sardegna alle prese con le esigenze di un momento storico carico di tutto il bene e tutto il male della nostra epoca». Secondo Licht il museo Nivola potrebbe essere palestra per talenti in erba che in Sardegna sarebbero più numerosi che in altre regioni d'Italia. E poi è una ottima scommessa da giocare fino in fondo nell'ambito del turismo culturale. Cita un esempio: «Ai tempi di re Ludwing di Baviera il governo si ribellava alle spese dovute alla costruzione di chateaux . Dal 1900 questi chateaux sono una sorgente considerevole di guadagni per lo Stato».
ATENEI SARDI «Auspichiamo che la giunta regionale riveda al più presto una decisione che si configura come un attacco gravissimo al cuore della cultura e dell'economia della Sardegna». Lo scrivono Giovanni Melis e Attilio Mastino, rettori rispettivamente delle università di Cagliari e Sassari. Firmano un appello congiunto esprimendo «viva preoccupazione», non solo per la perdita di posti di lavoro che la chiusura del museo implicherebbe, ma soprattutto per la «gravità del colpo che verrebbe inferto al patrimonio culturale regionale e nazionale». Il centro di Orani - sottolineano - «costituisce un elemento prezioso nel panorama museale sardo». Il taglio dei fondi - aggiungono - «vanifica i precedenti atti di sostegno da parte della Regione e, di fatto, ne compromette la stessa esistenza». In ogni caso - concludono i due rettori - sarebbe un colpo pesante per Orani ma anche per tutta l'Isola.
Marilena Orunesu
 

LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Prima Pagina
«Il museo Nivola di Orani, un patrimonio da salvare»
I rettori delle università sarde contro la chiusura
 
La Regione ha ridotto a 120mila euro gli stanziamenti per il museo Nivola a Orani e la Fondazione alza le braccia: i soldi non bastano per tenere aperta la struttura. Contro la chiusura si schierano i rettori delle due università isolane, Mastino e Melis: «Sarebbe un duro colpo al patrimonio culturale sardo e nazionale».
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 37 - Cultura-Spettacoli
tagli alla cultura
«Il Museo Nivola patrimonio sardo Bisogna salvarlo»
I rettori delle università di Sassari e Cagliari intervengono per evitare la chiusura
di Paolo Coretti
 
ORANI Una decina di giorni fa l’accorato appello del presidente della Fondazione Nivola di Orani Giulio Chironi. «Dopo la notizia del taglio di oltre il 50 per cento dei fondi da parte della Regione dichiaro che a queste condizioni, siamo costretti a chiudere. Con l'importo erogato dalla Regione ridotto a 120mila euro, noi ci troviamo al di sotto delle spese di gestione, sicurezza e manutenzione e dovremo licenziare i dipendenti». Al rischio tangibile che l’assenza di sicurezza determini la chiusura e la restituzione delle opere alla famiglia dell’artista negli Stati Uniti, sono intervenuti i due rettori delle università sarde: Giovanni Melis da Cagliari e Attilio Mastino da Sassari. «Le due Università della Sardegna hanno appreso con viva preoccupazione la notizia del taglio dei finanziamenti alla Fondazione Nivola, e della probabile chiusura del Museo Nivola di Orani che ne sarebbe inevitabile conseguenza – dicono dagli atenei –. La preoccupazione nasce non solo dal fatto – pur importantissimo – della prospettata perdita di posti di lavoro e della scomparsa di una istituzione cruciale per lo sviluppo di un’economia locale sostenibile nella Sardegna interna, ma anche e soprattutto dalla gravità del colpo che verrebbe inferto al patrimonio culturale regionale e nazionale». Dalle università ricordano che recentemente – nel 2012 –, grazie al supporto finanziario della Regione, era stato inaugurato un ampio spazio espositivo che aveva consentito la collocazione di una nuova serie di opere e che avrebbe permesso l’avvio di una programmazione di mostre ed eventi. «La decisione di decurtare i finanziamenti del museo di oltre il 50% vanifica i precedenti atti di sostegno da parte della Regione e, di fatto, ne compromette la stessa esistenza» fanno notare Melis e Mastino. Allarmano i due rettori le ripercussioni anche sociali della chiusura del museo: «Le conseguenze che questo avrebbe non solo per Orani ma per tutta l’Isola, in un momento critico come l’attuale, sono troppo evidenti perché ci si debba soffermare su di esse. Auspichiamo che la Giunta regionale riveda al più presto una decisione che si configura come un attacco gravissimo al cuore della cultura e dell’economia della Sardegna». La figura dell’artista e del suo percorso umano e creativo è per Giovanni Melis e Attilio Mastino un prezioso esempio. «In un mondo sempre più globalizzato, nel quale è fondamentale mantenere l’eredità delle radici, la vicenda di Costantino Nivola si offre come esempio e materia di riflessione per tutti, ma soprattutto per i giovani che iniziano ora il loro cammino formativo. Il museo Nivola di Orani costituisce oggi un elemento prezioso nel panorama museale sardo – rilevano dalle due università –. Custode di una collezione di alta qualità, acquisita anche grazie alla generosità degli eredi dell’artista, si è accresciuto nel tempo nonostante un budget ridotto al minimo e grazie all’entusiasmo di staff e organi direttivi che nella nuova amministrazione hanno volontariamente rinunciato agli emolumenti destinati per statuto».
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
In giro per il mondo con le borse Erasmus
L’Università ha pubblicato il bando per l’anno 2014-2015 Possibilità di scelta tra 200 atenei europei convenzionati
 
SASSARI Chi ha voglia di fare un’esperienza all’estero da studente universitario adesso ha un’altra occasione. L’università di Sassari ha pubblicato il bando per l’assegnazione delle borse per la mobilità a fini di studio del Programma Erasmus Plus, Key Action 1 (Learning Mobility of individuals) per l’anno accademico 2014-2015. Tutti gli iscritti ai corsi di studio dell’ateneo (laurea triennale, laurea magistrale e magistrale a ciclo unico, corsi di specializzazione, dottorati di ricerca, master con sede amministrativa nell’università di Sassari e scuole federate con sede amministrativa presso un altro ateneo, purché il percorso formativo dello studente ricada sotto la responsabilità dell’università di Sassari), avranno la possibilità di partecipare alle selezioni per ottenere una borsa Erasmus che darà loro l’opportunità di trascorrere un periodo di studio presso una delle oltre 200 università europee convenzionate con l’ateneo sassarese. Potranno concorrere all’assegnazione della borsa gli studenti in regola con il pagamento delle tasse universitarie ed iscritti nell’anno accademico in corso. La presentazione della domanda di partecipazione si articola in due fasi obbligatorie: la candidatura dovrà essere effettuata tramite procedura online, accedendo all’indirizzo http://www.uniss.it/applicazioni/erasmus.php, tra il 3 e il 17 febbraio entro le 20. Sono previste delle scadenze posticipate per gli iscritti al Dipartimento di Medicina Veterinaria (dal 3 al 21 febbraio entro le 20), al Dipartimento di Storia Scienze dell’Uomo e della Formazione (dal 3 al 20 febbraio entro le 20) e al Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali (dal 13 al 25 febbraio entro le 20). La domanda dovrà inoltre pervenire anche in formato cartaceo all’Ufficio Protocollo dell’Ateneo in piazza Università, 21 – 07100 Sassari o essere consegnata all’Ufficio Relazioni Internazionali, in via Macao 32 a Sassari entro le 12,30 del 18 febbraio. Anche per la presentazione della domanda cartacea sono previste delle scadenze posticipate per i seguenti Dipartimenti: Medicina Veterinaria entro le 12,30 del 22 febbraio; Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione entro le 12,30 del 25 febbraio; Scienze Economiche e Aziendali entro le 12,30 del 26 febbraio. Non faranno fede il timbro e la data dell’ufficio postale. La priorità nell’assegnazione delle borse verrà riconosciuta agli studenti che presentano la candidatura per una mobilità a fini di studio per la prima volta.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
PREMIO DEL MINISTERO
Tre allieve sassaresi in “missione” in Cina
 
SASSARI L’università degli Studi di Sassari è stata premiata con tre delle cinquanta borse di studio messe a disposizione degli studenti universitari italiani dalla direzione generale per gli Affari Internazionali del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il contributo è finalizzato alla frequenza di corsi di lingua e letteratura cinese presso atenei della Repubblica Popolare di Cina. Le tre borse, del valore di duemila euro ciascuna, sono state assegnate per l’anno accademico 2013-2014 alle studentesse di lingua cinese Selene Domenica Sanna, Carla Carrucciu e Cristina Benefico, iscritte al primo anno della laurea magistrale in Lingue Moderne e Comunicazione Interculturale del Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali, diretto da Gavino Mariotti. Le borsiste avranno non solo la possibilità di frequentare corsi trimestrali di lingua e cultura cinese, ma anche di contribuire attivamente all’interscambio culturale negli atenei che frequenteranno in Cina: durante la loro permanenza ricopriranno infatti il ruolo di assistenti di lingua italiana per i docenti locali. «Considerato il numero esiguo di borse disponibili in ambito nazionale – dicono i responsabili del programma –, il risultato conseguito dalle studentesse dell’ateneo sassarese è estremamente positivo». Il programma di studi è stato organizzato in stretta collaborazione con il ministero cinese dell’Istruzione, per il tramite della propria ambasciata a Roma, e rientra tra le iniziative di attuazione del programma esecutivo di cooperazione tra l’Italia e la Cina nel campo dell’istruzione per gli anni 2012-2015, con particolare riferimento al settore della diffusione della lingua e della cultura italiana e cinese dei due Paesi.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 36 - Nuoro
IL PIANO
La caserma verrà trasformata in un campus universitario
di Antonio Bassu
 
NUORO Ora è ufficiale: l’ex artiglieria diventerà il campus dell’Università nuorese. Il contingente militare di stanza dal 1943 si trasferirà a Pratosardo. Il ministero della Difesa aveva firmato un accordo con il Comune con il quale si impegnava a cedere 38 ettari di terreno in prossimità della stazione di Pratosardo e la cessione gratuita di 12 ettari in regione Santa Barbara. L’ex Artiglieria era stata aperta a Nuoro nel 1947 e al lavoro c’erano 500 dipendenti. Il 1997 è stato l’anno in cui si è sottoscritto l’accordo di pragramma tra il ministero della Difesa, la Regione, la Provincia e il comune di Nuoro, per la costruzione a Pratosardo di una nuova caserma. Accordo con il quale si dovrà rendere libero il distretto di viale Sardegna per la creazione di un campus universitario. La struttura di Pratosardo è stato ormai portata a termine, per cui è arrivato il momento del trasferimento del nuovo contingente militare. Il complesso militare verrà ospitato nella base di Pratosardo, per un totale di 250 unità. La nuova sede sarà la base logistico-addestrativa per un reggimento di artiglieria dei Dimonios di Sassari. L’ex sezione militare nuorese del distretto di viale Sardegna è costituita da 6 ettari, chiusa da alte mura perimetrali di 950 metri di lunghezza. La cubatura costruita è notevole, e quasi tutti gli edifici, una ventina circa, sono in buone condizioni strutturali e possono essere facilmente riconvertibili. La ricchezza maggiore della caserma di viale Sardegna è il parco, che si estende tra i padiglioni per circa 5 ettari.
 

Questionario e social

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