Sabato 15 febbraio 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 febbraio 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Speciale (Pagina 29 - Edizione CA)
Controlli a distanza
Il Grande fratello vigila sui pazienti anche se lontani
 
«Non vi lasceremo mai soli», potrebbe essere il moto della Cardiologia del Brotzu. Nelle corsie, fra medici e infermieri indaffarati, vanno a zonzo i pazienti con la mise di rigore, pigiama-vestaglia-ciabatte. Tutti hanno uno strano aggeggio appeso da qualche parte. Non si tratta di una radiolina, è un trasmettitore telemetrico. «Per 24 ore su 24 comunica l'elettrocardiogramma alla nostra centrale», spiega il primario Maurizio Porcu (nella foto): «Siamo stati i primi in Sardegna a introdurre la Telemetria centralizzata. Questo ci consente di avere sotto controllo i ricoverati, anche quando si spostano. E se c'è qualcosa che non va, interveniamo. Così non capita più che un paziente muoia nel sonno senza che nessuno se ne accorga».
Ma i cardiopatici sono tenuti sott'occhio anche a centinaia di chilometri dall'ospedale: «Tutti i più moderni apparecchi elettrici che impiantiamo, come i pacemaker, sono controllati a distanza tramite collegamento con cellulare o telefono fisso. Quindi sappiamo, in diretta, se c'è un problema nel paziente, nel suo dispositivo, e perché. A volte siamo noi ad accorgerci che qualcosa non va e chiamiamo l'interessato». Il terminale della rete è una centrale con una gigantesca consolle disseminata di schermi, simile a quella di un'astronave. Una sorta di Grande fratello, che vigila sui malati.
È una macchina complessa, la Cardiologia del Brotzu, con 51 posti letto (8 di terapia intensiva, 8 semi-intensiva), 22 medici e un'ottantina di infermieri. «Tutto personale altamente specializzato, compresi gli infermieri. Abbiamo due bravissime caposala (Cristina Caredda e Virginia Boi). Una è coordinatrice dell'area nursing (assistenza infermieristica professionale) dell'Associazione nazionale cardiologi. Fra l'altro, tengono corsi cui partecipano anche medici, sull'uso dei defibrillatori semi automatici».
Assistenza a tutto campo e ricerca: «Abbiamo una certa tradizione sullo scompenso cardiaco, con pubblicazione di numerosi lavori scientifici. E collaboriamo a studi policentrici con altri presidi nazionali». Non solo nel campo della Medicina. C'è anche un'indagine compiuta con la facoltà di Scienze politiche dell'università di Cagliari: “Genere e salute in Italia”, a cura di Antonio Sassu, Anna Oppo, Sergio Lodde e Maurizio Porcu, che valuta le differenze fra i due sessi in ambito cardiologico relativamente ad aspetti economici e sociologici.
«È emerso che essere maschio o femmina provoca comportamenti diversi nei confronti della malattia. E forse, inconsapevolmente, anche a trattamenti diversi da parte dei medici». (l. s.)
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 60 - Edizione CA)
Università di Sassari
Borse di studio
 
Un premio per l'Università di Sassari, con tre borse di studio assegnate dal Ministero dell'istruzione. Contributo di duemila euro ciascuna, per i corsi di lingua e letteratura cinese, assegnati a Selene Domenica Sanna, Carla Carrucciu e Cristina Benefico, iscritte al corso di laurea magistrale in lingue moderne. Le borsiste potranno contribuire allo scambio culturale negli atenei che frequenteranno in Cina. (a. br)
 

LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Ed_Nuoro
UNIVERSITà
Il neo dottore afghano espone il suo studio sugli allevatori
 
NUORO Studenti, docenti, amici e familiari: sono stati in tanti, ieri mattina, nella sede dell’università di Carta Loi, a presenziare alla discussione delle tesi di dottorato. Tra i neo-dottori c’è stato anche Abdullah Halim, lo studente afghano arrivato in Sardegna insieme ad altri due connazionali grazie ad alcune borse di studio messe a disposizione dall’Ente acqua della Sardegna, nell’ambito della propria attività di cooperazione internazionale, e da una borsa di studio dell’assessorato all’Istruzione della Regione Sardegna. Il neo dottore Halim, che ha studiato sotto la guida del docente universitario Roberto Scotti, ieri ha esposto il suo studio e la sua valutazione sul ruolo delle conoscenze degli allevatori sardi di capre. Halim e gli altri ricercatori afgani hanno frequentato la scuola di dottorato a partire dal settembre 2010, dopo un periodo di ambientamento e apprendimento della lingua italiana, presso il laboratorio linguistico dell'università di Sassari ed hanno completato il loro ciclo formativo con la fine di ottobre 2013. Tutti e tre i dottorandi hanno seguito presso la sede di Sassari del Dipartimento di Agraria cicli annuali di lezioni comuni o specifiche per i rispettivi indirizzi, mentre le attività di ricerca si sono svolte a Nuoro, dove ha sede il corso di Laurea in Scienze Forestali, per Abdullah Halim e a Sassari per Alam Ghoryar e Osman Karimi.

Questionario e social

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