Venerdì 31 gennaio 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
31 gennaio 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 36 - Edizione CA)
Macciotta, da domani Neuropsichiatria ed emergenze in via Jenner
NASCE LA NUOVA PEDIATRIA
 Al Microcitemico un polo per piccoli pazienti
«Da sabato dormirò sonni più tranquilli». Ennio Filigheddu, che nella vita di tutti i giorni fa il manager dell’Azienda mista, tira un sospiro di sollievo. Tra pochi giorni la vecchia clinica Macciotta, dichiarata inagibile un anno fa (dopo 76 di servizio), non ospiterà più bambini. Dal primo febbraio prenderà vita il nuovo ospedale Pediatrico al Microcitemico, dove verrà accolta la Neuropsichiatria infantile e la Clinica pediatrica con l’annesso pronto soccorso (che continuerà a ricevere pazienti sino a sabato).
DATA STORICA Il direttore generale Emilio Simeone, l’assessore Simona De Francisci, il rettore Giovanni Melis hanno messo in evidenza l’importanza storica dell’evento: chiude la vecchia clinica e apre un polo che vuole diventare l’eccellenza in Sardegna, ma no solo. Eppure, a sentire gli interventi, non deve essere stato facile vincere le resistenze di chi avrebbe voluto il presidio dell’Azienda Università - Regione nel nuovo blocco del Policlinico di Monserrato. A incidere sulla scelta i tempi. «I Vigili del fuoco ci avevano imposto di chiudere in sei mesi, l’abbiamo fatto in un anno», precisa Filigheddu.
Per il manager della Asl 8 Simeone il trasferimento della Pediatria è la realizzazione di un’iniziativa voluta fortemente dai due pilastri del Microcitemico, i compianti Antonio Cao e Renzo Galanello. Ma le novità non finiscono qui. «Abbiamo pronto un progetto per realizzare un edificio a due piani da dedicare alla procreazione medica assistita e a laboratori. Così - aggiunge Simeone - si libereranno spazi per nuove attività».
Per l’assessore De Francisci «si realizza un sogno. Il polo può diventare un punto di riferimento non solo per l’Isola ma anche per i Paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo».
IL TRASLOCO Per agevolare i trasferimenti, nella vecchia clinica Macciotta sono stati bloccati i nuovi ricoveri. Sino a oggi, comunque, resta attivo il punto di primo soccorso di via Porcell. Ma da domani tutte le attività di ricovero e pronto soccorso risponderanno regolarmente nel nuovo ospedale di via Jenner. Resteranno attive al Macciotta sino al 2 marzo tutte le attività ambulatoriali della Pediatria e alcune (epilettologia, elettroencefalogia e neurologia dell’età evolutiva) della neuropsichiatria di infanzia.
I NUOVI REPARTI I nuovi reparti al quarto e al sesto piano del Microcitemico (diretti da Anna Maria Nurchi e da Alessandro Zuddas), circa mille metri quadrati per la pediatrica e 800 per la neuropsichiatria infantile, possono contare complessivamente su 22 posti letto ordinari e sette per day hospital.
Andrea Artizzu
 
 
 
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 38 - Edizione CA)
SEMINARIO SUI DIRITTI UMANI
Alle 15,45 nella facoltà di Scienze giuridiche si terrà il quarto seminario del corso superiore universitario Sidu in sicurezza internazionale e diritti umani.


 
 
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Nuoro (Pagina 56 - Edizione CA)
Università di Nuoro Lezione di Bottazzi
Oggi alle 11 nell’aula magna del consorzio universitario l’apertura del master in Politiche per lo sviluppo locale. Gianfranco Bottazzi tiene la lectio inaugurale sul tema “Lo sviluppo locale è morto, viva lo sviluppo locale!”.
 


 
5 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 25 - Edizione CA)
DOCUMENTARI
Antropologia visuale: nasce a Sassari il laboratorio dedicato a Fiorenzo Serra

La testimonianza storica e culturale emerge potente dai lavori di Fiorenzo Serra e fa di lui uno dei più grandi documentaristi sardi. Forse il più grande.
A lui è intitolato il “Laboratorio di Antropologia Visuale” di Sassari (in via Zanfarino 52), nato ufficialmente martedì con la convenzione siglata da Maria Margherita Satta e Salvatore Figus, rispettivamente alla direzione del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’ateneo turritano e della Fondazione Umanitaria Sardegna.
La convenzione, firmata alla presenza del rettore Attilio Mastino e dell’assessore regionale alla Cultura Sergio Milia, si propone la valorizzazione del laboratorio nel campo della ricerca e della documentazione etnografica. Attivo dal 1981, ha raccolto centinaia di testimonianze sulla cultura materiale e immateriale dell’Isola, del Mediterraneo e dell’Africa. Vanta una collezione di 250 documenti inediti e oltre 4mila foto e diapositive (la maggior parte, 3mila, riguardano la Sardegna). Ulteriori 4mila materiali, tra foto, diapositive e documenti, arrivano dal Fondo Vodret e la collezione sarà presto arricchita dalle 10mila diapositive a colori e 6mila in bianco e nero donate da Riccardo Campanelli nel fondo a suo nome.
«Il laboratorio, finora, è stato sede di svolgimento dei tirocini per gli studenti iscritti ai corsi di laurea del Dipartimento - dice Satta - ma ora l’Università vorrebbe farlo uscire dai confini accademici, condividere la documentazione raccolta trasformando il laboratorio da luogo di conservazione a centro per ricerche scientifiche e approfondimenti sempre più ampi. A questo scopo, mi auguro che quest’anno l’Università di Sassari attivi un corso di Laurea Magistrale in Scienze etnoantropologiche e archivistiche che sarà collegato alle due scuole di specializzazione in Antropologia e Archivistica in corso di attivazione a Nuoro». «Questo è il primo evento ufficiale della Fondazione Umanitaria Sardegna, - commenta Figus - la prima pietra di una feconda collaborazione con l’Università di Sassari». ( m.va. )
 
 
 
 
6 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 26 - Edizione CA)
SEMINARIO
“Le città visibili”: viaggio alla scoperta degli insediamenti nel Mediterraneo

«Le città visibili. Archeologia dei processi e formazione urbana» è il tema del seminario che si apre questa mattina al Complesso di Santa Chiara ad Alghero. Il viaggio ideale nel Mediterraneo, promosso dai Dipartimenti di Storia e di Architettura dell’Università di Sassari, inizia alle 9 con l’intervento di Marcella Frangipane, docente di Scienze dell’Antichità alla Sapienza di Roma, dedicato a “La formazione della città in Oriente”. Scopo del percorso, attraverso gli interventi dei diversi relatori, è verificare se i processi di formazione urbana si siano sviluppati autonomamente in diverse parti del Mediterraneo a seguito di trasformazioni avvenute all’interno di ciascuna società, a partire dalla seconda metà del II millennio a.C. Saranno analizzati i fenomeni del contatto e dello scambio fra civiltà e dei vari livelli che essi possono raggiungere, da quello commerciale a quelli tecnologico e culturale. Maria Iacovou della University of Cyprus parlerà di Cipro; Antonella Pautasso, dell’Ibam-Cnr, di Creta; Massimo Osanna, dell’Università della Basilicata, della Grecia e delle sue colonie; Maria Giulia Amadasi, della Sapienza, del nord Africa; D. Garcia, dell’Université de Aix-Marseille /Centre Camille Jullian, della Francia meridionale; Ana Delgado, dell’Universitat Pompeu Fabra di Barcellona, della Spagna; Raquel Vilaça, dell’Universidade de Coimbra, del Portogallo.
Il seminario prosegue sabato sempre nel complesso di Santa Chiara. La sessione sarà dedicata alla formazione urbana nella penisola italiana e in Sardegna e saranno presentate le ricerche di giovani studiosi.




LA NUOVA SARDEGNA 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 5 - Sardegna
VERSO IL NUOVO OSPEDALE
“Microcitemico” centro di riferimento per il Nord Africa

Il Microcitemico di Cagliari si candida a diventare ospedale pediatrico d’eccellenza, punto di riferimento per tutta la Sardegna e i Paesi africani: unico grande polo, una struttura pensata, costruita e organizzata a misura di bambino. Il presidio garantirà tutti i tipi di assistenza per i più piccoli e gli adolescenti conservando lol storico ruolo, quello di punto di riferimento regionale e nazionale per le talassemiee le malattie rare, e unico centro in Sardegna dedicato alla cura delle leucemie infantili. Il managerdella Asl8 Emilio Simeone, in occasione del trasferimento di due reparti dal Macciotta al Microcitemico (Clinica Pediatrica e Neuropsichiatria) ha annunciato la svolta, mostrando con alcune slide come sarà il nuovo ospedale pediatrico, 6 piani, con moderne strutture e laboratori attrezzati.


 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 5 - Sardegna
UNIVERSITÀ, SI AMPLIA L’OFFERTA
Varato dalla Regione il programma Master e Alta formazione 2014

Il piano di Master e Alta formazione 2014 è stato approvato, nella sede dell’assessorato regionale del Lavoro, dal Comitato di gestione che si occupa di questa specifica tematica. Al centro delle priorità, i corsi considerati strategici per le loro finalità e coerenti con le linee di sviluppo dettate dalla giunta regionale. In base alle risorse, i percorsi di specializzazione saranno attivati nell’università di Sassari e Cagliari. I corsi vanno dai sistemi turistici per lo sviluppo sostenibile al benessere animale. Non mancano quelli su psicologia dell’anziano, chimica verde, medicina rigenerativa, metodi e strumenti per l’innovazione digitale, biotecnologie applicate al settore biomedico e agro-alimentare.
 
 
 
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 38 - Nuoro
CARCERE E OPPORTUNITÀ
Avvocati a lezione dall’ex boss laureato
Seminario di studi giuridici all’interno di Badu ’e Carros, tra i docenti anche l’ergastolano pugliese Marcello Dell’Anna
di Luciano Piras
NUORO Stavolta sarà lui a dare lezioni agli avvocati. E l’ex boss della Sacra corona unita ne avrà davvero tante da dire, spulciare e spiegare per bene. «È preciso, lucido e molto professionale» dice di lui Monica Murru, del Foro nuorese. A salire in cattedra, infatti, è l’ergastolano pugliese di Nardò, Marcello Dell’Anna, 46 anni, una vita in carcere, sposato, padre di un venticinquenne, e dal 25 maggio 2012 dottore in Giurisprudenza, con il massimo dei voti. Un detenuto modello, insomma, che all’università di Pisa ha discusso una tesi di diritto penitenziario. Il titolo: “La compressione dei diritti fondamentali del detenuto. Dai circuiti detentivi ‘speciali’ di Alta Sicurezza al regime del 41/bis O.P.”, per la quale ha anche ricevuto un encomio dalla direzione del carcere di Spoleto, dove Dell’Anna era recluso fino allo scorso luglio. Da allora è a Badu ’e Carros. «Deportato in Sardegna, lontano dai miei affetti più cari» aveva denunciato qualche mese dopo in una lunga lettera pubblicata sul blog urladalsilenzio.wordpress.com. L’opportunità. Eppure è proprio da Nuoro che riparte il suo orologio delle opportunità. Sono il carcere barbaricino, la Scuola forense cittadina e l’Ordine degli avvocati nuoresi a dargli la possibilità di salire in cattedra. Un caso unico in Italia. Relatore e coordinatore (interno) del progetto “Carcere: il diritto penitenziario tra dentro e fuori”, quattro lezioni in programma per il 7, 21, 28 febbraio e 21 marzo, tutte all’interno della Casa circondariale di Badu ’e Carros. Con un parterre di relatori di altissimo livello, magistrati, docenti, avvocati, professionisti vari coordinati dall’avvocato Monica Murru, ideatrice del progetto. «Un progetto che vuole essere l’inizio di un percorso», sottolinea il direttore della Scuola forense, Martino Salis. «Un percorso di alta formazione, dunque di grande rilevanza» sintetizza Antonio Falchi, consigliere dell’Ordine degli avvocati. Il legame. «È il segno che la comunità si avvicina sempre di più al mondo carcerario», interviene Gianfranco Oppo, garante comunale dei detenuti. «Ma ciò che apprezzo maggiormente – sottolinea – è l’aspetto didattico». Le quattro lezioni, infatti, sono le tappe di un corso per addetti ai lavori, avvocati soprattutto, chiamati ad approfondire tematiche specialistiche come “Il trattamento penitenziario e il trattamento rieducativo”, “Diritti fondamentali dei detenuti dopo la novella del D.L. 146/2013”, “La fase esecutiva della pena”, “Circuiti penitenziari differenziati”, “La pena dell’ergastolo nella sua variante ostativa”, “Il regime del carcere duro: 41 bis (2 comma) a distanza di ventidue anni dalla sua normazione”, “Sperimentazioni trattamentali e buone prassi operative”. Sono i titoli dei singoli interventi, tutti pomeridiani, tutti di venerdì, previsti tutti all’interno della Casa circondariale di Badu ’e Carros. «Dentro» evidenzia la direttrice del penitenziario, Carla Ciavarella. «Così si abbatte un muro e ci si confronta con la realtà. Bisogna approfittare di questi momenti formativi, è importante affrontare questi temi, fondamentale per allargare le conoscenze» va avanti. «Il progetto, infatti – interviene Monica Murru –, nasce dalla volontà di incentivare la promozione e l’impiego delle risorse umane in carcere, i detenuti, a favore non soltanto di loro stessi, ma anche della società, attraverso la gratificazione del lavoro e della professionalità inserita in un percorso effettivamente rieducativo da affiancare al concetto di pena non solo retributiva». È il caso concreto di Marcello Dell’Anna, dottor Dell’Anna, finito in carcere a 23 anni e che studiando in cella si è prima diplomato e poi laureato. Avrebbe anche voluto fare un master in Diritto penitenziario applicato: missione impossibile, finché resterà a Nuoro. Almeno per ora. Certo è che l’ex boss della Sacra corona unita non uscirà mai dal carcere. Sta scontando l’ergastolo ostativo per reati associativi. Significa che non uscirà mai dalla galera. Una condanna alla morte civile, insomma. Pena di morte viva, la chiamano i detenuti. «Eppure Marcello Dell’Anna è l’orgoglio del sistema penitenziario italiano» sottolinea il suo legale nuorese, Andrea Soddu. «È l’orgoglio delle carceri italiane perché rappresenta uno dei rari esempi di un profondo cambiamento, con percorso umano sorprendente, tanto che per il giorno della discussione della tesi di laurea gli è stato dato un permesso di 14 ore senza scorta». Poi Dell’Anna è tornato in carcere, a Spoleto, sapendo bene che dal carcere non uscirà mai, salvo essere graziato dal presidente della Repubblica. Intanto è in regime di As1, Alta sicurezza, l’ex Eiv, Elevato indive di vigilanza. «Un assistito che assiste altri detenuti» svela Martino Salis: sono 850, infatti, i detenuti che da tutta Italia si rivolgono a lui, ormai considerato uno dei massimi esperti di diritto penitenziario. La speranza. «Ha fatto un grande percorso – sottoscrive la direttrice di Badu ’e Carros –, è una persona molto preparata». Tanto titolato da poter avere un incarico professionale, una opportunità di lavoro come quella, regolarmente retribuita, che gli stanno offrendo gli avvocati nuoresi. Con questo progetto, “Carcere: il diritto penitenziario tra dentro e fuori” che lo vedrà impegnato nel duplice ruolo di relatore e di coordinare interno al penitenziario. «È un’occasione – ribadisce la coordinatrice esterna Monica Murru – per ridare la speranza, trasformare i detenuti in risorse e restituire qualcosa alla società».
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I relatori, professionisti di primo livello  
Professionisti di primo livello. Sono i relatori del progetto “Carcere: il diritto penitenziario tra dentro e fuori”. Oltre al “padrone di casa” Marcello Dell’Anna e all’avvocato Monica Murru (coordinatrice esterna), infatti, saliranno in cattedra i magistrati di sorveglianza Adriana Carta e Riccardo De Vito; Patrizia Patrizi, docente di psicologia sociale; Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone; Gianfranco Oppo, garante dei detenuti del Comune di Nuoro; gli avvocati Angelo Merlini, Gianni Sannio, Ladislao Massari, Ottavio Maria Capparella, Basilio Brodu; Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme; Maria Francesca Cortesi, ricercatrice universitaria; Antonio Turco, educatore. Ospiti della giornata conclusiva saranno Giovanni Arcuri e Cosimo Rega, detenuti di Rebibbia, rispettivamente Cesare e Cassio nel film dei fratelli Taviani “Cesare deve morire”.
 
 
 
 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 17 – Lettere e commenti
LA PAROLA AI LETTORI Risponde Manlio Brigaglia
Altre proposte sul nuovo campus di Sassari
Enzo Masotto, Sassari
Perché in questa città che ha ben poco di artistico, di bello, se non i suoi cittadini, si deve sempre optare per soluzioni rimediate e tampone ? Perché, mi chiedo, prevedere un campus universitario ai Mulini Azzena? Sarebbe un vero obbrobrio tra ferrovia e reliquati industriali. Perché non pensare a un vero nuovo campus, moderno, innovativo quale quello prospettato e poi abbandonato anni or sono, oggi sede dell’Agenzia delle Entrate a Piandanna? Perché non optare per un campus universitario che sia qualcosa di funzionale, bello, gradevole e un vanto futuro per la nostra città e per i futuri laureati sassaresi?
* * *
Si capisce il senso generale della sua proposta, un po’meno quello delle indicazioni più particolari. Il dubbio più grosso è questo: Lei vuole un campus che sia moderno e innovativo come era, tanto per fare un esempio, il "castello" di Piandanna oppure vuole proprio questo, la riconquista del Castello e la sua espropriazione a danno dell’Agenzia delle Entrate? Insomma, Lei sarebbe un nostalgico di quella combattuta soluzione, che oggi come oggi Le appare molto più confortevole della soluzione Mulini Azzena?
In effetti, l’attuale costruzione, con il grande spazio del piazzale che guarda sulla 131 e il razionale assetto interno sono abbastanza Convincenti, ma non so quanto adeguati alle esigenze di un campus. (Continuo a usare questo termine, ma bisognerebbe specificare che il progetto parla d’un’altra tipologia, ora che i campus non li vogliono più neanche in America: insomma, una struttura d’istruzione, di servizio e di socialità). Non più di un paio di giorni fa questa stessa pagina ha ospitato una lettera che parlava di un’altra area, non ho capito dove, da porre in confronto e in competizione con quella dei Mulini Azzena. Quanto al ragionamento sulla location, il Suo si presta a essere ribaltato: perché invece di dire che il campus in quell’area, fra cimitero e industrie dismesse, guasterebbe la bellezza della città (esclusa, parrebbe, quella piuttosto improbabile dei suoi cittadini) non proviamo a pensare che proprio la presenza del campus, con tutti i suoi edifici, le sue attrezzature e i servizi che offrirebbe, potrebbe essere un bel modo per iniziare la pulizia edilizia e urbanistica di quell’area che è ormai così dentro la città? Ritiro l’appello a fare in fretta, perché c’è gente che sostiene che non c’è bisogno di correre.
 
 
 
 
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 – Sassari
AGRARIA, raduno degli studenti
in arrivo da tutto il mondo
SASSARI Dal 26 aprile al 3 maggio Sassari sarà la sede di un importante evento del circuito Iaas (Associazione Internazionale degli Studenti di Agraria), organizzato dall’associazione Studenti di Agraria, comitato locale di Sassari: si tratta dell’“Exchange Coordinator Meeting”, quest’anno intitolato “Seeding our values, growing the future”. L’incontro riunirà i referenti dei comitati nazionali per l’Exchange Programme, programma di scambio studentesco mondiale della piattaforma Iaas, grazie al quale oltre 20.000 studenti universitari di Agraria e di scienze correlate di tutto il mondo hanno avuto la possibilità di svolgere stage e tirocini all’estero. L’evento è reso possibile grazie al contributo dell’università di Sassari e del Dipartimento di Agraria. Durante il meeting verranno esposti i report nazionali e i delegati illustreranno i perfezionamenti apportati al proprio programma e le novità riguardanti le sedi attive; si svolgerà inoltre il trade fair, la tradizionale fiera dei prodotti agroalimentari provenienti dalle nazioni partecipanti, e verrà effettuata la promozione del territorio attraverso le strutture ricettive dei Comuni che supporteranno l’evento.
 
 
 
 
 
12 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 – Sassari
 “Città visibili” in un seminario di due giorni
SASSARI
Il Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione e il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’università degli Studi di Sassari organizzano un seminario dal titolo “Le città visibili. Archeologia dei processi di formazione urbana”, dedicato al tema della formazione delle città nel Mediterraneo. Il convegno si terrà oggi e domani nel complesso di Santa Chiara ad Alghero, e riunirà numerosi esperti del mondo accademico. Il seminario è al tempo stesso l’ultimo atto del Master internazionale di II livello “Archeologia e Storia del Mediterraneo” finanziato dalla Regione e dei dueanni di ricerche che hanno coinvolto assegnisti di ricerca dell’università di Sassari e giovani ricercatori italiani e stranieri, nell’ambito della ricerca sulla formazione della città nella penisola italiana e in Sardegna, finanziata dalla legge 7/2007 della Regione. Apporto fondamentale alla realizzazione dell’evento è stato quello della rete di università italiane e straniere (Milano, Bologna, Roma “La Sapienza”, Salerno, Pompeu Fabra Barcelona, Granada, Health University Toronto), coinvolte assieme all’ateneo sassarese nel progetto di scavo e di ricerca sul sito nuragico di Sant’Imbenia, grazie alla costante collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici delle province di Sassari e Nuoro, in particolare di Daniela Rovina e di Rubens D’Oriano e della Fondazione Banco di Sardegna. La segreteria scientifica del Convegno è curata da Elisabetta Alba. Il seminario dunque si articolerà su due giornate. Oggi alle 9 i lavori si apriranno con i saluti del rettore dell’università di Sassari Attilio Mastino, del direttore del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione, Maria Margherita Satta e del direttore del Dipartimento di Architettura Urbanistica Design, Arnaldo Cecchini.



QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionario e social

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