RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
LA CONFERENZA
Il piano dei Rettori per rilanciare l'Università
Un piano quinquennale per i ricercatori che preveda l'assunzione di duemila nuovi studiosi all'anno e ringiovanisca così il corpo docente: è uno dei 18 punti per la nuova Università contenuti nel documento approvato dalla Conferenza dei rettori italiani. Ai lavori ha partecipato anche quello di Cagliari, Giovanni Melis. «Il nostro Paese non può più trascurare le sue Università», si legge nel documento della Crui, che ruota attorno a quattro parole: autonomia, competitività, finanziamento e semplificazione, «proprio nel momento di avvio del programma Horizon 2020 e alla vigilia del rinnovo del Parlamento europeo». La Crui chiede anche la previsione del credito di imposta per la creazione di nuove imprese, il riconoscimento del titolo di dottore di ricerca sia nella Pubblica amministrazione che all'interno delle imprese, e la riduzione del cuneo fiscale sul modello di quanto accade in Olanda con gli “High skills workers”, le assunzioni che danno diritto a particolari benefici contributivi.
2 - L’Unione Sarda / Salute (Pagina 29 - Edizione CA)
ENDOCRINOLOGIA Parla il prof. Mariotti
Per la tiroide attenzione senza paura
L ' invito dei medici specialisti è alla prudenza, non all'allarmismo. Perché sebbene in Sardegna l'incidenza delle patologie tiroidee superi di circa il 40 per cento la media nazionale, la stragrande maggioranza di esse può essere trattata adeguatamente dalle moderne terapie. Il primo mito è così sfatato: le popolazioni prossime al mare non sono preservate da questo genere di malattie. «Lo iodio, elemento essenziale degli ormoni tiroidei e ricco in natura nelle acque marine, non può essere significativamente assorbito in ambienti distanti oltre il chilometro e mezzo dalle coste», spiega Stefano Mariotti, professore ordinario di Endocrinologia nel dipartimento di Scienze Mediche Internistiche del Policlinico Universitario di Monserrato. «Una falsa credenza ha così creato un effetto “collaterale”: ha illuso molti sardi di poter fare a meno del sale appositamente arricchito di iodio. La carenza di iodio, responsabile di alcune patologie della tiroide, rappresenta un problema epidemiologico rilevante per la Sardegna».
3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 37 - Edizione CA)
MISSIONI SPAZIALI SU MARTE
Un brevetto “made in Cagliari”
Ieri è stato nazionalizzato in Europa, Stati Uniti, Cina, Russia, India e Giappone il brevetto che prevede l'utilizzo di risorse reperibili sul pianeta rosso. Un successo per l'Università di Cagliari, soggetto richiedente insieme a CRS4 e Agenzia spaziale italiana, e che vede come inventori Giacomo Cao, Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orrù e Massimo Pisu.
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 38 - Edizione CA)
MASTER IN BIOEDILIZIA
Scade il prossimo 6 febbraio il termine per le domande di iscrizione al master in “Bioedilizia ed efficienza energetica” promosso dal dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura dell'Università.
5 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 60 - Edizione CA)
SASSARI, UNIVERSITÀ
Medicina del futuro
La medicina narrativa, pratica innovativa arrivata dall'America e in sperimentazione nelle Asl italiane, per vincere le malattie. Se ne parlerà a Sassari, domani alle 17, nell'aula magna dell'Università. Incontro arricchito dalle esperienze personali dell'editorialista del Corriere della sera Pierluigi Battista. (a. br)
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 9 - Sardegna
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Sassari
SASSARI Scontro Consiglio-Giunta sulla costruzione del campus universitario nell’area degli ex mulini Azzena. Il Consiglio, che nel settembre scorso aveva votato una mozione presentata da Sel per dire no al progetto caldeggiato dall’Ersu, dovrà ora valutare la richiesta di variante urbanistica (presentata dalla Cator srl, società proprietaria delle ex Semolerie) necessaria per dare il via alla trasformazione degli antichi mulini in residenze universitarie. Gli uffici tecnici hanno analizzato la proposta e, fatte salve alcune modifiche da apportare al progetto, hanno dato l’assenso alla pratica da 40 milioni di euro. Resta un solo ostacolo: la variante urbanistica deve essere approvata dal Consiglio comunale. Domani l’assessore e vicesindaco, Gavino Zirattu, avrebbe dovuto illustrare la documentazione alla commissione Urbanistica, ma la riunione è stata fatta slittare a martedì, ufficialmente per dare più tempo ai consiglieri di visionare il progetto. All’interno del Consiglio le posizioni sono svariate e tutt’altro che stabili. Sergio Scavio, il consigliere di Sel che a settembre aveva illustrato in aula la mozione con cui l’assemblea ha detto no al campus in via Predda Niedda, tiene a stento l’aplomb che lo contraddistingue: «Per presentare una variante urbanistica in Commissione e poi in Consiglio, ci vuole la precisa volontà politica di mandare avanti quella richiesta», commenta Scavio. «Presenterò una pregiudiziale per bloccare la pratica, visto che il Consiglio ha già approvato una mozione che diceva no al campus nei terreni degli ex mulini Azzena e che impegnava sindaco e giunta ad aprire un tavolo con l’Ersu per individuare una soluzione diversa, condivisa. Per volere del sindaco, che ha dichiarato in aula di non volere costituire un tavolo di concertazione con l’Ersu, questo impegno non è mai stato onorato. Il comportamento della Giunta è incomprensibile». Anche Giovanni Isetta (Pd) resta sbigottito per il ritorno in auge di una pratica considerata ormai superata: «Non siamo contrari alla costruzione di un campus universitario, siamo contrari al sito individuato dall’Ersu. Abbiamo dato mandato alla Giunta di trovare con l’Ersu un’altra soluzione, ma questa indicazione del Consiglio è stata ignorata». Sempre dalla parte Pd arriva un’altra freccia contro la Giunta: «Portare in commissione la pratica è un errore. Concedere una variante urbanistica non è un atto dovuto, ma è atto politico»., dice Simone Campus. Conferma il no il presidente della commissione Urbanistica, Gian Paolo Mameli: «Il consiglio non deve cambiare posizione». Più tenero il capogruppo dei democratici, Gavino Pinna, «Aspettiamo di vedere meglio la valutazione degli uffici, poi, partendo da quanto il Consiglio ha già votato, si può discutere». Altri consiglieri tengono una posizione possibilista: «La Giunta avrebbe dovuto proporre un’alternativa, non lo ha fatto, quindi se il no significa bloccare per sempre il campus e perdere i finanziamenti Cipe, allora io dico sì», spiega Pier Paolo Panu. «Se non ci sono alternative valide, è inutile che il Consiglio continui a dire no», è il parere di Giampaolo Manunta (Idv). Per il sardista Franco Era, che martedì non farà parte della commissione e sarà sostituito da un collega di partito (Antonio Cardin o Giacomo Sanna), «se dal punto di vista tecnico non ci sono ostacoli è giusto votare a favore per non perdere i finanziamenti del Cipe».
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR