Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 January 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI


 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 34 - Edizione CA)
LA CONFERENZA
Il piano dei Rettori per rilanciare l'Università
Un piano quinquennale per i ricercatori che preveda l'assunzione di duemila nuovi studiosi all'anno e ringiovanisca così il corpo docente: è uno dei 18 punti per la nuova Università contenuti nel documento approvato dalla Conferenza dei rettori italiani. Ai lavori ha partecipato anche quello di Cagliari, Giovanni Melis. «Il nostro Paese non può più trascurare le sue Università», si legge nel documento della Crui, che ruota attorno a quattro parole: autonomia, competitività, finanziamento e semplificazione, «proprio nel momento di avvio del programma Horizon 2020 e alla vigilia del rinnovo del Parlamento europeo». La Crui chiede anche la previsione del credito di imposta per la creazione di nuove imprese, il riconoscimento del titolo di dottore di ricerca sia nella Pubblica amministrazione che all'interno delle imprese, e la riduzione del cuneo fiscale sul modello di quanto accade in Olanda con gli “High skills workers”, le assunzioni che danno diritto a particolari benefici contributivi.
 
 

2 - L’Unione Sarda / Salute (Pagina 29 - Edizione CA)
ENDOCRINOLOGIA Parla il prof. Mariotti
Per la tiroide attenzione senza paura

L ' invito dei medici specialisti è alla prudenza, non all'allarmismo. Perché sebbene in Sardegna l'incidenza delle patologie tiroidee superi di circa il 40 per cento la media nazionale, la stragrande maggioranza di esse può essere trattata adeguatamente dalle moderne terapie. Il primo mito è così sfatato: le popolazioni prossime al mare non sono preservate da questo genere di malattie. «Lo iodio, elemento essenziale degli ormoni tiroidei e ricco in natura nelle acque marine, non può essere significativamente assorbito in ambienti distanti oltre il chilometro e mezzo dalle coste», spiega Stefano Mariotti, professore ordinario di Endocrinologia nel dipartimento di Scienze Mediche Internistiche del Policlinico Universitario di Monserrato. «Una falsa credenza ha così creato un effetto “collaterale”: ha illuso molti sardi di poter fare a meno del sale appositamente arricchito di iodio. La carenza di iodio, responsabile di alcune patologie della tiroide, rappresenta un problema epidemiologico rilevante per la Sardegna».
Nell'Isola infatti le persone che soffrono di un malfunzionamento della tiroide, nello specifico di ipotiroidismo, sono 82 mila. Numeri non trascurabili considerata la popolazione totale sarda. Tuttavia l'aumento dei casi diagnosticati può essere spiegato, come per tante altre patologie, non solo con l'incremento dei fattori ambientali nocivi e inquinanti, ma anche con il numero sempre maggiore di test diagnostici a cui si sottopone la popolazione. Insomma, non aumentano solo i pazienti affetti da noduli e tumori tiroidei, ma diminuiscono soprattutto i casi non diagnosticati.
La tendenza dei pazienti inoltre è quella di reputare pericolose disfunzioni che non lo sono: «Il riscontro occasionale di noduli è sempre più frequente grazie all'utilizzo dell'ecografia», dice Mariotti. «Possiamo evidenziare masse di piccole dimensioni che spesso però non hanno alcuna rilevanza clinica. La comparsa di un nodulo infatti non è sintomo di tumore, anzi, soltanto il 5 per cento dei noduli evidenzia tumori maligni (carcinomi); la maggior parte sono lesioni benigne (cisti, adenomi, noduli di iperplasia)». La diagnosi definitiva può arrivare esclusivamente dall'esame citologico mediante ago-aspirazione del nodulo tiroideo. Inoltre va sottolineato il fatto che la maggior parte dei carcinomi differenziati della tiroide hanno una buona prognosi con un bassissimo tasso di mortalità anche a distanza di trent'anni dalla diagnosi. Da Mariotti arriva quindi un appello di buon senso rivolto a colleghi e pazienti. «L'elevata prevalenza dei noduli tiroidei, il loro basso rischio di malignità e l'indole scarsamente aggressiva delle forme tumorali ci portano a sconsigliare la messa in atto di screening ecografici indiscriminati nella popolazione generale». Le cause scatenanti ancora da accertare con completezza e la silenziosità dei sintomi o la loro frequente diagnosi errata affidano quindi al medico di base il compito della scrematura dei pazienti bisognosi di ulteriori accertamenti, nonostante sia stato confermato che alcune forme tumorali alla tiroide non hanno inciso sulle aspettative di vita di pazienti ignari di esserne affetti. Le vere sfide per gli specialisti sono altre: la Sardegna, a causa di caratteristiche genetiche, presenta un'alta prevalenza e incidenza di malattie autoimmuni; tra queste vanno incluse anche le tiroiditi autoimmuni. La loro tempestiva identificazione e cura rappresentano oggi un obiettivo prioritario.
Luca Mascia
 
 

3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 37 - Edizione CA)
MISSIONI SPAZIALI SU MARTE
Un brevetto “made in Cagliari”

Ieri è stato nazionalizzato in Europa, Stati Uniti, Cina, Russia, India e Giappone il brevetto che prevede l'utilizzo di risorse reperibili sul pianeta rosso. Un successo per l'Università di Cagliari, soggetto richiedente insieme a CRS4 e Agenzia spaziale italiana, e che vede come inventori Giacomo Cao, Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orrù e Massimo Pisu.
«Questo brevetto riguarda un procedimento per ottenere sostanze quali, ossigeno, acqua, monossido di carbonio, ammoniaca, fertilizzanti azotati e biomassa edibile, utili al sostentamento degli astronauti durante le missioni spaziali permanenti su Marte, utilizzando risorse reperibili in loco», afferma Cao.
 
 

4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 38 - Edizione CA)
MASTER IN BIOEDILIZIA
Scade il prossimo 6 febbraio il termine per le domande di iscrizione al master in “Bioedilizia ed efficienza energetica” promosso dal dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura dell'Università.
 
 

5 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 60 - Edizione CA)
SASSARI, UNIVERSITÀ
Medicina del futuro

La medicina narrativa, pratica innovativa arrivata dall'America e in sperimentazione nelle Asl italiane, per vincere le malattie. Se ne parlerà a Sassari, domani alle 17, nell'aula magna dell'Università. Incontro arricchito dalle esperienze personali dell'editorialista del Corriere della sera Pierluigi Battista. (a. br)





LA NUOVA SARDEGNA 
6 - La Nuova Sardegna / Pagina 9 - Sardegna
L’INVENZIONE 
Brevetto sardo per la casa su Marte 
CAGLIARI. L’invenzione tutta sarda per creare una casa per le missioni spaziali su Marte è stata brevettata. Il «procedimento per l'ottenimento di prodotti utili al sostentamento di missioni spaziali sul suolo marziano mediante l'utilizzo di risorse reperibili in situ» ora è realtà. Gli inventori sono Giacomo Cao, Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orrù e Massimo Pisu; mentre i richiedenti sono l'Università di Cagliari, Crs4 e Agenzia spaziale italiana (Asi).
 
 

7 - La Nuova Sardegna / Pagina 9 - Sardegna
MONONUCLEOSI, UN INNESCO PER LA SCLEROSI MULTIPLA 
Il virus potrebbe avere un ruolo nello sviluppo della malattia neurodegenerativa: la ricerca di una équipe dell’Università di Sassari guidata da Antonina Dolei 
SASSARI Una scoperta che renderà meno misteriosa la sclerosi multipla. Una delle malattie più terribili e ancora poco conosciute che hanno una forte incidenza nell’isola. A farla è un gruppo di ricerca dell’università di Sassari. Secondo gli studiosi il virus della mononucleosi infettiva ha un ruolo di innesco della sclerosi multipla. In particolare chi contrae la mononucleosi nella tarda adolescenza o in età adulta può avere un fattotre di rischio in più per lo sviluppo successivo della sclerosi multipla. Lo studio è il risultato del lavoro del gruppo di Antonina Dolei, docente di virologia nel dipartimento di scienze biomediche e dell’équipe di malattie infettive di Maristella Mura, e Roberto Manetti del dipartimento di medicina clinica e sperimentale dell'ateneo sassarese. Alla base c’è il tentativo di fare luce sul possibile coinvolgimento di alcuni virus nell’innesco della sclerosi multipla. Lo studio è stato condensato in un articolo pubblicato nella rivista scientifica internazionale Plos one. I risultati della ricerca indicano che c’è un coinvolgimento di due virus nell'innesco e nella attuazione della neurodegenerazione che si verifica nella sclerosi multipla. Indiaziati sono il virus di Epstein Barr (EBV), che causa la mononucleosi infettiva, e il retrovirus HERV-W/MSRVM, associato alla sclerosi multipla. «La sclerosi multipla è una patologia che in Sardegna ha l’incidenza più alta al mondo. Più di 250 casi ogni 100mila abitanti, contro i 40-70 casi del resto di Italia – spiega Antonina Dolei –. Colpisce le donne con frequenza doppia rispetto agli uomini. Le cause della malattia non sono definite. Ma si ritiene che sia scatenata da fattori ambientali, in soggetti geneticamente predisposti. Tra i fattori ci sono proprio il virus di Epstein Barr e il retrovirus endogeno umano HERV-W/MSRV». La comunità scientifica concorda che esiste una relazione tra essersi infettati in età adulta di mononucleosi, e aver avuto, prima della comparsa della sclerosi multipla, un alto numero di anticorpi del virus Ebv della mononucleosi. Ma non è mai stato trovato un legame tra EBV e sclerosi multipla in atto. Il virus HERV-W/MSRV è fortemente attivato nella sclerosi multipla. Il gruppo di ricerca ha effettuato uno studio su 17 giovani ospedalizzati per mononucleosi infettiva. Ha scoperto nel loro sangue una forte attivazione del virus HERV-W/MSRV. I risultati rafforzano l'ipotesi di un coinvolgimento di entrambi i virus nella sclerosi multipla, con la possibilità che il virus della mononucleosi abbia un ruolo di innesco anni prima della malattia, attivando il virus HERV-W/MSRV, che avrebbe un ruolo diretto nella genesi della malattia. Per questo costituirebbe l’anello mancante che collega l’EBV alla sclerosi multipla.
 
 

8 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
Giovanna Deiana eletta pontefice massimo: frequenta l’ultimo anno di Medicina, guiderà l’Agt per i prossimi 365 giorni 
ADELASIA PRIMA “PAPESSA” DELLA GOLIARDIA 
E sabato al Verdi andrà in scena un classico la tragedia in rime “Ifigonia in culide” 
Quella che andrà in scena sabato al Verdi sarà una vera e propria opera, con 40 elementi d'orchestra, trenta di coro e 12 attori sul palco. "Ifigonia in culide" è un poemetto (divenuto uno dei simboli della goliardia italiana) che ha avuto amplissima diffusione in tutta Italia, passando di mano in mano su edizioni clandestine riprodotte in proprio a mano o con la macchina per scrivere, delle quali venivano fatte altre copie ugualmente clandestine con la carta carbone, o riprodotte col ciclostile. A causa di questa modalità di diffusione dell'opera, le versioni in circolazione possono essere differenti in alcune parti, perché molti dei copisti vollero aggiungervi del loro sotto forma di rime, strofe e personaggi apocrifi. Via via nel corso degli anni, ai versi venne associato dai copisti anche tutto un ricco apparato di glosse e note fuori testo fintamente serie ma in realtà umoristiche. Per prenotazioni biglietti telefonare al numero 329-7662084 o presso la Taberna Santona in Piazza Tola. (l.f,)
di Luca Fiori wSASSARI Fra un anno, terminata la facoltà di Medicina, girerà in camice bianco per i corridoi di qualche ospedale, ma per il prossimi 365 giorni avrà indosso, sopra la gonna, il mantello più importante della goliardia. Dopo trent’anni di vita l’Agt (Associazione goliardica turritana) ha appena eletto il primo pontefice donna della sua storia. I tempi cambiano e anche un’associazione costituita in passato da soli uomini si adegua alla riscossa del gentil sesso. La nuova “papessa” degli studenti turritani si chiama Giovanna Deiana, è sassarese, ma non nasconde le origini barbaricine, e domani compirà 24 anni. La sua elezione era nell’aria perché il “popolo” (tutti gli iscritti all’Agt) aveva votato per lei, ma a consacrarla pontefice con il nome di “Adelasia I Verticordia” sono stati proprio i “principi”, cioè i suoi predecessori anziani, a dimostrazione che il vento è cambiato veramente. Rappresentante degli studenti nel consiglio di amministrazione dell’ateneo, “Adelasia I Verticordia” ha già ricevuto gli auguri del rettore Attilo Mastino e le preoccupazioni della mamma. «Quando ha saputo che il popolo aveva votato per me – racconta sorridendo – si è un po' spaventata sapendo quanto sarà impegnativo guidare l'associazione per un anno, poi una volta eletta si è dovuta rassegnare». Prima di Giovanna Deiana negli ultimi trent'anni altre donne ci avevano provato, ma nessuna era riuscita a convincere i principi a cedere il prezioso mantello a una signorina. «È una grande responsabilità – racconta il futuro medico – non solo per essere la prima donna pontefice, ma per la storia che è legata al mantello che indosso e che è legata alla nostra città e alla nostra tradizione». La prima uscita pubblica di “Adelasia I Verticordia” sarà sabato alle 20.30 al teatro Verdi per un evento, non solo per la goliardia, ma per l'intera città: la messa in scena di “Ifigonia in culide”, una tragedia goliardica in tre atti fino ad oggi mai rappresentata a Sassari. «Per noi è una grande emozione portarla sul palco – spiega Giovanna Deiana – con grandi attori, insieme ai musicisti del Conservatorio, all'Università e all'Accademia delle belle Arti, perché mai in tutta Italia è stata rappresentata in questo modo». Poemetto composto a Torino nel 1928 da Hertz De Benedetti l'opera è scritta in versi e strutturata come una tragedia greca (il titolo è un chiaro rimando a Ifigenia in Aulide), Ifigonia è una parodia burlesca del genere tragico che, come vuole lo spirito goliardico, fa ampio utilizzo di termini scurrili e allusioni sessuali, come si può facilmente capire scorrendo sulla locandine il nome dei personaggi. A Sassari la regia è affidata a Daniele Monachella. È stato il pontefice uscente Luigi Vaira, in arte Caccone II Stupor Mundi a mettere in moto la macchina organizzatrice. E proprio lui, cavallerescamente, saluta chi ha appena preso il suo posto e il suo mantello. «Auguro al nuovo pontefice – dice Luigi Vaira – di proseguire il lavoro che abbiamo fatto negli ultimi anni cercando di dare un’idea diversa della goliardia, impegnandoci in diversi campi ma sempre con il sorriso sulle labbra. Ad “Adelasia I Verticordia” auguro un anno di serenità e di essere circondata da persone che si divertono e si spendono per cercare il suo sorriso che illumina i nostri cuori, la nostra Università e la nostra città. Penso che il sorriso del Pontefice sarà la cosa che più vale la pena andare a vedere questo sabato al Verdi».
 
 

9 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Sassari
CAMPUS, È POLEMICA SULLA VARIANTE RICHIESTA DALLA CATOR 
Slitta l’esame in commissione della pratica “ex semolerie” Il consiglio ha già bocciato il progetto ma ora è scontro 
di Vincenzo Garofalo
SASSARI Scontro Consiglio-Giunta sulla costruzione del campus universitario nell’area degli ex mulini Azzena. Il Consiglio, che nel settembre scorso aveva votato una mozione presentata da Sel per dire no al progetto caldeggiato dall’Ersu, dovrà ora valutare la richiesta di variante urbanistica (presentata dalla Cator srl, società proprietaria delle ex Semolerie) necessaria per dare il via alla trasformazione degli antichi mulini in residenze universitarie. Gli uffici tecnici hanno analizzato la proposta e, fatte salve alcune modifiche da apportare al progetto, hanno dato l’assenso alla pratica da 40 milioni di euro. Resta un solo ostacolo: la variante urbanistica deve essere approvata dal Consiglio comunale. Domani l’assessore e vicesindaco, Gavino Zirattu, avrebbe dovuto illustrare la documentazione alla commissione Urbanistica, ma la riunione è stata fatta slittare a martedì, ufficialmente per dare più tempo ai consiglieri di visionare il progetto. All’interno del Consiglio le posizioni sono svariate e tutt’altro che stabili. Sergio Scavio, il consigliere di Sel che a settembre aveva illustrato in aula la mozione con cui l’assemblea ha detto no al campus in via Predda Niedda, tiene a stento l’aplomb che lo contraddistingue: «Per presentare una variante urbanistica in Commissione e poi in Consiglio, ci vuole la precisa volontà politica di mandare avanti quella richiesta», commenta Scavio. «Presenterò una pregiudiziale per bloccare la pratica, visto che il Consiglio ha già approvato una mozione che diceva no al campus nei terreni degli ex mulini Azzena e che impegnava sindaco e giunta ad aprire un tavolo con l’Ersu per individuare una soluzione diversa, condivisa. Per volere del sindaco, che ha dichiarato in aula di non volere costituire un tavolo di concertazione con l’Ersu, questo impegno non è mai stato onorato. Il comportamento della Giunta è incomprensibile». Anche Giovanni Isetta (Pd) resta sbigottito per il ritorno in auge di una pratica considerata ormai superata: «Non siamo contrari alla costruzione di un campus universitario, siamo contrari al sito individuato dall’Ersu. Abbiamo dato mandato alla Giunta di trovare con l’Ersu un’altra soluzione, ma questa indicazione del Consiglio è stata ignorata». Sempre dalla parte Pd arriva un’altra freccia contro la Giunta: «Portare in commissione la pratica è un errore. Concedere una variante urbanistica non è un atto dovuto, ma è atto politico»., dice Simone Campus. Conferma il no il presidente della commissione Urbanistica, Gian Paolo Mameli: «Il consiglio non deve cambiare posizione». Più tenero il capogruppo dei democratici, Gavino Pinna, «Aspettiamo di vedere meglio la valutazione degli uffici, poi, partendo da quanto il Consiglio ha già votato, si può discutere». Altri consiglieri tengono una posizione possibilista: «La Giunta avrebbe dovuto proporre un’alternativa, non lo ha fatto, quindi se il no significa bloccare per sempre il campus e perdere i finanziamenti Cipe, allora io dico sì», spiega Pier Paolo Panu. «Se non ci sono alternative valide, è inutile che il Consiglio continui a dire no», è il parere di Giampaolo Manunta (Idv). Per il sardista Franco Era, che martedì non farà parte della commissione e sarà sostituito da un collega di partito (Antonio Cardin o Giacomo Sanna), «se dal punto di vista tecnico non ci sono ostacoli è giusto votare a favore per non perdere i finanziamenti del Cipe».



QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

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