Martedì 22 aprile 2014

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
22 aprile 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI


 


 

L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 33 - Edizione CA)
L'ESPERTO
Ballero: «Il periodo migliore è l'autunno»
Danni alle piante? Secondo l'esperto non dovrebbero arrivare.
Semmai a fare le spese della potatura primaverile saranno i marciapiedi: «Potare il ficus, specialmente in questo periodo, significa far sforzare molto le radici, che in questa pianta si trovano in superficie. Si ingrossano e alzano il terreno. Avete presente viale Merello?».
Mauro Ballero, direttore del Dipartimento di Scienze botaniche dell'Università, non cita un caso qualsiasi: in viale Merello le piante, sempre i ficus, sono stati potati molte volte negli ultimi anni e il risultato è sotto gli occhi di tutti, specialmente quelli degli abitanti.
Non c'è un centimetro dei marciapiedi che non sia distrutto. E camminare è un'impresa anche per i giovani con le scarpe da ginnastica.
«Il ficus è originario del Borneo, dove piove tutti i giorni, e assume acqua anche dalla chioma. Se si tagliano i rami e le foglie, è costretto a lavorare di più con le radici. Il periodo migliore? Direi che è l'autunno, non certo la primavera inoltrata».
Ballero comunque suggerisce una soluzione drastica: «Bisognerebbe avere il coraggio di sostituire gradualmente queste piante. Radici e bacche danno fastidio e creano danni, la chioma se non viene potata toglie completamente la luce ai palazzi vicini. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, purtroppo. Una parte dei ficus potrebbe essere spostata, magari uno ogni tre o cinque, e rimpiazzata con altre piante che hanno meno controindicazioni di questo tipo».
M. R.


 
 
 
2 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 60 - Edizione CA)
Università di Sassari
Corso di marketing
Ripartirà oggi la seconda edizione di "Spazi di connessione 2014", nel Dipartimento di Scienze Politiche di Sassari. Opportunità per studenti e professionisti per confrontarsi sull'informazione e marketing. Oggi alle 15, nell'aula verde di viale Mancini, sarà presente Jesús Timoteo Álvarez dell'Università di Madrid. (a. br)
 
 
 

 
 
3 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 25 - Edizione CA)
CONVEGNO. Domani sera a Cagliari
Jotti e la Costituzione
Donne della Democrazia e donne della Resistenza: a tutte loro è dedicato il ciclo di appuntamenti “Le Madri della Costituzione” che prende il via domani a Cagliari (alle 17, al Search del largo Carlo Felice) con un convegno dedicato a Nilde Jotti.
L'incontro è organizzato dall'Anpi provinciale, dall'Associazione Nilde Iotti di Ussana e dalla Fondazione Luca Raggio. Interverranno Andrea Deffenu, professore ordinario di Diritto costituzionale, Isabella Dessalvi, consigliera provinciale di parità, Luisa Sassu dell'Anpi provinciale e Gianluca Scroccu, storico dell'Università di Cagliari. Coordina il convegno la giornalista Claudia Sarritzu. Il confronto sarà arricchito dalle letture affidate a Patrizia Littera tratte dal libro “Leonilde. Storia eccezionale di una donna normale” di Sergio Claudio Perroni. (gr.pi.)
 
 
 

 


LA NUOVA SARDEGNA
 

4 - La Nuova Sardegna / Sassari - Pagina 22
Servizio farmaceutico, il giudice ha disposto l’archiviazione
ASSUNZIONI REGOLARI: prosciolti i vertici dell’Azienda Mista
L’Aou chiederà i danni e destinerà le somme alla Pediatria
SASSARI. Una brutta sorpresa, ieri mattina, per il parroco del Cuore Immacolato al Monte Rosello. Infatti dal portacandele della chiesa qualcuno la sera precedente aveva sottratto la cassetta delle offerte. I ladri hanno pensato bene di aspettare le celebrazioni pasquali per entrare in azione. Infatti in questi giorni moltissimi fedeli hanno presenziato alla santa messa e dunque anche le offerte è probabile che siano state numerose e generose. La cassettina sottratta è stata ritrovata sopra un muretto a pochi passi dalla chiesa. Naturalmente il contenitore era completamente vuoto. Del furto se ne sta occupando la polizia scientifica.SASSARI L’esposto di un’aspirante dirigente esclusa aveva sollevato un polverone giudiziario all’interno della Azienda Ospedaliera Universitaria. La Procura della Repubblica aveva aperto un’inchiesta e aveva iscritto nel registro degli indagati per l’ipotesi di abuso in atti d’ufficio cinque dirigenti. Innanzitutto il direttore generale Sandro Cattani, quindi Salvatore Cossu, responsabile del servizio Risorse umane; Lorenzo Moretti, direttore amministrativo; il fratello Mario, che invece dirige il servizio Farmacia; infine il direttore sanitario Francesco Tanda. Il magistrato contestava l’assunzione di una dirigente che non aveva la giusta qualifica. E poi il trasferimento a Sassari, da Nuoro, della sorella di due alti dirigenti, senza alcuna valutazione delle altre domande di mobilità, che pure erano state inviate. A oltre un anno di distanza dagli avvisi di garanzia, il pubblico ministero Giovanni Porcheddu ha chiesto l’archiviazione e il gip ha chiuso il procedimento. «Abbiamo accolto con soddisfazione il decreto di archiviazione, del quale attendevano fiduciosi il pronunciamento – hanno commentato i vertici dell’Azienda Mista – I nostri legali stanno ora valutando se esistano gli estremi per richiedere un risarcimento dei danni subiti che, se riconosciuti, verranno interamente destinati alla Pediatria della Aou che si adopera quotidianamente per i bambini del territorio». La vicenda giudiziaria riguardava il servizio Farmacia. Un’aspirante dirigente, Antonella Becciu, secondo la Procura era stata esclusa dalla selezione per fare posto ad altre due concorrenti. Una di queste, era sorella dei Moretti. Il 12 gennaio 2012 Cattani firma la delibera che accoglie la domanda di trasferimento dalla Asl di Nuoro all’Aou di Sassari per Grazia Moretti. A proporlo era stato il responsabile risorse umane, Cossu. Ma il primo atto, cui quella delibera fa riferimento, è una nota a firma di un altro Moretti, Mario. Il punto è che a chiedere quel posto c’era una dirigente in mobilità, Antonella Becciu, e l’Azienda, sempre secondo la Procura, avrebbe dovuto prenderla in considerazione . Il secondo capo d’accusa riguardava invece una assunzione, e vedeva indagati solo quattro dei cinque dirigenti: Cattani, Cossu, Tanda e Moretti Lorenzo. Nel settembre 2011 avevano assunto a tempo indeterminato una dirigente farmacista attingendo da una precedente graduatoria (ancora attiva). Il punto è che a quel posto aspirava sempre la dottoressa Antonella Becciu. Ora la vicenda giudiziaria si è chiusa definitivamente in quanto il giudice delle indagini preliminari, su richiesta del Pm, ha stabilito che trasferimenti e assunzioni dell’Aou erano assolutamente regolari. (lu.so.)
 
 
 
 
 
 
5 - La Nuova Sardegna / Speciale - Pagina VI
Giovanni Paolo II in Sardegna > Una visita storica
1985: Wojtyla in miniera esalta il valore del lavoro

di Mario Girau
CAGLIARI L'anno prossimo ricorre il trentesimo anniversario del viaggio pastorale di Giovanni Paolo II in Sardegna. Il tempo non ha sbiadito il ricordo di tre giornate - 18,19 e20 ottobre - in giro nell'isola per confortare la fede e rinsaldare la comunione dei sardi. L'immagine senz'altro più spettacolare e significativa vede Karol Wojtyla, il casco da minatore in testa, ascoltare attentamente nel pozzo P di Monteponi, a duecento metri di profondità, lavoratori e delegazioni sindacali che gli rappresentano timori e preoccupazioni di un territorio e di una cultura millenaria - quella mineraria - ormai al crepuscolo e la prossima chiusura dei siti produttivi di tutto il bacino carbonifero. Nella spianata di Monteponi il papa polacco, davanti ad alcune migliaia di tute blu provenienti da tutta l'isola, entra nel cuore della questione operaia e le sue parole restano scolpite nei manuali della dottrina sociale cristiana: «Io non mi stanco di ripetere a tutti, ai gruppi dirigenti e alle forze sociali, che il valore del lavoro umano non può essere ridotto a semplice processo di produzione o considerato soltanto in rapporto alla sua finalità economica». Un discorso valido a tutte le latitudini, che non dimentica il più drammatico - ieri come oggi - dei problemi della Sardegna: «Il pensiero non può fare a meno di correre verso un altro scenario, che tanto rattrista il cuore di tutti noi. È lo spettacolo… di una massa di giovani di quest'isola tenace e laboriosa i quali, per mancanza di lavoro, sono costretti ad incrociare le braccia». Le tappe del pellegrinaggio sardo di Wojtyla sono tutte significative. Dopo Iglesias, Oristano per una catechesi, nella cattedrale davanti a un migliaio tra ammalati e suore di clausura, sul valore salvifico del dolore nell'economia cristiana della salvezza. Alcuni momenti di quel viaggio ormai appartengono non solo alla storia della Chiesa, ma dell'intera società sarda. L'abbraccio a Eva Cannas è uno di questi. Le parole dell'insegnante nuorese - due fratelli uccisi nel volgere di venti mesi - che oppone alla dialettica della balentìa una nuova disciplina interiore del bene e della fratellanza, sono per il Papa una trattato di teologia applicata sul perdono cristiano. Indelebile anche il ricordo della grinta papale - tipica di Giovanni Paolo II nei momenti forti e solenni - per invocare, sempre a Nuoro - secondo giorno del viaggio - la liberazione di Gigino Devoto da cinque mesi nelle mani dei banditi: «Chiedo e supplico, in nome di Dio, che egli sia restituito vivo e incolume alla sua famiglia» è l'appello del Pontefice. Ricco di significati l'incontro con 234 professori delle università di Sassari e Cagliari riuniti nell'aula magna dell'ateneo turritano. Al centro della riflessione papale non solo la necessità di ricomporre la frattura tra scienza e vangelo, ma l'urgenza di investire «nella singolare ricchezza di umanità, che è il vostro patrimonio più bello e prezioso». Della Chiesa «madre e maestra» che propone Cristo «Redemptor hominis» dell'uomo integrale, Giovanni Paolo II parla nei sei discorsi ufficiali (diciotto in tutto il viaggio) pronunciati a Cagliari nell'ultima giornata della sua visita: agli ammalati, ai centomila nella spianata davanti alla basilica di Bonaria, alle autorità, al clero e ai religiosi, ai detenuti del carcere di Buoncammino. L'ultima immagine emblematica di un intero pontificato è quella del Papa con i trentamila giovani che per un intero pomeriggio l'hanno atteso sotto la pioggia. Per gli under 30 il messaggio più energico, intriso di forza e con un invito alla speranza costruttiva: «Anche a voi io ripeto: giovani di Sardegna, a nessuno è lecito abbandonarsi, oggi è più che mai necessario, proprio per superare le difficoltà, che prendiate in mano" la vostra vita! per farne un autentico capolavoro».




QUOTIDIANI NAZIONALI
 
Link: rassegna stampa MIUR

 

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