Domenica 8 dicembre 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 dicembre 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro (Pagina 53 - Edizione CA)
I sardi scelgono l'Europa
Il 49 per cento favorevole all'opzione indipendentista
NUORO. Presentato lo studio condotto dalle Università di Cagliari e di Edimburgo
 
NUORO I sardi hanno fiducia più sulle istituzioni europee rispetto ai governi nazionali e regionali e in maggioranza all'indipendenza preferiscono una autonomia per marcata. Sono questi alcuni dei risultati di un studio, basato su un questionario a cui ha risposto un campione rappresentativo di tutta l'Isola, condotto dalle Università di Cagliari e di Edimburgo. Il lavoro è stato presentato ieri mattina a Nuoro in un convegno animato da Gianmario Demuro e Francesco Mola, docenti rispettivamente di Diritto Costituzionale e Statistica presso l'Università di Cagliari, dall'analista Antonio Fadda, dal politologo Carlo Pala e dal commissario del Consorzio universitario nuorese Caterina Loi.
LA RICERCA I risultati del questionario e l'elaborazione delle risposte attraverso un'analisi giuridica, statistica, sociologica e politologica, sono stati raccolti in un volume frutto di un progetto finanziato dalla Regione e volto a promuovere la ricerca scientifica dando voce direttamente ai sardi e alle loro aspettative. Lo studio fa il quadro di una Regione con un'identità forte e aperta che avrebbe bisogno di un assetto istituzionale più efficiente per dispiegare al meglio le sue energie autonomiste. Spicca, infatti, con evidenza proprio l'identificazione territoriale dei sardi : un attaccamento alla propria Isola ben più sentito rispetto a quello nutrito nei confronti dell'Italia, dell'Europa o addirittura del paese o città di provenienza.
Lo studio evidenzia, inoltre, la forte perplessità su un'adeguata gestione dell'autonomia locale: il 95 per cento degli intervistati è convinto che vi siano consistenti difficoltà che ostacolano un pieno esercizio delle funzioni amministrative regionali e tende a individuare come responsabile lo scarso interesse da parte dei politici sardi e la debolezza dei partiti isolani. Nonostante nutrano maggiore fiducia negli organi politici europei rispetto a quelli nazionali e regionali, gli intervistati sono favorevoli ad una maggiore concessione di poteri al Consiglio regionale, in particolar modo per le competenze di carattere fiscale e tributario.
ITALIA MATRIGNA Tra i risultati più interessanti, emerge un diffuso sentimento (68 per cento degli intervistati) che sia proprio lo Stato a beneficiare di maggiori vantaggi dell'appartenenza della Sardegna all'Italia. Questo sentimento però non si traduce automaticamente in una voglia di secessione se 41 componenti del campione su cento propendono per l'indipendentismo e la restante maggioranza vorrebbe una maggiore autonomia politica e gestionale.
LE ASPIRAZIONI Tutti elementi analizzati nel dibattito di ieri che, comunque, si è soffermato soprattutto sui temi legati all'identità e sulla forte attenzione nei confronti di aspetti istituzionali spesso lasciati unicamente alle decisioni politiche.
Simone Tatti
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia (Pagina 52 - Edizione CA)
Nuoro
Martedì giornata deleddiana
 
NUORO Il 10 dicembre è giornata dedicata alle celebrazioni deleddiane. Per iniziativa dell'Istituto superiore regionale etnografico l'auditorium di via Mereu ospita la manifestazione che si apre alle 9,30 con il saluto del presidente dell'Isre Bruno Murgia, del sindaco Alessandro Bianchi, dell'assessore regionale alla Pubblica istruzione Sergio Milia. Poi la prolusione affidata allo scrittore Marcello Fois con la presentazione del progetto del ministero dell'Istruzione per il centenario del romanzo "Canne al vento". Concluderà la mattinata l'intervento dell'associazione "I segni delle radici" con l'interpretazione di brani scelti da "Canne al vento". Intervengono Aldo Maria Morace, dell'università di Sassari, Elena Centemero, deputato della Commissione Cultura, Patrizia De Socio, della direzione generale del ministero.
 

LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Montella in campo per diventare rettore
Dopo l’ufficiosa “bocciatura” in una riunione tra saggi, il direttore di Scienze mediche ha presentato la sua candidatura
di Gabriella Grimaldi
 
SASSARi All’elenco ancora ufficioso delle candidature per il conferimento dell’incarico di rettore dell’università di Sassari se ne aggiunge un’altra che in un primo momento sembrava essere stata archiviata. È quella di Andrea Montella, direttore del dipartimento di Scienze biomediche che ha annunciato il suo proposito di sottoporsi al voto dei colleghi per il rinnovo della carica previsto a giugno dell’anno prossimo. Lo ha fatto con una lettera inviata al magnifico rettore e al Senato accademico dopo una riunione alla quale hanno partecipato i responsabili dei dipartimenti legati alla ex facoltà di Medicina. In quella occasione Montella, 55 anni originario della Maddalena ma da anni a Sassari dove insegna Anatomia umana, ha voluto testare l’appoggio dei colleghi per impegnarsi nella campagna elettorale con tutte le carte in regola. «Ho assunto questa decisione dopo una lunga riflessione – dice nel suo messaggio –, sollecitato dal personale universitario docente e non docente e dagli studenti e incoraggiato dal Consiglio del mio dipartimento che mi ha manifestato un sostegno forte e convinto». Sostegno che pare sia arrivato anche da altri settori dell’ateneo. Un irresistibile desiderio di rivincita dopo che, in una precedente riunione dei saggi dell’università, con tanto di votazione alla candidatura del professore di anatomia era stata preferita quella del direttore dell’ospedale veterinario Eraldo Sanna Passino. Un periodo di riflessione è bastato però ad Andrea Montella per decidere di andare oltre l’indicazione scaturita da quell’incontro e di mettere comunque al servizio della comunità accademica il suo nome e un progetto. «Ho ritenuto di compiere questo passo con largo anticipo rispetto ai termini stabiliti dal nostro regolamento – ha scritto Montella, considerando che le candidature ufficiali si potranno presentare da febbraio in poi – per confrontarmi sul piano delle idee con gli altri colleghi che hanno già espresso la volontà di proporre la propria candidatura come si addice a un ateneo sano che sceglie il proprio rettore attraverso un serrato e democratico confronto tra più candidati». Nella campagna elettorale sono già affiorati i nomi di altri tre docenti in campo per sostituire l’attuale rettore Attilio Mastino che dopo due mandati non può essere più rieletto, mentre c’è chi commenta che probabilmente nella storia dell’università è la prima volta che si vede così tanta varietà nelle candidature. «Non ho una soluzione per tutti i problemi del nostro ateneo – conclude Montella – ma in questi anni di intenso lavoro ho affrontato e misurato sul campo le varie difficoltà accumulando, credo, utili competenze anche sul piano amministrativo e gestionale». Adesso non resterà che attendere la presentazione dei programmi e il momento delle candidature ufficiali.
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
chi sono
I nomi in lizza per il voto di giugno
 
Oltre a quello di Montella i nomi affiorati fino ad oggi in vista del cambio di guardia alla guida dell’università sono per il momento tre. Il primo ad aver aperto ufficialmente la campagna è stato Giuseppe Pulina, direttore del dipartimento di Agraria che propone idee indirizzate alla rivalutazione dell’ateneo in campo nazionale e internazionale. Poi ci sono Eraldo Sanna Passino, direttore dell’ospedale veterinario della omonima facoltà e Massimo Carpinelli, scienziato di fama internazionale, preside della facoltà diScienze Mfn.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
I segreti del bosone e le origini della vita
Grande successo nell’auditorium del Dessì-Lamarmora per la conferenza del fisico Guido Tonelli
 
SASSARI La reazione più significativa è il religioso silenzio con cui 450 studenti delle superiori hanno partecipato a una conferenza incentrata su temi non proprio elementari: argomenti come particelle, materia, universo e Big bang. Ma il loro non era un atteggiamento di maniera, i ragazzi erano letteralmente rapiti da ciò che sentivano e soprattutto dal modo efficace con cui il relatore esponeva concetti decisamente ostici. In cattedra, ieri mattina, nell’auditorium del Dessì-Lamarmora, c’era Guido Tonelli il fisico italiano tra i protagonisti della scoperta del Bosone di Higgs. Davanti a lui, gli studenti dei licei scientifici di Sassari, Alghero, Porto Torres e Olbia che hanno seguito attentamente le tappe di una storia affascinante, quella di una delle più grandi scoperte scientifiche degli ultimi decenni: l’osservazione di una particella elementare, la cui individuazione è valsa agli autori, Peter Higgs e Francois Englert, il premio Nobel 2013 per la Fisica. Al di là delle questioni tecniche, il messaggio trasmesso da Tonelli, affiancato da Massimo Carpinelli dell’università di Sassari, è andato molto oltre l’obiettivo prefissato dagli organizzatori dell’attesissimo incontro, perché i ragazzi hanno lasciato l’auditorium con la consapevolezza che la ricerca scientifica ha in sé un grande valore pedagogico. La storia stessa di tre ragazzi che un giorno, poco più che trentenni, ebbero il coraggio di mettere in discussione teorie fino ad allora consolidate, ha in sé un grande valore educativo. Ma ancor di più il racconto dei sette mesi, dal dicembre del 2011 al luglio del 2012, impiegati dal team, diretto da Guido Tonelli, per annunciare alla comunità scientifica internazionale i risultati della scoperta dell’ultima particella attesa per completare il quadro delle particelle elementari. Numeri da capogiro dietro le quinte di un’operazione da sei miliardi di euro in vent’anni: tremilatrecento scienziati, di cui novecento studenti, provenienti da 193 istituti di 42 Paesi del mondo hanno lavorato alacremente per sette mesi mettendo in gioco se stessi, gli affetti, le storie personali, la propria credibilità «in una ricerca _ ha detto Tonelli senza tanti giri di parole _ i cui risultati non erano affatto scontati e la possibilità che qualcosa potesse andare storto era elevata, eppure la caparbietà e la passione, oltre alla preparazione, hanno permesso ai ricercatori di arrivare alla meta». Tonelli ha raccontato in pillole il mestiere di scienziato rimarcando il fatto che «il fisico è come un bambino che non ha mai smesso di chiedersi il perché delle cose stimolato dalla costante necessità di avere delle risposte». L’efficacia dello stile comunicativo adottato da Guido Tonelli, con il supporto di alcune slide, ha stimolato diverse domande che gli studenti alla fine della conferenza hanno rivolto al relatore. Domande centrate e rivolte con grande proprietà di linguaggio tanto che al termine, piacevolmente sorpreso, lo stesso Tonelli ha esclamato: «Queste sono domande da esperti!». Il successo dell’incontro dimostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che dove c’è la passione e risorse adeguate, gli sforzi per sostenere la ricerca scientifica ripagano sempre. Le parole di Guido Tonelli per spiegare concetti estremamente tecnici, hanno poi sforato nella filosofia perché si tratta pur sempre di temi che riguardano l’origine dell’universo e l’essenza stessa della vita umana. Argomenti che hanno affascinato i ragazzi i quali si sono augurati un ritorno di Tonelli in tempi brevi. Cosa non così difficile visto che lo studioso è sposato con una sassarese, Luciana Piddiu e che e tutta la famiglia trascorre da anni le vacanze in una casa a Marritza. (a.m.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
ATENEO
Studenti afghani esperti in acque
Il saluto di Mastino dopo l’esperienza del dottorato di ricerca
 
SASSARI Si chiamano Mohammad Alam Ghoryar, Abdullah Halim e Mohammad Osman Karimi: sono tre studenti afghani che si apprestano a concludere la scuola di dottorato di Ricerca in “Scienze e biotecnologie dei Sistemi Agrari e Forestali e delle Produzioni alimentari” nel nostro ateneo. Il 7 dicembre il rettore dell'università di Sassari, Attilio Mastino, ha voluto salutarli in una cerimonia di commiato alla quale ha presenziato anche il generale Manlio Scopigno, comandante della Brigata Sassari. I dottorandi, ricercatori e assistant professor dell'università di Herat (facoltà d'Agraria), sono giunti in Sardegna grazie a due borse di studio messe a disposizione dall'Ente Acque della Sardegna.
 

Questionario e social

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