UniCa UniCa News Rassegna stampa Domenica 24 novembre 2013

Domenica 24 novembre 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 novembre 2013

RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
Riapre l’Orto botanico
L’area verde era inacessibile per motivi di sicurezza
VIALE SANT’IGNAZIO. Ma anche domani alcune zone saranno off-limits
 
Stavolta i soldi non c’entrano. All’inizio dell’anno l’Orto botanico, uno dei gioielli che Cagliari può esibire con orgoglio, era chiuso durante il fine settimana per la mancanza dei fondi necessari a pagare il personale.
A distanza di undici mesi, l’area verde di cinque ettari, in viale Sant’Ignazio gestita dall’università, è di nuovo chiusa. La colpa, adesso, è del maltempo che all’inizio della settimana ha spazzato l’Isola, creando danni anche tra i viali dell’Orto, dove alcuni grossi rami sono stati abbattuti dalle fortissime raffiche di vento. Così, per tutta la settimana, i cagliaritani e i turisti che hanno provato a visitare il “Deserto”, l’area dedicata alle “piante succulente”, o il “Bosco mediterraneo”, dove si trovano alcune delle specie tipiche della vegetazione mediterranea, oppure ancora “l’Orto dei Semplici”, dove “abitano” le piante officinali più utilizzate nella tradizione popolare, hanno trovato all’ingresso un cartello che avvertiva della chiusura per «ragioni di sicurezza».
In tanti, dopo le prime giornate, quando l’Orto ha continuato a essere inaccessibile, hanno pensato che la chiusura potesse dipendere da qualche problema di sicurezza delle strutture. «Con il forte vento e le piogge dei giorni scorsi sono caduti alcuni rami di grosse piante», spiega AnnalenaCogoni, responsabile dell’Orto botanico insieme ad Angelo Cau. «Se avessimo consentito l’accesso ai visitatori, avremmo messo in pericolo la loro sicurezza», aggiunge.
Quasi un secolo e mezzo di storia alle spalle, l’Orto botanico fu inaugurato il 15 novembre 1866 dal professor Patrizio Gennari, su progetto di Giovanni Meloni Baylle, suo predecessore. Dopo i gravi danni provocati dai bombardamenti del ’43, sono stati necessari molti anni di lavoro per rimetterlo in ordine.
Oggi è un fiore all’occhiello della città. Ecco perché in tanti attendono che possa riaprire. «Accadrà domani», assicura la direttrice, «anche se alcune aree resteranno interdette ai visitatori proprio perché i lavori di potatura sono ancora in corso».
Anche in questa circostanza, la causa del ritardo è il maltempo. «Avevamo previsto di poter riaprire al massimo entro venerdì scorso, invece le condizioni climatiche hanno imposto tempi più lunghi per la messa in sicurezza», sottolinea la Cogoni. «Adesso, però, ci siamo», conclude la responsabile, «anche perché siamo consapevoli dell’importanza della struttura e del fatto che l’Orto non restava chiuso così a lungo da tantissimo tempo». (ma.mad.)
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
Studiare in città costa caro
Affitti alle stelle per i tantissimi universitari fuori sede
Cagliari è una delle mete preferite dai giovani italiani secondo il portale Subito.it
 
Una stanza a Cagliari? Dai 140 ai 360 euro per una singola, dai 200 ai 420 euro (da dividere a metà) per una doppia. Seguendo siti internet di annunci e le bacheche nelle università più o meno i prezzi sono questi. Tutt’altro che irrilevanti, insomma, anche perché a questi costi vanno aggiunte le bollette di energia elettrica e acqua, senza contare le eventuali spese per telefono e internet. Ma va sempre più di moda (paradossale dirlo, dovrebbe essere una cosa scontata) il regolare contratto che poi il proprietario della stanza registra.
CITTÀ PREFERITA Il mercato delle camere per gli studenti in città a Cagliari è sempre più importante, con un giro di affari alto. Anche perché di recente è uscita un’indagine del sito internet di annunci più famoso d’Italia, Subito.it, secondo la quale Bologna, Milano e proprio il capoluogo sardo sono le mete preferite dagli studenti italiani.
Il famoso portale da un esame delle ricerche effettuate nella categoria “Camere e posti letto” fa sapere che sempre più studenti hanno cercato la propria stanza online (+17% di ricerche nel solo mese di settembre rispetto a dodici mesi prima), ma soprattutto emerge chiaramente come questo canale sia diventato sempre più rilevante anche per i proprietari. Bologna si conferma la città universitaria per eccellenza con il 10% delle ricerche totali. Al secondo posto, distaccata di poco si trova Milano, mentre nel gradino più basso del podio c’è appunto Cagliari, «che forte di un clima migliore - fanno sapere da Subito.it - e di un ateneo molto ricco dal punto di vista dell’offerta formativa, attira l’attenzione di molti studenti sardi e non solo».
I QUARTIERI Ovviamente i prezzi delle stanze variano a seconda di come sono arredate, se hanno il bagno interno, se sono nuove o vecchie, e anche della zona in cui si trovano. Prezzi alti nel centro storico per le singole (fino a 350-360 euro, ma se ne trovano anche a 140, magari poco arredate e in condizioni non esattamente perfette), ma anche a San Benedetto e Genneruxi (fino a 300 euro). Per una doppia a Villanova i prezzi arrivano a 420 euro (da dividere a metà se si va in due), mentre sono meno care a Sant’Avendrace e Pirri, dove ci sono ottime offerte se si considera il rapporto qualità-prezzo.
SÌ AL CONTRATTO La cosa positiva è che sono sempre di più i proprietari che, soprattutto per gli studenti, precisano che sono disposti ad affittare le loro stanze solo con regolari contratti. Certo, ancora qualcuno non si comporta come dovrebbe e ci sono degli appartamenti piccolissimi con dentro anche sei persone, tutte in nero. Ma sono casi sempre più sporadici. Per fortuna.
LE TELEFONATE «Salve, sono uno studente universitario, ho letto il suo annuncio per la camera in affitto. Arriverò in città i prossimi giorni, volevo qualche informazione in più». L’inizio della telefonata è più o meno sempre lo stesso per un ragazzo che sta cercando un posto letto. Cambia invece il modo di porsi dell’interlocutore, cioè il proprietario della stanza da dare in affitto. La maggior parte sono persone corrette: «La avviso subito, io dò la stanza solo con regolare contratto», spiega una donna, aggiungendo che «la casa è grande, sono tutti ragazzi, vedrà si troverà benissimo».
Ma non tutti sono così gentili e rassicuranti: «Se vuole il contratto, l’affitto aumenta - spiega un altro signore senza mezze parole - perchè devo pagare le tasse, altrimenti rischio di andare in perdita». Alla fine l’uomo fa capire che il canone aumenterebbe di 20-30 euro al mese. «Senza contratto lei spenderebbe di meno e mi risparmierebbe una faticaccia per la registrazione. Non è conveniente?» Sarà anche conveniente, ma è soprattutto illegale.
Piercarlo Cicero
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
«Servono più spazi»
Ancora chiusa quella di via Roma
Nelle case dell’Ersu rimangono i problemi
 
La Casa dello studente di via Roma, considerata strategica per la sua posizione, è chiusa da oltre un anno per lavori di manutenzione straordinaria.
Naturalmente, anche i 144 posti letto di cui dispone sono off limits. «Si tratta di un edificio soggetto a vincoli storici», sottolinea Daniela Noli, presidente dell’Ersu, «per cui non si possono fare interventi senza i necessari permessi che, purtroppo, non sempre arrivano in tempi brevi. Ecco la ragione del ritardo nella riapertura», spiega.
Nonostante il problema della struttura via Roma, però, i rimanenti 851 posti letto disponibili in città, nelle altre Case dello studente (via Trentino, via Businco, via Montesanto, via Biasi, più il College di Sant’Efisio, in via Cadello, che era stato allestito nel 2011 per gli studenti che erano stati costretti ad abbandonare la casa di via Montesanto dopo un’improvvisa chiusura) sono risultati sufficienti per soddisfare tutte le richieste degli aventi diritto. Insomma, nessuno che ha fatto richiesta alla fine è rimasto senza un posto letto, cosa molto importante: «Molti, tra coloro che avevano maturato il diritto, infatti, hanno rinunciato. E così abbiamo potuto fare anche due “ripescaggi” tra gli studenti rimasti fuori dalla graduatoria e che quindi non avevano i requisiti», sottolinea la Noli. Una circostanza dovuta al fatto che alcuni studenti, verosimilmente per ragioni economiche, si sono dovuti rassegnare a fare i pendolari. In media, infatti, per una stanza alla Casa dello studente, occorre pagare circa 60-70 euro.
All’interno, poi, la vita non è tutta rosa e fiori. «A Cagliari, ma la cosa riguarda un po’ tutti gli atenei, oltre a un problema di spazi, bagni e cucine piccolissimi, c’è anche un regolamento troppo restrittivo che non consente, per esempio, a chi ci abita di ospitare più di due persone.
E gli stessi ospiti non possono rientrare dopo la mezzanotte», spiega Francesco Pitirra, rappresentante degli studenti all’Ersu. «Le regole devono esistere, certo, e il vecchio regolamento era anche troppo permissivo, ma sarebbe opportuno se si riuscisse a trovare una via di mezzo», aggiunge. «A Cagliari non si realizzano posti alloggio da oltre vent’anni, eppure l’ateneo continua a essere un polo di attrazione anche per studenti che arrivano da altre regioni», dice ancora. «Ecco perché l progetto del Campus, con posti letto, biblioteche e spazi verdi di cui si parla ormai da tempo, sarebbe un’ottima soluzione per gli studenti», conclude Pitirra. «Ma occorre accelerare le procedure, altrimenti non lo vedremo neanche nel 2020».
Mauro Madeddu
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 28 - Edizione CA)
Città della cultura, primi passi
Le spese per la candidatura ammontano a 29 mila euro
Cagliari tra le sei finaliste. Appuntamento a Ravenna il 4 dicembre per fare rete
 
Nel nome di Maria Lai e dei fili, le tessiture e gli intrecci delle sue opere, prende corpo la trasformazione della città che aspira a diventare capitale (e regione) europea della cultura nel 2019. Già individuati e presentati gli elementi-chiave, i luoghi, i componenti della direzione artistica, gli obiettivi, gli attori da coinvolgere (tra enti locali, università, associazioni economiche e di categoria), le risorse da investire. È un enorme calderone. L’assistenza tecnica è stata affidata (con una convenzione da 36 mila 300 euro) alla Fondazione Rosselli di Torino.
La prima selezione - come si sa - è già stata superata: Cagliari è nella short list delle sei realtà che corrono per l’investitura finale. Insieme con Lecce, Matera, Perugia, Siena e Ravenna dove, il 4 dicembre prossimo, il sindaco Fabrizio Matteucci, con una bella lettera che ricorda che quel giorno la capitale mondiale del mosaico celebra la liberazione dal nazifascismo, ha chiamato a raccolta gli altri amministratori «nello spirito di una sana competizione. Perché ci aspetta un altro anno intenso di lavoro dove saremo chiamati a mettere in campo idee e progetti».
Il tempo per mettere insieme il grande piano è poco: la giuria si riunirà nuovamente nel terzo trimestre del 2014 e sceglierà la vincitrice. Noi partiamo in ritardo - le altre hanno iniziato molto prima con i preparativi - e per il momento siamo gli unici a non avere un sito Internet ad hoc. Le informazioni e la pubblicità attualmente vengono divulgate in pillole su una pagina Facebook dell’assessore alla Cultura Enrica Puggioni e con suoi tweet. L’ufficio stampa fa sapere che «il quadro delle iniziative sarà presentato nel corso di una conferenza stampa a cui parteciperanno tutti gli interessati, che sarà organizzata nelle prossime settimane».
Il disegno si divide in cinque aree, i paesaggi: urbani, creativi, immaginari, visivi e letterari. Il comitato artistico, ancora da completare, è composto da Renato Quaglia (il direttore), e da un sardo e uno straniero per ogni settore: per il momento Christian Chironi, LorandHegym Renzo Francabandera, Jean Pierre Wurtz, Carolina Melis e Flavio Soriga. Secondo la scheda illustrata alla commissione esaminatrice, il bilancio annuo che l’amministrazione ha destinato alla cultura è di 19 milioni 816 mila 747 euro (il 13,4% del totale) nel 2011; di 38 milioni 561 mila 132 euro (il 26,1%) nel 2012 e 42 milioni 985 mila 574 euro (il 21,9%) nel 2013. La crescita - spiegano - è dovuta «a nuovi progetti per infrastrutture culturali e spese per il loro funzionamento e alla riqualificazione del patrimonio di impiantistica sportiva».
Le spese operative previste per la candidatura ammontano a 29 mila euro, il 63% sarà utilizzato per la programmazione culturale, il 22% per il marketing e la promozione, il 12% per i salari e le voci generali e il resto andrà in un Fondo di riserva. Per quanto riguarda invece le spese in conto capitale, «ci sono circa 350 milioni di euro di investimenti già programmati per infrastrutture e opere pubbliche», sottolinea la relazione. 167 milioni 205 mila euro per metropolitana, stazioni ferroviarie, cantieri navali, strade, aeroporti; 144 milioni 710 mila per la riqualificazione urbana (piazze, strade, giardini); 32 mila euro per nuove infrastrutture e miglioramento di quelle esistenti (musei, teatri, gallerie, centri d’arte). Nell’elenco dei luoghi presentato spicca un’assenza eclatante: l’Anfiteatro romano.
Gli obiettivi sono: l’aumento dell’occupazione, delle nuove imprese, delle presenze turistiche, degli ingressi nei luoghi della cultura, il miglioramento della qualità della vita e degli spazi urbani.
Sul fronte dell’immagine e della diffusione del messaggio, l’idea di partenza è di proporre interventi di artisti sugli aerei che collegano Cagliari con gli scali europei (tramite annunci vocali e scritti, nei copritesta dei sedili, sugli schermi. Se ne occuperanno Marco Lampis, Pietro Mele, Francesco Serra, Enrico Piras e Carlo Spiga. E ancora: Marino Formenti, Mette Edvarsden, Ericailcane, Ivan Agorte.
Ancora: video sugli autobus, sui treni e alle fermate. E un lunghissimo elenco di manifestazioni, festival, concerti, rassegne, mostre, esposizioni, conferenze, dibattiti, antichi mestieri, artigianato, enogastronomia. Praticamente tutto quello che si fa nel sud dell’Isola, e un collegamento con il Sulcis e le torri di avvistamento disseminate sul territorio, «per la promozione del pensiero sui legami fra le arti, partendo dalla danza e dalle performance dal vivo».
Cristina Cossu
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia (Pagina 43 - Edizione CA)
Il primato di Oniferi
I russi studiano i centenari della Barbagia
 
Capelli bianchi, mani segnate dal tempo e sguardo sempre attento. Il ritratto perfetto di chi porta sulle spalle oltre un secolo di vita. Poco più di cinquecento anni in cinque: Oniferi si proclama capitale della longevità. I nonnini ultracentenari regalano al loro paese natio un record straordinario, invidiato anche oltre i confini nazionali. Attualmente la comunità di 930 anime conta la più alta percentuale di centenari in vita.
A CHENT’ANNOS L’ambito primato è, da tempo, fonte di studi, ricerche e documentari - approfonditi anche nei talk show televisivi - da parte di docenti e studiosi. Il piccolo borgo barbaricino, martedì scorso, ha ospitato il progetto Akea, fondato sedici anni fa dal professore sassarese Luca Deiana. L’incontro culturale è stato ripreso da una troupe televisiva arrivata, per l’occasione, dalla Russia. Il canale televisivo Russia 2 ha registrato un documentario sull’elisir della vecchiaia. Nel corso dell’evento, il docente dell’Università sassarese ha consegnato al sindaco Stefania Piras la statua d’argento che lo raffigura mentre, dietro ad Antonio Todde, ultracentenario di Tiana, conduce ricerche sulla chiave d’accesso alla lunga vita.
NUMERI RECORD I nonnini che in Sardegna hanno superato il secolo di vita sono 370: a Perdasdefogu c’è la famiglia più vecchia del mondo, con primato certificato dal Giunness. Paesi di centenari sono anche Villagrande, Ovodda, Arzana, Orotelli, Tiana e Meana Sardo. Ma quelli di Oniferi sono numeri che incantano: un abitante su 185 ha compiuto e superato i cent’anni. Inoltre il paese delle domus de janas vanta ben venticinque persone che hanno superato i novant’anni. Lo scorso 21 ottobre il centro barbaricino ha festeggiato il secolo di vita di Giuseppe Murgia, che condivide il primato con la sorella Filomena - con i suoi 102 anni è la più vecchia del paese - Giovanni Battista Brilla e Gonaria Soddu (100 anni) e Battista Sale (101).
Giovanna Falchetto
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia (Pagina 43 - Edizione CA)
Nuoro
Test universitari,via al corso
 
NUORO L’associazione Histudentes avvia martedì alle ore 14.45, nel liceo ginnasio “Asproni”, il corso di preparazione ai test d’ammissione per lauree tecnico-scientifiche. L’iniziativa, alla quarta edizione, è patrocinata dall’università di Nuoro, dalle Province di Nuoro, Ogliastra e Sassari e dall’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Nuoro e dell’Ogliastra. Previste 160 ore totali in cui verranno svolte lezioni ed esercitazioni delle discipline oggetto d’esame; diverse giornate saranno, inoltre, dedicate alla simulazione del test ed all’orientamento universitario. A ciascun corsista verrà fornito il materiale didattico. Per maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione e sui risultati raggiunti si consiglia di consultare il sito internet www.histudentes.com, inviare una mail all’indirizzo: info@histudentes.com oppure chiamare i numeri 347 5182865 e 338 854063.
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 47 - Edizione CA)
Sassari
Iniziativa Promocamera per gli imprenditori
 
SASSARI Non si può fare impresa e diventare imprenditori senza un’adeguata conoscenza dei mercati internazionali e delle regole da rispettare per rimanere competitivi. Per questo, partiranno domani a Sassari le giornate di formazione, incontro e scambio dedicate agli imprenditori locali già avviati e a quelli che desiderano diventarlo. In una sigla, gli EenDays, Enterprise Europe Network di Promocamera, azienda speciale della Camera di commercio.
Iniziativa che rientra nell’ambito della “Sme week”, campagna della commissione europea che ha l’obiettivo di promuovere le imprese e far conoscere i servizi offerti dal network. Alla Promocamera si partirà domani mattina con tre giornate aperte a tutti gli imprenditori del territorio. Si comincerà alle 9,30 con il seminario e laboratorio pratico, dal tema: “Comunicazione, Pr e social media: Pmi e mercati internazionali”. Durante la settimana si proseguirà con corsi di formazione e informazione, aperti anche a università, organizzazione non governative, cittadini, enti locali e pubblici. ( a. br. )
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 51 - Edizione CA)
Si apre domani al Lirico un convegno-mostra sull’intellettuale
Giaime Pintor-Ugo Stille, le carte, la memoria e la storia
 
«Contrariamente a quanto afferma una frase celebre, le rivoluzioni riescono quando le preparano i poeti e i pittori, purché i poeti e i pittori sappiano quale deve essere la loro parte». Scriveva così al fratello Luigi Giaime Pintor, da Napoli, il 28 novembre 1943. Il suo corpo venne ritrovato tre giorni dopo, dilaniato sulla linea del Volturno da una mina tedesca. Pintor cercava di superare l’accerchiamento nazista per raggiungere a Roma i compagni della Resistenza. Aveva 24 anni. In quei giorni Giaime era Ugo Stille, pseudonimo usato sia per le pubblicazioni sulle riviste culturali sia, dopo l’8 settembre, nell’identità di partigiano.
Con un convegno sull’intellettuale di origini sarde la Soprintendenza archivistica per la Sardegna celebra i 70 dall’inizio della Resistenza: “Giaime Pintor e il lungo viaggio nell’antifascismo italiano- le carte, la memoria, la storia” comincia domani alle 16.30 e prosegue martedì, alle 10, al Teatro Lirico di Cagliari. Docenti universitari e ricercatori provenienti dalle università di Cagliari, Sassari, Firenze e Roma si alterneranno nella ricostruzione della vicenda umana e politica di Pintor. Nato a Roma in una famiglia della piccola nobiltà sarda, Pintor coltiva la passione letteraria durante gli studi di giurisprudenza. Appassionato di Goethe, Nietzsche e Rilke, collabora con le case editrici Einaudi e Bompiani. L’8 settembre lo induce a unirsi prima all’esercito regio e poi a quello britannico. Saranno proprio le ultime ore di Pintor a essere al centro della mostra “Doppio Diario”, allestita dagli scenografi del Lirico intorno al diario autografo di Pintor, proveniente dall’Archivio Centrale dello Stato di Roma. In mostra dal 25 al 30 novembre.
Il 25 sera andrà in scena “Solo un anno ancora di giovinezza”, spettacolo dedicato a Pintor e allestito dalla compagnia Il Crogiuolo. Gli interventi della seconda giornata saranno accompagnati dalla lettura del diario fatta dagli studenti dell’ITIS “Dionigi Scano” di Cagliari.
Luca Foschi

LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Attualita
«Collegare istruzione e lavoro»
La ricetta del ministro Carrozza. Ma l’Ue accusa l’Italia per i precari discriminati
 
ROMA «Tenere insieme istruzione, formazione e lavoro è un compito essenziale per il rilancio della nostra economia, che ha un impatto su tutto il tessuto produttivo e le opportunità occupazionali, in misura ben maggiore di quanto sia riflesso dal dibattito pubblico». Lo afferma il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza, nel messaggio di saluto indirizzato ieri al convegno “Istruzione, formazione, lavoro. Problemi e prospettive in Italia e in Europa” promosso dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. «Nella prospettiva europea - ha aggiunto - l’Italia deve affrontare la grande prova della garanzia per i giovani: dal primo gennaio 2014 occorre uno sforzo comune per far sì che un circuito più forte tra istruzione, formazione e lavoro, a partire da una adeguata conoscenza dei bisogni del territorio, sia al servizio della lotta alla disoccupazione giovanile e contribuisca a un futuro in cui i giovani, grazie allo studio e all’impegno, possano prendere di nuovo per mano il loro Paese, senza più sentirsi estranei». Durante il convegno docenti universitari e rappresentanti del mondo delle associazioni di categoria si sono interrogati sul «rapporto fra istruzione, formazione e lavoro inteso come uno dei capisaldi che guidano l’azione di governo, anche alla luce delle linee che trovano una loro definizione nel diritto dell’Unione europea». Ma intanto la Commissione europea fa sentire la sua voce contro la discriminazione degli insegnanti precari della scuola pubblica: lo Stato deve assicurare stipendi uguali a quelli di ruolo e dare più certezze visto che svolgono lo stesso lavoro ma hanno un contratto diverso che li lascia precari anche dopo tanti anni di lavoro continuativo. Per questo motivo la Commissione sta mandando avanti la procedura d’infrazione già aperta e l’Italia ha due mesi di tempo per rispondere a Bruxelles altrimenti verrà portata dinanzi alla Corte Ue. Infatti, secondo la Commissione, la situazione dei precari italiani è contraria alla direttiva sul lavoro a tempo determinato.
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Attualita
scuola
Le novità del decreto dalle assunzioni alle borse di studio
Nel piano triennale 2014-2016 69mila docenti assunti Dal prossimo anno 100 milioni per gli studenti universitari
di Annalisa D’Aprile
 
ROMA Dai finanziamenti per il welfare degli studenti all’introduzione dell’Erasmus in azienda passando per l’assunzione nella scuola di 69mila docenti, il provvedimento sulla scuola del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha completato il suo iter parlamentare diventando decreto legge. Pronti anche i decreti attuativi, 30 quelli previsti. Ma ecco cosa prevede il nuovo dl, che impegna risorse per circa 470 milioni di euro. Assunzioni. Il nuovo piano triennale, 2014-2016, di stabilizzazione del personale scolastico prevede l’immissione in ruolo di 69mila persone. E si tratta di 16mila del personale Ata (ausiliari tecnici e amministrativi), 42mila nuovi insegnanti curricolari e 27mila insegnanti di sostegno. Le assunzioni a tempo indeterminato saranno divise, al 50 per cento, tra vincitori degli ultimi concorsi e docenti precari iscritti nelle graduatorie a esaurimento. Welfare dello studente. Cento milioni di euro finanzieranno il Fondo per le borse di studio degli studenti universitari, a partire dal 2014 e per gli anni successivi. Si tratta dunque, di uno stanziamento consolidato e non temporaneo che, tra l’altro, il ministero pubblicizzerà attraverso opuscoli informativi che arriveranno via mail agli studenti degli ultimi due anni delle superiori entro il 31 marzo del prossimo anno. Quindici milioni di euro, spendibili subito, sono destinati alla connettività wireless nelle scuole, soprattutto superiori. Altri 15 milioni di euro, stanziati per il 2014, finanzieranno le spese di trasporto ed i pasti di studenti meritevoli, ma privi di mezzi. Particolare attenzione per l’erogazione di questi fondi sarà riservata agli studenti disabili. Tre milioni di euro, per il 2014, andranno a premi per gli studenti iscritti a istituti dell’alta formazione artistica, altri due milioni saranno destinati agli istituti superiori di studi musicali non statali, ex parificati, e 1 milione andrà alle accademie d’arte non statali. Libri. 8 milioni di euro (2,7 per il 2013 e 5,3 per il 2014) saranno stanziati per finanziare l’acquisto da parte delle scuole (o reti di scuole) di libri di testo eebook da dare in comodato d’uso agli alunni in situazioni economiche disagiate. Edilizia scolastica. Per far fronte alle carenze strutturali delle scuole, 850 milioni di euro basteranno a ristrutturare o costruire ex novo le scuole del nostro Paese: il mutuo che l’Italia contrarrà con la banca di Sviluppo Europea costerà 40 milioni di euro all’anno per i prossimi 30 anni. I mutui per enti e Regioni saranno agevolati e l’operazione dovrebbe consentire un risanamento generale delle strutture. L’orientamento scolastico. Con uno stanziamento di 6,6 milioni di euro (1,6 per il 2013 e 5 per il 2014), il decreto prevede di potenziare da subito e (novità) fin dall’ultimo anno della scuola media l’orientamento dei ragazzi, in cui sarà coinvolto l’intero corpo docente. L’obiettivo è fare degli studenti di oggi i lavoratori di domani. Apprendistato. Con lo stesso principio dell’orientamento, il decreto prevede anche che gli studenti degli ultimi due anni delle superiori partecipino ad un programma di sperimentazione per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda utilizzando il contratto di formazione. Mentre un altro articolo prevede l’introduzione dell’Erasmus in azienda. Coinvolte le università che stipuleranno con le imprese convenzioni per far lavorare gli studenti nelle aziende con un contratto di apprendistato. I corsi di formazione nelle imprese avranno il valore di crediti per gli studenti, 60 il numero massimo di crediti formativi che possono essere riconosciuti a ciascuno di loro. Offerta formativa. Per potenziare l’insegnamento della geografia generale ed economica verranno stanziati 13,2 milioni (3,3 per il 2014 e 9,9 per il 2015). Negli istituti tecnici e professionali, al biennio iniziale, sarà insegnata un’ora in più.Altri 3 milioni per il 2014 finanzieranno progetti didattici nei musei, nei siti di interesse storico, culturale e archeologico o nelle istituzioni culturali e scientifiche. Altri 15 milioni di euro saranno impiegati contro la dispersione scolastica. L’insegnamento dell’inglese inizierà già nella scuola materna. Mentre i proventi delle multe elevate agli studenti sorpresi a fumare a scuola (il divieto ora è esteso anche a cortili e aree esterne) confluiranno in attività formative di educazione alla salute.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Attualita
I sindacati: «Solo un passo avanti»
Di Meglio (Gilda): bene solo per i precari. Pantaleo (Cgil): poco per l’università
 
ROMA Un “passo avanti”, dopo anni di tagli indiscriminati, sebbene restino problemi irrisolti e questioni in sospeso. È un giudizio positivo solo in parte quello che i sindacati della scuola, degli insegnanti e dei precari fanno del decreto Carrozza. Nel passaggio del testo di legge dalla Camera al Senato, non ci sono stati «miglioramenti, anzi il testo prima era buono, ora è peggiorato», secondo Rino Di Meglio, il segretario di Gilda scuola, che rappresenta i docenti. Del resto, i tempi per l’approvazione erano piuttosto stretti e non c’era tempo di apportare delle modifiche. «L’unica cosa seria di questo decreto (tutto fumo) - aggiunge Di Meglio - è la stabilizzazione di un gran numero di precari. Ma tutte le altre criticità sono rimaste, e quelle stanziate sono solo piccole somme». Un esempio? Il lodato “welfare degli studenti”: «Prima - spiega il sindacalista - prevedeva borse di studio per i ragazzi meritevoli, ora è diventato semplice assistenzialismo. Destinare fondi agli studenti con difficoltà economiche è un concetto lodevole, ma bisogna premiare i meritevoli». Storce il naso anche davanti al divieto di fumo esteso ai cortili e alle multe che gli insegnanti dovranno fare ai ragazzi sorpresi a fumare. «Ora docenti e bidelli - dice - invece di occuparsi di cose più serie, dovranno andare a caccia degli studenti che fumano fuori o nei bagni, multarli e con quei soldi finanziare la formazione alla salute. Una vera stupidaggine». Irrisolto per Di Meglio il problema dei docenti dichiarati inidonei, penalizzati dalla riforma pensionistica della Fornero e completamente assenti dal decreto. Mentre l’introduzione dell’orientamento obbligatorio e l’insegnamento dell’inglese nella scuola dell’infanzia, pongono una questione: «Non si capisce chi debba fare orientamento e insegnare l’inglese, con quali risorse gli insegnanti dovrebbero fare formazione?». Salva l’incremento degli insegnanti di sostegno, ma boccia l’invarianza finanziaria con cui i docenti verranno stabilizzati Marcello Pacifico, rappresentante dei docenti precari (Anief). «Il precario che viene assunto - spiega - continuerà a prendere lo stesso stipendio di prima: circa 1.260 euro netti. Perché la ricostruzione di carriera, con i relativi scatti e aumenti di stipendio, non si potrà fare prima di 8 anni. Per l’invarianza stipendiale saremo certamente multati dalla Ue, perché non rispettiamo la direttiva europea secondo cui i problemi finanziari del Paese non sono un motivo per penalizzare i lavoratori». Sebbene il dl inverta la tendenza al “disinvestimento” degli ultimi anni, per Mimmo Pantaleo, segretario generale Flc Cgil scuola, «si è fatto davvero poco per università e ricerca, e soprattutto c’è troppa disparità tra i progetti che si vorrebbero attuare e le risorse previste: 100 milioni di euro per le borse di studio sono pochi; manca l’idea di “diritto allo studio”; tanta enfasi per le tecnologie informatiche: ma con quali modalità verranno introdotte?». Insomma per Pantaleo si tratta di un «decreto una tantum, sistema un po’ il personale - conclude - investe un po’ di risorse (poche) qua e là. Ma la domanda è: dopo questo decreto cosa succederà? Finisce lì o è un primo passo per avviare un processo più articolato e complesso?».(a.d’a.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 30 - Sassari
Paraparesi e insularità, esperti a convegno
A Nulvi medici e specialisti della riabilitazione parlano delle nuove frontiere della ricerca
 
SASSARI «Un malato vuole risposte, terapie e cure. In attesa che questo possa avvenire, i malati devono convivere con la paraparesi spastica ereditaria e trovare giorno per giorno il modo giusto per affrontare la quotidianità. La vera riabilitazione è quella che prende in carico la persona nella sua globalità, in quanto noi siamo un corpo e non parti di esso». È una delle considerazioni emerse nel secondo convegno sulla paraparesi spastica ereditaria, tenutosi a Nulvi nei giorni scorsi su iniziativa della Pro loco, in collaborazione con il Comune e con il patrocinio della Fondazione Banco di Sardegna. Il convegno ha fatto il punto sulle nuove prospettive nella ricerca e nell’assistenza di una malattia rara, che in Anglona ha la più alta incidenza al mondo. Al convegno hanno partecipato un centinaio fra medici di famiglia, neurologi, fisiatri, ortopedici, urologi, genetisti, terapisti della riabilitazione e psicologi. «L’insularità della Sardegna causa l’elevata incidenza di malattie complesse poligeniche come il diabete e la sclerosi multipla - ha spiegato Loretta Racis, neurologa dell’Università di Sassari -, ma anche l’elevata permanenza di malattie rare come la Pse». Filippo Santorelli dell’Università di Pisa ha spiegato che l’obiettivo degli studiosi è stato quello di ricapitolare le caratteristiche genetico-molecolari delle varie forme e analizzare con modalità innovative tutti i geni noti associati alla malattia, in una coorte di 48 pazienti per validare e scoprire varianti nuove. «La malattia colpisce il sistema piramidale e compromette gravemente l’autonomia e la qualità della vita - ha detto Carlo Casali dell’Università La Sapienza di Roma -, ma un recente studio ha permesso di identificare e quantificare determinati parametri della deambulazione al fine di sviluppare un approccio riabilitativo volto a migliorare l’equilibrio e a evitare le cadute». YerkoIvanovicBarbieto, fisiatra dell’Università di Madrid, ha sottolineto che il trattamento di questa malattia si basa sulla riabilitazione e che l’agopuntura è un’alternativa interessante per i pazienti. L’équipe di urologi dell’Ospedale di Alghero costituita da Angelo Tedde, Francesco Guillot e Pietro Saba ha fornito un inquadramento dei sintomi urinari presenti nei pazienti con Pse, evidenziando la necessità della diagnosi precoce. Carmen Ribichesu, fisioterapista, ha evidenziato l’efficacia della riabilitazione posturale propria del metodo Sem. Infine Raffaela Sartoni dell’Università di Milano ha descritto i risultati di un recente studio sulla qualità di vita e gli indicatori di benessere dei pazienti, che suggeriscono un approccio centrato sulla valutazione del benessere, delle risorse e delle potenzialità individuali. «In ogni centro ospedaliero deve esistere uno sportello per le malattie rare - ha auspicato Marina Zapparoli Manzoni, vicepresidente nazionale della VipsOnlus (Vivere la paraparesi spastica) - perché il malato sia aiutato nel suo cammino senza dover vagare inutilmente subendo gli stress e gli esborsi di cui siamo a conoscenza. Devono essere applicate le leggi di tutela dei portatori di handicap secondo le linee guida europee». Il convegno – coordinato da Nino Tedde, medico di medicina generale a Nulvi e moderato da Virgilio Agnetti della clinica neurologia di Sassari – è stato chiuso dal blitz di un Soleandro particolarmente “furioso” che ha presentato uno strepitoso monologo su “Etica e virtù della risata”. Mauro Tedde

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