Giovedì 24 ottobre 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 ottobre 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 44 - Edizione CA)
L'isola nuragica in vetrina con reperti inediti e ritrovati
Presentata ieri a Roma l'iniziativa dedicata a Lilliu
Una mostra nazionale prima a Cagliari e poi nell'autunno del 2014 a Roma
 
Una mostra lunga un anno, prima a Cagliari nella Torre di San Pancrazio e poi a Roma al museo “Pigorini” all'Eur. In contemporanea una serie di eventi per amplificare il risalto mediatico sia a livello regionale che nazionale e - dato il flusso turistico a Cagliari e nella capitale - per avere un effetto promozionale anche all'estero. Non è tutto: messi da parte anni di polemiche, sarà l'occasione per inaugurare finalmente il sistema museale dedicato ai “Giganti di pietra” di Mont'e Prama con tre esposizioni a Cagliari, Cabras e Sassari.
Il 2014 sarà un anno importante per l'archeologia della Sardegna, centrato soprattutto sull'età della civiltà nuragica, con il duplice obiettivo di far conoscere le novità emerse nell'ultimo decennio dagli scavi e dagli studi, e per rilanciare l'interesse pubblico verso un periodo preistorico che più di ogni altro ha caratterizzato la nostra isola.
PRESENTAZIONE A ROMA È questa la sostanza dell'iniziativa presentata ieri a Roma, nel complesso di San Michele a Ripa, sede della Direzione Generale per le antichità del Ministero dei Beni culturali. Presenti, tra gli altri, il direttore generale Luigi Malnati, il direttore regionale Maria Assunta Lorrai, l'assessore comunale Enrica Puggioni e il soprintendente di Cagliari e Oristano Marco Minoja che, con il suo staff di esperti, ha dedicato il maggiore sforzo per la progettazione e l'organizzazione del complesso evento.
LA MOSTRA Come detto, molta carne al fuoco, da cucinare e gustare lentamente durante un intero anno. Si parte il 13 marzo 2014 con la mostra "L'Isola delle torri: Giovanni Lilliu e la Sardegna nuragica", sino al 30 settembre visitabile nello spazio espositivo della Torre di San Pancrazio. Ma altri eventi (incontri, spettacoli, conferenze mattina e sera) si svolgeranno di contorno nel museo archeologico coinvolgendo l'intera Cittadella dei musei. Dal 1° novembre al 12 marzo 2015 la mostra sarà trasferita al museo etnografico e preistorico dell'Eur: «Un evento che arriva dopo quasi trent'anni dall'ultima esposizione nazionale sulla civiltà nuragica, nel 1985 a Milano», ricorda Minoja. "L'isola delle torri", dedicata a Giovanni Lilliu (scomparso nel febbraio del 2012), si inaugua nell'anniversario del centenario della sua nascita e sarà l'occasione per ripercorrere l'instancabile attività di studioso, docente e divulgatore dell'unico Accademico dei Lincei sardo.
IL RICORDO DI LILLIU «L'opera di Lilliu - spiega Minoja - ha consentito di diffondere nell'Isola e fuori, la conoscenza della civiltà nuragica. Il suo modello interpretativo rimane a tutt'oggi un imprescindibile termine con cui dialogare e confrontarsi. Questa mostra sarà un momento straordinario per illustrare i risultati di un'intensa attività di ricerca e di un interesse sempre crescente da parte della comunità scientifica internazionale, che negli ultimi cinquant'anni ha ampliato il patrimonio di conoscenze sull'archeologia nuragica».
Attraverso un collegamento ideale e costante con l'opera e la figura di Lilliu, «l'esposizione - aggiunge Minoja - proporrà nuovi percorsi conoscitivi e ritrovamenti inediti, che guidino il grande pubblico all'interno del lungo arco cronologico (quasi mille anni, dall'Età del Bronzo e del Ferro), in cui si dipana la storia della civiltà nuragica».
I REPERTI Tre sono i temi individuati come filo conduttore del racconto (il metallo, l'acqua e la pietra) in cui si riassume idealmente il paesaggio nuragico. I reperti esposti, talvolta mai visti o comunque poco noti, provengono da tutta l'isola, ma anche da rinvenimenti effettuati in Italia e all'estero (Cipro, Spagna, Portogallo) «all'interno di una fitta rete di contatti e scambi attraverso il Mediterraneo - sottolinea Minoja - che evidentemente a quei tempi non rappresentava una barriera, ma un potente veicolo di comunicazione».
Alcuni importanti reperti provengono da sequestri effettuati nella penisola, usciti dalla Sardegna attraverso il mercato clandestino e poi recuperati dai nuclei specializzati dei carabinieri e della Guardia di Finanza.
Carlo Figari
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 44 - Edizione CA)
I Giganti di Mont'e Prama aprono i tre poli di esposizione
A marzo parte il sistema museale tra Cagliari, Cabras e Sassari
 
In occasione del centenario della nascita di Giovanni Lilliu e dell'inaugurazione della mostra "L'isola delle torri" il prossimo 14 marzo, la Soprintendenza per i Beni archeologici per le province di Cagliari e Oristano ha programmato anche l'apertura al pubblico delle esposizioni introduttive del patrimonio archeologico di Mont'e Prama. Un'ulteriore iniziativa nell'ambito del nascente sistema museale costituito proprio per dare spazio a tutte le esigenze culturali e turistiche emerse dal dibattito di questi anni.
«Il protocollo d'intesa del dicembre 2011 tra la Regione e la Direzione regionali per i Beni culturali e paesaggistici della Sardegna - rileva una nota della Soprintendenza - e il Comune di Cabras, ha sancito la costituzione del sistema museale di Mont'e Prama, secondo un programma di valorizzazione che tende a esaltare le potenzialità del contesto in un sistema espositivo plurale, frutto però di una progettazione strettamente unitaria». Pertanto le sculture di Mont'e Prama saranno presentate nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari secondo una visione di sviluppo artistico-culturale di respiro insulare e in prospettiva mediterranea, come il frutto più maturo della civiltà nuragica sarda. Nel Civico Museo Archeologico di Cabras, invece, verranno presentate secondo un'impostazione aderente al contesto territoriale della penisola del Sinis e allo sviluppo temporale dei processi storici che ne hanno segnato il divenire. Infine, il terzo polo del sistema museale, non espositivo ma esclusivamente documentale, sarà costituito dal Centro del Restauro di Li Punti (Sassari), dove troverà sede un centro di documentazione sui lavori di restauro delle stesse sculture di Mont'e Prama.
La Soprintendenza, inoltre, annuncia che «si stanno avviando gli interventi per la realizzazione delle sale espositive definitive destinate al nuovo polo dedicato ai Giganti di pietra, col recupero del vecchio Museo Archeologico Nazionale di Cagliari di Piazza Indipendenza e la costruzione di una nuova sala dedicata del Museo Civico "Giovanni Marongiu" di Cabras».
 

LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
ELEZIONE DEL RETTORE
 “Primarie” in ateneo, cade il nome di Montella
In una riunone di “grandi elettori” è stato preferito il direttore dell’ospedale veterinario Eraldo Sanna Passino
Ma adesso spunta la candidatura del fisico Massimo Carpinelli
di Gabriella Grimaldi
 
SASSARI Brusca sterzata durante le manovre in vista delle candidature ufficiali alla carica di rettore dell’università di Sassari. Alcuni giorni fa, nel corso di una riunione tra i “saggi” dell’ateneo è caduta, tra lo sconcerto di una buona parte del mondo accademico, l’ipotesi di portare avanti il nome di Andrea Montella, professore ordinario e direttore del dipartimento Scienze Biomediche. Un colpo di scena accolto con delusione da quanti lo avevano appoggiato e avevano contato di coagulare attorno all’ex facoltà di Medicina un forte consenso. E sarebbe stata una candidatura di quelle pesanti se si considera che comunque il solo dipartimento di Scienze Biomediche conta per il 30 per cento del totale dei voti disponibili. Niente di fatto, invece, e per Montella è probabilmente una nuova sconfitta visto che già nel precedente cambio di guardia a capo dell’università, quando fu eletto l’attuale rettore Attilio Mastino, l’appoggio di cattedratici di calibro non era bastato a far venire fuori il suo nome se non tra le voci di una possibile candidatura che poi non si era concretizzata. A sorpresa, ma non del tutto, è venuto fuori invece con prepotenza il nome di Eraldo Sanna Passino, fresco direttore dell’ospedale veterinario, incarico che gli ha dato molto prestigio visto che proprio l’apertura della struttura ha scongiurato, dopo l’ispezione di una commissione europea per l’accreditamento, la chiusura stessa della facoltà di Veterinaria. Al di là dei suo i successi professionali Sanna Passino, stimato dai suoi colleghi e sostenuto dal suo direttore di dipartimento Salvatore Naitana, è passato in pole position tra i futuri candidati che dovranno manifestare la propria volontà da febbraio in poi. Le votazioni si terranno a giugno del 2014. Una sorta di primarie, quella che si è tenuta nella riunione di alcuni giorni fa, con tanto di votazione finale che però non ha valore legale. Un sistema che però non è andato giù soprattutto a coloro che alla famosa riunione, composta da membri del cda, del senato accademico e delle giunte di diversi dipartimenti, non sono stati invitati e che ritengono quella a Montella una vera e propria imboscata messa in atto da una “frangia” incontrollabile che fa capo a Lettere. Per il momento l’unica candidatura ufficiale è quella di Giuseppe Pulina, direttore del dipartimento di Agraria e soriano di ferro, mentre spunta un’altra candidatura: quella di Massimo Carpinelli, fisico di livello internazionale e preside della facoltà di Scienze Matematiche e Fisiche di Sassari.
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Sassari
EX OSPEDALE
Nuovi spazi ad Architettura, oggi la consegna delle chiavi
 
ALGHERO Sarà firmato questo pomeriggio alle 18 l’accordo tra il Comune e l’Università per la concessione degli spazi al Dipartimento di Architettura. E contestualmente il sindaco Stefano Lubrano dovrebbe consegnare all’ateneo le chiavi dell’ex ospedale di Santa Chiara, sui bastioni intitolati a Marco Polo, in modo che quanto prima docenti e studenti possano svolgere l’attività didattica in tre delle sette aule del complesso. «Se ciò avverrà - annuncia sul suo blog il direttore del Dipartimento Bibo Cecchini - è ragionevole prevedere che da lunedì 4 novembre tre classi potranno cominciare le lezioni nei nuovi spazi. Ma - continua - si tratterà di una situazione ancora di gravissima emergenza: sino a quando non saranno disponibili tutte le aule avremo un sovraffollamento quasi insostenibile all’Asilo Sella». Cecchini tocca anche l’argomento relativo alle sue dimissioni, da lui rassegnate e subito respinte dai colleghi e dal rettore Attilio Mastino. «Io non so davvero cosa fare - spiega -, da una parte credo che chi non riesce a mantenere degli impegni debba risponderne, dall’altra credo di dover ascoltare il parere della mia comunità. Quindi sono incerto».
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Ed_Cagliari
SARDEGNA RICERCHE
Nasce il Fab Lab per far fruttare sul web la creatività
 
CAGLIARI FabLab.Ed è quasi magia.Perché immagini un oggetto, lo progetti al computer e lo produci con un clic.Tavoli, sedie,protesi, strumenti musicali, mini robot, giocattoli,quasi ogni cosa.I FabLab – espressione che sta per laboratori da favola – sono poi una delle poche speranze che ha quest'Isola per far ripartire un'economia afasica creando posti di lavoro. Poco meno di un mese fa Sardegna Ricerche ha deliberato gli stanziamenti per la creazione del primo FabLab sardo che avrà sede nell’edificio 2 del Parco tecnologico di Pula.Il finanziamento ammonta ad un totale di circa 530mila euro (iva inclusa) da utilizzarsi in 2 annualità così distribuiti: 200mila verranno utilizzati per concedere 40 borse di sperimentazione a giovani artigiani tecnologici disoccupati o inoccupati, residenti in Sardegna, che desiderino realizzare progetti, idee e invenzioni, avvalendosi del nuovo laboratorio (Bando generazione Faber). Il resto dei fondi messi a disposizione verrà utilizzato per l’acquisto di macchinari e attrezzature, in particolare stampanti 3D, laser da taglio, fresatrici e materie prime, per il lancio di eventuali iniziative sul territorio e per attività di formazione. Il laboratorio sarà attivo presumibilmente da gennaio 2014 e sarà aperto a tutti quelli che hanno creatività, immaginazione e voglia di costruire e progettare in uno spazio condiviso di circa 250 mq; i crediti sono la moneta interna del Fablab e verrà usata per riconoscere agli utilizzatori attivi del laboratorio il loro sforzo verso lo stesso, ma potranno anche essere acquistati tramite carta di credito, paypal o direttamente in sede; Sandra Ennas, direttrice del Fab Lab «I crediti sono la moneta di scambio del Fablab. Possono essere acquistati con euro (1 credito=1 euro) o possono anche essere il risultato della valorizzazione di competenze che i giovani maker o faber renderanno disponibili agli utenti del Fablab. La funzione dei crediti sia quello di agevolare lo scambio di competenze e dare la possibilità a tanti giovani – anche molto esperti – di sfruttare il laboratorio pur non avendo grossi capitali, e realizzare in questo modo i loro oggetti». Si pensi a come la creatività italiana si può sposare con i FabLab, questi infatti sono spazi aperti, dove i progetti sono condivisi in rete e realizzati da strumenti anch'essi aperti; è la filosofia dell'open source; in rete trovi le specifiche senza segreti e tutti possono partecipare e migliorare il lavoro altrui.Si potrà fare in modo che l'industria manifatturiera ritrovi slancio riprendendosi quella centralità che oggi si è spostata in Cina.I makers infatti l'Italia li ha sempre avuti. Si chiamavano artigiani e lavoravano il cuoio, il vetro, il metallo, la stoffa dentro le mille botteghe delle nostre città storiche. È la terza rivoluzione industriale e forse il nuovo Leonardo uscirà da un FabLab. Michele Ciampi
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Ed_Cagliari
Sabato il Linux-day per studiosi e appassionati
Appuntamento con la tredicesima edizione, promossa dalla facoltà di Ingegneria
Cresce l’interesse dei privati e delle istituzioni per il software libero e aperto
 
CAGLIARI Tredicesima edizione per il Linux day a Cagliari, la giornata nazionale dedicata ai sistemi operativi GNU/Linux e al software libero. La manifestazione in Italia, articolata in eventi locali, si terrà sabato. A Cagliari si comincia dalle 9 e si prosegue fino alle 18 con seminari, dimostrazioni e la Tavola Rotonda "Open Data e il Business" al DIEE, Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica della Facoltà di Ingegneria, in via is Maglias 12. Organizzatori dell’evento il GULCh (Gruppo Utenti Linux Cagliari), in collaborazione con dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell'Università e Apritisoftware! Nell'ambito della manifestazione si terrà dalle 11 alle 13, nell’aula magna della Facoltà di Ingegneria, una tavola rotonda su uno dei temi più attuali del momento: gli OpenData ed il Business. Interverranno: il vicesindaco Paola Piras, Domenico Dato, responsabile motori di ricerca di Tiscali, Roberto Massa, StartUp Cagliari/TheNetValue, Raimondo Iemma, managing director e research fellow del Centro Nexa su Internet e Società, Italo Vignoli, direttore di The Document Foundation; Giovanni Battista Gallus e Francesco Paolo Micozzi, circolo dei giuristi telematici; Gaetano Melis, responsabile servizi informatici UniCA; Sebastiano Mascia, CRM sas; Giulio Concas, docente UniCA e Fondatore di FlossLab (primo SpinOff dell'Università). Durante il Linux Day sarà possibile assistere liberamente a diversi seminari a livello differenziato per neofiti, per esperti e professionisti e per la pubblica amministrazione, il cui comune scopo è promuovere e diffondere il Software Libero. In una apposita area dimostrativa sarà possibile provare i sistemi Gnu/Linux e le loro applicazioni. Fino ad esaurimento scorte verranno distribuiti dei Cd-rom contenenti alcune tra le più popolari distribuzioni, cioè i vari sistemi operativi, di Gnu/Linux e Floss. Per le scuole ci saranno degli interventi mirati ad evidenziare l'importanza e le possibilità offerte dall'adozione del Software Libero. Infatti, oltre all'eliminazione dei cospicui costi di licenza, in campo formativo l'utilizzo di software didattici liberi ed Open Source consente agli studenti di rendersi indipendenti dotandosi gratuitamente delle stesse tecnologie proprietarie dai costi poco accessibili. Che il software libero ed open source abbia raggiunto un grado di maturità tale da costituire una reale occasione di sviluppo per il territorio, lo sottolineano le diverse istituzioni governative e lo testimoniano anche le scelte in questo senso dell'amministrazione regionale. Tra i vantaggi del software libero, l’apertura, stabilità, adattabilità, qualità, innovazione, sicurezza e gratuità.

Questionario e social

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