UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 23 ottobre 2013

Mercoledì 23 ottobre 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 ottobre 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
Soluzione inutile e ingiusta
L'amnistia offende le vittime del reato
Leonardo Filippi
 
Il recente monito di Napolitano, che ha sostanzialmente imposto alle Camere di discutere su amnistia e indulto, lascia molto perplessi perché conferma la tendenza in atto del nostro Paese verso una repubblica presidenziale. La drammatica situazione delle nostre carceri è sotto gli occhi di tutti e la condanna da parte della Corte europea ci ha dato tempo fino a maggio prossimo per risolvere il problema, dopo di che inizierà la procedura di infrazione e saremo costretti a pagare pesanti multe per ogni giorno di ritardo. Ma la domanda è: un provvedimento di clemenza è davvero la soluzione del problema-carceri?
In realtà decine di amnistie e indulti sono state concesse negli ultimi decenni in Italia e hanno effettivamente svuotato le carceri, ma queste si sono riempite nuovamente a livelli intollerabili nel giro di pochi mesi. Anche perché i detenuti sono sempre stati scarcerati senza una preparazione professionale o altri strumenti che consentano loro di reinserirsi nella società. Ed allora, l'ennesima amnistia o indulto ridurrà momentaneamente il sovraffollamento carcerario ma il problema si riproporrà nel giro di qualche mese. Ma poi, che Stato di diritto è quello di un Paese che, da una parte, non tutela le vittime del reato, e, dall'altra, non è capace di garantire ai detenuti un trattamento umano e rieducativo, ma che risolve il problema solo aprendo periodicamente le porte delle celle per ridurre il numero dei reclusi?
La politica purtroppo si è dimostrata sempre incapace di affrontare il problema: si è sempre parlato di depenalizzazione ma il numero dei reati cresce ogni giorno; si è proposta, ma mai attuata, l'espiazione della pena nei paesi d'origine dei condannati stranieri; solo da qualche anno si è posto mano alla costruzione di nuovi istituti penitenziari, moderni e spaziosi, con possibilità per i detenuti di studiare e lavorare, ma molti di questi non sono ancora aperti per mancanza di fondi. E allora, anziché il pannicello caldo del provvedimento di clemenza, che offende le vittime del reato e butta in strada i detenuti, perché non pensare a un decreto legge che finalmente avvii a definitiva soluzione il problema delle carceri, assicurando ai detenuti una vita dignitosa e la loro rieducazione in vista del rientro nella società?
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 38 - Edizione CA)
Cagliari, VI edizione del Festival dal 5 al 10 novembre
Dal cielo di Galileo allo smartphone: rivoluzionaria scienza
 
Un cielo pieno di stelle. Bellissimo. Osservandolo con il “suo cannocchiale”, uno strumento nuovissimo, Galileo Galilei, scienziato-filosofo capì che era la terra a girare intorno al sole e non viceversa. Fu lui, osservando la volta celeste, a regalarci per esempio le stagioni. Così era ieri, è oggi e sarà domani: la scienza avrà sempre la forza di lanciare nuove sfide. E a raccoglierle, idealmente, dal 5 novembre fino al 10 sarà la sesta edizione del “Festival Scienza” un ricchissimo e intelligente appuntamento che trasformerà Cagliari (per 5 giorni) nel baricentro di studio e scoperta del pensiero scientifico capace di rivoluzionare, talvolta molto velocemente, le nostre abitudini, il nostro futuro. Un esempio per tutti: il cellulare “cresciuto” fino a diventare computer.
Robusto motore della rassegna è l'associazione “Scienza società scienza” rappresentata da Carla Romagnino, voce di un mondo vivacissimo che riesce a catalizzare attenzione e curiosità. Lo dicono i numeri, presentati dalla studiosa con orgoglio: «A poche settimane dall'apertura delle prenotazioni ai laboratori e alle diverse attività in programma sono circa 5500 le conferme giunte dagli studenti di 60 scuole, sparsi per tutta l'Isola, dalle elementari alle medie».
Benedetto dall'Unesco, il Festival non cambia casa - sarà come sempre all'Exmà - ma amplia i suoi orizzonti, trasferendosi al Parco di Monte Claro e alla sua biblioteca provinciale, a conferma che la scienza è anche letteratura.
Se il tema è “Ieri, oggi e domani. Le sfide della scienza” non si può che iniziare con un salto nel passato. Lo farà il giorno dell'inaugurazione Michele Camerota dell'Università di Cagliari: il 5 alle 16,30 terrà una conferenza su “Il nuovo cielo di Galileo”, raccontandoci quelle novità che furono tali da rivoluzionare una millenaria concezione astronomica. La Chiesa aveva ben altre convinzioni e ben altro potere. Ma la domanda è ancora una volta: come si comunica la scienza? Il tema sarà affrontato nel giorno di chiusura (alle 10,30 sempre all'Exmà) da Marco Cattaneo, direttore delle riviste “Le Scienze” e il “National Geografic Italia” intervistato da Giancarlo Ghirra, consigliere nazionale dell'Ordine dei giornalisti.
Tra questi due incontri c'è un menu ricchissimo di dibattiti, spettacoli, laboratori, iniziative, mostre (una di queste è appena stata a Berlino) e incontri letterari. Il 7 nella sala del Parco di Monte Claro (alle 18) Andrea Frova, scrittore e docente dell'Università La Sapienza di Roma converserà con Franco Meloni dell'Università di Cagliari sul libro “La passione di conoscere. Storia intima della scienza che ha cambiato il mondo. Il giorno seguente sempre al Parco, l'astrofisico Amedeo Balbi dell'Università Tor Vergata e lo scrittore Antonio Pascale intrecciano un racconto a due voci che porterà il pubblico fino alle origini dell'universo.
«La scienza è bella ma è anche utile». Nel semplice aforisma del fisico Ugo Amaldi, citato ieri dal professor Biago Saitta, in rappresentanza dell'Università e del Rettore di Cagliari c'è tutto: la passione per la ricerca, il desiderio di conoscenza che spinge a superare limiti sempre più alti, il vantaggio che le scoperte scientifiche hanno procurato nei secoli all'umanità. Saitta si è detto sicuro che il miglior investimento resta quello «sul cervello brillante degli studenti, variante per trasformazioni spaziali, costante nel tempo».
Le attività sono aperte a tutti i cittadini e sono gratis. Le prenotazioni si accettano solo per telefono al 366.2562801. Informazioni sul calendario degli incontri si trovano nei siti www.scienzasocietascienza.it e www.festivalscienzacagliari.it. C'è una pagina Facebook e l'indirizzo Twitter @Festivalscienza #cagliariscienza13. (c.p.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
La sifilide torna a colpire: in città un nuovo caso al mese
L'allarme dei medici: bisogna fare prevenzione tra i giovanissmi
 
Prima archiviata nei romanzi ottocenteschi, tornata negli anni Novanta, di nuovo scomparsa subito dopo i conflitti nei Balcani, ora la sifilide colpisce ancora. Non casi sporadici, ma un numero di episodi preoccupante. «Da gennaio a ottobre sono dieci, e per la nostra città è tanto. Tutte persone giovani, età media 27 anni, la maggior parte maschi».
Il Centro delle malattie sessualmente trasmesse dell'ospedale San Giovanni di Dio (fa parte della clinica dermatologica) è l'unico in Sardegna e uno dei dodici esistenti in Italia, fa parte anche dei Centri rete di sorveglianza nazionale dell'Istituto superiore di sanità, svolge attività di profilassi e fa le segnalazioni all'ufficio di Igiene e sanità pubblica della Asl 8. Da maggio 2008, quando ha iniziato l'attività, ha avuto 1870 pazienti, l'accesso all'ambulatorio è diretto, non serve né l'impegnativa, né la prenotazione. Il papilloma virus è l'infezione in assoluto più comune (il 90 per cento delle malattie che si trasmettono con rapporti sessuali).
Spiegano il direttore, Monica Pau, e la dermatologa Roberta Satta, che quello che nel Cinquecento si chiamava “mal francese”, la sifilide, o lue, registra un aumento significativo. «Molti sono convinti che la malattia non esista più, negli anni Ottanta nessuno l'aveva, invece c'è stato un picco quindici anni fa, tra i militari impegnati in Kosovo, poi più niente. Quest'anno - e non si conosce una causa particolare - ci sono già stati dieci casi, un numero decisamente alto, che riguarda esclusivamente cagliaritani. Ragazzi che arrivano qui con la malattia allo stadio primario, con la lesione nel punto dove avviene l'inoculo - cioè gli organi genitali, l'ano e la bocca - e l'ingrossamento dei linfonodi. Inutile dire che sono contagiosissimi, e poiché sono molto giovani e hanno rapporti frequenti, sia eterosessuali che omosessuali, il rischio di diffusione è spaventoso».
Alcuni mesi fa si è tenuto a Bologna il Congresso nazionale della società italiana di pediatria, durante il quale sono stati presentati i dati sulle malattie sessualmente trasmissibili tra gli adolescenti. Nonostante la possibilità di informarsi e l'accesso libero a Internet, maschi e femmine tra i 15 e i 24 anni «non mettono in atto alcun tipo di prevenzione necessaria alla sicurezza e la salute sessuale». E, anche a livello nazionale (ma lo stesso dicasi per l'Europa) «stupisce», aggiungono gli esperti, «la crescita di certe malattie: la sifilide I e II o Lue (Treponema Pallidum) è in rialzo tra i giovani di sesso maschile (7585 casi, il 9,6% del totale delle infezioni) con un incremento che dal 1996 al 2008 ha raggiunto l'800 per cento. La sintomatologia della fase primaria è una lesione cutanea che compare nel punto esatto del contatto. La zona ulcerosa si presenta in media dopo 21 giorni dall'esposizione e la lesione può persistere per un mese, un mese e mezzo, se non viene trattata», sottolineano i medici.
«Può essere tranquillamente curata», spiegano le dottoresse Pau e Satta, «ma noi vorremmo prevenire, piuttosto». Due anni fa è stato portato avanti un progetto nelle scuole, si chiamava “Mst” (Meglio sapere tutto) e si proponeva di informare gli studenti di terza media sulla protezione, sui rischi, e sull'utilizzo corretto del profilattico. «Purtroppo i più restii alle nostre “lezioni” sono stati i genitori, alcuni ci hanno detto che spiegare “il sesso” ai loro figli sarebbe stata un'istigazione a praticarlo», racconta Satta. «Nonostante tutto vorremmo replicare, tornare nelle aule e riproporre il progetto ai ragazzi. Sarebbe veramente utilissimo. Ma servirebbe il sostegno della Regione».
Cristina Cossu
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 14 - Edizione CA)
«La Sardegna punti sul turismo»
Quadrio Curzio: nell'Isola inarrestabile il declino industriale
L'INTERVISTA. Oggi sarà presentato il rapporto della Fondazione Edison sul Mezzogiorno
 
Sei anni di crisi si fanno sentire. Il Mezzogiorno, Sardegna inclusa, porta ancora le ferite di una recessione economica pesantissima. «La Sardegna deve fare una scelta: abbandonare il sogno della grande industria e puntare diritti verso il turismo d'élite».
Alberto Quadrio Curzio, professore emerito di economia politica all'Università Cattolica, nonché vicepresidente dell'Accademia nazionale dei Lincei, ha le idee chiare su come far ripartire la macchina Sardegna. Oggi a Roma, nella sede dell'Accademia (in via della Lungara, 10) discuterà con altri economisti del futuro del Mezzogiorno italiano e analizzerà i dati di un'indagine realizzata dalla Fondazione Edison. Nel convegno si parlerà anche di Sardegna.
In che cosa si differenzia la crisi dell'Isola rispetto a quella vissuta dal resto del Mezzogiorno?
«In Sardegna la crisi è soprattutto industriale, con all'apice l'Alcoa. Nel resto del Sud Italia, per esempio nell'area adriatica, la situazione non è così disastrosa. Poi, restando in Sardegna, ci sono società che hanno rappresentato molto ma che oggi soffrono più di altre. Fra tutte mi riferisco a Tiscali, che forse all'inizio della sua storia è cresciuta troppo in fretta sull'onda del boom di internet».
Addio industria, allora. Alternative?
«La vera sfida è il turismo d'élite. Per esempio, il golf può rappresentare un importante volano di sviluppo per l'Isola. Con questo sport è possibile attrarre i turisti benestanti del Nord Europa. Certo, non basterà questo a risollevare l'economia isolana».
Su cos'altro bisogna puntare?
«Occorre integrare turismo e agroalimentare d'eccellenza. Credo sia una strada obbligata per rilanciare l'economia sarda. L'alternativa è assistere a un impoverimento del territorio e un conseguente aumento della disoccupazione».
L'industria non ha futuro?
«La crisi dell'industria pesante non è locale, ma internazionale. Aziende come Alcoa lasciano la Sardegna perché conviene loro investire dove l'energia costa di meno. È un processo inarrestabile».
Nemmeno con gli incentivi.
«Negli anni Sessanta gli aiuti all'industria, alla fine, si sono rivelati poco utili».
Di turismo e di agroalimentare se ne parla da tempo. Ma ancora i frutti sono scarsi. Come mai?
«Perché finora non sono stati messi in campo incentivi creditizi e fiscali dolci e durevoli. Alla Sardegna non servono terapie d'urto. Ma credito e aiuti finalizzati a consolidare le imprese che meritano».
In altre parole, bisogna accompagnare la crescita delle aziende?
«Proprio così. Dobbiamo far sviluppare il tessuto imprenditoriale sano, quello più innovativo che però non riesce ancora a fare il salto di qualità».
Lanfranco Olivieri
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 34 - Ed_Cagliari
Sondare l’universo, il piacere della curiosità
Tanti incontri alla “Settimana della scienza” a Cagliari dal 5 al 10 novembre. Le sfide della ricerca di ieri, oggi e domani
di Walter Porcedda
 
CAGLIARI Potrebbe essere Ulisse il testimonial giusto della campagna di immagine per la nuova edizione del festival della Scienza che si terrà a Cagliari dal 5 al 10 novembre. Sei giorni di dibattiti, incontri, mostre e spettacoli tra gli spazi dell’Exmà e del Parco di Monte Claro. Ulisse secondo Dante Alighieri. L’eroe e simbolo di chi vuole superare a ogni costo i limiti della conoscenza, andando oltre le colonne d’Ercole alla ricerca dei segreti della natura e delle sue leggi, sondando i misteri dell’Universo per scoprire le leggi. Ma anche per capire come migliorare la vita quotidiana grazie a nuove invenzioni. “Ieri oggi e domani, le sfide della scienza” è appunto il tema di questa edizione che a poche settimane dal via ha già raggiunto la considerevole cifra di 5500 prenotazioni di studenti, dalle elementari alle superiori di sessanta scuole sparse in tutto il territorio regionale. Una partecipazione massiccia che conferma il successo riscontrato in pochi anni da questa manifestazione realizzata con il patrocinio della Commissione italiana per l’Unesco, promossa e organizzata in tandem con la Biblioteca Provinciale di Cagliari e dal comitato Scienza Società Scienza presieduto da Carla Romagnino e nato con l’obiettivo di costruire in Sardegna un centro di respiro europeo. Cinquantesette sono gli appuntamenti in calendario, tra dibattiti e conferenze, animazioni e spettacoli. A questi si aggiungono una ventina di laboratori interattivi con la chimica, scienze naturali, matematica, fisica etc… Numerosi gli scienziati protagonisti delle sei giornate. Da Andrea Frova ad Amedeo Balbi, Gianluigi Gessa, Giorgio Haeusermann e Marco Cattaneo al quale è affidata la conclusione il prossimo 10 novembre alle 10.30 con un dibattito attorno al tema “La comunicazione della scienza oggi”. Variegato è ricco è comunque il palinsesto delle giornate che nell’arco di tutte le attività si occuperanno di mettere dei lumi sullo stato attuale delle tecnologie, lo sviluppo dell’informatica e i nuovi device (tablet e smartphone), nonché le nanotecnologie, la fisica dei quanti come le recenti scoperte legate al Dna. Si parte da Galileo. Da un piccolo libro, il “Sidereus Nuncius”, con il quale lo scienziato il 13 marzo del 1610 informava sulle straordinarie scoperte effettuate con il suo telescopio. Da quel giorno il cielo, come era stato immaginato da Aristotele e Tolomeo, non esisteva più. La Terra non era più al centro e questa girava attorno al sole. Di tutto questo parlerà Michele Cammerota dell’Università di Cagliari il giorno dell’inaugurazione (il 5 alle 16,30 sala conferenze Exmà). Pescando nel ricchissimo palinsesto quotidiano ecco ad esempio che il giorno successivo, il 6, Guido Pegna alle 18 tenga una tavola rotonda per scoprire “quegli elementi peculiari, modi, tecniche narrative, forme, stilemi “scoperti nei narratori di preparazione scientifica”. L’indomani è invece lo scrittore Andrea Frova docente della Sapienza di Roma che converserà con Franco Meloni dell’Università di Cagliari sul libro “La passione di conoscere. Storia intima della scienza che ha cambiato il mondo”: testimonianze di incontri con grandi uomini e scienziati. Nella stessa giornata il farmacologo Gianluigi Gessa svelerà i segreti del cervello, i misteri nascosti della felicità e i meccanismi della depressione. L’8 novembre saranno ancora uno scrittore, Antonio Pascale e un astrofisico, Amedeo Balbi, ad intrecciare un racconto a due voci sull’evoluzione del cosmo e quello culturale dell’uomo. Un docente e ricercatore Giorgio Haeusermann il 9 novembre racconterà quali erano i giocattoli usati dai grandi scienziati del passato. Notevole lo spazio dedicato agli spettacoli. Da segnalare per il 6 “Crociera nello spazio” tratto da “Alieni in visita” di Andrea Mameli (alle 11 al teatro di Monte Claro) e “Giusto in tempo” di e con Antonio Iavarone e Pietro Olla della Compagnia l’Asino nel secchio. “Leopardi, Copernico e una minutissima Stella”. Due i momenti musicali. Il 9 novembre alle 21 all'Exmà il recital “Buongiorno notte: tra scienza, musica e poesia” ideato e diretto da Gisella Vacca con il pianista Nicola Meloni e interventi dell'astrofisico Manuel Floris; e infine in chiusura il 10 novembre alle 18 nella Sala polifunzionale di Monte Claro il concerto per piccolo ensemble “Musica, analisi ed esecuzione”. Info sul sito www.scienzasocietàscienza.it
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
BOBòSCIANèL
 “Il giorno più bello”, anteprima all’Ersu
 
SASSARI Domani alle 19.30 sarà presentato in anteprima assoluta agli studenti universitari il nuovo spettacolo della compagnia BobòScianèl dal titolo “Il giorno più bello”, in programma il 26 e il 27 ottobre al Ferroviario. La commedia, che prosegue la fortunata serie degli “aperitivi con delitto”, è stata realizzata grazie anche al supporto dell'Ersu che ha offerto alla compagnia uno spazio nelle sue strutture dove poter realizzare le prove. In scena accanto agli attori della compagnia (Antonella Masala, Laura Calvia, Valentina Sanna, Carlo Valle, Daniele Coni, Luca Dettori) ci saranno anche gli universitari che hanno partecipato ai laboratori di recitazione tenuti da BobòScianèl. Testo di Daniele Coni, regia di BobòScianèl Chips, scenografia di Mattia Enna, assistente alle scene Paola Moretti, costumi di Claudia Spina e Scianèl Couture. La prova generale sarà una sorta di lezione aperta, ad ingresso libero sino ad esaurimento posti, dedicata agli studenti muniti di tessera mensa. Ci si può prenotare rivolgendosi allo sportello diritto allo studio in via Coppino.

Questionario e social

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