UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 25 settembre 2013

Mercoledì 25 settembre 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
25 settembre 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
MONSERRATO. Lettera
Il sindaco: darò ai privati la sede ex Cries
MONSERRATO L’ex Cries è ancora chiuso e il sindaco bacchetta la Asl, l’Università e la Regione. Nel corso degli anni sono state cercate diverse soluzioni per utilizzare il casermone di Paluna ma nessuna è andata a buon fine. Nel frattempo è stato in parte ristrutturato (meglio, concluso) e le promesse sulla sua destinazione non sono mancate. Poco tempo fa sembrava dovesse diventare sede della clinica Odontoiatrica dell’Università, poi - bando fallito - il sindaco Argiolas aveva pensato di trasferirci il consultorio della Asl di via Argentina minacciato di chiusura. Ancora, d’accordo con la Regione, si era addirittura discusso di trasformarlo in un centro medico per le donne, punto di riferimento di tutto il Cagliaritano. Peccato che, ad oggi, la sede sia ancora chiusa. Per questa ragione l’altro ieri il sindaco Gianni Argiolas ha inviato una lettera All’assessore regionale alla Sanità, Simona de Francisci, al direttore generale della Asl, Emilio Simeone, al Rettore dell’Università di Cagliari Giovanni Melis e al direttore del Policlinico, Ennio Filigheddu, per richiamarli agli impegni presi.
In particolare il sindaco ricorda «gli incontri avvenuti con tutti i soggetti interessati e il successivo tavolo tecnico, nel corso del quale sono state avanzate idee progettuali e tempistica di realizzazione». Promesse che, a quanto sembra, non sono state mantenute. «È mio interesse giungere a conclusioni che possano offrire alla cittadinanza servizi migliori di quelli attuali», scrive Argiolas. «È importante superare la situazione di inadeguatezza in cui si trovano i locali dedicati all’igiene pubblica di via Tito Livio: insufficienti per utenti e operatori». In caso contrario, «in questa persistente situazione di mancanze di risposte, il Comune sarà obbligato a offrire i locali a privati, scelta che recherebbe dei vantaggi economici all’amministrazione ma che continuerebbe a sacrificare gli interessi dei cittadini più deboli».
Ora la scelta di trasformare il casermone di Monserrato in un centro servizi sanitari, o di studi, per l’intero hinterland, spetta alla Regione, alla Asl e all’Università. (s.se.)
 
 
2 - L’Unione Sarda / Commenti (Pagina 42 - Edizione CA)
L’iniziativa della Società Dante Alighieri
I brani del Decameron nei moderni tweet
di Massimo Arcangeli*
*Università di Cagliari
Si è concluso domenica scorsa l’LXXXI Congresso Internazionale della Società Dante Alighieri, che nei quattro giorni di durata dei lavori ha richiamato a Cagliari intellettuali e scrittori, traduttori e registi, imprenditori ed esponenti del mondo politico e accademico. Il convegno si era avviato giovedì 19 settembre, con la lettura di brani del Decameron affidati alla voce di lettori professionisti o improvvisati. L’idea, ispirata alle celebrazioni per Giovanni Boccaccio (ricorre quest’anno il settecentocinquantenario dalla sua nascita), era di intraprendere un viaggio mentale ricalcato sul capolavoro del Certaldese, attraverso i tanti luoghi affacciati sul Mediterraneo e citati nelle diverse novelle: da Napoli a Genova, da Creta a Rodi, da Alessandria a Tunisi, dalla Sicilia alla Sardegna.
L’avventura narrativa lungo il Mare Nostrum, trasmessa in streaming, è stata la seconda grande iniziativa in onore del Boccaccio lanciata dalla Dante Alighieri. Con la prima, che ha preso le mosse nell’agosto scorso ed è tuttora in corso di svolgimento, ho voluto provare a piegare il Decameron alla comunicazione rapida ed essenziale dei mezzi di comunicazione nell’era di Internet. I classici, perché giunga più potente a noi la loro voce, dovrebbero approfittare della comunicazione mediata dal computer, o dai suoi ipertecnologici compagni di avventure virtuali, per trarne almeno il senso di infinite relazioni ancora attivabili, di infinite occasioni ancora da cogliere, di infiniti cammini non ancora intrapresi. Ma l’idea di raccontare le cento novelle del Decameron in duecento twoosh (tweet di 140 caratteri esatti), cento in forma narrativa e altrettanti in forma poetica, ha tratto alimento anche da altro: seducente, soprattutto, il richiamo dell’età medievale e di una corporeità in cui il capolavoro di Giovanni Boccaccio mostra di inscriversi perfettamente.
Il Medioevo, come dal titolo di un bellissimo libro di André Leroi-Gourhan, era l’epoca del gesto e della parola, i due modi fondamentali di esprimersi da parte del corpo. Anche la poesia e la narrativa contemporanea, per tornare ad esprimersi attraverso il corpo, dovrebbero tornare a farsi gesto e parola. Una poesia e una narrativa che si appellino al corpo hanno molto da guadagnare, in termini di credibilità, dall’incontro con la tradizione. Questa, nemica mortale del molteplice e dell’indistinto, è fondata sul riconoscimento e sulla riproposizione dei modelli sui quali si è lentamente costruita; modelli che rimontano per la poesia italiana all’epoca medievale, in cui i corpi giocavano un ruolo essenziale al pari delle loro espressioni e manifestazioni.
Chissà se la poesia e la narrativa migliore dei prossimi anni scaturiranno proprio da un prepotente recupero, secondo chiavi di lettura di volta in volta diverse, della tradizione di un Medioevo al quale guardano sempre più spesso studiosi, intellettuali e scrittori, compreso chi scrive, per tentare di indovinare le future sorti del mondo.
Un Medioevo nel quale un’opera sia pur complessa come il Decameron, se affrontata nei giusti modi, si staglia ancora grandiosa nella sua capacità di parlare alla contemporaneità come poche. A partire dalle straordinarie rubriche - con cui potrebbe competere, per efficacia di sintesi, soltanto la fulminante capacità riassuntiva metastasiana - che ne accompagnano le novelle.
 

3 - L’Unione Sarda / Nuoro e Provincia (Pagina 32 - Edizione CA)
Nuoro
Venerdì la Notte dei ricercatori
NUORO Inizierà venerdì prossimo alle 10 per concludersi alle 23.30 nell’ex Mercato civico di piazza Mameli, la terza edizione della Notte dei ricercatori, iniziativa promossa dalla Rea (Research executive agency) in tutta Europa per far incontrare i ricercatori con i cittadini. Organizzato dal Centro Europe Direct in collaborazione con il Comune e enti culturali, il programma prevede alle 10 la cerimonia di inaugurazione e dalle 11.30 gli incontri con le scuole. I desk informativi e di promozione saranno aperti dalle 17 alle 20.30 in contemporanea con i laboratori e le esposizioni dal vivo. In programma anche conversazioni informali a carattere scientifico (18-20.45) e alle 19.30 la conferenza-spettacolo «Scienza e musica... così vicino così lontano». Chiusura con il talk show «Archimede e cervelli che dalle 21 potrà essere seguito anche in diretta streaming.
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 37 - Edizione CA)
Da domani al 29 il XX convegno a Porto Conte
L’Africa Romana tra continuità e rottura
“L’Africa Romana - Momenti di continuità e rottura: bilancio di 30 anni di convegni de l’Africa Romana” è il tema del ventesimo convegno internazionale che si terrà da domani a domenica a Porto Conte Ricerche. L’evento è organizzato dall’Università di Sassari - Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della formazione, Scuola europea di dottorato “Storia, letterature, culture del Mediterraneo”, Centro di Studi interdisciplinari sulle Province romane, in collaborazione con l’Institut National du Patrimoine de Tunis e con la Faculté des Lettres et des Sciences Humanies de Sousse.
Il convegno riunirà un centinaio di studiosi provenienti da Francia, Spagna, Germania, Polonia, Bulgaria, Finlandia, Croazia, Regno Unito, Olanda, Austria, Belgio, Algeria, Tunisia, Libia, Marocco, Stati Uniti, Giappone. Si farà il punto sullo stato degli studi dell’Africa Romana sotto il profilo epigrafico, storico, archeologico, numismatico, giuridico. Questa edizione sarà l’occasione per tracciare un bilancio di ciò che è stato fatto e di ciò che resta ancora da fare.
Il convegno si apre domani pomeriggio alle 16 nella sala “Auditorium”. Prenderanno la parola il rettore dell’Università di Sassari, professor Attilio Mastino, e Paola Ruggeri, direttore del Centro di studi interdisciplinari sulle Province romane. A Guido Clemente è affidata la relazione “Momenti di continuità e rottura: bilancio di 30 anni di convegni dell’Africa Romana”.


LA NUOVA SARDEGNA 
 
5 - La Nuova Sardegna / Pagina 19 - Ed_Cagliari
CULTURA: LA NOTTE DEI RICERCATORI 
Apertura serale dei musei universitari e comunali e incontri con gli esperti 
CAGLIARI Apertura serale dei musei universitari e comunali, visite guidate e gratuite, oltre ad incontri con docenti e ricercatori dei due atenei sardi. Accogliendo l’invito dell’amministrazione di Nuoro, l’Università di Cagliari, in collaborazione con l’assessorato comunale alla Cultura del Comune di Cagliari, partecipa venerdì 27 settembre alla manifestazione «La notte dei ricercatori 2013», promossa dalla Comunità Europea nell’ambito dell’evento «Researchers Night» per favorire la divulgazione della scienza e l’attenzione sull’importanza del lavoro dei ricercatori. L’iniziativa, che si tiene dalle 19 sino alle 22.30, si svolge ogni anno in oltre 300 città di 35 Paesi europei con programmi volutamente accattivanti e spettacolari, rivolti a persone di tutte le età, per stimolare la curiosità verso il mondo della scienza in rapporto alla vita di tutti i giorni. Tra i luoghi della cultura aperti al pubblico a Cagliati, il museo delle cere anatomiche di Clemente Susini Cittadella dei Musei, il museo sardo di Antropologia ed Etnografia di Monserrato, il Palazzo di Città in Piazza Palazzo e la Galleria Comunale d’Arte nei Giardini pubblici. A Nuoro la mattina del 27 il Comune promuove «Aspettando la Notte dei Ricercatori», con incontri di orientamento e dibattiti in istituti superiori della città, dove interverranno docenti e ricercatori universitari degli Atenei di Cagliari e Sassari. Prima dell’apertura dei musei sono in programma miniconferenze e conversazioni scientifiche a tema che si terranno nell’ex-Mercato Civico di Piazza Mameli, in cui saranno allestiti stand con esposizioni di ricerche e piccole esperienze di laboratorio.
 
 
6 - La Nuova Sardegna / Pagina 12 - Attualita
«Moralizzare i concorsi» 
Università, il ministro Carrozza per commissioni nazionali 
ROMA «Va moralizzato il tema dei concorsi: servono concorsi nazionali con commissioni nazionali e responsabilità diretta dei commissari». Il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza, non nasconde il grande problema che riguarda i concorsi per i ricercatori nelle università, specialmente in alcune facoltà. E tocca il tema delle «baronie» nelle università italiane, cioè dei docenti che riescono a tramandarsi posti e potere e che trattano gli studenti come fossero propri «vassalli». «I giovani medici, in particolare - rivela il ministro - sono esasperati. Il settore della medicina è quello in cui ricevo più proteste, anche se la mia è solo un’impressione, non parlo sulla base di dati. Nelle facoltà di matematica, per esempio, non ci sono lamentele. Ci sono settori in cui essere o non essere professore in quella materia può cambiare la vita in termini di salari e quindi a maggior ragione devono esserci concorsi trasparenti». Il ministro vede l’unica strada accessibile nella istituzione di commissioni nazionali, «uno dei problemi dei concorsi - riflette - è il livello di responsabilità: tanto più sono intermediati, e non si risponde a nessuno, tanto più si opera con superficialità. Penso di chiamare i presidenti dei corsi di laurea in medicina e i rettori delle più grandi università di medicina per avere una risposta: hanno ceduto al ministero questa responsabilità come se fosse una questione di tipo amministrativo-burocratico, ma questo non è un problema del ministro, il mondo dei medici deve dare indicazioni su come si formano i medici». Per il ministro, inoltre, «l’università va fatta per trovare lavoro e in questo deve fare un salto di qualità, l’università e la scuola sono mezzi per l’istruzione e per provvedere a se stessi e alla famiglia. Questo non significa farsi dettare da Confindustria il programma, ma il dialogo col mondo del lavoro serve, è fondamentale. Occorre che ci sia un patto tra chi si iscrive all’università e gli atenei stessi, i programmi universitari devono essere connessi con il mondo del lavoro». Nel mondo della scuola, «il percorso per accedere all’insegnamento dovrà avere come primo pilastro la formazione, poi ci dovrà essere una pista unica che porta al concorso». Naturalmente ci sono anche le «graduatorie ad esaurimento» perché vanno tenuti presenti i diritti acquisiti. Per Carrozza, è fondamentale, per una buona formazione, che si studi «bene una lingua straniera, tento che vorrei che non si doppiassero più i programmi in tv». Il ministro vede poi i giovani di oggi «disorientati e angosciati. La dispersione scolastica ne è una dimostrazione. L’elevato numero di fuori corso negli atenei significa che non sappiamo orientarli e assisterli, c’è sfiducia nella politica, con una banalizzazione nel rapporto tra politica e cittadini come quando vengono contate quante sono le auto blu che, è evidente, non sono il problema vero della politica italiana».
 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 35 - Cultura
Morto a Cagliari l’antropologo Placido Cherchi
L’antropologo e critico d’arte Placido Cherchi è morto ieri alle 17,30 per un aneurisma cerebrale. Era ricoverato da qualche giorno nel reparto di rianimazione dell’ospedale Brotzu . Era nato a Oschiri nel 1939. La notizia della morte ha suscitato viva impressione nell’isola, dov’era molto noto. Allievo a Cagliari di Ernesto De Martino e di Corrado Maltese, si è interessato contemporaneamente di problemi etno-antropologici e storico artistici.Come autore di importanti lavori sul pensiero di Ernesto De Martino e sui problemi dell’identità e della cultura sarda, è un membroattivo della Scuola antropologica di Cagliari, dovuta alla presenza all’Università di Cagliari di maestricome Ernesto de Martino e Alberto Mario Cirese, come pure di loro allievi quali Clara Gallini, Giulio Angioni e lo stesso Placido Cherchi.


8 - La Nuova Sardegna / Pagina 37 - Ed. Naz.le 
Inaugurazione ufficiale del maxi telescopio
SAN BASILIO Il Sardinia Radio Telescope (riassunto nell’acronomi SRT), uno dei più evoluti e potenti strumenti del mondo per lo studio delle emissioni radio provenienti dai corpi celesti e per applicazioni di geodinamica e di scienze spaziali , realizzato nell’altipiano di Pranu Sanguni, quasi al limite di confine tra i comuni di San Basilio, Silius, San Nicolò Gerrei e Sant’Andrea Frius, dall’istituto nazionale di astrofisica ( Inaf) e dall’agenzia spaziale italiana (Asi) con il significativo supporto finanziario del ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e della Regione Sardegna, sarà inaugurato lunedì mattina alle 11. Alla cerimonia inaugurale che dichiarerà ufficialmente operativo il nuovo modernissimo strumento scientifico, unico in Europa e secondo al mondo, parteciperanno tra gli altri il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Grazia Carrozza; il presidente della giunta regionale Ugo Cappellacci e i presidenti dell’Agenzia spaziale italiana Enrico Saggese, e dell’Istituto nazionale di astrofisica Giovanni Bignani e un’ampia rappresentanza di scienziati provenienti dai principali centri internazionali di radioastronomia ed esponenti di primo piano delle agenzie spaziali di tutto il mondo. A ricevere gli illustri ospiti saranno i sindaci dei comuni del Gerrei : Maria Rita Rosas ( San Basilio ) Giuseppe Erriu ( Silius ), Giuseppe Cappai ( Sant’andrea Frius ), Marcello Mura ( San Nicolò Gerrei), Antonio Quartu (Armungia), Marco Lampis (Escalaplano), Leonardo Usai (Villasalto), Severino Cubeddu (Ballao) e Armando Delussu (Goni). Nonchè il direttore dell’iInaf- osservatorio astronomico di Cagliari, Andrea Possenti; il direttore del progetto SRT, Nicolò D’Amico e la responsabile della comunicazione Inaf-oac Silvia Casu. I lavori per la realizzazione del SRT presero il via nel novembre del 2001. (g.c.b.) 
 
 


QUOTIDIANI NAZIONALI
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Questionario e social

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