Sabato 21 settembre 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
21 settembre 2013
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

 



LA NUOVA SARDEGNA
 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Ed_Cagliari
LA SCOMMESSA»VERSO L’EUROPA
Capitale della cultura, parte la sfida
Consegnati al ministero dei Beni e delle attività culturali progetto e programma per l’iscrizione alla “corsa” per il 2019
Enrica Puggioni Presenteremo la candidatura alla città con un’iniziativa pubblica nelle prossime settimane
di Stefano Ambu
 
CAGLIARI Una grande C rossa. Che significa insieme Cagliari e cultura. E capitale. È la parte più appariscente del logo che il Comune ha scelto per partecipare alla grande corsa per diventare, appunto, "capitale europea della cultura per il 2019". Ieri la giornata decisiva. Primo, con la consegna al Ministero dei beni e delle attività culturali dei due dossier che valgono l’iscrizione alla sfida: depositati progetto e allegato del programma. Secondo, con l’affissione all’esterno del Municipio dello striscione con il logo. Un modo per dire, praticamente a tutto il mondo visto che domani arriva il Papa, che Cagliari ci proverà. Le basi ci sono, assicura l’assessorato alla Cultura: la prima ad appoggiare l’iniziativa era stata la Fondazione Banco di Sardegna. Ma ora – spiega l’assessore Enrica Puggioni – cinquanta tra istituzioni ed enti corrono insieme al Comune. «Presenteremo la candidatura alla città con un’iniziativa pubblica nelle prossime settimane – dice Puggioni – quello che ci fa piacere sottolineare oggi è che in tanti hanno deciso di sposare e sostenere il progetto. Questa candidatura è la dimostrazione di come la condivisione di obiettivi comuni non possa che far crescere la città e la Sardegna intera». Per l’assegnazione dello scudetto della cultura europea ci sono in lizza tra le altre Palermo, Lecce, Urbino, Perugia-Assisi, Mantova, Matera, Siena, Bergamo e Siracusa. Tutte con grandi speranze e ambizioni di vittoria. Molte cittá sono parecchio avanti. Prendiamo Perugia. Nel club dei sostenitori c’è anche Renzo Arbore, presidente dell’Associazione Umbria Jazz e cittadino onorario del capoluogo dell’Umbria. E Venezia. Sta giá puntando sulle larghe intese: si presenta con il Nordest. E, nel comitato fondatore ci sono già Comune e Provincia di Venezia, Regioni del Veneto e Friuli Venezia Giulia, province autonome di Trento e Bolzano. Urbino, tanto per fare un altro esempio, schiera l’ex ministro francese, ideatore della Capitale Europea della cultura, Jack Lang: è il presidente del comitato promotore. Bergamo? Nella squadra c’è il regista Ermanno Olmi. Il momento della verità arriverà a dicembre con la prima pre-selezione. E le prime esclusioni. A quel punto le città candidate dovranno presentare un "curriculum" ancora più elaborato del precedente per la vera e propria selezione che, nel giro di nove mesi, dovrebbe portare all’indicazione della città regina della cultura italiana che si affiancherà tra sei anni la località scelta in Bulgaria. L’obiettivo è quello puntare sul coinvolgimento di tutta la Sardegna: una sfida con un possibile ritorno di immagine anche in chiave turismo.
  
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Ed_Cagliari
Pula, uno scolaro trova un reperto archeologico
 
PULA Uno scolaro ha trovato nella zona di Su Casteddu a Pula un frammento di ceramica smaltata che rappresenta «una faccina». Non è il primo ritrovamento, già alcuni mesi fa erano stati rinvenuti altri reperti nel sito da parte di un gruppo di studenti delle scuole medie di Pula a conferma che non solo Nora con i resti nuragici, fenici-punici e romani, è ricca di vestigia archeologiche ma anche altre aree. Da anni nella scuola media dell’istituto comprensivo Benedetto Croce si effettuano progetti didattici di conoscenza, studio e valorizzazione del territorio di Pula. Annualmente alcune classi partecipano anche alla Settimana della Cultura. A fine dello scorso anno scolastico un gruppo di alunni della 2D a Su Casteddu rinvenne un frammento di notevoli dimensioni, un orcio in terracotta finemente decorato. «L’area di Su Casteddu, mai indagata da un punto di vista archeologico – ha spiegato il sindaco di Pula, Walter Cabasino – è oggetto di tutela solo da qualche anno. Su di essa insistono case di civile abitazione costruite proprio a ridosso della rocca. Quindi il potenziale campo di ricerca è molto ristretto».
 
  

LA NUOVA SARDEGNA 

3 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Ed_Cagliari
Poetto e centro storico: si decide entro primavera
Il Pul potrebbe essere discusso e votato a ottobre, 2 mesi prima della scadenza Per il Ppr rimangono i nodi di palazzo Aymerich e in generale dei vuoti urbani
 
CAGLIARI I nuovi piani del Poetto e del centro storico vicini al traguardo. Due nodi fondamentali per il futuro della cittá che dovrebbero sciogliersi nel giro di pochi mesi. Addirittura prestissimo il Pul: potrebbe essere discusso e votato già da ottobre. E cioè due mesi prima della scadenza che impone, entro il 31 dicembre, la rimozione dei chioschetti. Mentre per il piano particolareggiato del centro storico l’approdo in aula non dovrebbe andare oltre la prossima primavera. Tempo massimo: sei mesi. Lo garantisce l’assessore all’Urbanistica Paolo Frau. Il quadro della situazione, con attenzione ai tempi, è stato fornito questa mattina durante la seduta della commissione consiliare urbanistica. «Sui entrambi i versanti – spiega Frau – stiamo facendo un buon lavoro. Per quanto riguarda il Piano particolareggiato del centro storico stiamo analizzando le osservazioni pervenute, in particolar modo quelle della Regione in riferimento al Ppr». Un percorso che ora dovrà fare i conti anche con la sentenza del Consiglio di Stato che ridà il via libera al progetto di ristrutturazione di Palazzo Aymerich. Un emblematico pomo della discordia: a Castello, e nel centro storico in generale, bisogna lasciare tutto com’è? O si può intervenire, rifare o migliorare? «Il caso di palazzo Aymerich – spiega Frau – è specifico: gli uffici sono impegnati a valutare quali siano le conseguenze di questa sentenza. Una decisione che, per un verso, fa cadere i vecchi blocchi. Ma che, in termini di giurisprudenza, deve essere inserita nel quadro del Ppr. Al di lá del caso singolo, per Castello si stanno valutando appunto i cosiddetti "vuoti urbani". Bisogna tenere conto che sono un dato di fatto provocato da eventi storici e tragici e che fanno parte del percorso della memoria. Questo non pregiudica un’eventuale edificazione. Effettuata però tenendo presente il contesto: sono temi che dovranno essere approfonditi nei prossimi mesi». Nota la posizione di Italia nostra su questo argomento. Obiezioni cristallizzate nelle osservazioni al Piano particolareggiato votato dalla precedente giunta nel 2011. Un passaggio su tutti: «Si contestano – si legge nel documento – particolarmente tutte le edificazioni a fini residenziali dei “vuoti urbani” dovuti ad avvenimenti bellici e quindi oramai “storicizzati”, in violazione ai fondamentali principi stabiliti dalle varie Carte del Restauro, da quella di Atene - che già nel 1931 prevedeva che l’interesse privato fosse subordinato all’interesse collettivo - a quelle di Gubbio e di Venezia». Dal centro al Poetto: per quanto riguarda la spiaggia dei centomila il nuovo punto di partenza è la variante urbanistica che "sposta" i baretti di qualche metro e li fa uscire dalla supertutelata zona H. Ora la strada, anche nei rapporti Comune-Regione, è sicuramente in discesa.(s.am.)


 


QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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