Domenica 28 luglio 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 luglio 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA

1 – L’Unione Sarda / Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
Nicola Manca, cagliaritano, dalla Finanza al Marketing fino alle Scienze Politiche Ventisette anni e quattro lauree «È importante conoscere ogni giorno qualcosa in più»
Tre lauree in Scienze Economiche, Finanza e Marketing. Eppure la sua passione sono gli studi filosofici. Viaggia spesso, ha studiato anche a Roma. Ma adora la sua terra e sogna di poter fare qualcosa per migliorare la situazione. Nel 2007, quando si laureò per la prima volta, probabilmente non si aspettava di arrivare a un traguardo simile. E invece Nicola Manca, ventisettenne cagliaritano, ora di lauree ne ha ben quattro. L’ultima lo scorso luglio in Scienze Politiche (indirizzo storico politologico). Il gran giorno si è presentato con la barba lunga. Per un fioretto, dice. «Ho fatto una tesi in Dottrine Politiche, dal titolo “Disserzione esegetica sull’isola degli antichi rispetto a quella dei moderni” - spiega lo studente - una bella avventura alla quale ho dedicato più di un anno di studio».
LA CARRIERA Il primo titolo Manca l’ha conquistato sei anni fa in Scienze Economiche, all’Università di Cagliari: tesi sull impatto del mercato cinese sul tessile in Sardegna. Poi il viaggio a Roma, dove nel 2010 alla “Luiss” si è laureato in Finanza. Tesi fatta col rettore Massimo Egidi su un modello di apprendimento per superare distorsioni cognitive nei mercati finanziari. Infine ritorno nel capoluogo sardo, dove ha studiato Marketing e dove nel 2012 diventa per la terza volta in pochi anni dottore grazie a un lavoro sui bias cognitivi nel marketing.
IL FUTURO Nicola Manca non ha paura del futuro, anzi sembra deciso a proseguire la sua carriera all’insegna dello studio. Senza però dimenticare che nella vita è necessario anche lavorare: «Sono consapevole del fatto che il mio è stato un percorso anomalo - dice il ragazzo - ma prendere quattro lauree non è stato solo un piacere per me, ma anche una necessità. Conoscere ogni giorno qualcosa in più è fondamentale». Studiare non è mai uno spreco di tempo, insomma, perché si migliora sempre di più. «Il mio conoscere è sempre volto a poter, un giorno, mettere a disposizione ciò che ho avuto modo e fortuna di apprendere nel tentativo di contribuire, nel mio piccolo, a superare la condizione di disagio nella quale versa la Sardegna. È ciò a cui tengo di più».
LA PASSIONE Senza passione, però, conseguire quattro titoli del genere non sarebbe mai stato possibile: «Il mio amore per lo studio mi ha permesso di arrivare fino a qui - dice Manca, che in questo momento sta ancora usufruendo di una borsa di ricerca che scadrà il prossimo dicembre - ma vorrei specificare che io non prediligo l’indirizzo economico, ma ho una grande passione per gli studi umanistici e filosofici. La mia ultima tesi ne è senza dubbio la dimostrazione».
SPORT E VOLONTARIATO Ma nella vita del ventisettenne non c’è solo lo studio. Tutt’altro: «Come sport pratico brazilian jiu jitsu, sono volontario 118 presso la Croce d’oro di Cagliari e mi piace viaggiare, preferibilmente con vecchie moto da enduro anni ’90 o in treno con destinazioni poco turistiche - fa sapere - Parlo inglese, spagnolo e ovviamente sardo».
L’OBIETTIVO L’univesitario non si monta la testa però, e intende procedere per gradi. Al momento, visto che le borsa è in scadenza, punta a fare un dottorato di ricerca. Piedi per terra, dunque. Visto il suo curriculum, tra l’altro, non dovrebbe essere una grande difficoltà raggiungere questo obiettivo: «Ma non è mica detto - chiarisce - non dò nulla per scontato, per ottenere questi posti ci vuole la combinazione di tanti fattori. Da tre anni sto collaborando con la cattedra di Statistica dell’università di Sassari. Un’esperienza molto bella che mi ha permesso di stare dietro la cattedra, e allo stesso tempo, rimanendo uno studente, di capire l’importanza di evitare comportamenti dispotici tipici di alcune posizioni di potere per abbracciare quelli più funzionali e servili che merita la divulgazione della conoscenza».
IL LAVORO Nonostante sia ancora giovanissimo, Manca ha le idee chiare anche per quello che riguarda il suo futuro un po’ più lontano. Come primo lavoro vorrebbe fare l’analista economico, ma rimanere nell’ambiente universitario gli non gli dispiacerebbe affatto: «Già ora faccio il massimo per cercare di trasmettere a tutti quello che a me piace dell’Università - dice - che mi dà la possibilità di relazionarmi sempre meglio al mondo attraverso la conoscenza». Il lavoro che vorrebbe fare, tra l’altro, secondo lui non va affatto in contrasto con la sua passione per gli studi umanistici: «I numeri da soli, per quanto importanti, non bastano. È necessaria la competenza».
Piercarlo Cicero
 
 
2 – L’Unione Sarda / Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
L’annuncio del sindaco: accordo con la fondazione del Banco di Sardegna
Cagliari si candida come Capitale della Cultura
Cagliari si candida a diventare Capitale europea della Cultura per il 2019, anno in cui la scelta ricadrà sull’Italia. Ci sono due anni di tempo per portare in porto il progetto, ma occorre fare in fretta perché la prima scadenza è già fissata per il 20 settembre: entro quella data, infatti, il Comune dovrà presentare il dossier di candidatura alla commissione che sceglierà una lista di cinque capoluoghi, tra i quali verrà decisa nel 2015 la Capitale europea della Cultura.
Un piano ambizioso, che il sindaco Massimo Zedda ha illustrato ieri in occasione del protocollo d’intesa siglato con la Fondazione del Banco di Sardegna, voluto per sostenere e sviluppare attività culturali e artistiche. «È una sfida che comporta una riqualificazione totale della città in chiave culturale», ha spiegato il sindaco. «Con la Fondazione, la Regione, le università, gli enti istituzionali e privati abbiamo deciso di candidare la città di Cagliari». L’imput è arrivato dal ministero della Cultura e ha già ricevuto il sostegno della Fondazione. «Siamo pronti a fare la nostra parte», ha detto il neo presidente Antonello Cabras. «Anche partecipare e ambire alla preselezione delle prime cinque città è un fatto importantissimo. Per questo motivo», ha proseguito, «non lasceremo nulla di intentato per arrivare al traguardo finale».
Il modello a cui guarda il Comune è quello di Marsiglia. «Per Cagliari sarà una sfida di cambiamento, incentrata sulla capacità di ricucire i presidi culturali», ha aggiunto l’assessore alla Cultura, Enrica Puggioni. In campo non soltanto monumenti, ma anche mare e progetti culturali a 360 gradi. Il lavoro da fare, insomma, è tanto. Ma il nuovo accordo con la Fondazione potrebbe rendere il percorso meno difficile. (ma.mad.)
 
 
3 – L’Unione Sarda / Estate (Pagina 5 - Edizione IN)
Sorpresa nella campagna di scavi: un’arma in una tomba a incinerazione
La necropoli di Tharros ricostruita in tre dimensioni

dal nostro inviato Patrizia Mocci
Tharros. Fra qualche tempo potremo scoprire come si presentava agli occhi dei tharrensi la necropoli meridionale. Tutto grazie a una ricostruzione tridimensionale affidata ai tecnici dell’Università di Bologna, Dipartimento di Storia, culture e civiltà, che appena qualche giorno fa hanno concluso il lavoro a capo San Marco. Una novità assoluta che caratterizza la seconda campagna di scavi, effettuata sotto la direzione scientifica della professoressa Anna Chiara Fariselli dai tredici studenti, dottorandi e laureati dello stesso dipartimento dell’università di Bologna, con il contributo del Comune di Cabras. Nella necropoli settentrionale, invece, la concessione ministeriale è stata affidata all’Università di Cagliari, sotto la direzione scientifica dell’archeologa Carla Del Vais. «Quest’anno abbiamo cominciato a utilizzare il laser scanner, funzionale alla valorizzazione del sito» spiega la professoressa Fariselli. «Al termine della concessione ministeriale vorremmo creare una sorta di prodotto multimediale da donare al museo e alla coop Penisola del Sinis in modo tale che ci sia la ricostruzione in tre dimensioni di tutte le tombe della necropoli. Così il pubblico, anche senza entrare, potrà capire come era l’area». Per la prima volta sono state utilizzate alcune strumentazioni innovative. I tecnici Federica Boschi e Michele Silani sottolineano che «il dettaglio tridimensionale anche in campo archeologico sta assumendo un’importanza fondamentale e permette di supportare al meglio tutta la parte di studio». Non solo. «Consente la ricostruzione del paesaggio antico». Poi c’è l’obiettivo del monitoraggio della zona, purtroppo sottoposta a continui fenomeni naturali di deterioramento.
Durante gli scavi sono emersi anche altri aspetti inediti. Uno dei più significativi è il ritrovamento di un’arma in una tomba a incinerazione sulla sponda di un dromos. «Questa cremazione aveva un corredo completo, che presenteremo martedì 30, caratterizzato da una brocca biconica e da un’arma, una lama ripiegata e spezzata da un lato» dice la Fariselli. «È un inedito: sappiamo dalle fonti ottocentesche che furono rinvenute armi in abbondanza ma sempre senza un contesto. È una scoperta di estrema importanza perché potremo datare finalmente l’associazione fra l’arma e il ferro e il corredo ceramico. Avere cioè un’idea precisa di quando a Tharros cominciano a essere deposte le armi in tomba». Il significato dell’arma dovrebbe far riferimento «al prestigio sociale e al ruolo del possessore nella società, l’appartenenza a una gerarchia militare per esempio. Dato significativo: l’arma era spezzata intenzionalmente e piegata. Prima dell’inserimento è stata defunzionalizzata, una strategia tipica del mondo fenicio punico. Forse perché bisognava in qualche modo segnalare il suo passaggio al mondo dei morti in cui l’arma non era più necessaria».
Altro aspetto significativo della ricerca è che «non abbiamo idea di come fossero le strutture ipogeiche. Man mano che andiamo avanti nella ricerca verifichiamo la estrema eterogeneità della società tharrense che doveva essere composta da persone provenienti dalle più disparate parti del Mediterraneo. Quest’anno abbiamo agito su tanti fronti, abbiamo cercato di verificare intanto dove arrivino le ultime strutture con l’utilizzo del georadar. Per ora ha evidenziato un limite dove sembrerebbe interrompersi la necropoli e dove sembrerebbe cominciare qualche altra attività legata alla città». Obiettivo degli scavi è anche definire i limiti con l’utilizzo del georadar a sud e a nord. «Cerchiamo di documentare con il laser scanner, preciso al millimetro, tutta la situazione della necropoli in luce per monitorare la caduta: un tipo di intervento funzionale a una strategia di conservazione perché qui abbiamo verificato che tantissimi blocchi si sono staccati in pochissimo tempo. Abbiamo evidenziato, inoltre, la presenza di una cava romana». Fra le tombe venute alla luce va evidenziata quella a camera: all’interno ceramica romana piuttosto tarda che attesta che la struttura punica è stata utilizzata sin dal VI secolo a. C. fino all’epoca romana. Un dato che integra e conferma elementi già acquisiti nel corso delle campagne. Le tombe ipogeiche vengono costantemente utilizzate da clan familiari che di generazione in generazione sfruttano lo stesso ambiente. Il corredo: vascolare abbondante suddiviso fra diverse epoche storiche, in alcuni casi anche ceramica integra, punica e romana con forme ben riconoscibili e posizionabili nel tempo. Poi è emersa una fossa monumentale. Si è sempre ritenuto che a Tharros ci fossero le tombe a camera con i gradini laterali e le tombe a fossa. Ci troviamo, invece, anche a mettere in luce tombe monumentali come questa, dissestata ma significativa per il tipo.




LA NUOVA SARDEGNA
 
4 – La Nuova Sardegna / Pagina 26 - Sassari
LETTERA AI CONSIGLIERI COMUNALI 
Studenti contrari al campus nell’ex Semolerie Azzena 
SASSARI I rappresentanti degli studenti eletti nel consiglio di amministrazione dell’Ersu (sia l’attuale Antonio Puddu, sia l’uscente Giosué Cuccurazzu) sono fermamente contrari alla realizzazione del campus universitario nell’area delle ex semolerie Azzena. Per ragioni sia logistiche, sia politiche. «Voi quanto noi sapete quanto la zona sia poco adatta a ospitare un campus universitario – scrivono in una lettera inviata ai consiglieri comunali di Sassari –: frequentata da prostitute e spacciatori, mal servita dai mezzi e dai servizi pubblici, isolata e priva di connessione con il tessuto urbano». Per i due rappresentanti degli studenti, la collocazione del campus nell’ex semolerie «sarebbe un mero tentativo di risanamento della zona sfruttando la presenza degli studenti, una speculazione che non abbiamo intenzione di avvallare». Quella collocazione, inoltre, imporrebbe l’attraversamento pedonale del sottopassaggio ferroviario, un breve percorso già pericoloso per i singoli pedoni, rischi che crescerebbero per la presenza contemporanea di centinaia di studenti. «Vorremmo per il bene degli studenti e della città di Sassari – concludono Puddu e Cuccurazzu – un investimento diverso delle risorse pubbliche disponibili, una rielaborazione del progetto e un percorso di codecisione che coinvolga studenti, amministratori e università per ottenere il miglior risultato a un prezzo congruo».


 
5 – La Nuova Sardegna / Pagina 11 - Attualità
AL VIA LE SELEZIONI 
Stage europei, italiani primi per richieste
Via alla nuova procedura di selezione per gli stage alla Commissione europea: entro il 30 agosto i neolaureati potranno fare domanda online (ec.europa.eu/stages) per aggiungere un’esperienza internazionale al curriculum. Le condizioni sono probabilmente tra le migliori in Europa nel settore pubblico: ai 650 tirocinanti vengono offerti circa mille euro al mese, oltre alle spese di viaggio, per uno stage di cinque mesi che inizierà nel marzo 2014. Un tirocinio alla Commissione può costituire un trampolino di lancio per la carriera. Lo hanno capito i 18.706 ragazzi e ragazze che negli scorsi mesi hanno fatto domanda per uno stage alla Commissione Ue dall’ottobre 2013. Si tratta di un record storico, con un fortissimo aumento rispetto alle edizioni precedenti, che fra il 2011 e il 2012 hanno visto una media di 9-10 mila domande. A presentare il maggior numero di richieste sono stati i neolaureati dei paesi più colpiti dalla crisi. Gli italiani guidano la classifica con 4.179 domande (il 22% del totale). Il 15 agosto si apre la selezione per i tirocini dell’Europarlamento.


 
6 – La Nuova Sardegna / Pagina 37 - Sassari
UNIVERSITÀ 
Architettura, aule e lauree «Anno difficile, senza risorse» 
ALGHERO Giovedì la convenzione Comune-Ateneo di Sassari per la futura assegnazione di aule del complesso Santa Chiara al Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica. Venerdì, la cerimonia di consegna delle lauree agli studenti che hanno conseguito il titolo dal settembre 2012 al luglio 2013, laureati triennali in Architettura, Urbanistica e Design, laureati magistrali in Architettura e Urbanistica. Giovedì, a Sant’Anna, il sindaco Stefano Lubrano e il rettore Attilio Mastino hanno firmato la convenzione che assegna sei aule dell’ex ospedale ai futuri architetti, oggi sparsi in varie sedi. La consegna effettiva dovrebbe avvenire entro pochi gioni, sebbene non sia chiaro se saranno utilizzabili al ritorno dalle vacanze. La consegna delle lauree invece è arrivata al termine di un anno difficile per il dipartimento, «senza spazi adeguati - si legge in un comunicato - e con una grave carenza di risorse umane e servizi, senza il sostegno finanziario necessario a una sede decentrata».
 

7 – La Nuova Sardegna / Pagina 28 - Agenda
Appuntamenti
SOUNDINIA
Nuova puntata della trasmissione su musica e dintorni in Sardegna oggi alle 18 su Unicaradio, la radio web dell’Università di Cagliari. In studio con il conduttore Simone Cavagnino ci saranno Vittorio Sicbaldi, il progetto Malasorti e Stefano Fratta. In replica oggi alle 20. (s. z.)

 
8 – La Nuova Sardegna / Pagina 44 - Estate
Sassari, “La grande fregola” Serata dedicata a cibo, libri e viaggi
Anfiteatro del Dipartimento di Storia dell’università
SASSARI
Si intitola “La grande fregola” ed è un omaggio al doppio senso della parola – piatto tipico o smania di partire? – l’evento che si terrà martedì nell’anfiteatro del Dipartimento di Storia, Scienza dell’uomo e della Formazione dell’Università di Sassari. La manifestazione, organizzata e ideata dall’editore Carlo Delfino (nella foto) e dai giornalisti Cosimo Filigheddu e Pasquale Porcu in collaborazione con le librerie “Koiné” e “Mondadori” di Sassari, farà da cornice alla presentazione della nuova collana gastro-culturale “Leggere è un gusto”. Un appuntamento speciale dedicato a cibo, libri e viaggi. La fregola per raccontare la Sardegna a tavola attraverso uno dei suoi piatti più tipici e prelibati, e la fregola per descrivere quello stato d’animo a metà tra l’eccitazione e la voglia di evasione che accompagna la vigilia di ogni viaggio.
 
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionario e social

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