Lunedì 15 luglio 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 luglio 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 12 - Edizione CA)
Borse di studio, niente assegni
L'ira degli studenti, oggi sit-in
All'esame del Tar i ritardi nel pagamento della seconda rata
 
In piena sessione d'esami, tra libri da acquistare e affitti da pagare, gli studenti aspettano la seconda rata della borsa di studio, attesa per fine giugno, e non ancora erogata. Non hanno intenzione di restare con le mani in mano i borsisti all'ateneo cagliaritano che questa mattina si riuniscono in sit-in sotto la sede dell'Ersu per protestare contro quella che definiscono una «condotta oscena, che mette gli universitari in condizione di non poter portare avanti il percorso accademico».
«Oltre a rivendicare i nostri diritti in sede giudiziaria, attraverso un ricorso d'urgenza al Tar», fa sapere il rappresentante degli studenti, Francesco Pitirra, «non possiamo far passare in secondo piano una protesta che è fondamentalmente politica. Per questo dopo lo scandaloso ritardo nei pagamenti, Unica 2.0 invita tutti gli studenti a partecipare al sit in per far sentire la propria voce ai piani alti dell'Ente». Spetterà ora ai magistrati del Tribunale amministravo, chiamati ad intervenire al più presto, giudicare la legittimità del comportamento dell'Ente regionale. «Le borse di studio, secondo quanto stabilito dallo stesso regolamento dell'Ersu, avrebbero dovuto essere pagate entro e non oltre il 30 giugno», ricordano gli studenti di Unica 2.0. Una settimana fa la prima protesta: una ventina di studenti si erano riuniti per chiedere chiarimenti ai vertici amministrativi competenti. «I mandati di pagamento sono vincolati ad un'espressione del Tar sul ricorso presentato da alcuni studenti che hanno chiesto importi minimi di borsa più alti», questa la risposta data dai funzionari ai ragazzi. Se dovessero vincere il ricorso le borse di studio diventerebbero più sostanziose ma saranno meno i beneficiari. Va in scena stamane un altro capitolo di una battaglia che si fa sempre più dura: il ricorso al Tar per ottenere borse più alte congela di fatto i pagamenti della seconda tranche di sussidio. «Si tratta di decisioni di competenza esclusivamente amministrativa», chiarisce la presidente dell'Ersu, Daniela Noli, «ciò nonostante mi sono già attivata per rivedere le graduatorie e valutare quali borse si possano già pagare». In sostegno degli studenti interviene il segretario generale della Cisl, Davide Paderi: «La situazione di conflitto che si è venuta a creare all'Ersu merita un intervento della Giunta regionale che ha nominato i vertici che ufficialmente litigano senza trovare il modo di lavorare assieme nell'interesse dell'Ente». «Nessun conflitto in corso», replica la Noli, «si tratta soltanto di distinte competenze».
Veronica Nedrini
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano (Pagina 21 - Edizione CA)
Università a quota 150 e lode
Il Consorzio Uno per il 2013 punta a incrementare le iscrizioni
ORISTANO. Un anno positivo per gli studenti e per i corsi attivati. Ora la nuova sfida
 
ORISTANO Il Consorzio Uno alza la posta in gioco: per l'anno accademico 2013/2014 si punta quota 150 immatricolazioni. E a una ancora più intensa attività di ricerca.
L'università di Oristano è una delle poche che non ha risentito del generale calo di iscrizioni dovuto alle difficoltà economiche attuali. Ciò nonostante, non mancano gli studenti che non sono in regola con le tasse universitarie, come svela il presidente del Consorzio Pupa Tarantini.
Nel 2012/2013 si sono iscritte 135 matricole. Nell'anno precedente 130, secondo i dati forniti dal Consorzio Uno. E se nel trend generale le università continuano a perdere studenti, "quella di Oristano ha fatto registrare un incremento dello 0,01 per cento", spiega Pupa Tarantini. I corsi di laurea dell'anno accademico appena concluso sono confermati: anche nel 2013/2014 ci sono Servizi turistici, Biotecnologie industriali, Tecnologie vinicole enologiche e alimentari, e la scuola di specializzazione in Beni archeologici Nesiotika. «Nel 2012/2013 hanno seguito i corsi del Consorzio oltre 600 studenti, tra matricole e non», aggiunge. E precisa: «Tenendo conto del periodo di crisi, un bilancio più che positivo, quello dell'anno appena concluso, specialmente nel campo della ricerca: nella nostra università è centrale l'attività di laboratorio. E anche quella sul campo, attraverso gli stage nelle aziende». Ma inutile negarlo: tra i riflessi della situazione economica attuale ci sono anche «le difficoltà nel pagare le tasse».
Difficoltà a parte, c'è un ambiente familiare nel quale il giovane si sente come una “persona”, e non un “numero”: «A differenza delle università più grandi, noi possiamo seguire gli studenti a 360 gradi. La persona è al centro del progetto Consorzio Uno». Insomma, la campagna di reclutamento per il nuovo anno accademico è già partita: c'è tempo fino al 26 agosto, termine ultimo per le iscrizioni.
Fabrizio Carta

 
LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Cagliari
STAMATTINA
Borse di studio in ritardo: sit-in davanti all’Ersu
 
CAGLIARI Nuova protesta degli studenti di UniCa 2.0, che per domani mattina hanno convocato un sit-in sotto la sede dell’Ersu, nel Corso Vittorio Emanuele per manifestare contro la mancata erogazione della seconda rata delle borse di studio. «L’aver agito per vie legali, tramite un ricorso d’urgenza presentato al Tar - spiega una nota di UniCa 2.0 - non può sostituirsi ad una protesta che resta politica e che non può passare in secondo piano. Per questo ci troviamo con gli studenti stamattina dalle 9, sotto la sede dell’ente, per rivendicare i nostri diritti». Sul caso Ersu, interviene anche il segretario della Cisl-Fp, Davide Paderi: « I lavoratori e l’utenza possono pagare cara questa vicenda grottesca. I lavoratori sono il vero cuore e motore dell’Ersu e devono avere un vertice collaborativo e maturo e non distratto da beghe inspiegabili».
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Oristano
SAN VERO MILIS
Al lavoro per scoprire i segreti di S’Urachi
Una nuova campagna di scavi coinvolge anche archeologi e geologi di tutta l’Europa
 
SAN VERO MILIS Non è stato lo schiaffo di Poseidone ad abbattere l’imponente complesso nuragico di S’Urachi, e di molti altri, come affermato da Sergio Frau nel libro Le colonne d’Ercole. Le cause sono molto più semplici, e tutte dovute al tempo e all’incuria dell’uomo. Alfonso Stiglitz, archeologo del Comune, direttore scientifico, insieme all’archeologo Peter Van Dommelen, della nuova campagna di scavi iniziata ai primi di luglio, è soddisfatto di come stanno procedendo i lavori. Andrea Roppa, direttore degli scavi insieme allo spagnolo Carlos Gomez, procede alle verifiche stratigrafiche su un’area che è già stata oggetto di scavi anni fa e «I risultati – dice – stanno cominciando a vedersi». Il nuovo progetto, che prevede indagini nel sito un mese all’anno per tre anni, ha già portato alla luce una serie interessante di reperti di epoca punica. Ma, finora, il ritrovamento più interessante riguarda il basamento di un focolare per la cottura del pane, di cui si è conservata parte della parete. «Il sito – dice Stiglitz – è stato indagato da Giovanni Lilliu nel 1948, e ha portato alla luce reperti molto importanti. Questa nuova campagna di scavi, finanziata dalla Brown University di Providence (Stati uniti) e dal Comune, conta su un team di studiosi provenienti da Cagliari, Sassari, Valencia (Spagna), Leicester (Inghilterra) Leiden (Olanda), Glasgow (Scozia) e Bruxelles, il tutto sotto la supervisione della soprintendenza archeologica per le province di Cagliari e Oristano. Il gruppo di lavoro, composto da archeologi e geologi, è all’inizio «Ma i risultati – dice Van Dommelen – sono incoraggianti. Man mano che procediamo emergono reperti molto interessanti, che stiamo selezionando e catalogando». Il sito di s’Urachi si estende per circa dodici ettari che, secondo il progetto predisposto da Stiglitz approvato dall’amministrazione, dovrebbe diventare un parco archeologico. Purtroppo, ormai è un ritornello sentito fino alla nausea, mancano i soldi per renderlo fruibile. Il complesso potrebbe essere quadrilobato, quindi con quindici torri, «Ma non è da escludere che potesse essere polilobato – precisa Stiglitz –. Se così fosse, le torri sarebbero sedici. Per ora non abbiamo ancora trovato quest’ultima, ma non vuol dire che non ci sia». Il sindaco Flavia Adelia Murru osserva con soddisfazione le attività di scavo e si lascia sfuggire un commento caustico verso le istituzioni: «Per fortuna, e grazie all’impegno di Alfonso Stiglitz, dove manca l’interesse delle nostre istituzioni arrivano le risorse da parte degli enti esterni». Piero Marongiu
 

5 – SardegnaQuotidiano
Cagliari – pagina 11
Ersu
Paralisi tra accuse e lettere al veleno
 
Ci sono missive, firmate e spedite alla Regione, contenenti accuse reciproche e al calor bianco tra Daniela Noli, presidentessa dell’ente regionale per il diritto allo studio (supportata dall’intero Cda) e Cristina Mancuso, direttrice generale nel palazzo di vetro del corso Vittorio Emanuele.
Beghe esplose da poco meno di un mese, che stanno avendo pesanti ricadute sul funzionamento dell’ente. E sugli studenti. Decisioni improvvise, via libera negati a documenti strategici, ordini del giorno invertiti: insomma, pieno caos. Nella riunione del Cda dello scorso 24 giugno si approvano e poi ritirano due delibere: la riorganizzazione degli uffici e il parere di legittimità in merito alla manifestazione di interesse per reperire due dirigenti facenti funzione.
Sull’accorpamento degli uffici Cristina Mancuso è per il no, e invia una email dove dice che non può apporre il visto di legittimità alle due delibere. Parte la guerra: da una parte la Noli e tutto il cda, dall’al - tra la Mancuso. Il 25 giugno Daniela Noli più cda inviano una lettera a organizzazioni sindacali, Regione e collegio dei revisori dell’Ersu. L’oggetto è il “riscontro mail del 24/06/2013, ricognizione della struttura organizzativa dell’Ente …” della Mancuso. Tra le righe “preme segnalare la presenza del dirigente incaricato…durante la seduta del Consiglio, avrebbe dovuto garantire pieno e completo supporto tecnico-amministrativo del dirigente stesso”. La Mancuso non avrebbe “fornito tale collaborazione ” dunque “appare del tutto inadeguata al pieno e corretto esercizio del Direttore generale…che sembrerebbe preferire atteggiamenti dilatori rispetto all’urgenza delle tematiche da affrontare”. Il primo luglio la risposta della Mancuso. Sei fogli dove spiccano “l’atteggiamento della Noli nei miei confronti…improntato al massimo disprezzo del mio ruolo… l’organizzazione delle strutture mi impegnano anche sabato, domenica e ore notturne”, addio “vita privata”.
La Noli invierebbe “quotidiane note, email e sms con frequenza abnorme, con innumerevoli richieste su materie ” competenti “alla dirigenza”, vorrebbe “ricevere la posta indirizzata all’Ente senza passaggi intermedi”, e avrebbe “l’abitudine di convocare il Cda senza condividere né argomenti né data delle riunioni”, cambiando “la documentazione allegata nel corso della seduta”.
Per Cristina Mancuso tutto ciò le avrebbe procurato “gravi disagi psico-fisici”. Intanto, segreterie sindacali e Rsu di Cgil, Cisl, Uil e Fendres, con una lettera inviata a tutti i settori dell’Ersu, lamentano “mancata comunicazione, l'organizzazione degli uffici e la gestione delle risorse umane rientra nel diritto di informazione preventiva". Oggi Unica 2.0 protesta sotto l’Ersu per chiedere la seconda rata delle borse di studio, rimasta incastrata in questa battaglia. L’associazione studentesca si è rivolta d’urgenza al Tar. La segreteria regionale del Pd attacca la giunta regionale: «Grave che si debba arrivare a questo conflitto per veder garantito il diritto allo studio, ci si chiede cosa aspetti l’assessore regionale a sospendere la decisione della presidenza e ripristinare l’agibilità degli studenti».
Paolo Rapeanu
 
6 – SardegnaQuotidiano
Cagliari – pagina 11
IL SINDACATO
LA CISL: QUI PAGANO I RAGAZZI
 
Ai piani alti dell’Ersu si litiga e chi subisce le conseguenze di questi scontri sono i lavoratori e gli studenti. È quanto afferma il settore della Funzione pubblica della Cisl. «La situazione di assurdo conflitto che si è venuta a creare all’Ersu merita un intervento della Giunta regionale, che peraltro ha nominato i vertici che ufficialmente litigano senza trovare un modo di lavorare assieme nell’interesse dell’ente regionale», spiega Davide Paderi, segretario regionale Cisl.
«I lavoratori e l’utenza, gli studenti e i loro crescenti bisogni di servizi possono pagare a caro prezzo questa vicenda grottesca, pena il blocco politico e funzionale dell’Ersu, ente importante e strategico». Per Paderi «i lavoratori sono il cuore e motore dell’Ersu, devono avere un vertice collaborativo e maturo e non distratto da beghe inspiegabili. Gli studenti devono avere risposte organizzative e nei servizi, senza alcun blocco o rallentamento. Il rischio è che uscissero fuori nuove esternalizzazioni di servizi che devono restare pubblici».
 
7 - SardegnaQuotidiano
Cagliari – pagina 11
Blocco Q
Le nuove sale e gli arredi slittano a settembre
 
Il nuovo Blocco Q del Policlinico universitario cresce ma in ritardo. Dopo il trasferimento dei primi bimbi dalla clinica Macciotta il completamento di parte della struttura destinata ad ospitare i piccoli della clinica di via Porcell slitterà. Entro dopodomani sarebbero dovuti arrivare strumenti tecnologici e l’arredo utile per sei sale da parto-travaglio, una sala operatoria, terapia intensiva, sub intensiva neonatale, l’adeguamento della neuropsichiatria infantile in attesa che vengano poi completati i piani per ostetricia e ginecologia. Invece il tutto è rimandato a settembre, verranno concessi altri 61 giorni all’impresa l’Ati Iteon costata per i lavori in questione 595 mila euro.
Il progetto definitivo di tutta la struttura risale al 2008 e il servizio sanitario regionale ha stanziato per i lavori dell’Azienda ospedaliero universitaria la cifra di 3 milioni e 600 mila euro per tutti gli arredi e le tecnologie. Il progetto definitivo era arrivato nel 2012 e aspetta di essere ultimato. A fine estate oltre ai reparti già trasferiti di terapia intensiva e puericultura lo scorso 15 giugno saranno trasferiti dalla Macciotta pediatria e Neuropsichiatria ma al nuovo ospedale pediatrico al Microcitemico. Per ora il Blocco Q funzionale risulta essere una struttura particolarmente tecnologica che offre ai piccoli e ai genitori spazi ben più efficienti rispetto alla clinica Macciotta. C’è persino una sala per la raccolta del latte delle mamme, che prima del trasferimento al Blocco Q erano destinate a tornare a casa. Pareti colorate, macchinari moderni. Ma adesso si dovranno aspettare altri 61 giorni per mettere in piedi le sei sale da parto-travaglio, una sala operatoria, la terapia intensiva, sub intensiva neonatale, e un adeguamento della neuropsichiatria infantile.

Questionario e social

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