Giovedì 11 luglio 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
11 luglio 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Estate (Pagina 7 - Edizione IN)
I veri confini di Nora
Al via nuovi scavi per rivelare la mappa
 
Sul promontorio di Nora che domina la baia i militari hanno lasciato il campo agli archeologi, che per i prossimi tre anni cercheranno di sottrarre al fango importanti reperti per conoscere meglio la storia dell'antica città fenicio-punica.
Ieri mattina, nel sito di Nora, è stato presentato Isthmos, il progetto di ricognizione e scavo archeologico condotto dall'Università di Cagliari, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici delle province di Cagliari e Oristano, che studierà la zona appartenente sino a poco tempo fa alla Marina Militare. Gli interventi sono cominciati a maggio con lo studio della superficie mediante il georadar che ha individuato due zone sui cui, dallo scorso 16 giugno, si concentrano le operazione di scavo. «Abbiamo avuto la concessione dal Mibac per poter studiare questa zona sino al 2015 - spiega Maurizia Canepa, funzionario della Soprintendenza per i beni archeologici -. Saranno le Università di Milano, Genova, Padova da una parte e quella di Cagliari dall'altra a lavorare sul campo». L'Università di Cagliari torna a Nora dopo un'assenza lunga venticinque anni. «Per noi questa collaborazione rappresenta un'occasione importante - dice il rettore Giovanni Melis - non solo potremo dare il nostro contributo scientifico a questo progetto, ma daremo la possibilità ai nostri studenti di lavorare sul campo». Gli scavi andranno avanti per un altro mese prima di interrompersi sino al prossimo anno, ma i primi risultati sono già visibili.
«Dal fango è emersa la strada che senza dubbio si congiungeva con quella esistente nella zona archeologica già visitabile e una canaletta dell'acqua - racconta la direttrice scientifica del progetto, Simonetta Angiolillo -. Segnali che dimostrano ciò di cui eravamo già certi, ossia che Nora si estende ben oltre i limiti conosciuti. A settembre - annuncia - presenteremo i primi risultati del progetto».
Soddisfatti il sindaco di Pula Walter Cabasino, e l'assessore alla Cultura Augusto Porceddu. «Avviare una campagna di scavo in un'area su cui gravava una servitù militare è un grande traguardo - dice il primo cittadino -. Valorizzare il patrimonio archeologico significa avere ricadute economiche certe». Per l'assessore alla Cultura, invece, «il progetto Isthmos rappresenta un altro passo in avanti verso la costituzione del Parco archeologico di Nora».
Ivan Murgana
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Borse di studio in ritardo: l'ira degli studenti
L'Ersu attende che si pronunci il Tar sul ricorso di alcuni universitari
 
La battaglia per il diritto allo studio continua. Ieri mattina una ventina di studenti universitari accompagnati dai loro rappresentanti si sono dati appuntamento nel Corso Vittorio Emanuele, sotto la sede dell'Ersu, per protestare contro i ritardi nell'erogazione delle borse di studio che, avrebbero dovuto essere pagate, come indicato dal bando, «entro e non oltre il 30 giugno».
«Dopo molteplici scuse e numerosi tentativi di additare ad altri le responsabilità della propria inadempienza, alcuni funzionari dell'Ersu ci hanno comunicato che le borse non sono state erogate perché i mandati di pagamento sono vincolati ad una espressione del Tribunale amministrativo regionale a favore dell'Ente in merito al ricorso presentato da un gruppo di studenti contro gli importi minimi delle borse di studio», fa sapere il rappresentante nel Consiglio di amministrazione dell'Ersu, Francesco Pitirra.
A gennaio scorso, infatti, una decina di studenti avevano impugnato le graduatorie davanti al Tribunale amministrativo, in caso di vittoria probabilmente le posizioni in elenco verranno ricalcolate, ciò che sembrerebbe già accertato sono i conseguenti ritardi. Il gruppo di rappresentanza studentesca Unica 2.0 denuncia «l'illegittimità e l'inadempienza del lavoro della direzione amministrativa in questi giorni».
La presidente dell'Ente Daniela Noli replica che «la decisione per il pagamento delle borse è in capo al direttore generale, la quale è in ferie e non ha lasciato disposizioni in merito agli uffici». Un ritardo inaccettabile per gli studenti che annunciano nuove battaglie.
Veronica Nedrini
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Solanas
Coste e architettura
nei lavori degli studenti
 
SINNAI Chiude domani a Solanas la sessione della scuola estiva internazionale “Coastal Landscape architectures” organizzata dall'Istituto di architettura di Alghero (con la direzione di Silvia Serreli, Gianfranco Sanna e Gianni Filindeu) in collaborazione con le Università di Edimburgo, Lisbona e Belgrado e del Politecnico di Bari. Alle 18 al centro di educazione ambientale gli studenti presenteranno i lavori prodotti durante i corsi.
«I temi del progetto», commenta Andrea Orrù, assessore all'Urbanistica del Comune di Sinnai (Solanas è sua frazione marittima), «riguardano il delicato rapporto fra natura e costruzioni che caratterizza i territori costieri. La relazione fra l'area edificata e la spiaggia, l'agrumeto storico che caratterizza da sempre il villaggio turistico, la valle del rio Solanas e gli spazi pubblici dell'insediamento sono alcuni dei temi su cui gli studenti sono stati chiamati a presentare ipotesi e scenari». Il progetto di nuove architetture dello spazio costiero della valle di Solanas è l'esito di un processo di apprendimento e osservazione durato dieci giorni. (r. s.)
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 34 - Edizione CA)
Alghero
Consulente turistico,
intesa Stl e Università
 
ALGHERO Sistema turistico locale e Università di Sassari insieme per formare i professionisti della vacanza. Nasce il nuovo corso di studi per Consulente turistico territoriale. Ieri mattina a palazzo Serra è stata sottoscritta l'intesa tra il direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali Gavino Mariotti e il presidente Stl Enrico Daga. La volontà comune, condivisa anche dall'assessore alla Programmazione Alma Cardi, presente alla firma dell'accordo, è creare una figura altamente specializzata che possa dare valore aggiunto all'economia regionale. La sua funzione non si limita alla sola erogazione di informazioni su cosa fare e vedere, dove dormire e mangiare, come muoversi, ma si estende alla raccolta di dati e richieste, somministrazione di questionari per ricerche e analisi di mercato. Insomma dei veri e propri designer del viaggio in Sardegna. Compito del Stl sarà quello di avvicinare la realtà accademica al mondo delle imprese offrendo la possibilità agli studenti di effettuare stage e tirocini in aziende. ( p.p.p. )
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Estate (Pagina 7 - Edizione IN)
“Stratificazioni di una vita”
L'omaggio di Barumini a Lilliu
 
Sotto la valanga di titoli e onorificenze è bello riscoprire due aggettivi. Com'era, il preside Lilliu, fra aule e corridoi? «Era buono, e deciso», risponde il professor Maurizio Virdis, portavoce dell'Università di Cagliari alla presentazione delle iniziative dedicate al grande intellettuale sardo. Una coppia rara di qualità, che rende il “Sardus pater”, a un anno e mezzo dalla scomparsa, l'unico in grado di mettere insieme il comune di Barumini, le Soprintendenze ai beni archeologici di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, le Università dei due capi e l'Istituto Superiore Regionale Etnografico.
La prima tappa del percorso commemorativo sarà quella di Barumini, dove domani all 18.30 verrà inaugurata la mostra “Giovanni Lilliu- stratigrafie di una vita”. «Barumini gli deve tutto. Con i suoi scavi non ha solo fatto grandi scoperte archeologiche. Ha riportato in superficie la nostra idendità, il nostro orgoglio di sardi», dice Emanuele Lilliu, sindaco del piccolo centro nella Marmilla. «Questo è solo il punto di partenza per ciò che vuole diventare un centro di documentazione permanente». La raccolta di foto e documenti, suddivisa in cinque sezioni (vita privata, archeologia, università e lingua sarda, vita politica e istituzionale) racconterà, grazie anche al supporto della famiglia Lilliu, gli aspetti meno noti della vita dell'eclettico intellettuale.
La mostra chiuderà i battenti il 12 marzo 2014, per riaprirli sotto altra forma a Cagliari, il giorno seguente, in coincidenza con il centenario della nascita. La mostra antologica “L'isola delle torri. Giovanni Lilliu e la Sardegna nuragica”, ospitata dagli spazi espositivi di S. Pancrazio «ripercorrerà questi ultimi anni di ricerche, che hanno fortemente attualizzato le scoperte del professor Lilliu (foto). Un tributo dovuto a chi ha indicato la via», spiega Marco Edoardo Minoja, Soprintendente ai beni archeologici di Cagliari e Oristano e coordinatore del progetto. Dopo sei mesi l'esibizione verrà trasferita al Museo Preistorico L. Pigorini di Roma, dove sarà uno dei cinque importantissimi eventi voluti dal Ministero per i beni e le attività culturali. Dalle foto di un bambino in un campo di calcio, a Barumini, alle schegge di bronzo che parlano di un'identità antica, a Roma. Buono e deciso, il “Sardus pater”.
Luca Foschi
 

LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Ed_Cagliari
ERSU
Niente borse di studio prima della sentenza del Tar
 
CAGLIARI Borse di studio in ritardo per gli universitari. La denuncia arriva dagli studenti cagliaritani di Unica 2.0: il pagamento, secondo quanto riferisce l’organizzazione, sarebbe dovuto arrivare entro lo scorso 30 giugno. Questa mattina c’è stata una richiesta di spiegazioni all’Ersu. La risposta? «L’Ente - è detto in una nota di Unica 2.0 - fa sapere che il pagamento non è stato effettuato in quanto i mandati di pagamento sono vincolati ad una decisione del Tar in merito al ricorso presentato da un gruppo di studenti contro gli importi minimi delle borse». UniCa 2.0 continuerà, quindi, la battaglia: «Siamo pronti, come già fatto questa mattina, a tutelare e difendere gli studenti con qualsiasi mezzo possibile e in ogni sede ricorrendo, ove fosse necessario, anche alle vie legali». Non finisce insomma il disagio degli studenti che hanno diritto a una somma di denaro per andare avanti negli studi e non possono ottenerla a causa delle difficoltà dalle lentezze della giustizia amministrativa.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 33 - Ed_Cagliari
L’isola ricorda Lilliu La civiltà nuragica e l’identità di un popolo
Le iniziative per i cento anni dalla nascita dello studioso Oltre l’archeologia, l’impegno civile per la Sardegna
di Alessandra Sallemi
 
CAGLIARI La Sardegna si prepara a rendere omaggio a Giovanni Lilliu l’archeologo scomparso nel febbraio 2012 che molto ha fatto perché alla sua terra fosse riconosciuta una storia, una lingua e una identità culturale peculiare nel Mediterraneo. Comincia domani il paese natale, Barumini, con una mostra che s’inaugura alle 18.30 al centro “Giovanni Lilliu”, durerà un anno, finirà il 14 marzo 2014, centenario della nascita dello studioso, solo per cedere il passo a due eventi: l’apertura sempre a Barumini di un centro di documentazione permanente dove troverà posto l’intera produzione scientifica e culturale del professore e l’inaugurazione a Cagliari di una mostra sulla civiltà nuragica che la direzione generale per le antichità del ministero dei Beni culturali ha inserito fra le grandi cinque rassegne italiane programmate tra il 2014 e il 2015. Per sei mesi a Cagliari nella torre trecentesca di San Pancrazio edificata dai Pisani si potrà visitare “L’isola delle torri. Giovanni Lilliu e la Sardegna nuragica”, mostra che arriva trent’anni dopo l’ultima rassegna antologica sulla civiltà dei sardi con un carico di novità ricavate negli ultimi dieci anni di studi nel solco tracciato dal Professore. Un mese di tempo per il trasferimento e la mostra aprirà di nuovo a Roma al museo “Pigorini” di Roma. In margine alla conferenza stampa tenuta ieri nella cittadella dei musei anch’essa recentemente intitolata a Giovanni Lilliu, il soprintendente ai beni archeologici di Cagliari e Oristano, Marco Minoja, ha spiegato che nella mostra su cui sono già al lavoro da mesi le soprintendenze di Cagliari e di Sassari, gli atenei, la direzione regionale per i beni culturali e il Comune di Cagliari verranno presentati anche i bronzi rinvenuti a S’Arco Is Forras, in Ogliastra, «che documentano i contatti con le produzioni metallurgiche di tutto il Mediterraneo» e i reperti del villaggio nuragico di Sa Osa nel Sinis esteso in una zona palustre che molto ha svelato sulle abitudini della vita quotidiana nuragica. Una sezione sarà dedicata ad alcune delle statue di Monte Prama, Minoja ha annunciato che per il 2015 sono attese le collocazioni definitive nel vecchio museo di Cagliari e nella sala di Cabras che verranno allestite apposta per ospitare i Giganti. Un bel ricordo di Lilliu scritto da Giulio Paulis direttore del dipartimento di scienze archeologiche di Cagliari l’ha letto ieri il professor Maurizio Virdis. Universitario a Cagliari dal 1955 al 1984, accademico dei Lincei dal 1990, consigliere regionale dal 1969 al 1974 e dal 1975 al 1980, «fu lui soprattutto a introdurre il dibattito che nel 1997 porterà alla legge 26 sull’identità sarda, fu sua l’idea che la lingua sarda fosse l’anima del popolo e che bisognasse insegnarla nelle scuole e parlarla negli uffici pubblici. Era preside quando il consiglio della facoltà di Lettere il 19 febbraio 1971 deliberò che si proponesse il riconoscimento del popolo sardo come minoranza etnico-linguistica, la delibera fu inviata a tutti i comuni dell’isola, alcuni, come Barumini, Bonorva, Monti, risposero in sardo. In un consiglio comunale, quello di Oliena, la lettera di Lilliu provocò una crisi per l’opposizione del Pci... a lui si deve l’aver posto con coraggio la questione della cultura e della lingua sarda». Anche l’Istituto etnografico di Nuoro deve i natali a Lilliu, che nel 1978 in consiglio regionale propose la legge istitutiva, come ha ricordato l’attuale direttore Paolo Piquereddu fra gli organizzatori della mostra che si inaugura domani a Barumini col titolo “Giovanni Lilliu, stratigrafie di una vita”. Uno staff multiforme quello che ha costruito la mostra: oltre Piquereddu con l’Istituto etnografico, le figlie di Lilliu Caterina e Cecilia e l’intero paese di Barumini dove è tangibile la riconoscenza verso l’illustre figlio. Così il sindaco, Emanuele Lilliu: «Barumini a Lilliu deve tutto, la mostra è stata voluta dal Comune per raccontare la sua vita». Anche di tifoso di calcio, come ha affettuosamente testimoniato Alberto Moravetti dell’università di Sassari che anni fa lo ebbe ospite a pranzo e c’era la finale di Coppa dei Campioni Roma-Liverpool, il professore guardava spesso l’orologio e finalmente chiese: «Non è che sappiamo cos’ha fatto la Roma?». Fu molto felice quando a Oliena gli regalarono la maglia di Zola.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
«Campus, l’ateneo rispetterà la volontà degli studenti»
Il rettore Mastino spiega la scelta del senato accademico per il progetto Ersu
 
SASSARI «Sul progetto del campus universitario nelle ex semolerie Azzena l’Università non intende certo mettersi di traverso. Rispettiamo l’autonomia dell’Ersu, e in base a questa autonomia l’Ersu si assumerà le responsabilità delle proprie decisioni». Il rettore dell’Ateneo sassarese, Attilio Mastino, prova ad addolcire i toni sull’affaire “campus universitario” dopo che sia il Senato accademico, sia il Cda dell’Università non hanno dato il loro benestare al progetto da 40 milioni di euro per la costruzione della cittadella residenziale studentesca nell’area degli ex mulini Azzena, di fronte al cimitero. «Il Senato accademico e il Consiglio d’amministrazione hanno deciso di lasciare la parola agli studenti – spiega Mastino –. Sono loro i diretti interessati, prendano una posizione e la espongano in un incontro pubblico. Noi, come Università, ci atterremo alla loro decisione». Un progetto curato in ogni particolare dall’Ersu che ha spaccato la città e le istituzioni tra favorevoli e contrari. L’Università si allineerà a ciò che dicono gli studenti, che già hanno votato no al progetto tramite il loro rappresentante nel Cda dell’Ersu, e che davanti allo stesso Senato accademico hanno ribadito di essere favorevoli alla realizzazione di un campus universitario, purché non si costruisca nell’area degli ex mulini Azzena. «Nella mia relazione – precisa il rettore – ho messo in evidenza la elevata qualità del progetto, teso a riqualificare un’area degradata, ma non ho nascosto alcune criticità e alcuni problemi, che sono quelli che ha già rappresentato una parte della città». Critiche feroci sull’ubicazione, e sul fatto che l’Ersu abbia scartato diverse altre offerte su dove realizzare il campus, prima fra tutte la proposta dell’Università di costruire il Campus nell’ex brefotrofio di via delle Croci: un edificio che l’Ateneo avrebbe ceduto per 6,5 milioni di euro, contro i 7 necessari per acquistare le ex semolerie dall’attuale proprietario Giovanni Cavalieri, ex direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, e attualmente membro esterno nel Consiglio d’amministrazione dell’Università di Sassari. Proprio questa proposta arrivò agli uffici dell’Ersu tre giorni dopo la chiusura dei termini stabiliti dal bando pubblico, ma come spiega Mastino, fu ammessa ugualmente alla valutazione: «l’offerta del brefotrofio di via delle Croci e del terreno di San Lorenzo (di fronte al complesso bionaturalistico sulla strada per Ittiri) presentata dall’Università è stata ammessa dal Cda dell’Ersu e dunque la eventuale tardiva presentazione non è stata determinante nella esclusione». Sulla vicenda deve ora esprimersi il Consiglio comuale. L’argomento era all’ordine del giorno della seduta di martedì, ma sarà affrontato oggi. Vincenzo Garofalo
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 27 - Sassari
Consulente turistico, nasce una nuova figura professionale
Il corso di studi voluto da università di Sassari, Comune e Stl L’obiettivo è quello di coniugare formazione e informazione
di Gianni Olandi
 
ALGHERO L'obiettivo è quello di coniugare in maniera corretta la formazione e la comunicazione, trasferire il sapere verso riferimenti di tipo economico che da altre parti sono diventati una delle colonne portanti per lo sviluppo dei territori, e, per essere chiari, il turismo. Perchè quindi non ripartire da Alghero che con il turismo vanta una antica sinergia essendo stata la prima in Sardegna a occuparsi in maniera attrezzata dell'industria delle vacanze ? Chi non ricorda la Porta d'Oro del Turismo isolano ? Se lo debbono aver chiesto Gavino Mariotti, direttore del Dipartimento di scienze umanistiche e sociali dell'università di Sassari, ed Enrico Daga, assessore provinciale alla programmazione della Provincia di Sassari ma soprattutto presidente del Sistema Turistico Locale, che hanno portato a battesimo una nuova figura professionale, il Consulente turistico territoriale. Un salto di qualità, un referente nel comparto turistico dotato dell'autorevolezza della conoscenza e del ruolo primario della comunicazione, del trasferimento del sapere. Ieri mattina è stato firmato tra i due referenti istituzionali, tecnico e politico, un protocollo di intesa finalizzato alla realizzazione di ricerche interdisciplinari su temi legati all'economia, alla gestione e alla valutazione quantitativa e qualitativa delle attività turistiche e del loro impatto sulla economia e sul territorio, in campo locale, nazionale ed internazionale; alla creazione di percorsi formativi post-laurea e tirocini presso imprese e istituzioni facenti parte della compagine societaria di Stl; alla organizzazione di workshop e conferenze scientifiche; alla partecipazione a progetti, azioni ed altre attività finanziate dall’Unione Europea o da altre organizzazioni nazionali e sovranazionali. L'orizzonte cosi vasto di questa nuova figura professionale desta qualche timida preoccupazione per la complessità delle funzioni. Ma non a Mariotti e Daga che nella sede del dipartimento ospitata nel Palazzo Serra hanno ribadito la volontà di creare una nuova figura professionale capace di soddisfare le esigenze conoscitive dei viaggiatori, il trait d'union tra i turisti - sempre più informati e consapevoli - e il territorio con le sue attrattive, risorse, servizi. Una figura professionale capace di dare risposte su tutta l’offerta regionale nei settori del turismo culturale, ambientale e naturalistico, enogastronomico, archeologico, religioso, ma anche balneare e attivo e sportivo, in più lingue e mettendo in rilievo le peculiarità intrinseche delle attrattive regionali e dei servizi fruibili, in modo tale da soddisfare le esigenze dei vari target di visitatori. «Una adeguata conoscenza delle discipline in ambito giuridico-economico attinenti al settore turistico – sottolinea il professor Gavino Mariotti – è la base indispensabile per il futuro coinvolgimento dei giovani laureati nel mondo del lavoro». Per Enrico Daga «i ragazzi che usciranno dal corso di studi di scienze del turismo culturale non dovranno più consegnare le chiavi della camera o fare la fotocopia di un documento». «Ruoli indubbiamente utili e indispensabili – chiarisce subito il presidente della Stl –, ma dal corso usciranno dei veri e propri designer del viaggio in Sardegna». La sede del Dipartimento di scienze umanistiche e sociali di Palazzo Serra ospita già i corsi Por con 20 partecipanti per la lingua portoghese e 110 corsisti per la lingua inglese a vari livelli. Per i corsi Erasmus sono una cinquantina gli studenti stranieri per l'italiano, venti per il catalano e altrettanti per il portoghese. Ci sono inoltre altri venti iscritti per i corsi di lingua e cultura italiana riservati agli studenti d'oltre frontiera. Ora anche quelli del Consulente turistico territoriale.

Questionario e social

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