Sabato 4 maggio 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 maggio 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

 
1 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 32 - Edizione NU)
SASSARI. Tre istituti coinvolti nella Giornata delle professioni
LA SCUOLA DEL FUTURO Progetto universitario per aiutare gli studenti
Architetto, geometra o ingegnere? Oppure proseguire gli studi pensando ad un'iscrizione in Medicina, Lettere o Giurisprudenza? I ragazzi del Tecnico per geometri Devilla, insieme ai colleghi dell'Istituto Pellegrini e della scuola Pitagora di Sassari, hanno risposto, ieri, alla domanda su "cosa farò da grande", nell'ambito della Giornata delle professioni, a conclusione del progetto OrientAbile. Un percorso di formazione, voluto e finanziato dalla Regione, utile agli studenti per fare luce sui percorsi post diploma, per creare reti di incontro tra l'istruzione superiore e l'università e orientarsi soprattutto nel difficile mondo del lavoro. “La giornata delle professioni”, ieri al tecnico Devilla, è servita proprio per offrire ai ragazzi «una visione più ampia della realtà del dopo scuola» come ha spiegato la dirigente del Devilla, Andreina Desole. Obiettivi cardine del progetto “Orientabile”, portato avanti nei tre istituti di Sassari, ideato ed attuato dalle università sarde. (a.br.)
  
 
 
2 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 32 - Edizione NU)
SASSARI. Mario Segni all'Università: autonomia morta
«Le dimenticanze dei sardi»
«Continuiamo a rivendicare dal Governo il rispetto dei diritti che l'autonomia ha riconosciuto alla nostra Regione ma dimentichiamo i doveri. A cominciare dal buon governo della cosa pubblica». Mario Segni ha introdotto così il terzo appuntamento culturale organizzato dalla Fondazione intitolata a suo padre, e ispirato da un'inchiesta sulla Sardegna realizzata da Mariano Maugeri e pubblicata dal Sole 24 Ore il 2 gennaio del 2012. Cominciava con queste parole: «Più che uno Stato nello Stato la Sardegna è un superstato annegato nell'Italia del federalismo per caso. Le regole non ci sono, e se ci sono si ignorano o si cambiano». Maugeri denuncia l'eccesso di personale e una burocrazia totalmente priva di autonomia. «La Sardegna - scrive - è un mattatoio di leggi e regolamenti. Ma chi li fa rispettare dopo che sono venute meno tutte le procedure di controllo eccezion fatta per la Corte dei Conti? Le 19 società partecipate possedute dalla Regione hanno ricevuto nel 2011 oltre 200 milioni nonostante una legge vieti il finanziamento delle perdite d'esercizio». Dati ufficiali, fonte la Corte dei Conti, che il governatore Ugo Cappellacci ha rettificato in una nota inviata al Sole 24 Ore. Spunti ulteriori per il dibattito, coordinato dal giornalista Uccio Filigheddu, sono giunti da Massimo Dadea, assessore regionale agli affari generali nella giunta Soru: «L'autonomia speciale è morta per colpa nostra. Noi però avremmo riformato la Regione se solo avessimo avuto davanti una seconda legislatura». (g.b.p.)
 
   
 
3 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 43 - Edizione CA)
Mem, mostra fotografica
Isole del tesoro: giovani sorrisi nelle biblioteche
Proprio bella, bellissima, orgoglio della città, la MEM, Mediateca del Mediterraneo, sorta come un miracolo sulle spoglie dell'ex mercato civico di via Pola e divenuta in pochi anni un punto d'incontro per chi vive come necessità anche quella di “abitare i luoghi del sapere e della conoscenza”. Questo è il titolo di una piccola ma accurata mostra fotografica (che si chiude oggi), a cura di Clara Ligas, Antioco Floris e Massimo Migoni, realizzata come esito del progetto educativo nel tirocinio del corso di laurea in Scienze della formazione primaria, con patrocinio di Università, Provincia e Comune di Cagliari. Progetto che ha coinvolto biblioteche (Distretto delle Scienze umane, Provinciale, Universitaria e Mem) e scuole (Santa Caterina, Is Mirrionis, Satta, Istituto comprensivo di Serramanna), oltre che la Celcam, Centro per l'educazione ai linguaggi del cinema. Per tutto lo scorso anno scolastico, i bambini delle classi coinvolte, accompagnati da bibliotecari, archivisti, esperti del restauro, e da studenti universitari, hanno fatto un'esperienza illuminante, che iniziava dal far loro scoprire i luoghi più esclusivi della conoscenza, come la Biblioteca Universitaria, per poi giocare dentro spazi a loro accessibili, come la Mem, avendo come materiali primari, come mattoni e cemento per la propria, preziosa crescita, libri e giornali, disegnando, mimando, immaginando percorsi che sempre dai libri partivano per tracciare mappe di fantasia dentro questi spazi di crescita. Che dovrebbero essere prevalenti rispetto agli spazi della virtualità, che sempre più cattura, isolandoli pericolosamente, i cosiddetti nativi digitali. Ecco, nelle foto raccolte nella mostra adiacente l'emeroteca, dove chiunque può leggere giornali e riviste, le facce di questi bambini. Facce felici, non illuminate da schermi ma dal far parte attiva di laboratori e giochi, di contatto fisico con l'oggetto libro. Bambini con lo sguardo vivo e non ipnotizzato. Con la percezione dell'odore stupendo dei libri, anche quello un mondo.
Raffaella Venturi
 
 


 
SARDEGNA QUOTIDIANO 
  
4 - Sardegna Quotidiano / Pagina 14 - Cagliari
Ateneo
BIBLIOTECA NEGATA PER I NEON ROTTI
SCIENZE POLITICHE Dodici lampade si staccano dal soffitto e da quattro mesi per gli studenti una parte è off limits
NUMERI
15 Il giorno di dicembre in cui le lampade a neon si sono staccate dal soffitto.
4 I mesi trascorsi da allora in attesa di un sopralluogo dell’ufficio tecnico dell’università.
L’ALLARME NELL’ISOLA
Troppi tagli all’Università, sempre meno le risorse.
Immaginare una dozzina di lampade al neon che si scollano dal soffitto e cadono a domino è da romanzo di Stephen King. O la biblioteca della facoltà di Scienze politiche è infestata dai fantasmi oppure c’è qualche problema di vecchiaia dentro una struttura che per fortuna almeno in quel 15 dicembre non aveva presenti le teste degli studenti concentrati sui libri. L’edificio era chiuso e a rendersi conto delle lampade cadute dal soffitto quel giorno ormai lontano erano state le donne delle pulizie che avevano dato l’allarme dal quale poi era scaturita l’interdizione della sala a partire dal lunedì, due giorni dopo lo strano fatto. «Da subito abbiamo deciso di chiudere una parte della biblioteca che comprende una sala con soppalco. Effettivamente capisco che manchi agli studenti, ma noi siamo stati tenuti a chiudere per precauzione e per la loro incolumità». Così ha spiegato il direttore della biblioteca di viale Fra’ Ignazio, Giovanni Pilo, che per ora non può fare altro che restare in attesa di un intervento. Un’attesa che però dura ormai quattro mesi. «Da dicembre aspettiamo che gli uffici competenti facciano un sopralluogo per verificare quale sia stato il problema». Capire quindi sele lampade siano state montate in maniera corretta o meno. «O anche se la struttura di plastica che regge le lampade si sia corrosa, oppure se si siano semplicemente scollate». Insomma, ancora non si capisce cosa sia successo alle 12 lampade della biblioteca. Fortuna ha voluto che lo strano episodio sia accaduto durante una giornata di non apertura così nessuno ha corso il richio di farsi male. Ora sarebbe l’ufficio tecnico dell’università a dover intervenire ma per adesso nessun sopralluogo è stato fatto nella biblioteca che da settembre presenta un cartello all’ingresso con la scritta “sala chiusa per problemi tecnici”. Gli studenti nel frattempo iniziano a lamentarsi, ma per adesso dovranno aspettare ancora un po’ p r ima che la biblioteca torni interamente accessibile. E dalla Provincia di Sassari proprio ieri è arrivato l’allarme per la mancanza di risorse che garantiscano una salvaguardia delle strutture e dei servizi.
Stessa condizione vissuta dall’Università di Cagliari che da due governi ha visto tagli su tagli. Anche la presidente Angela Quaquero torna sull ’intollerabile disinvestimento sull’Università che va a colpire fondi e quindi la qualità dell’istruzione. «Un modo miope di procedere che sta compromettendo la qualità delle nostra istruzione. Non si capisce che solo investendo lì si avrebbe un tornaconto delle risorse». E intanto anche le lampade horror aspettano il sopralluogo.
Virginia Saba
  
    

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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