UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 24 aprile 2013

Mercoledì 24 aprile 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 aprile 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Morbo di Parkinson, premiata la scoperta di un cagliaritano
UNIVERSITÀ. Nuovo finanziamento al ricercatore Manolo Carta
 
Con le sue ricerche ha svelato l'importante ruolo dei neuroni che producono la serotonina, un neurotrasmettitore cerebrale, nella comparsa delle discinesie, i movimenti involontari che condizionano pesantemente la vita dei pazienti affetti dal morbo di Parkinson. Ora Manolo Carta, ricercatore dell'Università di Cagliari, ha ricevuto un nuovo finanziamento di 62 mila dollari per proseguire i suoi studi sulla malattia. Ad attriburglielo è stata la prestigiosa fondazione americana Michael J. Fox (l'attore di Ritorno al futuro colpito dalla patologia a soli 30 anni). Per Carta è il secondo finanziamento dopo quello ottenuto nel 2012 in collaborazione con Micaela Morelli, docente ordinario di farmacologia.
LA MALATTIA La malattia di Parkinson è caratterizzata dalla perdita dei neuroni che producono dopamina e causa serie difficoltà motorie ed è la seconda malattia neurodegenerativa più diffusa dopo l'Alzheimer.
LA TERAPIA La terapia farmacologica consiste nella somministrazione della levodopa, precursore della dopamina, e funziona molto bene durante i primi anni di malattia, consentendo ai pazienti di vivere una esistenza pressoché normale. Nelle fasi più avanzate della patologia, però, la levodopa perde gran parte della sua efficacia a causa della comparsa di effetti collaterali tra cui i movimenti involontari, noti come discinesie, sono i più problematici.
LA SCOPERTA Nei suoi studi precedenti, condotti all'Università svedese di Lund, dove ha lavorato per 7 anni, Carta - ricercatore di Fisiologia del dipartimento di Scienze Biomediche ed esperto internazionale nello studio delle discinesie indotte dalla levodopa - ha svelato l'importante ruolo dei neuroni che producono serotonina, un altro neurotrasmettitore cerebrale, nella comparsa delle discinesie. In questo nuovo studio finanziato dalla Fondazione americana Carta, sulla base dei promettenti dati preliminari, ipotizza che un trattamento con il precursore della serotonina possa contrastare l'insorgenza degli effetti collaterali della levodopa e aumentare l'efficacia antidiscinetica di farmaci selettivi per i neuroni della serotonina, e così prolungare nel tempo gli effetti benefici del trattamento con levodopa.
Il progetto durerà un anno e mira anche a porre le basi per un possibile studio clinico. (f.ma.)
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 5 - Edizione CA)
Sprint finale per la Finanziaria
Via libera in commissione, oggi l'approvazione del Bilancio
 
Il sì alla Finanziaria dalla commissione è arrivato ieri in tarda mattinata. Oggi dovrebbe essere approvato il Bilancio e, non a caso, fino a sera la maggioranza era riunita per chiudere il cerchio sulle poste da attribuire ai vari capitoli. Alle 20, inoltre, scadevano i termini per la presentazione degli emendamenti: alla fine ne sono stati depositati 107. Insomma, se la minoranza non chiederà i termini di convocazione, la Finanziaria potrebbe approdare in Aula entro lunedì, al massimo martedì, ed essere approvata velocemente.
IL DIBATTITO In commissione la manovra è passata con il voto della maggioranza. L'opposizione ha votato contro, anche se la collaborazione non è mancata. L'unica partita rimasta in sospeso è quella dell'Irap: la proposta del Pd prevede di ridurla allo 0,5%. Il centrodestra vorrebbe modulare meglio il taglio e il presidente della commissione Bilancio Pietrino Fois (Riformatori) ha ipotizzato di risentire in audizione le associazioni datoriali per definire in concreto l'entità della sforbiciata prima che la manovra approdi in Aula. Secondo i Democratici, per le imprese e gli enti locali ci sarebbe un beneficio di circa 500 milioni di euro. Curiosità: tra gli interventi previsti in favore delle famiglie, con il rimborso Imu ai meno abbienti, e l'accesso al reddito di comunità tramite Sardex, spunta l'aiuto (300 mila euro) all'associazione ippica regionale, che rischiava di chiudere i battenti. Accolti gli emendamenti dell'opposizione, concordati con la maggioranza, sul finanziamento del servizio civile (oltre 2 milioni) e sul ripristino dei fondi per l'Università e la Ricerca (circa 20 milioni). «Nonostante il voto contrario constato una grande collaborazione del centrosinistra a migliorare le cose», dice Fois. «Siamo convinti che questa manovra vada in aiuto delle fasce deboli e delle imprese e ripristini il principio del decentramento che vede gli enti locali protagonisti. Nel fondo unico non è stato toccato un euro». Franco Sabatini, capogruppo Pd in commissione condivide in parte: «Sia chiaro, la manovra non ci convince. Ma su alcuni temi, come la riduzione della tassazione, lo sgravio sul Patto di stabilità, si è aperto il dialogo».
OGGI AULA Intanto, oggi alle 13, si riunisce il Consiglio per discutere delle disposizioni per il lavoro. E proprio sul lavoro si segnala la manifestazione, sotto i portici del Consiglio, dei lavoratori Aias, mentre in commissione Sanità era in corso l'audizione dei vertici aziendali. Ma non c'è stata la schiarita attesa per salvare i 130 licenziamenti annunciati. L'associazione di assistenza agli spastici, con il direttore Vittorio Randazzo, ha ribadito che «i tagli, dolorosi, sono una scelta obbligata imposta dai requisiti regionali sulle prestazioni e sulle dotazioni di personale».
Lorenzo Piras
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 12 - Edizione CA)
Giovani, formazione all'estero
Ma esplode la protesta per il blocco del Master&back
LAVORO. La Regione crea una nuova agenzia per promuovere l'apprendimento
 
La mobilità all'estero per l'apprendimento accresce del 50% la possibilità di trovare un lavoro: i giovani che acquisiscono conoscenze e competenze in un Paese straniero hanno più carte da giocare nel sempre più complesso mondo dell'occupazione. Non è un caso che l'Europa investa ingenti risorse per permettere ai ragazzi di svolgere esperienze di formazione, di apprendistato e tirocinio lontano da casa. In questo contesto si inserisce il nuovo Centro regionale per la mobilità giovanile che ha sede nell'Agenzia del lavoro a Cagliari, presentato ieri dal governatore Ugo Cappellacci e dagli assessori del Lavoro, Mariano Contu, e dell'Istruzione, Sergio Milia.
L'OBIETTIVO L'iniziativa, al momento unica in Italia, nasce nell'ambito del progetto Move (Mobilità, opportunità e volontariato in Europa) e potrà usufruire dei finanziamenti del Fondo sociale europeo. «In Europa un giovane su quattro è fuori dal sistema del lavoro», ha ricordato Stefano Tunis, direttore dell'Agenzia del Lavoro, «7,5 milioni di persone tra i 15 e i 24 anni non hanno un'occupazione e non seguono percorsi di istruzione e di formazione. Il senso del Centro è quello di accogliere, informare e orientare giovani e giovanissimi che intendono trascorrere un periodo di tempo all'estero». Il servizio sarà operativo entro giugno: sono previste consulenze individuali e di gruppo, promozione di esperienze di stage, formazione, volontariato. I ragazzi verranno affiancati nella preparazione del loro percorso, se necessario verranno colmate le lacune linguistiche. Al loro rientro verranno accolti e seguiti e le nuove competenze saranno certificate con uno speciale passaporto, l'EuroPass.
I COMMENTI L'assessore Contu ha evidenziato l'importanza dell'iniziativa anche alla luce dei dati sulla disoccupazione giovanile, particolarmente drammatici in Sardegna. Sulla stessa scia Sergio Milia che ha sottolineato l'importanza di investire nelle nuove generazioni. Paolo Di Caro, direttore dell'Agenzia nazionale per i giovani, ha fatto notare che in Italia i percorsi di mobilità iniziano spesso solo dopo i 25 anni, meglio invece mettere i ragazzi in condizione di andare all'estero fin da giovanissimi. In questo senso, il progetto Move garantisce una maggiore circolazione delle informazioni sulle opportunità in campo.
LA PROTESTA Poco dopo l'intervento di Contu la conferenza stampa è stata interrotta da un gruppo di ragazzi che attendono l'espletamento del bando integrativo dei percorsi di rientro del Master and back: «Il bando è bloccato, la graduatoria non scorre», hanno detto chiedendo un confronto immediato con l'assessore.
Carla Etzo
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 12 - Edizione CA)
I laureati
«Mancano i fondi, perché la Giunta non li versa?»
 
«Siamo esasperati, vogliamo delle risposte sui tempi del bando integrativo dedicato ai percorsi di rientro del Master and back». Erano una decina i ragazzi che ieri nell'Agenzia regionale del lavoro a Cagliari hanno interrotto la conferenza stampa dedicata al progetto di mobilità europea Move chiedendo un confronto con l'assessore del Lavoro Mariano Contu. Un blitz non casuale, messo in atto in un contesto dedicato alle opportunità formative e occupazionali in Europa da giovani che il loro percorso fuori casa l'hanno fatto e che attendono di poterlo completare nell'Isola. «Il bando è bloccato, la graduatoria non scorre», hanno detto ribadendo di aver cercato in più occasioni un dialogo con l'assessore.
In serata il capogruppo Pd in Consiglio regionale Giampaolo Diana ha reso noti i contenuti di una sua interpellanza sulla questione ricordando la mancanza della copertura finanziaria necessaria (7 milioni di euro) e chiedendo spiegazioni in proposito alla Giunta Cappellacci. L'assessore della Pubblica Istruzione Sergio Milia, nel corso della conferenza stampa ha invece fatto un appello a Contu perché si trovi un'immediata soluzione. Stefano Tunis (direttore dell'Agenzia del lavoro) ha ricordato che la delibera che dovrebbe sbloccare i fondi è pronta. «Ma perché», chiedono i ragazzi, «non è ancora all'ordine del giorno della Giunta?». ( c. e. )
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Olbia e provincia (Pagina 23 - Edizione NU)
La vacanza? Inizia sul pc
Tra i reclami on line: poca attenzione alle famiglie
OLBIA. Hotel sardi in ritardo nella promozione sul web: ieri un seminario
 
La vacanza inizia accendendo un computer. Cercando un hotel su Booking.com o Expedia (le due principali agenzie on line), curiosando sulle recensioni di Trip advisor. Prenotando on line o anche no. Perché tanti sono i lookers , quelli che su internet sui informano, ma poi preferiscono il contatto diretto. E gli hotel sardi - e non solo loro - non sono ancora abbastanza attrezzati per i nuovi scenari. Almeno secondo quel che è emerso ieri nella giornata dedicata al turismo web, nel seminario organizzato da Whr (Web hotel revenue) all'hotel Mercure.
LO STUDIO Solo il 35 per cento dei turisti che arrivano in Sardegna usano una forma di intermediazione. La classica agenzia ormai è riservata prevalentemente ai viaggi di lungo raggio. Su un campione rappresentativo di 1460 turisti, 939 hanno prenotato direttamente al telefono o su un sito internet. Morale? «Fate in modo che il vostro sito compaia nelle prime pagine delle ricerche su google e che il vostro sito sia efficiente e con il numero di telefono ben visibile»: è il consiglio di Giacomo Del Chiappa, docente di marketing all'Università di Sassari, che ha presentato i primi dati di un nuovo studio, che sarà presentato a breve, sui flussi turistici e i risultati di una ricerca mirata sugli hotel del territorio comunale di Arzachena, Costa Smeralda compresa.
I RECLAMI Quelli che protestano sono sempre esistiti. Ma i villeggianti scontenti del passato si limitavano a una telefonata, un telegramma, una lettera. Oggi dilagano sui social media. La buona reputazione su internet è quindi da tenere d'occhio. Sono state analizzate le recensioni riguardanti i 144 hotel arzachenesi. Gli alberghi valutati meglio sono i 4 stelle non solo rispetto a chi ha un stella in meno ma anche a chi ne ha una in più. «Questo perchè - spiega Del Chiappa - soprattutto gli stranieri sono molto attenti al rapporto qualità prezzo». Se spendono molto, pretendono un servizio all'altezza. I giudizi sono migliori per le piccole strutture rispetto alle grandi e nei periodi di bassa stagione piuttosto che in pieno agosto, segno che il turista cerca un'ospitalità personalizzata. Molti reclami provengono da famiglie con figli che lamentano servizi carenti per i bambini. Disattenzione grave, perché le famiglie rappresentano la fetta principale del mercato turistico sardo e gallurese in particolare.
LE CLASSIFICHE L'attenzione al marketing su web è importante soprattutto rispetto al turista straniero, vera ancora di salvezza in questi tempi di crisi. Non foss'altro che, come è stato sottolineato, per uno svedese il prezzo del traghetto non è importante. Secondo il portale Hotels.com Sicilia e Sardegna sono le mete italiane più cercate a marzo anche da parte dei turisti stranieri. Olbia ha registrato un aumento maggiore di ricerche da parte dei danesi ed è la seconda città più cercata dagli svedesi. Ma molto c'è ancora da lavorare: nella top ten delle spiagge italiane di Trip Advisor sei su dieci sono sarde ma non c'è neppure un albergo isolano tra i primi 25.
Caterina De Roberto
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Alghero (Pagina 26 - Edizione NU)
Il caso
Ultimatum Architettura: entro maggio le nuove aule
 
Ultimi giorni per salvare la sede algherese della facoltà di Architettura. Il direttore del Dipartimento, Arnaldo Cecchini, ha inviato una lettera al Senato accademico e al Consiglio di amministrazione rimarcando i problemi legati agli spazi. Servono almeno seimila metri quadrati per gli oltre 500 iscritti. Quindi l'intero complesso di Santa Chiara, più l'ex asilo Sella e il Pou Salit. Le esigenze sono chiare e a più riprese esposte anche all'amministrazione, la quale dovrà ora decidere, in tempi brevissimi, se intende ospitare il prestigioso polo didattico in città o se invece la facoltà dovrà fare i bagagli per trasferirsi a Sassari. Il 22 aprile scadeva la presentazione della scheda per l'accreditamento dei corsi di laurea di nuova attivazione. «La scheda prevede che si debba indicare la sede di svolgimento delle attività - spiega il preside - come Dipartimento avremmo dovuto indicare Sassari; il Ministero ha rinviato la scadenza al 20 maggio». Se per quella data non si arriverà a un accordo ufficiale tra Architettura e Comune, il trasferimento sarà definitivo. «Se arriveranno le aule, con un accordo ufficiale non con annunci alla stampa - aggiunge Cecchini - la decisione di trasferire a Sassari le magistrali sarà rivista e indicheremo Alghero, come è ovvio». L'accordo tra le parti, dovrà coinvolgere il Dipartimento anche nella fase della stesura. «Tutto quello che ci riguarda abbiamo il dovere e il diritto di discuterlo; non ci faremo togliere questo diritto con il pretesto dell'emergenza: sono molti mesi che chiediamo di discutere e di lavorare, nessuno venga a dirci, ora, che non c'è tempo». ( c. fi. )
 

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Ed_Cagliari
Arriva il passaporto per i giovani talenti
INAUGURATO IL CENTRO REGIONALE PER LA MOBILITà
 
CAGLIARI ll passaporto delle competenze è un curriculum da viaggio: nel 2020 chi lo avrà in tasca potrà dire e dimostrare di essere un giovane cittadino europeo, che ha studiato a Londra o a Berlino, è stato apprendista a Parigi o a Lisbona. Il passaporto è una delle novità dell’Agenzia del lavoro in quel cantiere multiculturale, inaugurato ieri, molti i ragazzi stranieri in sala, che è il «Centro regionale per la mobilità giovanile», già in vetrina sul sito www.sardegnalavoro.it. Che non è solo formazione linguistica all’estero e orientamento, ma anche «sostegno – ha detto il direttore dell’Agenzia, Stefano Tunis – a tutto il percorso, dal lavoro al volontariato, che i nostri giovani dai 15 ai 24 anni intraprenderanno nei prossimi mesi con il progetto Move». È tutto spiegato in un opuscolo dal titolo chiaro: «Cosa c’è da fare». Pagina dopo pagina, le risposte variano dall’istruzione scolastica alla formazione, dall’Erasmus alla cooperazione con i paesi industrializzati, perché «la nuova sfida dell’Europa – è scritto nell’introduzione – è diventare competitiva grazie alla crescita sostenibile e al contributo fondamentale dei giovani». Dai giovani – ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Sergio Milia – «non possiamo prescindere se vogliamo uscire in fretta da una recessione che non è solo economica ma anche culturale». Per questo, primo in Italia, è nato il Centro, che «vuole coinvolgere le scuole e l’università in questo nuovo percorso europeo». È un’opportunità in più che «i giovani sardi devono saper sfruttare anche per sfuggire al dramma della disoccupazione», ha detto l’assessore regionale al lavoro, Mariano Contu. E infatti nel progetto Move sono coinvolte anche le imprese e gli enti di formazione, con la certezza che «l’apprendimento permanente aumenterà le possibilità di trovare un lavoro anche ai giovani con minori opportunità e a rischio di esclusione sociale». L’idea è accattivante. Senza illusioni, però, come ha denunciato il gruppo di giovani del Master and Back, che ieri ha fatto irruzione in sala per capire come mai i il bando è bloccato da mesi e «i finanziamenti slittano di settimana in settimana». (ua)
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Ed_Cagliari
Crs4 e soprintendenza propongono il tour virtuale tra i giganti di Mont’e Prama
 
I classici banconi con la merce esposta, le classiche dimostrazioni con patatine e cipolle affettate in un battibaleno. Ma anche la tecnologia. Prima di tutto con la Fiera virtuale, ovvero la possibilità di accedere agli stand dal personal computer di casa o dal tablet frugando tra la merce in esposizione. Un sistema già adottato a Milano e Firenze e che ora sbarca per la prima volta anche a Cagliari. Ma attenzione, non sarà come sfogliare un catalogo: la visita telematica sarà segnalata in tempo reale al commerciante che avrà modo di contattare in tempi rapidissimi il potenziale cliente. Magari per fissare un appuntamento, questa volta non virtuale, direttamente alla Fiera. Quando la tecnologia si sposa con la cultura, poi, in Fiera arrivano i Giganti di Mont'e Prama. Non quelli veri, naturalmente, ma quelli ricostruiti dalle abilità degli esperti del Crs4: modelli che consentiranno di immergersi nel mondo delle sculture nuragiche. Un progetto che il centro ricerche ha curato e portato avanti in tandem con la Soprintendenza ai Beni archeologici. Sistemi di proiezione di ultima generazione e metodi di “rendering multirisoluzione” sviluppati dal gruppo di Visual computing del centro di ricerca saranno le chiavi per lo show al Padiglione D della Fiera. (s.a.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 17 - Ed_Cagliari
DEBITO E CRESCITA
Le politiche di bilancio non possono uccidere l’economia
di BENEDETTO BARRANU
 
La Sardegna ha vissuto in quest'ultimo decennio processi sostanzialmente analoghi a quelli vissuti dal Paese. Sarebbe, perciò, riduttivo ritenere che la crisi dell'isola rifletta soltanto il disinteresse dello Stato nei confronti di un'area periferica. C'è anche questo, ma non spiega quanto è avvenuto in Italia, in Europa e nel mondo. Ad esempio con il peso preponderante assunto dagli aspetti finanziari ( debito, disavanzo) e con la progressiva marginalizzazione dell'economia reale (produzione, crescita,occupazione)nelle scelte dei governi. Nessuno nega che uno Stato deve governare il debito ( ma è la bassa crescita che crea il debito, non il contrario), che il sistema pensionistico deve raggiungere un suo equilibrio, che il livello della spesa pubblica deve essere rapportato alla efficienza e tangibilità dei servizi erogati, che le relazioni fra rischio d'impresa e tutela del lavoro devono riconoscere i diritti di entrambe le parti. La questione è di individuare soluzioni non ideologiche che tengano conto dell'impatto sociale delle politiche che si perseguono. Se le politiche di bilancio provocano gli attuali livelli di disoccupazione a due cifre si tratta di politiche sbagliate. La cosiddetta"austerità espansionistica" si è rivelata un'illusione ideologica che ha portato recessione e disoccupazione. Il premio Nobel Stiglitz ha paragonato le misure imposte in Europa alle cure medievali basate sui salassi. I risultati dicono che il debito è cresciuto nei Paesi "poco virtuosi" ( l'Italia è vicina al 130% del PIL) e anche negli altri, inclusa la Germania; la disoccupazione si stabilizza su valori a due cifre; la crescita è bloccata; i consumi sono calati con percentuali che vanno dal -7% della Grecia al -2% di Italia e Spagna. Nel periodo successivo alla riunificazione tedesca la Germania, e questo è un merito indiscutibile della sua efficienza, spese in due anni a favore della aree deboli dell' est quanto la nostra vecchia Cassa del Mezzogiorno spese in 50 anni per il Sud e le isole.Contenimento della spesa e incremento della pressione fiscale hanno ridotto il reddito disponibile. In Sardegna la situazione è ancora più drammatica perché negli anni è diventata una fra le ultime regioni italiane come dotazione infrastrutturale, ha gli svantaggi di una popolazione ridotta e di una debole domanda interna, ha un tasso di apertura molto basso. Se "gli Austerici", come li chiama Paul Krugman, non verranno sconfitti in Europa, non migliorerà lo stato dell'economia italiana e della Sardegna. Non meraviglia che quello che doveva essere un valore, l'euro, oggi è spesso percepito come un disvalore. La differenza fra ruolo attivo e ruolo subalterno la si vede confrontando quanto fece il governo politico Prodi-Ciampi che, contro l'opinione corrente, ci fece entrare nell'Unione monetaria e quanto di negativo ha fatto l'ultimo governo Berlusconi accettando imposizioni poi attuate dal governo Monti, quale il rispetto anticipato dei parametri di bilancio e, addirittura, l'inclusione nella Costituzione di una teoria economica, quella dell'obbligo del pareggio di bilancio. Una sorta di messa al bando delle politiche keynesiane. La Sardegna ha bisogno di politiche espansive, di politiche attive del lavoro, di politiche per l'istruzione che qualifichino l'offerta di lavoro. La questione non è, quindi, di bloccare o ridurre la spesa pubblica, ma di indirizzarla verso la ricerca, l'istruzione, una politica industriale basata sull'innovazione, interventi di sicurezza sociale. Le riforme di cui abbiamo bisogno sono certezze nelle procedure burocratiche, nei tempi delle autorizzazioni, nella giustizia. E' su questi costi che occorre agire, non su quelli basati sulle illusioni ideologiche.
 

10 – SardegnaQuotidiano
Pagina 12 – Cagliari
IL DIBATTITO
Cagliari città universitaria: progetti al via
 
In un consiglio comunale ad alta tensione, ieri, minoranza e maggioranza non trovano una possibile intesa su due distinti ordini del giorno, incentrati sul tema di “Cagliari e università”. Il capogruppo Pdl, Giuseppe Farris, è primo firmatario di una proposta articolata: «Il centro storico è l’equivalente di un campus naturale e diffuso, oggi presenta una altissima capacità di insediamento. Il futuro campus di viale La Playa darà una risposta alle esigenze universitarie, ma in maniera isolata. Cagliari è una città con l’università, cosa ben diversa da una città universitaria. Propongo », argomenta Farris, «che l’amministrazione comunale rivendichi il carcere di Buoncammino, per esempio, e orienti le sue politiche di urbanistica verso i modelli di smart cities ».
Marco Murgia, Pd, nota «molti riferimenti e contenuti di tipo urbanistico, poco rispetto alle questioni legate all’università». Il capogruppo di Ancora per Cagliari, Anselmo Piras, difende il documento proposto dalla minoranza: «È valido, a differenza del vostro, scritto con i suggerimenti degli universitari di sinistra, quelli di unica 2.0». Matteo Lecis Cocco Ortu, Pd, ribatte: «Due settimane fa la minoranza non è intervenuta, c’erano il rettore, la presidente dell’Ersu e il presidente del consiglio degli studenti. Uno sgarbo istituzionale senza precedenti», afferma Cocco Ortu, «il vostro documento contiene punti interessanti, ma è incompleto ». E il documento viene bocciato con diciotto no.
Passa invece quello proposto da Enrico Lobina (Fds), che attacca i consiglieri di minoranza che escono dall’aula: «È frutto di una tipologia di arretratezza culturale oggi fortunatamente minoritaria in città. La mia proposta », argomenta Lobina, «è fatta di punti strategici, come l’integrazione del protocollo di intesa tra Comune e università, inserendo il tema del mediterraneo e dell’internazionalizza - zione, e introdurre all’interno del Pum appositi studi sulla mobilità studentesca, oggi assenti, ma anche la ricerca di luoghi dove gli universitari possano incontrarsi e svagarsi». Maggioranza compatta, e l’ordine del giorno di Lobina passa senza problemi: diciannove sì.

Questionario e social

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