UniCa UniCa News Rassegna stampa Martedì 19 febbraio 2013

Martedì 19 febbraio 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 febbraio 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

 
L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 37 - Edizione CA)
Pubblici i dati dei Comuni: se ne parla alla Mem il 23
ALL“OPEN DATA DAY” LA TRASPARENZA FA RIMA CON DEMOCRAZIA
 
Si scrive trasparenza, si legge Open Data Day, giorno nel quale in dieci città italiane, tra cui Cagliari in tandem con Sestu e in mezzo mondo, si discuterà sulla necessità di avere l'accesso in rete dei dati della Pubblica amministrazione e ci si confronterà sulle opportunità che questo “tesoro telematico” offre. Il principio è semplice ed è alla base della democrazia: con i miei soldi, i Comuni creano servizi e amministrano un patrimonio. Io cittadino ho il diritto di verificare se sono stati spesi bene. Ho diritto ad avere tutte le informazioni indispensabili per farmi una mia opinione. Dove celebrare questo evento, se non in una biblioteca, il luogo culto del sapere aperto, libero e al servizio della comunità? L'appuntamento per una giornata con un ricchissimo menu è per sabato prossimo alla Mem, la Mediateca del Mediterraneo (dalle 9,30 alle 13,15 in via Mameli, 164) e alla Facoltà di Ingegneria di Cagliari con Diee dalle 15 alle 18,30 (via Is Maglias).
Se in America la cultura degli “Open Data” non solo è cresciuta ma è ben radicata al punto da aver messo in moto un'economia capace di creare nuovi posti di lavoro, in Italia e soprattutto in Sardegna è ancora un po' acerba. Bisogna costruirla e con gli incontri di sabato Cagliari farà da apripista.
I protagonisti. In prima fila le associazioni “Sardinia Open Data”, “Circolo dei giuristi telematici” e “Gulch” (gruppo utenti Linux) in collaborazione col Diee (dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica) e le amministrazioni comunali di Cagliari e Sestu. Oltre al «valore etico» dell'idea di condivisione delle informazioni, sul quale ha posto l'accento Paola Piras, vicesindaco di Cagliari «la città ha da tempo reso accessibili i dati sul censimento anche in forma di data service e sul bilancio. Per sabato - ha aggiunto - metteremo a disposizione dati sull'ambiente, dati elettorali e servizi sociali per le fasce più deboli». Si saprà invece tutto del patrimonio di Sestu. «Rendendo accessibili i dati su un bene di tutti - ha spiegato Anna Crisponi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sestu - diamo risposte ai cittadini sulla nostra azione amministrativa».
Dalla trasparenza alle opportunità di lavoro, meno aleatorie di quanto si immagini. Ne è sicuro Giovanni Battista Gallus, pioniere dello studio dei legami tra web e diritto, presidente del “Circolo dei giuristi telematici”. «Il valore dei dati - ha osservato - ha una doppia valenza, etica e morale perché si parla di trasparenza e una valenza economica. Gli Open Data sono stati paragonati a un filone aurifero capace di mettere in circolazione molte risorse». Sabato prossimo Gallus e il collega Francesco Micozzi illustreranno i delicati risvolti giuridici che “l'operazione trasparenza” porta con sè.
È chiaro: aprire dati significa aprire strade di esplorazione e conoscenza a iniziare dal campo scientifico. «È la filosofia su cui si basa il modello di scienza - ha avvertito Filippo Pani del Diee - la rete nasce proprio per questa esigenza: mettere a disposizione di tutti le informazioni». I dati in rete si mettono al servizio del sociale come ha ben spiegato Andrea Zedda di “Sardinia Open Data” che ha lavorato a una mappatura di una zona subsahariana; o si trasformano in prezioso strumento di lavoro per imprese che per la loro dimensione - ha ricordato Stefano Marras del Centro di competenza regionale Ict della Sardegna - non potrebbero farlo. Tra i sostenitori della prima ora della necessità di aprire le casseforti dei dati ai cittadini c'è Giuseppe Destefanis di “Gulch”: «Partecipare a Open Data è un dovere morale: dal 1998 con il Linux Day siamo impegnati su questo fronte».
La giornata di sabato culminerà con un “hackathon”, un “haking” per usare i dati in modo creativo.
Caterina Pinna
 
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda / Spettacoli e Società (Pagina 39 - Edizione CA)
Santamaria e Nigro
BACK STAGE: INCONTRO CON I GIOVANI
 
Metti una sera informale con Claudio Santamaria e Filippo Nigro. I ragazzi li conoscono più per i loro lavori al cinema e in televisione che per il teatro, ma in fondo lo scopo è proprio quello di conquistare nuove fette di pubblico. Stasera alle 18 nella sala conferenze Ersu di via Coppino, nuovo appuntamento con “Back stage: Incontri con gli attori” iniziativa culturale promossa da Ersu, Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali dell'Università e Accademia Belle Arti, nell'ambito della stagione teatrale Cedac. Protagonisti Santamaria e Nigro, impegnati nel Nuovo Teatro Comunale con “Occidente solitario” di Martin McDonagh. Spettacolo che da domani si trasferirà al Teatro Massimo di Cagliari. I due attori incontreranno gli studenti universitari, presenti anche altri due attori, Massimo De Santis e Azzurra Antonacci.
Tutti conoscono Filippo Santamaria per il Dandi di “Romanzo Criminale” e il cattivo Carlos in "Agente 007-Casino Royale", in meno sanno che è pure ottimo cantante (ha interpretato Rino Gaetano nella fiction). Filippo Nigro sa passare da film delicati come “La finestra sul cortile” e “Le fate ignoranti” all'azione investigativa di “R.I.S.” e al rabbioso poliziotto di “A.C.A.B. All Cops Are Bastards”. (g.m)
 
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda / Nuoro e Provincia (Pagina 15 - Edizione NU)
UNIVERSITÀ. Assemblea per studiare come difendere i quaranta lavoratori e gli allievi
LA REGIONE FINISCE FUORI CORSO
Non arrivano i finanziamenti, a rischio l'ateneo nuorese
 
C'è chi pensa a ingrossare le fila della protesta davanti al palazzo del consiglio regionale, a Cagliari. Chi punta a coinvolgere tutti i sindaci del territorio, inteso come centro e nord Sardegna, da Nuoro a Oristano, da Olbia all'Ogliastra fino ad arrivare a Sassari. Chi propone un procedimento per la messa in mora della Regione, chi lancia la vertenza entrate interna, chi insiste sulla pressione politica da far valere perché quei benedetti fondi, messi in conto nella Finanziaria regionale, e destinati a Nuoro finalmente arrivino a destinazione. L'università nuorese è allo stremo, senza soldi né prospettive. E allora l'assemblea riunita ieri medita sui passi da compiere perché i fondi promessi dalla Regione arrivino nelle casse di un consorzio affogato nei debiti in modo da pagare gli stipendi di una quarantina di lavoratori, ora in stato di agitazione, e tutti i fornitori, ancora in paziente attesa, in testa l'università di Sassari.
IL DIBATTITO L'incontro nell'aula di via Salaris, convocato dal commissario del consorzio Caterina Loi, ha tanti volti e voci perché i problemi dell'università sono simili a quelli della biblioteca Satta rappresentata dal suo commissario, Vannina Mulas, e dall'Ailun di cui è presidente Lorenzo Palermo. Ma sono anche gli stessi dell'università di Oristano, presente non a caso con una delegazione.
MOBILITAZIONE «Finora ci siamo rapportati con grande correttezza istituzionale cercando il dialogo con il presidente Ugo Cappellacci e l'assessore regionale Sergio Milia. Ma il loro silenzio deve finire», dice il sindaco di Nuoro Alessandro Bianchi. Qualche ora prima scrive l'ennesima lettera alla Regione per salvare l'università moribonda. «A Cagliari dobbiamo chiedere un progetto di sviluppo, non i soldi per gli stipendi», rilancia Pietrino Deiana, responsabile delle sedi di Nuoro e Oristano dell'università di Sassari.
REGIONE IN MORA Giuseppe Pulina parla a nome del rettore Attilio Mastino: assicura l'impegno, ma chiede certezza perché verso studenti e famiglie è d'obbligo una programmazione di cinque anni. Ma Nuoro - come più volte sottolinea Caterina Loi - è in balia della precarietà. Perciò il commissario chiede alla Regione non solo i fondi promessi ma anche l'introduzione di una norma che sfili l'università da un'incertezza paralizzante. «Valutiamo la possibilità di mettere in mora la Regione», propone Pierluigi Saiu, capogruppo del Pdl nel consiglio comunale. Idea che piace e viene rilanciata.
VERTENZA ENTRATE «Vanno coinvolti tutti i sindaci, questa è la vertenza interna delle entrate», dice Roberto Capelli, unico consigliere regionale presente. Bacchetta, come altre volte ha fatto, la Regione che trova 19 milioni di euro per il teatro Lirico di Cagliari o 25 milioni per i cassintegrati del Sulcis, aggirando i vincoli del patto di stabilità, ma è matrigna con Nuoro. Caterina Loi dà voce ai messaggi di solidarietà. «Servono alleanze forti e organiche per far sì che quella che la classe politica ha seminato trent'anni fa non vada perso», ammonisce Pietro Luciano dell'università di Sassari. «Dobbiamo utilizzare tutto il peso politico e tecnico per rompere il velo dell'indifferenza», dice il presidente della Provincia Roberto Deriu. «Ci servono tre milioni di euro per pagare gli stipendi, ora dobbiamo concentrarci su questo».
Marilena Orunesu
 
Caterina Loi
È commissario del consorzio universitario nuorese. Dice: «Abbiamo accumulato un milione e mezzo di debiti, di cui 500 mila euro per la cooperativa Ecotopia, 300 mila euro per quella di vigilanza. Il resto è la quota che spetta all'università di Sassari. La Regione non ha ancora pagato il saldo del 2011 di 730 mila euro e tutte le risorse del 2012, cioè 2 milioni 730 mila euro».
 
Giuseppe Pulina
È direttore del dipartimento di Agraria da cui dipende il corso di laurea di Nuoro. Dice: «Il diritto allo studio è stato falcidiato. L'università di Sassari ha perso 12 milioni di euro, 150 docenti e oltre 100 tecnici. Nonostante questo collaboriamo con Nuoro e Oristano mettendo i docenti necessari per accreditare i corsi. Siamo partner non clienti del consorzio, serve sapere chi finanzia i corsi».
 
Pietro Luciano
È il presidente del corso di laurea in scienze ambientali e forestali di Nuoro. Dice: «Le forze che si oppongono al proseguimento di questa esperienza non hanno solo ragioni economiche, giustificate dal patto di stabilità. Ci sono resistenze da ambienti del centrosinistra: pensano che i sei milioni di euro destinati all'università diffusa vengano sottratti a Cagliari e a Sassari».
 
Consuelo melis
Presidente dell'associazione studenti, originaria di Seulo, frequenta il corso di scienze forestali e ambientali. Dice: «Sono qui da tre anni, prima che mi iscrivessi a Nuoro la situazione di incertezza era simile a quella attuale. Io non mi sono arresa, ma altri giovani potrebbero andare a studiare altrove. Eppure qui la qualità dei corsi è buona, siamo seguiti molto bene dai docenti».
 
Gina Loi
Presidente della cooperativa Ecotopia: 39 dipendenti senza stipendio da agosto. Dice: «Negli ultimi 3-4 anni non si è mai chiesto conto alla Regione dei suoi ritardi. Ora siamo a un punto veramente estremo. Non abbiamo soldi e neppure la prospettiva di averli. Noi lavoratori siamo disposti ad avere gli stipendi in ritardo di qualche mese, ma qui si tratta di tutelare l'università».
 
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda / Iglesias (Pagina 19 - Edizione PC)
Comune
STANZIATI 65 MILA EURO PER LE BORSE DI STUDIO
 
Il Comune a breve metterà a bando borse di studio e assegni per studenti meritevoli ma in condizioni economiche disagiate. Saranno disponibili 65 mila euro stanziati. Una parte dei fondi arriva dalla Regione. Ci sono 26 assegni per chi nell'anno scolastico 2011/2012 ha superato l'esame di Terza media almeno con la media dell'8, altri 57 andranno agli allievi che frequentano i primi quattro anni delle Superiori, mentre 12 assegni saranno distribuiti a chi ora è matricola all'Università ma si è diplomato l'anno scorso almeno con un minimo di 75/100. I vincoli sono legati al merito scolastico: gli studenti dovranno dimostrare di essere stati promossi senza debiti formativi, senza insufficienze e non essere ripetenti. Poi c'è il reddito: il certificato Isee non deve superare 11.647 euro.
Da un altro fondo regionale il Comune assegnerà 36 mila euro in borse di studio che riborseranno spese scolastiche o libri di testo. Le famiglie dovranno avere un certificato Isee massimo 2011 di 14.650 euro. La borsa di studio si diversifica a seconda dell'istituto frequentato dallo studente: 100 euro per la scuola primaria, 250 euro per la secondaria di primo grado e 400 euro per le Medie. (m. c.)
 

 
LA NUOVA SARDEGNA 
5 – La Nuova Sardegna / Cagliari e provincia (Pagina 20 - Edizione CA)
Cagliari open data day
LA TRASPARENZA DEGLI ENTI CON I “DATI APERTI”
di StefanoAmbu
 
CAGLIARI Trasparenza e banche dati delle amministrazioni. Ma anche informazioni e risorse da mettere in comune.
Quasi un sistema "peer to peer", ma qui non ci sono canzoni da condividere e scaricare. La trasparenza delle amministrazioni pubbliche. Ma anche idee condivise che possono trasformarsi in un progetto che può creare economia e posti di lavoro. Sono i "dati aperti". E per sabato é fissato per il 23 febbraio, in contemporanea mondiale, la manifestazione "Cagliari Open Data Day".
L’iniziativa, che in Italia cade nella giornata di silenzio elettorale, intende favorire anche in Sardegna una cultura dei dati liberamente accessibili a tutti, senza restrizioni di copyright, brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione.
«I dati aperti sono fondamentali per la trasparenza – spiega Giovanni Battista Gallus, presidente del Circolo dei Giuristi Telematici – consentono a tutti di verificare l’operato della pubblica amministrazione e sono anche una importantissima risorsa di natura economica in quanto stimolano nuove aggregazioni e nuovi servizi che possono generare valore aggiunto».
Senza confini? . «Dal punto di vista giuridico – conclude Gallus – è un percorso che va accompagnato con idonee modifiche normative e che va conciliato con l’imprescindibile esigenza del corretto trattamento di dati personale».
La manifestazione cagliaritana si tiene, dalle ore 9.30 alle 13.15, alla Mem, Mediateca del Mediterraneo (I piano, via Mameli 164) per gli interventi degli esperti e continua, dalle 15 alle 18,30, al Diee (Facoltà di Ingegneria (I piano, ingresso in via Is Maglias) con l’hackathon, un momento aperto a tutti durante il quale professionisti e curiosi
"giocheranno"con i dati. L’evento è patrocinato dal Comune di Cagliari, dal Comune di Sestu, dal Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica (Diee) dell’Università degli Studi di Cagliari, dal Centro di Competenza Regionale Ict della Sardegna.
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna / Nuoro (Pagina 27 - Edizione CA)
La Protesta L’assemblea Pubblica
UNIVERSITÀ, RIVOLTA CONTRO LA REGIONE
Coro unanime di critiche per il mancato versamento di oltre tre milioni. «Mettiamo in mora il governo cagliaritano»
di Francesco Pirisi
 
NUORO Ennesimo grido di dolore del consorzio per l’Università nuorese per via del mancato accredito di 3 milioni e 400mila euro di fondi della Regione per le ultime due annualità. Mancano all’appello i 700mila euro per il saldo 2011 e l’intera copertura dell’anno passato. La protesta si è manifestata ieri mattina nell’aula magna di via Salaris, durante un’assemblea alla quale hanno preso parte i dirigenti dell’università di Sassari, che ha spostato in città i corsi di Scienze ambientali e Forestali, gli amministratori di Comune e Provincia, che sono soci nel consorzio, destinato a essere trasformato in fondazione. A dar man forte anche i dirigenti del Consorzio Uno di Oristano, che fanno parte di quell’università diffusa oggi in sofferenza, anche per la competizione che sembra sia in atto con i due atenei storici.
Tra i maggiori interessati i lavoratori della cooperativa Ecotopia, che gestiscono presso il consorzio segretaria, biblioteca e pulizie: da agosto 2012non ricevono lo stipendio e a marzo il loro credito sarà di mezzo milione di euro. Tutti uniti nella vertenza, che potrebbe sfociare nella messa in mora della Regione che non paga e una manifestazione a Cagliari. Lo dice in apertura di seduta il commissario del Consorzio, Caterina Loi, lo ribadisce il sindaco Banchi, che ricorda «le diverse sollecitazioni inviate alla Regione e la necessità ora di unirsi in una protesta da mandare avanti sino in fondo».
Una storia che si ripete. Il commissario Loi ricorda che già due anni fa aveva avanzato la proposta di dare mandato ai legali di fiducia per portare la Regione in giudizio: «Qui infatti siamo davanti al mancato rispetto di decreti e leggi. Per il futuro è necessario avere garanzie sin dall’inizio, e non continuare a intervenire dopo mesi di emergenza. La legge Gelmini ci ha chiesto programmi pluriennali e noi li abbiamo presentati, su indicazione dell’università».
Il dissenso del consorzio annovera anche la dichiarazione al fulmicotone del presidente della Provincia Roberto Deriu: «I patti vanno rispettati e dobbiamo costringere la Regione a farlo. È inammissibile che da sei mesi i lavoratori della cooperativa non vedano retribuito i loro lavoro».
In sala anche il direttore del Consorzio Uno di Oristano, Eugenio Aymerich, che accusa gli stessi mali finanziari e si dice pronto a un’azione congiunta. Il fronte didattico non è meno agguerrito. L’ateneo di Sassari e presente ai massimi livelli. In rappresentanza del rettore il capo del Dipartimento di Agraria, Giuseppe Pulina, che fa presente l’interesse affinché l’attività continui e migliori: «Qui noi siamo partner. Investiamo due milioni di euro di risorse nostre e pretendiamo che la Regione faccia per intero la sua parte».
Il rilievo dei corsi a Nuoro è ribadito dal preside Pietro Luciano: «E’ un esperienza di valore, da difendere, che in questi lustri ha dato la possibilità ai giovani locali di crearsi un’opportunità ». L’altro fronte, non meno importante, è quello del corso di Scienze dell’Amministrazione e di Professioni infermieristiche, gemmati da Cagliari, i master e dottorati internazionali. La concorrenza tra università storiche e diffuse non sarebbe ininfluente. Lo dice professor Luciano: «Alla Regione si ritiene, erroneamente, che i sei milioni di euro annuali siano tolti a Sassari e Cagliari». Se si trattasse di campanilismo non ci sarebbe nessuna giustificazione, è il pensiero del docente Pietrino Deiana: «A Nuoro si fa didattica e attività di ricerca soprattutto a vantaggio di turismo e agricoltura, che sono i settori nei quali l’intera Sardegna può avere un futuro». Una vertenza con protagonisti di tutta l’isola. Il territorio in testa. Deriu e il consigliere regionale Roberto Capelli, chiedono che si alleino anche i sindaci. Pierluigi Saiu, capogruppo in consiglio comunale per il Pdl, incalza per chiedere «atti concreti e formali, senza i quali l’indignazione non porta a nulla».
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna / Nuoro (Pagina 27 - Edizione CA)
L’ATENEO SASSARESE «NON SMETTEREMO DI INVESTIRE QUI»
 
Il direttore del Dipartimento di Agraria, Giuseppe Pulina, va in paranoia al solo pensiero che il Nuorese possa vedere finire l’esperienza didattica iniziata nel 1992. Porta le prove alla causa: «Portare i corsi qui ci comporta di accreditare 20 docenti, mentre se li avessimo tenuti a Sassari ne sarebbero bastati cinque, considerato che per le sedi centrali la legge ha dato tempo sino al 2016 per uniformarsi ai nuovi criteri. Chiudere quest’anno sarebbe stato un dire addio all’università». Nuoro merita di continuare anche perché è il territorio che lo chiede. Ancora Pulina: «Qui c’è voglia di cultura e l’università deve assecondare questa richiesta». Con il preside Pietro Luciano porta alla tesi anche i numeri: in 20 anni si sono iscritti 2mila studenti, 400dei quali hanno conseguito la laurea. I due docenti li ricordano tutti: «Giovani che sono entrati nei ranghi del Corpo e dell’Ente forestali, oppure hanno avviato attività imprenditoriali. Da non dimenticare diversi professionisti che lavorano come ricercatori all’estero». Oggi gli iscritti ai due corsi di Agraria sono 320. (f.p.)
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna / Sassari (Pagina 22 - Edizione SS)
AGRARIA, PULINA COORDINATORE NAZIONALE
 
SASSARI Il professor Giuseppe Pulina, direttore del Dipartimento di Agraria dell’Ateneo turritano, è stato eletto a Roma coordinatore della Conferenza Nazionale dei presidi e dei direttori di Agraria. La Conferenza rappresenta le 25 sedi italiane nelle quali sono presenti corsi di laurea di Agraria e ha la finalità di coordinare, in ambito nazionale, gli alti studi nelle discipline dell’agricoltura, zootecnia, selvicoltura, tecnologie e biotecnologie alimentari.
E’ la prima volta che la sede di Sassari presiede il consesso nazionale e questo è avvenuto anche grazie alla posizione di preminenza da questa assunta in ambito nazionale. La classifica Censis pone infatti Agraria di Sassari al sesto posto e l’impegno è di migliorare questa posizione.
Pulina, professore ordinario di Zootecnica speciale, presidente dell’Associazione per la Scienza e le Produzioni Animali, è autore di oltre 300 pubblicazioni.
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna / Sassari (Pagina 22 - Edizione SS)
VISITING PROFESSOR, BANDO DELL’UNIVERSITÀ
 
SASSARI Opportunità per docenti stranieri o italiani residenti all’estero interessati a collaborare con l’Università sassarese per attività retribuite di didattica e ricerca. L’Ateneo ha pubblicato il bando "Visiting Professor 2013" per offrire 30 soggiorni brevi di 10 giorni e 8 soggiorni lunghi di 3 mesi nel periodo maggio 2013 – giugno 2014. Le domande dovranno essere compilate con procedura online entro le 24 del 3 marzo prossimo (ora italiana) dall’indirizzo http://www.uniss.it/visiting. Nello stesso sito web si può trovare il modello di domanda on line con le istruzioni per la compilazione, il regolamento e il bando Visiting di cui i candidati devono prendere visione. Alla domanda dovrà essere Allegato un curriculum vitae.
Tutti gli interessati sono invitati a controllare i profili scientifici richiesti dai dipartimenti che il visiting professor dovrà rispettare. Le candidature saranno valutate e selezionate da un’apposita commissione giudicatrice. Per informazioni, scrivere all’indirizzo e-mail visiting@uniss.it o telefonare al numero 0039-079229748.
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna / Agenda (Pagina 24 - Edizione SS)
Backstage
SANTAMARIA E NIGRO “IPOCRITI”MA SINCERI CON GLI UNIVERSITARI
Oggi in via Coppino l’atteso incontro dei due attori e dello staff della compagnia teatrale che sta portando in scena al teatro comunale “Occidente solitario” di Martin McDonagh
 
SASSARI Oggi alle 18 nella sala conferenze Ersu di via Coppino (terzo piano) prosegue la rassegna “Back stage: Incontri con gli attori” iniziativa culturale promossa dall’Ersu di Sassari, dal Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali dell’Università di Sassari e dall’Accademia di Sassari nell’ambito della stagione teatrale Cedac2012/2013
Protagonisti dell’incontro saranno Claudio Santamaria e Filippo Nigro, noti attori cinematografici e interpreti di fortunate fiction televisive, in scena al nuovo teatro comunale di Sassari con “Occidente solitario” di Martin McDonagh. Ad accompagnare Santamaria e Nigro anche gli altri due attori in scena Massimo De Santis e Azzurra Antonacci e lo staff tecnico della compagnia “Gli ipocriti”. Il ciclo di appuntamenti si propone di creare, in un contesto informale, un’importante occasione di dialogo tra gli studenti e i protagonisti del teatro contemporaneo con l’obiettivo di approfondire le tematiche attinenti il lavoro dell’attore e quelle legate alla scelta dei testi e della messinscena.
A coordinare l’incontro, moderato dalla giornalista Monica De Murtas, saranno: Lucia Cardone docente di Storia e critica del cinema alla facoltà di lettere; Chiara Demelio, docente di Scenotecnica all’Accademia di Sassari.
Claudio Santamaria debutta al cinema nel 1997, con “Fuochi d’artificio” di Leonardo Pieraccioni, ma il successo arriva con “L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino per cui ottiene una candidatura al David di Donatello. Nel 2002 interpreta Pentothal in “Paz!” ricevendo una candidatura ai Nastri d’argento. Tra gli altri successi “Romanzo criminale” di Michele Placido, la fortunata fiction tv “Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu”. Santamaria ha interpretato inoltre il cattivo Carlos in “Agente 007 - Casino Royale”, ventunesimo film della serie su James Bond,
Tra i successi di Filippo Nigro “Le fate ignoranti” e “La finestra di fronte” di Ferzan Ozpetek, e in tv “La dottoressa Giò” e la serie di Canale 5 “R.I.S. - Delitti imperfetti” (2005-2007). L’Ersu anche quest’anno contribuisce all’abbattimento dei costi dei biglietti per gli studenti per la stagione Cedac. Info 079-9940003.
 

 
SARDEGNA QUOTIDIANO
11 – Sardegna Quotidiano / Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
Rettori Sardi
AI CANDIDATI PREMIER UN APPELLO PER SALVARE L’UNIVERSITÀ
 
Oggi alle 12, al termine della prevista intitolazione della Cittadella dei Musei al professor Giovanni Lilliu, i rettori delle due Università sarde, Giovanni Melis e Attilio Mastino, illustreranno i contenuti della lettera aperta che la Crui (Conferenza dei Rettori) ha inviato ai candidati premier in vista delle elezioni. Un appello con cui i responsabili degli Atenei chiedono alla classe politica un impegno per salvare l’Università italiana.
 
 
SARDEGNA QUOTIDIANO
12 – Sardegna Quotidiano / Cultura (Pagina 22 - Edizione CA)
Amat Di San Filippo
IL CARDINALE BRACCIO DESTRO DI PIO IX
 
Non furono molti i cardinali che nel corso della storia la Sardegna ha dato alla Chiesa». A ricordarlo è lo storico e archivista Carlo Maria Fiorentino, secondo cui «tra le figure d’epoca moderna e contemporanea spicca quella di Luigi Amat di San Filippo. Creato cardinale da Gregorio XVI nel 1837, l’Amat mostrò capacità amministrative di rilievo, apertura alla modernità e alle istanze liberali moderate, stringendo amicizia e rapporti di collaborazione con gli esponenti politici di primo piano dello Stato Pontificio quali, per fare alcuni nomi, Luigi Carlo Farini e Marco Minghetti e Diomede Pantaleoni».
LA CONFERENZA Fiorentino sarà tra i relatori del convegno “Luigi Amat di San Filippo. Lealtà ecclesiastica e politica unitaria”, che avrà luogo giovedì alle 17 alla sala conferenze della Biblioteca regionale, in viale Trieste 137. Con lui Fulvio Conti, docente all’università di Firenze; Tonino Cabizzosu, della facoltà teologica della Sardegna e Giuseppe Monsagrati, docente alla Sapienza di Roma. L’incontro è organizzato dall’associazione culturale Giorgio Asproni in collaborazione con la Regione, il Comune e l’Università. Così Idimo Corte, presidente dell’associazione Asproni: «In occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia l’associazione ha intrapreso una serie di iniziative rivolte a valorizzare ulteriormente il patrimonio culturale della Sardegna, tra le quali quella di ricostruire alcune biografie di uomini e donne che hanno dato lustro alla storia dell’Isola e dell’Italia». Non poteva così sfuggire la figura del cardinale Amat: «La sua figura era finora citata in numerosi saggi sulla storia del Risorgimento, ma nessuno ancora aveva tracciato una biografia completa né tanto meno era stato mai approfondito lo studio della sua attività politica e diplomatica» spiega Corte riferendosi alla pubblicazione che verrà presentata nel corso della conferenza, dal titolo “Lealtà ecclesiastica e politica unitaria. Luigi Amat di San Filippo: vita politica di un cardinale di Pio IX”. Il volume scritto da Marco Pignotti, Francesco Amat di San Filippo e Nicola Gabriele consente di approfondire la vita e l’attività del cardinale sardo che, come spiega Fulvio Conti, «agli occhi degli oppositori delle gerarchie ecclesiastiche apparve come un nemico, forse anche più insidioso di altri perché incarnò il volto liberale e dialogante di una Chiesa che sembrò aprirsi alle istanze di rinnovamento della società e alle sollecitazioni del fronte patriottico. Quella stagione - aggiunge il docente - che trovò nel primo Pio IX e in Gioberti i suoi massimi esponenti, durò il breve spazio di un paio d’anni. Poi di quell’anelito di libertà e di renovatio Ecclesiae non si parlò più per decenni».
CARDINALE E DIPLOMATICO «Lo scopo del volume è quello di offrire una visione d’insieme del cardinale come persona, come uomo di Chiesa, come diplomatico e politico » scrive uno degli autori, Francesco Amat di San Filippo, discendente in linea diretta dell’ecclesiastico. Gli fa eco Giuseppe Monsagrati, che spiega: «In un panorama uniformemente depresso come quello del Sacro Collegio alla metà del XIX secolo, l’Amat spicca per personalità, moderazione, intelligenza. Il cardinale sardo fu tra i pochi, sinceri sostenitori delle riforme papali nel biennio 1846-48. Incoraggiò e appoggiò Pio IX nelle concessioni (amnistia, consulta di Stato, guardia civica), gli fu vicino mentre altri lo criticavano, condivise anche la decisione di partecipare alla guerra nazionale del 1848 a fianco del Piemonte impegnato contro l’Austria. Abile a destreggiarsi tra le insidie della curia romana, l’Amat non disdegnava l’amicizia dei liberali moderati, e questo fu uno degli elementi che gli consentì di cavarsela dignitosamente pur in situazioni e destinazioni “calde ” come le Legazioni». Una figura poco conosciuta dell’Ottocento italiano, quella del cardinale Amat. Un oblio che dura da troppo tempo e che, come chiarisce Idimo Corte, «l’associazione Asproni si è presa l’impegno di superare, restituendo un ritratto che renda onore a un grande della storia sarda».
Fabio Marcello

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie