Lunedì 18 febbraio 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 febbraio 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda / Lavoro (Pagina 9 - Edizione CA)
LA STORIA. L’innovazione di una società cagliaritana al servizio delle aziende
EXPORT SULLE ALI DI STELNET
 
Una sfida continua, dettata dalla voglia di esplorare il mondo (anche virtuale) e di portare all’estero le aziende. Fa questo da 27 anni Stelnet.com, consulting Ict nata e cresciuta fra Università di Cagliari e centri di ricerca della Sardegna: tra i pionieri del commercio elettronico e dei servizi export per le imprese ha trascorso questi 27 anni evolvendosi, facendo arrivare il made in Italy nei mercati più lontani. È l’innovazione a spingere Stelnet nei “salotti” di Cebit Hannover, Smau di Milano e Ccitt di Pechino: idee originali che le sono valsi prestigiosi riconoscimenti, fra cui la selezione nel programma “Italia degli Innovatori”, appunto, promosso dall’Agenzia nazionale dell’innovazione (che fa capo al Governo).
Il segreto del successo lo spiega il “padre” di Stelnet.com, Giuseppe Vargiu, ad della società: «È l’agilità della sua metodologia export ad aver consentito a molte piccole aziende italiane di collocare i propri prodotti su punti vendita all’estero senza intermediari. Non servono grandi strutture, basta un corrispondente per arrivare all’estero». Oggi Stelnet.com (ufficio anche a Shenzhen in Cina) lavora quasi esclusivamente online, con una cinquantina di partner associati come infobroker, che ricercano su internet e sulle fonti online del commercio le connessioni che facilitano il business delle aziende sui mercati esteri.
E se è vero che la crisi aguzza l’ingegno, in un periodo come questo diventa un imperativo per le imprese (sarde in testa) inventarsi il modo per affrontare i nuovi mercati. Perciò Stelnet (con altre 3 aziende sarde specializzate) ha pensato a Nou Au Sardinian, la piattaforma online per il web-learning che offre le modalità più avanzate per la formazione a distanza di aziende e professioni. Una tecnologia innovativa che verrà sperimentata con gli iscritti di Confesercenti che, comodamente da “casa”, potranno partecipare alle lezioni sull’import-export registrandosi online. Tutti interagiscono e condividono i problemi come nei social network.
Carla Raggio
 
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda / Lavoro (Pagina 9 - Edizione CA)
Selezioni
POLITICHE DEL LAVORO, NUOVI POSTI A CAGLIARI
 
Italia Lavoro cerca personale anche a Cagliari. L’ente strumentale del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per la promozione e gestione di azioni nel campo delle politiche del lavoro seleziona persone da assumere con contratto a tempo determinato da 9 a 23 mesi per diversi progetti. Tra questi il FIxO Scuole & Università e, nel resto della Penisola, i Masterplan per la Regione Lazio e “Sommerso Regione Lazio”. Le selezioni sono state aperte, oltre che nel capoluogo sardo, anche a Roma, Palermo, Bari, Mestre, Perugia, Catanzaro e Milano. In particolare, si cercano 17 operatori con esperienza o conoscenza nei servizi dell’impiego o nell’organizzazione del sistema scolastico e universitario. Tutte le informazioni e i requisiti sono disponibili su www.italialavoro.it.
An. Ber.
 
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
PERSONAGGI. La cerimonia domani alle 11 in piazza Arsenale
LA CITTADELLA DEI MUSEI INTITOLATA A GIOVANNI LILLIU
 
La Cittadella dei Musei sarà intitolata all’archeologo Giovanni Lilliu. Domani, in coincidenza del primo anniversario della scomparsa, si svolgerà la cerimonia di intitolazione degli spazi espositivi di piazza Arsenale alla memoria dell’indimenticabile professore, insignito nel 2007 dalla Regione della prestigiosa onorificenza di “Sardus Pater”.
LA SCULTURA L’appuntamento è fissato per le 11 nella “Sala rossa” della Cittadella. Nel corso della cerimonia verrà scoperta una scultura di Pinuccio Sciola dedicata all’illustre archeologo, la cui scomparsa, a 97 anni, coincise con una grande testimonianza di affetto e riconoscenza da parte di tantissime persone. All’incontro, che si preannuncia affollato, sono state invitate le massime autorità. Gli onori di casa saranno fatti dal rettore, Giovanni Melis. Sarà ricordata e celebrata la figura di Lilliu. Si ripercorreranno le tappe della sua carriera di archeologo, storico, docente universitario, accademico dei Lincei.
LA MOTIVAZIONE «Sotto la terra della collina fertile di messi, intuendo la forma del nuraghe, restituì al popolo sardo e all’umanità intera un patrimonio di cultura fecondo di ricchezza e di incontri fra le genti». Questa la motivazione che ha spinto l’Università a intitolare a lui gli spazi della Cittadella. E non poteva mancare un ricordo nella lingua più cara al professore. «Giuanni Lilliu, professori de antichidadi in s’Universidadi de Casteddu, Babbu mannu de sa Sardigna at torru a luxi su nuraxi po pònniri a frutu su disignu de fundai in ideas e praticas noas de identidadi sa citadi sarda de cras bona a crèsciri in su sentidu de sa libbertadi e in su respiru de su mundu».
LA VITA Nato a Barumini il 13 marzo 1914, Lilliu era considerato il massimo conoscitore della civiltà nuragica. Archeologo di fama internazionale, deve la sua popolarità agli scavi che riportarono alla luce la reggia nuragica Su Nuraxi (proprio nel suo paese natale) dichiarata “patrimonio dell’umanità” dall’Unesco nel 2000. Laureato in Lettere, conseguì la specializzazione alla Scuola nazionale di archeologia di Roma. Nel ’55 fondò (e diresse per vent’anni) la Scuola di specializzazione di studi sardi dell’Università di Cagliari e fu docente ordinario di antichità sarde. Partecipò da democristiano alla vita politica isolana e fu preside della Facoltà di Lettere.
Paolo Loche
 
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Il profilo del grande archeologo
UN AUTENTICO MAESTRO COLTO, UMILE E PAZIENTE
di Giuseppe Marci
 
Il Rettore ha voluto intitolargli la Cittadella dei Musei, ritenendo che gli studi di Giovanni Lilliu, oltre al rigore scientifico, abbiano avuto un legame con la realtà sociale ed economica e prodotto un beneficio destinato a durare nel tempo.
È che il Professore, umanisticamente (ma nel suo caso dovremmo aggiungere: cristianamente), pensava all’Uomo e all’esigenza di riscattarlo, attraverso la conoscenza, da antiche condizioni di subalternità.
Frequentando le lezioni che teneva nelle aule universitarie e, soprattutto, durante le visite alle zone archeologiche, comprendevamo di essere al centro del suo interesse di docente: come individui e come appartenenti al corpo sociale; per il presente e per quello che avremmo potuto rappresentare in futuro.
Lilliu seminava in noi un’idea di impegno, non in contrasto, ma diverso da quello, politico e militante, che gli anni Sessanta e i Settanta in cui ho seguito le sue lezioni universalmente affermavano.
Ciò che colpiva, in lui, non era solo la grande scienza ma, piuttosto, la capacità di fare del sapere il nucleo di una riflessione salda e originale che ribaltava visioni consolidate e proponeva scenari nuovi e panorami amplissimi. Stavamo sulla soglia di un nuraghe o di fronte a una tomba dei giganti e sapevamo di essere al centro della civiltà megalitica europea, nel cuore di un Mediterraneo che gli uomini hanno sempre percorso con le loro navi, andando dalle Baleari alla Corsica, alla Sardegna, a Creta e a Micene, trasportando parole, visioni del mondo, stilemi artistici da mettere a confronto.
Lilliu amava le diversità, e ci insegnava a non averne paura: era l’interprete di un canone anticlassico che non rifiutava nessuna barbarie ma tutte le chiamava a raccolta perché risultasse più evidente il valore dell’umano. Ed era un uomo mite, dalla cui bocca un giovane allievo non ascoltava mai parole aspre, di contrasto accademico o di pregiudiziale contrapposizione con idee scientifiche diverse dalle sue. Meno che meno sul piano politico. Era, con grande autorevolezza, cattolico e democristiano in un mondo che tendeva piuttosto alla laicità di sinistra; ma l’intensità dei suoi sentimenti e la sua tolleranza erano tali che finivano col cambiarci, annullando, almeno per quel che lo riguardava, le nostre giovanili faziosità. Come fare altrimenti, del resto, visto che su tutto chiedeva il nostro parere e lo ascoltava come se ciascuno di noi fosse portatore di un messaggio che giudicava non solo genericamente degno di rispetto, ma del tutto imperdibile?
Insegnava così che cosa sia la vera conoscenza, umile e paziente. Era, in sostanza, un autentico Maestro. Di quelli rari, che è una fortuna aver incontrato, e provato a seguire.
 
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Unicef
EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO: CORSI GRATUITI
 
“Un impegno visibile per i bambini invisibili”: è il tema del XIX corso multidisciplinare di educazione allo sviluppo promosso dall’Unicef che dal primo marzo a fine maggio si terrà nell’aula magna del corpo aggiunto della Facoltà di Scienze della Formazione, in via Is Mirrionis. L’accesso alle lezioni, tutti i venerdì dalle 18 alle 20, è libero. Occorre solo versare un contributo di 25 euro per le spese di documentazione. Possono iscriversi studenti di tutte le facoltà cagliaritane, operatori sociali ed educatori, fino a un massimo di 250 partecipanti. I temi al centro dell’attenzione: la convenzione Onu 1989: i diritti negati, l’Unicef contro ogni discriminazione, i dati della vergogna.
Tra i relatori dell’iniziativa, promossa con la collaborazione dell’Università e della Fondazione Banco di Sardegna, docenti universitari, medici, operatori sociali, magistrati, sacerdoti, rifugiati politici, responsabili dell’Unicef: su tutti Vincenzo Spadafora, garante nazionale dell’infanzia. Le prenotazioni possono essere effettuate sul sito www.unicef.it sez di Cagliari e le iscrizioni nella sede dell’Unicef, in via Sulcis, presso l’Istituto Grazia Deledda, fino al 27 febbraio. Info comitato.cagliari@unicef.it 0702776034.
 

 
LA NUOVA SARDEGNA 
6 – La Nuova Sardegna / Sassari (Pagina 16 - Edizione CA)
Elezioni 1
DIBATTITO CON SORU SUL DIRITTO ALLO STUDIO
 
Oggi alle ore17, in viale Mancini a Sassari,nell’Aula Spagna, al Quadrilatero, l’ex presidente della giunta regionale Renato Soru parteciperà all’iniziativa promossa dal Circolo PD “Pier Paolo Pasolini” con il Forum Università dei GD. Si parlerà di diritto allo studio. Introduce Simone Campus, coordina Peppone Tinnirello. Interverranno: Antonello Mattone, rappresentanti degli studenti, ricercatori e docenti; Luigi Manconi, Giovanna Sanna, Silvio Lai, Salvatore Rubino e i candidati PD del Territorio. Conclusioni affidate a Renato Soru.
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna / Cultura e Spettacoli (Pagina 22 - Edizione CA)
LILLIU, IL SARDUS PATER SCOPRITORE DI BARUMINI
Un anno fa, il 19 febbraio del 2012, moriva a quasi un secolo di età, lo studioso più importante dell’archeologia sarda
Presto l’uscita di un film di Marilisa Piga e Nicoletta Nesler dedicato al padre di “Su Nuraxi”
di Carlo A. Borghi
 
Cagliari 20 Febbraio 2012: un carro funebre lascia la città, senza dare nell’occhio. Il centro di Cagliari è blindato per la visita del Presidente Napolitano. Disoccupati, precari e cassintegrati lo assediano. Giovanni Lilliu, il magico archeologo scopritore della Reggia nuragica di Barumini, si era spento il giorno prima in ospedale. Aveva 97 anni e gli mancava un mese a farne 98, sessanta dei quali impiegati in azioni tese a far uscire la Sardegna dal suo "mitografico e romanzesco" destino di Isola del Silenzio.
Domani, martedì 19 Febbraio cade il suo primo anniversario. Due giorni prima, domenica 17, cade il settantesimo anniversario del primo bombardamento angloamericano su Cagliari.
Lui c’era, nel 1943 e lo ha spesso raccontato da testimone oculare, con precisione e con passione. Lilliu Prof Giovanni così era inserito nelle pagine dell’elenco telefonico di Cagliari e Provincia. Professore e docente universitario di Antichità Sarde. Archeologo "nuragista". Studioso "mediterraneista" delle antiche civiltà agropastorali. Autore di testi archeoantropologici sulla cosidetta "Costante Resistenziale Sarda", sull’arte "barbarica" di quelle civiltà e sulla cosidetta arte anticlassica, in sintonia con Maltese Prof Corrado. Preside della cagliaritana Facoltà di Lettere e Filosofia. Accademico dei Lincei. Tutto questo sull’elenco telefonico non c’è. Nella sua prediletta Facoltà, insieme a lui Lilliu offrivano lezioni magistrali Marisa Volpi Orlandini, Gillo Dorfles, Corrado Maltese, Fausto Zevi, Mario Torelli, Ferruccio Barreca, solo per restare in ambito di Arte Antica, Moderna e Contemporanea.
Era sempre stato dalla parte degli studenti sessantottini, mettendo a disposizione spazi interni ed esterni della Facoltà per assemblee, spettacoli e concerti controculturali. La nascita, a metà degli anni Settanta, del Ministero dei Beni Culturali gli diede il modo di implementare la diffusione dell’architettura megalitica e dell’arte "barbarica" sarda, fuori dai confini isolani. Il grande nuraghe della sua Barumini era già il monumento più visitato in Sardegna, insieme alla Caprera di Garibaldi. Lui Lilliu aveva 83 anni quando l’Unesco riconobbe Su Nuraxi di Barumini come Patrimonio dell’Umanità.
Un decennio dopo la Regione Sarda gli conferì il titolo di Sardus Pater, con medaglia di conseguenza. Era l’epoca di Renato Soru governatore e inventore di un Museo Betile Archeocontemporaneo mai nato. Il Sardus Pater era una speciale divinità che poteva accettare fede e offerte indifferentemente dai Sardi punicizzati o romanizzati. A lui Lilliu gli si sarebbe potuto assegnare anche il titolo di Sarda Mater, tanto era stato identificatore e catalogatore delle Dee Madri Mediterranee. Una tale onorificenza non esiste, almeno per ora. Le Dee Madri e le Veneri Cicladiche, in pietra o in carne ed ossa che siano, continuano a tenere insieme il Mediterraneo storico e contemporaneo. Nel catalogo storico artistico delle Dee Madri è compresa Miriam sua moglie. Era sempre stato dalla parte dei lavoratori, avendo conosciuto l’epopea dell’industrializzazione e la controstoria delle dismissioni.
Aveva in articoli e convegni, puntato con forza sulla tutela attiva del paesaggio naturale e culturale. Se c’era da rilevare un difetto poteva essere quello di fare tifo per la Vecchia Signora Juventus. Lui Lilliu fu tra i primi, insieme a Enrico Atzeni, a toccare con mano di archeologo membra sparse delle statue giganti di Monti Prama che spuntavano dalla terra di Cabras,dopo il passaggio degli aratri contadini. Non ha fatto in tempo a conoscere Urgurù quel gigante restaurato e rianimato dall’appassionato bacio della sua restauratrice, la Jana Bustiana di Li Punti a Sassari. Da un anno riposa in Marmilla, nel cimitero della sua Barumini. Forse la sua sepoltura avrebbe meritato una vera "perda fitta" da far spuntare dal terreno,come un monolite o un paracarro d’altri tempi. Non è solo, comunque sia, a tenergli silenziosa compagnia ci sono le Civette di Minerva o di Atena, i suoi amati Cuccumeus o Istrias quelle stesse che gli indicarono dove mettere le mani e gli arnesi archeologici per cavar fuori il regale nuraghe.
Per rivederlo e riascoltarlo, come testimone di se stesso e del Novecento, non resta che attendere la prossima uscita del film-documentario intitolato Lilliu Prof Giovanni della premiata ditta Marilisa Piga & Nicoletta Nesler per la casa di produzione Pao Film. Il film è un "viaggio in Marmilla" con lui e con il piccolo Gabriele, suo nipotino, alla fine del 1999 quando il secondo millennio tramontava e l’idea di un alieno Baco del Millennio metteva in allarme paesi, città, musei e monumenti. La troupe, passo passo, lo seguì nella personale ricostruzione della sua terra madre, terra di basalti ma anche di mattoni di fango, quella stessa terra che ora lo conserva, tenendoselo stretto anche grazie all’abbraccio costante del Centro Culturale Giovanni Lilliu di Barumini.
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna / Libri (Pagina 23 - Edizione CA)
LA LETTERATURA SARDA DAL MEDIOEVO A OGGI
 
Patrizia Serra, docente di Filologia romanza nell’Università di Cagliari, ha chiamato un manipolo di studiosi ad approfondire temi inerenti «la produzione scrittoria e letteraria in Sardegna», a partire dal Medioevo sino agli autori contemporanei, che presenta a suo parere una indubbia «ricchezza di stimoli». Si va dall’indagine sulla «Storia letteraria» di Siotto Pintor a quella di Alziator; dagli autori del Cinquecento al filone del romanzo storico dell’Ottocento a uno degli autori emersi in questi ultimi anni, Giorgio Todde.
 

 
SARDEGNA QUOTIDIANO
9 – Sardegna Quotidiano / Cagliari (Pagina 12 - Edizione CA)
PULIZIE STANGATA PER COMUNE E UNIVERSITÀ
 
Una multa salata per Università e Comune. La prima deve sborsare 160mila euro, il secondo ben 323mila, entrambi alla stessa ditta. I fatti, versante Comune, partono dal 2004: la società di pulizie Consorzio Servizi Europei partecipa alla gara d’appalto per l’affidamento triennale (rinnovabile per altri 24 mesi) per pulire i locali di uffici comunali e giudiziari. Arriva seconda, al primo posto la concorrente San Giorgio. Dopo un contenzioso giudiziario, la gara viene annullata e la procedura rinnovata. L’appalto lo vince il Consorzio. Tutto bene per i primi due anni, poi il Comune riconosce alla ditta la revisione dei prezzi, ma il Consorzio afferma che la cifra non è sufficiente. E il Tar dà ragione alla ditta. Per quanto riguarda l’Università, la ditta di pulizie ha trascinato in giudizio l’Ateneo perché ha applicato lo stesso incremento sull’importo di revisione (1,5 per cento) dal 2008 al 2010. Altra partita vinta al Tar dal Consorzio.
 
 
SARDEGNA QUOTIDIANO
10 – Sardegna Quotidiano / Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
La Cerimonia
CITTADELLA DEI MUSEI INTITOLATA AL PROFESSOR LILLIU
 
Domani, alle 11, è in programma la cerimonia per l’intitolazione della Cittadella dei Musei alla memoria del professor Giovanni Lilliu, in occasione del primo anniversario dalla sua scomparsa. Nel corso della cerimonia, presieduta dal magnifico rettore Giovanni Melis, verrà scoperta una scultura del maestro Pinuccio Sciola dedicata all’illustre archeologo.

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie